Forum sulla Questione Maschile

Presentazioni => Presentazioni => Topic aperto da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 00:29:46 am

Titolo: Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 00:29:46 am
Ciao a tutti! 
Qualche tempo fa, mi sono imbattuta nel termine "misandria": ho navigato un bel po' sull'argomento e mi sono imbattuta in vario materiale, dal condivisibile al ributtante. In ogni caso, lo trovo un argomento interessante. 
Non mai ritenuto attendibile la pretesa che il femminismo risolvesse i problemi di entrambi i sessi; o anche solo che potesse parlare ad entrambi i sessi nello stesso modo. Ognuno di noi ha il sacrosanto diritto al proprio punto di vista: come io non accetto che siano gli uomini a definirmi, così trovo inaccettabile che una donna voglia decidere cos'è giusto, importante o "sano" per l'altro sesso. 
So che questo è uno spazio maschile, che qui sono un'ospite e lo accetto senza riserve. Allo stesso tempo, cerco un confronto leale, senza che nessuna delle due parti tenti di lusingare o manipolare l'altra. 
Miei punti fermi sono: parità di diritti e doveri, laicità, spirito razionale, libertà di ognuno di forgiare la propria vita, assumendosene la responsabilità. 
Spero che perlomeno con alcuni di voi si crei una bella corrente.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Sardus_Pater - Novembre 11, 2014, 01:34:17 am
Benvenuta :) .
Sono anch'io di spirito egualitarista, concordo con te.

PS Attenta al Piludu, in fondo è un bravo ragazzo :P .
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 01:42:45 am
Ciao!  ;)
Beh, lui è l'Oracolo del forum: si esprime sempre in forma oscura, ma a volte ci trovi della sostanza!
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Alberto1986 - Novembre 11, 2014, 01:49:10 am
Ciao a tutti! 
Qualche tempo fa, mi sono imbattuta nel termine "misandria": ho navigato un bel po' sull'argomento e mi sono imbattuta in vario materiale, dal condivisibile al ributtante. In ogni caso, lo trovo un argomento interessante. 
Non mai ritenuto attendibile la pretesa che il femminismo risolvesse i problemi di entrambi i sessi; o anche solo che potesse parlare ad entrambi i sessi nello stesso modo. Ognuno di noi ha il sacrosanto diritto al proprio punto di vista: come io non accetto che siano gli uomini a definirmi, così trovo inaccettabile che una donna voglia decidere cos'è giusto, importante o "sano" per l'altro sesso. 
So che questo è uno spazio maschile, che qui sono un'ospite e lo accetto senza riserve. Allo stesso tempo, cerco un confronto leale, senza che nessuna delle due parti tenti di lusingare o manipolare l'altra. 
Miei punti fermi sono: parità di diritti e doveri, laicità, spirito razionale, libertà di ognuno di forgiare la propria vita, assumendosene la responsabilità. 
Spero che perlomeno con alcuni di voi si crei una bella corrente.

Benvenuta. Come hai detto bene questo è uno spazio prettamente maschile, ma non abbiamo problemi di sorta nel discutere col sesso opposto quando dall'altra parte c'è veramente una voglia di dialogare, di approfondire e/o capire i temi riguardanti la questione maschile ed in generale i diritti ed i problemi del sesso maschile (tra noi abbiamo anche utenti di sesso femminile che partecipano attivamente ed assiduamente alla causa da anni, per cui...). Al contrario, invece, se l'obiettivo è quello di imporre la tua propria visione e/o creare polemiche inutili, sappi che hai scelto il posto sbagliato (ti dico questo perchè ci sono stati già dei precedenti in tal senso).
Per il resto non ho capito alcune delle tue affermazioni in rosso:
1-dici di esserti imbattuta in vario materiale riguardante la misandria e che alcune cose le condividi. Ho capito male io o veramente condividi qualcosa delle misandria?
2-il femminismo non poteva risolvere i problemi di entrambi i sessi semplicemente perchè l'obiettivo del femminismo era ed è quello di schiacciare in ogni modo possibile il sesso maschile ed avvantaggiare sempre e comunque il sesso femminile (a casa mia si chiama suprematismo femminile e discriminazione). Il femminismo è una pura ideologia d'odio e di falsità, che si serve del vittimismo e dei falsi dati per propagandare odio e zavorrare, nonché distruggere, il maschile in ogni settore sociale.  D'altronde i risultati disastrosi del femminismo sono sotto gli occhi di tutti, oramai. E non credo che troverai nessuno qui dentro disposto a bersi la storiella della presunta parità e della presunta liberazione della donna degenerati poi in misandria. 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: fabriziopiludu - Novembre 11, 2014, 02:02:08 am



 Ciao, da Fabrizio Piludu!


 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Vicus - Novembre 11, 2014, 02:26:07 am
Benvenuta :fiocco:
Non penso sia sbagliato che gli uomini diano consigli alle donne (e viceversa), siamo entrambi della specie umana e, sin dal dato biologico, fatti l’uno per l’altra e non per il conflitto.
Il femminismo ha creato problemi ad entrambi i sessi.
Tutti qui auspichiamo parità di diritti e doveri e spirito razionale: il femminismo li ha tolti alle donne, insieme alla femminilità.
La libertà di forgiare la propria vita incontra dei limiti quando si decide di viverla insieme a un altro.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 03:51:17 am
Grazie, Alberto. 
 
Per il resto non ho capito alcune delle tue affermazioni in rosso:
1-dici di esserti imbattuta in vario materiale riguardante la misandria e che alcune cose le condividi. Ho capito male io o veramente condividi qualcosa delle misandria?
2-il femminismo non poteva risolvere i problemi di entrambi i sessi semplicemente perchè l'obiettivo del femminismo era ed è quello di schiacciare in ogni modo possibile il sesso maschile ed avvantaggiare sempre e comunque il sesso femminile (a casa mia si chiama suprematismo femminile e discriminazione). Il femminismo è una pura ideologia d'odio e di falsità, che si serve del vittimismo e dei falsi dati per propagandare odio e zavorrare, nonché distruggere, il maschile in ogni settore sociale.  D'altronde i risultati disastrosi del femminismo sono sotto gli occhi di tutti, oramai. E non credo che troverai nessuno qui dentro disposto a bersi la storiella della presunta parità e della presunta liberazione della donna degenerati poi in misandria.
 
1) Se rileggi con attenzione, noterai che la relatività del mio giudizio riguardava una messe non meglio precisata di materiale sulla misandria, non a favore della stessa: scritti di ogni genere. Spero che nessuno mi attribuisca un'intelligenza e un'educazione così modeste da presentarmi in casa d'altri dichiarandomi a favore della denigrazione di chi mi ospita. 
2)Anch'io ho molti problemi con il femminismo, ma non condivido la tua opinione. Spero che la discussione sulle singole questioni faccia emergere le mie posizioni e mi aiuti a confrontarle con quelle di altri utenti, in uno spirito sempre illuminato e costruttivo. 
Per concludere, non ho storielle da far bere a nessuno: ho solo fatti ed opinioni, entrambi discutibili ad libitum. Come ho precisato nella mia presentazione, né aggredire gli uomini né lusingarli rientra nel mio metodo. 
Ti ringrazio per la tua franchezza. 
 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 04:00:36 am
 
Benvenuta :fiocco:
Non penso sia sbagliato che gli uomini diano consigli alle donne (e viceversa), siamo entrambi della specie umana e, sin dal dato biologico, fatti l’uno per l’altra e non per il conflitto.
Il femminismo ha creato problemi ad entrambi i sessi.
Tutti qui auspichiamo parità di diritti e doveri e spirito razionale: il femminismo li ha tolti alle donne, insieme alla femminilità.
La libertà di forgiare la propria vita incontra dei limiti quando si decide di viverla insieme a un altro.
 
Grazie, Vicus. :) 
Dar consigli è un conto, ma pretendere di definire unilateralmente l'altro, i suoi sentimenti e i suoi bisogni, è cosa molto diversa. Penso che buona parte dei problemi tra i sessi nascano da questa invasione di campo.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 04:01:52 am


 Ciao, da Fabrizio Piludu!


 
 
Ciao, monellaccio! :P
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: zagaro - Novembre 11, 2014, 06:49:10 am
Ciao a tutti! 
Qualche tempo fa, mi sono imbattuta nel termine "misandria": ho navigato un bel po' sull'argomento e mi sono imbattuta in vario materiale, dal condivisibile al ributtante. In ogni caso, lo trovo un argomento interessante. 
Non mai ritenuto attendibile la pretesa che il femminismo risolvesse i problemi di entrambi i sessi; o anche solo che potesse parlare ad entrambi i sessi nello stesso modo. Ognuno di noi ha il sacrosanto diritto al proprio punto di vista: come io non accetto che siano gli uomini a definirmi, così trovo inaccettabile che una donna voglia decidere cos'è giusto, importante o "sano" per l'altro sesso. 
So che questo è uno spazio maschile, che qui sono un'ospite e lo accetto senza riserve. Allo stesso tempo, cerco un confronto leale, senza che nessuna delle due parti tenti di lusingare o manipolare l'altra. 
Miei punti fermi sono: parità di diritti e doveri, laicità, spirito razionale, libertà di ognuno di forgiare la propria vita, assumendosene la responsabilità. 
Spero che perlomeno con alcuni di voi si crei una bella corrente.
benvenuta.
innanzitutto complienti per lo spirito egalitario,e poi due cose,che poi sono due limiti della realtà in cui vuoi immergerti, e che appunto definire è un lavoro che può essere solo complementare fra le parti interessate caratterizzato da un suo diveniere (importante quanto le basi di partenza), e se i nostri pensieri li possiamo paragonare a puri spiriti e quindi fatti tutti della 'stessa sostanza'  in tutti noi (tanto per usare le paroloni), non è così per fortuna  o purtroppo la nosta fisicità elemento che dobbiamo sempre tenerne conto. 
per il resto di nuovo benenuta e buona fortuna qualunque sia  il tuo 'viaggio'
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 07:35:13 am
benvenuta.
innanzitutto complienti per lo spirito egalitario,e poi due cose,che poi sono due limiti della realtà in cui vuoi immergerti, e che appunto definire è un lavoro che può essere solo complementare fra le parti interessate caratterizzato da un suo diveniere (importante quanto le basi di partenza), e se i nostri pensieri li possiamo paragonare a puri spiriti e quindi fatti tutti della 'stessa sostanza'  in tutti noi (tanto per usare le paroloni), non è così per fortuna  o purtroppo la nosta fisicità elemento che dobbiamo sempre tenerne conto. 
per il resto di nuovo benenuta e buona fortuna qualunque sia  il tuo 'viaggio'
 
Ciao, Zagaro! Ti seguo molto, mi hai sempre ispirata.  :wub:
Sono d'accordo con te: la rimozione della biologia dall'analisi dei ruoli storici dei due sessi può portarci a fare solo torte di fango. Ed è uno dei maggiori limiti dell'attuale teoria genderqueer.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Fazer - Novembre 11, 2014, 08:26:06 am
Benvenuta  :)
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 08:37:03 am
 :)
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 11, 2014, 09:58:20 am
ciao e benvenuta!
sono molto d'accordo con quanto dici.
Credo che lo spirito "originario" delle rivendicazioni maschili fosse più o meno simile al tuo.
Il problema è di terminologia. C'è chi pensa che il femminismo, come si è strutturato, non ha nulla a che fare con i diritti delle donne. C'è chi pensa che, senza il femminismo, alcuni diritti consequenziali alla democrazia non sarebbero mai potuti essere concessi.
Non saprei che dire.. mi sembrano le stesse discussioni sul comunismo. E sul fatto che lo spirito originario fosse altro, ma il punto è che alla fine giudichiamo le ideologie dalla loro declinazione storica.

Insomma, anche ammettendo e concedendo che il femminismo fosse nato con intenzioni buone ed esclusivamente per concedere, in un mondo mutato, la possibilità  alle donne di non dover dipendere da qualcun altro, .. beh... qualcosa dev'essere andato storto.  :D
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 10:17:41 am
ciao e benvenuta!
sono molto d'accordo con quanto dici.
Credo che lo spirito "originario" delle rivendicazioni maschili fosse più o meno simile al tuo.
Il problema è di terminologia. C'è chi pensa che il femminismo, come si è strutturato, non ha nulla a che fare con i diritti delle donne. C'è chi pensa che, senza il femminismo, alcuni diritti consequenziali alla democrazia non sarebbero mai potuti essere concessi.
Non saprei che dire.. mi sembrano le stesse discussioni sul comunismo. E sul fatto che lo spirito originario fosse altro, ma il punto è che alla fine giudichiamo le ideologie dalla loro declinazione storica.

Insomma, anche ammettendo e concedendo che il femminismo fosse nato con intenzioni buone ed esclusivamente per concedere, in un mondo mutato, la possibilità  alle donne di non dover dipendere da qualcun altro, .. beh... qualcosa dev'essere andato storto.  :D
 
Ciao, Rita :cool:! 
Ho l'impressione che tu, proprio come me, sia una persona senza idoli e senza tabù.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 11, 2014, 10:23:55 am
ciao e benvenuta!
sono molto d'accordo con quanto dici.
Credo che lo spirito "originario" delle rivendicazioni maschili fosse più o meno simile al tuo.
Il problema è di terminologia. C'è chi pensa che il femminismo, come si è strutturato, non ha nulla a che fare con i diritti delle donne. C'è chi pensa che, senza il femminismo, alcuni diritti consequenziali alla democrazia non sarebbero mai potuti essere concessi.
Non saprei che dire.. mi sembrano le stesse discussioni sul comunismo. E sul fatto che lo spirito originario fosse altro, ma il punto è che alla fine giudichiamo le ideologie dalla loro declinazione storica.

Insomma, anche ammettendo e concedendo che il femminismo fosse nato con intenzioni buone ed esclusivamente per concedere, in un mondo mutato, la possibilità  alle donne di non dover dipendere da qualcun altro, .. beh... qualcosa dev'essere andato storto.  :D

siccome sono pigra.. aggiungo il link di un amico che, come si suol dire.. ha reso l'idea (la mia) sulla questione http://fahreunblog.wordpress.com/2014/08/07/donne/

Peraltro, come riporto nel commento, mi colpì l'affermazione di Bertrand Russell (e qui si parla dell'epoca del "vetero-femminismo") che già preannunciava una sorta di suprematismo già palpabile all'epoca.

