Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Media: notizie, links, articoli, siti, video, libri e manifesti => Topic aperto da: Grifone.nero - Ottobre 03, 2009, 22:13:59 pm
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(Premetto che l'idea non mi esulta più di tanto)
mercoledì 6 maggio 2009
LA FINE DELLA GRAVIDANZA
Eccomi qui come al solito a parlare di stranezze...
Oggi il mio istinto da curiosona mi ha portato alla ricerca dell'utero artificiale.
Entro una generazione sarà probabile l'uso di massa dell'utero artificiale per crescere i bambini.
E allora il mio grido si leva in un risonante :"ma basta ma la vogliamo smettere... vogliamo lasciar stare l'utero dove sta???"Abbiamo cominciato dandolo in prestito, o ad affittarlo per un periodo non superiore ai nove mesi...ma ora la scienza a reso tutto più interessante, tu donna prendi il tuo uovo e uno spermino di tuo marito, metti tutto sotto vetro e aspetti che sbuchi tuo figlio...
"L'utero è un luogo oscuro e pericoloso, un ambiente rischioso"
scrisse anni fa Joseph Fletcher, professore di etica medica alla Scuola di Medicina - Università della Virginia
I ricercatori stanno lavorando alla creazione di un utero totalmente artificiale. Una squadra di scienziati del Weill Medical College della Cornell University - ha annunciato il successo nella creazione di un rivestimento uterino artificiale.
L'equipe guidata dal Dr. Hung Chiung Liu del Centro di Medicina Riproduttiva e Infertilità, ha
stimolato la crescita di cellule nel rivestimento interno dell'utero usando un cocktail di farmaci e
ormoni.
Yosinory Kuwabara e i suoi colleghi, lavorando in una ricerca di laboratorio alla Junternoud University di Tokyo, stanno sviluppando il primo utero artificiale funzionante - un contenitore di plastica trasparente dalle dimensioni di un canestro di pane, riempito dal liquido amniotico stabilizzato alla temperatura corporea. Per diversi anni, Kuwabara e la sua equipe hanno tenuto in vita e cresciuto feti di capra per più di dieci giorni attraverso la connessione dei loro cordoni ombelicali a due macchine che facevano la funzione di placenta pompando nel sangue ossigeno e nutrienti ed eliminando i prodotti di rifiuto. Mentre l'utero di plastica è solo un prototipo, Kawabara predice che il pieno funzionamento dell'utero artificiale capace di sviluppare un feto umano può essere una realtà in meno di sei anni. Quindi con molta probabilità noi che siamo abituati a vedere fiorire floridi pancioni potremmo assistere ad un uso di massa di questo utero.
Molti scienziati che lavorano nel nuovo campo della biologia molecolare fetale, dicono che la possibilità di sviluppare un feto in un utero completamente artificiale ci metterebbe in grado di compiere modificazioni genetiche e correzioni creando i bambini progettati. L'utero artificiale può divenire il mezzo preferito per produrre un bambino. Le donne possono avere i loro ovuli rimossi e gli uomini lo sperma prelevato nei dieci anni in cui questi sono più vitali e congelati fino a quando non si sentono pronti per fare bambini.
Le madri possono risparmiare se stesse dai problemi e dagli inconvenienti della gravidanza, mantenendo la silhouette giovanile, prendere il sole con l'ombelico ben in vista, ingozzarsi di salame crudo o seguire un corso di salto con l'elastico e dopo nove mesi portare il bambino a casa quando è "pronto".
Lontana trovata? Purtroppo no, centinaia di uteri di madri surrogate sono già stati usati per la gestazione di alcuni dei molti embrioni fertilizzati in vitro.
Certo, si sollevano di diverse questioni fastidiose:
Ma se il feto risponde al battito cardiaco della madre, così come alle sue emozioni, stati d'animo e movimenti; un legame tra i due che gioca un ruolo critico nello sviluppo del feto. Che tipo di bambino produrremo dal liquido del sacco di plastica?
Quanto l'eliminazione della gravidanza influenzerà il concetto di responsabilità parentale?
Saranno i genitori meno attaccati alla loro prole?
Le femministe vedono l'utero artificiale come l'emarginazione finale della donna, private del loro ruolo di progenitrici della specie. per loro l'utero artificiale, deriva dalla volontà dell'uomo di trovare una via per creare un sostituto meccanico dell'utero femminile. Armato dell'utero artificiale, l'uomo potrebbe liberare se stesso, una volta e per sempre dalla sua dipendenza dalla donna.
Molti verosimilmente diranno: perché preoccuparsi? Sicuramente l'utero artificiale è lontano, fuori dall'orizzonte. Cinque anni fa pensavamo la stessa cosa circa la clonazione umana e l'uso di cellule staminali per produrre parti di corpo.
Commento: rimando l'autrice del post e le femministe al libro di Valerie Solanas in merito alla fecondazione assistita.
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Sinceramente, devo dire che, a me, l'idea di un utero artificiale non dispiaccia affatto.
Poi, noi uomini siamo stati sommersi da frasi tipo: "Se, a partorire, fossero i maschi, ci penserebbero due volte, o più, prima di desiderare un figlio!".
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Sinceramente, devo dire che, a me, l'idea di un utero artificiale non dispiace affatto.
Poi, noi uomini siamo stati sommersi da frasi tipo: "Se a partorire fossero i maschi, ci penserebbero due volte, o più, prima di desiderare un figlio!".
Una celebre frase del grande Enzo Biagi (che stimo apertamente per come si è battuto per la libertà di stampa, ma purtroppo una persona del genere muore prima...in vita restano solo i ladri)
Una femminista cone le sue retoriche " il corpo è mio e lo gestisco io, i maschi si dovrebbero solo stare zitti"
Lui: "Ok, allora incentivate e promuovete in Italia l'utero artificiale così finalmente noi non avremo più parola su di voi"
Non ricordo precisamente quando l'ha detto...
L'utero artificiale non mi entusiasma, dato che , di questo passo, si formerebbe una società grigia e senza amore.
Però fin quando le leggi non cambiano in effettive leggi paritarie....non ci sono molte altre soluzioni...
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Poi, noi uomini siamo stati sommersi da frasi tipo: "Se, a partorire, fossero i maschi, ci penserebbero due volte, o più, prima di desiderare un figlio!".
si pero' non è che con l'utero artificiale proveresti cosa si prova a partorie :rolleyes:
Però fin quando le leggi non cambiano in effettive leggi paritarie....non ci sono molte altre soluzioni...
pero' poi, se si iniziasse ad usarlo, difficilmente si tornerebbe indietro se dovessero cambiare le leggi.
E comunque, io sarei favorevole, anche se qualcuno dice che non è vero :unknown:
sono per la libertà di scelta, se esistesse ognuno dovrebbe essere libero di decidere se usufruirne o no.
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L'utero artificiale, che io non vorrei mai vedere, e' la logica evoluzione delle varie inseminazioni che , sperimentate su vacche e affini, finalmente hanno migliorato anche noi esseri umani. tanto peggio, tanto meglio.
@ ciaoSilvia : visto che lo hai ribadito, prendero' atto che a te , vera mosca bianca tra le donne, l'utero artificiale piace. E comunque ciao
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Diversi anni fa inventarono i famosi OGM (Organismi Geneticamente Modificati), dovevano essere la salvezza dell'umanità e dare cibo anche a chi ne soffre una mancanza cronica.
Poi i governanti africani (e il popolo non capiva perchè) rifiutarono gli OGM offerti dall'occidente.
Poi si scoprì che le api morivano dopo aver succhiato il nettare dei fiori OGM.
E si cominciò a dire che, scomparse le api, agli umani restavano 4 anni di esistenza in vita.
Esperimenti di apprendisti stregoni.
Utero artificiale e inseminazione artificiale per me sono panzane che non hanno alcuna possibilità di attecchire (a livello di massa) prima che siano passati alcuni secoli. Nel frattempo potremmo scomparire come specie 3 o 4 volte.
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@ ciaoSilvia : visto che lo hai ribadito, prendero' atto che a te , vera mosca bianca tra le donne, l'utero artificiale piace. E comunque ciao
mi piace nel senso che puo' essere un'opportunità per chi non puo' avere un figlio nel modo tradizionale
ben ritrovato anche a te :)
Utero artificiale e inseminazione artificiale per me sono panzane che non hanno alcuna possibilità di attecchire (a livello di massa) prima che siano passati alcuni secoli. Nel frattempo potremmo scomparire come specie 3 o 4 volte.
beh, l'inseminazione artificiale, nel mondo, è già una tecnica di "massa", ovvio, non di massa nel senso che tutti la fanno, viene usata dove è necessario ... è come dire che il trapianto di cuore non è una pratica di massa, è ovvio che un trapianto lo fa solo chi ne ha bisogno .. e l'utero artificiale, se mai verrà creato, sarà usato solo in caso di necessità, così come l'inseminazione artificiale, e il trapianto di cuore.
