Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Natura maschile e natura femminile => Topic aperto da: Angelo - Marzo 30, 2015, 23:21:51 pm

Titolo: Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Marzo 30, 2015, 23:21:51 pm
Come sapranno i "lettori appassionati" (che non si offendano le femministe, vi ho sempre definito robot, quindi vi va bene il maschile plurale) le donne in politica sono spesso esaltate...
In realtà nella stragrande maggioranza dei casi fanno leggi per loro stesse o per le loro comari. Si son sempre sbizzarrite, a partire dalla stupida legge Merlin (che prende il nome dalla femminista che la ideò...)...
Comincio dall'ultimo caso, quello della Brambilla, un'animalista incallita che vuole...

Leggete...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/30/brambilla-carcere-per-mangia-conigli-diventino-animali-compagnia/1551455/

La proposta di legge della deputata forzista prevede da 4 mesi a 2 anni di condanna e multe da mille a 5mila euro per chiunque "allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente i conigli a fine di macellazione e commercializzazione della carne"
di F. Q. | 30 marzo 2015  COMMENTI
   
Più informazioni su: Animali, Animali Domestici, Michela Vittoria Brambilla
Michela Vittoria Brambilla ha proposto una legge per riconoscere al coniglio lo status di animale da affezione. Niente più coniglio in padella, o al forno con le patate, ma in casa con i padroni: le statistiche rivelano infatti che l’animaletto è al terzo posto dopo cani e gatti, come animale domestico scelto dagli italiani. “I conigli – ha dichiarato la Brambilla -meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare”. Di conseguenza la carne e la pelliccia dell’animale non potranno più essere commercializzati. La proposta della deputata forzista si affianca alla petizione promossa dalla Federazione italiana diritti degli animali e l’Associazione Aaeconigli, che ha raccolto più di 10mila firme, e introduce un regime sanzionatorio da quattro mesi a due anni di carcere, e una multa da 1.000 a 5.000 euro per animale, per chiunque “allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni”.

Si introdurrebbe anche il controllo demografico sulla popolazione attraverso il microchip e l’istituzione di un’anagrafe tenuta dalle aziende sanitarie locali, in cui far confluire la sigla di riconoscimento di ogni coniglio domestico. Le infrazioni, in questo caso, verranno sanzionate con 75 euro per chi non iscrive il proprio coniglio all’anagrafe e 50 per chi lo iscrive senza dotarlo di microchip. Bisognerà anche garantire un habitat adeguato alla creatura, che necessita di una gabbia di almeno un metro per 70 o un metro e 20 per 50, con un nascondiglio, del cibo, il beverino, una cassetta igienica e dei tubi in cui entrare. Per almeno tre o quattro ore al giorno, poi, il coniglio deve poter andare in giro, camminare, esplorare, avere compagnia. Se ha una stanza tutta per sé è senza dubbio una buona cosa, ma non può rimanervi rinchiuso, dicono gli esperti, perché ha bisogno di comunicare con gli altri esseri viventi.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Frank - Marzo 31, 2015, 00:19:44 am
Più tempo passa e più uno capisce perché gli Antichi mettevano dei ben precisi paletti alle donne...
Certa roba non si può neanche leggere.

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ps: il coniglio in umido con le olive è uno dei miei piatti preferiti... :cool:
Certo, non è (per me) paragonabile ad una orata al forno con patate, però è sempre un piatto gustoso.  :rolleyes:

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Angelo

Citazione
In realtà nella stragrande maggioranza dei casi fanno leggi per loro stesse o per le loro comari.


Vero, in tal senso sono molto peggio dei politici di sesso maschile.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Vicus - Marzo 31, 2015, 01:10:42 am
Più tempo passa e più uno capisce perché gli Antichi mettevano dei ben precisi paletti alle donne...
Si veda "Le donne al parlamento" di Aristofane, sulle quote rosa in aula e le conseguenze del caso.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Alberto1986 - Marzo 31, 2015, 01:51:09 am
Effettivamente solo dei cervellini femminili possono pensare a simili proposte di legge. Sarà un caso che da quando hanno fatto entrare le femminucce in politica, quest'ultima è diventata una vera barzelletta?

Femminismo, animalismo, omosessualismo/genderismo.....Io ci vedo sempre la stessa matrice femminile.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Marzo 31, 2015, 01:54:39 am
@ Frank
Concordo, però un politico uomo che non si oppone a queste vaginate è complice. Del resto, la stragrande maggioranza dei politici italiani porta i pantaloni ma accavalla le cosce strette strette...  :shifty:

@ Vicus

Lo rileggerò.


Tornando ad altri esempi di proposte di leggi fatte da donne (quasi sempre femministe dichiarate o di fatto) , non poteva mancare una delle "eroine" delle prime femministe ( quelle attuali invece sono a favore della prostituzione, fanno pure le "radical chic" chiamando la prostituta "sex worker" - tipico nome preso ad uso da un'altra lingua per sottolineare ulteriormente da dove hanno copiato le idee)... Dicevo, non poteva mancare l'onorevole femminista Lina Merlin...
Pensava di "fare il bene" ma era evidente già allora che avrebbe favorito "il male" (la criminalità organizzata).
Che poi a ben pensarci, tra la criminalità organizzata (che io assolutamente non stimo) e le direttive ONU (che spesso sono solo un paravento se non addirittura criminali nei fatti - vedesi convenzione Istanbul, direttive OMS sull'educazione gender) pare sempre più evidente che siano "nemici" pubblici, ma "amici" "privati"...  :shifty:



http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Merlin

La legge italiana in vigore fino ad allora prevedeva che venissero periodicamente messi in atto controlli sanitari sulle prostitute, anche se in realtà i controlli erano sporadici e soggetti a pressioni di ogni genere da parte dei tenutari, specialmente al fine di impedire di vedersi ritirata la licenza per la gestione dell'attività.

Questo provvedimento legislativo fu il principale dell'attività politica della parlamentare socialista, che intese seguire l'esempio dell'attivista francese ed ex prostituta Marthe Richard, sotto la cui spinta già nel 1946 erano state chiuse le case di tolleranza in Francia, e riprende i principi della Convenzione per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con risoluzione 317 (IV) del 2 dicembre 1949, entrata in vigore il 25 luglio 1951 e resa esecutiva in Italia con legge 23 settembre 1966 n. 1173.[2] Una prima versione del suo disegno di legge in materia di abolizione delle case chiuse in Italia, Lina Merlin lo aveva presentato nell'agosto del 1948 (anno in cui si calcola fossero attivi oltre settecento casini, con tremila donne registrate, che risulteranno ridotte a circa duemilacinquecento al momento dell'entrata in vigore della legge) su sollecitazione di un gruppo di donne dell'Alleanza femminile internazionale in visita al Parlamento italiano e dietro suggerimento di Umberto Terracini, che aveva fatto la tesi di laurea sul tema della prostituzione[3]. Con il parere contrario dei monarchici e missini il progetto divenne legge dopo un lunghissimo iter parlamentare il 20 febbraio 1958: veniva abolita la regolamentazione statale della prostituzione e si disponevano sanzioni nei confronti dello sfruttamento della prostituzione.

Il suo primo atto parlamentare era stato quello di depositare un progetto di legge contro il sesso in compravendita e l'uso statale di riscuotere la tassa di esercizio. Un incentivo alla sua azione legislativa venne dall'adesione dell'Italia all'ONU. In virtù di questo evento, il governo dovette sottoscrivere diverse convenzioni internazionali tra cui la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (del 1948) che, tra l'altro, faceva obbligo agli Stati firmatari di porre in atto "la repressione della tratta degli esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione".

