Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Dialoghi sulla Questione Maschile => Topic aperto da: tyrtix - Settembre 14, 2016, 18:43:36 pm
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E così, alla fine anche lei da bullo è diventato vittima. In quanti si chiedono se il suo ex fosse mai stato vittima di cyberbullismo?
Diverrà la nuova frontiera del femminicidio, come qualche giornalista già scrive?
Nel frattempo, abbiamo anche qualcuno sano di mente che ne scrive.
http://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/tiziana-maschilismo-50084/
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Ma il bullismo che c'entra? Cornificare un ex fidanzato non è bullismo, non usiamo parole a sproposito!
Quanto al resto sono d'accordo che maschilismo, società patriarcale, disparità di genere e bla bla bla, non c'entrano un cazzo con questa vicenda, ma ormai lo sappiamo bene come sragionano la maggior parte delle femministe, sfruttano ogni vicenda per propagandare le loro solite lagne, son talmente prevedibili che è inutile e noioso continuare contestarle...meglio dar loro ragione e fregarsene, come si fa coi matti!
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è importante capire il contesto. Quella che è la vittima adesso, in realtà è stata e voleva essere carnefice, ma poiché lui è uomo e lei ovviamente no, adesso è lei la vittima.
Purtroppo non siamo noi a poter decidere se il maschilismo c'entra o no con questa vicenda, però in quanto uomo io ripudio immediatamente qualsiasi accusa.
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Io mi domando a cosa serva far ingelosire qualcuno con un video hard... Detto questo, pace all'anima sua
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Attenzione, non l'ha fatto ingelosire, il "cornuto" l'aveva mollata, e fra le cose ignorate nella vicenda, c'è il fatto che lei abbia perfino tentato di fare soldi dalla cosa...
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Siamo seri, l'ex fidanzato non è vittima di nulla, non è stato mai sputtanato pubblicamente, nessuno sa come si chiama o che faccia abbia...lei ha commesso un errore(condividere un video del genere con persone poco affidabili) ed ha pagato un prezzo sproporzionato per questa leggerezza....non è colpa del maschilismo, ma dei meccanismi perversi del web, che in alcune circostanze non permettono di difendere adeguatamente il diritto alla riservatezza e all'oblio. Sono colpevoli quei siti internet, che nonostante la sentenza di un tribunale che intimava la cancellazione totale di tutto ciò che riguardava questa ragazza, non hanno prontamente rimosso il materiale!
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Attenzione, non l'ha fatto ingelosire, il "cornuto" l'aveva mollata, e fra le cose ignorate nella vicenda, c'è il fatto che lei abbia perfino tentato di fare soldi dalla cosa...
Molti dicevano che all'epoca era ancora legata . Sicuro che lei era già stata mollata ?
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Al riguardo non dico nulla, salvo che non voglio più sentir parlare di "superiore astuzia femminile" o del "sesto senso" delle donne.
Non mi riferisco a voi, eh...
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Per quanto mi riguarda l'articolo di tyrtix esprime alla perfezione quello che penso .
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leggevo di conoscenti di entrambi che dichiaravano che l'ex la volesse mollare, e per risposta lei ha registrato tali video.
L'unico motivo per cui non si conosce l'identità del suo ex è che lei è stata considerata subito al centro della vicenda. Ora, mi sembra evidente che un video diffamante qualcuno...non funziona e non serve se non viene reso pubblico, e a giudicare dagli altri 4-5 video che sono arrivati in rete, sempre di lei, direi anche che è stata lei a distribuirli (del resto, si parla di lei che li avrebbe inviati anche tramite fb ad alcuni conoscenti...).
L'ex non è vittima perché gli uomini sono molto solidali, in genere, con questi argomenti, ma in realtà al paesello da dove lei è scappata perché "lo sapevano tutti", tutti sapevano anche chi fosse quell'ex.
La realtà è che la colpa non può ricadere se non altri su chi ha fatto i video e ha permesso la distribuzione (nessuno si chiede come mai lei non ha fatto causa a chi li ha diffusi?), ovvero alla stessa ragazza.
Adesso, tutto diventa caso per cui, ovviamente, la colpa è il maschilismo.
(comunque, anche se scrivo molto di rado, vi tengo d'occhio, sappiatelo...fate i bravi!)
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leggevo di conoscenti di entrambi che dichiaravano che l'ex la volesse mollare, e per risposta lei ha registrato tali video.
L'unico motivo per cui non si conosce l'identità del suo ex è che lei è stata considerata subito al centro della vicenda. Ora, mi sembra evidente che un video diffamante qualcuno...non funziona e non serve se non viene reso pubblico, e a giudicare dagli altri 4-5 video che sono arrivati in rete, sempre di lei, direi anche che è stata lei a distribuirli (del resto, si parla di lei che li avrebbe inviati anche tramite fb ad alcuni conoscenti...).
L'ex non è vittima perché gli uomini sono molto solidali, in genere, con questi argomenti, ma in realtà al paesello da dove lei è scappata perché "lo sapevano tutti", tutti sapevano anche chi fosse quell'ex.
La realtà è che la colpa non può ricadere se non altri su chi ha fatto i video e ha permesso la distribuzione (nessuno si chiede come mai lei non ha fatto causa a chi li ha diffusi?), ovvero alla stessa ragazza.
Adesso, tutto diventa caso per cui, ovviamente, la colpa è il maschilismo.
(comunque, anche se scrivo molto di rado, vi tengo d'occhio, sappiatelo...fate i bravi!)
Sono d'accordo con quello che scrivi,lei ha cercato di umiliare il suo ragazzo(o ex-ragazzo) e il gioco gli è sfuggito di mano.
Solo una cosa non condivido:a mio parere gli uomini(la stragrande maggioranza) non sono assolutamente solidali tra loro.
La lealtà e lo spirito di giustizia sono appannaggio di pochi.
Uomini leali :sono molto rari ma sono i migliori amici che si possano avere.
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La tipa ha dimostrato poco cervello, oltre che una discutibile moralità
Voleva umiliare l'ex ?
Beh, la cosa le è scappata di mano e la colpa è solo e unicamente sua.
Anche del suicidio , misura estrema che denota scarso equilibrio psichico.
Il maschilismo non c'entra nulla
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E così, alla fine anche lei da bullo è diventato vittima. In quanti si chiedono se il suo ex fosse mai stato vittima di cyberbullismo?
Diverrà la nuova frontiera del femminicidio, come qualche giornalista già scrive?
Nel frattempo, abbiamo anche qualcuno sano di mente che ne scrive.
http://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/tiziana-maschilismo-50084/
Non ti leggevo da parecchio, hai trovato un ottimo articolo, analitico e logico. Cià Tyrtix! ;)
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La tipa ha dimostrato poco cervello, oltre che una discutibile moralità
Voleva umiliare l'ex ?