"Vale la pena però osservare che la rapidità con cui le donne, nei paesi di civiltà più avanzata, hanno conquistato i diritti politici è senza paragone nel passato, se consideriamo lo straordinario mutamento ideologico avveratosi. L’abolizione della schiavitù è un fenomeno più o meno analogo, ma, dopo tutto, la schiavitù non esisteva in Europa ai tempi nostri, e non riguarda nulla di così intimo come le relazioni tra uomini e donne. Le cause di questo improvviso mutamento credo siano duplici: da un lato, vi è stato l’influsso diretto dell’ideologia democratica, che rendeva impossibile dare risposte logiche alle domande delle donne; dall’altro, c’era il fatto che una quantità sempre maggiore di donne era costretta a guadagnarsi la vita fuori di casa rendendosi in tal modo indipendenti, per i bisogni dell’esistenza quotidiana, dai marito o dai padri. Tale situazione raggiunse naturalmente il suo culmine durante la guerra, quando molto lavoro fatto di solito dagli uomini dovette essere assunto dalle donne. Prima della guerra una delle obiezioni più comuni al voto alle donne, era che le donne sarebbero state tutte pacifiste. Durante la guerra, esse diedero una confutazione piena dell’accusa, e il voto fu loro concesso proprio per la loro partecipazione ad azioni cruente. Per i pionieri idealisti, i quali immaginavano che le donne avrebbero elevato il tono morale della politica, ciò può essere stata una delusione; ma sembra destino degli idealisti quello di riuscire a ottenere le cose per cui lottarono, in una forma che distrugge i loro stessi ideali. I diritti delle donne in realtà non implicavano nessuna superiorità morale o di altro genere; erano soltanto diritti appartenenti ad esseri umani, o piuttosto legati ad argomentazioni generiche a favore della democrazia. Ma come sempre avviene quando una classe o una nazione oppressa reclama i propri diritti, i difensori cercarono di rafforzare l’argomentazione generica con quella specifica dei meriti peculiari delle donne, e tali meriti erano di solito rappresentato come di ordine morale”[/b]"

Il problema è che mentre quando si parla di altre rivendicazioni storiche, questo rafforzamento sulle peculiarità morali o superiori dei reclamanti non trova terreno fertile e presto o tardi tende al riequilibrio una volta ottenuta la possibilità reclamata nel caso di genere, questo rafforzamento si è ingigantito trovando terreno fertile. (e sui vari motivi di questo terreno fertile abbiamo discusso più volte, nello stesso patriarcato, secondo la mia opinione, c'era già, in nuce, questo humus)
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 11, 2014, 10:30:46 am
 
Ciao, Rita :cool:! 
Ho l'impressione che tu, proprio come me, sia una persona senza idoli e senza tabù.

 :lol: è probabile.. molti mi hanno accusata di cerchiobottismo.
In realtà diffido da chi vede il "male assoluto" ovunque, così come da chi vede il "bene assoluto" in una soluzione senza analizzarla.

Certo.. uno dice, il problema dell'analisi è che poi si rischia di non muoversi mai.

In effetti sulla pars destruens (come dicono quelli che parlano bene) credo che tutti i mascolinisti di tutte le correnti (tradizionaliste e moderniste, col ritorno alla differenziazione fra diritti e doveri o all'uguaglianza fra diritti e doveri) siano d'accordo.

Sulla pars costruens ci si divide.. ma tant'è.. io dico spesso che è probabile che entrambe le strade possano portare prima o poi ad un riequilibrio se sono affrontate con onestà e rispetto di tutti i punti di vista.

E questo proprio perché credo che la biologia, se lasciata libera e regolamentata con principi e leggi che ne tengano conto e che tendano a correggerne le imperfezioni senza forzarla è ancora regina incontrastata.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 10:58:35 am
Il problema è che mentre quando si parla di altre rivendicazioni storiche, questo rafforzamento sulle peculiarità morali o superiori dei reclamanti non trova terreno fertile e presto o tardi tende al riequilibrio una volta ottenuta la possibilità reclamata nel caso di genere, questo rafforzamento si è ingigantito trovando terreno fertile. (e sui vari motivi di questo terreno fertile abbiamo discusso più volte, nello stesso patriarcato, secondo la mia opinione, c'era già, in nuce, questo humus)
 
Più che il patriarcato in generale, io credo che una delle fonti di questa anacronistica pretesa di superiorità morale sia l'abbraccio tra femminismo americano e fondamentalismo protestante: esportato poi in tutto il mondo, grazie alla diffusione dell'inglese, al Web e alla grande capacità di comunicazione delle principali femministe americane (parlo ovviamente di tempi recentissimi). E che il lucchetto di questa orribile alleanza sia la sessuofobia: un motivo purtroppo ricorrente nell'attivismo femminista, fin dalle sue origini. 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: vnd - Novembre 11, 2014, 11:21:36 am
Spero che perlomeno con alcuni di voi si crei una bella corrente.

Ne dubito...
In ogni caso, benvenuta.

Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: vnd - Novembre 11, 2014, 11:26:35 am
Benvenuta :fiocco:
Non penso sia sbagliato che gli uomini diano consigli alle donne (e viceversa), siamo entrambi della specie umana e, sin dal dato biologico, fatti l’uno per l’altra e non per il conflitto.
Il femminismo ha creato problemi ad entrambi i sessi.
Tutti qui auspichiamo parità di diritti e doveri e spirito razionale: il femminismo li ha tolti alle donne, insieme alla femminilità.
La libertà di forgiare la propria vita incontra dei limiti quando si decide di viverla insieme a un altro.

Anzi.
Io ritengo di avere il diritto di comportarmi, con mia figlia, allo stesso modo che con mio figlio.
Entrambi, finché vivono a casa mia, a mie spese, hanno il dovere di tenere in debita considerazione ciò che dico.
E se io pretendo da mio figlio una certa etica e l'adeguamento ai miei concetti di rispettabilità, faccio lo stesso con mia figlia.
Chi non è d'accordo, prego, andare.

Questo come padre.



Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Lucia - Novembre 11, 2014, 11:34:47 am
Benvenuta!
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 11:41:26 am
:lol: è probabile.. molti mi hanno accusata di cerchiobottismo.
In realtà diffido da chi vede il "male assoluto" ovunque, così come da chi vede il "bene assoluto" in una soluzione senza analizzarla.
 
Io sono stata chiamata maschilista, femminista d'assalto, trans, transfobica, omofoba, lesbica, eterosissista, comunista, fascista... a causa delle stesse idee, espresse in ambienti diversi! E' il destino di chi non versa il cervello all'ammasso. 
   
Certo.. uno dice, il problema dell'analisi è che poi si rischia di non muoversi mai.
 
E' più immobilizzante la cecità ideologica!
In effetti sulla pars destruens (come dicono quelli che parlano bene) credo che tutti i mascolinisti di tutte le correnti (tradizionaliste e moderniste, col ritorno alla differenziazione fra diritti e doveri o all'uguaglianza fra diritti e doveri) siano d'accordo.

Sulla pars costruens ci si divide.. ma tant'è.. io dico spesso che è probabile che entrambe le strade possano portare prima o poi ad un riequilibrio se sono affrontate con onestà e rispetto di tutti i punti di vista.

E questo proprio perché credo che la biologia, se lasciata libera e regolamentata con principi e leggi che ne tengano conto e che tendano a correggerne le imperfezioni senza forzarla è ancora regina incontrastata.

Non sono contraria ad interventi sul corpo e sulla natura, nell'ottica di una scultura di sè. Sono però contraria alla pretesa, ipocrita e vuotamente accademica (penso per esempio al cyberfemminismo) di rimuovere il concetto stesso di biologia.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 11:43:25 am
Benvenuta!
 
Ciao, Lucia!
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 11:50:04 am
Ne dubito...
In ogni caso, benvenuta.
 
Grazie.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Animus - Novembre 11, 2014, 11:52:09 am
 
Più che il patriarcato in generale, io credo che una delle fonti di questa anacronistica pretesa di superiorità morale sia l'abbraccio tra femminismo americano e fondamentalismo protestante
E che il lucchetto di questa orribile alleanza sia la sessuofobia: un motivo purtroppo ricorrente nell'attivismo femminista, fin dalle sue origini.

E' solo un  "medium", invece la considerazione sul'origine sessuofobica è giusta, ergo, è sempre lo stesso odio - mutatis mutandis- "aggiornato" ( oggi si direbbe "up to date") ai Tempi.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: fabriziopiludu - Novembre 11, 2014, 12:02:20 pm

 
siccome sono pigra.. aggiungo il link di un amico che, come si suol dire.. ha reso l'idea (la mia) sulla questione http://fahreunblog.wordpress.com/2014/08/07/donne/

Peraltro, come riporto nel commento, mi colpì l'affermazione di Bertrand Russell (e qui si parla dell'epoca del "vetero-femminismo") che già preannunciava una sorta di suprematismo già palpabile all'epoca.

"Vale la pena però osservare che la rapidità con cui le donne, nei paesi di civiltà più avanzata, hanno conquistato i diritti politici è senza paragone nel passato, se consideriamo lo straordinario mutamento ideologico avveratosi. L’abolizione della schiavitù è un fenomeno più o meno analogo, ma, dopo tutto, la schiavitù non esisteva in Europa ai tempi nostri, e non riguarda nulla di così intimo come le relazioni tra uomini e donne. Le cause di questo improvviso mutamento credo siano duplici: da un lato, vi è stato l’influsso diretto dell’ideologia democratica, che rendeva impossibile dare risposte logiche alle domande delle donne; dall’altro, c’era il fatto che una quantità sempre maggiore di donne era costretta a guadagnarsi la vita fuori di casa rendendosi in tal modo indipendenti, per i bisogni dell’esistenza quotidiana, dai marito o dai padri. Tale situazione raggiunse naturalmente il suo culmine durante la guerra, quando molto lavoro fatto di solito dagli uomini dovette essere assunto dalle donne. Prima della guerra una delle obiezioni più comuni al voto alle donne, era che le donne sarebbero state tutte pacifiste. Durante la guerra, esse diedero una confutazione piena dell’accusa, e il voto fu loro concesso proprio per la loro partecipazione ad azioni cruente. Per i pionieri idealisti, i quali immaginavano che le donne avrebbero elevato il tono morale della politica, ciò può essere stata una delusione; ma sembra destino degli idealisti quello di riuscire a ottenere le cose per cui lottarono, in una forma che distrugge i loro stessi ideali. I diritti delle donne in realtà non implicavano nessuna superiorità morale o di altro genere; erano soltanto diritti appartenenti ad esseri umani, o piuttosto legati ad argomentazioni generiche a favore della democrazia. Ma come sempre avviene quando una classe o una nazione oppressa reclama i propri diritti, i difensori cercarono di rafforzare l’argomentazione generica con quella specifica dei meriti peculiari delle donne, e tali meriti erano di solito rappresentato come di ordine morale”[/b]"

Il problema è che mentre quando si parla di altre rivendicazioni storiche, questo rafforzamento sulle peculiarità morali o superiori dei reclamanti non trova terreno fertile e presto o tardi tende al riequilibrio una volta ottenuta la possibilità reclamata nel caso di genere, questo rafforzamento si è ingigantito trovando terreno fertile. (e sui vari motivi di questo terreno fertile abbiamo discusso più volte, nello stesso patriarcato, secondo la mia opinione, c'era già, in nuce, questo humus)
Si ha SEMPRE la tendenza a ricordare i Sorveglianti di Schiavi.
 E, ancora a Novembre 2014, si è riluttanti ad ammettere l'esistenza delLE Sorveglianti di Schiavi, armate di frusta.
 Le DONNE Indie che frustavano gli UOMINI Schiavi neri.
 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 11, 2014, 12:23:23 pm
  Si ha SEMPRE la tendenza a ricordare i Sorveglianti di Schiavi.
 E, ancora a Novembre 2014, si è riluttanti ad ammettere l'esistenza delLE Sorveglianti di Schiavi, armate di frusta.
 Le DONNE Indie che frustavano gli UOMINI Schiavi neri.
 

hai ragione.. infatti Russell, che probabilmente non aveva versato il cervello all'ammasso un po' il problema se lo pone:

Vale la pena però osservare che la rapidità con cui le donne, nei paesi di civiltà più avanzata, hanno conquistato i diritti politici è senza paragone nel passato, se consideriamo lo straordinario mutamento ideologico avveratosi. L’abolizione della schiavitù è un fenomeno più o meno analogo, ma, dopo tutto, la schiavitù non esisteva in Europa ai tempi nostri, e non riguarda nulla di così intimo come le relazioni tra uomini e donne.

certo non aveva azzeccato esattamente il punto. Ma almeno un punto interrogativo sul perché l'evoluzione del femminismo e dell'emancipazione femminile è stato così veloce e diverso dall'emancipazione della schiavitù se l'è posto.

Imho poi il punto vero è che la condizione femminile verteva di più sul versante "tutela-protezione" che non "schiavismo". E' lo stesso discorso che si faceva di là. Anche nell'ottocento, anche quando vigeva lo jus corrigendi, nessuna legge permetteva di considerare la moglie un oggetto di cui fare quel che si voleva, come accadeva per lo schiavo nelle piantagioni. Esistevano limiti e possibilità per le donne di rivolgersi allo Stato o a una giurisdizione superiore se il marito la maltrattava o non adempiva ai suoi doveri di tutela.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Massimo - Novembre 11, 2014, 13:52:46 pm
Mi sono sempre chiesto che cosa attiri tanto le donne verso gli spazi e gli ambiti MASCHILI: pare che non sopportiate il concetto
che possiate e DOBBIATE essere escluse dalle riflessioni, dalle considerazioni e dalla complicità maschile. Noi maschi non vogliamo
entrare a tutti i costi nei gruppi e negli ambiti femminili. Perchè voi allora volete infilarvi ed infiltrarvi per forza in quelli MASCHILI?
Forse esiste un desiderio femminile inconscio di controllare e spiare l'altro sesso. Ed è curioso constatare che anche il femminismo
veda con sospetto e DETESTI il separatismo maschile (mentre esalta quello femminile). Gli uomini in gruppo, senza la presenza e
l'influenza femminile sono pericolosi: dobbiamo andare a vedere quello che fanno, anche se parlano DI LORO STESSI, DEI LORO
INTERESSI, DEI LORO PENSIERI, DELLE LORO SENSAZIONI, DEI LORO DESIDERI e DEI LORO OBIETTIVI. Ecco perchè da qualche anno vado constatando che su questo forum stanno arrivando femmine attirate da noi come le mosche attirate dal miele. Hai già
detto che questo è uno SPAZIO MASCHILE: non aspettarti che qui ti venga data ragione a tutti i costi e non attenderti cortesie o
smancerie. Qui si parla dei temi della maschilità, appunto valorizzandola e si combatte la misandria. Se ti va bene, benvenuta!
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 11, 2014, 14:03:29 pm
Mi sono sempre chiesto che cosa attiri tanto le donne verso gli spazi e gli ambiti MASCHILI: pare che non sopportiate il concetto
che possiate e DOBBIATE essere escluse dalle riflessioni, dalle considerazioni e dalla complicità maschile. Noi maschi non vogliamo
entrare a tutti i costi nei gruppi e negli ambiti femminili. Perchè voi allora volete infilarvi ed infiltrarvi per forza in quelli MASCHILI?
Forse esiste un desiderio femminile inconscio di controllare e spiare l'altro sesso. Ed è curioso constatare che anche il femminismo
veda con sospetto e DETESTI il separatismo maschile (mentre esalta quello femminile). Gli uomini in gruppo, senza la presenza e
l'influenza femminile sono pericolosi: dobbiamo andare a vedere quello che fanno, anche se parlano DI LORO STESSI, DEI LORO
INTERESSI, DEI LORO PENSIERI, DELLE LORO SENSAZIONI, DEI LORO DESIDERI e DEI LORO OBIETTIVI. Ecco perchè da qualche anno vado constatando che su questo forum stanno arrivando femmine attirate da noi come le mosche attirate dal miele. Hai già
detto che questo è uno SPAZIO MASCHILE: non aspettarti che qui ti venga data ragione a tutti i costi e non attenderti cortesie o
smancerie. Qui si parla dei temi della maschilità, appunto valorizzandola e si combatte la misandria. Se ti va bene, benvenuta!

