Autore Topic: femen  (Letto 1277 volte)

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Offline Stendardo

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femen
« il: Gennaio 10, 2014, 17:18:08 pm »
Fonte : http://www.lindipendenza.com/la-germania-denuncia-chi-frena-il-politicamente-corretto/



La Germania denuncia chi frena il politicamente corretto
 






di STEFANIA PIAZZO
 
La Germania non si risparmia nel politicamente corretto. Ne è l’avamposto europeo. Poco importa se la Merkel ha faticato dei mesi prima di riuscire a mettere insieme un governo, nel pressoché silenzio dei media europei e italiani (ne avrebbero avute da dire sulla crisi d’identità tedesca e sull’euro forte), e poco importa se la notte di Natale una femen ha tenuto in pugno il duomo di Colonia, salendo sin sull’altare spogliandosi banco dopo banco fino a salire sulla croce.
 
L’emancipazione, si sa, sente evidentemente il bisogno di avere il suo “calvario” mediatico, una spoliazione davanti a tutti i media che quella sera affollavano la cattedrale retta da uno forse degli ultimi pastori “non progressisti” secondo il modo comune di pensare, non politicamente corretti di Germania. E la stranezza dell’operazione è duplice: per prima cosa, perché la reverendissima curia era stata avvisata il giorno stesso per lettera da uno degli organizzatori del blitz “femminista” natalizio. Ma con superficiale e chissà forse indotta indifferenza, aveva pensato bene di non dare retta alla soffiata. La figuraccia, tanto, l’avrebbe fatta lo scomodo vescovo di Colonia.
 
E infatti, le sue dimissioni, dopo la passerella nudista nella notte più santa dell’anno, la dissacrazione profana della vecchia chiesa tedesca che deve adeguarsi ai tempi finanziari che corrono, alla scarnificazione delle identità europee, non sono un’ipotesi remota. Prima fa fagotto l’antico, prima il politicamente corretto si fa strada. E il messaggio è netto, e da qui la seconda stranezza: la notizia rilanciata dai media tedeschi è questa. Ovvero che il fedele che aveva preso per le orecchie la femen cercando di allontanarla dall’altare, è stato raggiunto da una denuncia per lesioni. E la polizia di Colonia lo conferma.
 
Insomma, la Germania ci illumina, ci indica la strada della nuova politica europea, quella che relativizza tutto e massimizza i profitti, che fa da moccolo al blocco finanziario e politico americano e che decide come e perché si può entrare in un luogo di culto, dissacrarlo e subire una denuncia e un processo se appena lo si cerca di impedire. D’altra parte l’ arcivescovo di Colonia Joachim Meisner, mesi fa era stato criticato per aver affermato che la ricetta per salvare la demografia del Paese non era, come ripetuto da frau Merkel, quella di aprire le porte della Germania all’immigrazione, bensì di incoraggiare anche pubblicamente le donne tedesche a fare figli. Ad esempio aveva detto al quotidiano Stuttgarter Zeitung. “È da qui che bisognerebbe partire e non, come fa Frau Merkel, presentare soltanto l’immigrazione come soluzione dei nostri problemi demografici… Dovremmo formare questi disoccupati (spagnoli e portoghesi, ndr) e dar loro così una prospettiva, ma poi dovremmo lasciarli tornare nella loro patria, dove c’è bisogno di loro».
 
Macchè, troppo ortodosso e troppo poco politicamente corretto. La Germania dell’euro e l’Europa di Obama, valgon bene una messa.
 