Beh, la cosa le è scappata di mano e la colpa è solo e unicamente sua.
Anche del suicidio , misura estrema che denota scarso equilibrio psichico.
Il maschilismo non c'entra nulla
Ovviamente in questo episodio il maschilismo non c'entra nulla. Ma sai già quante femministe ci stanno mangiando? :shifty:
Selvaggia Lucarelli, abbattoimuri e chissà quante altre ancora stanno facendo le classiche paraculo sempre pronte a buttarsi su ogni cosa pur di dimostrare l'indimostrabile...
Per quel politico americano scoperto su una chat erotica, le femministe si son lamentate dell'umiliazione subita?
Per quel preside che si suicidò dopo esser stato scoperto a far sesso, le femministe si son lamentate?
Solito doppiopesismo paraculo femminista.
Intanto con la scusa della morte di una trentunenne... ---->
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/14/cyberbullismo-legge-arriva-in-aula-testo-cambiato-nel-passaggio-tra-senato-e-camera-m5s-e-contro-libero-pensiero/3033845/
Era già prevista la discussione, ma nelle ore in cui ci si interroga sulla storia della 31enne di Napoli morta suicida dopo che un video che la riguardava era diventato virale, il ddl sul cyberbullismo sarà esaminato dall’Aula. Un progetto di legge per combattere le violenze di gruppo di minori su minori che però nel passaggio dal Senato alla Camera è stato modificato e che rischia di diventare un nuovo bavaglio al web.
La legge, se approvata, non riguarderà i reati in danno di minorenni ma di chiunque. Basta leggere come è stato cambiato l’articolo 2: “… Per cyberbullismo si intendono, inoltre, la realizzazione, la pubblicazione e la diffusione online attraverso la rete internet, chat-room, blog o forum, di immagini, registrazioni audio o video o altri contenuti multimediali, effettuate allo scopo di offendere l’onore, il decoro e la reputazione di una o più vittime, nonché il furto di identità e la sostituzione di persona operati mediante mezzi informatici e la rete telematica al fine di acquisire e manipolare dati personali, ovvero di pubblicare informazioni lesive dell’onore, del decoro e della reputazione della vittima”. È sparita la frase “in danno di minore”. Qui il link dove si possono leggere i testi a confronto.
M5S: “Legge contro libero pensiero in rete”
La trasformazioni in fieri ha fatto scattare l’allarme nel M5s. “La proposta di legge al vaglio della Camera parte da un principio giusto e sacrosanto: tutelare i minori dagli episodi sempre più frequenti e gravi di bullismo e di cyberbullismo, che ne mettono in serio pericolo la loro incolumità psichica e fisica fino a portarli anche al rischio del suicidio. L’intervento – avevano affermato i deputati pentastellati in commissione Affari Sociali e Giustizia – però deve essere principalmente rivolto ad azioni educative e formative lasciando, come estrema ratio, le sanzioni più gravi. Dopo il via libera all’unanimità dato al provvedimento dal Senato però, il testo uscito dalle commissioni alla Camera è stato trasformato, come spesso succede, in tutt’altro: ora sono infatti previste disposizioni contro il libero pensiero in rete – che vanno oltre le tutele già previste dalle leggi civili e penali – e tutele attivabili non solo dai minori, ma da tutti i soggetti. In questo modo, tra l’altro, il provvedimento diventa insostenibile anche dal punto di vista delle risorse, considerate le migliaia di richieste di oscuramento che perverranno al Garante per la privacy… Se il testo, ora politicamente e tecnicamente inaccettabile, non vedrà l’approvazione di questi miglioramenti e il ritorno alla ratio originaria della pdl, voteremo negativamente”.
Sul blog di Beppe Grillo era apparso anche un post dell’avvocato Fulvio Sarzana, “una vera e propria norma ammazza-web che riguarda anche e soprattutto ogni maggiorenne che si affaccia alla rete internet”. La legge prevede quindi tutti potranno rivolgere istanza al gestore del sito Internet e al Garante della privacy, per ottenere l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei dati personali. “Da Facebook a Whatsapp ai blog tutto viene inserito – sostiene Sarzana – nella furia iconoclasta del legislatore pronto a punire le attività peccaminose dei maggiorenni sul web. Con buona pace del cyberbullismo sui minori che è divenuto un elemento del tutto residuale della norma. Un bavaglio in piena regola”.
Carcere fino a 6 anni e confisca telefonino
Ma cosa prevede il testo? Fino a 6 anni di carcere è quanto rischia chi invia e divulga testi, immagini o informazioni private, carpiti attraverso artifici, raggiri o minacce. Bullismo e cyberlullismo vengono definiti giuridicamente come violenze fisiche e psicologiche, minacce e furti, offese relative alla razza, alla religione, all’orientamento sessuale, all’aspetto fisico anche attraverso il telefono, Internet, i social network. Rientrano anche la realizzazione e la diffusione online di immagini, registrazioni con lo scopo di offendere. Ma appunto che non riguardano i minori ma tutti. Attualmente, lo stalking commesso per via informatica o telematica è sanzionato con un aumento di pena fino a un terzo (la pena base è la reclusione da 6 mesi a 5 anni) e la novità della proposta di legge dunque risiede nel prevedere una pena determinata e nell’ampliamento delle condotte che vengono punite. Con la modifica approvata in commissione si prevede la reclusione da 1 a 6 anni. Prevista anche la confisca obbligatoria del telefonini e del Pc. Entro due mesi dall’approvazione del ddl è prevista, a Palazzo Chigi, la messa a punto di un piano ad hoc. Prevista anche formazione del personale scolastico e misure di sostegno e rieducazione dei minori coinvolti, spunta anche l’ammonimento del questore per gli atti che non costituiscano reati procedibili d’ufficio.
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Topic interessante, vieni a trovarci più spesso tyrtix ;)
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Se si fosse trattato di solo clip porno, la ragazza non si sarebbe mai suicidata.
Sarebbe stata infastidita che la gente sapesse che fosse una ragazza facile ma niente di più.
Il peso che non è riuscita a sopportare e' che tutti hanno saputo della cattiveria che ha esercitato verso un ex fidanzato.
Un conto è essere giudicata per una di facili costumi, un altro e' essere stata scoperta pubblicamente di azioni contro la dignità e l'onore di una persona.
Quando una persona viene giudicata perfida e cattiva, la sua vita finisce.
Sono molte le persone perfide e subdole ma queste cercano di non svelarlo, compiono azioni riprovevoli ma sempre nel nascondimento, fanno del male e ne escono sempre impunite perché la gente non sa.
Non si vergognano delle proprie azioni a meno che queste non vengano conosciute dalla collettività, cosa che non succede quasi mai.
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Solo una cosa non condivido:a mio parere gli uomini(la stragrande maggioranza) non sono assolutamente solidali tra loro.
La lealtà e lo spirito di giustizia sono appannaggio di pochi.
E' quello che penso anch'io.
Eccezioni a parte, la c.d. "solidarietà maschile" è solo una leggenda urbana che non trova riscontro nella realtà.
Tra l'altro, devo dire che da giovane credevo anch'io alla suddetta solidarietà tra uomini; ma poi, strada facendo, ho cambiato decisamente idea.
Uomini leali :sono molto rari ma sono i migliori amici che si possano avere
Assolutamente sì.
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son sempre in giro, ogni tanto torno qua a vedere cosa succede di interessante. Ultimamente inizio a pensare che i tempi possano essere maturi per tornare sulla QM e iniziare a richiamare più persone sull'argomento.
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e chi, se non un coglione MASCHIO ?
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/16_settembre_15/alessio-giannone-se-video-fosse-stato-un-uomo-sarebbe-stato-figo-471ff102-7b10-11e6-a30c-c26992d2881d.shtml
«È il legislatore che deve intervenire e regolamentare strumenti che oramai fanno parte delle nostre vite. Bisogna puntare alla eliminazione immediata di contenuti lesivi della persona. Le procedure sono lente. E poi la questione è anche culturale. Pochi hanno sottolineato il maschilismo del web. Se protagonista del video fosse stato un uomo sarebbe stato figo, ma visto che parliamo di una donna è una ‘zoccola’».] «È il legislatore che deve intervenire e regolamentare strumenti che oramai fanno parte delle nostre vite. Bisogna puntare alla eliminazione immediata di contenuti lesivi della persona. Le procedure sono lente. E poi la questione è anche culturale. Pochi hanno sottolineato il maschilismo del web. Se protagonista del video fosse stato un uomo sarebbe stato figo, ma visto che parliamo di una donna è una ‘zoccola’».
(https://s22.postimg.org/5j4jwz5zl/giannone_v01.jpg) (https://postimg.org/image/ahs2bi9sd/)pc screenshot (https://postimage.org/app.php)
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A me spaventa questo diritto all'oblio, in apparenza giusto ma in realtà scusa per chissà quali censure; o bavagli messi dopo che si è già "urlato".
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Nel frattempo la madre ha dichiarato che l'ex fidanzato la "plagiava".
Il sospetto che l'ennesima versione differente del fatto salti fuori dopo che in molti hanno timidamente dato ragione alla versione di Scianca non mi pare campato in aria.
E nel frattempo c'è un'altra storia che tiene banco: quella delle amiche che avrebbero filmato la ragazza stuprata in discoteca (come di consueto verdetto già emesso), e lì, nessuna prebenda contro le ragazze che hanno fatto circolare il video, nonostante il recente caso del suicidio della Cantone. Anzi, se provi a commentare in tal senso, di solito il meglio che ti possa capitare è di essere accusata di "guardare il dito e non la luna", oppure "ora sta a vedere che non è colpa dello stupratore ma delle amiche che non intervengono".
La disamina di questo fatto.
https://ilreietto.com/2016/09/15/stupro-in-discoteca-o-sesso-alcoolico-a-rimini-due-vite-a-confronto/?fb_action_ids=10153952768412897&fb_action_types=news.publishes&fb_source=other_multiline&action_object_map=%5B969704276471421%5D&action_type_map=%5B%22news.publishes%22%5D&action_ref_map=%5B%5D
Una ragazza italiana di 17 anni e un ragazzo albanese di 20 si incontrano in discoteca, bevono, si chiudono nel bagno e si conoscono “biblicamente”; le amiche di lei si gustano la scena, sghignazzando si arrampicano sulle pareti del bagno e filmano tutto, quindi inviano, il giorno dopo, il video alla loro “amica”. Quaranta (40) giorni dopo l’accaduto , la madre della ragazza in questione depone una denuncia per violenza sessuale presso i Carabinieri. Nessun fascicolo a carico delle “amiche”. Ovviamente non sappiamo se il ragazzo fosse ubriaco.
Questi i fatti.
Qua sotto, invece, i titoli.
“Ragazza stuprata, le amiche fanno un video e lo mandano su WhatsApp” – Il Resto del Carlino
“Rimini, stuprata in discoteca: il video girato dalle amiche finisce su Whatsapp” – La Repubblica
“Rimini, “17enne ubriaca stuprata nel bagno della discoteca”. Le amiche filmano e fanno girare il video su WhatsApp” – Il Fatto Quotidiano
download
Potrei continuare, ad libitum.
L’interpretazione dei fatti, pressoché unanime, salvo insignificanti sfumature, è la seguente:
“
il ragazzo albanese fa ubriacare la ragazza, la trascina nei bagni dove la stupra.
La ragazza è vittima dell’alcool che la riduce un oggetto in balia dell’aggressore…
“
…Arriva al punto da non capire quasi più niente, come lei stessa racconterà poi agli inquirenti. La roba che ha ingoiato l’ha ridotta a un automa e non si rende conto che il ragazzo è lì pronto ad approfittare delle sue condizioni…. (Il resto del Carlino)
…anzi del bruto
“
….Nessuna delle compagne pensa di chiedere aiuto, fermare in qualche modo il bruto, salvare in extremis una 17enne palesemente incapace di farlo da sola… (La Repubblica)
La colpa però non è solo del “bruto” ma anche della discoteca, infatti:
“
…Le ragazzine bevono. Riescono a ubriacarsi nonostante ci sia il divieto di somministrare alcolici ai minorenni, ma già l’estate scorsa il locale finisce nel mirino delle forze dell’ordine per aver organizzato un happy hour a bordo di uno yacht da cui sarebbe scesa una minorenne completamente ubriaca… (Il Fatto Quotidiano)
Colpa del somministratore di alcool, ovviamente, che non ha chiesto la carta d’identità. Una 18enne è tutta un’altra cosa da una 17enne.
Dopo la bevuta, la copula. Quindi il video. Quindi la denuncia.
Interessante notare che altro non è ricostruito. Ad esempio; dopo la copula, cosa succede? Il ragazzo scappa e lascia la ragazza inerme nel bagno? Oppure se ne tornano assieme in pista a finire la serata? La “vittima inerme” è soccorsa dalle “amiche”? Nulla. Niente. Non è strano? Il bruto che ha compiuto il misfatto, dovrà fuggire a piedi levati dal luogo del reato, o no? Sono io l’unico a pormi questa domanda? E se il ragazzo fosse stato ubriaco? Sono tutte e due vittime…del”alcool?