Massimo ti sfugge comunque sempre che questo è uno spazio pubblico e chiunque può vedere quello che fate e quello che dite quando parlate di voi stessi anche senza intervenire. Anzi. Se l'intento fosse il controllo sarebbe molto meglio leggere senza mai intervenire.

Citazione
quello che fanno, anche se parlano DI LORO STESSI, DEI LORO
INTERESSI, DEI LORO PENSIERI, DELLE LORO SENSAZIONI, DEI LORO DESIDERI e DEI LORO OBIETTIVI
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Massimo - Novembre 11, 2014, 14:13:00 pm
Massimo ti sfugge comunque sempre che questo è uno spazio pubblico e chiunque può vedere quello che fate e quello che dite quando parlate di voi stessi anche senza intervenire. Anzi. Se l'intento fosse il controllo sarebbe molto meglio leggere senza mai intervenire.

Forse ti sfugge il particolare - non irrilevante - che lo spazio pubblico serve per far entrare in contatto individui di sesso maschile
che pensavano di essere i soli a pensarla in un certo modo. E magari pensavano anche di essere dei matti, visto che il mondo di
fuori andava in una direzione opposta. Grazie a questo forum ci siamo invece incontrati e abbiamo iniziato la sacrosanta battaglia
per la valorizzazione della maschilità. Attirare le donne non è l'obiettivo di questo forum. E' solo un risultato. Solo in parte gradito
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Alberto1986 - Novembre 11, 2014, 14:46:42 pm
Grazie, Alberto.   
1) Se rileggi con attenzione, noterai che la relatività del mio giudizio riguardava una messe non meglio precisata di materiale sulla misandria, non a favore della stessa: scritti di ogni genere. Spero che nessuno mi attribuisca un'intelligenza e un'educazione così modeste da presentarmi in casa d'altri dichiarandomi a favore della denigrazione di chi mi ospita. 
2)Anch'io ho molti problemi con il femminismo, ma non condivido la tua opinione. Spero che la discussione sulle singole questioni faccia emergere le mie posizioni e mi aiuti a confrontarle con quelle di altri utenti, in uno spirito sempre illuminato e costruttivo. 


1-Bhè sai, non sarebbe la prima volta che qualche maestrina arriva sul forum ben armata di spiegazioni sul perchè esiste la misandria ed il femminismo. Mi fa, comunque, piacere sapere che non è il tuo caso.  ;)
2- Sono curioso di conoscere i tuoi problemi col femminismo.


Citazione da: Dolce Alice
Per concludere, non ho storielle da far bere a nessuno: ho solo fatti ed opinioni, entrambi discutibili ad libitum. Come ho precisato nella mia presentazione, né aggredire gli uomini né lusingarli rientra nel mio metodo. 
Ti ringrazio per la tua franchezza.


Bene, parti col piede giusto allora. Da quanto ho capito ci segui da un pò, quindi dovresti conoscere almeno i concetti fondamentali e le discussioni più rilevanti della QM.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: zagaro - Novembre 11, 2014, 15:16:09 pm
hai ragione.. infatti Russell, che probabilmente non aveva versato il cervello all'ammasso un po' il problema se lo pone:

Vale la pena però osservare che la rapidità con cui le donne, nei paesi di civiltà più avanzata, hanno conquistato i diritti politici è senza paragone nel passato, se consideriamo lo straordinario mutamento ideologico avveratosi. L’abolizione della schiavitù è un fenomeno più o meno analogo, ma, dopo tutto, la schiavitù non esisteva in Europa ai tempi nostri, e non riguarda nulla di così intimo come le relazioni tra uomini e donne.

certo non aveva azzeccato esattamente il punto. Ma almeno un punto interrogativo sul perché l'evoluzione del femminismo e dell'emancipazione femminile è stato così veloce e diverso dall'emancipazione della schiavitù se l'è posto.

Imho poi il punto vero è che la condizione femminile verteva di più sul versante "tutela-protezione" che non "schiavismo". E' lo stesso discorso che si faceva di là. Anche nell'ottocento, anche quando vigeva lo jus corrigendi, nessuna legge permetteva di considerare la moglie un oggetto di cui fare quel che si voleva, come accadeva per lo schiavo nelle piantagioni. Esistevano limiti e possibilità per le donne di rivolgersi allo Stato o a una giurisdizione superiore se il marito la maltrattava o non adempiva ai suoi doveri di tutela.

come hai scrittoin altri parti del forum l'evoluzione della condizione femminile non è statal'evouzione di una parte della società definita da determinati parametri - chesso per fare un esempio gli iloti nei confronti degli spartani o di una forma di minoranza etnica rispetto al gruppo etnico maggioritario-, ma è stata l'evoluzione di un soggetto economico parte integrante della medesima società, che oltre ad esserne parte  è anche un centro decisionale nella stessa società e che quindi ha coscenza di se. un soggetto che oltre a subire una liberalizzazione economica, pensa alla divisione del lavoro nel mondo rurale, è stato protoganista anche di una rivoluzione culturale quando tramitel a  pillola ha scisso la propria attività sessuale dalla procreazione, mentre prima questo era a solo appannaggio del maschio. fatto ultimo che ha messo in crisi anche la stessa famiglia normativa-mononucleare che si era affermata nelle società industrializzate
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 11, 2014, 15:53:41 pm
 
Più che il patriarcato in generale, io credo che una delle fonti di questa anacronistica pretesa di superiorità morale sia l'abbraccio tra femminismo americano e fondamentalismo protestante: esportato poi in tutto il mondo, grazie alla diffusione dell'inglese, al Web e alla grande capacità di comunicazione delle principali femministe americane (parlo ovviamente di tempi recentissimi). E che il lucchetto di questa orribile alleanza sia la sessuofobia: un motivo purtroppo ricorrente nell'attivismo femminista, fin dalle sue origini.

La sessuofobia nuda e cruda farebbe ridere i polli. Oggi viviamo in sessocrazia, chi si oppone è un eretico e le piglia di brutto.

Benvenuta.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 11, 2014, 16:09:14 pm
come hai scrittoin altri parti del forum l'evoluzione della condizione femminile non è statal'evouzione di una parte della società definita da determinati parametri - chesso per fare un esempio gli iloti nei confronti degli spartani o di una forma di minoranza etnica rispetto al gruppo etnico maggioritario-, ma è stata l'evoluzione di un soggetto economico parte integrante della medesima società, che oltre ad esserne parte  è anche un centro decisionale nella stessa società e che quindi ha coscenza di se. un soggetto che oltre a subire una liberalizzazione economica, pensa alla divisione del lavoro nel mondo rurale, è stato protoganista anche di una rivoluzione culturale quando tramitel a  pillola ha scisso la propria attività sessuale dalla procreazione, mentre prima questo era a solo appannaggio del maschio. fatto ultimo che ha messo in crisi anche la stessa famiglia normativa-mononucleare che si era affermata nelle società industrializzate

quoto tutto tranne l'ultima parte  :huh:

Citazione
è stato protoganista anche di una rivoluzione culturale quando tramitel a  pillola ha scisso la propria attività sessuale dalla procreazione, mentre prima questo era a solo appannaggio del maschio
.

non credo che la decisione sulla procreazione fosse esclusivamente appannaggio dell'uomo. Se pur non c'era la pillola, è lecito pensare che le donne molto esperte conoscessero il proprio corpo, altrimenti una prostituta dell'ante-pillola avrebbe avuto un'infinità di figli e sarebbe sempre stata incinta.

Che la pillola sia stata una "rivoluzione" perché, ad oggi è il contraccettivo più sicuro ed è completamente in mano alla donna è vero. Ma che in tempi andati non si ricorresse a pratiche come le lavande, le spugnette tipo diaframma (c'è un gustoso aneddoto su Vittorio Emanuele II in cui dopo un focoso incontro con una signorina allegra, la suddetta si spaventò perché non riusciva più a recuperare la "spugnetta" per prevenire le gravidanze e venne chiamato il medico di Corte  :lol:) e per finire non si rimediasse anche dopo con le interruzioni di gravidanza beh.. mi pare un po' azzardato pensarlo.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Angelo - Novembre 11, 2014, 16:28:03 pm
Mi sono sempre chiesto che cosa attiri tanto le donne verso gli spazi e gli ambiti MASCHILI: pare che non sopportiate il concetto
che possiate e DOBBIATE essere escluse dalle riflessioni, dalle considerazioni e dalla complicità maschile. Noi maschi non vogliamo
entrare a tutti i costi nei gruppi e negli ambiti femminili. Perchè voi allora volete infilarvi ed infiltrarvi per forza in quelli MASCHILI?
Forse esiste un desiderio femminile inconscio di controllare e spiare l'altro sesso. Ed è curioso constatare che anche il femminismo
veda con sospetto e DETESTI il separatismo maschile (mentre esalta quello femminile). Gli uomini in gruppo, senza la presenza e
l'influenza femminile sono pericolosi: dobbiamo andare a vedere quello che fanno, anche se parlano DI LORO STESSI, DEI LORO
INTERESSI, DEI LORO PENSIERI, DELLE LORO SENSAZIONI, DEI LORO DESIDERI e DEI LORO OBIETTIVI. Ecco perchè da qualche anno vado constatando che su questo forum stanno arrivando femmine attirate da noi come le mosche attirate dal miele. Hai già
detto che questo è uno SPAZIO MASCHILE: non aspettarti che qui ti venga data ragione a tutti i costi e non attenderti cortesie o
smancerie. Qui si parla dei temi della maschilità, appunto valorizzandola e si combatte la misandria. Se ti va bene, benvenuta!

Massimo, per come si stanno mettendo le cose, tenendo presente l'avanzare della fame, è bene che anche donne comincino a farsi un'idea di noi che sia diversa da quella fatta dai soliti mercenari che agiscono per conto terzi (volenti o nolenti). Per farsi un'idea diversa devono dialogare. Tieni presente che una femminista che parlò con noi, per poco tempo, è ormai un legno pieno di buchi e tarli. E, quella persona (sono buono oggi, la chiamo con termini umani), ormai deve riciclarsi per lavorare e mangiare (e deve anche stare attenta alle sue "ex amiche femministe"). 250 messaggi circa, senza censura, hanno dimostrato alla femminista (che alcuni esaltano sempre un pochino troppo) , che lei ha combattuto per favorire il suo nemico. In pratica il suo "amico" gli ha detto che noi "eravamo i nemici da abbattere"... Poi, la sicula femminista ha, in piccolissima parte, compreso che il nemico è dall'altro lato. Adesso questa nuova utente è venuta con calma. Alla calma si risponde con calma. Vigili ed attenti sì, ma con calma.
Sulla questione che ci sia un incremento di giovincelle che smaniano di seguirci... Beh, falle venire. Se vogliono far le femministe qui, hanno con chi "parlare". Le femministe devono avere "spazi nascosti" tipo questo:

Statuto

ART.2
 
Al Centro possono aderire, previa domanda da presentare secondo le modalità previste dal Regolamento, le docenti titolari di insegnamento, anche se fuori ruolo o collocate a riposo, le affidatarie e supplenti, le titolari di contratti di insegnamento, le ricercatrici, le assistenti, le tecniche laureate, le dottorande, dottorate e borsiste dell’IUO.
E’ ammesso il recesso dal Centro, previa domanda, da inviare al Presidente del Centro stesso, almeno 15 giorni prima. - Dipartimento studi di genere - Centro elaborazione culturale e formazione "Archivio delle Donne" - Università Orientale  di Napoli


Noi invece siamo alla luce del sole. I criminali agiscono subdolamente. Noi, da uomini, non ne abbiamo bisogno.
Comunque, benvenuta Dolce Alice.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: zagaro - Novembre 11, 2014, 16:35:21 pm
quoto tutto tranne l'ultima parte  :huh:
.

non credo che la decisione sulla procreazione fosse esclusivamente appannaggio dell'uomo. Se pur non c'era la pillola, è lecito pensare che le donne molto esperte conoscessero il proprio corpo, altrimenti una prostituta dell'ante-pillola avrebbe avuto un'infinità di figli e sarebbe sempre stata incinta.

Che la pillola sia stata una "rivoluzione" perché, ad oggi è il contraccettivo più sicuro ed è completamente in mano alla donna è vero. Ma che in tempi andati non si ricorresse a pratiche come le lavande, le spugnette tipo diaframma (c'è un gustoso aneddoto su Vittorio Emanuele II in cui dopo un focoso incontro con una signorina allegra, la suddetta si spaventò perché non riusciva più a recuperare la "spugnetta" per prevenire le gravidanze e venne chiamato il medico di Corte  :lol:) e per finire non si rimediasse anche dopo con le interruzioni di gravidanza beh.. mi pare un po' azzardato pensarlo.
appunto come affermi tu,
ante rivoluzione pillola solo alla prostituta la società perbenista permetteva di scindere sesso da procreazione, mentre per qualunque altro ruolo femminile nella società, il ruolo di madre era inscindibile, e per tutta una serie di motivi non ultimo la disconocenza di norme igieniche, la donna nel ruolo di madre doveva essere 'incontaminata'. difatti l'appellativo 'troia' che deriva appunto dalla femmina del maiale, per metafora  da come veniva condotta nei pascoli e nelle stalle, significa appunto incapacità di distinguere il padre dei propri figli
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Vicus - Novembre 11, 2014, 16:45:20 pm
Alice, potresti fare una sintesi delle tue opinioni possibilmente su argomenti concreti? Cosa pensi di quanto si dice qui su padri separati, PAS, discriminazione giudiziaria e quote rosa?
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: fabriziopiludu - Novembre 11, 2014, 17:43:09 pm

 
 
Ciao, monellaccio! :P
Per la fotografia del Profilo su facebook?
 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 19:50:08 pm
Mi sono sempre chiesto che cosa attiri tanto le donne verso gli spazi e gli ambiti MASCHILI: pare che non sopportiate il concetto
che possiate e DOBBIATE essere escluse dalle riflessioni, dalle considerazioni e dalla complicità maschile. Noi maschi non vogliamo
entrare a tutti i costi nei gruppi e negli ambiti femminili. Perchè voi allora volete infilarvi ed infiltrarvi per forza in quelli MASCHILI?
Forse esiste un desiderio femminile inconscio di controllare e spiare l'altro sesso. Ed è curioso constatare che anche il femminismo
veda con sospetto e DETESTI il separatismo maschile (mentre esalta quello femminile). Gli uomini in gruppo, senza la presenza e
l'influenza femminile sono pericolosi: dobbiamo andare a vedere quello che fanno, anche se parlano DI LORO STESSI, DEI LORO
INTERESSI, DEI LORO PENSIERI, DELLE LORO SENSAZIONI, DEI LORO DESIDERI e DEI LORO OBIETTIVI. Ecco perchè da qualche anno vado constatando che su questo forum stanno arrivando femmine attirate da noi come le mosche attirate dal miele. Hai già
detto che questo è uno SPAZIO MASCHILE: non aspettarti che qui ti venga data ragione a tutti i costi e non attenderti cortesie o
smancerie. Qui si parla dei temi della maschilità, appunto valorizzandola e si combatte la misandria. Se ti va bene, benvenuta!
 
