Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Media: notizie, links, articoli, siti, video, libri e manifesti => Cinema => Topic aperto da: Vicus - Maggio 30, 2015, 03:35:02 am
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Ho rivisto giorni fa La Grande Abbuffata di Ferreri, film dell’epoca pre-Sorrentino in cui il nostro cinema aveva cose da dire.
Secondo Wikipedia:
"Il film contiene una feroce critica alla società dei consumi e del benessere, condannata, secondo l'autore, all'autodistruzione inevitabile.
I quattro convitati incarnano delle figure tipiche metaforiche, in questo caso raffiguranti un potere e tre prodotti dell'ideologia borghese: la giustizia (Phillipe), l'arte e lo spettacolo (Michel), la cucina, il cibo (Ugo), l'amore galante e l'avventura (Marcello). Ed è proprio questo sistema ideologico che viene pesantemente preso di mira dal regista, grottescamente schernito, nel tentativo di eliminarlo, assieme alle scorie vitali, con un vivere ridotto alle funzioni elementari: mangiare, digerire, dormire, bere, copulare."
Fin qui Wikipedia coglie l'essenza della pellicola. Ma:
"L'unica salvezza è rappresentata dal genere femminile, legato alla vita per missione biologica."
Nel film, però, è una donna che assiste attivamente gli uomini nell’abbuffata terminale: "ultimo ad andarsene è Philippe, dopo aver mangiato un dolce a forma di seno preparato dalla donna".
Suggerisco una lettura alternativa: il grasso personaggio femminile - maestra elementare, ovvero guardiana dell''asilo globale' - incarna il nichilismo consumista della società femminilizzata (il dolce a forma di tetta sono i beni di consumo), che prima svuota di significato - la noia dei personaggi maschili - e poi distrugge la civiltà creata dagli uomini.
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"L'unica salvezza è rappresentata dal genere femminile, legato alla vita per missione biologica."
Eh già, sicuro...
Mah...
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Avendo visto pure io il film, trovo un po' mistificatrice la frase della Wiki. Purché sia stato fatto apposta :hmm: .
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"Il film contiene una feroce critica alla società dei consumi e del benessere, condannata, secondo l'autore, all'autodistruzione inevitabile.
I quattro convitati incarnano delle figure tipiche metaforiche, in questo caso raffiguranti un potere e tre prodotti dell'ideologia borghese: la giustizia (Phillipe), l'arte e lo spettacolo (Michel), la cucina, il cibo (Ugo), l'amore galante e l'avventura (Marcello). Ed è proprio questo sistema ideologico che viene pesantemente preso di mira dal regista, grottescamente schernito, nel tentativo di eliminarlo, assieme alle scorie vitali, con un vivere ridotto alle funzioni elementari: mangiare, digerire, dormire, bere, copulare."
Io non ho visto il film,però come sempre il femminismo più che confliggere con il sesso maschile,confligge con la logica,
come si sposa la proposizione:
1) con un vivere ridotto alle funzioni elementari: mangiare, digerire, dormire, bere, copulare.
2)alla seconda:L'unica salvezza è rappresentata dal genere femminile, legato alla vita per missione biologica
come può il genere femminile essere salvezza in un mondo che intende la vita come mera funzione biologica ''mangiare,digerire,dormire,bere,copulare'' se poi ''è legato alla vita per missione BIOLOGICA''
Cioè io lo trovo un problema innanzitutto di logica,poi di tutto il resto.
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Sono andato a vedere la pagina di wikipedia e non ho trovato il riferimento alla funzione salvifica del genere femminile....
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Trovata...
E' meglio aprire una discussione, ma è possibile?
E' meglio aprire una discussione,perchè se lo trancio quelli ci mettono un attimo a frignare che c'è il troll maschilista,e rimettere tutto come prima.
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Proponiamo una modifica e vediamo che succede. Vista la trama del film, quella frase è un controsenso.
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Non la si può cancellare quella frase?
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Non la si può cancellare quella frase?
Credo che sia controproducente...
La rimetteranno e poi metteranno un cane da guardia a sua difesa,e ti banneranno,penso che devi aprire una discussione,ma con wikipedia non c'è molta speranza
Wikipedia NON è libera...
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Si ragazzi, ma il film è del '73. A quei tempi queste sortite ideologiche erano di moda molto più di adesso.
