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xman 11-04-2008 00.14.22

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Questa mattina stavo seguendo distrattamente sulla 7 una trasmissione di approfondimento con Berlusconi come ospite.
A un certo punto un giornalista gli pone la questione maschile:
gli affidi dei figli sono sempre a favore delle donne , nei divorzi gli uomini sono quelli più vessati economicamente.
Non sapevo se stavo ancora dormendo o veramente un giornalista stava rivolgendo a Berlusconi delle questioni così scandalose.
Qui viene il bello: dopo un breve preambolo generale, Berlusconi dice:
la ringrazio di avere parlato delle donne, in effetti le donne sono le più intelligenti, le più colte, le più lavoratrici ecc. ecc. tutte cose che sappiamo.
Insomma stavo ancora dormendo...
Secondo me Berlusconi è il Mike Bongiorno della politica: entrambi apparentemente rincogliniti si producono in equivoci che sono studiati e tutt'altro che casuali.

Sùmina 11-04-2008 21.57.56

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da pallina
Vorrei però dire qualcosa riguardo al levirato. A parte il fatto che mi pare appartenga al Diritto antico Ebraico e in uso in regioni primitive, nella regione del centro-sud dove vivo era raramente praticato ma NON per evitare di lasciare in miseria una vedova e i suoi figli ma per far sì che i beni non andassero dispersi o finissero in mano di un'altra famiglia in caso di nuovo matrimonio.

Posso assicurarti che nessuno sposava vedove "più anziane" e soprattutto non c'era nessun obbligo morale che lo imponesse.


Scusa pallina, ma se le vedove non si sposavano....come facevano ad andare persi i beni della famiglia, rimanevano ai figli ... no?


Citazione:

Originalmente inviato da pallina
Ho letto tutti gli interventi sempre "dall'alto" (ma senza nessuna presunzione) tenendo sempre presente, mai dimenticando, l'educazione che "hanno tentato" di darmi le donne della mia famiglia:tutte matriarche della peggior specie. Tranne mia madre, unico anello debole della catena, per fortuna mia e delle mie sorelle.
Non basta: ho osservato anche cosa diventano "gli uomini" che fanno parte o che entrano a far parte di famiglie dove vige il matriarcato.
E bada bene ho scritto "cosa" e non "come"....


E quì mi trovi pienamente d'accordo, infatti io sostengo, e da tempo, che il patriarcato, da noi, non è mai esistito (forse 2.000 anni fa, ma sicuramente non negli ultimi secoli), perchè si chiama così quello che è il realtà un matriarcato-patrilineare , cioè ha l'apparenza di un patriarcato perchè c'e' la discendenza sulla linea paterna, ma dietro all'apparenza (di comodo), alla funzione operativa del Pater, il potere vero, insomma quella che è seduta sul trono e che detta che cosa va fatto, è la Mater.

Basta parlare con gli uomini di una certa età, e tutti rispondono nella stessa maniera....ovvero "che in casa comandava Lei".

Lo stesso mio padre, che non è certo stato un uomo "docile" , in fondo, seppur con contrasti e lotte, ha fatto sempre fatto quello che voleva mia madre.

E' insomma del tutto simile alla mafia (cammorra,'ndrangheda), sembrano strutture a connotazione maschile (eppero' iniziamo a vedere che sono declinate tutte al femminile), al cui vertice appare esserci un uomo, il padrino (ma se è così potente, perchè è espresso come diminuitivo di padre? Padrino è infatti un piccolo padre...) e se andiamo a vedere in profondità, in una struttura dove vigono faide familiari e si ammazzano come animali, c'e' una legge non scritta (ma va?) che dice "che i membri femminili" delle famiglie non si toccano......al cui vertice del femminile c'e' ovviamente "la mamma santissima"....

Il padrino <-> la mamma santissima....
I maschi si ammazzano come bestie<-> le femmine sono intoccabili....

-> I maschi hanno il potere. (!?!?)

Il problema "nostro", è che l'uomo moderno, è talmente instupidito da non riuscire piu' a riconoscere la facciata per quella che è, e non vedere cosa c'e' appena dietro a quell'apparenza....

Il "problema" della donna moderna, è che un uomo così, non serve davvero a nulla....

pallina 12-04-2008 08.16.15

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Sùmina
Scusa pallina, ma se le vedove non si sposavano....come facevano ad andare persi i beni della famiglia, rimanevano ai figli ... no?



Il levirato era praticato (ma come ho scritto non era la regola) quasi esclusivamente quando un uomo moriva lasciando moglie giovane e figli ancora piccoli. Per evitare che la donna si risposasse con un estraneo (con conseguente "dirottamento" del patrimonio) poteva succedere che fosse un fratello del morto a sposarla. Ovvio che non si parla di persone di una certa età e con figli adulti.

Scorpion 12-04-2008 09.55.25

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Sùmina
E quì mi trovi pienamente d'accordo, infatti io sostengo, e da tempo, che il patriarcato, da noi, non è mai esistito (forse 2.000 anni fa, ma sicuramente non negli ultimi secoli), perchè si chiama così quello che è il realtà un matriarcato-patrilineare , cioè ha l'apparenza di un patriarcato perchè c'e' la discendenza sulla linea paterna, ma dietro all'apparenza (di comodo), alla funzione operativa del Pater, il potere vero, insomma quella che è seduta sul trono e che detta che cosa va fatto, è la Mater.

Basta parlare con gli uomini di una certa età, e tutti rispondono nella stessa maniera....ovvero "che in casa comandava Lei".

Lo stesso mio padre, che non è certo stato un uomo "docile" , in fondo, seppur con contrasti e lotte, ha fatto sempre fatto quello che voleva mia madre.


E' insomma del tutto simile alla mafia (cammorra,'ndrangheda), sembrano strutture a connotazione maschile (eppero' iniziamo a vedere che sono declinate tutte al femminile), al cui vertice appare esserci un uomo, il padrino (ma se è così potente, perchè è espresso come diminuitivo di padre? Padrino è infatti un piccolo padre...) e se andiamo a vedere in profondità, in una struttura dove vigono faide familiari e si ammazzano come animali, c'e' una legge non scritta (ma va?) che dice "che i membri femminili" delle famiglie non si toccano......al cui vertice del femminile c'e' ovviamente "la mamma santissima"....

Il padrino <-> la mamma santissima....
I maschi si ammazzano come bestie<-> le femmine sono intoccabili....

-> I maschi hanno il potere. (!?!?)

La fai troppo facile, esattamente come le femministe, le quali sostengono che il potere e' sempre stato in mani maschili. Tu fai altrettanto, a rovescio, pero'; ovvero sostenendo che il potere e' sempre stato nelle mani delle donne.
Io, invece, dico che il discorso e' ben piu' complesso e che i ripettivi poteri maschili e femminili si intrecciano in una maniera tale da non riuscire piu' a capire bene dove inizia e finisce sia l'uno che l'altro...

Altrimenti, ragionando come fai tu, bisognerebbe dedurre che tutti gli uomini (quindi anche tu), sono solo burattini mossi da invisibili fili femminili.

Sùmina 12-04-2008 10.20.33

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da pallina
Il levirato era praticato (ma come ho scritto non era la regola) quasi esclusivamente quando un uomo moriva lasciando moglie giovane e figli ancora piccoli. Per evitare che la donna si risposasse con un estraneo (con conseguente "dirottamento" del patrimonio) poteva succedere che fosse un fratello del morto a sposarla. Ovvio che non si parla di persone di una certa età e con figli adulti.


Ok, ma non ho capito chi è che lo voleva evitare...non era certo il fratello del defunto, i soldi non erano già piu' suoi, e nemmeno della famiglia (cioè i nonni), inoltre cosa ha fatto quel poveretto di male per meritarsi una famiglia riciclata e non una sua, oltre al fatto, che in quanto uomo ed avendo un fratello, il solo pensare di dovermi accoppiare, per tutta la vita poi, con la moglie di un mio fratello defunto, mi farebbe ribrezzo.....come se la perdita di un fratello non fosse già un danno esistenziale sufficientemente gravoso.

A me invece pare evidente un'altra cosa, e cioè che sacrificando il fratello, era un altro il patrimonio che "veniva salvato", non quello già dato, ma proprio quello che sarebbe toccato al fratello stesso nel caso di formazione di una nuova famiglia.

Se c'era una vittima (sacrificale) di quel sistema, questo era indubbiamente il fratello del defunto.

Sùmina 12-04-2008 10.53.05

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Scorpion
La fai troppo facile, esattamente come le femministe, le quali sostengono che il potere e' sempre stato in mani maschili. Tu fai altrettanto, a rovescio, pero'; ovvero sostenendo che il potere e' sempre stato nelle mani delle donne.
Io, invece, dico che il discorso e' ben piu' complesso e che i ripettivi poteri maschili e femminili si intrecciano in una maniera tale da non riuscire piu' a capire bene dove inizia e finisce sia l'uno che l'altro...

Altrimenti, ragionando come fai tu, bisognerebbe dedurre che tutti gli uomini (quindi anche tu), sono solo burattini mossi da invisibili fili femminili.


Primo, a livello di fenomeni sociali , quando si parla di categorie (gli uomini, i lavoratori, gli automobilisti, le casalinghe, etc,etc,etc), non si intende dire tutti senza eccezione alcuna, ma la "maggioranza" (o almeno qualcosa che è legato alla curva normale), e del resto, anche la fisica, che è una scienza ben piu' esatta della sociologia, quando dice, ad es., che la temperatura di un corpo è "quella", non ci dice che le molecole hanno tutte la medesima energia cinetica, ma appunto, è una media tra l'energia cinetica di tutte le molecole, cio nonostante le differenze "individuali" delle molecole, la temperatura rimane quella.

Secondo, se la faccio "troppo facile" e tu vedi le cose con maggior precisione, ti basta portare dei controesempi, si chiama confutare (giusto?) è così che si fa, sempre che tu ne sia in grado, anche se mi appare evidente, viste le premesse, che tu non lo sia affatto......

Saluti.

Scorpion 12-04-2008 15.14.57

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Sùmina
Secondo, se la faccio "troppo facile" e tu vedi le cose con maggior precisione, ti basta portare dei controesempi, si chiama confutare (giusto?) è così che si fa, sempre che tu ne sia in grado, anche se mi appare evidente, viste le premesse, che tu non lo sia affatto......

Saluti.

Benissimo, allora dimostrami in maniera chiara e inconfutabile - e non solo a chiacchiere - che hai ragione, insomma che i fatti stanno esattamente come li racconti tu, perche' qualora fosse cosi', dovrei dedurre che tu sei in grado di "vedere" delle cose che neanche i piu' grandi geni del passato sono stati in grado di vedere...
Sai cosa penso, invece, basandomi sui tuoi pochi posts? Che sei un gran sbruffone, nient'altro.