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per chi non puo' avere un figlio nel modo tradizionale
Ma se non li puoi avere, perché li vuoi lo stesso?
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A me l'utero artificiale fa schifo, è solo una cosa inquietante e sinistra.
Già anche solo considerare la possibilità che abbia qualcosa di positivo dimostra quanto ormai l'occidente sia totalmente squilibrato.
L'immaginare un feto chiuso in chissà che bozzolo meccanico-organico mi fa solo ed esclusivamente rabbrividire.
Mi consola soltanto il fatto che tutto ciò non avverrà mai, perché per fortuna la natura ha un limite, e anche qualora succedesse significherebbe che siamo arrivati veramente agli sgoccioli.
L'idea della fine del mondo è estremamente consolante a dire il vero.
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L'idea della fine del mondo è estremamente consolante a dire il vero.
Sì, il vantaggio di vedere le cose per come sono, l'unico e cmq non da poco, è che si perde quell'attacamento morboso che si ha per la vita.
La morte, inizia a diventare una prospettiva....se non augurabile, almeno consolante.
P.S.
Guarda che c'hai l'immagine al contrario. :D
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La morte, inizia a diventare una prospettiva....se non augurabile, almeno consolante.
La morte è una prospettiva augurabile e consolante! :-)
P.S.
Guarda che c'hai l'immagine al contrario. :D
No, sono tutti gli altri ad essere al contrario, e SBAGLIATI; un po' come nella barzelletta del folle contromano sull'autostrada... :rofl1:
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La morte è una prospettiva augurabile e consolante! :-)
Alla fine la differenza tra alcuni e gli altri, è proprio questa.
No, sono tutti gli altri ad essere al contrario, e SBAGLIATI; un po' come nella barzelletta del folle contromano sull'autostrada... :rofl1:
E' vero, ora vedo anch'io al contrario tutti gli altri. :D
(http://attachments.techguy.org/attachments/81291d1150482500/monitor.jpg)
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Mi consola soltanto il fatto che tutto ciò non avverrà mai, perché per fortuna la natura ha un limite
Invece avverrà, non so quando, ma avverrà sicuramente.
Piuttosto è il silenzio delle donne che è preoccupante.
Perchè tacciono?
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Piuttosto è il silenzio delle donne che è preoccupante.
Perchè tacciono?
Ma cosa vuoi che gliene freghi alle donne?
Anzi loro sono le prime ad essere avvezze a considerare il proprio corpo - il corpo - in modo assolutamente meccanico (vedi i vari inserti siliconici, i risucchiamenti di lardo, gli stiramenti di pelle, le rotture di cartilagini nasali ricomposte poi a mo di pongo).
E poi, visto che ormai si sono autoconvinte di poter avere un figlio a qualsiasi età, a loro conviene. Sorvolando per un attimo sulla progressiva perdita di fertilità, anche solo a livello di mantenimento dell'organismo in condizioni decenti è molto più pesante e deformante e invalidante avere un figlio a 40 anni anziché a 20.
Alle donne non può che risultare allettante la prospettiva di evitare - a qualsiasi costo - di diventare - e restare - un ammasso di carne smagliata dai capezzoli distrutti dall'allattamento.
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Ma cosa vuoi che gliene freghi alle donne?
Anzi loro sono le prime ad essere avvezze a considerare il proprio corpo - il corpo - in modo assolutamente meccanico (vedi i vari inserti siliconici, i risucchiamenti di lardo, gli stiramenti di pelle, le rotture di cartilagini nasali ricomposte poi a mo di pongo).
E poi, visto che ormai si sono autoconvinte di poter avere un figlio a qualsiasi età, a loro conviene. Sorvolando per un attimo sulla progressiva perdita di fertilità, anche solo a livello di mantenimento dell'organismo in condizioni decenti è molto più pesante e deformante e invalidante avere un figlio a 40 anni anziché a 20.
Alle donne non può che risultare allettante la prospettiva di evitare - a qualsiasi costo - di diventare - e restare - un ammasso di carne smagliata dai capezzoli distrutti dall'allattamento.
questo lo dicono le femministe. Non di certo le donne antifemministe e profamiglia
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Ma se non li puoi avere, perché li vuoi lo stesso?
sarebbe come chiedere a chi sta facendo cure contro la sterilità ... "se non li puoi avere, perché li vuoi lo stesso?"
oppure ad un ipovedente che decide di fare il trapianto di cornea ... "se non vedi, perchè vuoi vedere?"
la medicina, le scoperte scientifiche in campo medico, servono a dare la possibiltà a chi non puo' fare una cosa, per varie ragioni, di aggirare l' "ostacolo" che la natura ti ha masso davanti
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questo lo dicono le femministe. Non di certo le donne antifemministe e profamiglia
Ah si?....E quante ce ne sono in giro di antifemministe PRO-famiglia ?
Beh!...Certo se hai i soldi da permettergli di vivere bene, standosene a casa allora il discorso
cambia eccome!.....Allora sono tutte antifemministe PRO-famiglia... :D :D
Pure le femministe, garantito. ;) :rofl1:
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La medicina cura le malattie. Forse divergiamo sul concetto di malattia: per te sembra molto esteso. Posso chiederti se c'è un limite? se c'è un limite alla tua definizione di malattia, dico. Non credo ci sia necessità di mettere al mondo figli, oggi. Pare un capriccio, di quelli/e che "faccio ciò che voglio". C'è la sovrappopolazione, le donne che devono lavorare... c'è l'aborto, e poi le cure per l'infertilità. Bah?!
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si pero' non è che con l'utero artificiale proveresti cosa si prova a partorie
Penso che troveremo la forza di continuare a vivere anche senza saperlo.
Una cosa è certa però.... Verrà messa per sempre la parola fine al sequestro dei figli
O all'uso dei figli stessi come arma di ricatto.
Già oggi è possibile con l'utero in affitto in molti paesi dell'est...Costa meno di un'automobile.
Praticamente un'inezia paragonato alla certezza di non dover mai subire un divorzio
Di non rischiare mai di vedersi portare via i figli, o di spendere un patrimonio in avvocati.
Con quello che ho speso della mia macchina altro che utero in affitto...
Poi mi faccio una bella vasectomia e amen.
Ci sto seriamente pensando.
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beh, l'inseminazione artificiale, nel mondo, è già una tecnica di "massa", ovvio, non di massa nel senso che tutti la fanno, viene usata dove è necessario ... è come dire che il trapianto di cuore non è una pratica di massa, è ovvio che un trapianto lo fa solo chi ne ha bisogno .. e l'utero artificiale, se mai verrà creato, sarà usato solo in caso di necessità, così come l'inseminazione artificiale, e il trapianto di cuore.
E' più o meno quello che volevo dire, cioè che si tratta cmq di una "estrema ratio" e non di un nuovo modo per riprodursi.
Il valore di queste tecniche per la massa è soprattutto simbolico, sarebbe a dire che la femministe arrabbiate usano l'inseminazione artificiale per dire che possono fare a meno dell'uomo (cosa falsissima, in ogni caso) e stessa cosa dicono gli uomini (giustamente, per ribattere), usando l'argomento "utero artificiale".
Sarebbe a dire che ognuno può fare a meno dell'altro.
Questo ha una valenza emotiva notevole ma è poco razionale, in quanto è falsa sia l'una che l'altra cosa.
Insomma io vorrei vedere quando accadrà che nel mondo ci si riprodurrà per la maggior parte in modo artificiale.
Forse accadrà tra qualche secolo, sempre se tantissime cose saranno andate molto storte e l'umanità si troverà ai ferri corti.
Questa per me è la realtà, il resto ... lo è un bel pò di meno.
Ricordo che la ultra arrabbiata, misandrica e lesbica Elvira Banotti fu tra le prime in Italia a sventolare la possibilità per le donne di ricorrere alla inseminazione artificiale.
Ma lei era (..é!? ..non se è mai più saputo nulla... forse si teme per la sua incolumità?) una lesbica convinta, oltrechè femminista arrabbiata e misandrica.
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A me l'utero artificiale fa schifo, è solo una cosa inquietante e sinistra.
Già anche solo considerare la possibilità che abbia qualcosa di positivo dimostra quanto ormai l'occidente sia totalmente squilibrato.
L'immaginare un feto chiuso in chissà che bozzolo meccanico-organico mi fa solo ed esclusivamente rabbrividire.
Mi consola soltanto il fatto che tutto ciò non avverrà mai, perché per fortuna la natura ha un limite, e anche qualora succedesse significherebbe che siamo arrivati veramente agli sgoccioli.
L'idea della fine del mondo è estremamente consolante a dire il vero.
