Forum sulla Questione Maschile
In rilievo => Leggi, sentenze e doppi standard antimaschili => Topic aperto da: Ficacentrismo - Maggio 08, 2016, 01:13:15 am
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http://www.studiocataldi.it/articoli/22001-cassazione-anche-regalare-fiori-e-reato.asp
Anche l'invio di fiori, se non gradito, può integrare il reato di stalking. Lo ha affermato la quinta sezione penale della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 18559/2016 (qui sotto allegata) rigettando il ricorso di un uomo accusato di aver compiuto atti persecutori nei confronti di una donna.
Considerato un corteggiamento "maldestro" dal gip, che aveva rigettato la richiesta del pm per l'applicazione di misure cautelari, la condotta dell'uomo veniva invece condannata dal giudice di merito (che disponeva il divieto di avvicinamento alla vittima), per il carattere di "estrema e allarmante" molestia, teso a piegare la vittima, a perseguitarla e "invaderle la vita con la sua presenza".
La decisione viene confermata dagli Ermellini, secondo i quali è assolutamente corretta la conclusione del tribunale, per cui "spesso la condotta molestatrice si risolve in una serie di contegni che, di per sé, non hanno alcuna valenza criminosa e che la assumono proprio per il fatto della loro maniacale ripetitività, assunta nei confronti di una persona che non gradisce, rendendola insopportabile".
In quest'ottica, si legge nella sentenza, anche "un invio di fiori può essere molesto, se chiaramente non gradito dalla destinataria".
L'uomo, in realtà, si era spinto anche oltre, inviando una busta con un profilattico all'interno e messaggi intimidatori, costringendo la donna a modificare le proprie abitudini di vita, a non uscire di casa da sola e a far accompagnare la figlia a scuola da altre persone.
Da qui la conferma della condanna anche al pagamento delle spese.
Fonte: Cassazione: anche regalare fiori può diventare reato
(www.StudioCataldi.it)
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leggete la sentenza perché è particolarmente importante, soprattutto per il discorso che non ci sono prove della lettera col profilattico e al riguardo dei due sms inviati dopo la denuncia, secondo me sacrosanti, altro che squallida, la signora è stata molto peggio che squallida.
a forza di informarmi ogni volta che ci provo con una mi vengono mille paranoie, che paese del cazzo.
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Da non credere. Le compagnie femminili meglio selezionarle con cura, partendo dalla cintola in su: carattere, ambiente familiare e sociale ecc. mai (per esempio) la collega di lavoro o la tipa conosciuta alla festa.
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leggete la sentenza perché è particolarmente importante, soprattutto per il discorso che non ci sono prove della lettera col profilattico e al riguardo dei due sms inviati dopo la denuncia, secondo me sacrosanti, altro che squallida, la signora è stata molto peggio che squallida.
a forza di informarmi ogni volta che ci provo con una mi vengono mille paranoie, che paese del cazzo.
Sì, è un Paese del cazzo, ma non è certamente l'unico dove provarci con una donna può essere pericoloso. Anzi, nel mondo c'è pure di peggio.
Ad esempio, di recente ho letto un vecchio libro di Claudio Risé (è del 1998), intitolato "DA UOMO A UOMO", in cui alle pagine 43-44 è riportato quanto segue.
Si sa (lo racconta il critico Robert Hughes in La cultura del piagnisteo. La saga del politicamente corretto) cosa capitò all'incauto giornalista che una mattina di qualche anno fa al Betty's Oceanview Diner, un ristorante di Berkeley, in California, aspettava di fare colazione leggendo tranquillamente un articolo sulla dichiarazione dei Diritti dell'uomo, scritta su Playboy da uno spiritoso saggista, Nat Hentoff. Arrivò come una furia una cameriera, che dichiarò di chiamarsi Barbara rifiutando di aggiungervi un qualsiasi cognome, disse di sentirsi violentata dalla sola vista di Playboy e pregò il giornalista di andarsene immediatamente. Di servirgli la colazione, naturalmente, non se ne parlava neppure. L'uomo contropropose un rapido panino ma nulla da fare: arrivò il direttore e dovette andarsene. La sera gruppi femministi organizzarono una manifestazione, sostenendo che "la presenza di Playboy in un ristorante danneggia la salute delle donne" e contestando "il potere degli uomini bianchi di imporre a chiunque i loro modelli, per quanto umilianti".
E ancora.
Negli Stati Uniti i maggiori college, a partire da quello di Antiochia che ha aperto la strada (con la sua Procedura dell'Antioch College contro le offese sessuali), riforniscono le matricole di manuali di "procedura" da seguire in una relazione. Vi si ingiunge di chiedere alla ragazza, prima di farlo:"Vuoi che ti prenda la mano", vuoi che ti carezzi l'avambraccio, vuoi che ti baci e così via, in interminabili, estenuanti e "politicamente corretti" interrogatori.
Secondo la direttrice del College, Marian Jensen, i ragazzi ora, invece di azzardarsi a invitare la ragazza a una cenetta a lume di candela, dovrebbero limitarsi alla burocratica richiesta:"Sei d'accordo nel mettere in atto la procedura?" Naturalmente in queste "procedure" politicamente corrette addio istinto maschile che è anche fantasia, desiderio, iniziativa.
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Ok, da oggi in poi risparmieremo pure sui fiori...
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Io ho scaricato e letto la sentenza e ci sono alcune cose da dire.
L' invio di una mazzo di fiori , evidentemente non desiderato, non è una violenza, ma una molestia si.
Infatti, c'erano SMS, ripetuti inviti, e anche recriminazioni che potevano anche essere intese come minacce.
Insomma, riemerge un problema di fondo :
molti uomini mancano delle basi per corteggiare le donne.
Se una donna ti dice no, e sopratutto, nei fatti si nega, lasciala perdere
Tra noi ragazzi valeva la regola del 3 . se , alla terza uscita, non si combinava granch'è , si mollava.
Altro che fiori, ristoranti e , peggio di tutti , messaggi mielosi e piagnucolosi che poi diventano prestanti e fastidiosi, se non minacciosi.
La donna, se ci vuol stare, ci sta subito.
Ecco a cosa porta non avere cognizione di causa.
Le donne invece, queste cose le sanno benissimo
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mi permetto di dissentire:
1) il gip aveva liquidato la cosa come corteggiamento maldestro, cosa che il tribunale ha poi negato ma già questo la dice lunga sulle "molestie";
2) da quello che dice il difensore il corteggiamento le era andato bene per circa due mesi, quindi potrebbe anche esserci stata, non è dato saperlo, ma sappiamo che poi d'un tratto, la cosa è mutata, non sappiamo perché, forse perché lui non le è piaciuto fino in fondo ecc. ma il difensore dice perché si era diffusa la voce in paese della loro relazione e lei aveva in piedi una separazione combattuta;
3) lui stesso aveva consegnato un cellulare non trovato dalla polizia giudiziaria;
4) dopo la denuncia aveva inviato 2 sms da altra utenza(deduco questo da quello che si scrive poi al riguardo di “numerose utenze” ma non si capisce bene) per lamentarsi del comportamento di lei. cosa sacrosanta secondo me visto quello che lei aveva fatto, ma poco furba. e già qui: se avesse scritto da altra utenza costui è così pollo da scrivere ancora a chi già lo ha messo nei guai solo per risentimento? per dirle che è incazzato e che lei è squallida(e queste sono state pure considerate intimidazioni! forse il giudice non ha mai guidato in una grande città nel traffico, dove le intimidazioni sono costanti!)? il tutto da un numero a sé intestato? e se invece l'intestazione fosse un'altra come si prova che sia stato l'interessato a farlo?
