Se pensi che si nasca maschi e femmine rischi una condanna. I dialoganti alleati degli LGBT cosa ne pensano? Magari che sono contrari a questa legge ma pur sempre favorevoli a matrimoni contro natura?
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Distogliamo un momento l’attenzione dal Coronavirus e dai suoi effetti purtroppo devastanti più sul piano dei rapporti sociali e umani che da quelli strettamente sanitari, e indirizziamolo a qualche cosa a nostro parere di molto più pericoloso. E cioè l’attacco che questa maggioranza parlamentare farlocca e abusiva – rispetto a quello che è il sentimento popolare, espresso in nove votazioni a livello europeo e regionale – sta cercando di portare alla libertà di pensiero e di espressione, mascherandolo come una difesa di persone più “deboli” e usando il pretesto di un’emergenza che, come i dati dimostrano non esiste. Anzi. Ma lasciamo la parola su questo a Toni Brandi e Jacopo Coghe, della Onlus ProVita e Famiglia.
Campagna choc, maxi manifesti contro Pdl Omotransfobia
PV&F: “#Restiamoliberi. Se anche tu credi che si nasca maschio e femmina rischi una condanna”
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“Sono iniziate le audizioni in Commissione Giustizia sul Pdl a contrasto dell’omotransfobia. Zan, Bersani, Borghi, Boschi e gli altri firmatari chiedono di proteggere le persone omosessuali o transessuali con l’abbinamento della legge Mancino/Reale che con questo tema non c’entra per nulla. Dove sarebbero stati rintracciati motivi razziali o etnici o religiosi?
Venga rispettato l’art. 21 della nostra Costituzione che tutela la libertà di pensiero, di opinione e di espressione, cardine di una democrazia compiuta” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita & Famiglia, Onlus organizzatrice del Congresso delle Famiglie di Verona.
“Ma c’è un’altra pregiudiziale di costituzionalità: creare una specifica categoria di persone da tutelare in base al proprio comportamento sessuale costituisce un’infondata violazione del principio di uguaglianza di tutti i cittadini” hanno aggiunto i vertici dell’Onlus, secondo cui “non c’è neanche l’allarme sociale. In Italia sono diminuiti i reati d’odio rispetto al 2018, secondo i dati dell’Oscad, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori. L’analisi ha mostrato un calo delle aggressioni fisiche legate all’orientamento sessuale e all’orientamento di genere (da 43 a 29 [dico: 29...])”.
“E quindi – hanno concluso Brandi e Coghe – “ci rispondano ora lor signori: a quale necessità risponde una legge cosiddetta contro l’omofobia? Agli interessi di una piccola ma potente comunità definita Lgbt? Qui si tratta di mettere il bavaglio e di togliere la libertà di pensiero alle persone. Legittimo tutelare con la legge penale soggetti deboli e atti di violenza, ma questa scelta normativa non è legittima né adeguata. La vigente normativa in materia di reati contro la persona è assolutamente atta a punire i comportamenti illeciti” hanno concluso Brandi e Coghe.
Accanto a noi, in Svizzera, e’ appena passata la legge anti omofobia. D’ora in poi, l’omofobia (e la transfobia) sara’ punita come il razzismo: questo vuol dire che essere contrario al matrimonio tra due uomini sarebbe equivalente a voler impedire il matrimonio tra un uomo e una donna di colore.
Ovviamente, dimenticano che il colore della pelle e’ irrilevante rispetto alle finalita’ del matrimonio mentre il sesso dei nubendi non lo e’. Poco importa. Le lobby LGBT vogliono le leggi anti omotransfobia proprio per questo: per chiudere la bocca alle opposizioni con la minaccia della galera e per avere la strada spianata per perseguire tutti gli altri obiettivi [sicuro che come attivisti maschili tutto questo non ci riguarda? Che facciamo con la campagna sulla "maschilità tossica" portata avanti dal mondo femminista come LGBT?].
In Svizzera la lobby LGBT l’ha detto chiaramente subito dopo l’approvazione della legge sull’omofobia: “Continueremo la lotta politica per il matrimonio gay” [Un sentito ringraziamento agli attivisti maschili amici della lobby, che si interessano della cosa e che a imitazione le femministe con cui cercano il "dialogo" ci chiamano estremisti e gasatori].
Questo e’ esattamente cio’ che accadra’ anche in Italia se non opponiamo resistenza (vedi sotto l’e-mail di qualche giorno fa): i disegni di legge anti omotransfobia sono studiati in questo momento dalla Commissione Giustizia della Camera.
Il piano [notate i nomi] della Cirinna’, della Boldrini e delle lobby procede in modo spedito: censurare tutti noi difensori del matrimonio tra uomo e donna come se fossimo i razzisti del Ku Klux Klan; sciogliere le associazioni pro famiglia; rieducare coloro che difendono il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà.
https://www.marcotosatti.com/2020/03/03/omotransfobia-legge-mordacchia-alla-liberta-di-pensiero/#respond