Concordo al cento per cento, e aggiungo che quanto più l'umanità si allontana dalla natura e pretende di ignorarne i limiti, tanto più va incontro a guai e problemi sempre maggiori.
Non si tratta di essere contro il progresso (?), ma di capire che noi esseri umani siamo parte di un tutto, di un sistema molto complesso del quale ci sembra di aver capito tutto, ma di cui ignoriamo moltissimo e che, soprattutto, non abbiamo progettato noi.
Se anche certe tecniche vengono sviluppate, ciò non significa che se ne conoscano tutte le implicazioni a medio-lungo termine, che potrebbero anche essere catastrofiche; la natura ha raggiunto lo stato attuale attraverso innumerevoli cicli evolutivi durati milioni di anni, mentre l'umanità pretende di sovvertire queste regole con pochi decenni di "esperienza"...ciò è semplicemente folle.
Almeno, questo è quel che penso io.
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Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759
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LA FINE DELLA GRAVIDANZA
Entro una generazione sarà probabile l'uso di massa dell'utero artificiale per crescere i bambini.
Jeremy Rifkin - Giovedì 17 gennaio 2002
"L'utero è un luogo oscuro e pericoloso, un ambiente rischioso" scrisse anni fa Joseph Fletcher, professore di etica medica alla Scuola di Medicina - Università della Virginia.
Queste parole mi hanno turbato durante gli anni e mi sono tornate di nuovo in mente in queste recenti settimane con i discorsi sulla imminente prospettiva della clonazione di esseri umani e l'uso di cellule staminali embrionali per la creazione di precise parti di corpo per la cura delle malattie.
Con lo sviluppo scioccante di questi avvenimenti, c'è ancora un'altro evento biologico sconvolgente che è in attesa di esplodere - e questo, nel contesto è sufficiente a cambiare per sempre il nostro concetto di vita umana.
I ricercatori stanno lavorando alla creazione di un utero totalmente artificiale. Diverse settimane fa, una squadra di scienziati del Weill Medical College della Cornell University - annunciarono il successo nella creazione di un rivestimento uterino artificiale. L'equipe guidata dal Dr. Hung Chiung Liu del Centro di Medicina Riproduttiva e Infertilità, stimolò la crescita di cellule nel rivestimento interno dell'utero usando un cocktail di farmaci e ormoni. Lo scopo della ricerca è l'aiuto a coppie sterili attraverso la creazione di un utero interamente artificiale che potrebbe essere trapiantato nella donna.
Yosinory Kuwabara e i suoi colleghi, lavorando in una ricerca di laboratorio alla Junternoud University di Tokyo, stanno sviluppando il primo utero artificiale funzionante - un contenitore di plastica trasparente dalle dimensioni di un canestro di pane, riempito dal liquido amniotico stabilizzato alla temperatura corporea. Per diversi anni, Kuwabara e la sua equipe hanno tenuto in vita e cresciuto feti di capra per più di dieci giorni attraverso la connessione dei loro cordoni ombelicali a due macchine che facevano la funzione di placenta pompando nel sangue ossigeno e nutrienti ed eliminando i prodotti di rifiuto. Mentre l'utero di plastica è solo un prototipo, Kawabara predice che il pieno funzionamento dell'utero artificiale capace di sviluppare un feto umano può essere una realtà in meno di sei anni. Altri sono molto scettici, ma dicono che noi vedremo, dai tempi di oggi, in cui i bambini sono ancora una creazione dei genitori, un probabile uso di massa dell'utero artificiale.
L'utero artificiale sarà innanzitutto usato in unità di cura intensiva par il feto sia nel caso in cui la madre è malata è non può portare a lungo il bambino, sia quando il feto è malato e bisogna rimuoverlo dall'utero materno e curarlo dove può essere facilmente monitorato. Possiamo anche mettere feti vivi in incubatori durante gli ultimi tre mesi di gravidanza. I ricercatori di routine fertilizzano uova e mantengono l'embrione vivo in vitro per i primi tre o quattro giorni della loro esistenza prima di impiantarli nell'utero. Scienziati come Kawabara sono ansiosi di colmare il tempo tra l'inizio e la fine del processo di gestazione - il periodo critico nel quale il feto sviluppa la maggior parte degli organi.
Eventualmente, dicono molti scienziati che lavorano nel nuovo campo della biologia molecolare fetale, la possibilità di sviluppare un feto in un utero completamente artificiale ci metterebbe in grado di compiere modificazioni genetiche e correzioni creando i bambini progettati. L'utero artificiale può divenire il mezzo preferito per produrre un bambino. Le donne possono avere i loro ovuli rimossi e gli uomini lo sperma prelevato nei dieci anni in cui questi sono più vitali e congelati fino a quando non si sentono pronti per fare bambini. Le madri possono risparmiare se stesse dai problemi e dagli inconvenienti della gravidanza, mantenendo la silouette giovanile e portare il bambino a casa quando "pronto".
Lontana trovata? Centinaia di uteri di madri surrogate sono già stati usati per la gestazione di alcuni dei molti embrioni fertilizzati in vitro. L'utero artificiale appare il prossimo logico gradino in un processo che ha rapidamente spostato la riproduzione dalla maternità tradizionale a quella fatta in un processo di laboratorio.
Certamente molte donne, quando loro richiesto, dicono che preferiscono avere l'esperienza della gestazione e avere il bambino nel proprio utero. Ma questa loro aspettativa forte rappresenta la morente sensibilità di un vecchio ordine. In “ Brave a New World” di Haldous Huxley, la gente "normale" era geneticamente progettata, clonata e generata nell'utero artificiale - un processo di assemblaggio di pezzi biologici, ribollente del genotipo ideale. Solo i selvaggi vivevano in remote riserve crescevano ancora i bambini nei loro corpi e li allattavano dopo nati. Questa pratica veniva considerata disgustosa e talvolta solo gli animali la attuavano.
In “Brave New World”, l'attività sessuale erotica era incoraggiata e praticata liberamente ma completamente separata dal processo riproduttivo. Huxley scrisse questo racconto nel 1932, prima dell'arrivo della pillola contracettiva. Dal 1970 comunque sesso e riproduzione sono divisi in due separati regni, grazie, in larga parte, alla pillola. E' anche interessante notare che la pillola fa il suo debutto nello stesso momento in cui i ricercatori iniziano l'uso su larga scala della inseminazione artificiale. Mentre la pillola rivoluziona il sesso rimuovendo da questo il processo riproduttivo; l' inseminazione artificiale, e dopo la fertilizzazione in vitro, la donazione di ovuli, la madre surrogata, e presto, più in là, la clonazione, separano i componenti della riproduzione dall'atto biologico dell'accoppiamento. L'utero artificiale completa questo processo.
Certo, si sollevano di diverse questioni fastidiose. Sappiamo che il feto risponde al battito cardiaco della madre, così come alle sue emozioni, stati d'animo e movimenti; una sottile e sofisticata coreografia di legame esiste tra i due e gioca un ruolo critico nello sviluppo del feto. Che tipo di bambino produrremo dal medium liquido del sacco di plastica? Quanto sarà influenzata la gestazione di un bambino in una camera simulata circa le funzioni motorie, cognitive e di sviluppo? Noi sappiamo che i bambini deprivati del tocco umano e del contatto corporeo spesso sono incapaci di sviluppare un pieno ambito di relazioni umane e talvolta muoiono subito dopo la nascita o diventano violenti, sociopatici o sono gravemente introversi.
Quanto l'eliminazione della gravidanza influenzerà il concetto di responsabilità parentale? Saranno i genitori meno attaccati alla loro prole? Verrà scalzato il senso della continuità generazionale che è così essenziale per la riproduzione e il mantenimento della continuità storica e della vita civile?
Quanto la fine della gravidanza influenzerà il modo al quale pensiamo al genere e al ruolo delle donne? Alcune femministe arguiscono che ciò finalmente significherà liberazione. Anni fa la scrittrice femminista Shulamit Firestone scrisse entusiasta circa la prospettiva dell'utero artificiale: "La gravidanza è la deformazione temporanea di un corpo nell'interesse della specie. Inoltre il parto ti ferisce e non è bene per te. Al minimo, occorrerebbe lo sviluppo di una opzione possibile e di un onesto esame circa il vecchio valore della maternità"
Altre femministe vedono l'utero artificiale come l'emarginazione finale della donna espropriate dal loro ruolo primario come progenitrici della specie. L'utero artificiale, argomentano, deriva dalla quintessenza dell'espressione della dominazione maschile, una via per creare un sostituto meccanico dell'utero femminile. Armato dell'utero artificiale, dell'asessuata tecnologia della clonazione e delle cellule staminali per produrre ogni parte di corpo che desidera, l'uomo potrebbe liberare se stesso, una volta e per sempre dalla sua dipendenza dalla donna.