Il Partito Socialista Italiano di allora intendeva, come deriva della ratifica di questi trattati, abolire le case di tolleranza gestite dallo Stato. Tuttavia, l'allora ministro degli Interni Mario Scelba aveva smesso di rilasciare licenze di polizia per l'apertura di nuove case già dal 1948. La proposta di legge presentata dalla Merlin fu l'unica al riguardo. Merlin ribadì nel dibattito parlamentare come l'articolo 3 della Costituzione italiana sancisse l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, e l'articolo 32 annoverasse la salute come fondamentale diritto dell'individuo; veniva citato inoltre il secondo comma dell'articolo 41 che stabilisce come un'attività economica non possa essere svolta in modo da arrecare danno alla dignità umana.

Dibattito e schieramenti finali[modifica | modifica wikitesto]
Alcuni dissidenti del PSI, come il medico Gaetano Pieraccini, pur essendo d'accordo nell'eliminare lo sfruttamento in sé, consideravano inestirpabile il fenomeno in sé, e volevano che comunque la prostituzione restasse regolamentata, anche senza il sistema delle case chiuse; affermavano che relegare nell'ombra il tutto poteva anche essere peggio e portare conseguenze disastrose per la salute pubblica, aumentando persino lo sfruttamento.[4] Pieraccini affermò che «per evitare la prostituzione, dovremmo essere costruiti come gli animali inferiori, ad esempio il corallo, che è asessuale e non ha il sistema nervoso»; sempre nel PSI, Eugenio Dugoni ebbe scontri verbali durissimi con la Merlin.[4]

Benedetto Croce aveva detto che qualsiasi male ci fosse nelle case di tolleranza era comunque minore che nel caso fossero state abolite: «Eliminando le case chiuse non si distruggerebbe il male che rappresentano, ma si distruggerebbe il bene con il quale è contenuto, accerchiato e attenuato quel male».[5]

Un altro senatore socialista, Gustavo Ghidini, parlò di incostituzionalità della proposta di legge in quanto contraria proprio all’articolo 32 della Carta fondamentale dello Stato (a cui la stessa Lina Merlin si richiamò), che tutela "la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività".[4] Lo stesso Pietro Nenni era perplesso su molti aspetti della legge e la Merlin, nel 1958, minacciò quindi di rendere pubblici i nomi di esponenti socialisti tenutari di bordello.[6] Tuttavia, nessuno di questi autorevoli oppositori poté votare la legge, a causa del lungo iter, ed essendo tutti deceduti prima del 1958.

A detta della senatrice, le leggi che fino ad allora avevano regolamentato la prostituzione potevano e dovevano essere abolite, senza che a esse venisse sostituito alcun controllo o permesso di esercitarla in luogo pubblico. Occorsero nove anni perché la sua proposta di legge percorresse l'intero iter legislativo. Nonostante avesse dalla propria parte una maggioranza di consensi, la legge incontrò ostacoli di diverso genere durante il dibattito nelle aule parlamentari, dovendo essere ripresentata allo scadere di ogni legislatura e ricominciare i dibattiti tanto in aula quanto in commissione.[4]

A favore della legge si schierarono infine socialisti, comunisti, repubblicani, alcuni esponenti socialdemocratici e i democristiani, mentre contrari furono liberali, radicali, missini, monarchici, la maggioranza dei socialdemocratici (inizialmente riuniti nel gruppo Unità Socialista) e vari dissidenti di partiti favorevoli (socialisti, molti dei quali lasciarono il PSI per aderire al PSDI, alcuni repubblicani, qualche comunista dissidente[7], ecc.)[4][8]

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]
La legge - con cui veniva stabilita entro sei mesi dall'entrata in vigore la chiusura delle case di tolleranza, l'abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l'introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione altrui.

La legge, proibendo l'attività delle "case da prostituzione"[9] puniva sia lo sfruttamento sia il favoreggiamento della prostituzione, in particolar modo "chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui".[10] La norma prescriveva anche la costituzione di un Corpo di Polizia femminile, che da allora in poi si sarebbe occupata della prevenzione e della repressione dei reati contro il buon costume e della lotta alla delinquenza minorile.[11]

I risvolti sociali[modifica | modifica wikitesto]
Alla mezzanotte del 19 settembre del 1958, come primo effetto della norma, vennero chiusi oltre cinquecentosessanta postriboli su tutto il territorio nazionale.[senza fonte] Molti di questi luoghi furono riconvertiti in enti di patronato per l'accoglienza e il ricovero delle ex-prostitute. La tenacia di Lina Merlin nel portare avanti, fin dal momento della sua elezione, la propria lotta al lenocinio (favoreggiamento) inteso come sfruttamento di prostitute (e, di fatto, quindi decretare l'illegalizzazione della prostituzione) portò all'approvazione dell'omonima e ampiamente discussa legge. L'avvenimento, che segnò una svolta nel costume e nella cultura dell'Italia moderna, venne visto da alcuni come una svolta positiva, da altri col timore di alcune conseguenze quali gravi epidemie di malattie veneree e il dilagare delle prostitute nelle strade delle città, cosa che in effetti avvenne.

Pur essendo l'argomento per sua natura scabroso, e perciò improponibile sui pudibondi mezzi di informazione dell'Italia degli anni cinquanta, nel Parlamento e nella società si creò una spaccatura trasversale tra coloro che sostenevano l'opinione della Merlin, tra cui molti esponenti di area cattolica, e molti altri che invece opposero un atteggiamento di rifiuto totale e categorico.

L'ostilità verso la Merlin dei tenutari di case di tolleranza, che si erano riuniti in un'associazione di categoria denominata APCA (Associazione Proprietari Case Autorizzate), e di tutti coloro che si opponevano alla sua proposta di legge, giunse al punto di costringerla alla semi-clandestinità, dopo che ebbe ricevuto intimidazioni e minacce di morte.[senza fonte]

Il dibattito nell'opinione pubblica[modifica | modifica wikitesto]
Lo scontro tra i favorevoli ed i contrari raggiunse comunque i banchi delle librerie quando Merlin, insieme alla giornalista Carla Voltolina, moglie del deputato socialista e futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini, pubblicò nel 1955 un libro intitolato "Lettere dalle case chiuse", nel quale - attraverso la prosa ingenua e spesso sgrammaticata delle lettere indirizzate alla Merlin dalle stesse sfortunate vittime la realtà dei bordelli italiani - il fenomeno emergeva in tutto il suo squallore.