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline controcorrente

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Re:femen
« Risposta #1 il: Febbraio 03, 2014, 19:24:42 pm »
Spagna, le Femen all'assalto dell'arcivescovo di Madrid: «L'aborto è sacro»

Cinque attiviste di Femen hanno lanciato, al grido di «l'aborto è sacro» alcuni loro indumenti intimi verso l'arcivescovo di Madrid, cardinale Antonio Maria Rouco Varela. L'episodio è avvenuto ieri sera, dopo le 20, mentre Varela entrava nella chiesa di San Justo e Pastor, nel centro della capitale, per celebrare la messa. Ruoco Varela - fino a novembre presidente della Conferenza episcopale spagnola - dopo essersi ripreso dallo stupore è entrato nel tempio mentre le cinque femministe si sono allontanate tra gli applausi di alcuni passanti. La protesta del gruppo femminista segue di un giorno quella di alcune decine di migliaia di donne spagnole - e di altre in diverse città europee - contro il progetto di riforma della legge sull'aborto, approvato dal Governo conservatore di Mariano Rajoy. Femen aveva già svolto un'altra manifestazione contro la riforma, il 23 dicembre scorso, davanti all'ingresso della chiesa madrilena di San Manuel e San Benito.

Lunedì 03 Febbraio 2014

Offline Duca

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Re:femen
« Risposta #2 il: Febbraio 03, 2014, 20:22:49 pm »
Ma chi le finanzia queste?

Offline Vicus

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Re:femen
« Risposta #3 il: Febbraio 04, 2014, 00:18:07 am »
Hanno cospiscue dotazioni di fondi, un lavoro a tempo pieno. Ci sono già candidate italiane, sempre pronte a cogliere la palla al balzo.
Degno di nota, e inquietante, l'aggettivo 'sacro' applicato all'aborto.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:femen
« Risposta #4 il: Febbraio 04, 2014, 00:22:45 am »
Ma non è la vita che dev'essere sacra? :hmm:

Offline Vicus

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Re:femen
« Risposta #5 il: Febbraio 04, 2014, 00:29:33 am »
Appunto. La nostra 'illuminata e progressiva civiltà' regredita ai tempi degli Aztechi :ohmy:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto86

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Re:femen
« Risposta #6 il: Febbraio 09, 2014, 06:41:49 am »
Peccato che l'aborto non fosse sacro quando sono state concepite quelle dementi pagate delle Femen :censored:

Offline Vicus

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Re:femen
« Risposta #7 il: Febbraio 13, 2014, 12:46:43 pm »
Fonte: Le Figaro

Il contestato movimento delle Femen si spacca dall’interno. In un libro in preparazione, Alice (nome è di fantasia)– una Femen che ha lasciato il movimento dopo un anno di attivismo – ci consegna una testimonianza significativa. La «sextremista», una trentenne francese che lavora a Parigi, fa delle rivelazioni in particolare sulla «disorganizzazione» e la «discriminazione» interne al movimento, e confida a Le Figaro che «il gruppo non applica al proprio interno le pretese femministe che rivendica all’esterno».

Relativamente ai metodi, Alice ci parla della struttura, del lavaggio del cervello e della «riconfigurazione» mentale: «smetti di esistere come individuo» e «smetti di pensare per tuo conto e pensi invece in termini di gruppo e trangugi quello che ti dicono». La sua testimonianza prosegue così:

«L’appartenere alle Femen trasforma il tuo corpo ed il tuo spirito. Tutti i giorni, in continuazione, si devono ripetere i pricìpi fondamentali... questo serve a renderli automatici, devono saltar fuori nelle nostre “azioni” come accade per una cosa che hai imparato così bene che te la ritrovi sulla punta delle dita». E continua : «Davanti al gruppo ci si ritrova naturalmente spinti ad abbandonare la presa, la propria volontà ed il proprio spirito critico... chi si esprime un po’ troppo in modo personale non ci metterà molto a lasciare spontaneamente il movimento».

Disillusione

«La prima imposizione di potere sull’individuo si realizza con la richiesta della disponibilità»,  che deve essere totale, 24 ore al giorno. Ovvie le ricadute negative su lavoro e, come nel caso di Alice, sulla vita di coppia. Ed ancora: «Accetti gradatamente una sottomissione che rifiuti sia di ammettere all’esterno che di analizzare dentro di te. Ma che cosa sei venuta a combattere ? Ah, sì, la sottomissione delle donne al patriarcato. E cosa hai guadagnato? Il diritto di dire, la sera, quando torni a casa da sola, che ti sei battuta per una libertà alla quale tu per prima non hai diritto».