Grazie! 
Massimo, se la presenza di donne vi crea problemi, tutto quello che dovete fare è vietare loro l'iscrizione. 
Se la mia presenza vi crea problemi, tutto quello che dovete fare è bannarmi.   
Ognuno è padrone del proprio domicilio.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 19:51:45 pm
  Per la fotografia del Profilo su facebook?
 
 
Perché mi sei simpatico!
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 20:15:24 pm
Alice, potresti fare una sintesi delle tue opinioni possibilmente su argomenti concreti? Cosa pensi di quanto si dice qui su padri separati, PAS, discriminazione giudiziaria e quote rosa?
 
Non chiedo di meglio, Vicus! 
1) Sui padri separati e sulla discriminazione giudiziaria, avrei bisogno che fossi più preciso. 
2) PAS: non credo all'esistenza di una Sindrome da Alienazione Genitoriale, perlomeno non nei termini descritti da Gardner. Credo però senz'altro nell'esistenza di un gran numero di casi di bambini condizionati dal genitore più presente (che di norma è la madre, ma potrebbe essere anche il padre) ad assumere comportamenti di disprezzo e rifiuto nei riguardi dell'altro genitore. 
3)Quote rosa: senz'altro contraria. Sono una discriminazione nei riguardi degli uomini e uno sminuimento delle capacità delle donne.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 20:25:05 pm
La sessuofobia nuda e cruda farebbe ridere i polli. Oggi viviamo in sessocrazia, chi si oppone è un eretico e le piglia di brutto.

Benvenuta.
 
Ciao, Warlordmaniac. 
Non condivido: a me sembra che le immagini sexy (contro le quali non ho niente, anzi!) uno se le debba andare a cercare, mentre la sessuofobia ti raggiunge dappertutto. Pensa ai disgustosi provvedimenti contro i clienti delle prostitute, cioè adulti consenzienti che praticano un libero scambio di servizi con altri adulti consenzienti. Pensa alle stupide polemiche su donne in posizione di potere giudicate "sminuite" e "degradate" dalle allusioni su un gelato. Pensa a quello che sta succedendo in Svezia.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: zagaro - Novembre 11, 2014, 20:38:40 pm
 
Ciao, Warlordmaniac. 
Non condivido: a me sembra che le immagini sexy (contro le quali non ho niente, anzi!) uno se le debba andare a cercare, mentre la sessuofobia ti raggiunge dappertutto. Pensa ai disgustosi provvedimenti contro i clienti delle prostitute, cioè adulti consenzienti che praticano un libero scambio di servizi con altri adulti consenzienti. Pensa alle stupide polemiche su donne in posizione di potere giudicate "sminuite" e "degradate" dalle allusioni su un gelato. Pensa a quello che sta succedendo in Svezia.

una norma  è fatta da un testo e da una interpretazione.
se il testo può essere uno solo le interpretazioni possono essere tante.

uno strano giro del destino mi portò d essere allievo  assieme a donne allieve come me.
credi che il personale anziano  ci vedeva alla stessa maniera?
voi mettere la richesta di uno 'strappo alla regola' fatta da una allieva e quella fatta da un allievo?
lo vidi sul campo come potrebbe andare la cosa

ma alzando ancora di più la visuale, è tutto semplificabile ad una questione di interessi e quindi

la norma  per un 'nemico' si applica e per un 'amico' si interpreta.

se poi ci mettevi a far fruttare un pò di 'capitale erotico' durante la storia ..........................

alla fin fine il tutto dipendeva da quello che avevi in testa,da quello che chiamavi valori, e da quello che ritenevi più pregnante e perchè no anche dal caso
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 20:49:13 pm
2- Sono curioso di conoscere i tuoi problemi col femminismo.
 
Condivido i femminismi che aprono porte precedentemente chiuse alle donne per ragioni discriminatorie e le tengono aperte. Sono contraria a quelli che si servono di linguaggi tortuosi per spacciare per difesa dei diritti delle donne quelli che di fatto sono attacchi ai diritti altrui (degli uomini, ma anche delle donne dissenzienti): per esempio, lo sciocco emergenzialismo intorno allo stupro, alla violenza sulla partner nelle coppie eterosessuali, al cosiddetto "femminicidio". Tutti temi continuamente manipolati e sfruttati come spauracchio per il passaggio di leggi repressive.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 11, 2014, 20:52:49 pm
benvenuta
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 21:00:59 pm
benvenuta
 
Grazie.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Vicus - Novembre 11, 2014, 21:08:41 pm
 
Non chiedo di meglio, Vicus! 
1) Sui padri separati e sulla discriminazione giudiziaria, avrei bisogno che fossi più preciso. 
C'è un'ampia documentazione su questo forum. Per esempio, sul fatto che centinaia di migliaia di padri separati non possano permettersi un alloggio, o sull'applicazione della legge sull'affido condiviso.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 21:35:41 pm
C'è un'ampia documentazione su questo forum. Per esempio, sul fatto che centinaia di migliaia di padri separati non possano permettersi un alloggio, o sull'applicazione della legge sull'affido condiviso.
 
1) E' senz'altro una situazione drammatica. Mio fratello ha pure dovuto allontanarsi dall'abitazione coniugale (di sua esclusiva proprietà): se non ne ha risentito, è stato solo grazie alla sua stabilità professionale e alla possibilità di tornare temporaneamente a vivere con i miei genitori. 
Se nel giro di poco più di un anno è rientrato in casa sua, è solo perché mia cognata ha lasciato la città col proprio amante: rinunciando alla custodia del bambino, interamente affidato al marito (ora felicemente ex-marito). 
Figurati quindi se sono insensibile ai problemi dei padri separati. 
2) Ti confesso che è un campo nel quale devo ancora documentarmi con accuratezza. Sarò felice di discuterne con te a breve. In generale, sono favorevole a leggi (ed applicazioni) quanto più possibile flessibili e rispettose dei casi individuali. E al ripudio dello sfruttamento economico del coniuge (o ex), col pretesto delle necessità del minore: per esempio, nel caso venga versato un mantenimento per quest'ultimo, penso sia doveroso un rendiconto delle spese.
 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: krool - Novembre 11, 2014, 21:46:00 pm
Se anche solo il 10% degli uomini avesse l'intelligenza di questa "Dolce Alice"...

Benvenuta.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 11, 2014, 21:53:26 pm
Se anche solo il 10% degli uomini avesse l'intelligenza di questa "Dolce Alice"...

Benvenuta.
 
Ti ringrazio, krool!
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: fabriziopiludu - Novembre 11, 2014, 22:02:33 pm



 krool! Il MISANDRICO del gruppo?
 Beviamo il latte Pasteurizzato grazie a una donna?
 Donne han scoperto il Vaccino contro il Vaiolo, il Tetano, la Poliomielite, la Tubercolosi, la Difterite,...
 Serlio, Fracastoro, Cartesio, Pascal, Laplace, Paracelso,... erano donne.


 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: krool - Novembre 11, 2014, 22:55:58 pm
No fabrì, erano uomini. Ciò non toglie che questa ragazza/donna abbia capito la condizione maschile molto meglio del 99% degli omuncoli là fuori.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 12, 2014, 00:35:38 am
No fabrì, erano uomini. Ciò non toglie che questa ragazza/donna abbia capito la condizione maschile molto meglio del 99% degli omuncoli là fuori.
 
Sai, krool: quando mi guardo intorno, io non vedo omunculi. Vedo uomini. Con tutte le debolezze, le contraddizioni e gli incasinamenti legati non alla condizione maschile o femminile, ma quella umana. 
Non sono una Costanza Miriano: la sottomissione da riflettore (altro modello di importazione) mi repelle. Così come la sottomissione in generale: sia subita che esercitata. E nemmeno chiedo agli uomini sacrifici eroici, contrariamente alle Miriano. 
Anzi: ho un debole per quelli che non reprimono l'istinto di autoconservazione. E che non hanno nulla da dimostrare.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: krool - Novembre 12, 2014, 01:26:33 am
Questo è il punto di vista di una che ha ancora una qualche stima per gli uomini (in quanto "categoria", non presi singolarmente s'intende).

Gli uo-mini di oggi sono corresponsabili del femminismo, e la cosa grave è che sono talmente idioti da non rendersi conto che hanno tutto da perderci. Passano una vita a prendere per i fondelli i "maschilisti" e a farsi prendere in giro da fidanzate e mogli, poi frignano se non fanno mai sesso, se vengono lasciati, se perdono il lavoro perché una collega non ha gradito il flirt, o se l'ex moglie gli porta via tutto.

Una volta mi dicevo "gli hanno fatto il lavaggio del cervello, non è colpa loro", oggi invece penso che errare è umano ma perseverare è diabolico.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Alberto1986 - Novembre 12, 2014, 02:13:35 am
..... Sono contraria a quelli che si servono di linguaggi tortuosi per spacciare per difesa dei diritti delle donne quelli che di fatto sono attacchi ai diritti altrui (degli uomini, ma anche delle donne dissenzienti): per esempio, lo sciocco emergenzialismo intorno allo stupro, alla violenza sulla partner nelle coppie eterosessuali, al cosiddetto "femminicidio". Tutti temi continuamente manipolati e sfruttati come spauracchio per il passaggio di leggi repressive.


Bene. Me ne compiaccio. Le basi per un possibile confronto mi pare che ci siano. Comunque lo scopo non sono le leggi repressive: l'obiettivo è demonizzare, zavorarre, reprimere e distruggere il maschile, distruggere il rapporto uomo-donna nelle fondamenta, manipolare l'infanzia, distruggere la famiglia tradizionale, far implodere la società che conosciamo. Le leggi repressive sono una conseguenza e non un obiettivo.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 12, 2014, 02:15:37 am
Questo è il punto di vista di una che ha ancora una qualche stima per gli uomini (in quanto "categoria", non presi singolarmente s'intende).

Gli uo-mini di oggi sono corresponsabili del femminismo, e la cosa grave è che sono talmente idioti da non rendersi conto che hanno tutto da perderci. Passano una vita a prendere per i fondelli i "maschilisti" e a farsi prendere in giro da fidanzate e mogli, poi frignano se non fanno mai sesso, se vengono lasciati, se perdono il lavoro perché una collega non ha gradito il flirt, o se l'ex moglie gli porta via tutto.

Una volta mi dicevo "gli hanno fatto il lavaggio del cervello, non è colpa loro", oggi invece penso che errare è umano ma perseverare è diabolico.
 
A mio fratello mia cognata non ha potuto portar via niente, ma solo perché, prima del matrimonio, un provvidenziale amico avvocato gli ha ficcato in testa l'opportunità della separazione dei beni. E ti assicuro che non era (ne è) un idiota: era solo preso. Molto. Come può succedere a chiunque. Anche ad una donna. 
Sono interamente a favore della responsabilità individuale. Ma certe volte la differenza tra quelli cui va bene e quelli cui va male non è nell'intelligenza, ma nell'aver ricevuto gli imput giusti al momento giusto. 
Discorso diverso per le leggi ispirate all'ossessione delle molestie sessuali: proprio come l'avvocata McElroy, ritengo che o c'è abuso di potere, o c'è violenza, o non c'è niente da regolamentare. E che la legge non dovrebbe fare concessioni di sorta, alle drama queen.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 12, 2014, 02:59:21 am

Bene. Me ne compiaccio. Le basi per un possibile confronto mi pare che ci siano. Comunque lo scopo non sono le leggi repressive: l'obiettivo è demonizzare, zavorarre, reprimere e distruggere il maschile, distruggere il rapporto uomo-donna nelle fondamenta, manipolare l'infanzia, distruggere la famiglia tradizionale, far implodere la società che conosciamo. Le leggi repressive sono una conseguenza e non un obiettivo.
 
Dubito che i paladini della lotta al Sessismo abbiano grandi piani, di qualsiasi tipo. Se la fondatrice di una Casa delle Donne preme per diffondere dati insensati sul "femminicidio" o sulla violenza domestica, non è perché muoia dalla voglia di aizzare le donne contro i loro compagni, ma per massimizzare i finanziamenti. 
Se un numero ingiustificabile di bambini viene sottratto ai propri genitori per motivi inconsistenti, non è per attaccare la famiglia, ma per mantenere in piedi l'apparato delle case-famiglia.
Se gli uomini sono costretti a diventare padri per forza di legge, contrariamente alle donne che possono scegliere di diventare madri o meno, è perché allo Stato conviene accollare al malcapitato i costi del mantenimento del bambino. E così via. 
E' la convergenza di tanti interessi meschini, che crea un'atmosfera sociale nemica sia delle stabili relazioni affettive che delle libertà individuali. 
Riconosco che l'industria assistenziale ha un taglio prevalentemente femminista: questo influenza molte decisioni. Che però non verrebbero prese, se fossero contrarie al piccolo tornaconto delle ideologhe d'assalto. 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Lucia - Novembre 12, 2014, 07:31:42 am
 
1) E' senz'altro una situazione drammatica. Mio fratello ha pure dovuto allontanarsi dall'abitazione coniugale (di sua esclusiva proprietà): se non ne ha risentito, è stato solo grazie alla sua stabilità professionale e alla possibilità di tornare temporaneamente a vivere con i miei genitori. 
Se nel giro di poco più di un anno è rientrato in casa sua, è solo perché mia cognata ha lasciato la città col proprio amante: rinunciando alla custodia del bambino, interamente affidato al marito (ora felicemente ex-marito). 

Che brutta storia!  :cry:  :mad:
Per fortuna è finita bene, e avete il bambino per voi. :)
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 12, 2014, 07:54:13 am
Che brutta storia!  :cry:  :mad:
Per fortuna è finita bene, e avete il bambino per voi. :)
 
Ma sai che, a distanza di tempo, non la considero così brutta? Perché ho visto il mio nipotino molto più sereno, da quando la madre se n'è andata! Ogni tanto viene a trovarlo, secondo gli accordi presi in tribunale: e mia madre (io vivo e lavoro in un'altra città) mi riferisce che al ritorno lo vede più abbattuto. In effetti è l'impressione che ne ho riportato anch'io, qualche Natale fa. E si risolleva facendo un giro con il padre! 
Ecco perché mi viene il prurito alle mani, quando sento la mistica esaltazione della Maternità. E' l'affetto ciò che fa la differenza, non il sesso del genitore. E con mio fratello, per fortuna, il mio nipotino ha sempre avuto un bellissimo rapporto. Anche se il padre era spesso assente per lavoro; ma, quando c'era, faceva una bella differenza.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: TheDarkSider - Novembre 12, 2014, 10:53:15 am
Innanzitutto, benvenuta anche da parte mia.

Io faccio parte di quelli che aborrono la presenza di donne in questo forum, e non per misoginia, ma per il semplice fatto che gli uomini hanno un gran bisogno di parlarsi tra di loro per prendere consapevolezza della propria condizione, senza essere disturbati dalle osservazioni e dai punti di vista femminili che sono ormai onnipresenti sui media e nella societa'.

Ma il forum e' pubblico e mi adeguo.

Condivido i femminismi che aprono porte precedentemente chiuse alle donne per ragioni discriminatorie e le tengono aperte.
Quali porte sarebbero ancora da aprire in una societa' come la nostra, dove tutte le leggi o almeno l'interpretazione delle stesse nei tribunali sono pro-donna e anti-uomo?
L'unica cosa che ancora le donne non possono fare e' il prete, il vescovo e il papa, per il resto possono fare tutto con gli stessi diritti MA MOLTI MENO DOVERI degli uomini (ad es. esistono leggi e/o prassi che evitano il carcere alle madri con figli piccoli, che evitano alle donne turni di notte, che impongono a poliziotti uomini di affiancarsi alle colleghe donne , ecc.).

