Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Dialoghi sulla Questione Maschile => Topic aperto da: Zoltan2 - Luglio 12, 2010, 11:56:32 am
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Il quesito del sondaggio è semplice:
Le donne erano veramente sottomesse prima del femminismo come ci vogliono far credere?
O forse il femminismo ha voluto vedere solo i lati negativi del "vecchio" ruolo famigliare e sociale della donna?
O forse il femminismo è riuscito a farci credere che il passato sia scritto da donne umiliate e sottomesse quando la realtà è stata ed è, tuttora, totalmente differente?
Come questo modo di vedere ha influenzato e/o danneggiato il nostro modo di vedere le donne e vivere la nostra vita in società?
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Certamente sono più sottomesse oggi, solo che non se ne rendono conto perche' i padroni sono furbi e poi hanno
nomi per lo più stranieri e affascinanti (L'Oreal, Garnier, Christian Dior, Activia, ecc...).
Del resto, oggi il loro motto è: "perchè io valgo" :P :lol: :( :doh: :cry:
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Non si può votare tutte e due...però io avrei messo sia la 1 sia la 2
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Direi la prima risposta ed anche la seconda.
Essendo prive di alcune prerogative,erano esentate anche da alcuni obblighi conseguenti:per esempio,non partecipando all'esercito non andavano neanche a morire in guerra. Cosi' pure i lavori piu' pesanti e pericolosi erano svolti principalmente dagli uomini(questo in realta' aviene ancora oggi,ma va assumendo sempre piu' le forme di un privilegio:per quale arcano motivo una donna non puo' svolgere il lavoro notturno?).
Tuttavia mi pare ovvio che quello che ottenevano come beneficio nel passato non compensava,in media,cio' che perdevano rispetto agli uomini:non e' un casa se Freud alla fine dell''800,analizzando le donne della borghesia benestante viennese,noto' l'"invidia del pene",che lui interpreto' come un dato di fatto intrinseco nella maturazione umana,ma che era evidentemente solo il riflesso dell'invidia sociale per le maggiori liberta' e possibilita' dell'uomo in quella societa'.
ciao
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Mi astengo dal votare: non conosco il passato perché vivo nel presente e ritengo che la stragrande maggioranza di ciò che apprendiamo della storia siano emerite stronzate. Soltanto in una società di coglioni che permette di ammazzare gli innocenti e che fa campare gli assassini sulle spalle di chi lavora si possono credere alle stronzate che ci vengono raccontate. Una società di coglioni sbavoni matricolati, insomma. Vatti a fidare...
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Mi astengo dal votare: non conosco il passato perché vivo nel presente e ritengo che la stragrande maggioranza di ciò che apprendiamo della storia siano emerite stronzate. Soltanto in una società di coglioni che permette di ammazzare gli innocenti e che fa campare gli assassini sulle spalle di chi lavora si possono credere alle stronzate che ci vengono raccontate. Una società di coglioni sbavoni matricolati, insomma. Vatti a fidare...
Io mi trovo completamente d'accordo con Giubizza!
Quindi mi esento!
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Ho messo terza ed ultima.Non parlo di singoli casi dove sicuramente esistevano casi di sottomissione e tirannia da parte del marito, parlo in generale della gran parte delle donne.Ebbene questa è una questione cruciale perchè la sottomissione femminile è il tema dove il femminismo ha costruito buona parte della sua dottrina di Colpevolezza maschile e che è fonte di rancore per molte donne.Io penso che la maggior parte delle donne nei decenni emillenni prima del femminismo non siano state sottomesse nel senso dei negri in america nell'ottocento come di fatto il femminismo vuole far intendere.Sicuramente sono state escluse dalla istruzione universitaria quelle POCHE che se lo potevano permettere per una tradizione che si è tramandata.
