Tra poco, a quanto pare, questa lunga ed estenuante vicenda giungerà al suo epilogo. Mi chiedo sempre quale sarà la sorte di questi due ragazzi.
Da una parte abbiamo l'India che tiene alle sue relazioni con l'Italia, dall'altra abbiamo sempre l'India che tiene alle relazioni con quelli di casa sua, cioè i keralesi. Io vedo un'India che si trova tra l'incudine e il martello. L'Italia fa pressione per una non condanna, il Kerala fa pressione per la pena di morte. Se si da retta all'Italia succede un casino perché certamente i keralesi si rivolteranno; se si da retta ai keralesi, succede un casino lo stesso, perché l'India si inimicherebbe l'Italia, con tutti gli annessi e connessi (vedere, per esempio, quanti indiani ci sono nel nostro paese, che farebbero fagotto e tornerebbero in patria).
Ora, quale sarebbe un buon compromesso? Ne esiste solo uno: l'ergastolo.
Con l'ergastolo gli indiani si incazzano ma comunque non al punto di insorgere e combinare grossi casini, e l'Italia si incazza ma non troncherebbe i rapporti con l'India, e soprattutto non bandirebbe gli indiani dall'Italia.
Questa è solo una mia personale riflessione.
Ovviamente spero che sia fatta vera giustizia, ma onestamente, trovandovi al posto del governo Indiano, voi che avreste fatto?