In altre parole: l'unico femminismo legittimo sarebbe un femminismo che richiedesse un aumento di DOVERI e non di diritti a carico delle donne, cosi' da equiparare finalmente la condizione femminile a quella maschile.

Cominciate a chiedere pene altrettanto severe per le donne a parita' di reato, ad esempio, cosi' da dare finalmente un senso al termine "parita'"! :mad:
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: TheDarkSider - Novembre 12, 2014, 10:58:23 am
Gli uo-mini di oggi sono corresponsabili del femminismo, e la cosa grave è che sono talmente idioti da non rendersi conto che hanno tutto da perderci. Passano una vita a prendere per i fondelli i "maschilisti" e a farsi prendere in giro da fidanzate e mogli, poi frignano se non fanno mai sesso, se vengono lasciati, se perdono il lavoro perché una collega non ha gradito il flirt, o se l'ex moglie gli porta via tutto.

Una volta mi dicevo "gli hanno fatto il lavaggio del cervello, non è colpa loro", oggi invece penso che errare è umano ma perseverare è diabolico.
Quoto al 100%.

Prima ti deridono per la prima parola che dici fuori dal coro del femminismo, poi si lamentano quando le donne li prendono in giro e li sfruttano :doh:


Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 12, 2014, 10:59:16 am
Innanzitutto, benvenuta anche da parte mia.

Io faccio parte di quelli che aborrono la presenza di donne in questo forum, e non per misoginia, ma per il semplice fatto che gli uomini hanno un gran bisogno di parlarsi tra di loro per prendere consapevolezza della propria condizione, senza essere disturbati dalle osservazioni e dai punti di vista femminili che sono ormai onnipresenti sui media e nella societa'.

Ma il forum e' pubblico e mi adeguo.
Quali porte sarebbero ancora da aprire in una societa' come la nostra, dove tutte le leggi o almeno l'interpretazione delle stesse nei tribunali sono pro-donna e anti-uomo?
L'unica cosa che ancora le donne non possono fare e' il prete, il vescovo e il papa, per il resto possono fare tutto con gli stessi diritti MA MOLTI MENO DOVERI degli uomini (ad es. esistono leggi e/o prassi che evitano il carcere alle madri con figli piccoli, che evitano alle donne turni di notte, che impongono a poliziotti uomini di affiancarsi alle colleghe donne , ecc.).

In altre parole: l'unico femminismo legittimo sarebbe un femminismo che richiedesse un aumento di DOVERI e non di diritti a carico delle donne, cosi' da equiparare finalmente la condizione femminile a quella maschile.

Cominciate a chiedere pene altrettanto severe per le donne a parita' di reato, ad esempio, cosi' da dare finalmente un senso al termine "parita'"! :mad:

quel che dice Broncobilly nella sua risposta nel  link sopra:
Hai ragione, oggi nel mondo occidentale la parità dei diritti formali tra uomo e donna esiste da tempo. Tuttavia le femministe che si ispirano alle pioniere ottocentesche non ritengono esaurito il loro compito: se le antesignane contrastavano le odiose penalizzazioni, loro contestano gli ambigui privilegi. Se il nemico delle prime era un certo maschilismo, il nemico delle seconde è un certo femminismo. E che possano essere dannosi anche i “privilegi” ho cercato di mostrarlo in alcuni punti del post. La storia, per loro, non è un tiro alla fune (più tiri, più ottieni) ma la ricerca di un giusto equilibrio i cui benefici ricadono più o meno su tutti. Dalla Mc Elroy alla Tatafiore, dalla Todeschini alla Sommers, la schiatta del femminismo liberale non è estinta, per quanto molto assottigliata

capisci che, a questo punto, se il mondo maschile insiste nel far passare lo stare a casa e non far nulla se non occuparsi dei figli e della casa e del marito come un "privilegio", poco hanno da fare le donne che vorrebbero far cessare il tiro alla fune ma mettere paletti chiari per avere un equilibrio che tenga conto delle esigenze e dei punti di vista di ambo le parti e anche della mutazione dell'ambiente e delle necessità sociali.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: TheDarkSider - Novembre 12, 2014, 11:06:02 am
quel che dice Broncobilly nella sua risposta nel  link sopra:
Hai ragione, oggi nel mondo occidentale la parità dei diritti formali tra uomo e donna esiste da tempo. Tuttavia le femministe che si ispirano alle pioniere ottocentesche non ritengono esaurito il loro compito: se le antesignane contrastavano le odiose penalizzazioni, loro contestano gli ambigui privilegi. Se il nemico delle prime era un certo maschilismo, il nemico delle seconde è un certo femminismo. E che possano essere dannosi anche i “privilegi” ho cercato di mostrarlo in alcuni punti del post. La storia, per loro, non è un tiro alla fune (più tiri, più ottieni) ma la ricerca di un giusto equilibrio i cui benefici ricadono più o meno su tutti. Dalla Mc Elroy alla Tatafiore, dalla Todeschini alla Sommers, la schiatta del femminismo liberale non è estinta, per quanto molto assottigliata
Il femminismo liberale/libertario, se davvero lotta per maggiori doveri femminili, e' l'unico femminismo degno di rispetto.

Peccato che stiamo parlando di un fenomeno, se davvero esiste, che e' del tutto marginale e ininfluente, e peccato che il femminismo oggi si identifichi con l'odio antimaschile e il suprematismo femminile.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 12, 2014, 12:25:10 pm
Il femminismo liberale/libertario, se davvero lotta per maggiori doveri femminili, e' l'unico femminismo degno di rispetto.

Peccato che stiamo parlando di un fenomeno, se davvero esiste, che e' del tutto marginale e ininfluente, e peccato che il femminismo oggi si identifichi con l'odio antimaschile e il suprematismo femminile.

che è esattamente quello che dice nel post. Con la distinzione dei tre tipi di femminismo. Ma ti rimando al link più sopra pubblicato
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Vicus - Novembre 12, 2014, 18:54:14 pm
capisci che, a questo punto, se il mondo maschile insiste nel far passare lo stare a casa e non far nulla se non occuparsi dei figli e della casa e del marito come un "privilegio", poco hanno da fare le donne che vorrebbero far cessare il tiro alla fune ma mettere paletti chiari per avere un equilibrio che tenga conto delle esigenze e dei punti di vista di ambo le parti e anche della mutazione dell'ambiente e delle necessità sociali.
Concretamente è un privilegio: meno lavoro, niente spostamenti e orari fissi, possibilità di dedicare il maggior tempo libero a ciò che piace (socialità, dipingere, scrivere ecc.)
E' una scelta libera che nessuno dovrebbe imporre, ma per la quale nessuno dovrebbe pagare, con mantenimenti a vita e indennità varie. A meno di non versarne una automaticamente (senza discrezionalità del giudice) al marito che resta disoccupato, se lei lavora.
Ci sono sempre state classi sociali che non lavoravano, e non consideravano questa condizione una condanna. Oggi il giogo del lavoro potrebbe essere tolto a un numero maggiore di persone (non approfondisco qui le ragioni).
Il lavoro femminile in quanto tale non è malvisto dagli uomini. Il punto è quanto possa influire sulla qualità del rapporto, in modo diretto (donna assente da casa tutto il giorno) o indiretto (donna che vive in ufficio e detesta occuparsi della famiglia, anche in misura minima).
Non parlo per teorie, ma per esperienza: le famiglie più felici che ho conosciuto erano quelle dove lei non lavorava, senza farlo pesare al marito. Altre, magari professioniste affermate (ingegneri, avvocati) mettevano mille paletti e sono ancora in ricerca oppure divorziate.
Non so fino a che punto si possa forzare la natura e la realtà. Hollywood e l'ambiente sociale in generale hanno persuaso le donne che occuparsi della famiglia sia una scocciatura, e che si possa far carriera e avere al contempo una famiglia felice. Sono in molti, con differenti convizioni personali, a dire che non è vero.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 12, 2014, 22:06:11 pm
Innanzitutto, benvenuta anche da parte mia.

Io faccio parte di quelli che aborrono la presenza di donne in questo forum, e non per misoginia, ma per il semplice fatto che gli uomini hanno un gran bisogno di parlarsi tra di loro per prendere consapevolezza della propria condizione, senza essere disturbati dalle osservazioni e dai punti di vista femminili che sono ormai onnipresenti sui media e nella societa'.

Ma il forum e' pubblico e mi adeguo.
Quali porte sarebbero ancora da aprire in una societa' come la nostra, dove tutte le leggi o almeno l'interpretazione delle stesse nei tribunali sono pro-donna e anti-uomo?
L'unica cosa che ancora le donne non possono fare e' il prete, il vescovo e il papa, per il resto possono fare tutto con gli stessi diritti MA MOLTI MENO DOVERI degli uomini (ad es. esistono leggi e/o prassi che evitano il carcere alle madri con figli piccoli, che evitano alle donne turni di notte, che impongono a poliziotti uomini di affiancarsi alle colleghe donne , ecc.).
   
E' stato più volte sottolineato, anche in questo forum, che proteggere la donna è un comportamento di derivazione patriarcale.
Io sono laica e non credente. Ma, per un cattolico che creda nell'uguaglianza dei sessi (due convinzioni che io fatico a conciliare, ma questo non è un mio problema) quello che tu hai citato è un limite, nonché un campo di battaglia. La Chiesa rimane un'istituzione patriarcale: in quanto tale non contrasta solo i diritti delle donne, ma i diritti individuali in generale. E la sua influenza sulla società è notevole. 
Per quanto riguarda le leggi dello Stato, direi che le porte sono aperte: il problema, come ho già scritto nella risposta che hai quotato, è tenerle aperte. Per quel che mi riguarda, l'Italia ha smesso di essere un paese patriarcale nel 1975: una volta abolita per legge qualsiasi discriminazione tra i sessi all'interno della famiglia, le fondamenta del patriarcato non reggono più. Resta però il fatto, tangibile ogni volta che apriamo un giornale o accendiamo tv e computer, che il potere sociale ed economico rimane maschile. 
Attenzione: io non sono una di quelli che traducono istantaneamente in "discriminazione" qualsiasi differenza tra i sessi che sia a sfavore della donna. Una posizione di potere va voluta senza se e senza va, perseguita con le strategie giuste e pagata a caro prezzo. 

In altre parole: l'unico femminismo legittimo sarebbe un femminismo che richiedesse un aumento di DOVERI e non di diritti a carico delle donne, cosi' da equiparare finalmente la condizione femminile a quella maschile.
   
Perfettamente d'accordo sulla necessità che i doveri vadano di pari passo con i diritti. Molti dubbi, invece, sull'asserzione che l'unica attuale differenza tra i sessi consista in un maggior carico di doveri per gli uomini. Riconosco che gli uomini svolgono le occupazioni più impegnative, in tutti i significati del termine: ma ne godono anche i frutti. 
 
Cominciate a chiedere pene altrettanto severe per le donne a parita' di reato, ad esempio, cosi' da dare finalmente un senso al termine "parita'"! :mad:
 
E' quello che già fanno, pare, le PM più giovani e battagliere. Mentre fare sconti alle donne, specie se madri, è una tendenza di anziani giudici tradizionalisti. Chiedo il parere di qualche utente del Forum che lavori a contatto con i tribunali. 
 
 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Eric Lauder - Novembre 12, 2014, 22:45:00 pm
Anzitutto, benvenuta Alice anche da parte mia.


Il femminismo liberale/libertario, se davvero lotta per maggiori doveri femminili, e' l'unico femminismo degno di rispetto.

Peccato che stiamo parlando di un fenomeno, se davvero esiste, che e' del tutto marginale e ininfluente, e peccato che il femminismo oggi si identifichi con l'odio antimaschile e il suprematismo femminile.

Si è così. Io seguo il blog della McElroy, e le ho anche mandato una mail per complimentarmi.
Peccato solo che saranno si e no il 5% delle femministe.
Il blog con le news riporta anche articoli che difendono spesso i ragazzi dalle leggi misandriche.
http://www.ifeminists.com/e107_plugins/enews/enews.php
Lo consiglio a tutti, senza riserve.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 12, 2014, 23:07:45 pm
Anzitutto, benvenuta Alice anche da parte mia.


Si è così. Io seguo il blog della McElroy, e le ho anche mandato una mail per complimentarmi.
Peccato solo che saranno si e no il 5% delle femministe.
Il blog con le news riporta anche articoli che difendono spesso i ragazzi dalle leggi misandriche.
http://www.ifeminists.com/e107_plugins/enews/enews.php
Lo consiglio a tutti, senza riserve.
 
Ciao, Eric! 
Sono felice che un solido discorso basato su diritti e doveri incontri tanto consenso, tra di voi. 
Ciò potrebbe significare che quell'ipotetico 5% che non rimuove i diritti altrui ha molte potenzialità.   
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 12, 2014, 23:38:38 pm
 
Ciao, Warlordmaniac. 
Non condivido: a me sembra che le immagini sexy (contro le quali non ho niente, anzi!) uno se le debba andare a cercare, mentre la sessuofobia ti raggiunge dappertutto. Pensa ai disgustosi provvedimenti contro i clienti delle prostitute, cioè adulti consenzienti che praticano un libero scambio di servizi con altri adulti consenzienti. Pensa alle stupide polemiche su donne in posizione di potere giudicate "sminuite" e "degradate" dalle allusioni su un gelato. Pensa a quello che sta succedendo in Svezia.

I provvedimenti sono contro i clienti (uomini), non contro le prostitute. Infatti come ho detto qui pochi giorni fa, è semplicemente misandria. Una vera sessuofobia sarebbe a 360°, mentre l'obiettivo del femminismo è la libertà sessuale dell'uomo.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Frank - Novembre 13, 2014, 00:20:50 am
Dolce Alice
Citazione
che il potere sociale ed economico rimane maschile. 

Il potere sociale ed economico appartiene a quattro gatti di sesso maschile; tutti gli altri contano poco più di zero.
Non solo: del potere sociale-economico dei sopracitati quattro gatti, solitamente beneficiano mogli, amanti, fidanzate, figlie, sorelle, ecc.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 00:37:22 am
I provvedimenti sono contro i clienti (uomini), non contro le prostitute. Infatti come ho detto qui pochi giorni fa, è semplicemente misandria. Una vera sessuofobia sarebbe a 360°, mentre l'obiettivo del femminismo è la libertà sessuale dell'uomo.
 
Se dai un'occhiata ai blog delle attiviste e sex-worker, nonché a quelli dei loro alleati, noterai come qualsiasi provvedimento contro i clienti comporti inevitabilmente intrusioni poliziesche ed abusi di ogni sorta nella vita delle professioniste. 
Il che non mi stupisce per niente: non si possono schiacciare le libere scelte autodirettive degli uomini senza che anche le donne ne soffrano. I diritti ci sono per tutti, oppure non ci sono per nessuno.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 00:48:45 am
Dolce Alice
Il potere sociale ed economico appartiene a quattro gatti di sesso maschile; tutti gli altri contano poco più di zero.
Non solo: del potere sociale-economico dei sopracitati quattro gatti, solitamente beneficiano mogli, amanti, fidanzate, figlie, sorelle, ecc.
 