Si fa troppo in fretta agiudicare il passato con gli occhi del presente, parlare di diritti senza neanche sapere a cosa si intende per diritti(l'unico vero diritto reclamato dal femminismo alla fine è quello all'istruzione a tutti i livelli).Le femministe sono ignoranti, non conoscono la storia, meglio, della storia non gliene frega niente, loro vogliono solo imporre l'idea che la donna siccome non andava all'università e non faceva la ricercatrice biologa era "schiavizzata a stare in casa ad essere delle macchine da riproduzione" (queste ultime loro testuali parole) e si contraddicono anche sulla maternità incolpandoci di farle partorire e diventare madri (contro la loro volontà) quando sono le prime a dire che per una donna la maternità è la ragione di vita e non poche dichiarano che vorrebbero piu di 2 figli.Bugiarde e piene di rancore.
Non è stata l'avvento del femminismo ad emancipare culturalmente la donna , è stata la fine della società contadina ad mancipare culturalmente la donna.
To be continued
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La tre e la quattro.
Le donne prima del (neo)femminsmo in Italia non erano sottomesse, ma semplicemente ricoprivano un ruolo. Questo portava loro disagi, ma anche privilegi.
Così come succedeva all'uomo. L'ago della bilancia era forse un pò spostato verso l'uomo, questo è probabilmente vero. Ma molto meno di quanto si pensi.
Va valutata, nel conto, la diversa natura uomo-donna.
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La 2 anche se avrei opzionato anche la 3 perchè specificava alcuni concetti :hmm:
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La tre e la quattro.
Le donne prima del (neo)femminsmo in Italia non erano sottomesse, ma semplicemente ricoprivano un ruolo. Questo portava loro disagi, ma anche privilegi.
Così come succedeva all'uomo. L'ago della bilancia era forse un pò spostato verso l'uomo, questo è probabilmente vero. Ma molto meno di quanto si pensi.
Va valutata, nel conto, la diversa natura uomo-donna.
Va valutato soprattutto il diverso contesto storico.
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secondo me non vi è una risposta giusta. in passato esisteva semplicemente una netta differenza tra ricchi e poveri molto più marcata di oggi.
le diversità tra uomo e donna erano le stesse di ora. non parlo di diritti e doveri ma di diverse risorse naturali che danno e limitano entrambi i sessi in modi diversi. oggi sono state rese meno marcate grazie alla pillola, alla tecnologia e blablabla.
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Ho votato l'ultima e cioè che il mito della sottomissione femminile era proprio un mito. ;)
Infatti ho più volte detto che la donna di oggi non è peggiore di quella di ieri, sta solo gradualmente perdendo il bisogno degli uomini quindi si mostra per quello che è veramente..
Senza troppi artifici, non le servono più...
Mentre ieri doveva fingere per compiacere e tenersi un uomo che le era indispensabile, oggi l'uomo non le serve quasi più od è comunque facilmente sostituibile con un altro e senza grossi sforzi.....
Perciò lo scarica come le pare e piace spesso tenendosi tutto.
Quindi la finzione, la diplomazia, il rispetto, la dedizione e tutto lo svariato corollario di moine, atteggiamenti da pseudo-bambina o bambolina da proteggere,
come anche il fatto di dover pensare e cercare di capirci prima di aprire la bocca per parlare e chiedere.........( leggasi FEMMINILITA'...... :D) sono inutili.
Ed ecco che oggi prima parlano, chiedono e spesso PRETENDONO senza neppure prendersi la briga di mettersi nei nostri panni, di scegliere le parole e i modi.....Per mettercelo nel didietro con abbondante dose di vasellina come facevano le loro madri e nonne.... :D ;)
Inutile comunque lamentarsi della donna di oggi...
Fortunati noi che per la prima volta nella storia possiamo andare a letto con la realtà invece che con i nostri beati sogni e illusioni.
Favoriti dalla sorte,
cosi dovremmo chiamarci......(scherzo....) :D :D
PS:
Le donne di eri "sottomesse"....? :D
Ma se ancora oggi gli viene risparmiato quasi tutto:
" Guerra, morte, rischi, lavori usuranti e pericolosi, ecc ecc ecc "
Figuratevi ieri quando praticamente il 100% degli uomini sopra i 20 anni non si appartenevano neppure ma erano al servizio
a vita dello stato prima e di moglie e figli poi...
La vita degli uomini era:
1 Patria
2 Famiglia
3 Dovere
4 Lavoro
E basta.
Alle donne veniva risparmiata la guerra e quasi tutte vivevano solo grazie al reddito e al lavoro degli uomini...
Quindi se loro erano sottomesse noi cosa eravamo...?
Schiavi sub-umani?
Perché a casa mia se uno lavora a vita e rischia la pelle al posto di una "donna sottomessa" risparmiandogli quasi tutti i rischi, e parecchio lavoro, solo uno schiavo sub-umano può essere .... :D ;)
Quindi i casi sono solo due:
-O loro non erano e non sono mai state realmente sottomesse oppure noi non eravamo e non siamo mai stati realmente i loro schiavi.
Tra uomini e donne c'era semplicemente un compromesso storico fondato sulle convenienze e i bisogni di entrambi....
Oggi i bisogni sono cambiati e le convenienze pure, per questo il giocattolo s'è rotto ed era inevitabile che accadesse femminismo o meno.
E nessuno potrà più ripararlo.
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ma semplicemente ricoprivano un ruolo. Questo portava loro disagi, ma anche privilegi.
Così come succedeva all'uomo
Innanzitutto attenzione a queste frasi perchè potrebbero essere strumentalizzate . Dire "la donna ricopriva un ruolo" è una grossa stronzata : chi l'avrebbe deciso questo ruolo ( stessa cosa dicasi per l'uomo ) ?
Il ruolo di una persona dipende dalla persona stessa, non dal sesso . Quindi non ha senso (ed è falso ) dire che la casalinga è il ruolo della donna . Se la donna stessa sceglie di fare la casalinga, allora è un ruolo che ha scelto lei come PERSONA, non come sesso.
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Alle donne veniva risparmiata la guerra e quasi tutte vivevano solo grazie al reddito e al lavoro degli uomini...
Quindi se loro erano sottomesse noi cosa eravamo...?
Schiavi sub-umani?
Perché a casa mia se uno lavora a vita e rischia la pelle al posto di una "donna sottomessa" risparmiandogli quasi tutti i rischi, e parecchio lavoro, solo uno schiavo sub-umano può essere ....
Forse non ti sono chiari quali sono i rischi di lavorare in casa...
Fidati che mia nonna ci ha quasi rimesso la pelle, e pure il sottoscritto.
Quindi il lavoro in casa ha quasi gli stessi rischi (certo, inferiori rispetto alle guerre e ai lavori nelle fabbriche e miniere ) rispetto ad un lavoro normale.
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Forse non ti sono chiari quali sono i rischi di lavorare in casa...
Fidati che mia nonna ci ha quasi rimesso la pelle, e pure il sottoscritto.
Quindi il lavoro in casa ha quasi gli stessi rischi (certo, inferiori rispetto alle guerre e ai lavori nelle fabbriche e miniere ) rispetto ad un lavoro normale.
:blink:
:doh:
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Quindi il lavoro in casa ha quasi gli stessi rischi (certo, inferiori rispetto alle guerre e ai lavori nelle fabbriche e miniere ) rispetto ad un lavoro normale.
:blink: non lo so ... se parliamo di lavori d'ufficio certo che il lavoro casalingo comporta più rischi del lavoro in ufficio.
Ma credo inferiori non soltanto al lavoro in fabbrica o nelle miniere.
Molto schematicamente: se prendi la società rurale delle campagne dove le donne non lavoravano solo in casa, ma accudivano anche l'orto, il pollaio e davano una mano nei periodi più "caldi" (mietitura, vendemmia etc.) correvano comunque meno rischi di morire rispetto al marito contadino che aveva a che fare più spesso con falci, aratri, tori, cavalli e più avanti con trattori, mietitrebbia, silos etc.
Certo non significa che anche le donne non potessero farsi male (e anche seriamente) ma statisticamente credo si morisse più facilmente facendo il boscaiolo e maneggiando accette e seghe che non piantando due chiodi su un'antina della cucina.
Ci si poteva ustionare più seriamente facendo il fabbro che non cuocendo il brodo.
Capitava più facilmente di annegare facendo il pescatore in mare aperto che non la lavandaia sulle rive del torrente.
Questo ovviamente se si parla di rischio assoluto.
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Chiariamo una cosa : io parlo di periodi dagli anni '40 in poi . Cosa successe in passato non lo so e non lo posso dire perchè non c'ero.
Rita , il lavoro domestico purtroppo non è esente da rischi gravi .
Rischio di cadere dalle scale, di elettricità, di scivolamento, di traumi dovuti alle più svariate cause, di vedersi cadere oggetti addosso, di ustione...
Non ho detto che la casalinga è il lavoro più pericoloso ( ci mancherebbe) , ma che è assolutamente falso e minimizzante dire che sia un lavoro più sicuro di tutti gli altri .
A parte eccezioni (in positivo e in negativo ) , ha quasi gli stessi rischi di tanti altri lavori .
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:blink:
:doh:
Zoltan , mi sono quasi bruciato la mano per scolare la pasta appena cotta . Mia nonna per prendere un piatto è scivolata e ha sbattuto dietro la testa quasi rimettendoci la pelle.
Se questi ( e altri esempi ) non sono pericoli come si chiamano, effetti collaterali ?
Personalmente ho sempre desiderato che il lavoro domestico fosse retribuibile e pensionabile.
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Zoltan , mi sono quasi bruciato la mano per scolare la pasta appena cotta . Mia nonna per prendere un piatto è scivolata e ha sbattuto dietro la testa quasi rimettendoci la pelle.
Se questi ( e altri esempi ) non sono pericoli come si chiamano, effetti collaterali ?
va bè Jason però mi pare si parlasse di "rischiare la pelle al posto di..."
A 'sto punto, ti posso dire che i rischi insidiosi ci sono pure nel lavoro d'ufficio.
Pensa che io qualche anno fa mi sono procurata un'ustione di terzo grado sulla mano (e ..quindi bruciata effettivamente e non "quasi") perchè è saltato il filtro della macchinetta del caffè in ufficio, ma non per questo dico che il lavoro d'ufficio presenta rischi sul lavoro di poco inferiori a qualsiasi altro lavoro esclue le miniere e le fabbriche...quello che intendevo dire io era il rischio espressamente connesso alla tipologia di lavoro
Rischio di cadere dalle scale, di elettricità, di scivolamento, di traumi dovuti alle più svariate cause, di vedersi cadere oggetti addosso, di ustione...
ma certo che sì Jason, ma tutti questi rischi ci sono in qualsiasi tipo di lavoro.. ma pensi che io in ufficio non possa cadere dalle scale, scivolare prendendo un fascicolo, vedermi cadere addosso faldoni mal sistemati etc., esattamente come mi capita quando faccio i lavori in casa?
Cioè ... forse ho capito male il discorso da cui si è partiti.. ma i morti sul lavoro (incluso il lavoro casalingo) sono e restano per la quasi totalità uomini, dagli ani '40 in poi, ma è ragionevole supporre che così fosse anche prima.
Ovverosia: nessun tipo di lavoro è esente da rischi anche gravi, tanto è vero che l'Inail è prevista per tutti e adesso pure per le casalinghe che fanno solo le casalinghe.
Cioè a me pare un po' un mito contrapporre ai morti sul lavoro le morte per incidente domestico.
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Le donne sono state, prima del femminismo, quasi sempre sottomesse. Lo sono state perché avevano certamente meno diritti degli uomini e molte meno libertà.
Una donna nella posizione del missionario e´sotto-messa o sopra-messa?
Perche´ad un certo punto, essendo messa-sotto, si e´ sentita sotto-messa?
Perche´prima di allora non lo sentiva?
Perche´un uomo messo-sotto ha un calo dell' erezione?
Un uomo sopra-messo allora e´in posizione dominante o naturale?
La condizione naturale dell´uomo allora e´il dominio o la sotto-missione?
E della donna?
Quando la donna ha iniziato ad sentire la natura dell´uomo, e la sua, come dominante e sottomessa, spostando i termini fisici (di posizione) a quelli morali?
Etc.
Etc.
Etc.
Animus
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va bè Jason però mi pare si parlasse di "rischiare la pelle al posto di..."
A 'sto punto, ti posso dire che i rischi insidiosi ci sono pure nel lavoro d'ufficio.
Pensa che io qualche anno fa mi sono procurata un'ustione di terzo grado sulla mano (e ..quindi bruciata effettivamente e non "quasi") perchè è saltato il filtro della macchinetta del caffè in ufficio, ma non per questo dico che il lavoro d'ufficio presenta rischi sul lavoro di poco inferiori a qualsiasi altro lavoro esclue le miniere e le fabbriche...quello che intendevo dire io era il rischio espressamente connesso alla tipologia di lavoro
però il filtro della macchinetta del caffè è più un rischio lavorativo casalinguo che da ufficio...
io in ufficio mi tagliavo spesso le dita con la carta per stampare...
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ma farsi un taglietto con il rasoio quando mi faccio la barba è un infortunio domestico?
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ma farsi un taglietto con il rasoio quando mi faccio la barba è un infortunio domestico?
solo se stai facendo la barba a qualcun'altro e ti tagli tu. :D
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però il filtro della macchinetta del caffè è più un rischio lavorativo casalinguo che da ufficio...
io in ufficio mi tagliavo spesso le dita con la carta per stampare...
Fra i compiti della segretaria c'è anche quello di preparare il caffè :cool:
mai visto i film americani ? :lol:
:P a casa io uso la moka, è più difficile che schizzi via il filtro. Infatti non mi è mai successo di ustionarmi col caffè a casa :disgust:
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solo se stai facendo la barba a qualcun'altro e ti tagli tu. :D
l'è dura ... è un rischio tipico del mestiere del barbiere, casalingo solo se accudisci un malato o un anziano che non riesce a farsi la barba da solo.
A parte tutto, i rischi casalinghi sono quelli di molti mestieri "effettivi" in cui ci si puo' far male ma è meno probabile morire. Il barbiere, il cuoco, il sarto, l'elettricista, lo spazzino etc. etc. etc.
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Fra i compiti della segretaria c'è anche quello di preparare il caffè :cool:
mai visto i film americani ? :lol:
:P a casa io uso la moka, è più difficile che schizzi via il filtro. Infatti non mi è mai successo di ustionarmi col caffè a casa :disgust:
armata di moka potrei anche far saltare per aria casa ( mio dimentico spesso di metterci l'acqua) vabbé. cmq son daccordo con Jason con il fatto che vi siano più rischi nei lavori domestici - e in genere tutti quelli fisici, che in ufficio - anche se credo dipenda molto da chi li fa: io sono una frana. però di contro i lavorio da ufficio si hanno sempre preoccupazioni. dopo tutto la casa sono lavori manuali, ti metti lì e li fai. tanti lavori non faticosi o pericolosi fisicamente, ti stressano mentalmente...di contro hanno che ti fottono il cervello.
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ma certo che sì Jason, ma tutti questi rischi ci sono in qualsiasi tipo di lavoro.. ma pensi che io in ufficio non possa cadere dalle scale, scivolare prendendo un fascicolo, vedermi cadere addosso faldoni mal sistemati etc., esattamente come mi capita quando faccio i lavori in casa?
Certo, però è sbagliato anche dire che i lavori di casa sono una cazzata....e infatti non retriburli è una cazzata
Cioè ... forse ho capito male il discorso da cui si è partiti.. ma i morti sul lavoro (incluso il lavoro casalingo) sono e restano per la quasi totalità uomini, dagli ani '40 in poi, ma è ragionevole supporre che così fosse anche prima.
Ovvio, non l'ho messo in dubbio.
Ovverosia: nessun tipo di lavoro è esente da rischi anche gravi, tanto è vero che l'Inail è prevista per tutti e adesso pure per le casalinghe che fanno solo le casalinghe.
Così dovrebbe essere .
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armata di moka potrei anche far saltare per aria casa ( mio dimentico spesso di metterci l'acqua) vabbé. cmq son daccordo con Jason con il fatto che vi siano più rischi nei lavori domestici - e in genere tutti quelli fisici, che in ufficio -
no un momento... quello l'avevo appunto detto io all'inizio :hmm:
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/il-mito-della-sottomissione-femminile-verita-o-strumentalizzazione/msg18834/#msg18834
non lo so ... se parliamo di lavori d'ufficio certo che il lavoro casalingo comporta più rischi del lavoro in ufficio.
Ma credo inferiori non soltanto al lavoro in fabbrica o nelle miniere.
Sulla retribuzione per il lavoro casalingo ... boh mi pare difficile stabilire orari, compiti .. chi sarebbe il datore di lavoro? Chi ti dovrebbe pagare? Chi vive da solo o comunque chi lavora dovrebbe percepire un doppio stipendio?
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Certo, però è sbagliato anche dire che i lavori di casa sono una cazzata....e infatti non retriburli è una cazzata
Io non avrei ritenuto i lavori di casa una cazzata quando non esistevano lavatrici, forni a microonde, lavastoviglie, etc...
Al giorno d'oggi i lavori di casa sono molto meno faticosi e più semplici che un tempo.
Il discorso della pericolosità non ha senso, è logico che i lavori di casa siano i meno pericolosi in assoluto per il semplice fatto che comprendono mansioni base in un ambiente protetto e familiare: cadere dalle scale, scottarsi, scivolare sono tutti pericoli che esistono in quantità uguale e spesso maggiore in altri lavori. I pericoli a cui si va in contro se si svolgono i lavori di casa sono quelli che qualunque essere umano corre semplicemente VIVENDO (ad esempio camminando per strada: il pericolo che qualcuno ti investi o che ti cada qualcosa in testa c'è sempre!).
E poi... retribuzione? da chi? per cosa?
Se io tengo pulita la mia casa e mi preparo da mangiare (che viva con qualcun altro con me o meno) sto svolgendo un lavoro e qualcuno mi deve retribuire? :huh:
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Io non avrei ritenuto i lavori di casa una cazzata quando non esistevano lavatrici, forni a microonde, lavastoviglie, etc...
Al giorno d'oggi i lavori di casa sono molto meno faticosi e più semplici che un tempo.
le macchine non hanno migliorato solo la qualità del lavori casalinghi, ma tutti i lavori oggi sono stati semplificati grazie alla tecnologia, anzi le macchine professionali sono molto meglio, una lavastoviglie di un bar fa le pernacchie a quella di casa.
E poi... retribuzione? da chi? per cosa?Se io tengo pulita la mia casa e mi preparo da mangiare (che viva con qualcun altro con me o meno) sto svolgendo un lavoro e qualcuno mi deve retribuire? :huh:
beh no, come lavoro casalingo non si considera chi si occupa di se stesso: mi preparo da mangiare e mi pulisco casa mia, ma prepari da mangiare a tutti quelli che vivono con te e ti occupi della casa per tutti.
nonostante ciò farlo diventare un lavoro non a nero, la vedo difficile per motivi pratici non per altro.
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Forse non ti sono chiari quali sono i rischi di lavorare in casa...
Fidati che mia nonna ci ha quasi rimesso la pelle, e pure il sottoscritto.
Quindi il lavoro in casa ha quasi gli stessi rischi (certo, inferiori rispetto alle guerre e ai lavori nelle fabbriche e miniere ) rispetto ad un lavoro normale.
Parlo di grandi numeri non di eccezioni eppoi se ti ustioni una mano scolando la pasta non c'è differenza se la stavi scolando solo per te o anche per altri due o tre....Il tuo margine di rischio mica aumenta, resta uguale quindi o se eri da solo non mangiavi mai, oppure mangiavi lo stesso....... E se ti ustionavi era la la vita...
Che come si sa è insalubre e incompatibile con la vita, difatti in un modo o nell'altro sottoterra ci finiamo tutti.
E comunque ai tempi di tua nonna, la vita era più dura di oggi anche per le casalinghe senza lavatrice lavastoviglie con case insalubri e fredde ecc ecc ecc
Inutile dire che per contro, la vita degli uomini era un incubo perché anche senza andare indietro fino a tua nonna, mio zio ad esempio lavoro' per quasi 10 anni all'estero nelle miniere del Belgio visto che non aveva la "marcia indietro" e doveva sfamare 6 figli....
Parti' per il Belgio quando era 25 enne a quei tempi il polesine era zona depressa, la grana in famiglia inziò a farla solo mio padre, e solo dopo il 70.....
Mio zio il maggiore di tutti, in dieci anni perse tre dita di una mano, rimase sordo da un orecchio, rischio' la pelle almeno 4\5 volte e si ammalo' ai polmoni di quel terribile male che colpisce solo i minatori e che lo porto' alla tomba molti anni dopo nell'83...
A tutt'oggi sua moglie, mia zia....... a più di 27 anni dalla sua morte è ancora viva e vegeta e ha cresciuto tutti i suoi figli, li ha visti sposati e ha visto anche i suoi nipoti senza grossi problemi.
Mio zio poveraccio........ Se ciulava di meno di sicuro era ancora vivo come tanti altri.
E questo lo ha ammesso anche la moglie.....
Con ben altre parole ovviamente..... Molto più rispettose, ma la sostanza è quella.
Quindi ragazzi occhio al pistolino!
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Chiariamo una cosa : io parlo di periodi dagli anni '40 in poi . Cosa successe in passato non lo so e non lo posso dire perchè non c'ero.
Rita , il lavoro domestico purtroppo non è esente da rischi gravi .
Rischio di cadere dalle scale, di elettricità, di scivolamento, di traumi dovuti alle più svariate cause, di vedersi cadere oggetti addosso, di ustione...
Ti sfugge una questione essenziale:
se non eri una casalinga tutti i rischi di cui sopra non li avresti corsi comunqe aggiungendovi
anche tutti quelli del lavoro fuori casa con i vari rischi annessi, tipo incidenti stradali, malattie professionali morti sul lavoro ecc ecc ecc?
Non ho detto che la casalinga è il lavoro più pericoloso ( ci mancherebbe) , ma che è assolutamente falso e minimizzante dire che sia un lavoro più sicuro di tutti gli altri .
La vita è l'esclusiva certa ed inconfutabile causa del 100% delle morti. :D
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Quello della sottomissione femminile è un mito.
Non è mai esistita. Ci sono addirittura alcuni studi storico-sociologici dai quali emerge il fatto che persino nel medioevo la donna era in una posizione di indipendenza e di liberta'. E' emerso da documenti dell'epoca che ce n'erano molte iscritte in appositi registri per chi svolgeva attivita' lavorative che oggi chiameremmo artigiane o di commercio quindi addirittura in molti casi avevano un reddito.
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Il mito della sottomissione femminile è uno dei pilastri del pregiudizio ideologico del femminismo tanto diffuso oggi e che è all'origine di una parte del rancore verso i maschi.Non è l'unico pregiudizio ideologico ma è forse il più importante.Tutta la dottrina femminista è un corollario di teorie che derivano da questo pregiudizio ideologico.L'altro grande pilastro del femminismo è il concetto per cui la donna in quanto meno forte fisicamente degli uomini non può che essere vittima e Innocenza.
L'idea per cui la donna sia stata sottomessa per millenni da generazioni maschili di tiranni e la innata minor forza fisica femminile fanno della donna la Innocenza e la purezza vivente.In quanto innocenza la donna non può fare del male e anche se lo fa è come se non lo avesse fatto ; la sua Innocenza innata e la sua debolezza fisica la assolvono.
Il pensiero femminista si proprone come la giustizia morale , l' Innocenza che finalmente sconfigge la tirannia maschile.Solo la donna e la sua parola possono essere determinanti per la giustizia dei sessi, tutto ciò che viene dagli uomini è corrotto all'origine perchè l'uomo è tiranno.
IL pregiudizio ideologico è un pensiero radicale e attualissimo, tutt'altro che roba di un periodo passato anni '70.