@Stendardo: Il ragionamento da fare sulle premesse tue e di Sonia consiste nel constatare che finchè uno dice "la civiltà è una conquista maschile" e l'altra replica "l'oppressione femminile impedisce il progresso dell'umanità", siamo fermi a muro contro muro. Muri in ogni caso artificiali, perchè il soggetto della decantata lotta di classe/genere (i maschi e le femmine) sono una astrazione. Ma essere fermi davanti ad un muro virtuale è ancora più patetico!
Proviamo invece a ragionare: il femminismo egualitario e il femminismo donnista sono due versioni della stessa ideologia. Siamo d'accordo. Seguire le femministe su un terreno o sull'altro è altrettanto sbagliato. Va bene: però lo stesso ragionamento vale anche per te. Se è stupido seguire le femministe nell'affermazione aberrante che mm e ff sono uguali, contrapporsi affermando che noi siamo migliori di fatto è seguirle comunque.
Ma tra i due terreni c'è differenza e le due affermazioni, pure in contesti diversi, hanno diversi esiti. La battaglia per l'uguaglianza comporta che in un processo per stupro la versione dell'uomo e quella della donna pesino uguale. Che in un divorzio colpe, diritti, doveri e mantenimenti vanno divisi al 50% (in assenza di provate responsabilità dell'uno o dell'altro). Che i fondi per la disoccupazione non devono discriminare maschi e femmine. Eccetera.
Questa parità risolve il problema? Prima dobbiamo domandarci quale problema dovrebbe risolvere.
Il problema della convivenza civile si. Perchè in un tribunale o sul mercato del lavoro o nei concorsi a me non importa niente che il mio avversario/concorrente sia m o f! Quindi dobbiamo combattere insieme alle femministe libertarie per la parità mm/ff in ogni ambito pubblico, contro le femministe donniste.
Il problema dei rapporti mm/ff non li risolve, ma siamo su di un altro piano. A me che la persona con la quale sono in rapporto sia m o f, interessa in poche, pochissime occasioni. Nel 99% delle cose che faccio e del tempo che passo, mi è indifferente. Quando faccio la coda ad uno sportello, quando vado in tribunale, quando pago le tasse, e via così. Poi a letto, quando non dormo, preferisco avere una donna. Epperò, anche a letto, la maggior parte del tempo dormo...
Ora, il rapporto mm/ff, gli ambiti nei quali è importante che uno sia m o f, sono ambiti molto ristretti, e in quegli ambiti dovremo affrontare la questione di come migliorare questi rapporti. È vero che 130 omicidi di donne all'anno non sono un grande numero, ma sono la punta dell'iceberg di una relazione mm/ff difficile, irrisolta, di una comunicazione assente.
Bene, va affrontata. Ma il modo peggiore per affrontarla è confonderla con l'altra. Mi ripeto: nell'ambito pubblico qualunque differenza mm/ff va
proibita!
alcuni esempi:
- in un processo per divorzio il giudice deve giudicare i soggetti a e b a prescindere dal loro sesso. Anzi gli deve essere proibito sapere se a/b sono m o f!
- sul lavoro deve essere proibita qualunque differenza tra i due sessi. L'età pensionabile deve essere uguale, le assenze per maternità vanno abolite, i turni notturni e diurni comparati, etc etc
- vanno proibiti tutti i finanziamenti e le iniziative che discriminano tra mm e ff: telefono rosa, pari opportunità, etc etc
Nell'ambito privato invece è evidente che finchè mm e ff non matureranno la loro identità specifica, diversa e complementare, qualunque relazione nasce col piede sbagliato. Come fare per far maturare queste identità? boh ...
Possiamo (o dobbiamo?) seguire le femministe egualitarie nell'ambito pubblico (combattendo le donniste) e combatterle nell'ambito privato (continuando a combattere anche le donniste). Forse.
@Angelo:
- Belfort - 25 febbraio 2014 Aspettarsi onestà intellettuale da una femminista è un’assurda perdita di tempo.
- Angelo - 24 febbraio 2014 La sua terapia è paragonabile a quella che viene data in scuole tipo “Egalia”; purtroppo su un soggetto come me non fa effetto, le consiglio di somministrarla ad altri che la richiedono poichè non ne ho bisogno.
Per il resto è interessante notare il tenore della sua risposta e la non pertinenza della stessa con i quesiti e i dubbi che sottolineo nel mio messaggio precedente. Comunque, lei è in ottima compagnia. Ha dalla sua Letta, Napolitano, Renzi(e), Bonino, e tutti i compari che reggono il gioco della nostra, ormai finta, democrazia.
Non trova bello appoggiare le istanze di chi segue l’ “Ammeriga”?
Non trova simpatico e vincente appoggiare le tesi di chi sta contribuendo ad affossare l’Italia, di chi fa distruggere le intercettazioni sulla trattativa Stato – Mafia degli anni ’90?
Non trova sia bello essere pagata da direttori di giornali che con qualche mese di ritardo pubblicano articoli che su blog di inferiore visibilità erano usciti qualche mese prima ed erano stati bollati come “complottisti” ?
Non trova sia interessante esser apprezzata da tante persone che non riescono a capire il nesso tra la maggiore incidenza delle parole inglesi nei maggiori quotidiani nazionali e il progressivo indebolimento internazionale ed economico del Paese in cui viviamo?
Non trova interessante esser pagata per uno spazio web che propina tesi “mainstream” che vengono viste da molti commmentatori come la panacea degli italici mali e che in realtà è il solito fumo negli occhi paragonabile a quello di Maidan?
Scelga bene da che parte stare, perchè non sempre gli utili idioti vengono salvati quando le cose si mettono male… Ha presente Najibullah?
- Warlordmaniac - 24 febbraio 2014 Salve. Sai chi sono e da dove provengo (QM forum) quindi è inutile elencare tutte le cose su cui discordo, perché praticamente non sono d’accordo su nulla, però devo puntualizzare una cosa che ho contestato anche a Civati. La Questione Maschile è la nostra, non quella che v’inventate voi. Se per Questione Femminile ci si occupa dei problemi e dei diritti delle donne, non è che con Questione Maschile ci si occuperà delle malefatte e dei vantaggi degli uomini; non c’è simmetria, non credi? Quindi la Questione Maschile sarà corrispondente al significato della Questione Femminile, considerando le peculiarità del caso.
Marina Terragni - 24.2.2014 va bene, ciao, a presto
- Angelo - 24 febbraio 2014 E’ interessante vedere che ci siano ancora in circolazione blog e spazi come questo della Terragni. Interessante perchè dimostra ancora una volta come e dove il Potere preme e con quali strumenti. Preme verso cosa? Verso il mondo a direzione americana, tramite lo strumento Renzi che prima di esser investito della carica di primo ministro italiano, fa un viaggio dai Democratici Americani… Ed allora, di corsa verso il linguaggio non sessista, gli studi di genere, le doppie preferenze obbligatorie alle elezioni politiche, i ministeri delle pari opportunità dati a chi segue il pensiero femminista, l’inserimento sempre più massiccio di parole anglosassoni a scapito dell’italiano. Tutte azioni politiche naturalmente che non passano dalle urne ormai dal lontano 2011… La Terragni, così come tante altre figure (Barbara Spinelli – CEDAW; Loredana Lipperini etc. ) sponsorizza questo “nuovo corso” di derivazione e “governance” americana (sotto le vesti UE) . Niente di nuovo, del resto esistono i Quisling, non vedo perchè non debbano esistere i corrispettivi femminili. Può sempre censurare cara Terragni, ciò non toglie che sempre più uomini e donne si rendono conto delle ingiustizie del politicamente corretto (il femminismo viene da lì ,altro che movimento “paritario”) e prima o poi verranno a galla. Chissà se resterà ancora sui blog a scrivere e censurare chi, senza offendere, le dimostra le incongruenze e le menzogne del suo spot / padrone d’oltreoceano con il vestitino alla REnzie/Fonzie. Un saluto da chi, alle sue teorie,idee, false statistiche non ha mai creduto e non crederà mai dato che la dignità non si compra con uno stipendio da blogger di una testata venduta al padrone d’oltreoceano.
Marina Terragni - 24.2.2014 si sente meglio adesso?
noi blogger serviamo anche come terapeute
non è male, dai! Una volta avrebbe cancellato e basta, adesso cerca di esorcizzare con l'ironia. Ma intanto prende atto di un ragionamento. Se affiliamo il ragionamento, vinciamo. SE.