Il concetto di kyriarchia ci aiuta molto, ad inquadrare questa situazione.   
Non solo sono molte le variabili che stabiliscono la collocazione di ognuno di noi nella gerarchia sociale, ma queste variabili assumono un peso diverso in diverse circostanze. Un dirigente d'azienda guadagna molto di più di un giudice, ma deve accettare le sentenze di quest'ultimo. Una dama dell'alta società sottolinea il proprio potere ostentando abiti ed accessori costosi nel proprio ambiente: ma se fa lo stesso in un quartiere disagiato, di notte e senza scorta, si mette in una situazione di totale impotenza e ne paga tutte le conseguenze. 
A parità di classe sociale, gli uomini godono di maggior reddito e potere delle donne. Ma (sono d'accordo con te) una donna che beneficia indirettamente di questi vantaggi, a causa della propria vicinanza ad un uomo di potere, è senz'altro avvantaggiata rispetto ad un idraulico. Il quale, però, guadagna di più e gode di più riconoscimento professionale, forse anche di più autorità in famiglia, rispetto alla moglie, casalinga o cameriera in una pizzeria.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Alberto1986 - Novembre 13, 2014, 00:55:31 am
 
Dubito che i paladini della lotta al Sessismo abbiano grandi piani, di qualsiasi tipo....

Dipende da quali "paladini/e" prendi in considerazione. Se prendi una Terragni, una Zanardo o simili, è ovvio che sono troppo stupide per poterle immaginare riunite ad architettare la distruzione della società. Queste femministe sono solo strumenti, utilizzate in funzione della loro misandria. D'altronde se non avessero appoggi ai piani alti, nessuno si sognerebbe di dare una cosi grossa importanza mediatica ed istituzionale a certe malate di mente. Poi tu sei libera di pensare ciò che vuoi....



....Resta però il fatto, tangibile ogni volta che apriamo un giornale o accendiamo tv e computer, che il potere sociale ed economico rimane maschile. 
.....
   
Perfettamente d'accordo sulla necessità che i doveri vadano di pari passo con i diritti. Molti dubbi, invece, sull'asserzione che l'unica attuale differenza tra i sessi consista in un maggior carico di doveri per gli uomini. Riconosco che gli uomini svolgono le occupazioni più impegnative, in tutti i significati del termine: ma ne godono anche i frutti. 
....   


 :doh:

Mi sa che ti ho sopravvaluto troppo e che ho emesso un giudizio benevolo su di te troppo affrettato..... Certo come no: basta aprire qualsiasi giornale nazionale tipo il corriere delle sera, il fatto quotidiano, il manifesto, ecc. per poter trovare blog di qualsiasi tipo dove il potere maschile incontrastato calunnia quotidianamente il sesso femminile... :doh:

Poi quali sarebbero i frutti di cui godono gli uomini rispetto alle donne?  :rolleyes: Ti faccio, inoltre, presente che gli uomini non solo svolgono le occupazioni più impegnative, ma continuano ancora oggi a morire nel 98-99% (spesso anche 100%) dei casi.


 
Se dai un'occhiata ai blog delle attiviste e sex-worker, nonché a quelli dei loro alleati, noterai come qualsiasi provvedimento contro i clienti comporti inevitabilmente intrusioni poliziesche ed abusi di ogni sorta nella vita delle professioniste. 
Il che non mi stupisce per niente: non si possono schiacciare le libere scelte autodirettive degli uomini senza che anche le donne ne soffrano. I diritti ci sono per tutti, oppure non ci sono per nessuno.


Ora sono sicuro da quale blog provieni.  :rolleyes:
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Eric Lauder - Novembre 13, 2014, 01:27:08 am
 
Ciao, Eric! 
Sono felice che un solido discorso basato su diritti e doveri incontri tanto consenso, tra di voi. 
Ciò potrebbe significare che quell'ipotetico 5% che non rimuove i diritti altrui ha molte potenzialità.

Ciao.
E' ovvio che chi non intende attaccarmi in quanto uomo, ma semplicemente chiedere pari diritti e doveri, ha la mia approvazione. Il che non significa che io possa mai diventare femminista: sono un uomo, e quindi non mi sentirò mai femminista in quanto il femminismo è interessato ai problemi delle donne e non ai miei. Potrei essere femminista soltanto se le donne fossero pesantemente discriminate, per una questione di pura giustizia, ma così non è da 40 anni (39 per l'esattezza). E direi che negli ultimi quindici-venti anni la bilancia ha iniziato a pendere in favore delle donne, e l'anno 2014 sembra essere l'anno horribilis: la convenzione di Istanbul è una bomba anti-maschile, in Italia abiamo avuto la legge sul femminicidio, in California c'è la legge yes-means-yes, in Svezia si è affermato "F!" alle europee, in UK stanno per varare le prime leggi che sanciscono la supremazia femminile all'interno del matrimonio e della coabitazione: in teoria è sessualmente neutrale, ma in pratica la donna può accusare il compagno di violenza psicologica e non ha bisogno di prove (la cancellazione della presunzione di innocenza per noi uomini sembra essere una costante in tutto il mondo). In uno scenario simile, quando sento un uomo dirsi "femminista" lo vedo come un ritardato, un sub-umano. Capisco molto di più - anche se ancora non li approvo del tutto - gli uomini mossi da sentimenti misogini: di fronte all'ingiustizia palese ed alla sfrontatezza più becera, è una reazione umana e comprensibile. Uso l'espressione "sfrontatezza più becera" perchè a me molte delle sparate femministe attuali, soprattutto quelle di "F!", fanno pensare a delle versioni femministe delle maggiori sparate leghiste, tipo quelle di Erminio Boso o di Borghezio, col vittimismo al posto dell'aggressività manifesta, ma con la medesima carica di becera e crassa ignoranza e di totale mancanza di rispetto per l'altro.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 01:32:28 am
 
 :doh:

Mi sa che ti ho sopravvaluto troppo e che ho emesso un giudizio benevolo su di te troppo affrettato..... Certo come no: basta aprire qualsiasi giornale nazionale tipo il corriere delle sera, il fatto quotidiano, il manifesto, ecc. per poter trovare blog di qualsiasi tipo dove il potere maschile incontrastato calunnia quotidianamente il sesso femminile... :doh:
 
Guarda ai nomi dei direttori di quei giornali, nonché a quelli dei redattori dei settori più accreditati (politica, economia, scienze...). Chiunque è in grado di aprire un blog. 
   
Poi quali sarebbero i frutti di cui godono gli uomini rispetto alle donne?  :rolleyes: Ti faccio, inoltre, presente che gli uomini non solo svolgono le occupazioni più impegnative, ma continuano ancora oggi a morire nel 98-99% (spesso anche 100%) dei casi.
 
 
Mi pare di essere stata chiara su questo punto: se mi rileggi, te ne renderai conto. Riconosco senza riserve che gli uomini svolgono spesso i lavori più faticosi e più pericolosi: che, normalmente, sono anche i tra più remunerati.


Ora sono sicuro da quale blog provieni.  :rolleyes:
 
Io non provengo da nessuna parte e parlo solo per me stessa. Puoi essere più chiaro?
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Alberto1986 - Novembre 13, 2014, 01:32:45 am
....
Il blog con le news riporta anche articoli che difendono spesso i ragazzi dalle leggi misandriche.
....


Che poi sarebbe come parlare bene di alcuni nazisti che difendono i ragazzi ebrei dalla cremazione nei forni.

Eirc, come ho avuto modi di dire più volte, eviterei su questo forum di far passare il messaggio che esiste una sorta di femminismo "buono" o femminismo "normale" contrapposto ad un presunto femminismo "radicale". 

A noi non interessa cosa è stato il femminismo una volta. Ci interessa cos'è il femminismo oggi e gli ingenti danni sociali, legislativi e giudiziari che ha provocato.
Se ci sono leggi misandriche e discriminatorie, lo si deve al femminismo in toto. Per cui chi appoggia una tale ideologia è complice di tutto ciò che viene fatto a suo nome.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Vicus - Novembre 13, 2014, 01:35:33 am
Alice, puoi dirci perché hai scelto come firma la citazione di Bentham: "Libertà di gusto e di opinione"?
Pensi che questa libertà sia limitata? Se sì, da chi e in che modo?
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 01:43:40 am
Ciao.
E' ovvio che chi non intende attaccarmi in quanto uomo, ma semplicemente chiedere pari diritti e doveri, ha la mia approvazione. Il che non significa che io possa mai diventare femminista: sono un uomo, e quindi non mi sentirò mai femminista in quanto il femminismo è interessato ai problemi delle donne e non ai miei. Potrei essere femminista soltanto se le donne fossero pesantemente discriminate, per una questione di pura giustizia, ma così non è da 40 anni (39 per l'esattezza). E direi che negli ultimi quindici-venti anni la bilancia ha iniziato a pendere in favore delle donne, e l'anno 2014 sembra essere l'anno horribilis: la convenzione di Istanbul è una bomba anti-maschile, in Italia abiamo avuto la legge sul femminicidio, in California c'è la legge yes-means-yes, in Svezia si è affermato "F!" alle europee, in UK stanno per varare le prime leggi che sanciscono la supremazia femminile all'interno del matrimonio e della coabitazione: in teoria è sessualmente neutrale, ma in pratica la donna può accusare il compagno di violenza psicologica e non ha bisogno di prove (la cancellazione della presunzione di innocenza per noi uomini sembra essere una costante in tutto il mondo). In uno scenario simile, quando sento un uomo dirsi "femminista" lo vedo come un ritardato, un sub-umano. Capisco molto di più - anche se ancora non li approvo del tutto - gli uomini mossi da sentimenti misogini: di fronte all'ingiustizia palese ed alla sfrontatezza più becera, è una reazione umana e comprensibile. Uso l'espressione "sfrontatezza più becera" perchè a me molte delle sparate femministe attuali, soprattutto quelle di "F!", fanno pensare a delle versioni femministe delle maggiori sparate leghiste, tipo quelle di Erminio Boso o di Borghezio, col vittimismo al posto dell'aggressività manifesta, ma con la medesima carica di becera e crassa ignoranza e di totale mancanza di rispetto per l'altro.

Ti capisco benissimo. Non solo perché, allo stato attuale delle cose, anch'io esito a definirmi femminista. Ma innanzitutto perché capisco e rispetto il fatto che il punto di vista di un uomo sulla questione sia comunque diverso dal mio.   
L'importante, come ho già scritto, è che ognuno rispetti la sfera dell'altro.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Alberto1986 - Novembre 13, 2014, 01:44:01 am
 
Guarda ai nomi dei direttori di quei giornali, nonché a quelli dei redattori dei settori più accreditati (politica, economia, scienze...). Chiunque è in grado di aprire un blog. 
     
 
Mi pare di essere stata chiara su questo punto: se mi rileggi, te ne renderai conto. Riconosco senza riserve che gli uomini svolgono spesso i lavori più faticosi e più pericolosi: che, normalmente, sono anche i tra più remunerati.

 
Io non provengo da nessuna parte e parlo solo per me stessa. Puoi essere più chiaro?


1-Dolce Alice, i nomi di quella gentaglia li conosco bene. Sono anni che mi occupo di certe questioni. Tu sei arrivata solo ora.

2- A questo punto, mi pare evidente che sia tu a non saperti esprimerti in modo adeguato. Rileggi bene cosa hai scritto:

Citazione da: Dolce Alice
Resta però il fatto, tangibile ogni volta che apriamo un giornale o accendiamo tv e computer, che il potere sociale ed economico rimane maschile. 
Citazione da: Dolce Alice
Riconosco che gli uomini svolgono le occupazioni più impegnative, in tutti i significati del termine: ma ne godono anche i frutti. 

Dove diamine sarebbe questo presunto potere maschile in tv e sui giornali, dato che su tali piattaforme per la disinformazione e la distrazione di massa si assiste continuamente a misandria, femminismo, gossip ed idiozie varie per il target femminile?
Ti ho chiesto, inoltre, quali sarebbero questi presunti frutti di cui godono gli uomini e che sono proibiti alle donne.


3- Non fare la finta tonta. Sai bene di quale blog parlo.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 01:47:39 am
Alice, puoi dirci perché hai scelto come firma la citazione di Bentham: "Libertà di gusto e di opinione"?
Pensi che questa libertà sia limitata? Se sì, da chi e in che modo?
 

Mi sembra un motivo ricorrente, su questo blog: leggi e mentalità liberticide. 
Ma se anche così non fosse, penso che sarebbe comunque giusto ribadirlo. 
Inoltre, la tua firma parla di te, dei tuoi valori e delle tue priorità.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Eric Lauder - Novembre 13, 2014, 02:04:44 am
Ti capisco benissimo. Non solo perché, allo stato attuale delle cose, anch'io esito a definirmi femminista. Ma innanzitutto perché capisco e rispetto il fatto che il punto di vista di un uomo sulla questione sia comunque diverso dal mio.   
L'importante, come ho già scritto, è che ognuno rispetti la sfera dell'altro.

Nel momento in cui si hanno cose come la convenzione di Istanbul, le nuove leggi sulla violenza domestica in UK, e la similare policy dell'Università del Michigan (queste ultime due cose le ho sapute dalle news di ifeminism, tanto per essere chiari - e loro si OPPONGONO a questo: non si tratta di far passare un messaggio, è la verità), non si tratta più tanto di "rispettare" la sfera altrui, ma di capire se la sfera altrui ha ancora diritto ad esistere...le cose stanno accelerando negli ultimi tempi, e prima o poi ci saranno delle reazioni: il giro di boa secondo me sarà quando vieteranno l'anti-femminismo e la pornografia (comprese cose assolutamente non urtanti per le donne quali porno gay, lesbiche, transessuali e femdom), e mi aspetto di vedere entrambe le cose entro e non oltre il 2020, forse già entro il 2015 la messa al bando dell'anti-femminismo.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Vicus - Novembre 13, 2014, 02:16:48 am
 

Mi sembra un motivo ricorrente, su questo blog: leggi e mentalità liberticide. 
Ma se anche così non fosse, penso che sarebbe comunque giusto ribadirlo. 
Inoltre, la tua firma parla di te, dei tuoi valori e delle tue priorità.
Quindi ti riferisci alle leggi misandriche? Pensi che la loro dannosità consista nel limitare la libertà di gusto e di opinione?
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 03:33:56 am

1-Dolce Alice, i nomi di quella gentaglia li conosco bene. Sono anni che mi occupo di certe questioni. Tu sei arrivata solo ora.
 
Quindi, sai meglio di me che sono per lo più maschili. 
 

2- A questo punto, mi pare evidente che sia tu a non saperti esprimerti in modo adeguato. Rileggi bene cosa hai scritto:... 
Ti ho chiesto, inoltre, quali sarebbero questi presunti frutti di cui godono gli uomini e che sarebbero proibiti alle donne.
 