L'utero artificiale rappresenta il completamento di un lungo processo continuo che iniziò all'incirca 400 anni fa all'alba dell'età scientifica. Fu Francesco Bacone, il padre della scienza moderna che si riferì alla natura come a una "comune prostituta". Egli stimolò le future generazioni ad "addomesticare, comprimere, mettere in forma" e "modellare" la natura così come "l'uomo può divenire suo padrone e l'indiscusso sovrano del mondo fisico". Non ci sono dubbi se vedremo l'utero artificiale come il trionfo finale della scienza moderna. Oppure come l'ultima follia umana.
Molti verosimilmente diranno: perché preoccuparsi? Sicuramente l'utero artificiale è lontano, fuori dall'orizzonte. Cinque anni fa pensavamo la stessa cosa circa la clonazione umana e l'uso di cellule staminali per produrre parti di corpo.
Riportato e tradotto da "The Guardian" del 17 gennaio 2002 in: http://www.ecologiasociale.org/pg/dum_procreatica_rifkin.html
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Si arriverà, si arriverà, ci costringeranno le donne.
Grazie Signore. :P
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Allora.
Sta bene che lo scienziato pazzo giapponese fa gli esperimenti da film horror coi feti imballati nel cellophane.
Sta bene che la comunità scientifica internazionale dica “Oh Cazzo, fico! Mo' ce proviamo anche noi!”.
Sta bene che le femministe, nella loro deliziosa incoerenza, da un lato dicano che tutto ciò è bellissimo perché solleva la donna dall'onere della gravidanza e dall'altro dicano che tutto ciò è orrendo perché gli uomini potrebbero in questo modo farsi i figli da soli e ecc. ecc.
Ma non mi venite a dire che una cosa del genere è sentita come davvero auspicabile da qualcuno!
Già i bambini che nascono al giorno d'oggi in modo “normale” da persone “normali” hanno sempre più problemi fisici, psichici ed emotivi grazie al bagaglio di squilibrio dei genitori e del mondo che li circonda, figuriamoci che tristi e pericolosi esserini potrebbero diventare questi macabri esperimenti!
E poi che discorso è? Per vendicarmi del genere femminile vado dal giapponese a farmi costruire un figlio (maschio?) per farci cosa poi? Credete che potrebbe mai diventare un essere umano degno di questo nome se anche sopravvivesse?
O che per dimostrare quanto ormai una donna possa avere ogni cosa col minimo dispendio di energie sarebbe bene andasse dal solito giapponese a farsi costruire una bambolina su misura?
E con tutti questi pupazzetti viventi dei genitori trincerati dietro il proprio orgoglio di genere che società potrebbero costruire?
:bad:
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Non e' questo il punto.
Riporto da brano di Rino che ovviamente condivido (il concetto), anche perchè io stesso avevo aperto più di una discussione su questo concetto. (ripeto, come principio)
E’ vero che le due tecniche (banche del seme e la riproduzione eterolo n.d.r) non hanno diffusione di massa ed è pure vero che la fecondazione eterologa è stata vietata in Italia, e che quindi esse hanno essenzialmente un significato simbolico.
Ma è proprio questo ciò che conta.
Ciò è più che sufficiente per cambiare la nostra visione del mondo e le scale di valori.
Basta la percezione di una nuova possibilità e che qualcosa diventi possibile per rivoluzionare i rapporti.
Te capì?
Non mille, ne basta uno. :unknown:
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Basta la percezione di una nuova possibilità e che qualcosa diventi possibile per rivoluzionare i rapporti
Sì, come no :-D
Uhh mammina! Diventiamo buone sennò gli uomini, non avendo più bisogno di noi per procreare, ci emargineranno ed ignoreranno del tutto!
SOLO una bella guerra con conseguente terrore e fame potrà riportare un po' di equilibrio.
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Sì, come no :-D
Beh, se non condividi, argomenta.
Np.
Secondo me il principio simbolico è valido, ma come ho già scritto, non la vedo una cosa positiva lo stesso.
Probabilmente è proprio per questo, che essendo valido, il primato (il valore espresso come simbolo è un primato) si sposta a quel punto da un altra parte, su un altra caratteristica che uno possiede e l'altro no.
E' senz'altro così.
Certo che capire cosa saranno questi nuovi valori, mi riesce alquanto difficile, anzi, per ora ... non mi riesce. :wacko:
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Beh, se non condividi, argomenta.
Np.
Np. ?
Per essere una cosa che dovrebbe agire, modificando il senso comune, a livello di massa mi sembra di una tortuosità e nodosità unica.
Le donne non saranno mai minimamente spaventate da una cosa del genere, primo perché ci saranno sempre uomini che avranno bisogno di andare a letto con loro (e accidentalmente figliarci), secondo perché i luoghi fisici del mondo in cui si potrà disporre dei mezzi e delle tecnologie per attuare una cosa simile saranno sempre infinitamente pochi rispetto a quelli in cui i "popoli meno evoluti" continueranno a fare figli in modo normale.
E poi anche qualora avvertissero il minimo timore ti sembra che per quello cambierebbero REALMENTE? A quel punto basterebbe fingere - un po' meglio, un po' più a lungo - di essere delle brave donnine che non hanno nessuna intenzione di fregare gli uomini. Alla capacità femminile di vivere nella menzogna non c'è mai fine.
Ripeto, l'unica cosa che può davvero far paura a una donna è la miseria, a tutto il resto c'è rimedio in qualche modo.
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La medicina cura le malattie. Forse divergiamo sul concetto di malattia: per te sembra molto esteso. Posso chiederti se c'è un limite? se c'è un limite alla tua definizione di malattia, dico.
sono malattie tutte quelle "patologie" e/o limitazioni fisiche o mentali che impediscono ad una persona di fare quello che gli altri riescono a fare.
se uno non riesce a camminare, ha una limitazione, e se esiste una cura per poter ritornare a camminare, deve essere libero di usufruirne
se uno vede poco o nulla, ha una limitazione, se esiste una cura ... vedi sopra
se uno è allergico al glutine, ha una limitazione, .... rivedi sopra
se un uomo o una donna non puo' avere figli, se esiste una cora, un intervento chirurgico, un'inseminazione artificiale, in vitro in come e dove vuoi, la donna o l'uomo deve essere libero/a di usufruirne
Non credo ci sia necessità di mettere al mondo figli, oggi. Pare un capriccio, di quelli/e che "faccio ciò che voglio". C'è la sovrappopolazione, le donne che devono lavorare... c'è l'aborto, e poi le cure per l'infertilità. Bah?!
guarda, francamente per una coppia che vuole avere un figlio, tutte ste cose sono il loro ultimo pensiero ... non c'è nessuno che mette o non mette al mondo un figlio in base alla demografia mondiale, o agli aborti, al lavoro delle donne, ecc ecc
Non si mette al mondo un figlio pensando se è necessario o non neccessario al Mondo, una coppia fa un figlio perchè vuole avere un figlio, punto, stop, alt, fine delle motivazioni ... tutto il resto sono elucubrazioni accademiche.
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P.S.
Guarda che c'hai l'immagine al contrario. :D
E' la fotografia di questa donna coricata supina. (?)
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Ho capito che intendi dire che avere figli è un diritto.
Non sono d'accordo.
sono malattie tutte quelle "patologie" e/o limitazioni fisiche o mentali che impediscono ad una persona di fare quello che gli altri riescono a fare
La medicina del 2000 cura anche il disagio. Curiamo l'infertilità/sterilità perché crea un disagio... psicologico, alla "coppia".
Da un' intervista al Prof. Carlo Flamigni
(...)
Che differenza c'è fra infertilità e sterilità?
Questa domanda è interessante, perché io sto protestando per questo uso dell'antilingua che mi dà un po' fastidio perché d' abitudine vengono utilizzati termini che non sono corretti. Ad esempio, se lei va a guardare nel dizionario la parola 'eterologo', trova 'incontro fra gameti di specie diversa', diversa come ad esempio quella di un ornitorinco… Si tratta ovviamente di un uso improprio. Si usano allo stesso modo anche 'infertilità' e 'sterilità' perché gli anglosassoni chiamano 'infertility' la sterilità. Noi, d'abitudine, diciamo che è 'sterile' una persona che non inizia la gravidanza se è una donna e non la fa iniziare se è un uomo; 'infertile' è una coppia che non riesce ad avere figli vivi o che non riescono a sopravvivere. C'è una differenza anche nelle terapie: quelle dell'infertilità non sono così importanti, complesse… Moralmente criticate,come quelle della sterilità.
(...)
La sterilità non viene considerata una malattia come le altre?