Sul fronte opposto il giornalista Indro Montanelli si batté pervicacemente contro quella che ormai veniva già chiamata - e si sarebbe da allora chiamata - la legge Merlin. Nel 1956 diede alle stampe un polemico libello intitolato "Addio, Wanda!", nel quale scriveva tra l'altro:

« ... in Italia un colpo di piccone alle case chiuse fa crollare l'intero edificio, basato su tre fondamentali puntelli, la Fede cattolica, la Patria e la Famiglia. Perché era nei cosiddetti postriboli che queste tre istituzioni trovavano la più sicura garanzia... »
Dagli anni ottanta nel dibattito politico italiano hanno preso corpo numerose richieste per l'abrogazione - in tutto o in parte - della Legge Merlin, giudicata non più al passo con i tempi. La legge è ritenuta da più detrattori non idonea a gestire il fenomeno della prostituzione in Italia che, di fatto, rimane una realtà presente e costante. In Italia, infatti, non è considerato reato la vendita del proprio corpo, mentre lo è lo sfruttamento del corpo altrui anche se in ambiente organizzato. Ciò ha permesso il proseguire, di fatto, della mercificazione corporale nelle strade oltre che nelle case, ma nella clandestinità.[12]

Inoltre, prima dell'entrata in vigore della legge la prostituzione nelle strade era molto poco diffusa, mentre dopo l'entrata in vigore è aumentata notevolmente.[senza fonte] Negli anni 1990, soprattutto, si è sviluppato il fenomeno della prostituzione legata all'immigrazione clandestina, esploso poi negli ultimi anni: la gran parte delle prostitute in strada sono infatti straniere.

Il traffico di donne, talvolta anche minorenni, e i lauti guadagni del loro sfruttamento, è passato sotto il controllo delle mafie italiane e dei loro Paesi d'origine, sempre più presenti queste ultime sul territorio italiano. Queste nuove schiave, legate al traffico di esseri umani, sono oggi, di fatto, un problema irrisolto che ripropone con urgenza il ripensamento di tutte le leggi in questo campo, a cominciare dalla stessa legge Merlin. Il dibattito politico sulla legge è ripreso a partire dagli anni 2000, sul tema è però risultato sterile dal punto di vista dei risultati, dato che attualmente la normativa in materia è la stessa del 1958, nonostante le numerose proposte di modifica presentate dai politici dei vari schieramenti, ed anche la proposizione di referendum abrogativi.

Iniziative legislative ed i referendum abrogativi[modifica | modifica wikitesto]
Il 27 luglio 2013 sulla gazzetta ufficiale della Corte Suprema di Cassazione è stato pubblicato il quesito referendario intitolato "Volete voi che sia abrogata interamente la legge 20 febbraio 1958, n. 75, intitolata Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui?"[13][14][15]

Il quesito è stato depositato da Angelo Alessandri e Matteo Iotti (Progetto Reggio) e Luca Vezzani (Pdl). L'iniziativa è stata promossa da diversi sindaci di diverse città italiane e la raccolta firme è partita in alcuni comuni già durante il mese di agosto 2013.[16][17] Tuttavia la proposta si arenò poiché al 16 ottobre venne a mancare il numero necessario per la proposizione del referendum.[18]

Nel marzo 2014 venne presentato un disegno di legge da parte del senatore Maria Spilabotte al fine di regolamentare il fenomeno,[19] iniziativa che però non si è mai concretizzata in una norma di legge. Nello stesso mese la Lega Nord ha avviato una nuova raccolta firme.[20] Dell'iniziativa è stata data notizia sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana nn. 36 e 46 del 2014 e la scadenza per la raccolta è stata fissata il 13 giugno 2014. Le firme sono state poi depositate alla fine del mese di giugno 2014.[21]

Modifiche a causa di sentenza giudiziaria[modifica | modifica wikitesto]
La Corte di Cassazione, con la sentenza 1º ottobre 2010, n. 20528, ha stabilito che la prostituzione tra adulti deve essere soggetta a tassazione, poiché è un’attività "lecita". Di conseguenza, a partire dalla suddetta data in Italia, il meretricio avrebbe dovuto essere un’attività tassabile a tutti gli effetti. La stessa Suprema Corte ha riconfermato, con la pronuncia 13 maggio 2011, n. 10578 che il meretricio è effettivamente da considerare come "un’attività normale" e con la medesima ha affermato che «l’articolo 36 comma 34 bis della Legge 248/2006, facente capo alla Legge 537/1993 articolo 14 comma 4 ed all’articolo 6 comma 1 del D.P.R. 917/1986 T.U.I.R., ha implicitamente modificato la Legge 75/1958 agli articoli 7 e 3 comma primo numero 8, derogando i rispettivi dettami ai fini fiscali». A riguardo della seguente pronuncia, dovrebbero essere considerati non più validi, ovviamente in certi limiti, anche gli specifici punti 2) e 3) dell'articolo 3 della legge Merlin[22][23] che recitavano la punibilità di:

« 2) chiunque avendo la proprietà o l'amministrazione di una casa od altro locale, li conceda in locazione a scopo di esercizio di una casa di prostituzione;
3) chiunque, essendo proprietario, gerente o preposto a un albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e dipendenze o qualunque locale aperto al pubblico od utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o più persone che, all'interno del locale stesso, si danno alla prostituzione; »
La sentenza rende quindi legale la tassazione delle prostitute "libere professioniste" e l'affitto di appartamenti ad uso di prostituzione, se non c'è sfruttamento.[23]
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Marzo 31, 2015, 02:08:45 am
Passiamo ad un'altra campionessa di femminismo, tale Laura Garavini, PD, che appena viene eletta, che fa? Cognome della mamma...
Naturalmente firmano anche altri politicanti, di vari schieramenti. Ma lei è la prima firmataria...


Guardate...

http://www.camera.it/leg17/29?tipoAttivita=attivita&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=302899&idLegislatura=17


http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0006620.pdf
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Marzo 31, 2015, 02:17:02 am
Passiamo a Luisa Bossa, PD, e fra le tante proposte di legge come prima firmataria, guardate che fa...  :doh: :doh: :doh:

http://www.camera.it/leg17/29?tipoAttivita=attivita&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=302812&idLegislatura=17


BOSSA ed altri: "Istituzione del 'Giorno del gioco' dedicato al gioco come strumento di valore sociale ed educativo per l'infanzia" (1220)
(presentata il 18 giugno 2013, annunziata il 19 giugno 2013)


Qui il testo della proposta di legge... Come spesso accade, le femministe "riprendono" direttive ONU o extranazionali...


PROPOSTA DI LEGGE
__
ART. 1.
1. È istituito il « Giorno del gioco »,
quale momento per celebrare il valore
sociale ed educativo per l’infanzia del
gioco nella società civile, contribuendo a
ricostruire un tessuto sociale e un clima di
cooperazione e di solidarietà fondamentali
per migliorare la qualità della vita urbana,
coinvolgendo gli enti locali, le scuole di
ogni ordine e grado, pubbliche o private,
nonché le categorie produttive, commerciali
e di servizio.
2. Il « Giorno del gioco » è celebrato il
secondo mercoledì del mese di maggio di
ogni anno e non determina gli effetti civili
di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.
ART. 2.
1. Le regioni, le province e i comuni, in
occasione della celebrazione del « Giorno
del gioco », promuovono, nell’ambito della
loro autonomia e delle rispettive competenze,
iniziative di valorizzazione del ruolo
del gioco in maniera originale e creativa,
tenuto conto delle richieste e delle esigenze
dei bambini, nonché delle caratteristiche
e delle disponibilità dei rispettivi
territori, riconoscendo agli adulti il diritto
e il dovere di giocare con i bambini,
promuovendo il gioco negli spazi urbani,
creando momenti di aggregazione e destinando
alla celebrazione le piazze e le
strade pubbliche.
2. Il Ministro dell’istruzione, dell’università
e della ricerca emana le opportune
direttive affinché, in occasione della celebrazione
del « Giorno del gioco », le scuole
di ogni ordine e grado, pubbliche o private,
nell’ambito della loro autonomia,
promuovano iniziative volte a discutere e
ad approfondire il tema relativo al rapporto
tra bambini, gioco e sostenibilità
nell’ambiente urbano.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Marzo 31, 2015, 02:26:18 am
Tornando alla Brambilla, berlusconiana "di ferro"... Ragazzi, quello sui conigli non è nulla...