Mio post, 22.06.11: "Riconosco che gli uomini svolgono le occupazioni più impegnative, in tutti i significati del termine(cioè: sia quelle più prestigiose, ma comunque faticose, sia quelle nelle quali la fatica prevale sul prestigio, N.d.a): però, ne godono anche i frutti". Implicitamente, riferendomi al "maggior potere economico e sociale"(a tutti i livelli: un meccanico guadagna di più ed è più stimato di una domestica, N.d.a.)
Nel tuo post delle 00.55.31, tu mi chiedi: "Quali sarebbero i frutti di cui godono gli uomini rispetto alle donne?" 
Mia risposta, ore 01.32.28: "Mi pare di essere stata chiara su questo punto: se mi rileggi, te ne renderai conto. Riconosco senza riserve che gli uomini svolgono spesso i lavori più faticosi e pericolosi: che, normalmente, sono anche i più remunerati (sottointendendo: tra quelli alla portata dei più, N.d.a)
Tua replica, ore 01.32.45: "Ti ho chiesto inoltre quali sarebbero questi presunti frutti di cui godono gli uomini e che sono proibiti alle donne." 
 
Non ho parlato da nessuna parte di proibizioni. 
Ho inoltre risposto per due volte alla tua domanda (ore 00.55.31): indirettamente (e prima che me la ponessi), alle ore 22.06.11; direttamente, alle ore 01.32.28.   
 

Dove diamine sarebbe questo presunto potere maschile in tv e sui giornali, dato che su tali piattaforme per la disinformazione e la distrazione di massa si assiste continuamente a misandria, femminismo, gossip ed idiozie varie per il target femminile?

La tua domanda si risponde da sé: "gossip ed idiozie varie". E' quello il terreno della misandria: non l'unico, ma sicuramente quello privilegiato.

3- Non fare la finta tonta. Sai bene di quale blog parlo.
 
Non sono né tonta né finta. E ti prego di essere più chiaro.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 03:52:13 am
Quindi ti riferisci alle leggi misandriche? Pensi che la loro dannosità consista nel limitare la libertà di gusto e di opinione?
 
Una legge misandrica (e, in generale, nemica dei diritti di qualcuno) produce ovviamente effetti che si spingono ben più in là: esproprio dei beni, incarceramento, violenze ed abusi di ogni genere. 
Per prevenire queste situazioni, è fondamentale, tra le altre cose, ribadire in ogni situazione l'importanza della varietà umana e della libertà d'espressione: intesa non solo come parola, ma nel significato più ampio. Lo considero il fondamento della cultura dei diritti. 
"Libertà di gusto e di opinione": non è di per sé la soluzione a tutti i problemi della QM, ma per me è una fiaccola.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 04:20:37 am
Nel momento in cui si hanno cose come la convenzione di Istanbul, le nuove leggi sulla violenza domestica in UK, e la similare policy dell'Università del Michigan (queste ultime due cose le ho sapute dalle news di ifeminism, tanto per essere chiari - e loro si OPPONGONO a questo: non si tratta di far passare un messaggio, è la verità), non si tratta più tanto di "rispettare" la sfera altrui, ma di capire se la sfera altrui ha ancora diritto ad esistere...le cose stanno accelerando negli ultimi tempi, e prima o poi ci saranno delle reazioni: il giro di boa secondo me sarà quando vieteranno l'anti-femminismo e la pornografia (comprese cose assolutamente non urtanti per le donne quali porno gay, lesbiche, transessuali e femdom), e mi aspetto di vedere entrambe le cose entro e non oltre il 2020, forse già entro il 2015 la messa al bando dell'anti-femminismo.
   
Infatti, io sono la prima a preoccuparmi di questo attacco ai diritti di un uomo: sia perché non voglio che gli uomini siano sotto attacco, sia perché un'aggressione simile danneggerebbe inevitabilmente anche le donne. Abbiamo in comune molto di più di quanto suppongano le Terragni, con la loro visione vittoriana di una sfera femminile moralmente superiore. 
La messa al bando dell'antifemminismo sarebbe anche la messa al bando di chiunque si dichiari a favore di un femminismo anti Dworkin-McKinnon. In ogni caso, non sarei così pessimista: vedo una forte resistenza, tra le persone normali, a leggi che vorrebbero normare gli sguardi o "gli ambienti che creano disagio".
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Cassiodoro - Novembre 13, 2014, 09:53:38 am
 
un meccanico guadagna di più ed è più stimato di una domestica
Benvenuta!

Non ho mai fatto ne la domestica ne il meccanico, ma so che la domestica lavora in un ambiente, generalmente una casa lussuosa o di benestanti, che contribuisce a tenere pulito (dalla polvere), al caldo d'inverno ed al fresco d'estate, e quando è a contatto con detersivi si mette i guanti di gomma, se si sposta per lavoro si reca,  a spese della famiglia datrice di lavoro, in luoghi turistici.
Un meccanico (di auto, di gru, dei motori marini su sommergibili, di aerei, di macchinari industriali, ecc.) non ha orari di lavoro, viene disturbato a tutte le ore per ogni disperata evenienza, è costretto a respirare i vapori di benzina e kerosene, ha le mani sporche di olio e grasso e non usa i guanti per non perdere la sensibilità con i piccoli pezzi, può stare lontano da casa anche per mesi in luoghi che possono essere le piattaforme di estrazione in mezzo all'oceano.
Nessuno assumerebbe un meccanico con esperienza per fare la domestica, come nessuno assumerebbe una domestica per fare il meccanico, sono due ambienti completamente differenti e OGNUNO E' STIMATO NEL SUO CAMPO IN BASE AL PROPRIO COMPORTAMENTO ED ALL'ESPERIENZA ACQUISITA.
Quando fai qualche esempio lavorativo prendi la STESSA MANSIONE svolta da un uomo ed una donna
Non mi sembra che hai una visione dei lavori reale, ma abbastanza imbevuta dal pensiero (distorto) femminista.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: vnd - Novembre 13, 2014, 10:11:10 am
  A parità di classe sociale, gli uomini godono di maggior reddito e potere delle donne. Ma (sono d'accordo con te) una donna che beneficia indirettamente di questi vantaggi, a causa della propria vicinanza ad un uomo di potere, è senz'altro avvantaggiata rispetto ad un idraulico. Il quale, però, guadagna di più e gode di più riconoscimento professionale, forse anche di più autorità in famiglia, rispetto alla moglie, casalinga o cameriera in una pizzeria.

Mi convinco sempre di più che sei capitata nel posto sbagliato.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Cassiodoro - Novembre 13, 2014, 10:43:48 am
Citazione da: Dolce Alice
 
un idraulico..guadagna di più e gode di più riconoscimento professionale, forse anche di più autorità in famiglia, rispetto alla moglie, casalinga o cameriera in una pizzeria.
Se prendiamo due disoccupati, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due camerieri in pizzeria, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due idraulici, un maschio ed una femmina, chi ha più ......aspetta un attimo, non ho mai visto in vita mia, neanche in Russia, una idraulico femmina.... forse tu conosci il motivi...... eppure questo mestiere, secondo te,  darebbe più autorità in famiglia e considerazione sociale di essere una "semplice" casalinga....
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: vnd - Novembre 13, 2014, 11:06:53 am
Se prendiamo due disoccupati, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due camerieri in pizzeria, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due idraulici, un maschio ed una femmina, chi ha più ......aspetta un attimo, non ho mai visto in vita mia, neanche in Russia, una idraulico femmina.... forse tu conosci il motivi...... eppure questo mestiere, secondo te,  darebbe più autorità in famiglia e considerazione sociale di essere una "semplice" casalinga....

Senza considerare che il disoccupato, sono capaci a farlo tutti....
Il cameriere... Insomma... con un po' di pazienza... possono imparare a farlo tutti.
L'idraulico, beh...
Serve intelligenza, forza, inventiva, creatività, esperienza... Non sono qualità tanto comuni....
Vanno pagate.

Mi sembra anche giusto.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 11:16:21 am
Benvenuta!

Non ho mai fatto ne la domestica ne il meccanico, ma so che la domestica lavora in un ambiente, generalmente una casa lussuosa o di benestanti, che contribuisce a tenere pulito (dalla polvere), al caldo d'inverno ed al fresco d'estate, e quando è a contatto con detersivi si mette i guanti di gomma, se si sposta per lavoro si reca,  a spese della famiglia datrice di lavoro, in luoghi turistici.
Un meccanico (di auto, di gru, dei motori marini su sommergibili, di aerei, di macchinari industriali, ecc.) non ha orari di lavoro, viene disturbato a tutte le ore per ogni disperata evenienza, è costretto a respirare i vapori di benzina e kerosene, ha le mani sporche di olio e grasso e non usa i guanti per non perdere la sensibilità con i piccoli pezzi, può stare lontano da casa anche per mesi in luoghi che possono essere le piattaforme di estrazione in mezzo all'oceano.
Nessuno assumerebbe un meccanico con esperienza per fare la domestica, come nessuno assumerebbe una domestica per fare il meccanico, sono due ambienti completamente differenti e OGNUNO E' STIMATO NEL SUO CAMPO IN BASE AL PROPRIO COMPORTAMENTO ED ALL'ESPERIENZA ACQUISITA.
Quando fai qualche esempio lavorativo prendi la STESSA MANSIONE svolta da un uomo ed una donna
Non mi sembra che hai una visione dei lavori reale, ma abbastanza imbevuta dal pensiero (distorto) femminista.
 
Grazie, Cassiodoro! 
Quoto tutto quello che hai scritto, fuorché il riferimento finale al "pensiero (distorto) femminista": qualunque valore gli si voglia attribuire, il mio pensiero non ha marchi di fabbrica. Né distorti, né corretti. 
Nel mio post di ieri, ore 22.06.11, ho scritto: 
Citazione
 
Attenzione: io non sono una di quelli che traducono istantaneamente in "discriminazione" qualsiasi differenza tra i sessi che sia a sfavore della donna.

Più avanti: 
Citazione
 
Riconosco che gli uomini svolgono le occupazioni più impegnative, in tutti i significati del termine...
 
Post di oggi, ore 01.32.28: 
Citazione
 
Riconosco senza riserve che gli uomini svolgono spesso i lavori più faticosi e pericolosi...
 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 11:25:40 am
Se prendiamo due disoccupati, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due camerieri in pizzeria, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
 
Sono d'accordo. Queste tue considerazioni rientrano in pieno nella nozione di kyriarkia (risposta #71).
Citazione
Se prendiamo due idraulici, un maschio ed una femmina, chi ha più ......aspetta un attimo, non ho mai visto in vita mia, neanche in Russia, una idraulico femmina.... forse tu conosci il motivi...... eppure questo mestiere, secondo te,  darebbe più autorità in famiglia e considerazione sociale di essere una "semplice" casalinga....
 
Immagino che la carenza di donne idraulico dipenda dalla fatica e dai rischi della professione. Peraltro, sarei ben felice di vedere più donne che scelgono di fare l'idraulico. 
Per le casalinghe ho il massimo rispetto. Il punto è che, giudicando in base alla mia (ristretta e discutibilissima) esperienza, la persona più influente in una famiglia è di norma il principale percettore di reddito. 
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 11:27:51 am
Senza considerare che il disoccupato, sono capaci a farlo tutti....
Il cameriere... Insomma... con un po' di pazienza... possono imparare a farlo tutti.
L'idraulico, beh...
Serve intelligenza, forza, inventiva, creatività, esperienza... Non sono qualità tanto comuni....
Vanno pagate.

Mi sembra anche giusto.
 
Ti rimando alle due risposte che ho appena inviato a Cassiodoro.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Cassiodoro - Novembre 13, 2014, 11:42:51 am
  Peraltro, sarei ben felice di vedere più donne che scelgono di fare l'idraulico. 
... la persona più influente in una famiglia è di norma il principale percettore di reddito.
Se è indiscutibile che le donne sono intelligenti COME gli uomini (qualcuno dice anche più intelligenti degli uomini) mi spieghi, secondo la tua esperienza, perchè le donne non si buttano a capofitto su occupazioni che le farebbero ritenere "la persona più influente in una famiglia "?
Secondo la tua esperienza tra un idraulico maschio ed uno femmina, (sempre che la trovi) chi chiameresti? E se li chiami alle tre di notte, secondo te, chi tra i due arriverebbe a risolverti il problema?
Secondo la tua esperienza, lasceresti più tranquillamente un bambino piccolo ad un uomo o ad una donna?

Tra un uomo ed una donna chi dovrebbe allattare un bambino? Se a tale domanda io rispondessi "la donna, perchè ha le tette" dovrei essere considerato uno sporco maschilista misogino, oppure un "realista più realista del Re"?
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Eric Lauder - Novembre 13, 2014, 11:46:37 am
   
Infatti, io sono la prima a preoccuparmi di questo attacco ai diritti di un uomo: sia perché non voglio che gli uomini siano sotto attacco, sia perché un'aggressione simile danneggerebbe inevitabilmente anche le donne. Abbiamo in comune molto di più di quanto suppongano le Terragni, con la loro visione vittoriana di una sfera femminile moralmente superiore. 
La messa al bando dell'antifemminismo sarebbe anche la messa al bando di chiunque si dichiari a favore di un femminismo anti Dworkin-McKinnon. In ogni caso, non sarei così pessimista: vedo una forte resistenza, tra le persone normali, a leggi che vorrebbero normare gli sguardi o "gli ambienti che creano disagio".

Rispetto la tua visione ma non la condivido: le leggi stanno iniziando a differenziarsi spudoratamente, "grazie" alla convenzione di Istanbul: la legge non sarà più uguale per tutti. Quindi un attacco ai diritti degli uomini non sarà automaticamente un attacco ai diritti della donna, perché le nuove leggi restrittive saranno specificamente contro gli uomini (se ti sembra assurdo, ti consiglio di leggerai la convenzione di Istanbul: "le misure atte a contrastare la discriminazione contro le donne non stanno considerate discriminatorie (nei confronti dell'uomo)").
L'intolleranza femminile avrà campo libero, qualsiasi critica al femminismo sarà zittita.
MA - e qui viene il bello - tale discriminazione diverrà finalmente palese, e provocherà reazioni misogine. VERA misoginia: oggi il termine è usato per indicare coloro che criticano il femminismo o difendono i diritti dei padri.
Quella nuova sarà vera, invece. Niente che, in piccolo, non si sia già visto: prendi Paul Elam - nel 1972 marciava peri diritti delle donne - oggi è il leader dell' MRA. Tanti "femministi" di oggi, nel loro piccolo, faranno lo stesso percorso nei prossimi dieci anni.
E visto che citi Dworkin, ti lascio con la mia citazione preferita di Andrea, che ogni tanto scriveva persino cose di buonsenso, alla faccia della Terragni e della Zanardi che il buonsenso non sanno neanche cosa sia - questa è la migliore critica alla convenzione di Istanbul che io conosca:

Recently, more and more feminists have been advocating social, spiritual, and mythological models that are female-supremacist and/or matriarchal. To me, this advocacy signifies a basic conformity to the tenets of biological determinism that underpin the male social system. Pulled toward an ideology based on the moral and social significance of a distinct female biology because of its emotional and philosophical familiarity, drawn to the spiritual dignity inherent in a "female principle" (essentially as defined by men), of course unable to abandon by will or impulse a lifelong and centuries-old commitment to childbearing as the female creative act, women have increasingly tried to transform the very ideology that has enslaved us into a dynamic, religious, psychologically compelling celebration of female biological potential. This attempted transformation may have survival value--that is, the worship of our procreative capacity as power may temporarily stay the male-supremacist hand that cradles the test tube. But the price we pay is that we become carriers of the disease we must cure. It is no accident that in the ancient matriarchies men were castrated, sacrificially slaughtered, and excluded from public forms of power; nor is it an accident that some female supremacists now believe men to be a distinct and inferior species or race. Wherever power is accessible or bodily integrity honored on the basis of biological attribute, systematized cruelty permeates the society and murder and mutilation contaminate it. We will not be different.