P.s. Immaginavo che certi discorsi "non riguardassero" te... era "scontato" che riguardassero solo "gli altri uomini"...

webmaster 12-04-2008 15.20.58

Se la discussione si trasformerà in una disputa personale saremo costretti come da regolamento a chiudere la discussione.
Grazie

pallina 13-04-2008 09.21.56

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Sùmina
Ok, ma non ho capito chi è che lo voleva evitare...non era certo il fratello del defunto, i soldi non erano già piu' suoi, e nemmeno della famiglia (cioè i nonni), inoltre cosa ha fatto quel poveretto di male per meritarsi una famiglia riciclata e non una sua, oltre al fatto, che in quanto uomo ed avendo un fratello, il solo pensare di dovermi accoppiare, per tutta la vita poi, con la moglie di un mio fratello defunto, mi farebbe ribrezzo.....come se la perdita di un fratello non fosse già un danno esistenziale sufficientemente gravoso.

A me invece pare evidente un'altra cosa, e cioè che sacrificando il fratello, era un altro il patrimonio che "veniva salvato", non quello già dato, ma proprio quello che sarebbe toccato al fratello stesso nel caso di formazione di una nuova famiglia.

Se c'era una vittima (sacrificale) di quel sistema, questo era indubbiamente il fratello del defunto.


Qui non si parla di "soldi" o almeno non nel senso di moneta circolante. I beni erano, oltre alla casa, terreni a pascolo, seminati, vigne, che venivano tramandati di padre in "figlio" e che appartenevano alla stessa famiglia da generazioni. In caso di vedovanza un nuovo matrimonio all'interno della stessa famiglia significava mantenere inalterato lo stato delle cose.

frollo 13-04-2008 10.21.28

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Riconosco qualche ragione alle tesi di Sùmina. In effetti, secondo me, contrariamente alla "debolezza" tanto pubblicizzata del sesso appunto "debole", le donne hanno molto più potere di quello che appare.
Tuttavia, non so se lo abbiate già scritto, è pur vero che fino agli inizi del secolo scorso le donne non potevano votare e, sul lavoro, si occupavano di cose molto umili.
La mia esperienza mi ha portato a pensare che il "potere" in mano alle donne sia un potere molto più "subdolo" di quello in mano agli uomini. Le donne arrivano ad ottenere quello che vogliono per vie meno dirette, ma altrettanto efficaci. Non so se il mio sia un atteggiamento "maschilista", io cerco di essere obiettivo, ma non posso fare a meno di notare che, almeno nella mia famiglia, nonostante io sembri il prepotente, alla fine si fa sempre quello che vuole mia moglie...

Sùmina 13-04-2008 11.44.47

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da pallina
Qui non si parla di "soldi" o almeno non nel senso di moneta circolante. I beni erano, oltre alla casa, terreni a pascolo, seminati, vigne, che venivano tramandati di padre in "figlio" e che appartenevano alla stessa famiglia da generazioni. In caso di vedovanza un nuovo matrimonio all'interno della stessa famiglia significava mantenere inalterato lo stato delle cose.


Ma infatti, chi dice che non sia così?

Se consideriamo il fratello, anche lui con un nuovo matrimonio avrebbe dovuto cedere parte del patrimonio ad una nuova donna , lo scambio era quello, matrimonio per patrimonio, mentre così no.
Era il patrimonio che sarebbe toccato al fratello del defunto che non veniva disperso, non quello del fratello defunto, perchè se la vedova si fosse risposata, anche il nuovo marito estraneo, avrebbe apportato nuovo patrimonio alla famiglia originaria.....

Ma la vera ragione, a parte queste divagazioni patrimoniali, è quella che sostiene Oberon, e cioe' che una donna con figli davvero non se la sposava nessuno, e in un epoca in cui il sostentamento della famiglia si basava sulle braccia del marito, questo avrebbe voluto dire condannare quella famiglia alla miseria (o alla prostituzione della vedova).

Anche in questo caso, comunque la si veda, il fratello era obbligato verso la cognata (ed i suoi nipoti.....in realtà).

Citazione:

Originalmente inviato da frollo
La mia esperienza mi ha portato a pensare che il "potere" in mano alle donne sia un potere molto più "subdolo" di quello in mano agli uomini. Le donne arrivano ad ottenere quello che vogliono per vie meno dirette, ma altrettanto efficaci. Non so se il mio sia un atteggiamento "maschilista", io cerco di essere obiettivo, ma non posso fare a meno di notare che, almeno nella mia famiglia, nonostante io sembri il prepotente, alla fine si fa sempre quello che vuole mia moglie...


Ciao frollo,

Sei uno che inizia ad intravvedere la verità, a varcare quella soglia dell'apparente (che non dimentichiamolo, è femminile) e che a molti rimane preclusa.

La tesi infatti è, che il potere piu' grande, quello morale, ossia quello di decidere cosa è bene e cosa non lo è, quello che va fatto e quello va evitato, è monopolio del femminile.


Riguardo il voto, beh, la storia è lunga, è vero che il suffragio universale femminile è stato concesso dopo quello maschile (in realtà solo un trentina d'anni, forse 35, ora non me lo ricordo esattamente, ma se consideri i tempi della storia, ti accorgi che 35 anni sono mezza generazione), ma è anche vero, che per quel "privilegio", gli uomini avevano oneri ben piu' pesanti, uno tra tutti era l'obbligo del servizio militare e la chiamata alle armi in caso di guerra, cosa che, all'epoca, non era affatto improbabile.......anzi.

Ciao

pallina 13-04-2008 18.06.57

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Sùmina
Ma infatti, chi dice che non sia così?

Se consideriamo il fratello, anche lui con un nuovo matrimonio avrebbe dovuto cedere parte del patrimonio ad una nuova donna , lo scambio era quello, matrimonio per patrimonio, mentre così no.
Era il patrimonio che sarebbe toccato al fratello del defunto che non veniva disperso, non quello del fratello defunto, perchè se la vedova si fosse risposata, anche il nuovo marito estraneo, avrebbe apportato nuovo patrimonio alla famiglia originaria.....

Ma la vera ragione, a parte queste divagazioni patrimoniali, è quella che sostiene Oberon, e cioe' che una donna con figli davvero non se la sposava nessuno, e in un epoca in cui il sostentamento della famiglia si basava sulle braccia del marito, questo avrebbe voluto dire condannare quella famiglia alla miseria (o alla prostituzione della vedova).

Anche in questo caso, comunque la si veda, il fratello era obbligato verso la cognata (ed i suoi nipoti.....in realtà).


Il fatto è che molte vedove volentieri avrebbero fatto a meno di risposarsi se a loro fosse stata garantita la giusta quota di eredità. Io scrivo per ciò che ho conosciuto e ti posso assicurare che non era certo la norma che una donna lavorasse fuori di casa (stiamo parlando di paesi all'interno di una società agro-pastorale dove alle donne veniva permesso, al massimo, di frequentare la scuola fino alla quinta elementare....). La donna lavorava sì, e ti posso assicurare.. tanto, per la famiglia. Poteva essere benestante ma nullatenente allo stesso tempo...Il che vuol dire che spesso per lei non c'era nessuna tutela in caso di vedovanza. Ancora per certo ti posso dire che nonostante la donna portasse una dote (anche cospicua), era "normale" che questa andasse a far parte del patrimonio del marito, ovvero comunione di beni.... zero. E in caso di mancanza di figli poteva significare che nonostante con quei soldi fossero stati acquisiti altri beni, p.e. terreni o case, con la morte del marito alla vedova non toccava nulla perchè restavano alla "famiglia" di lui (fratelli e sorelle). Quindi riguardo al patrimonio, nel caso fortunato che una donna fosse stata tutelata, il fratello del defunto pur avendo la sua quota poteva decidere di sposarsi la cognata vedova per non veder sparire la quota del fratello morto!
Hai ragione, infine, quando affermi che una vedova (povera, aggiungo io) con figli probabilmente non se la sposava nessuno in un'epoca in cui era l'uomo che manteneva la famiglia. Ma, Sùmina, dimentichi che quello era il modello di famiglia al quale la maggior parte della gente (uomini e donne) faceva riferimento. Non era certo una libera scelta della donna.

A frollo che scrive:

Citazione:

Originalmente inviato da frollo
Non so se il mio sia un atteggiamento "maschilista", io cerco di essere obiettivo, ma non posso fare a meno di notare che, almeno nella mia famiglia, nonostante io sembri il prepotente, alla fine si fa sempre quello che vuole mia moglie...


vorrei dire che questo non è un atteggiamento maschilista, ma è solo una dinamica di coppia. Se a te va bene, se tu l'accetti, ci sarà un motivo. Potresti essere tu il più forte dei due (all'interno della coppia) come il più debole. In ogni caso è sempre una tua scelta. In una coppia equilibrata non dovrebbe esistere nessun "monopolio" ma si dovrebbe consapevolmente, reciprocamente lavorare insieme per il bene comune, magari su piani diversi, con modalità diverse, ma senza nessuna prevaricazione sull'altro.

Anagarika 13-04-2008 21.20.11

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Interessante discussione.
Per me il maschilismo è il nome che si dà a quegli atteggiamenti maschili e femminili che sottintendono una superiorità degli uomini sulle donne. Esattamente come il femminismo, nato per reazione, sottintende ora la superiorità delle donne.
La confusione nasce quando gli uni e gli altri si attribuiscono e rimproverano le stesse caratteristiche che in altre situazioni ci attraggono e rendono piacevole frequentarsi.
Come ha osservato Kore, siamo bombardati da messaggi che mettono in luce positivamente le donne e ridicolizzano e/o criminalizzano gli uomini. Non so perchè succede, ma di sicuro fa male ad entrambi.
Gli uomini che si ribellano a questo stato di cose ci aiutano ad aprire gli occhi, ma corrono il rischio di rimproverare alle donne di essere femmine, come le femministe di fatto rimproverano agli uomini di essere maschi.
Quello che voglio dire è che dovremmo insieme, senza denigrarci a vicenda, opporci alla campagna di criminalizzazione degli uomini/beatificazione delle donne, riconoscendoci le rispettive differenze, prima che ci allontani irreversibilmente.

Sùmina 14-04-2008 13.06.14

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Cara Pallina,
le tue obiezioni sono legittime, solo che apri numerose finestre sui rappoorti (di potere) tra i sessi nella società antica, la cui chiarificazione mi/ci impegnerebbe in altrettanti numerosi posts, che a loro volta, aprirebbero altri spiragli che necessiterebbero di nuovi numerosi chiarimenti.....

Insomma, così si devia sia dal discorso del levirato, sia dalle intezioni di coloro che hanno portato avanti il topic (prima della mia intromissione) di dare ordine agli argmomenti secondo un principio filologico.

Se vuoi aprire un topic su un tema specifico, di tua scelta, saro' piu che felice di esprimere la mia opinione a riguardo.....

Tornando al levirato, e vorrei concluderlo, tu dici che il fratello poteva scegliere di sposarsi con la vedova (e quindi poteva anche non farlo), ma a me pare invece che doveva sposarla, sembra una cosa da poco, mentre è una chiave interpretativa fondamentale per capire i rapporti di potere, perchè è evidente che il potere lo si ha solo dove si ha possibilità di scelta (poter(e) significa quello, infatti una volta si diceva:"i potenti sono quelli che possono..." ), mentre dove vi è costrizione, significa che la volontà (e dunque il potere) stà da un'altra parte e si è quindi strumento di una volontà che non è sicuramente la propria.

Dove c'e' costrizione, non c'e' potere, ed il levirato imponeva un obbligo al fratello (del defunto), dal quale, non poteva sottrarsi.....

Ciao

pallina 15-04-2008 08.11.00

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Sùmina
Cara Pallina,
le tue obiezioni sono legittime, solo che apri numerose finestre sui rappoorti (di potere) tra i sessi nella società antica, la cui chiarificazione mi/ci impegnerebbe in altrettanti numerosi posts, che a loro volta, aprirebbero altri spiragli che necessiterebbero di nuovi numerosi chiarimenti.....

Insomma, così si devia sia dal discorso del levirato, sia dalle intezioni di coloro che hanno portato avanti il topic (prima della mia intromissione) di dare ordine agli argmomenti secondo un principio filologico.

Se vuoi aprire un topic su un tema specifico, di tua scelta, saro' piu che felice di esprimere la mia opinione a riguardo.....

Tornando al levirato, e vorrei concluderlo, tu dici che il fratello poteva scegliere di sposarsi con la vedova (e quindi poteva anche non farlo), ma a me pare invece che doveva sposarla, sembra una cosa da poco, mentre è una chiave interpretativa fondamentale per capire i rapporti di potere, perchè è evidente che il potere lo si ha solo dove si ha possibilità di scelta (poter(e) significa quello, infatti una volta si diceva:"i potenti sono quelli che possono..." ), mentre dove vi è costrizione, significa che la volontà (e dunque il potere) stà da un'altra parte e si è quindi strumento di una volontà che non è sicuramente la propria.

Dove c'e' costrizione, non c'e' potere, ed il levirato imponeva un obbligo al fratello (del defunto), dal quale, non poteva sottrarsi.....

Ciao


Chiudo anche io, evidenziando il punto dove tu sbagli. Come ho già detto (e ridetto) era per mantenere intatto il patrimonio che quell'uomo sposava la cognata-vedova. Quel "potere" di cui tu parli non era affatto esercitato dalla "donna" che era considerata quasi "niente" comunque, indipendentemente dal fatto che fosse nubile, coniugata o vedova.
Oggi possiamo dire che erano tutti e due delle vittime, ma agli occhi nostri, di osservatori moderni ed emancipati.
Non puoi, comunque, spiegare un fenomeno come il levirato senza tenere in considerazione "il tempo" e la società in cui è stato praticato. Estrapolarlo da quel contesto senza conoscerne usi e costumi e "contrarlo" sino a farlo diventare un semplice discorso sul "potere" mi dà l'idea che anche questo argomento (come altri....) se ognuno lo legge come gli pare e ci legge quello che vuole, può essere usato, all'occorrenza, come propaganda "maschilista" o "anti-femminista"..:si: ...

Adieu...

Monica 3 15-04-2008 09.38.58

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
La stupidità, l' arroganza, l'ignoranza, la disonestà, il primitivismo, l'abuso al potere, come ben dimostrano la forma fallica delle armi e di tanti monumenti di vittoria.

Sùmina 15-04-2008 10.42.18

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Monica 3
La stupidità, l' arroganza, l'ignoranza, la disonestà, il primitivismo, l'abuso al potere, come ben dimostrano la forma fallica delle armi e di tanti monumenti di vittoria.


Pero' questa è femminile, e quando la polizia usava il manganello (fallico), non si uccideva così facilmente.....

Invece nell'era del progresso vaginocratico (opposto al primitivismo fallico) le signore possono ascoltare la musica, e se lei disturbi (cioe' molesti) magari per chiedere un informazione, ti uccidono.
Beata banalità...... (per chi conosce H. Arendt)


Di recente le pistole elettriche sono entrate diverse volte nelle cronache per le tragiche conseguenze del loro uso. Ma i "taser" continuano ad andare forte negli Stati Uniti, dove la vendita ai privati è pienamente legittima (in Italia sono vietati). E allora non c'è da stupirsi se l'oggetto diventa anche più glamour, per piacere alla signora che lo porta in borsetta. Ecco dunquela versione "Fashion with bite" (di moda che "morde"), con look leopardato. E ha pure il lettore Mp3: fulmina i "cattivi" e ti intrattiene pure. Cosa volere di più? Nonostante la "Taser International" (la ditta che li produce e che possiede il marchio "taser") sostenga che le pistole elettriche non siano mortali, da tempo Amnesty International critica duramente il loro uso che può causare seri danni e in qualche caso può portare al decesso. Finora sono morte 70 persone colpite da queste armi negli stati Uniti e 18 in Canada (Ap)






iulbrinner 15-04-2008 11.02.32

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Monica 3
La stupidità, l' arroganza, l'ignoranza, la disonestà, il primitivismo, l'abuso al potere, come ben dimostrano la forma fallica delle armi e di tanti monumenti di vittoria.



Mi sembra di capire che la tua sia la risposta alla domanda del titolo.
Se così è, mi sembra di poter dire che "stupidità, arroganza, ignoranza, disonestà e primitivismo" sono connotazioni ascrivibili - quando ricorrono - tanto al genere maschile quanto a quello femminile.
Ossia, sono limiti umani che non denotano né un genere, né l'altro; a meno che tu non stia dicendo che quelle debbano intendersi come caratteristiche prevalentemente maschili, il che metterebbe in luce una forma di razzismo particolarmente deteriore (ma niente affatto sorprendente).
Anche per ciò che riguarda "l'abuso al potere", si tratta di precisare a quale potere ti riferisci, dato che non esiste un potere unico o assoluto.
Il potere sessuale è un'altra forma di potere, di cui il mondo femminile fa largo uso da sempre ed oggi, molto spesso, abuso.
"La forma fallica delle armi e [i] tanti monumenti di vittoria" indicano che il conflitto umano esiste e gli uomini se ne sono dovuti occupare, da sempre, anche in luogo ed in nome delle donne, in quanto dotate dalla natura di caratteristiche fisiche differenti e non altrettanto forti di quelle degli uomini.
Esultare per una vittoria o riconoscere un valore simbolico particolarmente significativo alla forma fallica - quale espressione di forza protettiva, vincente sui nemici - mi sembra, quindi, conseguente a queste considerazioni.
Chiunque pensi che "le donne al potere" siano portatrici di una cultura di pace, fatta di ghirlande fiorite e fronzoli innocenti, ignora o finge di ignorare che la stragrande maggioranza delle figure femminili che hanno raggiunto posizioni di potere politico hanno fatto la guerra quanto e più degli uomini.
La storia - anche quella recente - sta lì a dircelo ed insegnarcelo.

Sùmina 15-04-2008 11.37.34

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da iulbrinner
Chiunque pensi che "le donne al potere" siano portatrici di una cultura di pace, fatta di ghirlande fiorite e fronzoli innocenti, ignora o finge di ignorare che la stragrande maggioranza delle figure femminili che hanno raggiunto posizioni di potere politico hanno fatto la guerra quanto e più degli uomini.
La storia - anche quella recente - sta lì a dircelo ed insegnarcelo.


Ma dai iulbrinner, non la vedi la bontà del femminile, i tratti della pace scolpiti sul volto, l'espressione del Bene che avanza?

Sarai mica un misogino e un razzista eh ?!?!? no!no!


misterxy 15-04-2008 12.44.15

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Monica 3
La stupidità, l' arroganza, l'ignoranza, la disonestà, il primitivismo, l'abuso al potere, come ben dimostrano la forma fallica delle armi e di tanti monumenti di vittoria.

Una domanda: a tuo avviso, negli appartenenti al sesso maschile, esistono dei lati positivi?
Ti ringrazio anticipatamente della risposta che sicuramente mi darai.

xman 15-04-2008 16.02.40

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Che con le donne al potere non ci sarebbero più guerre è davvero una tesi bizzarra. Ma su che si basa questa verità? Su quali elementi? Le poche donne che hanno avuto potere nel corso della storia non hanno mai disdegnato le guerre.
Il refrain in questo post delle donne è chiaro: tutto ciò che di buono hanno fatto gli uomini è stato fatto perchè avevano il potere, tutto ciò che hanno fatto di brutto invece lo hanno fatto perchè sono uomini.
L'onestà intellettuale latita, la coerenza è un optional, la malafede impera.

oberon 20-05-2008 21.34.47

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Perché qui - perché ora

E’ dunque in corso la guerra aperta (ancorché negata) contro gli uomini, alcuni caratteri della quale ho tratteggiato, in forma indicativa e tutt’altro che esaustiva, nei post precedenti.
E’ lecito chiedersi perché mai un tale conflitto sia esploso nell’Occidente odierno.

Il conflitto tra i due sessi non è cosa nuova, sorge con la stessa nascita dell’umanità in quanto le sue Due metà sono così profondamente diverse per sensibilità, poteri, doti, pulsioni, orientamenti etc., che il contrasto, il conflitto e la guerra intersessuale sono fenomeni del tutto inevitabili. Si tratta di due volontà diverse, di due opposti sentimenti del mondo che per ciò stesso sono in radicale e permanente opposizione.
Quel contrasto originario, di cui è permeata la storia, si è manifestato in forme diverse nelle diverse contingenze ma ha sempre segnato, sottotraccia, le relazioni individuali, emergendo apertamente nel discorso privato (e spesso pubblico) nel quale da millenni i Due non si risparmiano le più brucianti e velenose accuse e condanne, manifestazione di un simmetrico risentimento e di un immortale reciproco disprezzo.

La femminista Carla Lonzi ha affermato, giustamente, che si tratta di due diverse specie. Non vi è formulazione migliore di questa per indicare la radicalità delle differenze e delle opposizioni tra i Due. Ora, benché non manchi in natura quello che è stato definito “il mutuo appoggio” (P. Kropotkin) la legge universale sottesa all’esistenza di ogni data specie stabilisce che essa si rapporti alle altre in relazione ai suoi interessi vitali e che perciò il suo agire miri all’assoggettamento o all’eliminazione di tutte le altre. Tale rapporto, a rovescio, può anche spingersi fino alla simbiosi, se e fino a quando questa relazione risulta utile ad entrambi. Venuto meno il reciproco vantaggio, il sodalizio si rompe. Si deve spezzare, perché la propria sopravvivenza ed il proprio vantaggio costituiscono il cardine dell’esistenza di ogni forma vivente.

Il rapporto di simbiosi tra femmine e maschi non può fare eccezione e trova la sua origine nel reciproco bisogno, nel comune interesse. Esso è perciò destinato a durare fin quando entrambi ne traggono vantaggio, ossia fin quando l’altro/a rimane fonte di appagamento di almeno un bisogno fondamentale che non può venir soddisfatto da altri o in altro modo.

Da queste elementari considerazioni seguono però diverse e poco piacevoli conseguenze. Una di esse è la scomparsa di quello che in Occidente chiamiamo “amore”, inteso come generosa proiezione verso l’altro/a, sulla spinta di un sentimento che prescinde dalle utilità che si possono ricavare dall’oggetto amato (e questa è la definizione stessa di “amore”). L’amore (così inteso) dunque evapora in una sorta di fantasma, chimera la cui centralità nella cultura Occidentale è certo fuori discussione ed è tanto più importante in quanto priva di qualsiasi fondamento naturale. Il solo che esista in natura è l’amor sui, l’amore di sé, giacché è il solo che possa esistere. L’altro amore (quello che conosce solo il verbo dare) è uno dei più sublimi miti dell’Occidente. Mito fecondo e operoso che impregna l’intera nostra cultura, nel bene e nel male (ne parleremo). L’aspetto negativo consiste nell’opera di oscuramento che produce sulla natura del solo amore possibile: quello che nasce dal bisogno. Dice il Bisogno: “Non avrai altro amore all’infuori di me”.

L’amore vero, senza virgolette, ossia quello naturale, fattivo ed efficace, nasce infatti dal bisogno perciò tanto maggiore è questo tanto più grande sarà quello. Chiedersi se vi sia mai stato (e se vi sia) amore tra due entità, persone, comunità, specie, significa chiedersi se ed in quale misura l’una abbia bisogno dell’altra.

Solo la necessità ha tenuto insieme sin qui le specie F ed M.

Quel bisogno altrui che solo noi possiamo soddisfare ci conferisce potere sul bisognoso, e perciò, in assenza di limiti di qualsiasi natura, ci permette di esercitare su di lui ogni forma di violenza, sia consciamente voluta che inavvertita. D’altra parte ogni nostro bisogno è anche causa di risentimento perché ci rende dipendenti da colui che lo può soddisfare.
Il bisogno dunque è sinonimo di amore ma è anche fonte di rancore e quindi di odio. E’ in questa ambivalenza di sentimenti che sono convissuti da sempre femmine e maschi.

Ora, la condizione ideale per ogni umano è quella nella quale non ha bisogno di niente e di nessuno. Tutti aspirano a questo. Uno stato di autosufficienza che impedisca agli altri di ricattarci, derubarci, umiliarci, che ci svincoli da ogni dovere e che ci garantisca la libertà. La condizione migliore per maschi e femmine consiste dunque in questo: nel non aver più bisogno l’uno dell’altra.

Quando mai un simile stato si verificasse, allora quello dei due che non avesse più bisogno dell’altro attingerebbe ad una condizione principesca e non sarebbe difficile immaginare cosa accadrebbe allo sventurato che restasse nel bisogno. Nella dipendenza.

Il legame femmine/maschi è fondato sul bisogno maschile di sesso e manutenzione e su quello femminile del mantenimento e della protezione. Queste sono le colonne portanti del loro rapporto.

E’ un interessante esperimento ideale quello di immaginare cosa sarebbe accaduto (e cosa ancora accadrebbe) se gli uomini non avessero alcun desiderio sessuale. Lo sconquasso sociale che ne deriverebbe sarebbe sconvolgente. Planetario, massiccio e capillare al tempo stesso.

Non è invece un esperimento ideale l’ipotesi simmetrica, giacché, con l’avvento della società postindustriale e del welfare-state, è venuta meno la ragione essenziale del legame femminile con gli uomini. Le donne possono mantenersi da sole e trovare tutela negli strumenti dell’assistenza sociale. Non hanno più bisogno degli uomini. Lo sussurrano e talvolta lo gridano. Ed è la verità. Bruciante e corrosiva per gli uomini, i quali infatti subito si affrettano a negarla. Conquista femminile reale, gloriosa e sognata cui si è aggiunta la possibilità - inaudita e insperata - di riprodursi senza i maschi. La realtà ha superato i sogni.

Nel contempo il bisogno sessuale maschile delle femmine non è venuto meno e la bilancia del bisogno pende irreversibilmente da una parte. La più grande frattura pensabile è avvenuta e la guerra contro gli uomini ne segue con la stessa necessità con la quale il giorno viene dopo la notte.

Guerra certo diversa dalle altre, nei caratteri e nelle forme, ma non negli obiettivi, che sono i soli possibili per ogni specie vivente: l’assoggettamento o l’eliminazione di ogni altra.

Le intenzioni, i sentimenti veri o simulati delle singole donne (o della loro somma) sono del tutto irrilevanti. Quel che importa è che l’equilibrio si è spezzato per sempre. Ciò che accade e che accadrà non ne è che una inevitabile conseguenza.

Giunti a questa annichilente conclusione, le femmine stesse, in un paradossale rovesciamento delle parti, si affrettano a negare che l’amore si fondi sul bisogno. Le più smaliziate, in modo meno ingenuo, giurano invece che il bisogno femminile dei maschi è tutt’altro che azzerato. Inventano perciò bisogni inesistenti o gonfiano a dismisura quei pochi secondari e parziali, comunque fungibili, che ancora residuano (di cui un giorno - pour parler - ragioneremo). Ciò ben sapendo che niente è più gradito agli orecchi degli uomini di questo tempo che il sentirsi dire: “Abbiamo bisogno di voi!” giacché, ad onta di tutte le illusioni, ciascuno sa che se c’è bisogno c’è anche amore. Se invece il bisogno non c’è …

Lo scopo di quell’inaudito grido (“Abbiamo ancora bisogno di voi!”) consiste dunque nel negare ciò che stiamo dicendo come se le verità che annunciamo fossero esplosive.

Infatti lo sono.

Obn

Scorpion 21-05-2008 19.41.07

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Originalmente inviato da xman
Che con le donne al potere non ci sarebbero più guerre è davvero una tesi bizzarra. Ma su che si basa questa verità? Su quali elementi? Le poche donne che hanno avuto potere nel corso della storia non hanno mai disdegnato le guerre.

Pochi anni fa, su un noto quotidiano di sinistra, mi capito' di leggere la risposta di una giornalista a una domanda simile di un lettore, la quale rispondeva che "se certe donne di potere sono state guerrafondaie, cio' e' da attribuire al fatto che esse si sono trovate ad agire in un contesto maschilista".
Personalmente la trovo una tesi alquanto riduttiva, benche' ritenga che un fondo di verita' la contenga. Solo che tale discorso potrebbe essere esteso anche a tanti altri uomini di potere, che magari guerrafondai non erano, ma che a causa degli eventi sono stati costretti a diventarlo.

Scorpion 21-05-2008 19.47.27

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Originalmente inviato da oberon
La cattiva novella è questa: in Occidente il genere maschile è oggetto da 40 anni di una campagna di criminalizzazione sistematica, permanente, massiccia e capillare, veicolata da tutti i mezzi di informazione e accompagnata dalla denigrazione e dal vilipendio di tutto ciò che sotto qualsiasi aspetto possa riferirsi agli uomini. Ciò accade nella più assoluta insensibilità maschile, nel rifiuto radicale degli uomini di riconoscerne l’esistenza.

A sostegno di una simile inaudita affermazione mi si chiederà, a ragione, di portare una quantità straordinaria di fatti, tutti supportati da una scrupolosa documentazione.
Non farò nulla di simile.

Infatti non è possibile mostrare una foresta a chi non può vederla. Egli vedrà sempre e solo alberi.
Mille alberi, centomila alberi, milioni di alberi. Per quanto grande sia il numero delle piante egli non vedrà mai la foresta. Ora, gli uomini non possono vederla per molte ragioni, la prima delle quali è la paura del dileggio. Paura fondata. Non possono vederla perché il loro cuore glielo impedisce.

Capisco cosa vuoi dire, pero' scusami, come fai a suffragare le tue tesi senza portare alcun dato di fatto? Come puoi pensare di convincere cosi' gli scettici?

Sùmina 21-05-2008 21.26.17

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Originalmente inviato da Scorpion
Capisco cosa vuoi dire, pero' scusami, come fai a suffragare le tue tesi senza portare alcun dato di fatto? Come puoi pensare di convincere cosi' gli scettici?


Ne abbiamo già parlato, scorpion, e anche Oberon sa benissimo che se le cose non le si vedono nemmeno adesso , vuol dire che non si ha nessunissima voglia di vederle.

Oberon non è mica Iul.....

Scorpion 21-05-2008 22.19.15

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Originalmente inviato da Sùmina
Ne abbiamo già parlato, scorpion, e anche Oberon sa benissimo che se le cose non le si vedono nemmeno adesso , vuol dire che non si ha nessunissima voglia di vederle.

Oberon non è mica Iul.....

Non so se ne avete gia' parlato, ma non credo che se tanta gente certe cose non le vede, e' solo perche' "non vuole vederle"; ossia e' in malafede.
Non tutti sono "illuminati", percio' se non si portano delle statistiche, dei dati di fatto, come si fa a convinvere chi legge...?


P.s.: non so chi sia Oberon, tantomeno Iulbrinner, pertanto non saprei cosa dirti.

chlobbygarl 22-05-2008 10.13.42

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Originalmente inviato da Scorpion
Non so se ne avete gia' parlato, ma non credo che se tanta gente certe cose non le vede, e' solo perche' "non vuole vederle"; ossia e' in malafede.
Non tutti sono "illuminati", percio' se non si portano delle statistiche, dei dati di fatto, come si fa a convinvere chi legge...?

Semplice, convincere chi legge non è quanto interessa, mentre suggestionare, evocare scenari, focalizzare omettendo, raccontare di parti per comunicare il tutto, lo è sicuramente.

Qualunque statistica che prenda in esame la questionemaschile/questionefemminile è veleno per chi, come oberon, sùmina e iulbrinner, non ha intenzione di dibattere su di un piano di oggettività ma solo di ascoltarsi e di fare proselitismo con aforismi, aneddoti, casi particolari, letture sociologiche che hanno del comico ben prima che dell'indebito.

se come ripeto da mò, la diversità tra i generi è un fatto e come tale andrebbe osservata con la dovuta serenità intellettuale, operando chirurgici distinguo ed evitando viscerali generalizzazioni, analizzando pur senza giustificarle ad esempio le innegabili e non di rado inique sperequazioni giuridiche in favore del 'femminile' e riconducendole però nell'alveo di un più ampio e panoramico dibattito, ecco che posizioni come quelle dei 3 suddetti ( il cui tentativo di diversificarsi reciprocamente come rispettive sottocategorie è davvero il segno di una floridità culturale che non può che rendere ottimisti) contribuiscono non poco a creare i presupposti per cui, in seguito a tale arroccamento da setta, nella parte 'avversa' femminile segua compattatura e smaltimento della tesi da loro perorata che invece, presa a sè e depurata delle amenità di cui la corredano, avrebbe plausibilità inequivocabile.

ciaociao

Scorpion 22-05-2008 12.50.34

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da chlobbygarl
Semplice, convincere chi legge non è quanto interessa, mentre suggestionare, evocare scenari, focalizzare omettendo, raccontare di parti per comunicare il tutto, lo è sicuramente.

Qualunque statistica che prenda in esame la questionemaschile/questionefemminile è veleno per chi, come oberon, sùmina e iulbrinner, non ha intenzione di dibattere su di un piano di oggettività ma solo di ascoltarsi e di fare proselitismo con aforismi, aneddoti, casi particolari, letture sociologiche che hanno del comico ben prima che dell'indebito.

Ciao chlobbygarl, sicuramente c'e' del vero in quanto asserisci, pero' leggendo attentamente gli interventi dei sopracitati utenti, mi sembra che a tentar di far proselitismo siano piu' che altro Oberon e Sumina, molto meno Iulbrinner, che, stando a quello che leggo sul forum, perlomeno cerca di discutere anche su un piano di oggettivita'. Un altro che ragiona su dei dati di fatto e', a mio parere, misterxy.
Anch' io sono solito ragionare su dei dati di fatto, solo che non ho (purtroppo) la preparazione di alcuni, quindi le necessarie conoscenze per poter smentire o confermare certe tesi.

Sùmina 22-05-2008 16.09.44

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Citazione:

Originalmente inviato da Scorpion
mi sembra che a tentar di far proselitismo siano piu' che altro Oberon e Sumina, molto meno Iulbrinner, che, stando a quello che leggo sul forum, perlomeno cerca di discutere anche su un piano di oggettivita'.


Macchè proselitismo, non ti far traviare da questi negazionisti...:D

I "dati oggettivi" bisogna vederi, o meglio come dicio io/Oberon, bisogna sentirli, questo è il punto di partenza.

C'e' chi sente che qualcosa non quadra nella condizione dei maschi nella nostra società e c'e' chi dice che alle femminine manca ancora qualcosa per arrivare al livello dei maschi.

Bene, per me i secondi li scremo, perchè evidentemente sentono che ci sono delle ingiustizie/discriminazioni contro le femmine (da qui il concetto "al cuore non si comanda"), prendo i primi che percepiscono la discriminazione sessuale (che poi da un punto di vista etimologico non vuol dire nient'altro che la differenza tra i sessi, e quindi i sessi) come giusta (per i secondi è insopportabile, e solo leggerla provoca un certo dolore, si ritorna ancora al cuore..) , e si spiegano le cause, le dinamiche, le ragioni, le prospettive, le conseguenze, etc,etc,etc.

Nessun proselitismo.
Ma il punto inizialeda cui si deve partire, è quello illustrato, lo si deve sentire, perchè per chi non lo sente, a nulla valgono le spiegazioni.


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iulbrinner 22-05-2008 16.39.31

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Citazione:

Originalmente inviato da chlobbygarl
Qualunque statistica che prenda in esame la questionemaschile/questionefemminile è veleno per chi, come oberon, sùmina e iulbrinner, non ha intenzione di dibattere su di un piano di oggettività ma solo di ascoltarsi e di fare proselitismo con aforismi, aneddoti, casi particolari, letture sociologiche che hanno del comico ben prima che dell'indebito.

La spavalda e bacchettante filippica alla quale, ancora una volta, ti abbandoni compiaciuto, avrebbe anche una sua certa validità, se non fosse macchiata da quella che a me sembra una carenza grave e incolmabile.
A cercarlo, in qualunque modo, non si rintraccia nel sacro testo della tua roboante "scomunica" la benché minima ombra di: "secondo me - io credo - a mio avviso - io penso...e via discorrendo".
Insomma, qualcosa che faccia pensare che stai esprimendo una tua opinione, non la verità rivelata ex cathedra.
Infatti, sembra proprio che tu incarni un'ufficialità di pensiero costituita; una specie di ufficiale giudiziario della realtà sociale e dei saperi cosmici che non conosce dubbi, incertezze applicative (ignorantia legis non excusat) e che amministra prodigiosamente "il vero e il falso" da un luogo del potere intellettuale sovrastante di cui, però, al momento mi sfugge il nome (prova a ricordarmelo tu).
O, meglio, un sacerdozio altolocato, che ti affida la misterica custodia dei saperi e dei voleri, in nome dei popoli tutti - amen.

C'è da chiedersi chi ti abbia nominato a queste funzioni di rango superiore, se tu sia veramente assiso su qualche scranno divino o se, magari, non sia banalmente una tua illusoria "parata della festa" alla quale credi con tutto te stesso, tanto da crederci.
Il dubbio rimane, infatti, dal momento che tu dovresti essere lo stesso che - tempo fa - sosteneva che nel mondo la prima causa di morte delle donne è la violenza (se non lo sostenevi tu, vado a memoria, spergiuravi che era vero); altro che tumori, incidenti stradali, polmoniti ed altre sciagure, no no, proprio i miliardi e miliardi di maski-assassini e stupratori.
E - se ricordo ancora bene, vado sempre a braccio - sei lo stesso che, dopo avere fatto la conta, strombazzava disgustato, all'unisono coeso e vociferante con i conduttori televisivi, sulla discriminazione politica delle povere donne in Parlamento, senza preoccuparti di come ci arrivano; adesso c'hai la Carfagna, la ministra-velina, catapultata dagli show al potere - pensa che trafila - e dovresti essere contento di come va il mondo (stanno a sentire a te e alla tua cultura televisiva, mica a me).

In summa, io ti suggerisco di guardarti allo specchio prima di sentenziare su cose che non sai e di cui ti vanti di sapere, di persone di cui non sai e di cui ti vanti di sapere: potresti riconoscerti da un momento all'altro....

Anagarika 22-05-2008 20.31.51

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da oberon
Il conflitto tra i due sessi non è cosa nuova, sorge con la stessa nascita dell’umanità in quanto le sue Due metà sono così profondamente diverse per sensibilità, poteri, doti, pulsioni, orientamenti etc., che il contrasto, il conflitto e la guerra intersessuale sono fenomeni del tutto inevitabili. Si tratta di due volontà diverse, di due opposti sentimenti del mondo che per ciò stesso sono in radicale e permanente opposizione.
Quel contrasto originario, di cui è permeata la storia, si è manifestato in forme diverse nelle diverse contingenze ma ha sempre segnato, sottotraccia, le relazioni individuali, emergendo apertamente nel discorso privato (e spesso pubblico) nel quale da millenni i Due non si risparmiano le più brucianti e velenose accuse e condanne, manifestazione di un simmetrico risentimento e di un immortale reciproco disprezzo.


Ehm... ma non è quello che dicono anche le femministe più radicali?

Citazione:

La femminista Carla Lonzi ha affermato, giustamente, che si tratta di due diverse specie.


ah ecco... :si:

Citazione:

Non vi è formulazione migliore di questa per indicare la radicalità delle differenze e delle opposizioni tra i Due. Ora, benché non manchi in natura quello che è stato definito “il mutuo appoggio” (P. Kropotkin) la legge universale sottesa all’esistenza di ogni data specie stabilisce che essa si rapporti alle altre in relazione ai suoi interessi vitali e che perciò il suo agire miri all’assoggettamento o all’eliminazione di tutte le altre. Tale rapporto, a rovescio, può anche spingersi fino alla simbiosi, se e fino a quando questa relazione risulta utile ad entrambi. Venuto meno il reciproco vantaggio, il sodalizio si rompe. Si deve spezzare, perché la propria sopravvivenza ed il proprio vantaggio costituiscono il cardine dell’esistenza di ogni forma vivente.

assoggettamento, eliminazione, simbiosi utile ad entrambi rappresentano una parte dei rapporti possibili, ma c'è anche l'interazione elettromagnetica! :)

Citazione:

Il rapporto di simbiosi tra femmine e maschi non può fare eccezione e trova la sua origine nel reciproco bisogno, nel comune interesse. Esso è perciò destinato a durare fin quando entrambi ne traggono vantaggio, ossia fin quando l’altro/a rimane fonte di appagamento di almeno un bisogno fondamentale che non può venir soddisfatto da altri o in altro modo.

Il non riconoscere più un bisogno non significa non averlo. Cercare soddisfazione nei modi sbagliati crea sofferenza di cui non si capisce l'origine

Citazione:

Da queste elementari considerazioni seguono però diverse e poco piacevoli conseguenze. Una di esse è la scomparsa di quello che in Occidente chiamiamo “amore”, inteso come generosa proiezione verso l’altro/a, sulla spinta di un sentimento che prescinde dalle utilità che si possono ricavare dall’oggetto amato (e questa è la definizione stessa di “amore”). L’amore (così inteso) dunque evapora in una sorta di fantasma, chimera la cui centralità nella cultura Occidentale è certo fuori discussione ed è tanto più importante in quanto priva di qualsiasi fondamento naturale. Il solo che esista in natura è l’amor sui, l’amore di sé, giacché è il solo che possa esistere. L’altro amore (quello che conosce solo il verbo dare) è uno dei più sublimi miti dell’Occidente. Mito fecondo e operoso che impregna l’intera nostra cultura, nel bene e nel male (ne parleremo). L’aspetto negativo consiste nell’opera di oscuramento che produce sulla natura del solo amore possibile: quello che nasce dal bisogno. Dice il Bisogno: “Non avrai altro amore all’infuori di me”.

Dimentichi che anche amare è un bisogno, idem essere amati

Citazione:

L’amore vero, senza virgolette, ossia quello naturale, fattivo ed efficace, nasce infatti dal bisogno perciò tanto maggiore è questo tanto più grande sarà quello. Chiedersi se vi sia mai stato (e se vi sia) amore tra due entità, persone, comunità, specie, significa chiedersi se ed in quale misura l’una abbia bisogno dell’altra.

tutti abbiamo bisogno degli altri, già, non mi sembra una scoperta spiacevole :)


Citazione:

Quel bisogno altrui che solo noi possiamo soddisfare ci conferisce potere sul bisognoso, e perciò, in assenza di limiti di qualsiasi natura, ci permette di esercitare su di lui ogni forma di violenza, sia consciamente voluta che inavvertita. D’altra parte ogni nostro bisogno è anche causa di risentimento perché ci rende dipendenti da colui che lo può soddisfare.
Il bisogno dunque è sinonimo di amore ma è anche fonte di rancore e quindi di odio. E’ in questa ambivalenza di sentimenti che sono convissuti da sempre femmine e maschi.

Il bisogno non soddisfatto crea rancore, per questo i bisogni devono essere rispettati.

Citazione:

Ora, la condizione ideale per ogni umano è quella nella quale non ha bisogno di niente e di nessuno. Tutti aspirano a questo. Uno stato di autosufficienza che impedisca agli altri di ricattarci, derubarci, umiliarci, che ci svincoli da ogni dovere e che ci garantisca la libertà. La condizione migliore per maschi e femmine consiste dunque in questo: nel non aver più bisogno l’uno dell’altra.

la condizione ideale per ogni umano, la migliore, è che ognuno trovi chi soddisfi i suoi bisogni e abbia bisogno di lui per soddisfare i suoi

Citazione:

Quando mai un simile stato si verificasse, allora quello dei due che non avesse più bisogno dell’altro attingerebbe ad una condizione principesca e non sarebbe difficile immaginare cosa accadrebbe allo sventurato che restasse nel bisogno. Nella dipendenza.

E' quello che sta succedendo oggi, perchè le donne credono di non aver più bisogno degli uomini...

Citazione:

Il legame femmine/maschi è fondato sul bisogno maschile di sesso e manutenzione e su quello femminile del mantenimento e della protezione. Queste sono le colonne portanti del loro rapporto.

Ma questi sono solo bisogni fisici, e gli altri?

Citazione:

E’ un interessante esperimento ideale quello di immaginare cosa sarebbe accaduto (e cosa ancora accadrebbe) se gli uomini non avessero alcun desiderio sessuale. Lo sconquasso sociale che ne deriverebbe sarebbe sconvolgente. Planetario, massiccio e capillare al tempo stesso.

Credi che gli uomini che non hanno desiderio sessuale non abbiano bisogno di essere importanti per qualcuno? (amati)

Citazione:

Non è invece un esperimento ideale l’ipotesi simmetrica, giacché, con l’avvento della società postindustriale e del welfare-state, è venuta meno la ragione essenziale del legame femminile con gli uomini. Le donne possono mantenersi da sole e trovare tutela negli strumenti dell’assistenza sociale. Non hanno più bisogno degli uomini. Lo sussurrano e talvolta lo gridano. Ed è la verità. Bruciante e corrosiva per gli uomini, i quali infatti subito si affrettano a negarla. Conquista femminile reale, gloriosa e sognata cui si è aggiunta la possibilità - inaudita e insperata - di riprodursi senza i maschi. La realtà ha superato i sogni.

Sì, esistono delle donne che lo pensano veramente. Ma tutte le altre se dovessero scegliere tra questo mondo e un mondo senza uomini, credo si terrebbero questo e imparerebbero ad apprezzarlo.

Citazione:

Nel contempo il bisogno sessuale maschile delle femmine non è venuto meno e la bilancia del bisogno pende irreversibilmente da una parte. La più grande frattura pensabile è avvenuta e la guerra contro gli uomini ne segue con la stessa necessità con la quale il giorno viene dopo la notte.

Guerra certo diversa dalle altre, nei caratteri e nelle forme, ma non negli obiettivi, che sono i soli possibili per ogni specie vivente: l’assoggettamento o l’eliminazione di ogni altra.

Le intenzioni, i sentimenti veri o simulati delle singole donne (o della loro somma) sono del tutto irrilevanti. Quel che importa è che l’equilibrio si è spezzato per sempre. Ciò che accade e che accadrà non ne è che una inevitabile conseguenza.

Giunti a questa annichilente conclusione, le femmine stesse, in un paradossale rovesciamento delle parti, si affrettano a negare che l’amore si fondi sul bisogno. Le più smaliziate, in modo meno ingenuo, giurano invece che il bisogno femminile dei maschi è tutt’altro che azzerato. Inventano perciò bisogni inesistenti o gonfiano a dismisura quei pochi secondari e parziali, comunque fungibili, che ancora residuano (di cui un giorno - pour parler - ragioneremo). Ciò ben sapendo che niente è più gradito agli orecchi degli uomini di questo tempo che il sentirsi dire: “Abbiamo bisogno di voi!” giacché, ad onta di tutte le illusioni, ciascuno sa che se c’è bisogno c’è anche amore. Se invece il bisogno non c’è …

Lo scopo di quell’inaudito grido (“Abbiamo ancora bisogno di voi!”) consiste dunque nel negare ciò che stiamo dicendo come se le verità che annunciamo fossero esplosive.

Infatti lo sono.

Obn

Lo sono.

Il bisogno però c'è ed è reciproco, perchè soli siamo imperfetti e destinati ad essere infelici.

Ciao Obn

misterxy 23-05-2008 01.08.40

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Tratto da: IL MITO DEL POTERE MASCHILE, di Warren Farrell.

Come uomini abilissimi liberarono le donne, dimenticando di liberare se stessi

Abigail, una tipica donna della fine dell'Ottocento, ebbe otto figli. Due volte rischiò di morire di parto. Quando l'ultimo dei suoi figli se ne andò di casa, lei era già morta.
Cindy, una tipica donna degli Anni Novanta, rimase nubile fino a 25 anni. Dopo il matrimonio, ebbe due figli. Quando l'ultimo se ne andò di casa, le rimaneva ancora da vivere un quarto di secolo.
Abigail non sentì mai parlare del frigorifero. Cindy poteva tirarne fuori un pasto completo. L'intera giornata di Abigail era occupata dalla spesa e dalla preparazione del cibo per la sua famiglia di dieci persone. Cindy spesso comprava pietanze già pronte, le metteva nel forno a microonde e venti minuti dopo stava già pranzando. (Spesso scherzava: «Io non preparo la cena: me la mangio».) C'erano sere in cui lei e suo marito Jeremy portavano i ragazzi da McDonald's, o si facevano portare a casa la pizza, oppure Jeremy preparava un bel barbecue o «il piatto preferito di Cindy - su richiesta». Comunque, sia Cindy sia Jeremy dovettero affrontare problemi che non sfiorarono mai Abigail (per esempio, fare l'autista, mantenere i figli all'università).
Abigail andava a fare la spesa sul carretto o a piedi. Cindy o Jeremy andavano a fare la spesa in macchina, o la ordinavano per telefono. Abigail trovava i negozi aperti dalle nove del mattino alle cinque del pomeriggio, e se dimenticava qualcosa non c'era modo di rimediare. Cindy o Jeremy trovano dei negozi aperti 24 ore su 24.
Abigail doveva lavare i piatti dopo ogni pasto. Cindy metteva i piatti nella lavastoviglie, e a volte neppure li toccava, perché se ne occupavano Jeremy o il figlio maggiore» Per lavare i panni Abigail doveva pompare l'acqua, accendere il fuoco per scaldarla e poi usare le mani per strofinare gli indumenti. Se pioveva o nevicava, appendeva i panni in tutti gli angoli della casa. Cindy sceglieva il lavaggio adatto e metteva in moto la lavatrice. E spesso non toccava neppure i panni, perché a riempire la lavatrice ci pensavano Jeremy o il figlio maggiore.
Abigail cuciva con le mani callose in una casa fredda, a lume di candela. Cindy e Jeremy acquistavano dallo stockista abiti perfetti. Abigail impiegava due giorni per cucire una camicia per il figlio. A Cindy o Jeremy bastavano venti minuti per scegliere le camicie per i due figli.
Su Abigail si riversavano le necessità di otto figli. Cindy aveva due figli le cui necessità si riversavano in parte sulla televisione. E Cindy aveva un'altra cosa ancora: un marito che sapeva come essere amorevole e come mantenere la disciplina.
Nel 1990 Cindy si poteva ancora permettere di scegliere di fare il pane in casa o cucire una camicia a mano - ma era una scelta e non un obbligo. Capitava di tanto in tanto, non giorno dopo giorno; faceva parte della sua vita adulta ma non costituiva il 100 per cento della sua vita adulta.
Cindy subiva pressioni che non avevano mai sfiorato Abigail? Sicuramente. Ma le nuove pressioni raramente si aggiungevano: semplicemente sostituivano un antico fardello. Se si aggiungessero, la vita media delle donne non sarebbe aumentata di quasi il 50 per cento dal 1920 ai giorni nostri.
Ma allora perché la speranza di vita alla nascita era di un anno di meno per gli uomini nel 1920 e di sette anni di meno rispetto alle donne attualmente? Perché le prestazioni degli uomini - inventare, produrre, vendere, distribuire - hanno salvato le donne, mentre nessuno ha salvato gli uomini dalla pressione del dover fare. Da macchina per fare figli, macchina per preparare da mangiare, macchina per le pulizie, lei è diventata una persona che ha tempo per l'amore. Da macchina per prestazioni varie nei pressi di casa lui è diventato una macchina per prestazioni varie lontano da casa. E con meno tempo per l'amore.
Gli uomini sono riusciti a creare case e giardini più belli per le mogli invece che miniere di carbone e cantieri edili più sicuri per se stessi. Ben pochi hanno rilevato il fatto che solamente degli uomini sono morti a migliaia costruendo attraverso le montagne strade per le automobili e ferrovie per i treni che permettevano al resto della civiltà di essere servito al vagone-ristorante.
La lontananza del posto di lavoro separava l'uomo dalle persone amate, togliendo alla sua vita significato... e creando ogni giorno piccoli lutti. E se riusciva a fare tutto, diventava una macchina; se falliva, si sentiva umiliato e sminuito. In ogni modo, più aveva attenzioni e riguardi per la donna e più si abbreviava la vita. E alla moglie e ai figli lasciava, perché lo spendessero, quanto aveva guadagnato. Così gli uomini di successo liberarono le donne, ma dimenticarono dì liberare se stessi.
Nonostante tutto le femministe etichettarono la «tecnologia maschile» - e in particolare «la tecnologia maschile medica» -come uno strumento del patriarcato inteso a opprimere le donne. E il passaggio alla II Fase fu perciò caratterizzato dalla critica rivolta agli uomini per avere distrutto l'ambiente costruendo per esempio una diga, dimenticando di riconoscere agli uomini il merito di aver prodotto elettricità costruendo quella diga, e di chiedere alle donne di assumersi la responsabilità della crescente domanda di elettricità che a sua volta richiedeva la costruzione di altre dighe.
Quanto alla tecnologia medica maschile, fu probabilmente il fattore che allungò la vita media delle donne. Evitò che le donne morissero di parto e scoprì vaccini per quasi tutte le malattie contagiose (poliomielite, difterite, febbre tifoidea, morbillo, scarlattina, varicella, peste bubbonica, tubercolosi).
In tempo di guerra, diversi farmaci sperimentali furono spesso testati sugli uomini. Se il farmaco non funzionava, l'uomo moriva. Ma se il farmaco dava buoni risultati, allora veniva usato per salvare sia le donne sia gli uomini. E sempre gli uomini furono usati come cavie per migliorare le procedure d'emergenza, i forni a microonde (inavvertitamente un uomo venne «cotto» durante le prove), e altri ritrovati utili a entrambi i sessi.
In seguito fu etichettato come sessismo il fatto che i medici studiassero più gli uomini che le donne. Nessuno definì sessismo il fatto che gli uomini più delle donne fossero usati come cavie.
Secondo le femministe, il patriarcato e la tecnologia maschile cospiravano per limitare la libertà di generare «il diritto di scegliere» da parte delle donne. Per la verità, la tecnologia maschile ha creato «il diritto di scegliere» delle donne: ha permesso il controllo delle nascite. E l'aborto sicuro. La tecnologia maschile per il controllo delle nascite ha contribuito più di qualsiasi altra cosa a ridurre il carico di lavoro delle donne, a rendere il sesso non univoco ma pluridirezionale. Soprattutto, la tecnologia fece sì che il ruolo maschile proteggesse le donne più di quanto il ruolo femminile proteggesse gli uomini. Per ironia della sorte, alcune femministe che tanto si lamentavano della tecnologia maschile sarebbero morte di parto o di aborto se quella tecnologia non ci fosse stata.
La tecnologia maschile non creò invece per gli uomini l'equivalente diritto alla scelta. Pertanto, ogni volta che un uomo faceva del sesso con una donna che sosteneva di far uso di metodi contraccettivi, a lui non restava che fidarsi. In caso contrario, poteva accadere che si ritrovasse a dover mantenere un figlio fino ai diciotto anni. Se un uomo usava il preservativo ma in seguito la donna affermava di essere comunque rimasta incinta, la donna non sposata della II Fase aveva il diritto sia di informare l'uomo sia di non farlo; di abortire senza consultarlo o di chiedere segretamente che il bimbo venisse adottato; di allevarlo lei e di far pagare al maschio i conti; oppure addirittura di crescerlo da sola per dieci anni senza neppure informarne il padre e poi citarlo in giudizio perché provvedesse al mantenimento, anche per gli anni passati. E tutto ciò è legale.
Ogni donna sa benissimo che se esistessero soltanto per il maschio mezzi di contraccezione, avrebbe la sensazione di non controllare la situazione, di essere alla mercè dell'altro. Quando «fidati» è detto da un uomo, fa soltanto ridere, ma quando si tratta di una donna, è legge. Il controllo delle nascite ha dato alla donna il diritto di scegliere e all'uomo non resta altro che fidarsi. Al giorno d'oggi, quando un uomo introduce il pene nel corpo di una donna, contemporaneamente mette la sua vita nelle mani di quella donna.
In breve, la tecnologia maschile e le leggi maschili hanno liberato la donna dalla biologia femminile come destino femminile e creato la biologia femminile come destino maschile.

Sùmina 23-05-2008 09.19.39

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da Anagarika
E' quello che sta succedendo oggi, perchè le donne credono di non aver più bisogno degli uomini...

E invece tu credi che ne abbiano ancora....o piuttosto è uno speri?

Citazione:

Originalmente inviato da Anagarika
Il bisogno non soddisfatto crea rancore, per questo i bisogni devono essere rispettati.


Oppure repressi.
Infatti la società stà diventando sempre piu' coercitiva, e la tolleranza zero è la parola d'ordine.
Ma forse è solo una mia impressione, in effetti stà diventando molto piu' libera ed infatti i divieti diminuiscono e le sanzioni per chi li viola, pure.

Citazione:

E' quello che sta succedendo oggi, perchè le donne credono di non aver più bisogno degli uomini...


Invece ne hanno.
Prova ne è che adesso Anagarika ce ne mostrerà, non 50, non 10, non 5, ma almeno 1.

Citazione:

Ma questi sono solo bisogni fisici, e gli altri?


Gli altri?
Beh, ma è il compito dato sopra.
Mostrare la prova oggettiva che esistono altri bisogni (del femminile verso il maschile) non fisici, diciamo..."spirituali".


Citazione:

Sì, esistono delle donne che lo pensano veramente.
Ma tutte le altre se dovessero scegliere tra questo mondo e un mondo senza uomini, credo si terrebbero questo e imparerebbero ad apprezzarlo.


Visto che questa è l'affermazione piu' "grossa", è apparentemente piu' incontrovertibile, sarà questa che affrontiamo, e visto che ormai già molto e' stato scritto, mi riportero' dei passi tratti dal sito antifeminist che traduce un articolo del Times, datato dicembre 2007.
Per la lettura integrale:http://antifeminist.altervista.org/r...exctinctus.htm


A Hebden Bridge, nel West Yorkshire, dove le due donne vivono, questo tipo di sistemazione non ha sollevato alcun commento. L'affluente comunità di Pennine, con i suoi negozi di cibi prelibati e di prodotti biologici, è diventata un improbabile centro della fiorente comunità di famiglie lesbiche in Gran Bretagna. Oltre una persona su cinque, in una popolazione di 13,000, è una donna gay.
Coppie di lesbiche sono proprietarie di molti bar, ristoranti, gallerie e altre attività lungo il canale di Rochdale e il vicino River Calder. Nonostante ci siano altre citta con un'importante popolazione gay, la concentrazione a Hebden Bridge è probabilmente più elevata rispetto a qualsiasi altro posto in Inghilterra. E sta diventando sempre più grande. Lo scorso anno nei corsi di yoga prenatali di Marie, non meno di 4 madri su 10 che partecipavano erano parte di coppie lesbiche.

Un trend simile è ben visibile in tutto il paese.
I dati forniti dalla Human Fertilisation and Embryology Authority, che regola i trattamenti sulla fertilità e la ricerca sugli embrioni, indicano che nei prossimi due anni le coppie lesbiche - o le donne che si definiscono semplicemente come "single" - che avranno bambini utilizzando donatori di sperma, supereranno in numero le coppie eterosessuali.
Delle 3,864 donne che hanno fatto l'inseminazione artificiale lo scorso anno, 1,472 non erano in una relazione eterosessuale. I medici che si occupano di infertilità riconoscono che nonostante molte donne di quest'ultimo gruppo siano eterosessuali senza marito o fidanzato, molte donne single si definiscono (eterosessuali) solo per evitare domande invadenti circa la loro sessualità.

In alcune parti del paese, le cerimonie per le unioni civili di donne superano in numero quelle con gli uomini. In totale, ci furono 18,059 unioni di questo tipo nel primo anno in cui divennero disponibili. Il pronostico del governo, secondo cui ci sarebbero state poco più di 2,000 unioni ogni anno, ha mostrato l'inaccuratezza delle stime ufficiali circa la grandezza della comunità gay della Gran Bretagna


Il rapporto Kinsey sulla sessualità umana, condotto sugli Americani mezzo secolo fa, suggerì che solo il 10% delle persone di ogni genere sono completamente eterosessuali, con un altro 10% che sono completamente omosessuali. La maggior parte delle persone, disse Kinsey, si posiziona in uno spazio fra l'omosessualità e l'eterosessualità. Il trend sociale a cui stiamo assistendo indica che molte più donne del previsto stanno in qualche modo migrando verso il lesbismo.

Se i dibattiti sullo sperma artificiale ... non fossero abbastanza sufficienti per spaventare qualsiasi uomo..

--------------

Ninna nanna bel bambino, fai la ninna fai la nanna tra le braccia della mamma..
Dormi, dormi tesorino chiudi gli occhi bel bambino, qui sul cuore della mamma, dormi, sogna, fai la nanna...

_coffee


Anagarika 23-05-2008 14.05.40

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Buongiorno Sùmina,
non so se farò i compiti, son cose che si sentono e a tentare di spiegarle gli si fa un torto :p

"... perché la verità è che senza gli uomini il mondo non può esistere. Se i maschi non fossero diversi dalle femmine per natura allora, problema riproduttivo a parte (oggi virtualmente superato), il mondo potrebbe esistere anche senza di loro. Ma il mondo non può esistere senza gli uomini.
...
...
Il contrasto tra i generi è inevitabile perché diverso è il modo di sentire, di pensare, di soffrire. Diversi i bisogni, la sensibilità emotiva e corporea, diversi l'udito, la vista, l'olfatto. Diverso l'equilibrio ormonale, diverso un gran numero di malattie. Diverso il modo di sentire la vita, quello di amare e quello di odiare. Diverso il modo di fare del bene ed anche quello di fare del male. Questa diversità naturale in realtà dovrebbe essere il fondamento della reciproca attrazione, della simmetrica valorizzazione e dell'amore. Ma se anche non è così, resta il fatto che la collaborazione è una necessità, se poi c'è anche l'amore, tanto di guadagnato."

Ebbene sì, ho copiato :si:

http://www.uomini3000.it/24.htm

chlobbygarl 27-05-2008 11.11.14

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da iulbrinner
La spavalda e bacchettante filippica alla quale, ancora una volta, ti abbandoni compiaciuto, avrebbe anche una sua certa validità, se non fosse macchiata da quella che a me sembra una carenza grave e incolmabile.
A cercarlo, in qualunque modo, non si rintraccia nel sacro testo della tua roboante "scomunica" la benché minima ombra di: "secondo me - io credo - a mio avviso - io penso...e via discorrendo".

Ben magra difesa questa che fa dipendere la validità della critica mossa dalla presenza o meno di un 'secondo me'.Ne troverai diversi nei miei post, ma perchè abbiano senso pregnante e non diventino retorici è necessario che non compaiano sempre, proprio perchè il carattere soggettivo delle argomentazioni è un dato implicito che è invece possibile sottolineare in modo maggiore o minore attraverso le locuzioni cui ti riferisci: quanto scriviamo è sempre "secondo noi", al punto che premetterlo ogni volta assume i caratteri di strumentalità dialettica, retoricità, falsità.Ci sono opinioni che, come nella fattispecie, esprimono pareri personali molto probabilmente oggettivi, oltre ad essere 'secondo me', cmq sempre 'secondo me': appare dunque possibile e opportuno renderne l'esatta definizione discorsiva omettendo senza ipocrisia tale premessa.
Citazione:

Insomma, qualcosa che faccia pensare che stai esprimendo una tua opinione, non la verità rivelata ex cathedra.
Infatti, sembra proprio che tu incarni un'ufficialità di pensiero costituita; una specie di ufficiale giudiziario della realtà sociale e dei saperi cosmici che non conosce dubbi, incertezze applicative (ignorantia legis non excusat) e che amministra prodigiosamente "il vero e il falso" da un luogo del potere intellettuale sovrastante di cui, però, al momento mi sfugge il nome (prova a ricordarmelo tu).O, meglio, un sacerdozio altolocato, che ti affida la misterica custodia dei saperi e dei voleri, in nome dei popoli tutti - amen.
per Scorpion
Citazione:

Originalmente inviato da chlobbygarl
Semplice, convincere chi legge non è quanto interessa (in questo caso a Iulbrinner nda), mentre suggestionare, evocare scenari, focalizzare omettendo, raccontare di parti per comunicare il tutto, lo è sicuramente.

Insomma grazie della disponibilità Iulbrinner, un esempio "didattico" eccellente il tuo: non avere nulla da dire sulla questione oggettiva e riuscire a scriverlo in buon italiano.clapclap

Citazione:

Il dubbio rimane, infatti, dal momento che tu dovresti essere lo stesso che - tempo fa - sosteneva che nel mondo la prima causa di morte delle donne è la violenza (se non lo sostenevi tu, vado a memoria, spergiuravi che era vero); altro che tumori, incidenti stradali, polmoniti ed altre sciagure, no no, proprio i miliardi e miliardi di maski-assassini e stupratori.
Quota le mie parole esatte e tenta di farle corrispondere a quanto dici tu.Io ti farò da supporto in un'esegesi che non si preannuncia facile no!no!
Citazione:

E - se ricordo ancora bene, vado sempre a braccio - sei lo stesso che, dopo avere fatto la conta, strombazzava disgustato, all'unisono coeso e vociferante con i conduttori televisivi, sulla discriminazione politica delle povere donne in Parlamento, senza preoccuparti di come ci arrivano;
idem come sopra.
Citazione:

adesso c'hai la Carfagna, la ministra-velina, catapultata dagli show al potere - pensa che trafila - e dovresti essere contento di come va il mondo (stanno a sentire a te e alla tua cultura televisiva, mica a me).
La carfagna è ministra grazie al conservatorismo politico, sociale e ipocrita del quale sembri perfetta icona anche se immagino tu non ne sia consapevole, o non del tutto.Da tempo sostengo la buona fede di alcune tue argomentazioni al pari della loro inconsistenza.

Carfagna è in parlamento dietro ad uno stravolgimento della democrazia rappresentativa quale quello emblematizzato da questa legge elettorale.Ed è in parlamento a negare e insudiciare la battaglia per le quote rosa portata avanti dalle donne diverse da lei che a te terrorizzano, quelle con le "palle".

L'esempio che tu scegli è quindi di nuovo felice: nel senso che sempre legittimamente non hai nulla da dire, e quando ci provi tralasciando il linguaggio tautologico e 'mistico', la plausibilità delle tue argomentazioni veste come in questo caso i tratti del grottesco.

veraluce 27-05-2008 14.29.14

..."oggettivamente secondo me"... boh?!
 
Citazione:

Da Chlobby:
Ben magra difesa questa che fa dipendere la validità della critica mossa dalla presenza o meno di un 'secondo me'.Ne troverai diversi nei miei post, ma perchè abbiano senso pregnante e non diventino retorici è necessario che non compaiano sempre, proprio perchè il carattere soggettivo delle argomentazioni è un dato implicito che è invece possibile sottolineare in modo maggiore o minore attraverso le locuzioni cui ti riferisci: quanto scriviamo è sempre "secondo noi", al punto che premetterlo ogni volta assume i caratteri di strumentalità dialettica, retoricità, falsità.Ci sono opinioni che, come nella fattispecie, esprimono pareri personali molto probabilmente oggettivi, oltre ad essere 'secondo me', cmq sempre 'secondo me': appare dunque possibile e opportuno renderne l'esatta definizione discorsiva omettendo senza ipocrisia tale premessa.

Ciao timido_ ...
Scusami se mi riallaccio a ciò che hai espresso tu per comprendere alcune cose... ma vorrei soltanto capire bene... dunque... prima dici "implicitamente secondo te" che non c'è bisogno di dire "secondo me" (:D )... perché tutto quel che si scrive etc è sempre "secondo noi"... e va bene, ti seguo... poi dici che alcune opinioni esprimono pareri "oggettivi"... quindi ritieni che da un "te", "me" o "noi" ovvero da alcuni "soggetti", possano originare pareri "oggettivi"... ed è proprio qui che vorrei capire: con "oggettivo" ti riferisci a qualcosa su cui "oggettivamente" "secondo te" la maggioranza delle persone (soggetti) è d'accordo etc? (Non è che sei obbligato a rispondermi... magari mi può rispondere anche qualcun'altro che si sente di spiegarmi, anche tramite mp va bene per me, perché forse è un bel pò OT questo "tasto", ma io vorrei comprenderli questi concetti)...

...forse bisognerebbe indagare, allora, sull'"oggettivamente" "implicito" prima di pronunciarsi sul fatto che le persone abbiano bisogno o no che siano esplicitate queste due piccole paroline del "secondo me" (non siamo mica tutti percettivamente uguali _?!?! )..... il dialogo in forma scritta poi, in cui l'espressività è carente, tante volte genera conflittualità molto più facilmente di quanto non accada nel non-virtuale proprio perché non si vede l'appartenenza "concreta" ad un "te", "me", "noi"... qui gli spazi da rispettare non sono sempre così evidenti... anche perché tutto può essere cosiddettamente "implicito"... e allora un "secondo me" in più non credo che stoni poi tanto... no?

Sarebbe utile una discussione su questo tema... comunque ho detto solo una cosa che pensavo "me"... in riferimento a ciò che era emerso... e chiedo scusa se sono andata OT...

auguri_

iulbrinner 27-05-2008 16.32.28

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

.....non hai nulla da dire, e quando ci provi tralasciando il linguaggio tautologico e 'mistico', la plausibilità delle tue argomentazioni veste come in questo caso i tratti del grottesco.
Sempre secondo te, immagino.....?
Ho smesso di prendere lezioni da diverso tempo (a meno di caratteri di autorevolezza che, in te, sinceramente non vedo) e men che meno lezioni tanto sterili.
Interloquire con simili argomenti è quanto di più inutile e dannoso al buon senso possa esserci, oltre che estremamente sgradevole (ci tengo alla mia immagine e non intendo sporcarla....).
Per cui ripeto quello che che ho detto più volte: statti abbracciato alle tue pianificazioni sociali, alla tua sicumera pedante ed alle tue "donne con le palle".
....e che buon prò ti faccia...
Ogni ulteriore fattore di disturbo analogo a quelli che sei solito postare sarà, da me, semplicemente ignorato.

chlobbygarl 27-05-2008 16.54.51

Riferimento: ..."oggettivamente secondo me"... boh?!
 
[quote=veraluce]
Citazione:

Ciao timido_ ...
Scusami se mi riallaccio a ciò che hai espresso tu per comprendere alcune cose... ma vorrei soltanto capire bene... dunque... prima dici "implicitamente secondo te" che non c'è bisogno di dire "secondo me" (:D )... perché tutto quel che si scrive etc è sempre "secondo noi"... e va bene, ti seguo... poi dici che alcune opinioni esprimono pareri "oggettivi"... quindi ritieni che da un "te", "me" o "noi" ovvero da alcuni "soggetti", possano originare pareri "oggettivi"... ed è proprio qui che vorrei capire: con "oggettivo" ti riferisci a qualcosa su cui "oggettivamente" "secondo te" la maggioranza delle persone (soggetti) è d'accordo etc?
ciao veraluce, ogni cosa che scriviamo riflette evidentemente opinioni personali per cui premettervi 'secondo me', cosa che puoi constatare faccio abbastanza spesso, assume significato ove si voglia sottolineare la soggettività della propria ottica.Quando si cerchi di esprimere un parere più accentato è lecito scegliere di fare a meno di tale premessa.Tu capisci che iniziare sempre con un 'secondo me' in qualsivoglia contesto discorsivo annullerebbe ogni valore alla locuzione, svuotandola di senso e trasformandola in un mero artificio retorico, appiattendo del tutto la consistenza, il colore e la sincerità delle nostre considerazioni.

misterxy 27-05-2008 18.18.52

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da chlobbygarl
Carfagna è in parlamento dietro ad uno stravolgimento della democrazia rappresentativa quale quello emblematizzato da questa legge elettorale.Ed è in parlamento a negare e insudiciare la battaglia per le quote rosa portata avanti dalle donne diverse da lei che a te terrorizzano, quelle con le "palle".

Fermo restando il fatto che Iulbrinner sa difendersi benissimo da solo, vorrei chiederti se lo conosci personalmente e quindi talmente bene, da poter emettere siffatta "sentenza".
Detto questo, mi piacerebbe anche sapere cosa ne pensi di certe interpretazioni del Corano, fatte dagli estremisti islamici; queste per la precisione:
Nel Corano si legge:"Gli uomini hanno autorità sulle donne perché Allah ha fatto gli uni superiori alle altre" (versetto 4, 34).
Un antico commentatore del Corano, Ibn Katir, ribadisce:"Gli uomini sono superiori alle donne, e un uomo è meglio di una donna".
Un altro commentatore, Razi, sostiene: "L'uomo è più perfetto della donna nella creazione, nell'intelligenza e nella sfera religiosa, così come nella capacità di giudicare e di guidare il lavoro. Inoltre, la testimonianza di un uomo vale doppio di quella di una donna. Per questo, a una maggiore responsabilità devono corrispondere maggiori privilegi. Poiché la donna è deficiente di intelligenza e molto libidinosa; se le si dà troppo denaro, ne risulterà una maggiore corruzione", e aggiunge:"Se nel Corano l'uomo è menzionato per primo, significa che l'uomo è meglio della donna".
Anche Ahmad Zaky Tuffaha nel 1985 scriveva:"Dio ha stabilito la superiorità dell'uomo sulla donna nel versetto 4, 34, che nega l'uguaglianza di uomo e donna. L'uomo viene posto sopra la donna in virtù della sua superiorità intellettuale e della sua capacità di amministrare e di spendere per lei".


A tuo parere, questi signori considerano le donne degli esseri inferiori perché ne sono realmente convinti, oppure ritieni che anch'essi ne abbiano una "paura fottuta" ?
E già che ci sono ti rivolgo un'altra domanda.
Diresti mai in faccia a un musulmano:"Tu sei terrorizzato dalle donne con le palle" ?
Così, tanto per sapere...

misterxy 27-05-2008 18.34.12

Riferimento: Cos'e' veramente Il maschilismo?
 
Citazione:

Originalmente inviato da iulbrinner
Sempre secondo te, immagino.....?
Per cui ripeto quello che che ho detto più volte: statti abbracciato alle tue pianificazioni sociali, alla tua sicumera pedante ed alle tue "donne con le palle".
....e che buon prò ti faccia...

Caro Iulbrinner, riguardo alla condiscendenza dei "maschi" occidentali verso le femmine della specie umana (occidentali e non...), riporto la sintesi di un mio scritto risalente all'Anno Domini 2003.

Oggi, in Italia come in tutto l'Occidente, sono proprio gli uomini i più entusiasti sostenitori dell'ascesa delle donne. Basta vedere come moltissimi di loro si entusiasmino di fronte a ogni nuovo record femminile quasi augurandosi un'ipotesi di "sorpasso" da parte delle femmine nei confronti degli uomini per superiorità cerebrale o muscolare.

E' significativo notare come costoro non facciano il minimo tentativo per affermare in modo positivo l'identità virile, rinunciando a qualsiasi forma di orgoglio di Genere. Addirittura, alcuni di loro hanno sostenuto che l'ingresso nell'esercito delle spocchiose femminucce, capaci, in questa epoca, soltanto di scimmiottare (male) gli uomini, in tutto e per tutto, ha portato ..."tenerezza e sentimenti" (sic!) fra i soldati, come se gli uomini ne fossero del tutto privi.

Un atteggiamento non solo irritante e ridicolo, ma anche e soprattutto falso. Perché non vi è alcun dubbio che nel tono trionfale con cui viene commentata l'ascesa femminile ci sia un chiaro accento di falsità. Un atteggiamento che di maschile e di "Verticale" non ha nulla e che ricorda quello che succedeva nei cortei femministi quando gli uomini (?) facevano timidi girotondi plaudenti attorno alle donne che li insultavano, sperando, dopo, di combinarci qualcosa. E le femmine, ovviamente e astutamente, raddoppiavano gli insulti verso questi sostenitori non richiesti della loro causa.

Il motivo per cui il "nuovo sesso forte" si incazzava ancor di più? Semplice. Perché questi "senza palle" puzzavano di menzogna lontano un miglio.
Lo stesso succede oggi nelle "entusiastiche" cronache maschili della disfatta dell'uomo, una maniera "opportunista" per ingraziarsi le femmine. Viene anche il "sospetto"che questi pseudo uomini seguano una realistica raccomandazione di Mao: "Bastonare il cane che annega".

Ovvero, accelerare una fine guadagnandosi qualche prebenda presso quello che loro immaginano essere il Genere Vincitore. Un genere, quello femminile, che ormai per (quasi...) tutti è il "vero sesso forte" non solo per le ultra presuntuose femminucce, ma anche e soprattutto per la massa di castrati mentali che si "aggira" in Occidente.


Tutti gli orari sono GMT +1. Adesso sono le 19.31.23.

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