Guardate cosa fa... Metto in rosso o sottolineo i titoli "più strampalati" e quelli femministi...



http://www.camera.it/leg17/29?tipoAttivita=attivita&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=302838&idLegislatura=17

PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE COME PRIMO FIRMATARIO

BRAMBILLA e GIAMMANCO: "Codice delle disposizioni per la tutela degli animali di affezione, la prevenzione e il controllo del randagismo" (286)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA e GIAMMANCO: "Divieto di sperimentazione sugli animali e misure per il sostegno dei metodi sostitutivi di ricerca" (287)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA e GIAMMANCO: "Divieto di allevamento, cattura e uccisione di animali per la produzione di pellicce" (288)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BRAMBILLA: "Modifica all'articolo 9 della Costituzione, in materia di tutela del benessere degli animali" (306)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Istituzione dell'Ufficio del Garante per i diritti degli animali" (307)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di delitti contro gli animali" (308)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detraibilità di spese sostenute per la cura di animali da compagnia" (309)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Disposizioni per la revisione degli elementi di spesa indicativi di capacità contributiva relativi agli animali di affezione" (310)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Delega al Governo per il recepimento della direttiva 2010/63/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici" (311)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)
(Ritirato)

BRAMBILLA: "Modifiche all'articolo 3 della legge 12 ottobre 1993, n. 413, in materia di obiezione di coscienza alla sperimentazione animale" (312)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA ed altri: "Disciplina delle attività e delle terapie assistite dagli animali" (313)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA ed altri: "Norme sulla riabilitazione attraverso l'utilizzo del cavallo (ippoterapia)" (314)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Istituzione del Servizio sanitario veterinario mutualistico per la cura degli animali di affezione" (315)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Disposizioni in materia di disciplina anagrafica per contrastare il fenomeno dell'abbandono degli animali di affezione" (316)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Modifiche all'articolo 842 del codice civile e alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di abolizione del diritto di accesso al fondo altrui per l'esercizio della caccia" (317)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Divieto della pratica della caccia nel territorio nazionale" (318)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Norme in materia di tutela degli animali destinati all'abbattimento e alla macellazione" (319)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Divieto di macellazione e di consumo delle carni equine" (320)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Disposizioni per la tutela dell'integrità fisica e psichica degli equini" (321)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Norme per la tutela degli equini e loro riconoscimento come animali di affezione" (322)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Riconoscimento degli equini quali animali di affezione" (323)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Norme per garantire l'opzione per la dieta vegetariana e la dieta vegana nelle mense e nei luoghi di ristoro pubblici e privati" (324)
(presentata e annunziata il 16 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Disposizioni per favorire la realizzazione di aree destinate a parco per i bambini, gli anziani e gli animali d'affezione" (450)
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Introduzione dell'articolo 2-bis della legge 14 agosto 1991, n. 281, e altre disposizioni per garantire il libero accesso degli animali domestici sui mezzi di trasporto e nei luoghi pubblici e privati" (451)
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Norme in materia di abolizione e riconversione dei parchi zoologici, dei centri acquatici con animali e dei delfinari" (452)
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Divieto dell'utilizzazione di animali in feste, spettacoli e manifestazioni, anche legate alla tradizione, che comportino il loro sfruttamento e il rischio di lesione della loro integrità fisica e psichica" (453) (ADDIO PALIO DI SIENA? )
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Divieto dell'utilizzazione di animali in circhi, spettacoli e mostre viaggianti" (454)
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Divieto dell'impiego di sistemi intensivi per l'allevamento degli animali" (455)
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Disposizioni per la protezione degli animali durante il trasporto per la macellazione" (456)
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Norme per la tutela del benessere degli animali destinati alla macellazione" (457)
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA: "Modifica all'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, in materia di svolgimento di iniziative di educazione alimentare e di diffusione della cultura vegetariana e vegana nell'ambito dell'insegnamento scolastico" (458)
(presentata il 21 marzo 2013, annunziata il 25 marzo 2013)

BRAMBILLA e CASTIELLO: "Introduzione dell'articolo 155-septies del codice civile, concernente l'affido degli animali di affezione in caso di separazione dei coniugi" (795)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA e CASTIELLO: "Introduzione dell'articolo 586-bis del codice civile, concernente l'affido degli animali di affezione in caso di morte del proprietario o detentore" (796)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA e CASTIELLO: "Modifica all'articolo 844 del codice civile, in materia di immissioni sonore da parte di animali" (797)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA e CASTIELLO: "Introduzione dell'articolo 2911-bis del codice civile, concernente il divieto del pignoramento degli animali domestici" (798)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA e CASTIELLO: "Modifiche alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, concernenti l'armonizzazione dell'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto relativa ai prodotti per l'alimentazione degli animali da compagnia" (799)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA: "Divieto dell'utilizzazione di animali in spettacoli e manifestazioni popolari" (800)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA e CASTIELLO: "Disposizioni per la tutela del benessere degli animali di affezione" (801)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA: "Divieto dell'attività venatoria finalizzata all'abbattimento selettivo di animali, nonché del ripopolamento faunistico" (802)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA: "Modifiche agli articoli 3 e 5 della legge 14 agosto 1991, n. 281, concernenti l'istituzione dell'anagrafe dei gatti" (803)
(presentata il 18 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)

BRAMBILLA: "Introduzione del titolo VI-bis del libro II del codice penale, in materia di delitti contro l'ambiente, nonché delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni riguardanti gli illeciti in materia ambientale" (1506)
(presentata il 7 agosto 2013, annunziata l'8 agosto 2013)

BRAMBILLA: "Divieto di detenzione alla catena per gli animali di affezione" (1507)
(presentata il 7 agosto 2013, annunziata l'8 agosto 2013)

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BRAMBILLA: "Modifiche agli articoli 9 e 117 della Costituzione, in materia di tutela degli animali, degli ecosistemi e dell'ambiente" (1748)
(presentata il 29 ottobre 2013, annunziata il 30 ottobre 2013)
(Assorbito dall'approvazione di pdl abbinato)

BRAMBILLA: "Disposizioni per la vigilanza e il controllo sulle case famiglia mediante l'istituzione di un Osservatorio nazionale" (2036)
(presentata il 3 febbraio 2014, annunziata il 4 febbraio 2014)

BRAMBILLA: "Divieto dell'abbattimento di animali di età inferiore a sei mesi" (2282)
(presentata il 4 aprile 2014, annunziata il 7 aprile 2014)

BRAMBILLA: "Modifica all'articolo 28 della legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di accesso del figlio non riconosciuto alla nascita e adottato alle informazioni concernenti la sua origine" (2321)
(presentata il 23 aprile 2014, annunziata il 24 aprile 2014)

BRAMBILLA: "Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di semplificazione delle procedure per l'adozione internazionale" (2434)
(presentata il 6 giugno 2014, annunziata il 9 giugno 2014)

BRAMBILLA: "Disposizioni per la prevenzione e il contrasto del bullismo, anche informatico" (2435)
(presentata il 6 giugno 2014, annunziata il 9 giugno 2014)

BRAMBILLA: "Misure per il sostegno dei giovani provenienti da famiglie affidatarie e da comunità di tipo familiare" (2500)
(presentata il 30 giugno 2014, annunziata il 1° luglio 2014)

