A differenza delle ultime ingessate, opache checchè se ne dica, stanche prove scorsesiane quali "Shutter Island", "The Aviator", "The Departed" (in parte), ma soprattutto l'incredibile da Scorsese "Hugo Cabret 3D", e difatti maggiormente apprezzati che altri suoi film in passato dai parrucconi stagionati degli Academy Awards, per "The Wolf of Wall Street" si sono sprecati quasi ovunque paragoni alle sue ultime prove massime quali "Quei bravi ragazzi- Goodfellas", "Casinò", "Al di là della vita"(Bring Out of the Dead, il titolo italiano è ciellino e orrendo oltre a non c'entrarci un cazzo), direi che i presupposti in questo caso ci sarebbero tutti e certo molto più che nelle sue ultime prove in parte su menzionate, il fatto è che però il film non l'ho visto. Ce l'ho in un ottimo dvdscreener (quelle copie che mandano proprio ai membri dell'Academy per le votazioni, con la scritta che ogni tanto compare sulla schermo For Our Use Only, Memebers of the Academy ecc..) sott. in ita. da prima che uscisse nelle nostre sale. Ma data la sequela che ho letto praticamente infinita di furiosi egotici pompini, e ultra onnipresenti scopate con meretrici di superlusso ultra disposte a tutto ad ogni momento e in ogni angolo, non mi ci sono potuto approcciare se mai potrò più. Come disse Dottor Zero una volta onde non alimentare con la benzina incendi che potrebbero essere molto incontrollabili e pericolosi, in primis per me. Alla faccia di chi crede che io possa, fare vita di sessodipendenza visiva e immaginifica tra fighe cazzi, culi, e pompini. La risposta è naturalmente no, ma non è neppure una vita bella e migliore così, tant'è che a causa di essa non mi posso nemmeno vedere l'ultimo un pò ovunque esaltato Scorsese, tornato ai suoi personaggi fiammeggianti, divorati dall'ambizione o dalla perdizione senza possibili remissioni, e situazioni, contesti rutilanti, ad egli certamente congeniali.