5) infatti questo è particolarmente importante al riguardo della busta col profilattico e le frasi ingiuriose. magari è stato lui, magari no, ma quello che rileva per noi uomini, è che non ci sono prove al riguardo, che il tribunale stabilisce aprioristicamente sulla base di deduzioni opinabili che non poteva essere altri che lui l'autore della busta perché non c’erano altri soggetti che avrebbero potuto farlo(lei stessa no vero?) e non vale neppure la pena di fare una perizia grafica perché tanto lui avrebbe potuto farsela scrivere da qualcun altro(sic!);
6) ma i giudici ci ricordano che: bastano due sole condotte di minaccia o molestia per la norma incriminatrice(cass. Sez V n. 46331/2013), valendo quindi i due soli sms post denuncia(sono incazzato! Sei stata squallida!) ai fini della colpevolezza dell’imputato anche senza il problema della lettera;
7) lui per impietosirla pare avesse finto di esser minacciato da una tizia e da un fantomatico fidanzato. Questa viene considerata una molestia atta a cambiare le abitudini della vittima. Quella dei fiori è un esempio dell’avvocato difensore e infatti:
8) anche un invio di fiori può esser considerato molestia se non apprezzato dalla parte che lo riceve. Ed è questo il punto che ci interessa, infatti non c’è alcun elemento oggettivo ma dipende tutto da chi i fiori, o gli sms, o qualunque altro atto finalizzato alla “conquista,” li riceve. Se graditi ok, se non graditi bastano 2 episodi e la “vittima” che afferma che quegli atti l’hanno costretta a cambiare abitudini di vita, basta così poco e sei fregato.
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Io ho scaricato e letto la sentenza e ci sono alcune cose da dire.
L' invio di una mazzo di fiori , evidentemente non desiderato, non è una violenza, ma una molestia si.
Infatti, c'erano SMS, ripetuti inviti, e anche recriminazioni che potevano anche essere intese come minacce.
Insomma, riemerge un problema di fondo :
molti uomini mancano delle basi per corteggiare le donne.
Se una donna ti dice no, e sopratutto, nei fatti si nega, lasciala perdere
Tra noi ragazzi valeva la regola del 3 . se , alla terza uscita, non si combinava granch'è , si mollava.
Altro che fiori, ristoranti e , peggio di tutti , messaggi mielosi e piagnucolosi che poi diventano prestanti e fastidiosi, se non minacciosi.
La donna, se ci vuol stare, ci sta subito.
Ecco a cosa porta non avere cognizione di causa.
Le donne invece, queste cose le sanno benissimo
Chi non sa corteggiare ha la sua punizione: il rifiuto sessuale. Qui si parla di codice penale, cose che a generi invertiti scatenerebbe un linciaggio mediatico contro il giudice.
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mi permetto di dissentire:
1) il gip aveva liquidato la cosa come corteggiamento maldestro, cosa che il tribunale ha poi negato ma già questo la dice lunga sulle "molestie";
2) da quello che dice il difensore il corteggiamento le era andato bene per circa due mesi, quindi potrebbe anche esserci stata, non è dato saperlo, ma sappiamo che poi d'un tratto, la cosa è mutata, non sappiamo perché, forse perché lui non le è piaciuto fino in fondo ecc. ma il difensore dice perché si era diffusa la voce in paese della loro relazione e lei aveva in piedi una separazione combattuta;
3) lui stesso aveva consegnato un cellulare non trovato dalla polizia giudiziaria;
4) dopo la denuncia aveva inviato 2 sms da altra utenza(deduco questo da quello che si scrive poi al riguardo di “numerose utenze” ma non si capisce bene) per lamentarsi del comportamento di lei. cosa sacrosanta secondo me visto quello che lei aveva fatto, ma poco furba. e già qui: se avesse scritto da altra utenza costui è così pollo da scrivere ancora a chi già lo ha messo nei guai solo per risentimento? per dirle che è incazzato e che lei è squallida(e queste sono state pure considerate intimidazioni! forse il giudice non ha mai guidato in una grande città nel traffico, dove le intimidazioni sono costanti!)? il tutto da un numero a sé intestato? e se invece l'intestazione fosse un'altra come si prova che sia stato l'interessato a farlo?
5) infatti questo è particolarmente importante al riguardo della busta col profilattico e le frasi ingiuriose. magari è stato lui, magari no, ma quello che rileva per noi uomini, è che non ci sono prove al riguardo, che il tribunale stabilisce aprioristicamente sulla base di deduzioni opinabili che non poteva essere altri che lui l'autore della busta perché non c’erano altri soggetti che avrebbero potuto farlo(lei stessa no vero?) e non vale neppure la pena di fare una perizia grafica perché tanto lui avrebbe potuto farsela scrivere da qualcun altro(sic!);
6) ma i giudici ci ricordano che: bastano due sole condotte di minaccia o molestia per la norma incriminatrice(cass. Sez V n. 46331/2013), valendo quindi i due soli sms post denuncia(sono incazzato! Sei stata squallida!) ai fini della colpevolezza dell’imputato anche senza il problema della lettera;
7) lui per impietosirla pare avesse finto di esser minacciato da una tizia e da un fantomatico fidanzato. Questa viene considerata una molestia atta a cambiare le abitudini della vittima. Quella dei fiori è un esempio dell’avvocato difensore e infatti:
8) anche un invio di fiori può esser considerato molestia se non apprezzato dalla parte che lo riceve. Ed è questo il punto che ci interessa, infatti non c’è alcun elemento oggettivo ma dipende tutto da chi i fiori, o gli sms, o qualunque altro atto finalizzato alla “conquista,” li riceve. Se graditi ok, se non graditi bastano 2 episodi e la “vittima” che afferma che quegli atti l’hanno costretta a cambiare abitudini di vita, basta così poco e sei fregato.
perchè insistere con una che non ti vuole ?
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Ok, da oggi in poi risparmieremo pure sui fiori...
Personalmente risparmio già da tempo "immemore"... :cool2:
L'ultima volta che ho regalato dei fiori a una donna,* risale ad almeno 18 anni fa, cioè a quando avevo 27 anni e frequentavo una separata in casa di 37 anni di età.
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* Fu in occasione del suo compleanno, di cui ancora ricordo giorno, mese e anno: 24 agosto 1961.
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perchè insistere con una che non ti vuole ?
ma fino a poco prima lo voleva.
dove sta il confine?
e cmq gli episodi davvero gravi sono gli eventi legati agli sms post denuncia e la lettera.
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ma fino a poco prima lo voleva.
dove sta il confine?
e cmq gli episodi davvero gravi sono gli eventi legati agli sms post denuncia e la lettera.
io nella sentenza ho letto che lui ha continuato a corteggiarla anche dopo che lei lo ha denunciato, e lui pur sapendo della denuncia ha continuato.
Gli SMS sono una cazzata immane.
hai ragionissima invece sul fatto del preservativo spedito : non c'è nessuna prova che sia stato lui e non si vede perchè debba essere assunto come prova. La spiegazione della corte costituzionale, nel consueto italiano di merda dei tribunali, è grottesca.
Però il mio discorso è questo :
perchè un uomo deve andarsi ad incasinare con una che un figlio, si sta separando e che, al di là di opportunistiche manifestazioni di cortesia ( la tipa gradiva il sostegno, però poi , per suo utilità, non ne ha voluto più sapere.
Ritorniamo alla mancanza di basi :
te la scopi ? No. Allora, affanculo, anche che fare il cavalier zerbino
E' sempre il solito maledetto errore
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Da non credere. Le compagnie femminili meglio selezionarle con cura, partendo dalla cintola in su: carattere, ambiente familiare e sociale ecc. mai (per esempio) la collega di lavoro o la tipa conosciuta alla festa.
La collega si conosce ed è quasi una familiare. In caso il problema può essere che ci sono anche gli altri che sparlano. Alle feste con rammarico ho avuto poca occasione di andarci. Non so quali altri punti possano andare. Io le ho conosciute tutte per conto mio, senza presentazioni.
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io nella sentenza ho letto che lui ha continuato a corteggiarla anche dopo che lei lo ha denunciato, e lui pur sapendo della denuncia ha continuato.
Gli SMS sono una cazzata immane.
dopo la denuncia ci sono stati solo i 2 sms e la lettera.
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La collega si conosce ed è quasi una familiare. In caso il problema può essere che ci sono anche gli altri che sparlano. Alle feste con rammarico ho avuto poca occasione di andarci. Non so quali altri punti possano andare. Io le ho conosciute tutte per conto mio, senza presentazioni.
La collega si conosce ma nella vita privata non è affidabile come al lavoro; se qualcosa va storto sono dolori perché può sparlare, o denunciare, con tanto di altri colleghi come "testimoni".
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sempre meglio sconosciute, ci pensano bene prima di imbarcarsi in una denuncia per sciocchezze del genere visto che nessuno può additarle né dir loro alcunché. restando le cose limitate fra lei e lui c'è meno pericolo di porcate simili. eviterei colleghe di lavoro, amiche di famiglia, amiche di comitiva, sport e roba analoga, a meno che non si percepisca che siano donne molto tranquille. ma bisogna esser davvero sicuri.
il tutto ovviamente se si ha qualcosa da perdere, chi non ha niente da perdere in italia può permettersi di fare quasi tutto.
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sempre meglio sconosciute, ci pensano bene prima di imbarcarsi in una denuncia per sciocchezze del genere visto che nessuno può additarle né dir loro alcunché. restando le cose limitate fra lei e lui c'è meno pericolo di porcate simili. eviterei colleghe di lavoro, amiche di famiglia, amiche di comitiva, sport e roba analoga
:drinks: Meglio tener separato il proprio ambiente sociale dalle fidanzate. Ho evitato potenziali seccature agendo così:lol:
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Sì, è un Paese del cazzo, ma non è certamente l'unico dove provarci con una donna può essere pericoloso. Anzi, nel mondo c'è pure di peggio.
Ad esempio, di recente ho letto un vecchio libro di Claudio Risé (è del 1998), intitolato "DA UOMO A UOMO", in cui alle pagine 43-44 è riportato quanto segue.
Ne parlava anche Rino Della Vecchia nel suo libro.
http://questametadellaterra.blogspot.it/2011/01/3312-romanticismo-protocollare.html
3.3.12 Romanticismo protocollare
Negli Usa molti colleges hanno adottato la c.d. “procedure”, un protocollo comportamentale che deve essere seguito da tutti gli studenti nelle interazioni con le compagne, documento apparso per la prima volta presso l’Antioch College dell’Ohio nel 1993.i La lista viene inclusa tra gli atti ufficiali e talvolta viene consegnata direttamente alle matricole ed il mancato rispetto delle disposizioni in essa contenute, oltre a sanzioni, può portare alla cacciata dalla scuola. La trovata femminista è stata prontamente adottata anche perché le accuse di molestie comportano spesso l’esborso di enormi somme a carico degli Istituti, meglio dunque sorvegliare e punire. Tale protocollo elenca pignolescamente i passaggi che devono essere percorsi nell’approcciarsi ad una ragazza, con le relative esplicite domande, di cui la prima è: “Posso iniziare la procedura?”, il resto viene da sé: “Posso toccarti la spalla?”, “Posso offrirti un aperitivo?” e così via. La cosa sul momento fa ridere ma questa ilarità non è altro che un mezzo di autoprotezione di fronte ad una realtà sconcertante e inquietante. La prima considerazione, tanto banale quanto significativa, è che la “procedure” è là per frenare e regolamentare il comportamento maschile, non quello femminile, come se una legge di natura prevedesse che il ‘farsi avanti’ sia eterno compito, ineludibile necessità dei maschi, negazione perfetta del dogma della ‘parità ormonale’.
La seconda riguarda la degradazione della relazione che viene svuotata di ogni spontaneità, trasformata nella gelida e ridicola esecuzione di atti preordinati esecutivi di un’agendina di azioni meccaniche e stereotipate. Una squallida ripetizione di gesti da marionette che ha almeno il vantaggio di mettere in luce lo schema delle manovre di avvicinamento, altrimenti pudicamente nascosto, quale è richiesto dal sentire femminile. Ma più stupefacente è il fatto che tutto questo avviene ad opera di quel movimento che ha fatto della spontaneità nei rapporti e della libera espressione dei sentimenti e delle passioni una delle sue bandiere e che anzi rimprovera agli uomini quell’eterno autocontrollo e quella storica negazione dei sentimenti che devono finalmente superare. In casi come questo, quando l’attualizzazione è negazione esatta dello scopo dichiarato, si sviluppano sempre due scuole di pensiero, quella che li interpreta come deviazioni e aberrazioni, tradimenti e degenerazioni (“eterogenesi dei fini” o “rivoluzione tradita”, a piacimento) e quella che li vede come naturale realizzazione degli scopi occulti che da sempre giacciono nel cuore dell’utopia (“Terra ai contadini!” prometteva quella Rivoluzione che espropriò tutti di tutto), semplici frutti di una pianta, rispetto alla quale gli scopi proclamati (i fini) non sono altro che strumenti di propaganda e di mistificazione. Le ‘procedures’ sono da sempre inscritte nel cuore della GNF come ogni frutto è già dentro la pianta.
i P. Bruckner, La tentación de la inocencia, op. cit., p. 174.
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Da non credere. Le compagnie femminili meglio selezionarle con cura, partendo dalla cintola in su: carattere, ambiente familiare e sociale ecc. mai (per esempio) la collega di lavoro o la tipa conosciuta alla festa.
giustissimo
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dopo la denuncia ci sono stati solo i 2 sms e la lettera.
e hai detto niente. ha lasciato 2 prove oggettive. Ma proprio quella tipa era l'unica donna ?
Una separanda con marmocchio annesso ? :doh:
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sempre meglio sconosciute, ci pensano bene prima di imbarcarsi in una denuncia per sciocchezze del genere visto che nessuno può additarle né dir loro alcunché. restando le cose limitate fra lei e lui c'è meno pericolo di porcate simili. eviterei colleghe di lavoro, amiche di famiglia, amiche di comitiva, sport e roba analoga, a meno che non si percepisca che siano donne molto tranquille. ma bisogna esser davvero sicuri.
il tutto ovviamente se si ha qualcosa da perdere, chi non ha niente da perdere in italia può permettersi di fare quasi tutto.
ecco, ora ci siamo .
Intendiamoci, la sentenza, a ruoli opposti, sarebbe stata al contrario.
Però è ora che gli uomini si facciano furbi.
Le separate, divorziate, ecc : o scopano alla prima, o via .
Ecchè fanno le preziose anche le 3 scelte ?
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Molti uomini disprezzano le donne che la danno via. Per una storia di una notte vanno bene ma per storie più lunghe si mettono insieme a donne che non la danno, almeno non subito, ed il corteggiamento è una pratica umana ed animale diffusa.
Purtroppo la sessualità non è una cosa chiara e razionale, con messaggi chiari da entrambe le parti fin da subito. Specialmente le donne usano messaggi sottili e segnali di disponibilità appositamente equivocabili in modo da poter tirarsi fuori ad ogni momento e dire all'altro "hai equivocato tutto".
Provate a chiedere alle donne, anche nei siti di dating, come mai si sono iscritte. Nessuna cerca l'anima gemella, tutte stanno lì per "conoscere gente nuova" o per provare i quiz o i giochi o simili. In discoteca vanno ovviamente a ballare. Se lo chiedete ad un ragazzo in discoteca ovviamente va a rimorchiare, non va a ballare.
Magari fosse tutto così lineare come la descrivete voi. Certo da qui a molestare donne che chiaramente non vogliono ce ne passa, ma a volte il confine è labile, e su questo gioca il femminismo, che ovviamente descrive le donne come esseri razionali che mandano messaggi chiarissimi. Magari per le generazioni nuove è così, sono molto più dirette, questo non lo so.
Onestamente, quanti di voi trovano attraente una donna che la da la prima sera? Senza conquista e senza complicità.
Per non parlare di tutti i film romantici o anche d'azione con storia romantica, se la dessero subito, non ci sarebbe il film.
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Già, ma a una donna quando piace qualcuno glielo fa capire nei primi 30 secondi, e se è distratto glielo ripete.
Si sente dire che l'uomo vuole sesso facile e subito poi si scopre gente che fa la corte per mesi a donne che si negano.
La donna vuole una "storia" per sentirsi coinvolta, difficile che si senta attratta da uno che esce con lei solo per portarsela a letto, senza alcun altro tipo di coinvolgimento.
Inoltre, mai sentito di donne 'difficili' col bell'imbusto della serata, il cantante famoso ecc. Le donne sarebbero poco interessate al sesso, eppure si parla a ripetizione di relazioni con guardie del corpo, attorucoli e maestri di sci assortiti.
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Vicus : Già, ma a una donna quando piace qualcuno glielo fa capire nei primi 30 secondi, e se è distratto glielo ripete.
Infatti. Questo è un concetto importante e gli uomini dovrebbero conoscerlo.
Altro che stare dietro a donne per mesi.
Se va , va subito.
Se no, non va
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Molti uomini disprezzano le donne che la danno via. Per una storia di una notte vanno bene ma per storie più lunghe si mettono insieme a donne che non la danno, almeno non subito, ed il corteggiamento è una pratica umana ed animale diffusa.
Purtroppo la sessualità non è una cosa chiara e razionale, con messaggi chiari da entrambe le parti fin da subito. Specialmente le donne usano messaggi sottili e segnali di disponibilità appositamente equivocabili in modo da poter tirarsi fuori ad ogni momento e dire all'altro "hai equivocato tutto".
Provate a chiedere alle donne, anche nei siti di dating, come mai si sono iscritte. Nessuna cerca l'anima gemella, tutte stanno lì per "conoscere gente nuova" o per provare i quiz o i giochi o simili. In discoteca vanno ovviamente a ballare. Se lo chiedete ad un ragazzo in discoteca ovviamente va a rimorchiare, non va a ballare.
Magari fosse tutto così lineare come la descrivete voi. Certo da qui a molestare donne che chiaramente non vogliono ce ne passa, ma a volte il confine è labile, e su questo gioca il femminismo, che ovviamente descrive le donne come esseri razionali che mandano messaggi chiarissimi. Magari per le generazioni nuove è così, sono molto più dirette, questo non lo so.
Onestamente, quanti di voi trovano attraente una donna che la da la prima sera? Senza conquista e senza complicità.
Per non parlare di tutti i film romantici o anche d'azione con storia romantica, se la dessero subito, non ci sarebbe il film.
Alle donne non bisogna chiedere nulla.
Bisogna solo osservarle, evedere cosa fanno e cosa NON fanno.
Non esistono conquiste, esistono donne disposte e la conquista sta nel capire che sono disposte.
E' sempre la vecchia storia del gatto.
le donne non mandano mai messaggi diretti, ma mandano messaggi .
Alla prima è forse troppo, ma dopo la 3 occasione, basta.
O è si o è no.
Non esistono mai 3 vie
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E' sempre la vecchia storia del gatto.
Impariamo anche noi a tirarcela, funziona.
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Frank : In casi come questo, quando l’attualizzazione è negazione esatta dello scopo dichiarato, si sviluppano sempre due scuole di pensiero, quella che li interpreta come deviazioni e aberrazioni, tradimenti e degenerazioni (“eterogenesi dei fini” o “rivoluzione tradita”, a piacimento) e quella che li vede come naturale realizzazione degli scopi occulti che da sempre giacciono nel cuore dell’utopia (“Terra ai contadini!” prometteva quella Rivoluzione che espropriò tutti di tutto), semplici frutti di una pianta, rispetto alla quale gli scopi proclamati (i fini) non sono altro che strumenti di propaganda e di mistificazione. Le ‘procedures’ sono da sempre inscritte nel cuore della GNF come ogni frutto è già dentro la pianta.
Non esiste eterogenesi dei fini nel femminismo : esso è proprio intimamente malato, così come il giacobinismo, da cui si è sviluppato il nazionalsocialismo e il comunismo.
Il male è insito nel femminismo proprio perchè è una ideologia e come tale dissonante rispetto alla realtà
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Impariamo anche noi a tirarcela, funziona.
Infatti. Come il gatto, non attacchiamo animali fuori della nostra portata, ma neanche insetti e comunque impariamo a non svenderci
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Le donne sarebbero poco interessate al sesso, eppure si parla a ripetizione di relazioni con guardie del corpo, attorucoli e maestri di sci assortiti.
Salvo poi lamentarsi se quello poi "ha staccato il numero di cellulare e non si vuole più far sentire". Ma intanto il rapporto sessuale ce l'hanno avuto .