Per i medici lo è, perché i medici sono abituati a considerare malattia la sofferenza e quindi credo che per loro non esistano dubbi. Ci sono altre persone che ritengono che la sterilità sia un disagio, ma è una cosa molto difficile da sostenere, perché il disagio è un problema che la medicina non dovrebbe neppure trattare… Gli Ospedali non se ne dovrebbero occupare. Noi siamo abituati, come medici, a gestire la sofferenza come malattia. Del resto, non è che se lei fa l'autopsia ad un depresso gli trova dei tumori: però è un malato, perché è sofferente. Così la sterilità: per noi ha queste caratteristiche di malattia, così come le terapie che usiamo hanno caratteristiche di terapia vera. Lei sa che qui c'è un po' di confusione, perché ci dicono: 'si, però voi lasciate la sterilità che trovate…' Certo, ma anche se curo il diabete lascio il diabete che c'è… Non lo guarisco mica…
http://www.psicolinea.it/i_e/carlo_flamigni.htm
In più, ci sono tanti soldi in gioco. E secondo me l'utero artificiale si farà innanzitutto per questo.
Ma prima bisogna prospettare, tutt'intorno, uno scenario positivo. Tipo così:
Il futuro della provetta Grazie alle staminali, cancellati i limiti di età nella procreazione: la previsione di «Nature» Infertilità ko «Entro 30 anni l' impossibilità di avere figli verrà debellata», dicono gli scienziati. Niente clonazione: «È dannosa»
2038, padri (e madri) anche a cent' anni
Avviati i primi esperimenti sui topi. In futuro sperma e ovuli potranno essere ricavati dalle cellule staminali della pelle
DAL NOSTRO INVIATO LONDRA - Avremo figli senza più fare l' amore, infischiandocene dell' età avanzata o dei rischi di un parto prematuro. Tra pochi decenni, nel 2038, l' infertilità sarà solo un brutto ricordo. Ne sono convinti i maggiori esperti di fecondazione assistita che, intervistati dalla rivista Nature in occasione del trentennale della nascita di Louise Brown, disegnano per il prossimo futuro scenari fantascientifici. Le donne dimenticheranno l' odioso ticchettio dell' orologio biologico, per loro la maternità sarà possibile anche a cento anni. Come? I primi esperimenti sono già stati compiuti sui topi. In futuro sperma e ovuli saranno ricavati dalle cellule staminali della pelle. Ne è sicuro Davor Solter, biologo dello sviluppo dell' Institute of Medical Biology di Singapore: «A quel punto - spiega a Nature - qualsiasi persona, a prescindere dall' età, potrà procreare. Che sia un bebè o un anziano. Avremo a disposizione milioni di gameti da combinare a nostro piacimento».
All' Abramo della Bibbia, padre a cento anni, e ai suoi seguaci, da Jean-Paul Belmondo a Saul Bellow, si aggiungeranno nutrite schiere di donne che desiderano vivere una seconda giovinezza. Oggi, infatti, diventare madri dopo la menopausa è possibile ma soltanto ricorrendo all' ovodonazione. Buone notizie anche per le coppie omosessuali che non avranno più bisogno di cercare donatori e donatrici per formare una famiglia visto che anche un uomo potrà produrre ovociti e che, grazie all' utero artificiale, sarà possibile far crescere un feto fuori dal corpo della donna. L' ectogenesi potrebbe debellare la piaga dei parti prematuri e delle gravidanze a rischio, ma a che prezzo? «Quelli che lavorano sull' utero artificiale - dice Scott Gelfand, direttore dell' Ethics Centre all' Oklahoma State University di Stillwater - non parlano più apertamente dei loro progressi. Perché le conseguenze potrebbero essere spaventose. Penso alle assicurazioni sanitarie che potrebbero obbligare le donne a usare l' utero artificiale in caso di una gestazione difficile». Le implicazioni etiche sarebbero infinite. «Pensiamo all' aborto - dice Gelfand -, il governo potrebbe approvare una legge che obbliga chi interrompe una gravidanza a mettere il feto dentro uno di questi uteri. Negli Stati Uniti ci sono un milione di aborti all' anno, questo vuol dire che nascerebbero un milione di bambini in più. Un incubo. Quando ne parlo persino gli anti-abortisti tremano».
Una cosa è certa. Nei prossimi anni la diagnosi preimpianto farà passi da gigante e non verranno più al mondo bambini malformati o con malattie genetiche. «Non credo però che si arriverà ad avere figli su misura - dice Susannah Baruch direttore di genetica riproduttiva al Genetics and Public Center della Johns Hopkins University di Washington -. Non c' è un singolo gene che predica capelli biondi, occhi azzurri, altezza o magrezza. Nessuno di noi è un modello perfetto e nessun bambino potrà mai esserlo. Sarà probabile avere una serie di embrioni e poter sapere tutto su come sono i loro geni, su quali problemi potrebbero avere. Poi saranno i genitori a decidere». Si potranno correggere particolari malattie ancor prima della nascita grazie a «cromosomi artificiali e speciali cassette genetiche» prevede Alan Trouson, pioniere della fecondazione assistita e direttore del California Institute per la medicina rigenerativa di San Francico.
E poi la fecondazione assistita sarà alla portata di tutti, anche dei Paesi in via di sviluppo. Un ciclo potrebbe arrivare a costare solo 70 euro contro i tremila di oggi. Una manna per le donne africane che soffrono d' infertilità e oggi non possono curarsi. «La tecnologia - dice Zev Rosenwaks, direttore del Centre for Reproductive Medicine and Infertility di New York - ci permetterà di sradicare completamente l' infertilità. Avremo sperma e ovociti per tutti». Ma, fantascienza per fantascienza, non è che il futuro ci riserva uno scenario stile «The Island», il film in cui la bella Scarlett Johansson interpreta il ruolo di una ragazza creata su misura per fare da riserva di organi alla sua padrona? «Non c' è nessun bisogno medico di clonare un essere umano - assicura Miodrag Stojkovic, biologo, esperto in cellule staminali al Prince Phillip Centre of Investigation a Valencia in Spagna -. Anzi è una tecnica dannosa. Quando riusciremo a riprodurre gameti umani dalle cellule staminali, tutto sarà facile».
http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/18/2038_padri_madri_anche_cent_co_9_080718048.shtml
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E’ vero che le due tecniche (banche del seme e la riproduzione eterolo n.d.r) non hanno diffusione di massa ed è pure vero che la fecondazione eterologa è stata vietata in Italia, e che quindi esse hanno essenzialmente un significato simbolico.
Ma è proprio questo ciò che conta.
Ciò è più che sufficiente per cambiare la nostra visione del mondo e le scale di valori.
Basta la percezione di una nuova possibilità e che qualcosa diventi possibile per rivoluzionare i rapporti.
Sono sostanzialmente d'accordo con Rino; aggiungo però che -per me- il valore simbolico di una notizia decade nel momento in cui mi accorgo che è gonfiata e vuota, cioè che nella sostanza è pressochè una bufala.
Inoltre: i primi esperimenti di clonazione umana risalgono ad oltre 50 anni fa, ed a tuttoggi non mi risulta che il mondo sia popolato da cloni.
Altro discorso vale per le cellule staminali, in quanto la cosa può presentare vantaggi senza d'altra parte contenere rischi reali, purchè sia limitata a casi precisi. Quindi ha un senso. ..ma mi domando che senso abbia una riproduzione di massa con l'utilizzo di tecniche artificiali. Forse è a questa domanda che bisogna rispondere.
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Bisogna considerare un altro progresso (?) per il parto: l'anestesia con iniezione epidurale.
Ad Eva, Dio disse: "Partorirai con dolore...", TZ!, è da anni - decenni - che si può partorire senza sentire alcun dolore!
Bisogna considerare, pure, quanti decessi abbia causato il partorire!
Di parto, è deceduta pure Antonietta von Leykam: II^ moglie di Klemenz Wenzel Lothar von Metternich - Winneburg - Beilstein.
Cioè, voglio dire: se di parto, morivano le Principesse, si pensa, tra il III° Stato?
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La definizione di malattia e' stata allargata all'inverosimile dalla OMS . infatti per salute l'OMS intende " uno stato di colpeto benessere psico-fisico, non solo l'assenza di malattia. praticamente nessuno e' in salute. ma in questo modo l'OMS puo' perseguire la medicalizzazione della societa'. La sterilita' non e' logicamente una malattia, ma la e' diventata, come tra poco lo diventara' il non essere ricchie famosi, ecc.
Prof. Carlo flamigni
La sterilità non viene considerata una malattia come le altre?
Per i medici lo è, perché i medici sono abituati a considerare malattia la sofferenza e quindi credo che per loro non esistano dubbi. Ci sono altre persone che ritengono che la sterilità sia un disagio, ma è una cosa molto difficile da sostenere, perché il disagio è un problema che la medicina non dovrebbe neppure trattare… Gli Ospedali non se ne dovrebbero occupare. Noi siamo abituati, come medici, a gestire la sofferenza come malattia. Del resto, non è che se lei fa l'autopsia ad un depresso gli trova dei tumori: però è un malato, perché è sofferente. Così la sterilità: per noi ha queste caratteristiche di malattia, così come le terapie che usiamo hanno caratteristiche di terapia vera. Lei sa che qui c'è un po' di confusione, perché ci dicono: 'si, però voi lasciate la sterilità che trovate…' Certo, ma anche se curo il diabete lascio il diabete che c'è… Non lo guarisco mica…
Ecco, questo e' un altro lunimare , alla Veronesi. Logica zero, supporto dei media , altissimo.
A proposito, non c'e' un conflitto di interessi in un ginecologo che sostiene le varie fecondazioni ?
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Avere dei figli e' una ppossibilita', non un diritto
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Per essere una cosa che dovrebbe agire, modificando il senso comune, a livello di massa mi sembra di una tortuosità e nodosità unica.
Nun ce se capisce eh?
Vabbè, pazienza.
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La definizione di malattia...
Il debole è malato rispetto al forte,
il mediocre rispetto all'eccelso,
il brutto rispetto al bello,
il povero rispetto al ricco,
il malato rispetto al sano.
Qundo non ci saranno più "disciminazioni", quando non ci sarà più il sesso, quando non ci saranno più maschi*, non ci saranno più, nè malati, nè sani, nè poveri, nè ricchi, nè alti, nè bassi, nè mediocrità, nè genialità.
Domanda, perchè dobbiamo essere tutti uguali? A cosa serve una moltitudine di cloni?
Davanti a Dio, siamo tutti uguali.
Voi , uomini superiori , imparate questo da me : sul mercato nessuno crede a uomini superiori.
E , se volete parlare lì , sia pure !
Ma la plebe dirà ammiccando : << Noi siamo tutti uguali , l' uomo é uomo ; davanti a Dio siamo tutti uguali ! >> .
Davanti a Dio !
Ma questo Dio é morto .
Davanti alla plebe , però , noi non vogliamo essere uguali .
Uomini superiori , fuggite il mercato !
Così parlò Zarathustra - Nietzsche
* E' la specificità della riproduzione sessuata che crea le differenze.
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Avere dei figli e' una ppossibilita', non un diritto
Ma bisogna, pure, considerare che i Nazisti abbiano sterilizzato un gran numero di persone! Per certe "categorie" - secondo loro - NON vi doveva essere la possibilità di figliare.
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Nun ce se capisce eh?
Vabbè, pazienza.
Infatti, pazienza.
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La possibilità tecnica di escludere la donna dalla riproduzione non può non avere conseguenze.
Resta solo da capire quali.
L'esclusione maschile ha avuto conseguenze secondo me catastrofiche, pur non avendo mai conosciuto direttamente una donna che si sia ingravidatata presso una banca del seme.
La partenogenesi è remota come l'utero artificiale e ciò malgrado, continuamente citata nella retorica donnista, come certezza tecno-scientifica della inferiorità razziale maschile.
Mi piacerebbe conoscere l'opinione di Veronesi, il tecnocrate, sull'utero artificiale.
Oppure vorrei sapere se L'Unità scriverà Siete Inutili alle donne, come fece con gli uomini anni or sono, a seguito dell'annuncio che forse un giorno la partenogenesi sarebbe stata possibile.
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Veronesi ti sparerebbe qualcuno dei suoi peana senza un filo logico. ma a lui interessano i cadreghini ( e le palanche, alias gli € .
E' chiaro che l'utero artificiale avrebbe un impatto dirompente e le femministe l'hanno capito. hanno ammesso tutte le porcherie, ma questo impedirebbe loro di sbraitare " l'utero e' mio ". Non gli servirebbe piu'.
Con cio' , per me il metodo naturale rimane il migliore
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Ho capito che intendi dire che avere figli è un diritto.
Non sono d'accordo.
Voglio dirti: Quando facevo III^ Media, a Scuola, ho tentato di intavolare dei discorsi, come questi che fai tu, qui, ma mi hanno accusato di essere uno che odia i bambini - come si dice? Pedomiso? Non lo so - , mi hanno dato del seguace del mostro di Firenze, (soprattutto poichè infieriva sulla donna , nella zona genitale). Il discorso era che i miei Professori facevano un gran lamentarsi della bassa natalità, in Italia; io dicevo che la natalità andasse bene, e, se fosse ulteriormente diminuita, sarebbe stato solo meglio. La mia insegnante ha affermato che neanche fosse da prendere in considerazione il mio punto di vista.
Anche i Pooh incitavano alla procreazione; in una canzone dicono: "Fate nuovi amori, fate nuove Geografie...", e c'è stato chi abbia dato loro retta.
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si pero' non è che con l'utero artificiale proveresti cosa si prova a partorire
Mia madre m'ha detto che il dolore del parto non sia così spaventoso come le femministe fanno credere; ad esempio, si possono muovere le braccia (come in caso di coliche biliari ) , a differenza di sensazioni dolorose MOOOLTO più intense.
La coniuge di Robert Francis Kennedy ha partorito 11 volte, undici volte! Cos'era? Una masochista?!
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Mia madre m'ha detto che il dolore del parto non sia così spaventoso come le femministe fanno credere; ad esempio, si possono muovere le braccia (come in caso di coliche biliari ) , a differenza di sensazioni dolorose MOOOLTO più intense.
La coniuge di Robert Francis Kennedy ha partorito 11 volte, undici volte! Cos'era? Una masochista?!
Bhe, se per questo mia zia ha 8 fratelli e sorelle, mica pochi.
Ci sono famiglie di 14 figli.
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E queste donne sono traumatizzate per questo?!
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E queste donne sono traumatizzate per questo?!
Si vabbè, se la gravidanza fosse un "disgustoso trauma" nessuna donna dovrebbe partorire, e già dalla notte dei tempi dovrebbero esistere gli uteri artificiali. SE una donna odia avere bambini, non me ne frega niente, sono sue scelte. Se però parla a nome di tutte le donne e anzi fa pure propaganda, la cosa comincia a darmi fastidio.
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Mia madre m'ha detto che il dolore del parto non sia così spaventoso come le femministe fanno credere; ad esempio, si possono muovere le braccia (come in caso di coliche biliari ) , a differenza di sensazioni dolorose MOOOLTO più intense.
La coniuge di Robert Francis Kennedy ha partorito 11 volte, undici volte! Cos'era? Una masochista?!
ci fu il caso di una donna canadese, Juanita Stead che ha partorito il primo figlio mentre stava in bagno e si è accorta solo per miracolo che nella tazza c'era suo figlio ...
figurati chi ha avuto 11 gravidanze ...
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Dunque, parto INDOLORE!
Mi hanno abbastanza annoiato le donne che dicono: "Il genere femminile deve partorire con tanto dolore..."
FOLE!!!!
Per partorire, le donne non hanno bisogno di stare coricate, possono partorire in ginocchio, ecc.
Se la sensazione dolorosa è molto intensa, non puoi stare in ginocchio!!!!
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Dunque, parto INDOLORE!
Mi hanno abbastanza annoiato le donne che dicono: "Il genere femminile deve partorire con tanto dolore..."
FOLE!!!!
Per partorire, le donne non hanno bisogno di stare coricate, possono partorire in ginocchio, ecc.
Se la sensazione dolorosa è molto intensa, non puoi stare in ginocchio!!!!
ci sono un sacco di dolori, tra cui anche il parto lo è in certi casi e in certi soggetti....a me dispiace per ogni dolore umano, fisico e non, quando non si può far nulla... altrimenti meglio non pensarci ...
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ci sono un sacco di dolori, tra cui anche il parto lo è in certi casi e in certi soggetti....a me dispiace per ogni dolore umano, fisico e non, quando non si può far nulla... altrimenti meglio non pensarci ...
Il parto è dolore se TU ti metti in mente che sarà doloroso...
e poi, parliamoci chiaro, forse non sanno che esistono dolori più immensi, a prescindere dalla componente psicologica...
fatevi dire, ad esempio, da chi ha avuto un ascesso dentale...
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Il parto è dolore se TU ti metti in mente che sarà doloroso...
e poi, parliamoci chiaro,
era esattamente ciò intendevo dire con:
ci sono un sacco di dolori, tra cui anche il parto lo è in certi casi e in certi soggetti....a me dispiace per ogni dolore umano...
forse non sanno che esistono dolori più immensi, a prescindere dalla componente psicologica...fatevi dire, ad esempio, da chi ha avuto un ascesso dentale...
mia sorella li aveva due mentre era incinta.
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Il parto è dolore se TU ti metti in mente che sarà doloroso...
Ma cosa dici ? Scusa eh, ma tu sei forse una donna ?
No. E allora come fai a raccontare l' esperienza femminile ?
e poi, parliamoci chiaro, forse non sanno che esistono dolori più immensi,
Si', ok, l' amputazione di un arto e' sicuramente piu' dolorosa di un parto; ma resta il fatto che tu,
essendo nato maschio, non puoi sapere cosa prova una femmina durante il parto.
Chiaro, no ?
fatevi dire, ad esempio, da chi ha avuto un ascesso dentale...
Tu hai troppe (presunte) certezze, per essere uno di soli vent' anni.
Sicuro di non averne trentacinque ?
p.s. un ascesso dentale l' ho avuto anch' io, solo che non potendo partorire, non conoscero'
mai la differenza che passa fra il dolore di un ascesso e quello di un parto.
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Cosimo Tomaselli
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Si', ok, l' amputazione di un arto e' sicuramente piu' dolorosa di un parto; ma resta il fatto che tu,
essendo nato maschio, non puoi sapere cosa prova una femmina durante il parto.
Chiaro, no ?
verissimo.
in effetti è diverso addirittura per ogni donna: mia madre è tutta romanticona e dice che quando ti portano il bimbo sei felice e ti dimentichi tutto :wub:
altre donne invece sembrano soffrire come delle poracce .... altre soffrono ma non così tanto ...
cmq ogni dolore fa pietà, o almeno io sento empatia e dispiacere nel vederlo. ..e soprattutto non poter far nulla...
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Ma cosa dici ? Scusa eh, ma tu sei forse una donna ?
No. E allora come fai a raccontare l' esperienza femminile ?
Non mi pare di aver detto di raccontare l'esperienza femminile.
Secondo, sono tutte questioni personali, puoi chiedere a qualunque (come ho fatto io) donna, non ti diranno mai la stessa cosa. Io faccio deduzioni indirette, ovvio che non posso mai capire QUANTO è forte quella sensazione
Capitolo ascesso: lascia perdere, forse tu sei stato fortunato, ma fattelo dire da chi lo ha subito come si deve. Un agricoltore ha provato a spararselo via un dente colpito (morendo, ovviamente)
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era esattamente ciò intendevo dire con:
ci sono un sacco di dolori, tra cui anche il parto lo è in certi casi e in certi soggetti....a me dispiace per ogni dolore umano...
Esatto, è soggettivo, anche se si potrebbe dire che ci sono alcuni dolori che a prescindere dalla soggettività , sono comunque messi tra quelli più forti: nevralgia del trigemino, colica renale , pancreatite , peritonite, ascesso dentale..
mia sorella li aveva due mentre era incinta.
azzo...
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verissimo.
in effetti è diverso addirittura per ogni donna: mia madre è tutta romanticona e dice che quando ti portano il bimbo sei felice e ti dimentichi tutto :wub:
altre donne invece sembrano soffrire come delle poracce .... altre soffrono ma non così tanto ...
cmq ogni dolore fa pietà, o almeno io sento empatia e dispiacere nel vederlo. ..e soprattutto non poter far nulla...
Di sicuro è uno sforzo enorme, perchè mia madre, a causa di un distacco della retina avvenuto quando aveva 25 anni, non ha mai potuto usufruire di un parto naturale!
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Bhe, comunque sia, l'utero artificiale presenta solo un vantaggio: si evita la cosiddetta "depressione post partum" e che qualche madre uccida il figlio perchè ha rovesciato un vassoio di biscotti :blink: :blink: :hmm: (proprio così: ha ucciso il figlio di 3 anni per un fottutissimo vassoio)
Poi gli inquirenti dicono che ella ha raccontato i fatti con una strana lucidità. Allora non era depressione post partum :hmm: :hmm:
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credete allo zio : COLICA RENALE . Piu' di una mi ha detto : e io che credevo che partorire fosse doloroso.
Grifone non datto una cazzata , perche' ok , il parto puo' essere doloroso, ma un buon modo di aumenatre il dolore, e ' quello di temerlo. Ci si irrigidisce e addio. E poi , e' vero che un maschio non partorisce e non puo' provare quel dolore, pero' mettiamo cosi' : io NON sono mai andato sotto al treno , pero' so che andarci sotto e' assai doloroso, e anche mortale :cool:
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Depressione post parto per 100 mila italiane
l'anno
Roma, 23 nov. (Adnkronos Salute) - La depressione post partum colpisce ogni anno 100 mila italiane. Ma viene "troppo spesso negata sia dalle
neomamme sia dalle famiglie che, invece, dovrebbero assolutamente
vigilare dopo il parto e non banalizzare mai anche quello che può apparire
come un periodo di tristezza". Lo afferma Paola Vinciguerra,
psicoterapeuta, presidente dell'Eurodap (Associazione europea disturbi
da attacchi di panico) commentando il caso della donna di Padova,
mamma per la seconda volta da appena tre mesi, che ieri ha ucciso il
primo figlio di tre anni a coltellate e che sembra avesse avuto nell'ultimo
periodo comportamenti sospetti legati probabilmente a una depressione
post partum. "Oltre il 70% delle madri, nei giorni immediatamente
successivi al parto, manifesta sintomi leggeri di depressione, una forma
definita 'baby blues'", spiega la Vinciguerra. "Ben più gravi e duraturi
sono i sintomi della depressione post partum vera e propria che possono
perdurare anche molti mesi", spiega. I sintomi possono includere un forte
abbassamento dell'umore con una tristezza intensa e costante,
disperazione, sconforto, angoscia, sensazione di stanchezza estrema.
ancora, perdita di interesse per il bambino appena nato, o preoccupazioni
ingiustificate per il benessere del neonato, difficoltà di concentrazione,
difficoltà a decidere, facile irritabilità con aggressività e atteggiamenti
ostili, confusione, crisi di pianto molto frequenti, incapacità a far fronte
alle necessità elementari, senso di colpa, di inadeguatezza, disinteresse
per la famiglia, per il marito o compagno, perdita della libido, pensieri
negativi. "Questi sintomi sono spesso accompagnati da cefalee
persistenti, palpitazioni, insonnia, incubi notturni e attacchi di panico",
spiega la psicoterapeuta.Nei casi più gravi di depressione post partum "la
donna - continua Vinciguerra - può subire uno scivolamento psicotico e la
depressione si trasforma in psicosi post partum. Questa è la forma più
grave di depressione e richiede misure mediche tempestive. I sintomi
comprendono stati di agitazione, confusione, pessimismo, disagio sociale, insonnia, paranoia, allucinazioni, tendenze suicide o omicide nei confronti
del bambino". Diversi possono essere i fattori che contribuiscono a
generare il disturbo: problemi ormonali, età della mamma e variabili
psico-sociali. "E' più a rischio - aggiunge l'esperta - una donna giovane,
single, con gravidanza non desiderata o inaspettata, con problemi di
relazione coniugale, con inadeguato supporto sociale, con eventi di vita
stressanti e con precedenti aborti. Ovviamente una donna che ha già
sofferto di depressione è molto a rischio". Le cure "possono consistere
nella psicoterapia e nella partecipazione a terapie di gruppo con donne
che manifestano la stessa sintomatologia - aggiunge la Vinciguerra - e
nell'assunzione di ansiolitici e antidepressivi sotto controllo medic
sospendendo l'eventuale allattamento. E comunque consigliabile per
prodotto per
tutte le neomamme frequentare dei corsi post partum", conclude.
avere tutte
le
informazioni sui farmaci
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E meno male che erano pericolosi i padri
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E meno male che erano pericolosi i padri
In quanto uomini si :w00t: :w00t: :w00t: :w00t:
Ma che strano , luca steffenoni ha raccontato di padri arrestati davanti ai figli e alla moglie, e in particolare i primi soffrivano e piangevano terribilmente perchè portavano via il loro pericoloso padre...(ma anche le mogli eh...su questo bisogna essere obiettivi)
Se hai letto tutto il libro, capirai cosa sto dicendo
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@Giulia
Delle "PORACCE"?
Cosa significa?
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@Giulia
Delle "PORACCE"?
Cosa significa?
poveracce, disgraziate ...
( ma te, con tutte le puntate dei cesaroni che te vedi ... non m'hai ancora imparato il romano?! :lol:)
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Tra le sensazioni dolorose MOOOLTO intense, non si può dimenticare quelle causate dai tumori maligni in fase terminale.
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Tra le sensazione dolorose MOOOLTO intense, non si può dimenticare quelle causate dai tumori maligni in fase terminale.
fabrizio, va bene che siamo maschi arrabbiati, ma qui stiamo finendo nella jella. Ci scanseranno tutti come dei beccamorti
( e detto da uno col mio avatar :cry: )
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@ Grifone : capisco si. Ho letto il libro, che secondo me e' fondamentale per le nostre tematiche
-
Tra le sensazione dolorose MOOOLTO intense, non si può dimenticare quelle causate dai tumori maligni in fase terminale.
guarda io passo: la gara tra chi soffre e sente più dolore non la voglio vincere proprio :D
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credete allo zio : COLICA RENALE . Piu' di una mi ha detto : e io che credevo che partorire fosse doloroso.