La disillusione raddoppia quando ti rendi conto di questo paradosso. Contrariamente all’ideologia che le Femen difendono, nel movimento «non c’è rispetto per le donne, i capi trattano le reclute come carne da macello».

È così che l’agente letterario di Alice – Omri Ezrati – riassume lo stato delle cose. Questa è la prima volta che una (ex) Femen osa testimoniare contro il suo clan e raccontarci in prima persona il proprio vissuto, giorno dopo giorno – ed il passaggio dal reclutamento all’indottrinamento, dagli addestramenti alle azioni a seno nudo per le strade. Alice era infatti fra quelle dobbe che il 12 febbraio 2013 hanno profanato la cattedrale di Notre-Dame de Paris.

Altra delusione: la mancanza di fiducia. Alice lamenta che nel gruppo «non c’è fiducia»: è da Facebook o da BFM che veniamo a sapere che ci sarà una nostra azione eppure da noi vogliono devozione. Come ti senti se un’ora prima ti sfruttano ed un’ora dopo nemmeno esisti? Ti senti un oggetto, usato quando serve e poi messo in disparte fino a quando non servirà nuovamente.

Per questi motivi il movimento è sotto tensione. Ed infatti, così ci dice Alice, dai quaranta attivisti è passato ad una quindicina. Alice comunque non rinnega nulla della propria esperienza e continua a difendere l’ideologia Femen. In questo senso non è una pentita ma, come sottolinea lei stessa, è una «delusa».

Metodi da setta

Mentre semplici cittadini ed uomini politici chiedono il ritiro del francobollo Marianne, i cui tratti si rifanno a quelli del volto della «capa» delle Femen in Francia, Inna Shevchenko, e mentre si avvicina la data del 19 febbraio col loro processo che si aprirà davanti al tribunale di Parigi, il deputato Georges Fenech – UMP, del Rodano – chiede che il gruppo attivista femminista venga sciolto a causa dei suoi metodi.

Lunedì, Fenech ha contattato la Mission interministérielle de vigilance et de lutte contre les dérives sectaires (Miviludes), pregando il suo presidente Serge Blisko di voler «fare conoscere la posizione del Miviludes riguardo a tale movimento», così come «le iniziative che la commissione vorrà prendere per lottare contro le sue azioni deplorevoli e gravemente lesive dei valori fondanti della Repubblica»... «tanto che si chiede lo scioglimento dell’associazione Femen in base alla legge 1901».

Il precedente presidente del Miviludes – ed attuale presidente del gruppo di studio sulle sette presso l’l’Assemblée nationale – considera che le Femen siano «un gruppuscolo che utilizza dei metodi da setta».

Fra le azioni delle Femen troviamo la contestazione violenta dell’ordine sociale, i discorsi di odio contro la religione e la laicità, l’uso di armi (nello specifico: una bomba Molotv lanciata la settimana scorsa contro l’ambasciata russa a Berlino), la profanazione e le minacce... Sono metodi da setta poi, come descritti dalla legge 12 giugno 2001 – legge che combatte tali fenomeni – quelli che consistono in atti di «intimidazione» e di «coercizione fisica o morale».

Delphine de Mallevoüe
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Duca

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Re:femen
« Risposta #8 il: Febbraio 13, 2014, 14:43:18 pm »
Su quale libro-paga sono queste zoccole?  :mad:

Offline Animus

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Re:femen
« Risposta #9 il: Febbraio 13, 2014, 14:58:16 pm »
Su quale libro-paga sono queste zoccole?  :mad:

Il Vaticano.  ;)
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Vicus

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Re:femen
« Risposta #10 il: Febbraio 13, 2014, 16:18:52 pm »
Il Vaticano.  ;)
Also sprach Zarathustra :sick: (ma senza citare la fonte).
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:femen
« Risposta #11 il: Febbraio 14, 2014, 11:42:56 am »