BRAMBILLA: "Modifiche agli articoli 1, 2, 4 e 5 della legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di accoglienza dei minori in case-famiglia" (2852)
(presentata il 28 gennaio 2015, annunziata il 5 febbraio 2015)

BRAMBILLA: "Riconoscimento dei conigli quali animali di affezione nonché divieto della vendita e del consumo delle loro carni e dell'utilizzazione delle loro pelli e pellicce a fini commerciali" (2854)
(presentata il 30 gennaio 2015, annunziata il 5 febbraio 2015)

BRAMBILLA: "Modifiche all'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, in materia di esenzione dall'imposta sul valore aggiunto per prestazioni veterinarie e di trasporto di animali in stato di necessità" (2880)
(presentata il 16 febbraio 2015, annunziata il 17 febbraio 2015)

BRAMBILLA: "Modifica all'articolo 30 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di sanzioni per l'abbattimento, la cattura o la detenzione illeciti di taluni animali selvatici" (2966)
(presentata il 18 marzo 2015, annunziata il 19 marzo 2015)

BRAMBILLA: "Modifica all'articolo 381 del codice di procedura penale, in materia di arresto facoltativo in flagranza per il reato di impiego di minori nell'accattonaggio" (2970)
(presentata il 19 marzo 2015, annunziata il 20 marzo 2015)

BRAMBILLA: "Modifiche al codice civile e al codice di procedura civile in materia di allontanamento del minore dalla casa familiare nei casi d'emergenza" (2971)
(presentata il 19 marzo 2015, annunziata il 20 marzo 2015)

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PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE COME COFIRMATARIO

GIAMMANCO ed altri: "Introduzione del titolo XIV-bis del libro primo del codice civile e altre disposizioni per la tutela degli animali" (960)
(presentata il 16 maggio 2013, annunziata il 17 maggio 2013)

CASTIELLO ed altri: "Istituzione di un Servizio per la prevenzione della diffusione dell'uso di sostanze stupefacenti nelle scuole nonché dell'alcolismo tra i giovani" (2181)
(presentata il 12 marzo 2014, annunziata il 13 marzo 2014)

CASTIELLO ed altri: "Disposizioni per il sostegno dello sport femminile e per la tutela della maternità delle atlete che praticano attività sportiva agonistica dilettantistica" (2207)
(presentata il 19 marzo 2014, annunziata il 20 marzo 2014)

CASTIELLO ed altri: "Istituzione di un servizio di assistenza sanitaria sui treni" (2219)
(presentata il 24 marzo 2014, annunziata il 25 marzo 2014)

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE LACQUANITI ed altri: "Modifica all'articolo 117 della Costituzione. Introduzione del turismo nell'elenco delle materie attribuite alla competenza legislativa concorrente dello Stato e delle regioni" (2221)
(presentata il 25 marzo 2014, annunziata il 26 marzo 2014)
(Assorbito dall'approvazione di pdl abbinato)
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Marzo 31, 2015, 02:34:44 am
Poi ci sono pure le campionesse di femminismo italo brasiliane... Che credevate, che si dimenticavano delle donne...

Questo il testo della proposta di legge...

PROPOSTA DI LEGGE

ART. 1.
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 1 della
legge 5 febbraio 1992, n. 91, sono inseriti
i seguenti:
« 1-bis. È cittadina la donna che è stata
cittadina per nascita e ha perduto la
cittadinanza in quanto coniugata con cittadino
straniero, anche quando il matrimonio
è stato contratto prima del 1o
gennaio 1948.
1-ter. È cittadino il figlio della donna di
cui al comma 1-bis nato anteriormente al
1o gennaio 1948 ».
ART. 2.
1. Dall’attuazione delle disposizioni dei
commi 1-bis e 1-ter dell’articolo 1 della
legge 5 febbraio 1992, n. 91, introdotti
dall’articolo 1 della presente legge, non
devono derivare nuovi o maggiori oneri a
carico della finanza pubblica.


Questa invece è la campionessa, pardon onorevola Renata Bueno... Naturalmente la prima legge che fa quale è?

http://www.camera.it/leg17/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=306247&idLegislatura=17

PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE COME PRIMO FIRMATARIO

BUENO ed altri: "Modifica all'articolo 1 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di reintegrazione della cittadinanza in favore delle donne che l'hanno perduta a seguito del matrimonio con uno straniero e dei loro discendenti" (794)
(presentata il 17 aprile 2013, annunziata il 29 aprile 2013)
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Marzo 31, 2015, 02:45:35 am
Passiamo ad un altro fulmine di guerra femminista, la campana Valeria Valente...

Come prima firmataria ha proposto SOLO LEGGI PRO FEMMINISMO.

Guardate...

PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE COME PRIMO FIRMATARIO

VALERIA VALENTE ed altri: "Modifiche agli articoli 6 e 47 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per garantire adeguata rappresentanza dei sessi nei consigli e nelle giunte comunali e circoscrizionali" (1487)
(presentata il 6 agosto 2013, annunziata il 7 agosto 2013)

VALERIA VALENTE ed altri: "Disposizioni in materia di indennizzo alle vittime di reati intenzionali violenti e istituzione di un fondo di solidarietà" (2306)
(presentata il 16 aprile 2014, annunziata il 17 aprile 2014)

VALERIA VALENTE ed altri: "Modifica all'articolo 2-quinquies del decreto-legge 2 ottobre 2008, n. 151, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 2008, n. 186, in materia di benefìci per i superstiti delle vittime della criminalità organizzata" (2307)
(presentata il 16 aprile 2014, annunziata il 17 aprile 2014)

VALERIA VALENTE ed altri: "Introduzione dell'educazione alle differenze di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione e nelle università" (2585)
(presentata il 30 luglio 2014, annunziata il 31 luglio 2014)

VALERIA VALENTE ed altri: "Misure per la protezione dei minori e per la tutela della dignità della donna nella pubblicità e nei mezzi di comunicazione" (2586)
(presentata il 30 luglio 2014, annunziata il 31 luglio 2014)

VALERIA VALENTE: "Disciplina dei consultori familiari" (2744)
(presentata il 24 novembre 2014, annunziata il 25 novembre 2014)
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Frank - Marzo 31, 2015, 18:28:03 pm
@ Frank
Concordo, però un politico uomo che non si oppone a queste vaginate è complice.

Ovvio, Angelo.
Resta il fatto che il cosiddetto "quid in più" femminile è solo una leggenda urbana.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: ilmarmocchio - Marzo 31, 2015, 20:22:46 pm
Ovvio, Angelo.
Resta il fatto che il cosiddetto "quid in più" femminile è solo una leggenda urbana.

il quid femminile  :D  :doh:
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: ilmarmocchio - Marzo 31, 2015, 20:35:39 pm
(http://s16.postimg.org/ixers8m91/mogherini_v01.jpg) (http://postimage.org/)
upload (http://postimage.org/index.php?lang=italian)


Mogherini, alias Lady PEsc
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: TheDarkSider - Aprile 01, 2015, 13:02:18 pm
Leggete...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/30/brambilla-carcere-per-mangia-conigli-diventino-animali-compagnia/1551455/

La proposta di legge della deputata forzista prevede da 4 mesi a 2 anni di condanna e multe da mille a 5mila euro per chiunque "allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente i conigli a fine di macellazione e commercializzazione della carne"
di F. Q. | 30 marzo 2015  COMMENTI
Se non fossimo incazzati di vivere in un regime misandrico che prende per oro colato tutte i capricci e i desiderata femminili, e avessimo quindi una certa leggerezza di spirito, c'e' da dire che la maggior parte delle politiche femminili andrebbero messe nella sezione umoristica da tanto che sono citrulle e sciroccate :doh: :doh:
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Aprile 02, 2015, 14:13:45 pm
Comunque, quello che è veramente impressionante notare, è la quantità di deputati che propongono leggi a favore dei loro interessi o di quelli a loro simili.

Vi faccio un esempio semplice, adatto ai lettori occasionali. Può sembrare un discorso da bar, ma purtroppo, se ne avete voglia, potete verificare da voi (gli esempi di sopra rendono già la sostanza della mia affermazione).
Esempio:
Io sono campano e faccio una legge che favorisca solamente gli interessi dei miei correligionari.



Passiamo invece ad un deputato che venendo da Casablanca, quali leggi fa? Fa leggi come primo firmatario che sostengono i "suoi" correligionari.

http://www.camera.it/leg17/29?tipoAttivita=attivita&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=306292&idLegislatura=17

CHAOUKI ed altri: "Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio civile nazionale" (516)
(presentata il 25 marzo 2013, annunziata il 26 marzo 2013)

CHAOUKI ed altri: "Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani" (1004)
(presentata il 20 maggio 2013, annunziata il 21 maggio 2013)

CHAOUKI ed altri: "Modifiche all'articolo 2 del decreto-legge 24 giugno 1994, n. 408, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 1994, n. 483, in materia di esercizio del diritto di voto alle elezioni del Parlamento europeo da parte dei cittadini di altro Stato membro dell'Unione europea residenti in Italia" (2159)
(presentata il 5 marzo 2014, annunziata il 6 marzo 2014)
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Aprile 09, 2015, 16:10:23 pm
Due femministi insieme possono partorire solo stronzate megagalattiche. Questa è una delle tante prove. Naturalmente sia la Terragna, sia il femministiello Civati (l'uomo che dice "balle" al posto di "palle" proprio perchè le balle sono stronzate/fantasie mentre le palle sono cose reali...* ) non riescono (  :shifty:) a capire che:

1) il gap salariale tra uomini e donne non esiste poichè non esiste nessun contratto lavorativo che fa discriminazioni tra donne ed uomini.

2) il calcolo del gap salariale è stato fatto sull'intero monte ore lavorativo maschile rispetto all'intero monte ore femminile e non analizzando lavoro per lavoro e altri parametri (anzianità, ore lavorative, premi produzione etc. ).

C'è poi da dire che la proposta è stupida e chiaramente contraria ai principi costituzionali. L'unica discriminazione che può avere una donna è dovuta alla maternità che oggettivamente mette il datore di lavoro di fronte ad un'opzione (che spiego ai femministielli pddini dotati dell'intelligenza del mio gatto quando ritorna ferito e affamato...).

Esempio pratico:

Il datore di lavoro della "X azienda" ha di fronte 2 curricula identici, uno di un uomo e uno di una donna. Hanno entrambi le stesse qualifiche, al colloquio rispondono secondo gli standard lavorativi che richiede l'azienda. Ho però un problema "tecnico" e "fisico".  La donna può rimanere incinta e quindi restare a casa e quindi la dovrei sostituire e quindi avere un calo della produttività.
L'uomo invece non diventa "incinto". Quindi mi conviene di più ( a parità di curricula, età etc.).

I due femministi fanno una proposta scarsamente intelligente, tipica di chi crede nelle stronzate femministe.
La persona intelligente invece sa che deve rispettare l'articolo 3  e quindi sa che deve equiparare la maternità alla paternità. Quindi, pure se il papà non sarà mai "incinto" l'unica soluzione possibile è quella di equiparare, per legge, il diritto/dovere alla paternità . In tal modo il datore di lavoro sarà costretto a scegliere chi vale e non chi potrebbe restare incinta.
Ma è un'idea troppo intelligente per le femministe e poi, se non hanno da piagnucolare, di che cosa camperebbero questi parassiti e chi perculerebbero?

Comunque, ecco le proposte dello zerbino del PD

http://blog.iodonna.it/marina-terragni/2015/03/31/gap-salariale-tra-donne-e-uomini-una-proposta-di-legge/

Più sotto, il video che testimonia il carattere "virile" di questo femministiello... Notate le parole.


*
Il femministiello viene difeso da un vecchio femminista col berretto (  :doh: ) mentre due anziane signore, sicuramente non femministe, gli dicono in faccia che:
"Se avevi le palle te ne dovevi andare"... " Tu le palle non ce l'hai" ...
Buona visione.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Barnart - Aprile 09, 2015, 19:20:54 pm
Ricerca Univers. Bocconi. Prf.sa Cuomo - anno 2009: differenza accertata (da lei!) 2%
.
http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_19/stipendi_parita_uomini_donne_rita_querze_ee6d2bbe-5ca0-11de-a55b-00144f02aabc.shtml
.
E se invece esistessero differenze e fossero enormi? Come risposta mi permetto di suggerire la lettura di questo mio "esperimento ideale": 
https://altrosenso.wordpress.com/2010/12/15/giustizia-extraterrestre/
.
Grazie e saluti.

Rino DV





Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Salar de Uyuni - Aprile 09, 2015, 21:36:08 pm
Citazione
Ricerca Univers. Bocconi. Prf.sa Cuomo - anno 2009: differenza accertata (da lei!) 2%
.
http://www.corriere.it/cronache/09_giugno_19/stipendi_parita_uomini_donne_rita_querze_ee6d2bbe-5ca0-11de-a55b-00144f02aabc.shtml
.
E se invece esistessero differenze e fossero enormi? Come risposta mi permetto di suggerire la lettura di questo mio "esperimento ideale": 
https://altrosenso.wordpress.com/2010/12/15/giustizia-extraterrestre/
.
Grazie e saluti.

Rino DV

''Ci sono 3 modi per dire le bugie,bugie piccole,bugie grosse,e le statistiche''
Benjamin Disraeli

Il femminismo rientra nella categoria delle bugie dette con la statistica.

Il punto è che quella professoressa ha fatto quello che avrebbero dovuto fare tutti coloro che redaggono statistiche,OVVERO ELIMINARE I FATTORI CONFONDENTI.
IN GENERE IN UNO STUDIO BEN FATTO PER EVITARE I FATTORI DI CONFONDIMENTO BISOGNA DIVIDERE LE 2 POPOLAZIONI E CONFRONTARLE DIVIDENDOLE IN CLASSI

Faccio un esempio:

Se io elaboro i dati grezzi statistici sul numero di incidenti sulla Mini e il numero di incidenti sulla Panda,ne deduco con dati grezzi che mi dicono che le Pande fanno incidenti 20% in meno rispetto alle Mini.

Uno statististico che volesse sfruttare questa differenza dovrebbe urlare:
La Panda è più sicura,pensate che le persone che guidano la Panda fanno il 20% di incidenti in meno.

Ma questo pur essendo vero in sè,è un modo di distorcere la realtà:

Se infatti noi dividiamo le popolazioni che guidano per fasce d'età noi otterremo,che divisi per classi di età ovvero
18-30           
30-50
50-70

Noi otterremo di scoprire che in realtà la mini presenta un numero di incidenti MINORI rispetto alla Panda,ma essendo guidata a differenza della Panda da un target di popolazione prevalentemente giovane tra i 18-30,che è più spericolata e meno prudente,tende a riportare un numero grezzo di incidenti superiori.