Grifone non datto una cazzata , perche' ok , il parto puo' essere doloroso, ma un buon modo di aumenatre il dolore, e ' quello di temerlo. Ci si irrigidisce e addio. E poi , e' vero che un maschio non partorisce e non puo' provare quel dolore, pero' mettiamo cosi' : io NON sono mai andato sotto al treno , pero' so che andarci sotto e' assai doloroso, e anche mortale :cool:
Confermo, io in vita mia ne ho avute 2, l'ultima a giugno di quest'anno. (l'altra 10 anni fa)
Beh, cmq quella e' una cosa che ti fa pensare che la morte poi non e' una cosa cosi' negativa, nel senso che il dolore a quel livello e' molto peggio.
Io ce l'ho avuto per un ora e mezzo. :sick:
-
Animus, ma uno che ti facesse un voltaren +buscopan intramuscolo ?
o direttamente un bell' oppiode, che cosi vedevi anche Nietzche che ti consegnava il suo manoscritto postumo , segreto e in unica copia ?
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Animus, ma uno che ti facesse un voltaren +buscopan intramuscolo ?
o direttamente un bell' oppiode, che cosi vedevi anche Nietzche che ti consegnava il suo manoscritto postumo , segreto e in unica copia ?
Essi' me l'hanno fatto, ma una mezz'ora l'ho passata a casa, quasi un altra per arrivare all'ospedale (mi ha portato mia moglie), un altra di attesa al pronto soccorso, etvolia',ecco passata un'ora e mezza all'Inferno. :diablo:
-
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Cosimo Tomaselli
Cosimo, non e' mia intenzione contestare il tuo operato, ma permettimi di dire che se uno non legge tutti i posts del topic, non ha il "polso" e la percezione esatta per "sentire" se l'opinione espressa, in questo caso da Harmonica , sia' oppropiata oppure esagerata.
Io che li ho letti tutti i posts di fabrizio, concordo col dire che e' straziante.
Pur non facendo esplicito riferimento al ballbusting (cioe' non lo nomina), ci allude e ci gira continuamente intorno come una mosca sulla cacca. :sick:
-
straziante....
mosca sulla cacca...
Ma, poi, chi non abbia resistito a nominarlo sei tu!
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straziante....
mosca sulla cacca...
Ma, poi, chi non abbia resistito a nominarlo sei tu!
Dai fabrizio fatti curare, dammi retta.
Non e' un forum il posto adatto per fare psicoterapia, e mi raccomando ... torna a trovarci quando sarai guarito.
:)
-
Litigare tra di noi è solo nocivo alla QM.
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Litigare tra di noi è solo nocivo alla QM.
Io ti ho dato un consiglio, poi, vedi te.
Bye bye
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Animus, sei tu che non ci fai niente qua dentro!! Tu non sei un vero antifemminista, tu sei piuttosto una specie di bacchettone che è cosa ben diversa dall'essere anti-femministi, ti dirò anzi che il bacchettonismo ha molte attinenze col femminismo di merda, ad esempio la stigmatizzazione delle questioni morali a discapito delle questioni fisiche che sono ben più gravi!!
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Animus, sei tu che non ci fai niente qua dentro!! Tu non sei un vero antifemminista, tu sei piuttosto una specie di bacchettone che è cosa ben diversa dall'essere anti-femministi, ti dirò anzi che il bacchettonismo ha molte attinenze col femminismo di merda
Si in effetti sono molto piu' moralista (cioe' un bacchettone, come mi chiami te) che un antifemministra, e a mio parere ... meno male.
ad esempio la stigmatizzazione delle questioni morali a discapito delle questioni fisiche che sono ben più gravi!!
In che senso, non ho capito perche' quelle fisiche sarebbero piu' gravi di quelle morali.. :blink:
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Si in effetti sono molto piu' moralista (cioe' un bacchettone, come mi chiami te) che un antifemministra, e a mio parere ... meno male.
In che senso, non ho capito perche' quelle fisiche sarebbero piu' gravi di quelle morali.. :blink:
Perchè ad un uomo sano di mente, cioè UN UOMO CON LE PALLE, che magari fa sport,tipo me, che non ha disturbi mentali tipo depressione o comunque debolezza psicologica, tipo i moralisti o idealisti del cazzo che mi sono sempre stati sul cazzo, fanno molto più male del cosiddetto male morale che fa male più che altro alle femminucce con la sensibilità femminile, infatti le LESBICHE FEMMINISTE DI MERDA danno più importanza alle questioni morali che alle questioni fisiche, come i MORALISTI BACCHETTONI DI MERDA
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Perchè ad un uomo sano di mente, cioè UN UOMO CON LE PALLE, che magari fa sport,tipo me, che non ha disturbi mentali tipo depressione o comunque debolezza psicologica, tipo i moralisti o idealisti del cazzo che mi sono sempre stati sul cazzo, fanno molto più male del cosiddetto male morale che fa male più che altro alle femminucce con la sensibilità femminile, infatti le LESBICHE FEMMINISTE DI MERDA danno più importanza alle questioni morali che alle questioni fisiche, come i MORALISTI BACCHETTONI DI MERDA
Vabbe' dai, adesso prenditi una camomilla altrimenti poi dici che sono stato io a farti venire un infarto.
LESBICHE FEMMINISTE DI MERDA
Ma tu non e' che per caso ti chiami Salvatore?
Tutti da li' arrivate, voi "antifemministi" del cazzo, eh? :doh:
Si fa l'incetta del pattume sui forum della qm...e che bella clientela. :sick:
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Essi' me l'hanno fatto, ma una mezz'ora l'ho passata a casa, quasi un altra per arrivare all'ospedale (mi ha portato mia moglie), un altra di attesa al pronto soccorso, etvolia',ecco passata un'ora e mezza all'Inferno. :diablo:
Mi ero dimenticato : Se quelli sono i tempi, addestra tua moglie a farti una fial di voltaren e 1 di buscopan nella stessa siringa ( 5 cc )
nella chiappa. Almeno, pur femmina, si rendera' utile. ( Sono misogeno :w00t: ? )
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Mi ero dimenticato : Se quelli sono i tempi, addestra tua moglie a farti una fial di voltaren e 1 di buscopan nella stessa siringa ( 5 cc )
nella chiappa. Almeno, pur femmina, si rendera' utile. ( Sono misogeno :w00t: ? )
essì poi se si sente a suo agio corre a voler fare la dottoressa pure lei...che non è mai troppo tardi..
nono
animus dei sopportare, altrimenti non sei un vero antifemminista...
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MisogEno?
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Molto doloroso è cadere dal V° piano: spappolamento di tutti gli organi, le ossa che si frantumano...
Stesso effetto fa un esplosione molto potente: c'è la forza d'urto.
Forza, per esempio, usata, a Madrid, nella strage dell'11 Marzo.
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Spagna, donna si uccide lanciandosi dall'ottavo piano e uccide un passante
È successo a Viladecans, vicino a Barcellona. La suicida è morta sul colpo, il passante è deceduto in ospedale
MADRID - Si è uccisa lanciandosi dall'ottavo piano di un palazzo e nella caduta ha ucciso un passante: è successo a Viladecans, vicino a Barcellona. Lo riferisce El Mundo sul suo sito. Il passante, un uomo di origine ucraina di 50 anni, è stato colpito in pieno dal corpo di una donna che si era gettata nel vuoto. La persona che era in compagnia della vittima è rimasta illesa. La suicida è morta sul colpo, mentre il passante, subito trasferito all'ospedale di Bellvitge, è deceduto poco dopo.
02 settembre 2009
http://www.corriere.it/cronache/09_settembre_02/spagna_suicida_uccide_passante_f6171796-979a-11de-b29b-00144f02aabc.shtml
Molto doloroso è cadere dal V° piano:...
E' vero. Che poi certe non si sanno neanche ammazzare... :lol:
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Altro che misogini. Questo e' diventato un forum di beccamorti, di cornacchie :ohmy: beh cosi' le femministe non ci attaccheranno mai
@ Uomo antico : dai, ora pero' stai esagerando. van bene le divergenze , pero' ricorda che gli scritti rimangono. Non ci facciamo una bella figura a insultarci a vicenda. e poi, ragione o no , certi epiteti ci si ritorcono contro
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Questa Catalana si può considerare una kamikaze!
E' morta, ma ha ucciso un uomo, E COL PROPRIO CORPO!
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MisogEno?
E' un neologismo, significa avere il gene della misoginia, MisoGeno appunto... :D
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Questa Catalana si può considerare una kamikaze!
E' morta, ma ha ucciso un uomo, E COL PROPRIO CORPO!
Le donne non sparano mai a vuoto.
Grandi.