Eppure alle femmine riesce bene essere vittime e superiori al tempo stesso, perché agli uomini no?
Io un articolo che scrive "povere femminucce, si credono tanto forti però poi le stuprano" non l'ho mai letto.
L'attribuzione della sofferenza alla perdita del proprio potere di prevaricare invece che alla violenza degli altri è disgustosa.
"Povere femminucce, quando perdono il loro potere durante uno stupro piangono e strepitano come delle bambine" non l'ho mai letto. Eppure questo è quello di cui si tratta, una donna ha il potere di scegliere il proprio partner e con uno stupro non l'ha più.
Un uomo appena subisce una qualche violenza è un debole da deridere. Così non denuncia, così non ammette neanche a se stesso di essere discriminato. Appena si parla di QM saltano fuori i paladini delle donne che difendono queste povere indifese dall'alto della loro mascolinità e che deridono le vittime maschili.
Un uomo forte e virile non può subire violenza, specialmente da una donna.
Per me sta qui la "purezza" della donna, sta nel fatto che non si vuole ammettere che le donne possono farci male, altrimenti saremmo vittime. Altrimenti avrebbero del potere su di noi.
Per me il fatto che gli uomini sono "cattivi" sta nel fatto che si vuole credere di essere potenti, di poter far male (ma anche bene) alle donne.
Quanti ne ho visti di uomini così. È tutto un voler credere di avere il potere, è un illudersi, che di fatto ce lo toglie.