Il punto dunque NON E' LA MINI O LA PANDA IN SE',MA CHI LE GUIDA,E COME LE GUIDA.

Per le differenze di stipendio per chi non ha i prosciutti sugli occhi COME E ' OVVIO ASPETTARSI VALE LO STESSO DISCORSO DELLE MACCHINE

CIOE' NON E' IMPORTANTE SOLO CHIEDERSI SE A PRENDERE QUELLO STIPENDIO LO PRENDE UN UOMO O UNA DONNA,

E' MOLTO PIU' IMPORTANTE CHIEDERSI QUANTO LAVORA COME LAVORA CHE QUALIFICHE HA,E CHE MANSIONI OCCUPA.

DIVISO PER CLASSI,COME HA FATTO LA PROFESSORESSA,IL GAP GENDER MAGICAMENTE...SCOMPARE!
ma un guarda un pò...
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 10, 2015, 09:16:57 am
Già le arpie alla camusso stanno mettendo gli artigli avanti : la crisi colpirà, bla bla...
ha colpito gli uomini , che oltretutto hanno le mansioni più gravose e se le donne non primeggiano, c'è un solo ovvio motivo :
non rendono e non renderanno mai come gli uomini.
Devono farsene una ragione : la loro stupida competizione con l'uomo, per il quale non sono ffatto strutturate, le farà andare tutte fuori di cabina, così come una 500 non può reggere contro una alfa romeo.
Ancora non hanno capito che servono al potere finanaziario per tenere basse le retribuzioni, e che senza quote rosa e welfare state non vanno da nessuna parte ?
Solo che il welfare state fatto all'europea, produce debito.
Il debito produce perdita della lbertà
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: vnd - Aprile 10, 2015, 09:37:00 am
Già le arpie alla camusso stanno mettendo gli artigli avanti : la crisi colpirà, bla bla...
ha colpito gli uomini , che oltretutto hanno le mansioni più gravose e se le donne non primeggiano, c'è un solo ovvio motivo :
non rendono e non renderanno mai come gli uomini.
Devono farsene una ragione : la loro stupida competizione con l'uomo, per il quale non sono ffatto strutturate, le farà andare tutte fuori di cabina, così come una 500 non può reggere contro una alfa romeo.
Ancora non hanno capito che servono al potere finanaziario per tenere basse le retribuzioni, e che senza quote rosa e welfare state non vanno da nessuna parte ?
Solo che il welfare state fatto all'europea, produce debito.
Il debito produce perdita della lbertà

Quadro chiaro e dettagliatissimo.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Vicus - Aprile 10, 2015, 11:21:26 am
Già le arpie alla camusso stanno mettendo gli artigli avanti : la crisi colpirà, bla bla...
ha colpito gli uomini , che oltretutto hanno le mansioni più gravose e se le donne non primeggiano, c'è un solo ovvio motivo :
non rendono e non renderanno mai come gli uomini.
Devono farsene una ragione : la loro stupida competizione con l'uomo, per il quale non sono ffatto strutturate, le farà andare tutte fuori di cabina, così come una 500 non può reggere contro una alfa romeo.
Ancora non hanno capito che servono al potere finanaziario per tenere basse le retribuzioni, e che senza quote rosa e welfare state non vanno da nessuna parte ?
Solo che il welfare state fatto all'europea, produce debito.
Il debito produce perdita della lbertà
Bella sintesi, la metto nei contenuti in evidenza ;)
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Frank - Aprile 10, 2015, 18:54:45 pm
Solo che il welfare state fatto all'europea, produce debito.
Il debito produce perdita della lbertà

Vero, il debito è un cappio al collo, che ti priva della libertà.
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: ilmarmocchio - Aprile 11, 2015, 17:41:51 pm
Infatti perchè c'è questa enorme spinta al consumo mediante debito ?
perchè poi sei attaccato al guinzaglio!!
E' ovvio che un minimo di debito, per es per investimenti infrastutturali necessari, oppure, a livello di famiglia, per aquistare una adeguata casa per viverci, è positivo e fautore di progresso.
ma il debito oltre le proprie possibilità, addirittura per finanziare il consumo, è un cappio al collo.
E chi ha un cappio al collo non può essere libero.
Allora giù a spingere gli acquisti, di cui la donna è agente principale.
Poi, svanita l'ebbrezza da shopping, resta la carretta da tirare :doh:
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Vicus - Aprile 12, 2015, 01:10:35 am
C'è una soluzione molto semplice: restituire il cellulare e il megaschermo :lol:
Titolo: Re:Proposte di legge femminili... Brambilla.
Inserito da: Angelo - Aprile 15, 2015, 16:50:00 pm
Forse queste "uscite politiche" dovrebbero esser messe nella categoria umoristica... Però, purtroppo, si tratta di politici italiani, tra cui anche femministielli... Che brutta fine sta facendo l'Italia per colpa di questi immondi esseri non votati da nessuno ed imposti da soggetti terzi...

http://sakeritalia.it/europa/italia/la-politica-italiana-alla-guerra-di-russia/

La politica italiana alla guerra di Russia
- Marco Bordoni-

Oggi intendiamo proporvi un florilegio di dichiarazioni e prese di posizione di politici italiani di fronte alla crisi russa, politici a cui vogliamo riconoscere alcuni particolari premi. Vi preghiamo di non concentrarvi sui singoli partiti, ma di cogliere il quadro d’insieme (veramente desolante) di come viene percepito il rapporto con la Russia dalla nostra classe politica. Buona lettura.

Patrizia Toia
Nel mondo onirico della senatrice Patrizia Toia “la Russia ha dichiarato guerra all’Ucraina.”
Premio “miglior rapporto lunghezza / numero di bugie”. Va all’ Europarlamentare Patrizia Toia (PD), che in un post facebook di 316 parole dal titolo promettente “La Russia dichiara guerra all’Ucraina. Toia (PD): Inaccettabile atteggiamento di Putin. L’UE intervenga come richiesto oggi da Schulz” il 1 marzo 2014 riesce a infilare sei marchiane panzane:

1) la Russia ha dichiarato guerra all’Ucraina;

2) il popolo ucraino è un popolo “europeo” [leggasi: europeo occidentale] per “storia, cultura e tradizioni”. Si veda, a tal proposito, la fantastica ricostruzione storica di Oles’ Buzina per Saker;

3) quello di Yanukovich era un “regime dittatoriale” (e pazienza se il Presidente Ucraino era stato eletto con una procedura definita “trasparente e corretta” da centinaia di osservatori OSCE );

4) la mobilitazione di Majdan era “pacifica” ed ha avviato un percorso di progresso democratico (sulla natura di guerra civile innescata dai galiziani e istigata dalle potenze atlantiche dei moti di Majdan si veda il nostro saggio sulla fine dell’Ucraina unitaria);

5) a Majdan erano presenti “milioni” di dimostranti (da novembre a febbraio il numero di dimostranti è variato molto, da zero ad alcune centinaia di migliaia in occasione di concerti e manifestazioni politiche particolarmente significative, assestandosi per la maggior parte del tempo su alcune migliaia o decine di migliaia);

6) Difendendo il nuovo potere “a fianco di Obama” l’Europa tutelerà la propria stabilità;

E questa, davvero, si commenta da sola.