Questa storia puzza, come altre, come la storia delle due ragazzine che l’anno scorso (o forse due) assassinarono un sessantenne con cui intrattenevano una strana relazione di sesso e ricatti.
Vediamo un po’, ci sono due opzioni possibili, a voi, al vostro buon senso, scegliere quella più verosimile.
Opzione “bruto“:
Il ragazzo albanese 20enne (il bruto) manipola la 17enne, convincendola a bere alcool, quindi la trascina (tra la folla di un sabato sera?) nel bagno, chiude la porta, e stupra la ragazza; nel mentre le amiche di LEI si arrampicano sul bagno, e fra una risata e l’altra filmano tutto perché non consapevoli dello stupro. Buio. Poi il giorno dopo mandano il video alla ragazza. 40 giorni dopo la denuncia dalla madre della ragazza, quest’ultima troppo distrutta per agire prima.
Opzione “burdel“:
Le ragazze si ubriacano come consuetudine in discoteca per lasciarsi andare. La 17enne aggancia il 20enne; i due semi-ubriachi se ne vanno nei bagni dove trombano, come consuetudine di molti adolescenti. Le amiche li seguono e per goliardia (e consuetudine?) filmano il tutto. I ragazzi tornano in pista e finiscono la serata, quindi se ne vanno a casa. Il giorno dopo per divertirsi, le “amiche” girano il filmato alla 17enne; ahimè il video inizia a girare troppo, e la ragazza, 40 giorni dopo i fatti, per vergogna si rivolge alla madre. La madre per troppa fiducia verso la figlia (e per disconnessione con la realtà adolescenziale di oggi) non trova di meglio che denunciare la cosa ai carabinieri e mettere a rischio la vita del ragazzo albanese.
A voi la scelta.
L’opzione due, la “burdel”, nessun “giornalista” avrà mai il coraggio di porla sul tavolo. Magari col senno di poi, con qualche finta lacrima di coccodrillo, tra qualche mese o anno. Io no, perché di queste storie ne ho viste troppe, e so bene quello che questi ragazzi (e ragazze) fanno fuori dalle mura domestiche; molto meglio dei loro “genitori”.
Ovviamente nessuna denuncia a carico delle “amiche”, sebbene qualche giorno fa una 31enne si sia suicidata per via di un filmino hard fatto circolare; in quel caso fascicolo per “istigazione al suicidio”.
Infine, un aneddoto, “Tyler Kost”. Chi è costui?
Tyler Kost è un ragazzo all’epoca dei fatti (1 anno fa) 18enne che finì in un carcere dell’Arizona (USA) perché 13 ragazze adolescenti lo accusarono di violenza sessuale. Il ragazzo spese 1 anno in carcere, (carcere preventivo), fino a quando non si scoprì che le “ragazzine” inventarono tutto per gioco.
Un caro saluto
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E poi da quando in qua una che è sbornia da perdere conoscenza, si tiene sulle gambe? Ma veramente credete che se sei ubriaca e coscente non sai dire di no?
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E poi da quando in qua una che è sbornia da perdere conoscenza, si tiene sulle gambe? Ma veramente credete che se sei ubriaca e coscente non sai dire di no?
Ormai siamo arrivati al punto che la "sbronza" sia un'aggravante per un uomo ed una attenuante per una donna, non c'è piu' nulla da salvare in questa società che va suicidandosi...
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Ciao Rita, ottimo post :)
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Ciao Rita, ottimo post :)
Ciao Krool, l'analisi è di F. Napoleoni che gestisce il blog "il reietto" al quale va ascritto il merito del post, io non ho fatto altro che aggiungere il cappello :-)
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Non avevo notato :lol: felice di rileggerti cmq ;)
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Sulla mia pagina stiamo provando a criticare tutto ciò.
Fogne femministe come Abbatto i muri e La friendzone non esiste l'hanno già consacrata a patrono del femminismo.
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che certe dichiarazioni arrivino solo dopo fatti avvenuti è chiaro, ed è considerata la normalità, perfino...anche quando le informazioni sono definitivamente parziali. Finisce che normalmente si accetta la verità parziale, in specie se riferita ad una realtà che utopicamente si vorrebbe buona (da qui il buonismo imperante, tipico femminista, che si scontra col realismo tipico maschile).
Poi esiste l'espiazione, quella secondo il quale tutti gli uomini sono colpevoli e devono pentirsi, che è un modo per sostituire e diluire la colpa, rendendola inesistente. Ce ne sarebbe da scrivere su questi argomenti...
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Proprio in questo momento dal tg1 la madre di Tiziana dice: mia figlia uccisa dalla cattiveria.
La cattiveria del web è stata la reazione alla sua cattiveria.
Ora e' morta e si cerca di far passare per un agnellina.
Davanti alla morte ogni azione passata viene coperta da pietà ma non bisogna dimenticare le cause che hanno portato a simili conseguenze.
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dicevamo?
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/tiziana_video_hot_madre_denuncia_plagiata_perversioni_alcol_uccisa-1966453.html
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Più furbe, più sveglie, più intelligenti (così si narra) ma regolarmente "plagiate" da qualche ottuso e sporco maschilista.
E vabbè...
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Sì questo tentativo di toglierle "colpe" riguardo alla genesi dei video è fastidioso. Lei era una donna adulta quindi responsabile delle sue condotte. Ciò non toglie che la sua condotta nei video non giustifica quello che è successo, la gogna pubblica che ha subito. Non è importante se si è concessa a un gioco voluto (anche) da altri, ammesso che il fidanzato fosse cuckold, o se invece ha voluto umiliare il fidanzato con la complicità dell'amante, sta di fatto che chi ha pubblicato i video ha commesso un reato, e in un secondo momento il video è entrato nelle dinamiche perverse delle condivisioni sui social.
Per cui non la trovo colpevole, di certo non di quello che è successo con tanto di gogna pubblica e condivisione selvaggia oltre dei video, anche dei meme-parodia, perché sono cose da condannare quale che sia il genere della vittima. Tiziana Cantone era contraria alla diffusione dei suoi video in mondovisione, e questo basta. La sua intimità è stata utilizzata per umiliarla, insultarla e schernirla davanti a tutta Italia. Ci sono uomini cui in intimità piace farsi infilare dita nel culo o inculare dai trans, e pure loro sarebbero morti dalla vergogna se la loro intimità fosse stata resa pubblica per schernirli. Ovviamente ora ci sono femministe che strumentalizzano la vicenda e questo infastidisce credo tutti, però sono contrario anche a strumentalizzare la vicenda al contrario. Credo che cose come il cyberbullismo e il diritto all'oblio sono cose che riguardano tutte le persone, non un solo genere.
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Damocle
Ciò non toglie che la sua condotta nei video non giustifica quello che è successo, la gogna pubblica che ha subito
Nemmeno io giustifico tutto ciò, e per quanto mi riguarda mai mi sognerei di pubblicare il tot video della tot tizia, che gira un porno o altro.
Ma il fatto è che su questo mondo non tutti si chiamano "Frank", ragion per cui sarebbe sempre meglio evitare di farsi riprendere in certe situazioni, se poi non si ha la forza di reagire alla gogna mediatica.
Perché è chiaro che nell'era di internet il rischio è altissimo.
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ps: ad esempio, perché in questo forum (come altrove), a parte Cosimo, tutti noi ci firmiamo con dei nick...?
Il motivo è ovvio: perché non vogliamo essere riconosciuti e parimenti non desideriamo lo sputtanamento mediatico e non.
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ps: ad esempio, perché in questo forum (come altrove), a parte Cosimo, tutti noi ci firmiamo con dei nick...?
Il motivo è ovvio: perché non vogliamo essere riconosciuti e parimenti non desideriamo lo sputtanamento mediatico e non.
Ho visto pagine facebook gestite da femministe fare cose simili. Quelle che fanno queste cose non sono molto diverse da chi ha allestito la gogna pubblica per Tiziana Cantone.
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Ho visto pagine facebook gestite da femministe fare cose simili.
Puoi farmi qualche esempio?
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Puoi farmi qualche esempio?
Ho visto condividere screen di commenti che giudicavano sessisti, presi da gruppi o pagine, in modo che il nome e cognome (e pure la foto profilo) degli autori fosse ben visibile.
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Ho visto condividere screen di commenti che giudicavano sessisti, presi da gruppi o pagine, in modo che il nome e cognome (e pure la foto profilo) degli autori fosse ben visibile.
Grazie.
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Ci sono uomini cui in intimità piace farsi infilare dita nel culo o inculare dai trans, e pure loro sarebbero morti dalla vergogna se la loro intimità fosse stata resa pubblica per schernirli. Ovviamente ora ci sono femministe che strumentalizzano la vicenda e questo infastidisce credo tutti, però sono contrario anche a strumentalizzare la vicenda al contrario.
Diciamo pure che in questo contesto sociale un uomo può rischiare anche altro; e lo rischiava anche prima dell'arrivo dei cosiddetti social.
http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2000/09/09/SA201.html
Suicida dopo l'amore con la lucciola I carabinieri gli sequestrano l'auto, geometra si impicca per la vergogna
TREVISO. Un verbale di sequestro della sua macchina e una denuncia «infamante». Antonello Pompeo, venticinquenne geometra di Colfosco (Treviso), ha visto in un istante il suo mondo frantumarsi davanti a un pezzo di carta. Gli è bastato un attimo, forse, per capire di non essere in grado di affrontare questa nuova situazione, e un paio d'ore per decidere di mettere la parola fine a tutto. Anche alla sua vita. Lo hanno trovato impiccato ad un ciliegio tra i filari di un vigneto a 500 metri da casa. Una vicenda allucinante, tanto tragica quanto imprevedibile. Un gesto assurdo, assolutamente spropositato rispetto a quello che aveva fatto. I suoi sensi di colpa sono diventati macigni impossibili da rimuovere. Una «colpa» che molti si sarebbero scrollati di dosso con un'alzata di spalle. Antonello, mercoledì sera, era uscito di casa dopo cena. Era passato in una paninoteca della zona e verso le 22 aveva chiamato la fidanzata Elisabetta che vive a Bergamo. «Una telefonata "normale" _ ha detto lei _ tutto era a posto». Poi si è allontanato dalla piazza e nessuno l'ha più visto. Qualche ora dopo è stato fermato dai carabinieri di Mestre mentre stava riaccompagnando al «posto di lavoro» una prostituta. I carabinieri l'hanno fermato e gli hanno sequestrato la macchina: conseguenza del provvedimento amministrativo una denuncia penale per «favoreggiamento» della prostituzione. Il ragazzo, annichilito, si è trovato così su una strada, con in tasca il verbale di sequestro della sua Punto. E la sua coscienza, sempre più pesante e sempre più evanescente. Di certo ha pensato che sarebbe stato «terribile» per non dire «impossibile» tornare a casa in quelle condizioni. Un po' per via della macchina: ne aveva fatte fuori quattro in poco tempo, come giustificare questo ennesimo inconveniente? In famiglia non gliel'avrebbero perdonato. E poi, come come spiegare ai genitori quella «scappatella» sulla strada della «perdizione»? Un altro l'avrebbe fatto. Lui no, non ne è stato capace. Non ha cercato nemmeno l'aiuto di un fratello, di un amico per venirne fuori dall'impiccio. E' andato dritto per la sua strada. Da Mestre, pare con un taxi, è tornato al suo paese. Era ormai notte. Invece di risalire verso casa, ha preso un sentiero che porta nei campi. Ha tolto la cinghia dei jeans, si è arrampicato sul ramo più grosso e si è lasciato andare. I suoi piedi erano solo a una spanna da terra. L'ha trovato, ieri verso le sette, Carlo Pompeo, un pensionato che va nei campi ogni mattina con la sua cagnolina. E' stato il cane ad accorgersi del ragazzo: ha abbaiato fino a quando l'uomo l'ha visto.
Laura Grassi
09 settembre 2000 sez.
http://www.altrosenso.info/Conversazione2.htm#A%20nome%20di%20tutti
A nome di tutti
Di Cesare Brivio
Venerdì 8 Settembre del 2001 ricorre l'anniversario del sacrificio di Antonello di Colfosco. Giovane maschio innocente, colpevolizzato fino a doversi distruggere con un gesto suicida per riaffermare la propria assoluta integrità ed il diritto a cercare la propria via che conduca all’amore. Come l’amore verso una giovane prostituta, da vivere per una sera insieme a lei.
Giovane uomo sottoposto ad un infame, insopportabile, linciaggio morale e psicologico a cui contestualmente e intenzionalmente, in alcune città d’Italia, venivano associati in una vergognosa e martellante campagna di stampa e persino di volantinaggi nelle scuole, tutti i maschi, minorenni e non, padri di famiglia e non. Con l’esplicita intenzione di trasformare strumentalmente, secondo un costume ormai invalso come regola, episodi di cronaca nera, come gli episodi di riduzione in schiavitù di alcune ragazze a scopo di prostituzione, episodi gravissimi e intollerabili ancorché quantitativamente marginali, in un processo di criminalizzazione dell’intero genere maschile.
Desidero ricordare la sua integrità umana e morale, la sua innocente ricerca, la sua generosa offerta d’amore, la ragazza di strada che ha accettato il suo amore ricambiandolo, nelle profondità misteriose e sacre di ogni incontro tra maschio e femmina, tra uomo e donna.
Desidero ricordare il suo dolore, senza limiti, ed il suo sacrificio, come il dolore ed il sacrificio di tutti i giovani maschi criminalizzati, offesi e violentati nei fondamenti stessi della loro identità maschile, da tutti gli attuali eroi del Bene e della Giustizia. Eroi celebrati e ispirati da una cultura e una civiltà tanto razzista, sessuofobica e infelice quanto travolta dalla follia delle proprie pratiche di repressione e di morte.
Eroi che, campioni dell’applauso televisivo, del successo editoriale, del consenso dei potenti, delle fortune massmediologiche economiche e di carriera di innumerevoli filantropi come di funzionari statali, promuovono con programmazioni trimestrali campagne violente, senza equilibrio, umanità e giustizia, polveroni crudeli, carnevalate irresponsabili, senza alcun esito positivo che non sia una cultura del linciaggio dagli effetti devastanti incomparabilmente più gravi dei mali che dicono di combattere, del tutto estranee al bene che vorrebbero fare.
Alla tomba di Antonello porterò gigli bianchi e quelli aranciofuoco delle nostre montagne.
A nome di tutti.
(Antonello, giovane di Treviso, suicidatosi l' 8 settembre 2000 per essere stato colto con una prostituta).
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Ho visto condividere screen di commenti che giudicavano sessisti, presi da gruppi o pagine, in modo che il nome e cognome (e pure la foto profilo) degli autori fosse ben visibile.
se per questo, Selvaggia Lucarelli si è spinta più in là, mettendo alla gogna un commento (sicuramente deprecabile, ma da qui a quello che ha fatto lei ce ne passa) e facendone licenziare l'autore.
http://www.giornalettismo.com/archives/2161600/selvaggia-lucarelli-tiziana-cantone/
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Ho visto condividere screen di commenti che giudicavano sessisti, presi da gruppi o pagine, in modo che il nome e cognome (e pure la foto profilo) degli autori fosse ben visibile.
La totale sudditanza della società al femminismo ci impone il dovere di assumere noi stessi la difesa dal terrore del femminismo estasiato di superbia, quando un’opinione appare pericolosa per una femminista, essa non si lascia sfuggire nessuna occasione per reprimere sul nascere tale opinione o per impedire che un antifemminista possa esercitare il diritto fondamentale, costituzionalmente garantito, alla libertà di espressione.
Stupide donnette, dalle loro stanze dorate, e uomini abbietti bramosi di ottenere le lodi delle femministe, blaterano di non esprimere opinioni contro le donne intendendo naturalmente per “donne” le femministe o damigelle dai facili costumi, identificare la donna con la femminista mondana è una ignobile adulterazione della realtà perpetrata dal femminismo.
Nel corso della mia vita ho sempre voluto essere prima un Uomo e poi un cittadino e membro dello Stato e non ho mai voluto essere scambiato costi quel che costi con quegli uomini che si prostituiscono alle femministe, il giorno in cui incontrerò una donna che si porrà in termini analoghi, le stringerò la mano.
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Sì questo tentativo di toglierle "colpe" riguardo alla genesi dei video è fastidioso. Lei era una donna adulta quindi responsabile delle sue condotte. Ciò non toglie che la sua condotta nei video non giustifica quello che è successo, la gogna pubblica che ha subito. Non è importante se si è concessa a un gioco voluto (anche) da altri, ammesso che il fidanzato fosse cuckold, o se invece ha voluto umiliare il fidanzato con la complicità dell'amante, sta di fatto che chi ha pubblicato i video ha commesso un reato, e in un secondo momento il video è entrato nelle dinamiche perverse delle condivisioni sui social.
Per cui non la trovo colpevole, di certo non di quello che è successo con tanto di gogna pubblica e condivisione selvaggia oltre dei video, anche dei meme-parodia, perché sono cose da condannare quale che sia il genere della vittima. Tiziana Cantone era contraria alla diffusione dei suoi video in mondovisione, e questo basta. La sua intimità è stata utilizzata per umiliarla, insultarla e schernirla davanti a tutta Italia. Ci sono uomini cui in intimità piace farsi infilare dita nel culo o inculare dai trans, e pure loro sarebbero morti dalla vergogna se la loro intimità fosse stata resa pubblica per schernirli. Ovviamente ora ci sono femministe che strumentalizzano la vicenda e questo infastidisce credo tutti, però sono contrario anche a strumentalizzare la vicenda al contrario. Credo che cose come il cyberbullismo e il diritto all'oblio sono cose che riguardano tutte le persone, non un solo genere.
Nessuno dice che chi ha condiviso il video ha fatto bene, di certo ha commesso un reato e va punito, il punto e': ma queste cazto di femministe la parita' la vogliono si o no?
Se la vogliono, comincino a dire che una donna di 31 anni e' totalmente responsabile delle sue azioni, e la smettano di diluire la sua colpa scaricandola sul fidanzato o sulla societa' "maschilista" in generale.
La piantino tutte le volte che una donna resta vittima dei suoi stessi errori* di dire che e' colpa della societa' cattiva, dei maschi cattivi, ecc.
Una donna di 31 e' nel pieno della capacita' giuridica di agire e dunque le conseguenze delle sue azioni ricadono interamente nella sua sfera di responsabilita'.
La societa', gli altri maschi ecc. non hanno colpa di niente.
* gli errori, gravi, sono almeno due :
1) girare un video di sesso senza curarsi di mascherare la propria identita': io nel mio periodo libertino ho fatto lo stesso, ma ho avuto il sale in zucca di indossare una maschera per non farmi riconoscere ;
2) inviare quel video ad altre persone attraverso la rete ;
Questi due errori espongono al rischio grave, anzi alla quasi certezza, che la tua privacy sia violata.
Una donna di 31 anni doveva saperlo.
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Nessuno dice che chi ha condiviso il video ha fatto bene, di certo ha commesso un reato e va punito, il punto e': ma queste cazto di femministe la parita' la vogliono si o no?
Se la vogliono, comincino a dire che una donna di 31 anni e' totalmente responsabile delle sue azioni, e la smettano di diluire la sua colpa scaricandola sul fidanzato o sulla societa' "maschilista" in generale.
La piantino tutte le volte che una donna resta vittima dei suoi stessi errori* di dire che e' colpa della societa' cattiva, dei maschi cattivi, ecc.
Una donna di 31 e' nel pieno della capacita' giuridica di agire e dunque le conseguenze delle sue azioni ricadono interamente nella sua sfera di responsabilita'.
La societa', gli altri maschi ecc. non hanno colpa di niente.
* gli errori, gravi, sono almeno due :
1) girare un video di sesso senza curarsi di mascherare la propria identita': io nel mio periodo libertino ho fatto lo stesso, ma ho avuto il sale in zucca di indossare una maschera per non farmi riconoscere ;
2) inviare quel video ad altre persone attraverso la rete ;
Questi due errori espongono al rischio grave, anzi alla quasi certezza, che la tua privacy sia violata.
Una donna di 31 anni doveva saperlo.
Concordo e in merito aggiungo che non a caso ho precedentemente scritto questi ironici post:
Al riguardo non dico nulla, salvo che non voglio più sentir parlare di "superiore astuzia femminile" o del "sesto senso" delle donne.
Più furbe, più sveglie, più intelligenti (così si narra) ma regolarmente "plagiate" da qualche ottuso e sporco maschilista.
L'idea che le femmine siano regolarmente più astute e più intelligenti dei maschi, è diffusissima nella nostra società (e non); diciamo pure che tra le donne è la regola, quelle stesse donne che a situazione invertita riderebbero e definirebbero l'ipotetico suicida "un tontolone", "un coglione", "il solito maschio-maschilista-narcisista, stupido e ottuso, che se l'è cercata".
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Ho notato un fastidio diffuso su facebook, da parte maschile, verso la retorica femminista. Come al solito non parlano di "diritti delle persone" ma di "diritti delle donne".
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Un attimo vorrei dire anche la mia.
Io sono stato sempre a favore della privacy, da quando sono nato; ovviamente utilizzavo altri termini e non parlavo di privacy, ma di fare la spia, farsi i cazzi propri ecc ecc.
Però crescendo ho visto che il sesso pratico è soprattutto un qualcosa da pubblicizzare per ottenere un riscontro sociale e quindi un avanzamento nella gerarchia sociale.
In questo contesto di recensioni intime, di passaparola su prestazioni, dimensioni e confessioni altrui, dove non ci si scandalizza più dove "la mattina dopo lo sa tutto il villaggio" o "se hai una defaillance per te è finita perché lo sapranno tutti", è chiaro chi è senza peccato dovrebbe scagliare la prima pietra. E francamente, non sarei assolutamente sorpreso, che se uno di quei quattro destinatari del video ha tradito, lo abbia fatto con una sola persona e di fiducia. Per cui se costui dovesse essere linciato e condannato, per lo stesso motivo potrebbe difendersi dicendo che "si era fidato di quella persona".
Cioè in sintesi, se vale il principio per cui il primo livello di trasmissione del passaparola è quello più grave e le responsabilità diminuiscono man mano che si aumenta di livello, la prima persona da condannare è Tiziana Cantone stessa (che peraltro non dimentichiamoci che non era sola nel video e nessuno si chiede se l'amante fosse consenziente alla diffusione del video).
Nel caso in cui i livelli del passaparola sono tutti uguali allo stesso modo, allora è inutile imprecare contro il meno riservato dei quattro destinatari originali.
A questo mi chiederei però se ad ogni video pornografico, prima di vederlo, bisogna indagare per sapere se i protagonisti siano consenzienti alla diffusione o meno.
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P.S.
Vorrei far notare che i destinatarI originalI non erano tutte donne, e forse non c'era neanche una donna. Non lo so bene, ma c'era almeno un uomo. E mi pare che il "traditore" sia un uomo.
Immaginate che una vostra amica vi mandi video delle sue trombate con altri; come pensate di rispettare la privacy di una che non si fa scrupoli a provocarvi in questo modo.
E' come se una si spoglia nuda davanti a voi e voi vi girate dall'altra parte per motivi di rispetto.
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Ma era depressa, poverina.
E sappiamo tutti che la depressione si cura coi videopompini "a volto scoperto"...eh
Sempre incapaci di intendere e di volere , queste uberfemminucce.
Ha ragione Frank a scrivere quello che scrive...
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Ci sono ragazze che hanno fatto fortuna con i videopompini.
In merito vi consiglio di digitare su google questi due "nomi d'arte":
Rebecca Volpetti e Luna Ramondini. :cool2:
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Ci sono ragazze che hanno fatto fortuna con i videopompini.
In merito vi consiglio di digitare su google questi due "nomi d'arte":
Rebecca Volpetti e Luna Ramondini. :cool2:
A me sembrano delle porno-attrici a 360°.
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A me sembrano delle porno-attrici a 360°.
Dal gennaio di quest'anno.
A "lanciarle" fu un video hard girato in un parco di Pordenone con quel mezzo scemotto di Andrea Diprè.
Peraltro una di queste ragazze è italiana (la bionda), mentre l'altra è rumena o albanese, comunque originaria dell'est.
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Oliviero Toscani a Radio 24: "Mi dispiace dirlo, ma è stata un pò fessa. Fai una cosa del genere, tanto che poi ti suicidi e lo fai con tanta e
tale superficialità?". Mi fa piacere che anche i maschi "di sinistra" ed esponenti del "politically correct" si stiano finalmente stufando, alla
buon'ora, di giustificare SEMPRE e COMUNQUE le donne. Ma temo che sia una rondine che non faccia (ancora) primavera. Per il momento.
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Dal gennaio di quest'anno.
A "lanciarle" fu un video hard girato in un parco di Pordenone con quel mezzo scemotto di Andrea Diprè.
Peraltro una di queste ragazze è italiana (la bionda), mentre l'altra è rumena o albanese, comunque originaria dell'est.
Ragazzette insignificanti.
Se la maggior parte degli uomini non andasse fuori di testa alla vista di un qualsiasi buco umido, glorificando in tal modo qualsiasi ramarro con la figa, non varrebbero nulla nemmeno come sabbia da calcestruzzo.
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Ma poi scusate, il motivo del suicidio?
Aver perso la reputazione?
Cioè per questa ragazza la reputazione era più importante della vita?
Non poteva fare volontariato in Africa? Aiutare i malati? Sarebbe stato troppo umiliante per la principessina?
Sapete cosa? A me di chissì nin mi freg nind (lo dico in dialetto).
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Ragazzette insignificanti.
Se la maggior parte degli uomini non andasse fuori di testa alla vista di un qualsiasi buco umido, glorificando in tal modo qualsiasi ramarro con la figa, non varrebbero nulla nemmeno come sabbia da calcestruzzo.
Lo so bene; ma questo è quanto...
Tra l'altro a "sponsorizzarle" ci si è messo pure quell'ormai povero rimbambito, incapace di accettare la legge del tempo, che risponde al nome di Rocco Siffredi e che per me non era "un mito" neanche da giovane.
Anche perché, in tal senso, non ho mai avuto dei miti.
(Li ho avuti solo nelle arti marziali, judoka in primis. :cool:)
@@
Per inciso: di ciò che fanno quelle ragazze non mi interessa assolutamente niente.
Era solo per evidenziare che le tipe hanno fatto delle loro libere e consapevoli scelte, per cui non son "vittime" di chissà chi o chissà cosa.
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Ma poi scusate, il motivo del suicidio?
Aver perso la reputazione?
Cioè per questa ragazza la reputazione era più importante della vita?
Non poteva fare volontariato in Africa? Aiutare i malati? Sarebbe stato troppo umiliante per la principessina?
Sapete cosa? A me di chissì nin mi freg nind (lo dico in dialetto).
Beh, nelle pagine precedenti sono stati citati un paio di casi maschili che per certi versi possono ricordare questa vicenda. Antonello Pompeo e Drago Kamenik. I suicidi maschili sono 4 volte quelli femminili (in Italia e costantemente negli ultimi tre decenni), dovremmo concludere che gli uomini sono più vigliacchi delle donne? No, gli uomini vivono condizioni più difficili e quando mettono in atto il loro intento lo fanno con maggiore efficacia. A questo proposito c'è un vecchio articolo che ho trovato su Uomini3000: http://www.uomini3000.it/447.htm
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Che poi...
Donna suicida: poverina che le hanno fatto! Colpa della società! Vergogna...
Uomo suicida: beh era un debole, era sicuramente malato di mente ed in cura per depressione...
Perché sapete, per la società se siete uomini che si uccidono perché la vostra ex moglie vi ha tolto casa, figli e magari pure la salute, siete dei deboli e malati di mente. Le donne invece sono vittime a PRESCINDERE, pure se si uccidono per una stupidaggine del genere.
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Bel topic, bravo Tyrtix. Anche in questo caso i media ed il donnismo pensiero dell'imbecille medio italico (ed occidentale), sono riusciti a stravolgere completamente i fatti. Ecco che magicamente scompare il fatto che lei, di sua spontanea volontà, abbia girato dei filmati porno per poi spedirli volontariamente a quelli che sarebbero diventati i soliti maschi aguzzini carnefici su cui puntare successivamente il dito, con il solo scopo di fare un torto al suo ex ragazzo (ovviamente nessuna trasmissione o giornale ha pensato minimamente all'ex ragazzo). E nonostante le femminucce dovrebbero avere quella famosa marcia in più di cui si blatera continuamente e nonostante le femminucce conoscano molto bene il meccanismo a doppio taglio dei social network (dato che sono le prime frequentatrici ed assidue-ossessionate fruitrici, in cui lanciano insulti e linciaggi virtuali a destra a manca), la "vittima senza colpe" ha pensato bene di spedire consapevolmente su wattsapp dei filmati del genere a quelli che dovrebbero essere i suoi carnefici (accecata, probabilmente, da un misto di esibizionismo e voglia di fare male all'ex).
Mi dispiace per il tragico epilogo che ovviamente non auguro a nessuno, ma io non ci sto: è stata, purtroppo, vittima di stessa ed aveva sicuramente la maturità anagrafica di capire a cosa sarebbe andata incontro spedendo quel materiale. Come giustamente c'è scritto nell'articolo riportato da Tyrix, è un "revenge porn" femminile finito male.
....
Intanto con la scusa della morte di una trentunenne... ---->
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/14/cyberbullismo-legge-arriva-in-aula-testo-cambiato-nel-passaggio-tra-senato-e-camera-m5s-e-contro-libero-pensiero/3033845/
....
Non poteva essere altrimenti... :sick:
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Se analizziamo la situazione e il suo evolversi nel tempo, scevri dalle giustificazioni esterne, il profilo di questa ragazza ci riporta ad una persona che ha tentato di diventare qualcuno attraverso un atto di vero e proprio bullismo nei confronti del suo ex, gioco che non è andato esattamente come voleva lei. In ultimo, il pagamento delle spese processuali, oltre al fallimento delle aspettative della stessa, ha generato l'impulso suicida.
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Ed adesso stanno indagando sull'ex, gli hanno sequestrato anche due tablet e credo il cellulare. Tutto perché la madre della Cantone (povera donna, ma in preda ad un dolore che la fa sragionare) ha cominciato a parlare di "plagi" da parte del ragazzo che, in realtà, c'entrerà meno di niente nella faccenda. Anzi, sta diventando vittima anche lui, se non lo era già da prima.
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Leggete anche quest'altro articolaccio riportato da questo sito di nome: VICE - ultra femminista e politicamente corretto per tutta una serie di articoli che riporta.
http://www.vice.com/it/read/come-dobbiamo-imparare-a-stare-su-internet-intervista-ziccardi
Chi è Ziccardi: http://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/giovanni-ziccardi/lodio-online-9788860308061-2277.html
Questo libro parla abbondantemente della misoginia on line. Si ricollega allo studio sui gruppi dell'odio on line da me riportato in precedenza.
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E te pareva che, gira e rigira, dovevano trovare una qualche colpa nell'ex ragazzo :doh: :mad::
La procura di Napoli ha chiesto il giudizio immediato per Sergio Di Palo, l'ex fidanzato di Tiziana Cantone, la 31enne napoletana che lo scorso 13 settembre si è suicidata dopo la diffusione in rete di diversi video hot.
Secondo la ricostruzione fatta dal pm Alessandro Milita, Tiziana Cantone e l'ex fidanzato pubblicarono in rete diversi filmati porno su un sito di scambisti, da cui i video furono poi prelevati e diffusi. Vista l'evidenza della prova il pm chiede di saltare l'udienza preliminare. Come riporta il Corriere del mezzogiorno, sono diversi i reati contestati a Di Palo: falso, simulazione di reato in relazione alla falsa denuncia di smarrimento del telefonino fatta da Tiziana nell'aprile del 2015 e la calunnia in relazione alla denuncia sporta un mese più tardi nei confronti di cinque giovani accusati di avere diffuso i filmati, ma che sarebbero estranei alla vicenda. Questi reti sarebbero stati commessi in concorso con Tiziana Cantone.
Un'altra accussa che pesa sulla testa di Di Palo è di accesso abusivo a dati informatici per aver chiesto a un perito, senza il consenso di Tiziana, di accedere al suo cloud e di togliere alcune chat dalle quali si evinceva che i cinque amici, che nelle settimane successive avrebbe denunciato, non erano responsabili della divulgazione dei filmati. Sarà il giudice delle indagini preliminari a decidere se accogliere o meno la richiesta di giudizio immediato.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/tiziana-cantone-chiesto-giudizio-immediato-lex-fidanzato-1371995.html
Non c'è nulla da fare in questo paese: la vittima è sempre la femmina ed il maschio di turno la deve sempre e comunque pagare. :sick:
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Insomma , che qu sta era una povera disgraziata che aveva la capacita' di infischiarsene degli inevitabili risultati della sua ( percarita' legittima) zoccolaggine non si puo' dire?
E poi , via , siam alla vigilia della festa della donna...