La società dovrebbe fare cosi che per una donna valga più la pena fare un lavoro onesto e non la prostituta.
Se quella è l'unica cosa per la quale una donna viene pagata bene allora è costrizione.
Quindi una donna che ha un posto pubblico inutile, dato solo per dar lavoro (che non c'è più per via dell'automazione) che aumenta solo la burocrazia per gli altri, fa un lavoro "onesto", una prostituta invece fa un lavoro "disonesto". Per me è l'esatto contrario e non c'è nulla di più onesto della prostituzione.
Il problema della mancanza di lavoro affligge di più gli uomini che le donne, se leggi gli annunci di lavoro o sono asessuati o sono per donne, nonostante ci vogliano far credere che le donne sono discriminate sul lavoro.
E non citarmi le statistiche sulla disoccupazione femminile e le altre baggianate sulle donne, grandissima risorsa umana, non sfruttate dal nostro paese perché ci piace a noi maschi cattivi tenerle a casa, come saremmo competitivi se le donne lavorassero tutte.
Prima di tutto perché le persone non sono una risorsa, c'è un problema di carenza di lavoro (ossia di eccesso di persone), non di capacità produttiva, visto che producono le macchine, semmai le persone oltre un certo numero sono uno "spreco" e tutti i paesi del mondo cercano di ridurre la popolazione, non aumentarla. Purtroppo il capitalismo moderno così vede le persone. Se fosse vero che più persone che lavorano più si crea ricchezza i politici si metterebbero a fare politiche pro figli, non pro lavoro donne nell'età riproduttiva. Le persone in "eccesso" sono anche pericolose perché fanno delle poco simpatiche rivolte sociali.
E secondo perché da queste statistiche risulta che una donna che lavora in nero, per non perdere il mantenimento del marito, è sfruttata perché lavora in nero o perché disoccupata ufficialmente ed invece il marito che è costretto a pagare la moglie risulta occupato e sfruttatore privilegiato che non lavora in nero. Risulta che la moglie di un uomo ricco che fa la mantenuta è una povera disoccupata oppressa.
Nei quartieri poveri i ragazzi maschi crescendo iniziano a diventare mezzi delinquenti e le femmine mezze zoccole eppure non ho mai sentito in un tribunale "sono stato costretto a fare il delinquente, sono innocente".
A quanto pare un maschio fa il delinquente per scelta, non è che i maschi non fanno i delinquenti se non costretti, invece le femmine fanno le prostitute (che tu vedi come un qualcosa di illegale/immorale) solo se costrette.
Vale anche per lo stupro? Se lo stupro è l'unico metodo per avere del sesso con una certa donna uno è costretto a stuprare ed in tribunale si può difendere dicendo "se non la stupravo non me la dava" ed il giudice "ahhhh bhe, allora ok". Vorrei capire bene come funziona il libero arbitrio maschile e femminile per te.