La pagina dell'On. Nicola Caputo
La pagina dell’On. Nicola Caputo, che detta le riforme a Putin.
Premio “megalomania”.. E’ un premio che va a chi mostra sintomi del relativo disturbo psicopatologico (“caratterizzato dalle fantasie di ricchezza, di fama e di onnipotenza”).  Anche questo riconoscimento va ad un Europarlamentare PD, Nicola Caputo, che detta l’agenda a Putin, ordinando al Presidente della Federazione Russa i provvedimenti da adottare: “Sistema di accesso più democratico per tutti i partiti alle elezioni, una giustizia efficiente e pulita, la cessazione di propaganda e censura, la riforma del sistema giudiziario, la riduzione dei costi del sistema militare, sanità, istruzione, la fine della guerra contro l’Ucraina.”.

Siamo certi che il Presidente Russo abbia posto il diktat dell’onorevole Caputo in cima alla propria azione politica. Ricordiamo, giusto per sottolineare gli aspetti comici della vicenda, che il “maestro di democrazia” Caputo, siede in una Assemblea Legislativa senza reali poteri di iniziativa legislativa (il Parlamento si limita per lo più a vidimare gli indirizzi di una Commissione nominata e non eletta), e milita in un partito può vantare le seguenti credenziali: a) governa l’Italia avendo raccolto un travolgente 25% dei voti alle elezioni e b) propone l’abolizione di una camera parlamentare e l’assegnazione per legge di un premio di maggioranza al primo partito per blindare il proprio potere. In Russia, paese che per Caputo ha problemi “di accesso alle elezioni”, vige un sistema proporzionale con sbarramento al 5% (come in Germania) e il governo Medvedev, un monocolore di Russia Unita, traballa con una risicata maggioranza alla Duma avendo raccolto “solo” il 50% dei consensi alle ultime elezioni parlamentari e non potendo godere dei “premi di maggioranza” grazie ai quali il partito dell’On. Caputo fa l’asso pigliatutto in Italia.

Matteo Salvini a Mosca: non ha visto "clandestini".
Matteo Salvini a Mosca: non ha visto “clandestini”.
Premio “12 anni fuori corso”. Spetta ai politici le cui prestazioni scolastiche non hanno entusiasmato, e anche in seguito dovrebbero applicarsi di più. Va a Matteo Salvini  che l’11 ottobre twitta: “Mosca: no #clandestini, no lavavetri, no campi Rom.”. Una vera spiritosaggine, detta di una città in cui il fenomeno dell’immigrazione clandestina (sia interna che estera) è in cima alle preoccupazione delle autorità. La Russia è il secondo paese del mondo per numero di immigrati. Secondo la Tass sul territorio federale vivrebbero 11 milioni e mezzo di stranieri, di cui solo 1 milione e mezzo perfettamente in regola. Un quarto di tutti questi immigrati illegali vivrebbero a Mosca, in cui vivono anche 600.000 – 800.000 russi senza permesso di residenza nella capitale. La comunità Rom russa conta circa 220.000 membri, che vivono la stessa difficile realtà di quelle in Europa occidentale, stretta fra ricerca di identità, problemi di convivenza con gli altri russi e tentativi di integrazione. Giusto per completare il quadro: in Russia l’islam è una delle quattro religioni ufficiali, Putin non ha mai detto che: “In Russia vivono i russi. Qualsiasi minoranza, da qualsiasi luogo, se vuole vivere in Russia, per lavorare e mangiare in Russia, dovrebbe parlare russo, e dovrebbe rispettare le leggi russe. Se preferiscono la legge della Sharia, allora noi li consigliamo di andarsene in quei Paesi dove questa è la legge dello Stato. La Russia non ha bisogno di minoranze.” come riferito da diversi blog. In Russia le minoranze etniche sono vezzeggiate dal potere, e in particolare da Putin che ha imposto recentemente la costituzione di una Agenzia governativa specifica a loro dedicata.  A Mosca ci sono 5 moschee, alcune delle quali secolari mentre l’islam è la confessione maggioritaria in vaste regioni del paese. Il presidente Ceceno Ramzan Kadyrov, un fedelissimo di Putin nel Caucaso, ha l’islam sunnita quale ideologia politica di riferimento. Il tutto per la delizia di Salvini che a Mosca non trova clandestini.

Sfilata a Mosca il 9 maggio: sventolano le bandiere con falce e martello. Ai consiglieri Leghisti di Milano piace di più Poroshenko.
Sfilata a Mosca il 9 maggio: sventolano le bandiere con falce e martello. Ai consiglieri Leghisti di Milano piace di più Poroshenko. Questione di gusti. Ma Salvini “comunista vecchia maniera”, lo sa?
Premio Dissonanza Cognitiva  Riconosciuto ai politici che hanno qualche difficoltà ad armonizzare e rendere coerenti le loro posizioni. Assegnato ai consiglieri comunali leghisti di Milano Massimiliano Bastoni e Luca Lepore, che hanno presentato al consiglio un ordine del giorno che invita il Parlamento a decretare la “messa al bando dei comunisti in Italia la messa al bando di tutti quei partiti che si ispirano a dottrine bolscevico-marxiste che hanno seminato terrore e morte nelle popolazioni di tutta la Terra” … sul modello Ucraino. Scrivono i consiglieri Leghisti: “E’ di ieri (giovedì 9 aprile, n.d.r.) la notizia che la Rada, il parlamento ucraino, ha approvato a larga maggioranza un provvedimento che pone giustamente sullo stesso piano il comunismo e il nazismo, vietandone i simboli, la loro propaganda e la negazione della loro indole antidemocratica e criminale”. Non sarebbe male se i due consiglieri sentissero il loro segretario, che si definisce “comunista vecchia maniera” e che addita a modello di buon governo una Russia in cui il Partito Comunista è primo per numero di iscritti e che sfila ogni anno il 9 maggio in Piazza Rossa sotto le insegne di falce e martello.

Paolo Ferrero. Per lui Putin è "sostanzialmente un fascista". Andrebbe avvertito Tsipras.
Paolo Ferrero. Per lui Putin è “sostanzialmente un fascista”. Pro memoria: ricordarsi di avvertire Tsipras.
A proposito di comunisti. Premio dissonanza cognitiva ex aequo a Paolo Ferrero, che è con il Donbass “senza se e senza ma”, e tuttavia scrive: “Ho visto che Obama non incontra Putin perche’ la Russia ha di fatto concesso asilo politico a Snowden. Io considero Putin sostanzialmente un fascista ma questa vicenda vuol solo dire che Obama e’ peggio. Obama si comporta come un simpatico padrone del mondo ma a me i padroni non piacciono.” e che, accusato di essere favorevole al putinismo risponde: “Personalmente non sono stato mai filo-sovietico quando c’era l’Urss, figuriamoci con Putin (ride)”.

Come se in politica le persone fossero più importanti delle tendenze. Come se il Donbass, senza la Russia, potesse resistere un giorno. Come se l’Impero mondiale con centro negli Stati Uniti e la Federazione Russa fossero due equivalenti contrapposti in uno scontro il cui esito non ci interessa. Come se in Russia i comunisti non sedessero alla Duma e in Ucraina non fossero perseguitati. Come se Tsipras (che ha dato il nome alla lista di Rifondazione alle ultime elezioni europee), non avesse trovato in Putin una valida sponda. Da chi ha una storia politica di profonde riflessioni teoriche ci aspetteremmo una maggiore profondità analitica. Peccato.