In rilievo > Osservatorio sul Femminismo
da che parte sta la differenza?
COSMOS1:
@Lucia e Artemisia :OT:
vnd:
--- Citazione da: COSMOS1 - Febbraio 23, 2014, 17:38:11 pm ---leggo su http://abbattoimuri.wordpress.com/2014/02/21/otto-donne-al-governo-si-beh-e-allora/ , blog oltraggioso di femminista radicale, l'intervento di una certa Sonia
--- Termina citazione ---
1.
L'assurdità dell'affermazione di Sonia è eclatante se si pensa che gli uomini, per selezione naturale, hanno dovuto sviluppare il gioco di squadra.
Quindi non è affatto vero che *tutti* gli uomini sono competitivi.
Semmai lo possono essere gli aspiranti leader che, per fortuna, non sono che una minoranza.
Perché la competizione, nella caccia o nella guerra, essendo vanità, posta all'incremento del rischio di morte.
Diverso è il caso delle donne che, nei compiti tipicamente femminili, quali la raccolta della frutta, devono competere con le altre e raccogliere prima delle altre i frutti più maturi dell'albero.
Cacciare o combattere cone gente incazzata con noi, perché gelosa o invidiosa, visto che siamo competitivi porta all'indebolimento del gruppo.
La competizione nella raccolta della frutta, invece, non espone ad alcun rischio.
Al contrario, quindi, le donne sono maggiormente competitive degli uomini ed è proprio la competitività ,ossia l'incapacità di giocare di squadra, che ne riduce l'efficienza.
2.
Se c'è proprio una cosa che le donne non sanno fare è gestire il potere con equilibrio e senso di giustizia.
Le donne, soprattutto le femministe dell'ultima generazione, sanno occuparsi solamente degli affari loro.
A cosa è servito il Ministero delle IMPari Opportunità agli uomini, in tutti questi anni, laddove erano e sono palesemente danneggiati per legge, come obblighi sessisti, età pensionabile prolungata e paternità negata o imposta?
A nulla.
Anzi. Le femministe, quando si parla di questione maschile fanno le negazioniste.
I problemi che pensano non possano riguardare le femministe in prima persona non esistono.
3.
Le femministe non accettano la verità.
Censurano e offendono l'interlocutore che non si allinea.
Uno dei tanti esempi sono i messaggi di un certo Belfort sul blog della Terragni che faceva notare proprio queste cose.
Questi messaggi, naturalmente, sono stati censurati.
Controllare per credere.
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2014/02/18/caro-matteo-di-una-ministra-alle-pari-opportunita-ce-ancora-bisogno/
Angelo:
ho scritto un commento, vediamo che risponde o censura la Quisling italica...
Angelo:
http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2014/02/18/caro-matteo-di-una-ministra-alle-pari-opportunita-ce-ancora-bisogno/
Stendardo:
Secondo il mio punto di vista personale un errore fondamentale che è stato commesso da una parte degli antifemministi risiede nel fatto di essersi posti sullo stesso piano speculare del femminismo ricorrendolo sul suo stesso terreno e nel solco del suo medesimo errore dell’”indifferenza di genere” secondo il quale gli uomini e le donne sono “uguali” e dunque interscambiabili , da questo primo errore discendono poi a cascata tutta una serie di errori perniciosi come il perseguimento scellerato della chimera di una parità forzata 50 e 50 da raggiungere a qualsiasi costo e comunque solo e soltanto nei quadri direttivi .
In tal modo i fautori di questo pensiero si illudono di poter sconfiggere il femminismo mettendo da parte tutto ciò che possa far storcere il naso all’opinione pubblica femminile puntando invece su tutto ciò che possa accomunare i due generi .
Così queste persone hanno creduto di poter ottenere il sostegno da parte di tutte quelle donne che in qualche modo orbitano all’esterno della galassia femminista .
Sulla base di una simile impostazione appare lapalissiano che una simile lotta non possa in alcun modo risultare pericolosa per le femministe : mal che vada una femminista avrebbe sempre potuto recitare la parte della femminista “buona” a seconda della convenienza operando qualche opportunistico distinguo con il beneplacito bonario dell’antifemminista soddisfatto e convinto di aver ritrovato la pecorella smarrita e del ghigno della femminista per la beffa riuscita .
Dunque , torno a ripetere con tutta la forza di cui dispongo che dal nostro punto di vista tra una femminista deficiente che scrive pubblicamente idiozie ed una femminista untuosa e subdola che fa finta di dispiacersi per la sorte degli uomini è da preferire 100.000 volte la femminista ebete .
Difatti tutti possono facilmente dedurre che se è pur vero che il 90% delle guerre giuste o sbagliate che siano e delle lotte per la sopravvivenza e per la conservazione della specie siano state causate da uomini , è altrettanto vero che il 99% dei benefattori dell’umanità le cui opere (si pensi alla costruzione di ospedali , di acquedotti )ed il cui ingegno (si pensi solo a tutte le scoperte in campo medico-chirurgico o tecnologico) che hanno contribuito a salvare milioni di vite umane ed a migliorare la qualità della vita di miliardi di persone permettendo a tutti , uomini e donne , di innalzare considerevolmente l’aspettativa di vita di tutto il genere umano , sono uomini .
Molto semplicemente da quando l’essere umano ha fatto la sua comparsa sulla terra e fino a pochi anni fa , le donne , fatte le dovute eccezioni che come sempre confermano la regola , non sono praticamente esistite né hanno influito in alcun modo sul corso della storia umana , né nell’arte , né nella cultura , né nella scienza etc. né in generale nel bene o nel male .
In tutta onestà il contributo allo sviluppo ed al progresso della civiltà umana da parte delle donne è stata pari e di certo non superiore a quella ad esempio del cavallo come mezzo di locomozione o al bue utilizzato come aratro nell’agricoltura quando gli esseri umani 10.000 anni or sono riuscirono a passare in Mesopotamia dalla pastorizia nomade alle prime civiltà stanziali dedite alla coltivazione della terra .
Pertanto personalmente ci tengo a ribadire che dobbiamo essere estremamente grati alla femminista stolta per le sue esternazioni infatti è proprio a questo punto che interviene la femminista altrettanto anodina ma sfacciata la quale afferma che la natura è fatta per essere modificata dalla cultura o addirittura che la natura non esiste (?!) ed al suo posto esiste solo la cultura…
Ma a parte il fatto
a) Che si voglia far passare per (k)ultura tutte le porcherie degenerate e folli del gender-femminismo ;
b) Che l’uomo nel corso della storia non è mai riuscito a vincere la natura ma al massimo è riuscito a scoprire soltanto la punta di questo gigantesco iceberg ;
c) Che l’uomo nel corso dei secoli si limita al massimo a sollevare il velo su ciò che è già presente in natura ;
d) Che l’uomo a differenza della donna o degli animali è riuscito a far progredire tutta la civiltà umana composta da uomini e da donne , solo man mano che è venuto a conoscenza appunto delle leggi naturali ;
Ma a parte tutto ciò , non è la cultura che determina gli esseri umani e men che meno che può modificare l’essenza della natura o la genetica , al contrario , la storia dimostra che sono i Grandi Uomini , i vari Dante , Wagner, D’Annunzio , Aristotele , Goethe , Shakespeare , Omero , Virgilio , Platone , Mozart , Beethoven che creano , plasmano e modellano la cultura , quella vera , e con essa il divenire di tutta la civiltà umana !
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