It is shamefully easy for us to enjoy our own fantasies of biological omnipotence while despising men for enjoying the reality of theirs. And it is dangerous--because genocide begins, however improbably, in the conviction that classes of biological distinction indisputably sanction social and political discrimination. We, who have been devastated by the concrete consequences of this idea, still want to put our faith in it. Nothing offers more proof--sad, irrefutable proof--that we are more like men than either they or we care to believe.


Andrea Dworkin, "Biological Superiority: The World's Most Dangerous and Deadly Idea" - first published in Heresies No. 6 on Women and Violence, Vol. 2, No. 2, Summer 1978.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Cassiodoro - Novembre 13, 2014, 11:50:02 am
Citazione da: Dolce Alice
 
Peraltro, sarei ben felice di vedere più donne che scelgono di fare l'idraulico. 

.... perchè non lo fai tu? E' una occupazione ben pagata, ti farebbe considerare "la persona più influente in una famiglia"...


Non è che, in fondo, sei come le altre donne, che preferiscono il metodo delle "Quote Rosa" come scorciatoia per l'accesso alle professioni ed agli incarichi di prestigio
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Rita - Novembre 13, 2014, 11:51:21 am
Se prendiamo due disoccupati, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due camerieri in pizzeria, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due idraulici, un maschio ed una femmina, chi ha più ......aspetta un attimo, non ho mai visto in vita mia, neanche in Russia, una idraulico femmina.... forse tu conosci il motivi...... eppure questo mestiere, secondo te,  darebbe più autorità in famiglia e considerazione sociale di essere una "semplice" casalinga....

infatti.

Resterebbe anche una cosa che ho notato. Forse non ha "valore sociale" forse è vero che l'entrata in ambienti maschili delle donne in qualche caso è stata accolta con diffidenza (e per certi versi è anche umano- anche in ambito femminile si nota in molti casi una resistenza a "fidarsi" degli uomini coi bambini) però nella mia esperienza è stato molto più comune vedere donne che prendevano in giro o comunque criticavano gli uomini per "come" espletavano le mansioni casalinghe che non il contrario.
Per dire, ancora oggi sento donne affermare cose come "mai far pulire il bagno ad un uomo perché te lo lascia sporco o non sa cosa vuol dire l'igiene, o non è capace a stirare, etc" mentre mia madre che, spesso e volentieri, ha espletato anche mansioni tipicamente maschili si è sempre vista complimentare dagli uomini per questo e per la sua capacità di maneggiare falci, dare il bianco o fare lavoretti elettrici et similia
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dolce Alice - Novembre 13, 2014, 12:04:41 pm
.... perchè non lo fai tu? E' una occupazione ben pagata, ti farebbe considerare "la persona più influente in una famiglia"...
 
Se non fossi felice della mia attuale occupazione, potrei prendere in considerazione questa possibilità.

Citazione
Non è che, in fondo, sei come le altre donne, che preferiscono il metodo delle "Quote Rosa" come scorciatoia per l'accesso alle professioni ed agli incarichi di prestigio
 
Risposta #40 di questo topic: 
Citazione

3) Quote rosa: senz'altro contraria. Sono una discriminazione nei riguardi degli uomini e uno sminuimento delle capacità delle donne.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 13, 2014, 12:12:17 pm
 
Se dai un'occhiata ai blog delle attiviste e sex-worker, nonché a quelli dei loro alleati, noterai come qualsiasi provvedimento contro i clienti comporti inevitabilmente intrusioni poliziesche ed abusi di ogni sorta nella vita delle professioniste. 
Il che non mi stupisce per niente: non si possono schiacciare le libere scelte autodirettive degli uomini senza che anche le donne ne soffrano. I diritti ci sono per tutti, oppure non ci sono per nessuno.

le donne ne soffrono ben poco perchè le multe i sequestri auto li fanno ai clienti, non alle prostitute
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Cassiodoro - Novembre 13, 2014, 12:12:48 pm
 
Risposta #40 di questo topic:

Scusa, ma non ho letto tutti i topic, ma solo l'ultima pagina...

 
Se non fossi felice della mia attuale occupazione, potrei prendere in considerazione questa possibilità.
E quale sarebbe la tua occupazione che ti rende felice, ma non "la persona più influente in una famiglia", o forse non hai famiglia, o forse, in ogni caso, ti sei SCELTA un compagno che guadagna più di te in modo che NON POTRAI MAI ESSERE, secondo la tua teoria, "la persona più influente in una famiglia"....
E come fa, tale occupazione, a renderti felice quando sei consapevole che NON sei "la persona più influente in una famiglia"?
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Eric Lauder - Novembre 13, 2014, 12:32:55 pm
Mia esperienza: non ho MAI visto in coppie dove entrambi lavorano una parte avere più influenza dell'altra a causa del maggiore reddito. E' un mito, non una realtà, e chiunque ha vissuto in coppia dovrebbe saperlo.
Poteva essere vero - ed in molti casi lo era, in passato - che se una donna faceva la casalinga e quindi dipendeva totalmente dal marito, poteva avere una sudditanza psicologica ed in più, non frequentando ambienti di lavoro, poteva essere un po' "tagliata fuori da mondo": oggi non sarebbe più un discorso valido, perché una donna a casa avrebbe assai più opportunità di arricchimento culturale rispetto al marito: lui passa 9-10 ore a lavorare (cioè a fare i cavoli dell'azienda) lei ha un impegno massimo di 5 ore a giorno (non pigliamoci in giro, vivo da solo ora, e sono stato sin troppo largo....in effetti tre ore sono spesso sufficienti) ed ha 4-5 ore al giorno per crescere intellettualmente, mentre lui resta imbalsamato nel suo lavoro.
Quanto al discorso: "lei guadagna 1200 € al mese, lui 2000 € - quindi lui ha più influenza sulla famiglia" è completamente avulso dalla realtà - nel momento in cui entrambi hanno un reddito sono altri fattori a giocare, la personalità, lo spessore culturale, la capacità di essere concreti. E' per questo che a volte l'uomo tende ad essere più forte, soprattutto nei confronti di partner che hanno subito l'influenza femminista: il femminismo riduce la donna ad una specie di bambina capricciosa e prepotente, che non ammette critiche (men che mai da un uomo, reo di avere il privilegio patriarcale) - come si può davvero parlare di egemonia di personalità e culturale, di concretezza, in un simile caso? Io sono separato, mia moglie non sa neanche cosa sia il femminismo o il privilegio patriarcale. Ma i danni fatti su di lei dal femminismo si vedono, eccome: è una persona inaffidabile, che non accetta critiche, capricciosa - è anche prontissima a NON rivendicare MAI i suoi diritti in ambito lavorativo: "forte" col marito, debole (stavolta senza virgolette) col datore di lavoro. Shopping compulsivo come empowerment femminile.
Se del femminismo avesse anche l'idea del privilegio patriarcale ed una bella eterosessuofobia* galoppante, sarebbe la femminista perfetta, e più una caricatura che un persona. Tante donne, purtroppo, sono davvero così, grazie LL femminismo.

*= eterosessuofobia è il fenomeno tipico del femminismo attuale, che vede il rapporto sessuale uomo-donna come SEMPRE sospetto e foriero di prevaricazione, mentre nel contempo accoglie senza riserve qualsiasi altro tipo di sessualità (gay, transessuali e, ovviamente, la sessualità preferita dalle femministe, in quanto simbolo - nella loro mente malata - di indipendenza dall'uomo: il lesbismo).
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Animus - Novembre 13, 2014, 12:53:02 pm
.... perchè non lo fai tu?

 :D

Già...sempre tutti froci....ma col culo degli altri!

Lo farei io "se potessi",ma "putacaso"....non posso.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: ilmarmocchio - Novembre 13, 2014, 16:02:44 pm
:D

Già...sempre tutti froci....ma col culo degli altri!

Lo farei io "se potessi",ma "putacaso"....non posso.

 :D :D :D
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Warlordmaniac - Novembre 13, 2014, 16:08:16 pm
 
Se dai un'occhiata ai blog delle attiviste e sex-worker, nonché a quelli dei loro alleati, noterai come qualsiasi provvedimento contro i clienti comporti inevitabilmente intrusioni poliziesche ed abusi di ogni sorta nella vita delle professioniste. 
Il che non mi stupisce per niente: non si possono schiacciare le libere scelte autodirettive degli uomini senza che anche le donne ne soffrano. I diritti ci sono per tutti, oppure non ci sono per nessuno.

Ah non lo metto in dubbio. Capisco che un certo femminismo sia di ostacolo alla prostituzione per danaro liquido, però se ci fai caso, è come se il consumatore di droga venisse più perseguito rispetto allo spacciatore.
La prostituzione a pagamento liquido diretto è percepita come una svendita, dove il maschio beta può usufruire e liberarsi dal ricatto femminile. La donna ha per istinto lo sfruttamento del maschio con scarso valore riproduttivo, ovviamente in modalità diverse da cui sfrutta il maschio da accoppiamento o con forte valore riproduttivo. La prostituzione propriamente detta è un ammortizzatore: è come un reddito minimo garantito che il lavoratore potrebbe ricevere in caso si dimettesse dal lavoro, e quindi il padrone sfruttatore vede di cattivo occhio perché non più pretendere gli stessi favori e straordinari che chiedeva prima.
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Alberto1986 - Novembre 13, 2014, 16:29:21 pm
 
Quindi, sai meglio di me che sono per lo più maschili. 
   
Mio post, 22.06.11: "Riconosco che gli uomini svolgono le occupazioni più impegnative, in tutti i significati del termine(cioè: sia quelle più prestigiose, ma comunque faticose, sia quelle nelle quali la fatica prevale sul prestigio, N.d.a): però, ne godono anche i frutti". Implicitamente, riferendomi al "maggior potere economico e sociale"(a tutti i livelli: un meccanico guadagna di più ed è più stimato di una domestica, N.d.a.)
Nel tuo post delle 00.55.31, tu mi chiedi: "Quali sarebbero i frutti di cui godono gli uomini rispetto alle donne?" 
Mia risposta, ore 01.32.28: "Mi pare di essere stata chiara su questo punto: se mi rileggi, te ne renderai conto. Riconosco senza riserve che gli uomini svolgono spesso i lavori più faticosi e pericolosi: che, normalmente, sono anche i più remunerati (sottointendendo: tra quelli alla portata dei più, N.d.a)
Tua replica, ore 01.32.45: "Ti ho chiesto inoltre quali sarebbero questi presunti frutti di cui godono gli uomini e che sono proibiti alle donne." 
 
Non ho parlato da nessuna parte di proibizioni. 
Ho inoltre risposto per due volte alla tua domanda (ore 00.55.31): indirettamente (e prima che me la ponessi), alle ore 22.06.11; direttamente, alle ore 01.32.28.   
 
La tua domanda si risponde da sé: "gossip ed idiozie varie". E' quello il terreno della misandria: non l'unico, ma sicuramente quello privilegiato.
 
Non sono né tonta né finta. E ti prego di essere più chiaro.


Bhè dai non esageriamo a definire questi personaggi come appartenenti al sesso maschile. Se non te ne fossi accorta, su di loro c'è la nostra apposita discarica sezione sui femministi.  :cool:
Comunque, indipendentemente a chi appartiene la proprietà di questi giornali spazzatura, io parlavo nello specifico dei blog gestiti da femministe, tipo la 27°ora.
Rimane il fatto che questo presunto potere maschile incontrastato su giornali e tv te lo sei immaginato, dato che gli uomini non solo non hanno minima voce in capitolo da nessuna parte ma sono continuamente demonizzati, calunniati, diffamati e ridicolizzati su qualsiasi piattaforma per la lobotomizzazione di massa. Per non parlare del fatto che la tv ed i giornali (mediaset e rai in primis) sono ormai targettizzati solo per il pubblico femminile.

Sul discorso dei mestieri e del presunto potere sociale maschile, mi cadono veramente le braccia. Io mi chiedo: invece di stare sempre lì a lamentarvi ed a piagnucolare, perchè voi donne non iniziate a chiedere quote rosa obbligatorie nei cantieri e/o colmare direttamente il gap che esiste nei mestieri pericolosi e faticosi maschili, tipo muratore, carpentiere, idraulico, minatore, falegname, spurgatore di fogne, asfaltatore/manutentore di strade, ecc. ecc. ecc.?
Molto meglio chiedere pari stipendi svolgendo però mansioni totalmente diverse e chiedere quote rosa solo nei posti privilegiati e di potere, giusto?  :rolleyes:


Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Lucia - Novembre 13, 2014, 16:56:39 pm
Mia esperienza: non ho MAI visto in coppie dove entrambi lavorano una parte avere più influenza dell'altra a causa del maggiore reddito. E' un mito, non una realtà, e chiunque ha vissuto in coppia dovrebbe saperlo.

neanch'io,
ma neanhce dove non lavorano entrambi.
Nella mia casa poi la persona più influente è mio figlio (e non va bene cosi) Non parla neanhce bene ma tutti ubbidiamo a lui. :ohmy:
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Frank - Novembre 13, 2014, 19:08:00 pm

A parità di classe sociale, gli uomini godono di maggior reddito e potere delle donne. Ma (sono d'accordo con te) una donna che beneficia indirettamente di questi vantaggi, a causa della propria vicinanza ad un uomo di potere, è senz'altro avvantaggiata rispetto ad un idraulico. Il quale, però, guadagna di più e gode di più riconoscimento professionale, forse anche di più autorità in famiglia, rispetto alla moglie, casalinga o cameriera in una pizzeria.

Ancora con questa favola del "maggior reddito" a parità di classe sociale ?
Ancora con questa sciocchezza del "superiore potere maschile" ?
Di quale potere parli ? Forse quello sessuale ? Devo ridere ?
Ascolta, da uomo posso dirti che l'unico reale potere che ho di fronte a una donna, è quello muscolare; tutto il resto è fuffa.


Citazione
Il quale, però, guadagna di più e gode di più riconoscimento professionale, forse anche di più autorità in famiglia, rispetto alla moglie, casalinga o cameriera in una pizzeria.

Credo che ti sia dimenticata del fatto che siamo nel 2014, non nel 1964.
Ora, sostenere che in questa epoca un idraulico ha più autorità in famiglia, rispetto alla moglie casalinga o cameriera, è a dir poco azzardato, per usare un eufemismo.
Ma dove la vedi questa "autorità maschile" ? Sei sicura di non aver sbagliato epoca ?

Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Dottor Zero - Novembre 13, 2014, 19:53:16 pm
Io ho solo una domanda: ma somigli - almeno vagamente - alla bonazza che hai nell'avatar?  :lol:
Titolo: Re:Una nuova interlocutrice
Inserito da: Eric Lauder - Novembre 13, 2014, 20:16:57 pm
Io ho solo una domanda: ma somigli - almeno vagamente - alla bonazza che hai nell'avatar?  :lol:

Se ognuno somigliasse a suo avatar tu saresti il nemico di Fantaman ed io una statistica che fa imbufalire le femministe  :w00t: