Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Dialoghi sulla Questione Maschile => Topic aperto da: claudio camporesi - Gennaio 25, 2017, 09:39:57 am
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DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
Come avevo annunciato all'atto delle presentazione sul forum, espongo alcune riflessioni sulla società italiana ove mi son trovato a nascere, qualche decade fa , e il clima ,in ambito sessuale che pochi, qui, han respirato.
Sull'argomento non mi pare sia stato scritto recentemente nulla sul forum, in caso contrario chiedo venia, e bloccatemi senza indugio.
Ragazzo negli anni sessanta, ho toccato con mano la sessuofobia di allora: il substrato cattolico ancora molto forte, ed ad una civiltà materialmente povera ancor in gran parte contadina impedivano qualunque discussione riguardo al tema.Ovviamente,neanche a dirlo, il tutto nell'ambito dei rapporti eterosessuali, gli unici ad essere definiti normale.Aggiungiamo una ampia dose di machismo,erede di una dittatura terminata da una manciata di anni.Per chi voleva mettere in discussione la realtà consolidata v'erano le reprimende sociali sino ad articoli del codice penale.La sessualità era esercitata ,in Italia, ad arbitrio quasi esclusivo degli uomini: le donne(le donnacce) potevano avere un ruolo da protagoniste con il solo meretricio (legge sino alla legge Merlin), poi relegato nelle squallide periferie industriali ( tollerata).
E allora?
Non si faceva sesso?
Certo che si faceva, non con lo spirito sportivo, ginnico, di oggi, ma non si diceva , se non nelle vanterie da bar.Comunque un sesso con poche varianti,diciamo di tipo tradzionale, con alta esposizione al rishio di gravidanza.
In realtà un poco di sesso lo facevan quasi tutti, o pagando danari o pagando un tributo ai canoni estetici: ci si accontentava , in altre parole, sia uomini che donne.Non solo : una volta sposati, si sopportavan molto le inevitabili piccinerie di lui o di lei. E si accettava come ineluttabile il declino anagrafico, molto precoce.Eran veramente pochi i "vergini".
In altre parole, in campo maschile, scopavano meno, ma lo facevano anche i bruttarelli, i non abbienti,,(ridotta ai pochi "galli"la ipersessualià), possibili confronti sgradevoli pressochè inesistenti ( una sorta di "comunismo" del piacere ) .,Le donne la davano via in maniera molto calcolata, con miraggi di carriera comunque scarsi.La ipersessualità femminile riguardava ,ingenere,le artiste e poche intellettuali.
Di contro si aveva una società povera, che si divertiva con poco, con ruoli sociali ben definiti : a scuola come nel lavoro.
L'ansia da prestazione lavorativa era bassissima, e in campo sessuale pressochè inesistente.
I percorsi sociali ( scuola, militare, lavoro,matrimonio,figli) eran da una parte imposti, dall'altra di una sicurezza evangelica( non si mettevano in dubbio).
Il femminismo era rappresentato, nell'immaginario collettivo, dalle suffragette, viste come portrici di oneste e giustissime rivendicazioni.
Anticoncezionali,aborto,divorzio,si sono saldate con il femminismo alla metà dei settanta ; nei primi ottanta il trionfo del consumismo si inseriva sulla esplosione delle tv commerciali in un trionfo di edonismo: in quindici anni si era passati dalla tuta integrale delle gemelle Kessler alle tette esibite di Carmen Russo.Si svuotavano sedi di partitoe oratori , si riempivan palestre e discoteche.
Il gioco era fatto.
La sessuofobia andava in trincea, l'Italia aumentava il suo innato libertinaggio, ma non sarebbe divenuta libera.
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Interessante. C'è una seconda parte?
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Bella Claudio, ma mi permetto due osservazioni.
Primo, non sono sicuro che il termine "sessuofobia" sia adatto.
Più che di fobia parlerei di...boh..."costrizione", o qualcosa del genere.
Come a dire che a porre limiti era lo stigma sociale, più che una generica paura del sesso.
Secondo:
La sessualità era esercitata ,in Italia, ad arbitrio quasi esclusivo degli uomini:
:hmm: :hmm: :hmm:
Troverai parecchie discussioni qui sul tema.
Per quanto mi riguarda, non mi schiodo dalla mia posizione "storica": ciò che è cambiato è solo il grado di esposizione.
Il bastone del comando si trova sempre nelle stesse mani.
Ieri protagoniste occulte, oggi palesi: ma sempre loro "dispongono".
Altro che "arbitrio quasi esclusivo degli uomini": mendicanti di figa ieri, mendicanti oggi.
Solo che fino a ieri si era attori non protagonisti ma convinti di esserlo.
Oggi, palesi comparse...
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Con gli uomini morti in guerra e la manovalanza pesante che serviva, è chiaro che i rapporti di forza non erano come quelli attuali. Attenzione, non sto dicendo che veramente woman was the nigger.
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DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
Come avevo annunciato all'atto delle presentazione sul forum, espongo alcune riflessioni sulla società italiana ove mi son trovato a nascere, qualche decade fa , e il clima ,in ambito sessuale che pochi, qui, han respirato.
Sull'argomento non mi pare sia stato scritto recentemente nulla sul forum, in caso contrario chiedo venia, e bloccatemi senza indugio.
Ragazzo negli anni sessanta, ho toccato con mano la sessuofobia di allora: il substrato cattolico ancora molto forte, ed ad una civiltà materialmente povera ancor in gran parte contadina impedivano qualunque discussione riguardo al tema.Ovviamente,neanche a dirlo, il tutto nell'ambito dei rapporti eterosessuali, gli unici ad essere definiti normale.Aggiungiamo una ampia dose di machismo,erede di una dittatura terminata da una manciata di anni.Per chi voleva mettere in discussione la realtà consolidata v'erano le reprimende sociali sino ad articoli del codice penale.La sessualità era esercitata ,in Italia, ad arbitrio quasi esclusivo degli uomini: le donne(le donnacce) potevano avere un ruolo da protagoniste con il solo meretricio (legge sino alla legge Merlin), poi relegato nelle squallide periferie industriali ( tollerata).
E allora?
Non si faceva sesso?
Certo che si faceva, non con lo spirito sportivo, ginnico, di oggi, ma non si diceva , se non nelle vanterie da bar.Comunque un sesso con poche varianti,diciamo di tipo tradzionale, con alta esposizione al rishio di gravidanza.
In realtà un poco di sesso lo facevan quasi tutti, o pagando danari o pagando un tributo ai canoni estetici: ci si accontentava , in altre parole, sia uomini che donne.Non solo : una volta sposati, si sopportavan molto le inevitabili piccinerie di lui o di lei. E si accettava come ineluttabile il declino anagrafico, molto precoce.Eran veramente pochi i "vergini".
In altre parole, in campo maschile, scopavano meno, ma lo facevano anche i bruttarelli, i non abbienti,,(ridotta ai pochi "galli"la ipersessualià), possibili confronti sgradevoli pressochè inesistenti ( una sorta di "comunismo" del piacere ) .,Le donne la davano via in maniera molto calcolata, con miraggi di carriera comunque scarsi.La ipersessualità femminile riguardava ,ingenere,le artiste e poche intellettuali.
Di contro si aveva una società povera, che si divertiva con poco, con ruoli sociali ben definiti : a scuola come nel lavoro.
L'ansia da prestazione lavorativa era bassissima, e in campo sessuale pressochè inesistente.
I percorsi sociali ( scuola, militare, lavoro,matrimonio,figli) eran da una parte imposti, dall'altra di una sicurezza evangelica( non si mettevano in dubbio).
Il femminismo era rappresentato, nell'immaginario collettivo, dalle suffragette, viste come portrici di oneste e giustissime rivendicazioni.
Anticoncezionali,aborto,divorzio,si sono saldate con il femminismo alla metà dei settanta ; nei primi ottanta il trionfo del consumismo si inseriva sulla esplosione delle tv commerciali in un trionfo di edonismo: in quindici anni si era passati dalla tuta integrale delle gemelle Kessler alle tette esibite di Carmen Russo.Si svuotavano sedi di partitoe oratori , si riempivan palestre e discoteche.
Il gioco era fatto.
La sessuofobia andava in trincea, l'Italia aumentava il suo innato libertinaggio, ma non sarebbe divenuta libera.
La tua è una fotografia piuttosto precisa, avendo vissuto anch'io quegli anni da ragazzo posso dirlo con certezza.
E' particolarmente vera la parte che ho evidenziata in neretto: ciò era dovuto, a mio avviso, al fatto che c'era molto più realismo; nessuno/nessuna cercava la luna, gli uni e le altre cercavano il "bravo ragazzo" (la brava ragazza) per un fidanzamento finalizzato al matrimonio (quello che...finchè morte non vi separi).
Va chiarito anche che l'educazione sessuale era praticamente inesistente, il che, visto il clima che hai descritto, non stupisce affatto; le cose del sesso, dal corteggiamento al preservativo, si venivano a sapere in modo indiretto, dai discorsi degli amici più grandi, da riviste sconce o altro, ma sempre in aura iniziatica, che rendeva il sesso qualcosa di misterioso quanto proibito.
Purtroppo devo scappare, ma tornerò con piacere sull'argomento :)
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Certo che la educazione sessuale era inesistente ; perché, ora forse esiste?
Non credo.
Come per tanti altri problemi, lo Stato Italiano ha semplicemente ignorato il problema ( d'altra parte lo fa dal 1861, perché cambiare?).
Il tema ha due risvolti: il mero spetto o tecnico ( oggi affidato a Rocco Siffredi e company , sdoganati opinionisti) il meno importante , e l'aspetto medico, importante ma non unico (gravidanza, contraccezione, malattie ..), versante sul quale son sicuro ora si faccia qualcosa.
Perché come si fa se non lo sai tu, forse lo sa l'altra o l'altro.
Il risvolto di maggior importanza, a parer mio , è costituito da una educazione al rapporto amoroso, che riguarda molto la consapevolezza la dignità ed il rispetto per se stessi.
Già, perchè di questo si parla
E chi lo dovrebbe/potrebbe insegnare? Il nucleo familiare ? Gli insegnanti?I sacerdoti ( credo siano la categoria che più ne parla, ma sono un poco di parte)
E poi : in quale ambito scolastico: l' ora di educazione civica ( il grande defunto, attuale come il Tirannosauro), l'insegnante di filosofia?
Credo che basterebbe un Uomo, o una Donna, specie rarissime, in via di estinzione
Un maestro di vita.
Rimangon gli ominicchi ed i quaquaraquà: i generi piu' rappresentati, nelle varianti sierologiche più disparate : e i risultati ( come recitano tante pubblicità) si vedono .
Sessuofobia innata o imposta?
Direi entrambe ( un poco come capir da dove è iniziato il cerchio):
Nelle mie incursioni giovanili in una Europa senza l'Euro ritrovai un Nord Ateo,però ancora molto civile, con la gioia del sesso (in Danimarca non c'erano porte nelle docce scolastiche ; peccato non vi fossero neanche nelle toilette, per cui divenni pulitissimo, ma stitico).
Badate bene : era una gioia , a cui si poteva attingere, senza gran divieti, ma senza imposizioni ( della serie ---sei uno sfigato se non trombi).
Quel Nord futura madre di femminismo, gay-class action, gender ...Tutte invenzioni scopiazzate , male, in area latina
Infine, visto che la cosa incuriosisce ci sarà una seconda parte ( come in Rocky o in Rambo)..
Per ora ho partorito il titolo:
DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a libertini : donne intraprendenti, comandanti paurosi).
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Il bastone del comando si trova sempre nelle stesse mani.
Ieri protagoniste occulte, oggi palesi: ma sempre loro "dispongono".
Altro che "arbitrio quasi esclusivo degli uomini": mendicanti di figa ieri, mendicanti oggi.
Solo che fino a ieri si era attori non protagonisti ma convinti di esserlo.
Oggi, palesi comparse...
Mi scuso per non averti risposto nell'immediato, ma il mio intervento precedente diveniva troppo gravoso, forse inopportuno per un novello del forum( sono appenda entrato in casa d'altri, non bisogna essere eccessivi).
E...si , sono d'accordo : Lei stabilisce , da sempre, se vai o non vai , in pochi secondi, un tempo per intraprendere una qualunque relazione , oggi se me lo scopo o no.
Da sempre la parte maschile mendica figa ; esagerando, se non mendichi è stupro, se mendichi troppo sei zerbino.
Il bastone del comando lo hanno sempre loro : guarda caso, per non condividerlo la Chiesa Cattolica, la più vecchia impresa del mondo , ha dovuto reprimere/sopprimere la libidodo..
E sta scomparen
Poi ci sono, permettetemi, i mendicanti di culi: sempre esistiti, ora in aumento , con esposizione mediatica/sociale/ elevatissima
Poi ci sono le mendicanti di uccello : poche femmine , categoria sempre più rappresentata in quelle anagrafie che, per convenzione, fatti culturali, ormonali.. un tempo venivano relegate nella pace dei sensi .
Mi dirai: tutte mendicano uccelli...
No, ti rispondo : non li mendicano, ora li pretendono ( pena lo sputtanamento : e qui sta il punto : potrei gradire la offerta, ma devo essere libero di declinarla)
Insomma, in questo gran spettacolo, a mio modesto avviso :
Scopa molto una minima quantità di maschi ( tralasciamo il perché, questione lunghissima), una notevole quantità di donne.
Lo fanno per un periodo assai piu' lungo rispetto ad ieri ( molte mie coetanee non hanno ancora smesso , seguendo il vero verbo odierno : ogni lasciata è persa)
Una cospicua parte di uomini ( brutti, non piacenti, timidi, impacciati, spaventati dalle dimensioni...)ed una certa parte di donne non ha alcuna attività sessuale: trombava molto di più la mia bisnonna , classe 1845, che ebbe la ventura di assistere alle imprese del Passatore, e si sposò tre volte
Come vedi, corsi e ricorsi storici: il cerchio si chiude,
Ciao a tutti -
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Il bastone del comando si trova sempre nelle stesse mani. Quindi la donna portatrice anche di un pene artificiale, per penetrare.
Ieri protagoniste occulte, oggi palesi: ma sempre loro "dispongono".
Altro che "arbitrio quasi esclusivo degli uomini": mendicanti di figa ieri, mendicanti oggi.
Solo che fino a ieri si era attori non protagonisti ma convinti di esserlo.
Oggi, palesi comparse...
Mi scuso per non averti risposto nell'immediato, ma il mio intervento precedente diveniva troppo gravoso, forse inopportuno per un novello del forum( sono appenda entrato in casa d'altri, non bisogna essere eccessivi).
E...si , sono d'accordo : Lei stabilisce , da sempre, se vai o non vai , in pochi secondi, un tempo per intraprendere una qualunque relazione , oggi se me lo scopo o no.
Da sempre la parte maschile mendica figa ; esagerando, se non mendichi è stupro, se mendichi troppo sei zerbino.
Il bastone del comando lo hanno sempre loro : guarda caso, per non condividerlo la Chiesa Cattolica, la più vecchia impresa del mondo , ha dovuto reprimere/sopprimere la libidodo..
E sta scomparen
Poi ci sono, permettetemi, i mendicanti di culi: sempre esistiti, ora in aumento , con esposizione mediatica/sociale/ elevatissima
Poi ci sono le mendicanti di uccello : poche femmine , categoria sempre più rappresentata in quelle anagrafie che, per convenzione, fatti culturali, ormonali.. un tempo venivano relegate nella pace dei sensi .
Mi dirai: tutte mendicano uccelli...
No, ti rispondo : non li mendicano, ora li pretendono ( pena lo sputtanamento : e qui sta il punto : potrei gradire la offerta, ma devo essere libero di declinarla)
Insomma, in questo gran spettacolo, a mio modesto avviso :
Scopa molto una minima quantità di maschi ( tralasciamo il perché, questione lunghissima), una notevole quantità di donne.
Lo fanno per un periodo assai piu' lungo rispetto ad ieri ( molte mie coetanee non hanno ancora smesso , seguendo il vero verbo odierno : ogni lasciata è persa)
Una cospicua parte di uomini ( brutti, non piacenti, timidi, impacciati, spaventati dalle dimensioni...)ed una certa parte di donne non ha alcuna attività sessuale: trombava molto di più la mia bisnonna , classe 1845, che ebbe la ventura di assistere alle imprese del Passatore, e si sposò tre volte
Come vedi, corsi e ricorsi storici: il cerchio si chiude,
Ciao a tutti -
Sono i Sostituti Procuratori a sostenere questo stato di cose.
Il mandare la gente - come un gregge - in Luoghi di aggregazione.
L'abbiamo visto: neanche da evitare sono - secondo loro - le punkabbestia della Portuense Romana.
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Grazie per aver condiviso con noi queste impressioni.
Devo dire che il termine sessuofobia non mi piace, sa di slogan (fa rima con omofobia, con cui è spesso usato in concomitanza).
Quel Nord futura madre di femminismo, gay-class action, gender ...Tutte invenzioni scopiazzate , male, in area latina
Non penso esista un modo per scopiazzare "bene" femminismo e gender :hmm:
Non è un caso che il sesso promiscuo provenga dai Paesi dove è nato (o si è maggiormente affermato) il femminismo e gli altri derivati. Separare completamente il sesso dalla riproduzione favorisce una visione meccanicistica di esso, e una de-sessualizzazione dell'essere umano (il femminismo considera appunto uomini e donne identici a parte una diversa morfologia fisica).
Per questo oggi non scopa più nessuno ed è pieno di ricchioni.
Non penso che l'educazione sessuale (o amorosa che dir si voglia) debba essere affidata alla scuola. Uno Stato che vuole regolare persino la vita privata (con tanto di psicologi) sa molto di gulag.
Ricordo che dopo le "lezioni" mi obbligarono a svolgere un tema sulla mia sessualità, lo psicologo disse con disappunto davanti a tutti che non mi ero "confidato" abbastanza (all'epoca mi divertivo molto con una bella veneziana). L'elaborato si poteva riassumere in una semplice frase: "Fatti i ca**i tuoi". :lol:
In genere (ma non è un'insinuazione) su questo forum la causa dell'educazione sessuale è portata avanti dai vari invertiti e trans che ormai lo popolano. Normalmente non c'è bisogno di istruzioni per fare sesso.
Quel che dovremmo fare o non fare in camera da letto non sono fatti della Boldrini e delle zelanti ossessive ministre dell'istruzione.
Riguardo alla fantomatica "repressione ecclesiastica della libido" (mi pare si parli di cose che non si conoscono) basta andare su siti tematici cattolici per avere la smentita, o anche spulciare questo forum dove cattolici affermano che la moglie è affamata anche dopo i 50 (cosa, sempre a quanto si dice qui, molto rara in coppie non credenti).
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Mah... io tutte queste femmine che "pretendono" uccelli non ne vedo.
Per quanto riguarda tutto il resto, devo dire che la mia esperienza è stata molto diversa.
Ma, del resto, son nato nel '71.
claudio camporesi
Scopa molto una minima quantità di maschi ( tralasciamo il perché, questione lunghissima), una notevole quantità di donne.
Scusa, Claudio, ma questa notevole quantità di femmine con chi scopa, visto e considerato che la controparte maschile tromba poco?
Lo fanno per un periodo assai piu' lungo rispetto ad ieri ( molte mie coetanee non hanno ancora smesso , seguendo il vero verbo odierno : ogni lasciata è persa)
Claudio, "ogni lasciata è persa" è un verbo maschile e non femminile.
Per una femmina non funziona così.
Tra l'altro quel detto lo ascoltavo già (da parte maschile) quando ero un ragazzino.
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Claudio
DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a libertini : donne intraprendenti, comandanti paurosi).
Donne intraprendenti?
Dove, Claudio? *
A chiacchiere, forse, perché nei fatti sono il nulla assoluto.
Sono anche curioso di leggere le tue opinioni sui "comandanti paurosi".
@@
*Forse sui c.d. "social" ?
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Con chi scopa la maggior parte delle donne sessualmente iperattive' comunque non monogame?
Con una minoranza di uomini.Belli, fighi, ricchi, alfa, intraprendenti ... scegli tu.
"Ogni lasciata e' persa " roba da uomini?
Figliuoli, io me lo son sentito ripetere diverse volte, ultimamente, sempre da donne.Compresa la signora che viene a far pulizia in casa.
Dove sono queste donne iperattive sessualmente?
Frank, non so di dove tu sia, ma vieni a farti qualche sera , anche invernale, sulla riviera romagnola, e poi ne parliamo.
I " social" ? Sono un analfabeta digitale, non ne conosco, non ne frequento, non sono su facebook.
L' unico social per me e' questo forum , immagino sia da considerarsi tale.
Alludevo al genere maschile degli anni 70 ed 80' che ha abbandonato la nave , da bravo comandante pauroso.
Ecco, sei del 71 : quando sei diventato ragazzino ( meta' 80) il mondo che ti ho descritto era scomparso; se invece ho dipinto una realta' odierna diversa da come la vivi tu, adulto maturo, sarei desideroso di ascoltarti.
Raccontami ( il mio argomentare qui era nato per questo, scambiare impressioni, soprattutto con gente di eta' diversa)
Io saro' sempre disposto ad ascoltare.
Sono curioso.
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grazie per le riflessioni, ma ho l'impressione che manchi qualunque punto di riferimento
la società prima era sessuofobica, dopo libertina: prima e dopo cosa?
a nostro avviso (ripeto le riflessioni di Rino in Questa Metà della Terra) ci sono due grandi eventi che hanno segnato l'epoca contemporanea: la tecnologia che ha "liberato" l'uomo dalla fatica consentendo alle femmine di fare concorrenza ai maschi in alcuni settori lavorativi (a partire dalla rivoluzione industriale in Inghilterra)
e la diffusione degli anticoncezionali
questi due fattori si innestano su un terreno stabile: gli uomini hanno un "bisogno" di sesso maggiore delle donne (squilibrio ormonale) il che crea un potenziale eccesso di domanda maschile e di potenziale carenza di offerta femminile
in una situazione nella quale l'uomo ha comunque dalla sua una supremazia economica ecco che tenta di colmare lo squilibrio pagando. Le nuove condizioni economiche vanificano questa strategia.
Gli anticoncezionali potenzialmente aumentano l'offerta femminile (perchè da un lato le dd non hanno più paura della gravidanza, dall'altro riducendo le gravidanze aumentano appunto la disponibilità ai rapporti) ma in realtà il bisogno di sesso ff non cambia: le ff non hanno + voglia di fare sesso solo perchè lo possono fare.
Quello che tu chiami sessuofobia in realtà è una situazione nella quale la possibilità di gravidanza rappresentava per le dd un grosso deterrente. Sessuofobia presuppone un giudizio di valore, come se ci fosse qualcuno che volontariamente si priva delle gioie della vita. In realtà quelle gioie avevano un prezzo molto alto, per cui era gioco forza gustarle con moderazione.
Quindi la situazione attuale è la seguente: le dd possono fare più sesso di prima della pillola, ma ne hanno la stessa identica voglia. Inoltre uno stimolo che avevano prima della rivoluzione industriale (la pressione economica maschile) è in progressivo esaurimento.
Conseguenza: non c'è alcuna ragione per guardare al sesso come qualcosa di proibito (la pillola aiuta) ma llo squilibrio ormonale non compensato da un simmetrico squilibrio economico autorizza le ff a ridere della cronica fame mm. Loro possono fare sesso quando vogliono e come vogliono, e come ogni cosa di cui c'è abbondanza perde attrattività. Ciò da cui le dd sono ancora attratte è ciò che è ancora raro: il m alfa è sempre stato e sarà sempre raro, per definizione. Tuttavia fare sesso con la pop star di turno non è un modo per appagare il bisogno di sesso ma altro (vanità? curiosità? ...)
Depurata di questi fattori inquinanti, io onestamente direi che la nostra società è molto più sessuofobica della società pre-industriale. Onestamente ci sono migliaia di esempi di discussioni che allora potevano essere all'ordine del giorno e oggi sono tabu. Sarà mica un caso che la nostra è forse la prima società che mette in discussione il mestiere più antico del mondo.
Per conferma: la sterilità di coppia è esplosa negli ultimi anni. Perchè all'improvviso gli uu sono diventati aspermatici? Mah, secondo me perchè prima della scoperta del DNA una donna in una coppia senza figli, si concedeva qualche distrazione. Oggi non si fa più (oddio, i dati AVIS sembra che dicano che comunque il 30% dei figli è illegittimo ...) perchè, appunto, siamo più sessuofobici. L'ipotesi che un marito tolleri che la moglie si faccia scopare da un altro per restare incinta ci scandalizza.
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Non sono riuscito a farmi capire e me ne scuso.
In tutto l'Occidente il pre ed il post è rappresentato dagli anni 70.Quello è il cutoff.
La esplosione dei movimenti femminili è di quegli anni.
La diffusione degli anticoncezionali pure.
La demolizione del concetto di famiglia tradizionale, di gerarchia ,... idem.
L'inizio del consumismo spicciolo, alla portata di tutti , ...anche.
L'individualismo esasperato, il narcisismo, l'edonismo (ahahah, il vecchio edonismo reaganiano) hanno completato il risultato.
Quindi la sessuofobia di massa , una volta allontanate la possibilità di gravidanze indesiderate, le credenze e i tabù religiosi, è venuta a ridursi di molto (,ma non a scomparire).
Per quanto riguarda la odierna sterilità di coppia è un dato di fatto, con cause molteplici.
Figli illeggittimi ce ne son sempre stati, e sempre ce ne saranno.
Ma le mie erano e sono solo riflessioni, non verità.
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DALL'IERI ALL'OGGI : (Da sessuofobici a lbertini ma non liberi)
Anticoncezionali,aborto,divorzio,si sono saldate con il femminismo alla metà dei settanta ; nei primi ottanta il trionfo del consumismo si inseriva sulla esplosione delle tv commerciali in un trionfo di edonismo: in quindici anni si era passati dalla tuta integrale delle gemelle Kessler alle tette esibite di Carmen Russo.Si svuotavano sedi di partitoe oratori , si riempivan palestre e discoteche.
Il gioco era fatto.
La sessuofobia andava in trincea, l'Italia aumentava il suo innato libertinaggio, ma non sarebbe divenuta libera.
Non sono d'accordo su questo passaggio. A detta di amici della tua età, poco più grandi di me, la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni 80 hanno rappresentato l'apice del libertinaggio. Le donne la davano facilmente senza troppe complicazioni, poi alla fine degli anni 80 è arrivato l'aids e Giovanni Paolo II (sebbene della prima metà anni 80, ma con effetti nella seconda), fine della ricreazione, le donne hanno cominciato a tirarsela. E' vero che in TV si è passati da Canzonissima a Colpo grosso, ma tutta quella offerta visiva era in reltà compensativa di un clima di restaurazione nei fatti dei costumi sessuali.
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Guarda che diciamo piu' o meno le stesse cose : soprattutto negli anni 80 il sesso era da fast food, e ti spiego perche':
La donna iniziava a gestire la sua sessualita' in modo autonomo, ma scopavano piu' o meno tutti , anche i bruttarelli, i normali , : non si avevan troppe pretese.Soprattutto, inizialmente , non le avevano le donne. Eravamo ancora in una fase gioiosa, di scoperta.Se volevi trombare, in genere trovavi. Se non riuscivi o, al limite, non eri interessato, non eri certo emarginato.
Insomma ,non c' era competizione ,ce n' era per ( quasi) tutti.Poi, verso la fine degli ottanta, le cose cambiano.
Ma questi eran gli aspetti che avrei voluto affrontare nella seconda parte delle miei riflessioni, quelle che riguarda il periodo tra il 75 e il 90 .
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Con chi scopa la maggior parte delle donne sessualmente iperattive' comunque non monogame?
Con una minoranza di uomini.Belli, fighi, ricchi, alfa, intraprendenti ... scegli tu.
Claudio, questa è una tesi che ho sentito raccontare spesso anche da altri uomini, ma che personalmente non condivido.
Per capirci meglio: di quali donne si parla? Di che età?
Perché è chiaro che un bell'uomo, ricco e intraprendente, difficilmente perde tempo con delle c.d. tardone, magari pure bruttarelle.
Il bel fico, col portafoglio gonfio, si sceglie la bella fica, possibilmente più giovane (o molto più giovane).
"Ogni lasciata e' persa " roba da uomini?
Figliuoli, io me lo son sentito ripetere diverse volte, ultimamente, sempre da donne.Compresa la signora che viene a far pulizia in casa.
In passato ho conosciuto delle (rare) tizie che facevano battute del genere.
Ma, appunto, si trattava solo di battute, scopiazzate peraltro agli uomini.
Resta il fatto che il detto "ogni lasciata è persa" è roba da uomini.
O meglio, di quegli uomini che ragionano in quel modo, perché, per quanto mi riguarda (ma anche per quanto riguarda alcune mie conoscenze), tale detto non mi appartiene neppure di striscio.
Il motivo? A me una donna deve piacere sul serio, altrimenti nisba, non so proprio che farmene.
Frank, non so di dove tu sia,
Sono nato in questa regione,
https://it.wikipedia.org/wiki/Emilia
ho vissuto per molto tempo qui,
https://it.wikipedia.org/wiki/Marche
ed attualmente risiedo qua.
https://it.wikipedia.org/wiki/Umbria
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Ho riportato un fraseggio comune, per mia esperienza patrimonio ,ora, anche di molte donne ( non piu' giovani, in genere).
Sul tirar su tutto quel che si puo' mi vedi solidale : mai stato uno della serie basta che respiri ; d' altra parte non son mai stato considerato un figo, non son mai stato ricco Mai stato un maestro di tennis, o di sci, o un palestrato, un modello....questi sono la minoranza che si tromba la maggioranza delle belle donne.
Ho dovuto far qualche compromesso estetico, lo ammetto.
Detto per inciso, perche' non e' questo il mio scopo qui, non voglio far la storia della mia vita
Le tardone , proprio perche' tali, sono quelle che metton piu' in pratica la frase si vive una volta sola con tutte le conseguenze.E tiran su quel che gli capita, certo non giovane, figo e con i soldi.
A questo punto dovrei riportar le mie impressioni sul periodo 70/80 , non voglio certo scrivere un trattato sociologico.
Ma vorrei capire se ci sono coetanei che concordano sui miei ricordi di quegli anni.
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Ciao Claudio, quel che dici è molto interessante, collima con alcune storie di famiglia che ho sentito da genitori e parenti "seniores".
Di mio, non posso darti una mano a rievocare quei tempi, perché classe 1980. Posso solo dirti che quando ero al liceo, consideravo la maggior parte delle ragazze mie coetanee o delle oche giulive o delle cretine totali (poche le eccezioni), e la libido (quella di un adolescente) ne risentiva(!). Ero anche un po' impacciato io, a dire il vero.
Sono nato in questa regione,
https://it.wikipedia.org/wiki/Emilia
ho vissuto per molto tempo qui,
https://it.wikipedia.org/wiki/Marche
ed attualmente risiedo qua.
https://it.wikipedia.org/wiki/Umbria
Abbonato TIMO, comunque sia :P .
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A questo punto dovrei riportar le mie impressioni sul periodo 70/80 , non voglio certo scrivere un trattato sociologico.
Ma vorrei capire se ci sono coetanei che concordano sui miei ricordi di quegli anni.
Claudio, guarda che in merito sei libero di scrivere ciò che vuoi.
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Personalmente mi rendo conto che il clima attuale è deleterio. Sto provando a frequentare una ragazza in questo periodo, e da fonti trasverse sono riuscito a sapere che sta valutando se ho intenzioni serie o "voglio solo portarmela a letto". Trattasi di ragazza seria, timida e mediamente carina (non certo una che ti farebbe girare la testa per strada diciamo). Ecco, il clima è questo, io la trovo interessante e non ho pensato ancora neanche a baciarla, figurarsi il sesso. Eppure, sono stato valutato in questo modo. Perché ormai si ragiona così, evidentemente... non so, io sono di un'altra pasta, da giovane ci sono cascato anch'io nel "sesso, sesso, fortissimamente sesso" ma ora credo proprio che il sesso migliore si faccia proprio nei posti al mondo in cui non è così ostentato (una volta in un sito ho letto che nei paesi arabi ci danno dentro eccome, solo che lo fanno in casa e ovviamente tra sposi).
Poi io sono un timido, e rischiavo di arrivare vergine ai 30 anni, ma questo è un altro paio di maniche. Certo, le donne hanno il potere e noi siamo a elemosinare. Comunque io resto ottimista, anche perché in parte il vento sta cambiando.
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Sto provando a frequentare una ragazza in questo periodo, e da fonti trasverse sono riuscito a sapere che sta valutando se ho intenzioni serie o "voglio solo portarmela a letto".
Sebastiano, guarda che un quarto di secolo fa non era affatto diverso.
"Sfumature" a parte, dovute a questo o quel periodo storico, i ragionamenti delle donne son sempre gli stessi, qui in Italia come in Romania o in Ungheria.
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Non sono d'accordo su questo passaggio. A detta di amici della tua età, poco più grandi di me, la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni 80 hanno rappresentato l'apice del libertinaggio. Le donne la davano facilmente senza troppe complicazioni, poi alla fine degli anni 80 è arrivato l'aids e Giovanni Paolo II (sebbene della prima metà anni 80, ma con effetti nella seconda), fine della ricreazione, le donne hanno cominciato a tirarsela. E' vero che in TV si è passati da Canzonissima a Colpo grosso, ma tutta quella offerta visiva era in reltà compensativa di un clima di restaurazione nei fatti dei costumi sessuali.
Come ho scritto tempo fa ritengo che la rivoluzione sessuale, quantomeno nel significato di fare più esperienze che si può non credo che ci sia stata negli anni 70. In quegli anni si pensava a cambiare la società e all'impegno sociale. La rivoluzione c'è stata con l'edonismo degli anni 80. Per il resto credo che ci sia sempre stato chi aveva una vita sessuale (in senso lato) promiscua e chi, nel sesso femminile, ci pensava 30 volte prima di accettare un'uscita. E l'iniziativa nel 90% dei casi la prende sempre il maschio (le poche volte che sono stato con una comunque qualche segnale me l'hanno dato).
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Se un uomo medio aspetta l'iniziativa femminile, al 99,99% resta vergine per tutta la vita, oggi come ieri. L'iniziativa femminile è solo una leggenda urbana.
Altro discorso è l'iniziativa all'interno di un rapporto di coppia
La rivoluzione c'è stata con l'edonismo degli anni 80.
Sì, ma non è come la raccontano in tanti, perché perché una vera "rivoluzione sessuale" non c'è mai stata (qui come altrove), né mai ci sarà, non fosse altro per il fatto che maschi e femmine sono diversi e pertanto "funzionano" in maniera differente.
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ma ora credo proprio che il sesso migliore si faccia proprio nei posti al mondo in cui non è così ostentato (una volta in un sito ho letto che nei paesi arabi ci danno dentro eccome, solo che lo fanno in casa e ovviamente tra sposi).
:lol: :lol: Hai capito tutto!
Forse questa ragazza ha avuto qualche brutta esperienza e ti vede un po' con i cliché del suo passato. Ma penso frequentandovi che i suoi dubbi si dissiperanno presto.
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Sebastiano, guarda che un quarto di secolo fa non era affatto diverso.
"Sfumature" a parte, dovute a questo o quel periodo storico, i ragionamenti delle donne son sempre gli stessi, qui in Italia come in Romania o in Ungheria.
Sì ok, ma alcune non capisco se si sopravvalutano o cosa... cioè, sei vestita imbacuccata che non c'è pericolo di vedere qualcosa, in più hai un taglio di capelli che ti nasconde mezzo viso, non ti aspetterai mica che uno pensi subito di portarti a letto... a meno che non ti ritieni una strafiga (ma non mi sembra il caso...)
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:lol: :lol: Hai capito tutto!
Forse questa ragazza ha avuto qualche brutta esperienza e ti vede un po' con i cliché del suo passato. Ma penso frequentandovi che i suoi dubbi si dissiperanno presto.
Può essere, ma se sapeste le mie di esperienze... da impiccarsi! Eppure ancora credo che valga la pena tentare.
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Può essere, ma se sapeste le mie di esperienze... da impiccarsi! Eppure ancora credo che valga la pena tentare.
Perché non sai le mie, da teatro dell'assurdo! Cerca di risvegliarla gradualmente dai suoi film mentali ricordandole la realtà, ovvero che non stai facendo nulla di male :lol:
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Sebastiano, guarda che un quarto di secolo fa non era affatto diverso.
"Sfumature" a parte, dovute a questo o quel periodo storico, i ragionamenti delle donne son sempre gli stessi, qui in Italia come in Romania o in Ungheria.
sostanzialmente è così
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il cut off non può essere temporale ma logico, diciamo
la diffusione degli anticoncezionali è un cut off molto chiaro ed è un criterio ermeneutico preciso
però bisogna dire che per quanto pesante sia stato il suo impatto, in realtà si inserisce in un movimento iniziato con la rivoluzione francese: il manifesto dei diritti della donna è stato stilato in quegli anni, reclamava tra l'altro il libero amore e l'abolizione della famiglia, da parte di una suffraggetta in seguito ghigliottinata.
Possiamo chiederci se sono quelle idee che hanno portato alla scoperta e alla diffusione degli anticoncezionali o se anche quelle idee erano espressione di realtà economiche/tecnologiche
In ogni caso l'evoluzione culturale che tu segnali non piove dal cielo
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Ricominciam dove eravamo rimasti : alla metà dei ' 70.( premetto che non voglio infognarmi con la politica, ma non si parla dei 70 senza politica)
Al generico ed ingenueo ribellismo del 68 ( cui avevo ingenuamente partecipato, salvo distaccarmene quasi immediatamente ; difatti non ho partecipato al sessantanove, scusate il gioco d parole)era subentrata la rigidità marxista ; la sinistra ufficiale pensava a come capitalizzare la protesta, la destra nostalgica si rifugiava in piccoli gruppi violenti e criminali , genericamente antifemministi, ma soprattutto antifemminili.
La rabbia sociale svaporava rapidamente , mentre prendeva piede il movimento femminista.
La finta rivoluzione andava in soffitta anche in Italia , ultima in una Europa già sedata; il ribellismo passava di mano.
Ad un altro genere: il genere femminile. O meglio , ad una parte arrembante di questo.
Rimanevano loro nelle piazze le dita congiunte a vagina , l'utero era loro e lo gestivan loro.
L'utero, non la vagina , e quindi si sparlava ancora di maternità.Di godimento meno.
E di Aborto , di diritto ad abortire.
Donne intraprendenti, quindi, che avevan intravisto le porte di chissà quale paradiso, e volevan le chiavi.
Da noi uomini , subito, senza chiedere , e senza chiedersi quali fossero in realtà questi nostri inconsapevoli e presunti privilegi, cosa comportasse la indipendnza economica, la interscambiabilità dei ruoli lavorativi .
E noi uomini, sciagurati capitani paurosi, abbiam lasciato fare ; chi per residuo acciecamenti ideologici, chi per zerbinismo congenito, chi per tornaconti personali immediati.O perchè minoranza gay , da sempre muta.
La massa, come sempre, ha lasciato fare senza un perchè.
Cambiava il modello di Uomo dell' Anno : dieci anni prima L'Idealista , ora il Discotecaro.
Dall' Eskimo , al doppiopetto , passando per il Loden ( d'ordinanza , verde)
Un film (peraltro americano: la FebbreDelSabatoSera) colse in pieno il cambiamento , e Roberto D'Agostino chiosava ( scandalizzando i nonpensanti) : i giovani non hanno più voglia di discutere, vogliono chiavare.( comprendedo in tale giusta aspirazione anche le giovani , ma anche i meno e le meno giovani).
Si corrododono Lo Stato, la Scuola..., lentamente: e tutti coloro che volevan la rivoluzione nulla han fatto in realtà per un cambiamento minimo e decente.
Alla fine alle aspirazioni " di massa" subentra la aspirazione individuale , l'egoismo narcisista ( altro film Il Grande Freddo) , alla liberazione femminile , di genere , subentra la liberazione individuale.
Ma tutto ciò , di per sè , non basta .
Ci son più soldi ( ed esplode il Debito Pubblico ), aumentano i consumi, soprattutto quelli voluttuari.Dopo le Radio Libere , arrivano le Tv commerciali, o private .
Un tal Berlusconi capisce al volo : il popolo italiano si è americanizzato ,gli piaccion le tettone : e lui inonda l' etere con Carmen Russo, Tini Cansino, e company , prime femmine che , tra lo scndalo generale , confessano di aver stancato e stroncato sessualmente una squadra di rugby.
Cambia il paesaggio urbano: scompare la mia vecchia palestra, e quel familiare odore dello spogliatoio.Adesso ha sauna , bagno turco, lettino per l'abbronzatura, idromassaggio misto uomini donne.Si bevono succhi di verdura. All'entrata chiacchierano ventenni soddisfatte, trentenni insoddisfatte: la palestra ha interrotto i rapporti con i campi sportivi, ma ha la convenzione con discoteche" fashion".Dove tutte e tutti speran di trovare soddisfazione.Non solo e non tanto per se , ma soprattutto per riferirlo ad altri : era l'esibizionismo.
Poi , poi , poi ...verrà l'AIDS, e tante altre cose.
Ma i giochi son fatti : quella dose molecolare di sobrietà che dimorava nella società italiana è scomparsa.
Ciascuno ha reagito a modo suo.
Sono imprressioni personali, non la verità.
Ma esiste la verità?O ci son solo scene che poi noi interpretiamo?
(PS: quanto ho sino ad ora scritto ieri sera lo ho raccontato a mio nipote , in pizzeria : 15 anni, unmetroenovanta, le fattezze da bel tenebroso-da chi ha preso?-, la psiche da bambino, ubbidiente, studioso, Mi ha ascoltato dicendomi : che bei tempi..., mi sarebbe piaciuto vivere allora..
Già , e me sarebbe piaciuto vivere le Far West.
Ma ad ognuno il suo)
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Può essere, ma se sapeste le mie di esperienze... da impiccarsi! Eppure ancora credo che valga la pena tentare.
Rincorrere, provarci e frequentare le donne è più che altro un lavoro (con relative perdite...) e non certamente un piacere.
E stai pur sicuro che questo è un discorso che vale per milioni di uomini, anche se pochi lo ammettono.
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Rincorrere, provarci e frequentare le donne è più che altro un lavoro (con relative perdite...) e non certamente un piacere.
E stai pur sicuro che questo è un discorso che vale per milioni di uomini, anche se pochi lo ammettono.
Eh purtroppo...
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E noi uomini, sciagurati capitani paurosi, abbiam lasciato fare ; chi per residuo acciecamenti ideologici, chi per zerbinismo congenito, chi per tornaconti personali immediati.O perchè minoranza gay , da sempre muta.
La massa, come sempre, ha lasciato fare senza un perchè.
Claudio, questo è un post di quasi tre lustri fa, scritto da uno dei cosiddetti pionieri della QM e pubblicato su uomini 3000.
Bastonare il cane che annega
Oggi, in Italia come in tutto l'Occidente, sono proprio gli uomini i più entusiasti sostenitori dell'ascesa delle donne. Basta vedere come moltissimi di loro si entusiasmino di fronte a ogni nuovo record femminile quasi augurandosi un'ipotesi di "sorpasso" da parte delle femmine nei confronti degli uomini per superiorità cerebrale o muscolare.
E' significativo notare come costoro non facciano il minimo tentativo per affermare in modo positivo l'identità virile, rinunciando a qualsiasi forma di orgoglio di Genere. Addirittura, alcuni di loro hanno sostenuto che l'ingresso nell'esercito delle spocchiose femminucce, capaci, in questa epoca, soltanto di scimmiottare (male) gli uomini, in tutto e per tutto, ha portato ..."tenerezza e sentimenti" (sic!) fra i soldati, come se gli uomini ne fossero del tutto privi.
Un atteggiamento non solo irritante e ridicolo, ma anche e soprattutto falso. Perché non vi è alcun dubbio che nel tono trionfale con cui viene commentata l'ascesa femminile ci sia un chiaro accento di falsità. Un atteggiamento che di maschile e di "Verticale" non ha nulla e che ricorda quello che succedeva nei cortei femministi quando gli uomini (?) facevano timidi girotondi plaudenti attorno alle donne che li insultavano, sperando, dopo, di combinarci qualcosa. E le femmine, ovviamente e astutamente, raddoppiavano gli insulti verso questi sostenitori non richiesti della loro causa.
Il motivo per cui il "nuovo sesso forte" si incazzava ancor di più? Semplice. Perché questi "senza palle" puzzavano di menzogna lontano un miglio.
Lo stesso succede oggi nelle "entusiastiche" cronache maschili della disfatta dell'uomo, una maniera "opportunista" per ingraziarsi le femmine. Viene anche il "sospetto"che questi pseudo uomini seguano una realistica raccomandazione di Mao: "Bastonare il cane che annega".
Ovvero, accelerare una fine guadagnandosi qualche prebenda presso quello che loro immaginano essere il Genere Vincitore. Un genere, quello femminile, che ormai per (quasi...) tutti è il "vero sesso forte", non solo per le ultra presuntuose femminucce, ma anche e soprattutto per la massa di castrati mentali che si "aggira" in Occidente.
Ma su quali dati si basa questa convinzione? Forse perché vivono mediamente 6/7 anni di più? Oppure perché a scuola ottengono risultati (mediamente) migliori? Oh sì, certo, ma è anche vero (visto e considerato che "loro" si "aggrappano" da tutte le parti...) che in alcuni paesi poveri come lo Yemen vivono mediamente 41 anni contro i 45 dei maschi; è sicuro che gli uomini sono fisicamente più forti e che la stragrande maggioranza delle persone "super intelligenti" appartengano al genere maschile...(rapporto di 4 a 1- Studi pubblicati in un recente passato su "Science").
Sarà perché in mezzo alle gambe hanno un "qualcosa" di straordinariamente potente? Sul fatto che sia potente, non vi è alcun dubbio, ma se non erro, quel "potere" lo avevano anche 2000 anni fa, ai tempi degli antichi (e grandi) Romani.
...e poi, dove sta scritto che quello che abbiamo in mezzo alle gambe noi uomini vale meno della loro fica?
Sarà perché partoriscono? Sì, ma se non ricordo male, senza la collaborazione maschile, ciò non potrebbe mai accadere.
Sarà perché in futuro l'ingegneria genetica e le biotecnologie permetteranno loro di fecondarsi da sole? Ma anche in questo caso dovranno ringraziare gli uomini perché sono loro i Padri dell'ingegneria genetica e delle biotecnologie...
...e dopo cosa faranno? Lesbicheranno fra di loro? Elimineranno definitivamente il contatto con quel "coso brutto sporco cattivo e puzzolente"? Rimarranno da sole sul pianeta?
Insomma, queste presuntuose, cosa cazzo faranno? E già che ci siamo, come mai i due terzi delle persone depresse, i tre quarti di quelle esposte agli attacchi di panico e il 90% di quelli che soffrono di anoressia e di bulimia sono donne? Come mai i centri di cura, malgrado si moltiplichino, hanno enormi liste d'attesa (femminile)?
Non sarà che la loro è semplicemente una "maschera sociale"?
...non sarà che questi dati stanno a significare che tra le appartenenti al genere femminile il disagio mentale è una realtà più che diffusa? E che la "debolezza", la crisi di "ruolo" non è un fenomeno che tocca solo gli uomini?
Non sarà che prima o poi sentiremo una ... Grande Esplosione?
Caronte - Febbraio 2003
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Grazie della segnalazione : mi conforta molto vedere che sono fortunatamente finito tra persone che ragionano, non strillano, ma esaminano il presente alla luce anche del passato.Tante cose le percepivo, ma non le conoscevo in modo dettagliato ( ed era altrettanto ovvio che qualcuno le avesse gia' sintetizzate ).
Il mondo non e' nato con noi , e continuera' ad esistere dopo di noi.
Insomma,nOn sono tra zittelle ( o zittelli ) isteriche, cariche di inutili frustrazioni, inacidite dalle delusioni.
Rimango il figlio dei tempi che mi han generato, ho lottato per non finire preda del Pensiero Unico.
Posso dire di esserci in gran parte riuscito.
La ho pagata sul piano lavorativo, economico, sociale .
Ma non rinnego nulla.
PS :
La guerra e' sempre stupida: ma quella tra uomo e donna lo e' se possibile, ancor di piu' .
Ed io questa guerra la ho vista iniziare, con la preventiva dichiarazione di sconfitta da parte del mondo maschile ( mai successo prima nella storia dei conflitti) .
Tra i due sessi dovrebbe esserci comprensione ,, sopportazione, solidarieta' ...Un aiuto reciproco come esseri umani in questa grande unica avventura che e' la Vita. E che non puo' esser concepita solo come una gara.
Perche' alla fine si perde, sempre.
E perderanno anche le donne, per lo meno la maggior parte.
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Gli uomini femministi che conosco personalmente sono i classici sfigati.
Uso proprio questo termine che non amo, perchè li qualifica per quelli che sono :
sbavatori per la fica che non raggiungono mai.
Il loro sentimento più forte è l' invidia per gli altri uomini, specie per quelli che, a torto o ragione, essi ritengono godere dei favori femminili.
Il femminista non crede al femminismo, piuttosto ambisce a lusingare le donne perchè altrimenti non saprebbe come competere.
Quindi attacca gli altri maschi , specie se questi non vogliono o possono difendersi.
Le assurdità sui record sportivi, che le donne dovrebbero secondo questi pseudouomini, nascono anche dalla loro invidia verso i campioni che ovviamente attirano le donne : quindi vorrebbero sminuire l' impresa maschile proclamandola superabile dalle donne.
Ma Bolt e Cazzullo appartengono a 2 specie diverse, così come Parisse e Jacopo Fo ., ecc
Il femminista è un viscido e sa bene che :
gli uomini sono più forti e più intelligenti delle donne , come dimostrato dai records sportivi, dai premi Nobel ( non la cazzata del Nobel per la pace ) e dalle scoperte scientifiche.
Sono fatti e gli sbavatori insoddisfatti ci si fracassano le brutte facce che si ritrovano
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Mah... invece i femministi che conosco io sono i classici tipi "super-mega-iper-fidanzati" a cui è sempre andata di lusso con le donne...
Poi quando prendono la batosta si "svegliano"...
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Temo che ragionar sui femministi in maniera tassonomica sia errato : le motivazioni che portano al ragionamento femminista da parte maschile possono essere una marea.
Ci sono i femministi ideologici ( soprattutto tra i meno giovani ),con fortune scarse o alterne presso le donne, quelli che utilizzano il loro atteggiamento per garantirsi un successo , quelli che vedono nella prostrazione l' unica possibilita' di una trombata che non arriva quasi mai ( gli zerbini, i morti di figa).
E tanti altre sottocategorie ancora , cosi' tante che anche Linneo rinuncerebbe al gravoso compito.
Nei pochi anni di relativa fortuna sessuale mi resi conto di come lo zerbinismo fosse, oltre che vergognoso, inutile .
Solo l' acquisto di una bella macchina mi consenti' un anno di iperafflusso vaginale : ma al termine di quella stagione , oramai morta e lontana come i governi Andreotti, mi guardai allo specchio e rabbrividii.Ero spompato, senza un soldo , con la testa sempre rivolta a tette e culi.
Volevo questo dalla mia vita? Dovevo diventare un portafoglio ambulante ( i bancomat non esistevano) per un paio di tette? Se anche facevo lo spaccone, se anche avevo successo , sempre zerbino rimanevo ( ci mancava la bava, ma il comportamento era da zerbino)
Anziche' crescermi, l' autostima scomparve.
Ci diedi un taglio in pochi giorni.
Dopo e' stata un' altra storia ... e adesso eccomi qui.
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Ma quale genere vincitore, le donne sono usate come forza d'urto per neutralizzare gli uomini e saranno "gettate via" quando non serviranno più.
E' come per gli immigrati islamici, una volta annientata la civiltà europea saranno messi anche loro fuori combattimento, sia con faide interne pilotate (v. Pakistan) sia tenuti a bada (come alcuni ipotizzano) dai cinesi o altre popolazioni asiatiche.
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Claudio, toglimi una curiosità: cosa ne pensi della Francia di quegli anni ?
Ti piacevano canzoni come questa ?
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La canzone no ma Jane Birkin...
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I gemiti di serge e jane li avevo gia' inseriti in una audio cassetta che era stata battezzata come cassetta da intorto.. Era di colore giallo , per poter esere individuata facilmente anche nella penombraSe si prospettava una anche vaga possibilita' veniva subito usata come arma segreta numero uno.
Gli abbondanti rifiuti ( peraltro , grazie alcielo, condivisi dalla stragrande maggioranza dei miei coetanei) mi avevano fatto capire che. A) le donne mi piacevano tanto quanto io a loro non interessavo B) se ne avessi fatto una questione di vita o di morte la mia vita sarebbe stata un inferno : chi non piace alle donne difficilmente e' felice , quindi mi accontentai di quel che potevo avere , spostando gli obiettivi della mia esistenza, e salvandola.
ALa prima volta che andai in Francia fu nel 1968 ( tu , Frank , credo manco fossi nato) : trovai una Parigi gia' normalizzata da un sessantotto che , in quella culla , duro' sei mesi ( mentre ci sarebbero voluti quindici anni per smaltire una sbornia che da noi , per motivi ideologici - la presenza di un grande partito comunista- sarebbedurata dieci anni ,con connotati marcatamente marxisti , ed una reazione neofascista che fu unica in Europa)
Incompenso le francesi avevano sin da subito sfruttato il momento per costruire una societa' femminista da far impallidire la societa' italiana di allora.
Rimarco una cosa , che ho trovato conferma anche nelle mie successive incursioni transalpine : Parigi non e' la Francia. E viceversa. Sotto tutti gli aspetti.
Convivono ancora ampie zone rurali , dove non dico che il femminismo non ha lasciato traccia , ma addirittura sembra che Napoleone abbia appena smobilitato .
Ed infine , se la Francia ha Parigi , ed ha avuto la Rivoluzione , ha avuto anche la Vandea.
Sacche di resistenza al modernismo sono molto piu' evidenti , soprattutto , mi pare , in ambito cattolico.
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Ma quale genere vincitore, le donne sono usate come forza d'urto per neutralizzare gli uomini e saranno "gettate via" quando non serviranno più.
Ottima osservazione.
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I gemiti di serge e jane li avevo gia' inseriti in una audio cassetta che era stata battezzata come cassetta da intorto.. Era di colore giallo , per poter esere individuata facilmente anche nella penombraSe si prospettava una anche vaga possibilita' veniva subito usata come arma segreta numero uno.
Gli abbondanti rifiuti ( peraltro , grazie alcielo, condivisi dalla stragrande maggioranza dei miei coetanei) mi avevano fatto capire che. A) le donne mi piacevano tanto quanto io a loro non interessavo B) se ne avessi fatto una questione di vita o di morte la mia vita sarebbe stata un inferno : chi non piace alle donne difficilmente e' felice , quindi mi accontentai di quel che potevo avere , spostando gli obiettivi della mia esistenza, e salvandola.
Belle parole, che condivido in toto.
La prima volta che andai in Francia fu nel 1968
Quindi visitasti la Francia già da ragazzino ?
( tu , Frank , credo manco fossi nato)
No, non ero ancora nato.
Son del '71.
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Chiedo scusa , era il 1969 , avevo 16 anni , ed in quella occasione visitai solo la capitale.
Ero incuriosito , perche' solo pochi mesi prima in quei luoghi , si era svolta non una rivoluzione , ma una farsa ribellistica, che era stata trasmessa dalla TV in bianco nero.
Gia' nel 1969 , ribadisco, Parigi era totalmente normalizzata.
Ci tornai a meta' dei settanta : ad una festicciola mi ritrovai per la prima volta di fronte due maschietti che limonavano . Alla mia reazione , ovviamente negativa , venni apostrofato dalle astanti col grido di macho macho.( una addirittura mi perculo' dicendomi che me l' avrebbe anche data se non mi fossi appena rivelato un omofobo: difatti andai in bianco , tanto una volta piu' o una meno non cambiava , ma rimasi omofobo)
(Ho viaggiato abbastanza , ma la mia preferenza andava agli USA.
I primi anni di universita' gli amici piu' cari divennero due americani , un poco piu' grandicelli , che studiavano Medicina a Bologna: si erano fatti i canonici 12 mesi di Vietnam.Di loro ricordo che praticavano una qualche arte marziale. E si erano scopati tutto il corso di Lettere, totalmente femminile.)
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Claudio, toglimi una curiosità: cosa ne pensi della Francia di quegli anni ?
Ti piacevano canzoni come questa ?
La più bella canzone di amore (e anamore, sempre per citare Gainsbourg) del Novecento.
@ Claudio: ammiro e un po' invidio che si è fatto quegli anni.
La canzone no ma Jane Birkin...
Bella puledra, nevvero :lol: ?
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Claudio: ammiro e un po' invidio che si è fatto quegli anni.
"............
Grazie, ciascuno e' comunque figlio del suo tempo.
Riconosco , pero' che noi nati tra il 45 ed il 55 siamo stati decisamente fortunati : niente guerre ( intendo noi italiani) , scuola abbastanza formativa , ma non troppo difficile, un mondo pieno di promesse , parole come disoccupazione, femminismo, gender ...sconosciute.
Come canta DeGregori : eravamo forse nel cinquantasei , e tutto ci sembrava andasse bene ...
Non e' che tutto andasse bene , ma sicuramente andava meglio.
Comunque nessuno dei miei coetanei ha mai invidiato i propri padri ( che si eran fatti una guerra), ma credo che nessuno di noi invidi chi e' giovane adesso ( salvo , forse , per la inflazione di figa : nei mitici sessanta combinar qualcosa era un poco come scalare l' Everest , adesso sull' Everest ci vai in seggiovia) .
@ A proposito di Everest , me lo rimirai per qualche ora sulla collinetta del Kala Patar nel 1986 : fu una delle esperienze piu' intense della mia vita
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Claudio: ammiro e un po' invidio che si è fatto quegli anni.
"............
Grazie, ciascuno e' comunque figlio del suo tempo.
Riconosco , pero' che noi nati tra il 45 ed il 55 siamo stati decisamente fortunati : niente guerre ( intendo noi italiani) , scuola abbastanza formativa , ma non troppo difficile, un mondo pieno di promesse , parole come disoccupazione, femminismo, gender ...sconosciute.
Come canta DeGregori : eravamo forse nel cinquantasei , e tutto ci sembrava andasse bene ...
Non e' che tutto andasse bene , ma sicuramente andava meglio.
Comunque nessuno dei miei coetanei ha mai invidiato i propri padri ( che si eran fatti una guerra), ma credo che nessuno di noi invidi chi e' giovane adesso ( salvo , forse , per la inflazione di figa : nei mitici sessanta combinar qualcosa era un poco come scalare l' Everest , adesso sull' Everest ci vai in seggiovia) .
@ A proposito di Everest , me lo rimirai per qualche ora sulla collinetta del Kala Patar nel 1986 : fu una delle esperienze piu' intense della mia vita
Concordo in pieno.
Anch'io son del parere che la tua generazione (o giù di lì) per molti aspetti sia stata la più fortunata della storia.
Ma non solo della storia italiana o dell' Occidente: no, dell' intera storia dell' umanità.
Comunque nessuno dei miei coetanei ha mai invidiato i propri padri ( che si eran fatti una guerra), ma credo che nessuno di noi invidi chi e' giovane adesso .
Neppure io ho mai invidiato i miei nonni, come oggi non invidio chi ha vent' anni.
Infatti se mi si chiedesse:
"Preferiresti avere vent' anni nel 2017, oppure nel 1991?",
be', non avrei alcun dubbio: nel 1991 (cioè quando avevo vent'anni).
( salvo , forse , per la inflazione di figa : nei mitici sessanta combinar qualcosa era un poco come scalare l' Everest , adesso sull' Everest ci vai in seggiovia)
Sicuramente ai tuoi tempi era più complicato arrivare al dunque.
Tuttavia nella realtà odierna non è tutto oro quel che luccica: lo dimostra la sempre più larga diffusione della prostituzione.
Leggende urbane a parte le donne non son così facili come si narra un po' ovunque.
Se lo fossero la stessa prostituzione sarebbe oramai un fenomeno di nicchia e probabilmente in via di estinzione.
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La canzone no ma Jane Birkin...
Eh, lo so...
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(Ho viaggiato abbastanza , ma la mia preferenza andava agli USA.
I primi anni di universita' gli amici piu' cari divennero due americani , un poco piu' grandicelli , che studiavano Medicina a Bologna: si erano fatti i canonici 12 mesi di Vietnam.Di loro ricordo che praticavano una qualche arte marziale. E si erano scopati tutto il corso di Lettere, totalmente femminile.)
Quindi hai visto con i tuoi occhi paesaggi come questi, giusto ? :cool:
Suppongo ti piacessero anche canzoni come Hotel California.
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Hotel california , Desperado ... sono stati la colonna sonora della mia giovinezza ( mooolto piu diGuccini e Battisti : il Lucio nazionale serviva per imbonire le tipe , e il Guccini che mi piaceva era quello degli esordi , molto meno ideologico).
In tutti quegli anni meravigliosi ( si hai detto bene , faccio parte della generazione piu' fortunata della Storia) sono pochi i luoghi celebri ( ma anche meno celebri ) USA che non ho visitato , compresi i posti dell'anima : la casa natale di Butch Cassidy H sono andato persino a Cholila per vedere la estancia del Butch) , il New Mexico di Billy Kid ... sino al Ristorante di Alice ( esiste proprio , poco a nord di Losangeles.)
Grazie anche al fatto che avevo capito come il mio valore presso le bellefighe fosse pari a quello del marco tedesco degli anni venti, mi ero costruito un progetto : prima di lasciare questa valle di lacrime ( Tex Willer) volevo vedere le piu' alte montagne , il piu' vasto deserto , la cascata piu' alta del mondo ...
Ho addirittura percorso il Rio Maranon ( selva peruviana) , sulle orme di uno dei miei eroi Leonard Clark , quello de I fiumi scendevano ad oriente ( mitico! Leggere il dialogo iniziale tra lui e la signorina Pokorny, peraltro tostissima).
Mi fermo qui perche' posso apparire vanitoso, un poco " miles gloriosus"
Sono solo orgoglioso , invece , di essermi goduto quella bellissima avventura che e' la vita.
Se avessi rincorso le tipe , sarei solo uno degli infiniti morti di fica, con un atteggiamento zerbinante dal rendimento pari a quello dei bond argentini.Sarei diventato un misero azionista del Monte dei Paschi della Passera.
Invece sono finito sciancato , dovendo frequentare una palestra dove le tipe giovami mi lanciano occhiate di commiserazione e dispezzo).
Invece ho sperperato tutto in cinque continenti.
Ed ho vissuto.
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Hotel california , Desperado ... sono stati la colonna sonora della mia giovinezza ( mooolto piu diGuccini e Battisti : il Lucio nazionale serviva per imbonire le tipe , e il Guccini che mi piaceva era quello degli esordi , molto meno ideologico).
Ci avrei scommesso. :cool:
Peraltro dai tuoi post traspare una evidente (e comprensibile) nostalgia di quegli anni e consequenzialmente della tua gioventù, che molto probabilmente - anzi, sicuramente - hai vissuto in maniera più intensa di tanti uomini della mia generazione (e non); me compreso.
Invece ho sperperato tutto in cinque continenti.
Ed ho vissuto.
Non ne dubito.
Anzi, pur non conoscendoti, ne son sicuro.
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Se avessi rincorso le tipe , sarei solo uno degli infiniti morti di fica, con un atteggiamento zerbinante dal rendimento pari a quello dei bond argentini.Sarei diventato un misero azionista del Monte dei Paschi della Passera.
Invece sono finito sciancato , dovendo frequentare una palestra dove le tipe giovami mi lanciano occhiate di commiserazione e dispezzo).
Invece ho sperperato tutto in cinque continenti.
Ed ho vissuto.
Se pensi che c'è gente che viaggia solo in funzione della figa, con tanto di siti dedicati a questo turismo, capisci dove siamo arrivati.
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Per Rivarl
Vi e' un sacco di gente che vive in funzione della figa( tutti i morti di figa , che non significa essersi immolati per la figa , ma anche altri , compresi molti scopatori seriali) .
C' e' sempre stata , e sempre ci sara'.
Per Frank:
Perche' molti giovani invidiano la mia generazione , mentre non ho mai incontrato coetanei che invidiassero i nostri padri?
e questi ultimi , per quanto mi risulta, non provarono generica invidia per chi li aveva preceduti.
I miei nonni non li ho conosciuti , ma mia nonna e' morta a 94 anni , nel 1973 : la sera dell' allunaggio di quel lontano 1969 ricordo che andava continuamente fuori e guardava la luna.
Quando le chiedevo ( son sempre stato un rompimaroni curioso) della sua giovinezza e di cosa ricordava di piu' , la risposta era raggelante : la fame.( alla faccia del bel tempo che fu)
Se in giornata avevi mangiato almeno una volta , si doveva essere contenti: e si era contenti anche per un indefinibile obbligo morale.
Mi raccontava come la sera del 31 dicembre del 1899 , fosse potuta andare in piazza a ballare con il moroso ( il primo e l' unico , sottolineava) , dopo la approvazione delle due famiglie : saluto' ballando l' inizio del secolo , mentre dal balcone del Comune il sindaco , anziano garibaldino , proclamava aperto il nuovo secolo , che , a suo dire , sarebbe stato il primo nella storia umana , libero da guerre, violenze ed odio.
Beh , non e' andata proprio cosi' ...
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Ogni nuovo anno, secolo, millennio le persone sperano in un futuro di pace ma poi la realtà ha altri tipi di risposte.
Come quando vedo due persone che si incontrano per la prima volta, hanno entrambe l'animo benigno nel portare rispetto e stima reciproca, poi con il tempo scattano dei meccanismi che portano ad incomprensioni e dissapori, dei buoni intenti iniziali rimane solo il ricordo.
Il cuore dell'uomo è portato naturalmente al bene ma basta poco per passare nel male.