Tra l'altro ho letto che la critica lo stroncò:
Critica
Il film venne stroncato dalla maggioranza dei critici, platealmente fischiato al Festival di Cannes e pesantemente tagliato dalla censura.[4] Fu inoltre criticata l'abbondante presenza di scene di sesso, oltre che di alcune scene da molti definite volgari, come quelle in cui si manifesta il meteorismo di Michel o quella in cui esplode il WC di uno dei bagni della casa inondando di feci la stanza. Ciò nonostante la pellicola riscosse un successo di pubblico immediato ed enorme.[4] Per la sgradevolezza e la forza eversiva delle tematiche trattate, Cahiers du cinéma inserì il film in una sorta di ideale "trilogia della degradazione" insieme a Ultimo tango a Parigi (1972) e a La maman et la putain (1973).
A seconda delle opinioni il film venne definito di volta in volta: «il film più ideologico di Ferreri» (Adelio Ferrero), «un monumento all'edonismo» (Luis Buñuel), «specchio delle verità come eccesso» (Maurizio Grande). Pier Paolo Pasolini dedicò all'opera un'ampia recensione apparsa sulla rivista Cinema Nuovo, nella quale definì il film: «corpi colti in una sintesi di gesti abitudinari e quotidiani che nel momento in cui li caratterizzano li tolgono per sempre alla nostra comprensione, fissandoli nella ontologicità allucinatoria dell'esistenza corporea».
Non è un caso che il film a posteriori sia stato accostato proprio a Salò o le 120 giornate di Sodoma dello stesso Pasolini;[6] anche se in forma meno cruenta, nella pellicola di Ferreri si riscontrano influenze dell'opera di Donatien Alphonse François de Sade. Come in Pasolini, e nel romanzo sadiano prima di lui, i quattro convitati nella villa parigina incarnano delle figure tipiche metaforiche, in questo caso raffiguranti un potere e tre prodotti dell'ideologia borghese: la giustizia (Phillipe), l'arte e lo spettacolo (Michel), la cucina, il cibo (Ugo), l'amore galante e l'avventura (Marcello).[6][7] Ed è proprio questo sistema ideologico che viene pesantemente preso di mira dal regista, grottescamente schernito, nel tentativo di eliminarlo, assieme alle scorie vitali, con un vivere ridotto alle funzioni elementari: mangiare, digerire, dormire, bere, copulare, orinare, defecare.
Solo a Pasolini poteva piacere... :P
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Purtroppo da diverso tempo l'arte occidentale associa un messaggio artistico importante a contenuti nichilisti.
Pasolini e Buñuel sono registi troppo grandi per poterli ignorare o liquidare in due parole ;)
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Sono d'accordo con Vicus, la protagonista femminile voluta obesa dal regista(l'attrice Andrea Ferreol ha dovuto ingrassare di 20 kg per contratto), rappresenta sicuramente l'abbondanza del superfluo, l'eccesso di beni edonistici(cibo, sesso, e lussi vari), che conduce alla noia di vivere e alla morte. Però non ha nemmeno un significato anti-femminile/anti-femminista, visto che le altre donne del film, le puttane magre, quando capiscono che gli uomini si vogliono suicidare col cibo, fuggono schifate e spaventate!
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I cineasti che criticano il consumismo e la civiltà moderna, loro che ne sono figli, mi provocano inarrestabili flatulenze.
frasi poi come
L'unica salvezza è rappresentata dal genere femminile, legato alla vita per missione biologica
mi impongono una urgente visita ai servizi igienici, alias WC :doh:
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I cineasti che criticano il consumismo e la civiltà moderna, loro che ne sono figli, mi provocano inarrestabili flatulenze.
frasi poi come
L'unica salvezza è rappresentata dal genere femminile, legato alla vita per missione biologica
mi impongono una urgente visita ai servizi igienici, alias WC :doh:
Penso invece che anche il cinema più commerciale (e non è il caso di Ferreri) dica spesso la verità, anche contro la versione ufficiale del sistema. Governare è l'arte di lasciar trapelare notizie, vedi Wikileaks, e sostenere contemporaneamente forze avverse; e il cinema ha anche funzione catartica, per scaricare gli umori del pubblico con un'autocritica controllata. Dai romani al medioevo nessun potente si mostrava in pubblico senza scorta di buffone, e il cinema ne è la versione moderna.
La voce di Wikipedia è stata redatta da più persone, ma quella frase sulla salvezza dal genere femminile ci sta come i cavoli a merenda. :lol:
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Credo che sia controproducente...
La rimetteranno e poi metteranno un cane da guardia a sua difesa,e ti banneranno,penso che devi aprire una discussione,ma con wikipedia non c'è molta speranza
Wikipedia NON è libera...
Basta non sfiorare l'argomento femminismo, e limitarsi a notare che la donna del film non è un personaggio salvifico. Sembre che la logica valga ancora qualcosa :cool: