Forum sulla Questione Maschile
Off Topic => Off Topic => Topic aperto da: Rosa-92 - Agosto 29, 2010, 01:19:22 am
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Ciao a tutti, scusate la domanda non in tema, ma navigando su pagine web di pedagogia ho trovato questo articolo (http://claudiorise.blogsome.com/2009/08/03/tornano-gli-schiaffi-ai-figli/)di Claudio Risé e vorrei sapere: a un anno di distanza, come finì il referendum?
Per dire la mia, io comunque sono favorevole alle sculacciate, anche se non ne ho mai prese. Secondo me i genitori hanno il diritto e il dovere di intervenire fisicamente nell'educazione dei figli. Non considero una seduta educativa come una violenza. Da quel che si evince da tutti i discorsi sulla nonviolenza da parte dei sostenitori delle campagne anti-sculacciata, si tratta di persone che corrispondono a un ben preciso profilo: persone traumatizzate probabilmente a causa dei maltrattamenti subiti da piccoli, cioè donne e uomini complessati che come tali vedono l'educazione secondo il mondo teorico di Miller & Hunt... e personalmente so che non si può ragionare di pedagogia con persone convinte che sia giusto e possibile educare i bambini sulla base di letture di saggi e di teorie inconsistenti come appunto quelle della Miller e della Hunt.
Grazie per le eventuali risposte
Rosa
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Ciao a tutti, scusate la domanda non in tema, ma navigando su pagine web di pedagogia ho trovato questo articolo (http://claudiorise.blogsome.com/2009/08/03/tornano-gli-schiaffi-ai-figli/)di Claudio Risé e vorrei sapere: a un anno di distanza, come finì il referendum?
Per dire la mia, io comunque sono favorevole alle sculacciate, anche se non ne ho mai prese. Secondo me i genitori hanno il diritto e il dovere di intervenire fisicamente nell'educazione dei figli. Non considero una seduta educativa come una violenza. Da quel che si evince da tutti i discorsi sulla nonviolenza da parte dei sostenitori delle campagne anti-sculacciata, si tratta di persone che corrispondono a un ben preciso profilo: persone traumatizzate probabilmente a causa dei maltrattamenti subiti da piccoli, cioè donne e uomini complessati che come tali vedono l'educazione secondo il mondo teorico di Miller & Hunt... e personalmente so che non si può ragionare di pedagogia con persone convinte che sia giusto e possibile educare i bambini sulla base di letture di saggi e di teorie inconsistenti come appunto quelle della Miller e della Hunt.
Grazie per le eventuali risposte
Rosa
BBC news, 21 agosto 2009:NZ votes against child smack ban
Sono andati a votare il 54% degli aventi diritto e il 90% ha approvato gli schiaffi. Una pessima decisione, comunque il primo ministro ha dichiarato che non l'avrebbe seguita (pare non fosse vincolante).
Secondo me, i genitori hanno il dovere(non il diritto) di educare i figli senza usar loro violenza.
ciao
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Sì assolutamente sono d'accordo che i genitori hanno il dovere di educare i figli senza usar loro violenza...
dipende da cosa sia la violenza, infatti io non sono mai stata punita e sono venuta su benissimo... mentre i miei fratelli sono stati spesso sculacciati e sono venuti su benissimo lo stesso, infatti le sculacciate non sono una violenza dal momento che questa dipende da molti parametri e tra questi il destinatario piuttosto che l'azione in sè... come dire che per la personalità di tizio uno sguardo severo può essere una violenza mentre per quella di caio uno sculaccione può essere una carezza...
Comunque la mia domanda non era per intavolare una discussione sulla pedagogia, anzi evito completamente, ma solo per sapere se avesse vinto la volontà popolare oppure quella femminista. Infatti le iniziative politiche, come pure gli studi pedagogici, di tipo "bambinista" sono quasi sempre promossi e portati avanti da persone e organizzazioni fortemente femministe.
Ho notato perfino che nella ricerca di save the children (che è fatta malissimo secondo me) presentata a Roma per chiedere una legge che vieti anche il più leggero buffetto ai figli, quando scrivono la composizione di un nucleo famigliare mettono sempre prima "madre" e poi "padre"... SIC! cioè secondo me non ci sono storie, questo è un modo subliminale di fare passare messaggi nella testa del pubblico affinchè si rinforzi il concetto che la madre viene prima del padre... e giustificano la richiesta di una legge che renderebbe reato il semplice buffetto ai figli sostenendo che l'Italia è una nazione maschilista e patriarcale dove vige un tacito ius corringendi verso le mogli e contro le donne in generale.
Ciao
Rosa
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Sì assolutamente sono d'accordo che i genitori hanno il dovere di educare i figli senza usar loro violenza...
dipende da cosa sia la violenza, infatti io non sono mai stata punita e sono venuta su benissimo... mentre i miei fratelli sono stati spesso sculacciati e sono venuti su benissimo lo stesso, infatti le sculacciate non sono una violenza dal momento che questa dipende da molti parametri e tra questi il destinatario piuttosto che l'azione in sè... come dire che per la personalità di tizio uno sguardo severo può essere una violenza mentre per quella di caio uno sculaccione può essere una carezza...
Comunque la mia domanda non era per intavolare una discussione sulla pedagogia, anzi evito completamente, ma solo per sapere se avesse vinto la volontà popolare oppure quella femminista. Infatti le iniziative politiche, come pure gli studi pedagogici, di tipo "bambinista" sono quasi sempre promossi e portati avanti da persone e organizzazioni fortemente femministe.
Ho notato perfino che nella ricerca di save the children (che è fatta malissimo secondo me) presentata a Roma per chiedere una legge che vieti anche il più leggero buffetto ai figli, quando scrivono la composizione di un nucleo famigliare mettono sempre prima "madre" e poi "padre"... SIC! cioè secondo me non ci sono storie, questo è un modo subliminale di fare passare messaggi nella testa del pubblico affinchè si rinforzi il concetto che la madre viene prima del padre.
Ciao
Rosa
Beh, io non sono neanche lontanamente femminista, ma favorevole al rispetto fisico e psicologico dei bambini si'.
Se la Miller di cui scrivi e' Alice Miller, trovo eccellenti i suoi scritti.
ciao
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Sì è Alice Miller e l'altra e Jan Hunt e trovo ottimi i loro scritti nel 90% dei casi, ma c'è un 10% della loro pedagogia che trovo influenzata da un forte spirito femminista e che comunque si basa su concetti antroposofici piuttosto che scientifici. Sono al primo anno di psicologia, magari più avanti capirò meglio, ma per ora tant'è.
Ciao
Rosa
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Ciao a tutti, scusate la domanda non in tema, ma navigando su pagine web di pedagogia ho trovato questo articolo (http://claudiorise.blogsome.com/2009/08/03/tornano-gli-schiaffi-ai-figli/)di Claudio Risé e vorrei sapere: a un anno di distanza, come finì il referendum?
Per dire la mia, io comunque sono favorevole alle sculacciate, anche se non ne ho mai prese. Secondo me i genitori hanno il diritto e il dovere di intervenire fisicamente nell'educazione dei figli.
io ci andrei piano a scrivere ste cose...qualcuno può fraintendere...
PS: se è un modo subdolo per parlare di cose sadomaso o simili, dai basta!!
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Bhe fraintendere spero di no dal momento che da tutte le indagini in corso emerge che i genitori italiani sono favorevoli alla punizione fisica leggera nel 88-90% dei casi... e poi mi auguro che non ci siano femministe perfino in questo sito. Nel caso mi scuso e cancellate pure questo topic.
ps. non ho capito la tua allusione sul sadomaso, comunque personalmente lo aborro.
ciao
Rosa
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Bhe fraintendere spero di no dal momento che da tutte le indagini in corso emerge che i genitori italiani sono favorevoli alla punizione fisica leggera nel 88-90% dei casi... e poi mi auguro che non ci siano femministe perfino in questo sito. Nel caso mi scuso e cancellate pure questo topic.
ps. non ho capito la tua allusione sul sadomaso, comunque personalmente lo aborro.
ciao
Rosa
Stai tranquilla che qui di femministe(e femministi) non ne trovi.Per fortuna.
ciao
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e poi mi auguro che non ci siano femministe perfino in questo sito. Nel caso mi scuso e cancellate pure questo topic.
ma che c'entrano le femministe con i marmocchi da educare? una mamma può avere un pargolo maschio ed essere daccordo con il ceffone occasionale. e di mamme con la sberla facile ne ho viste non poche!
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Sì assolutamente sono d'accordo che i genitori hanno il dovere di educare i figli senza usar loro violenza...
dipende da cosa sia la violenza
Perfettamente d'accordo con Rosa.
Una cosa è la violenza perpetrata, sistematica e brutale.... altra cosa è una sana sculacciata! E' il metodo educativo architettato dalla Natura. Lo utilizzano tutti gli animali che curano la prole... non vedo perché noi uomini (che siamo in primis mammiferi) dovremmo fare eccezione.
Voler imporre nel modo di pensare politically correct la nonviolenza a tutti i costi e con ogni mezzo è violenza tout court!
@ Rosa: il topic è pertinente e non vedo perché cancellarlo!!! :)
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ps. non ho capito la tua allusione sul sadomaso, comunque personalmente lo aborro.
io ci andrei piano a scrivere ste cose...qualcuno può fraintendere...
PS: se è un modo subdolo per parlare di cose sadomaso o simili, dai basta!!
Il riferimento era ad una (uno?) utente a cui piaceva farsi sculacciare ed ogni 5 minuti tirava fuori questa cosa delle sculacciate che riceveva...
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Una cosa è la violenza perpetrata, sistematica e brutale.... altra cosa è una sana sculacciata!
Quando ce vò... ce vò, insomma...
:P
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ma che c'entrano le femministe con i marmocchi da educare?
Ma mi riferivo al punto che qualcuno potrebbe fraintendere lo scopo di questo topic, mica alla pedagogia, cioè esprimevo un timore pensando che eventuali persone femministe presenti in questo sito ci attaccassero con la scusa che questo topic potrebbero vederlo come un osare mettere in discussione anni di educazione del fanciullo che come saprai è quasi totalmente opera di genere femminile e politicamente femminista.
I paesi scandinavi sono stati i primi a vietare per legge qualsiasi forma di disciplina fisica genitoriale, anche la più leggera, applicando così quanto stabilito dalla Carta delle nazioni unite, e ciò ha provocato un incremento esponenziale della violenza che è tuttora in crescita anche se la stampa scrive proprio contrario perchè guarda caso è influenzata dal sistema femminista e guarda caso questi paesi sono molto ma molto femministi........
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Anch'io sono contro la sberla,alle elementari avevo delle maestre stronze che urlavano come delle ossesse e dicevano che avessero potuto prenderci a schiaffi...
eppure ti garantisco che era una classe tranquilla...
poi ci sono quei bambini che diventano bulli e a cui uno schiaffo farebbe bene,lo so...
ma il punto è che con qualsiasi legge ognuno sta con i genitori che si ritrova,e quelli si tiene,e se sono stronzi la legge può fare ben poco per tutelarlo,anche perchè l'alternativa sono le case-famiglia e sappiamo da chi sono gestite e con quali criteri vengano sequestrati i figli.
Io sono contro la punizione fisica,ma una legge contro le sculacciate rischia solo di dare strumenti in più agli assistenti sociali per sequestrare i figli ai genitori,le sculacciate per me vanno proibite solo a soggetti terzi rispetto ai genitori,gli unici dai quali i bambini possono venire tutelati senza il rischio di vedersi spedire in orfanotrofio.
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Il riferimento era ad una (uno?) utente a cui piaceva farsi sculacciare ed ogni 5 minuti tirava fuori questa cosa delle sculacciate che riceveva...
Poveretto. Potrebbe essere pure "una" ma di solito è più probabile che sia un "uno" e spero che sia stato bannato, non sopporto i pervertiti, ogni tanto ne saltano fuori anche sul forum alfemminile.com (che non frequento più perchè è pieno di femministe) e ho il vago sospetto che questi poveretti siano diventati sadomasochisti perchè avranno avuto come genitori una figura maschile debole e una figura femminile forte. Ma è solo un'ipotesi, non mi va nemmeno di indagare tanto mi fanno ribrezzo queste cose e gli uomini deboli e disturbati.
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Ma mi riferivo al punto che qualcuno potrebbe fraintendere lo scopo di questo topic, mica alla pedagogia, cioè esprimevo un timore pensando che eventuali persone femministe presenti in questo sito ci attaccassero con la scusa che questo topic potrebbero vederlo come un osare mettere in discussione anni di educazione del fanciullo che come saprai è quasi totalmente opera di genere femminile e politicamente femminista.
I paesi scandinavi sono stati i primi a vietare per legge qualsiasi forma di disciplina fisica genitoriale, anche la più leggera, applicando così quanto stabilito dalla Carta delle nazioni unite, e ciò ha provocato un incremento esponenziale della violenza che è tuttora in crescita anche se la stampa scrive proprio contrario perchè guarda caso è influenzata dal sistema femminista e guarda caso questi paesi sono molto ma molto femministi........
che ci possano attaccare amici o nemici è un prezzo da pagare in ogni spazio virtuale. cmq non temo ne femministe ne altro. di solito qui sono tutti benvenuti a patto che si rispettano le regole. con questo non mi sto riferendo a te, sia chiaro, ma non è certo l'opinione diversa non completamente antifemminista o per niente antifemminista, se esposta con voglia di comunicare o semplicemente di dire la propria, che si teme.
le femministe non sempre sono madri. ti posso assicurare che molti ragazzi sono stati puniti dalle proprie madri con nessun tatto di stampo femminista di cui parli,(e sinceramente non lo sapevo che ci avevano tanta cura e tatto con l'educazione dei figli, anzi un po' sdride con l'attuale incapacità di molte neo-madri che invece di insegnare o strillano o mollano un ceffone alla prima difficoltà).
per chiarisci: mi suonava brutto quel diritto e dovere nel punire i figli. non ci vedo nessun diritto, semmai dovere.
come e perché lo possono stabilire solo i genitori, SE NON si parla di punizioni troppo severe o che possano nuocere o umiliare i figli.
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per chiarisci: mi suonava brutto quel diritto e dovere nel punire i figli. non ci vedo nessun diritto, semmai dovere.
Sì certo meglio chiarire....... piuttosto che un diritto sarebbe un dovere. Ho scritto "diritto e dovere" per deformazione in quanto in genere in un dovere è insito anche un diritto e viceversa, inoltre mi capita molto spesso di incontrare persone sia nei forum che nella vita quotidiana che proprio non distinguono diritto da dovere oppure invertono totalmente il significato dei due termini.
Diciamo che avrei dovuto scrivere "a educare" invece che "a punire" anche se quest'ultima funzione è comunque inclusa nella prima (perchè educare significa tirare fuori il corretto comportamento e ciò talvolta necessita di regole e relative conseguenze).
ciao
Rosa
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secondo me non è come punire un figlio monello, lo schiaffo, la sculacciata o altro. non contano un cavolo nemmeno conta farci la legge su cosa è giusto e cosa è sbagliato. non concordo nemmeno sul fatto che la violenza stia aumentando come conseguenza all'educazione stabilita dalle femministe che non vogliono punizioni corporali.
perché tanto è soggettivo: un figlio può beffarsi della sberla, un altro si offende solo se lo rimproveri.
ciò che invece può distrugge i figli oggi è l'indifferenza. se i genitori sono indifferenti, non sarà quella sberla in più che cambierà anni ed anni di assoluta indifferenza. meglio avere anche un rapporto conflittuale, senza punizioni precise da stabilire per legge. meglio genitori pieni di dubbi o insicuri su cosa fare, magari che vanno a casaccio, senza leggere nulla sull'educazione giusta da fare...ma assolutamente non vanno feriti con l'indifferenza.
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Sì concordo assolutamente, infatti penso che se in futuro avrò avrò figli non li educherò stando a pensare a che cosa ho studiato in psicologia, che siano teorie e studi di Alice Miller oppure Diana Baumrind, che ci siano leggi oppure no. Credo che sia sempre meglio seguire l'istinto e farlo con buon senso. E il buon senso è che il padre deve avere il suo ruolo fondamentale e tutti e due devono usare la testa con criterio, al di là ovviamente di menate tipo mammismo di stato o patriarcato.
ciao
Rosa
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Sì concordo assolutamente, infatti penso che se in futuro avrò avrò figli non li educherò stando a pensare a che cosa ho studiato in psicologia, che siano teorie e studi di Alice Miller oppure Diana Baumrind, che ci siano leggi oppure no. Credo che sia sempre meglio seguire l'istinto e farlo con buon senso. E il buon senso è che il padre deve avere il suo ruolo fondamentale e tutti e due devono usare la testa con criterio, al di là ovviamente di menate tipo mammismo di stato o patriarcato.
ciao
Rosa
Io penso che la sculacciata è un buon metodo educativo, avendone subite in passato .
Sberle e quant'altro invece non le tollero...soprattutto in pubblico ( posso lasciar passare la sculacciata volendo, ma la sberla è umiliante e non credo serva a molto ).
Sembrerà strano, ma i bambini hanno ugualmente paura quando gli dici " se non la smetti ti faccio il sedere viola" :P
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Io penso che la sculacciata è un buon metodo educativo
Bravo!!
Personalmente tutto questo iperprotettivismo di cui è pervasa la società (non parlo solo dell'educazione della prole ma anche, che sò... la mania dell'iperigiene nelle case e chi più ne ha più ne metta) non piace e lo trovo sinceramente stupido. E' un tipico esempio di proiezione della femminilità nella società. Risultato dell'imprinting femminista.
Per un buffetto sul sedere non è mai morto nessuno e tante volte, anzi ha tolto dai guai parecchi ragazzini (nessuno di voi ha mai visto "Christiane F. Noi i ragazzi dello zoo di Berlino"??)
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Perfettamente d'accordo con Rosa.
Una cosa è la violenza perpetrata, sistematica e brutale.... altra cosa è una sana sculacciata! E' il metodo educativo architettato dalla Natura. Lo utilizzano tutti gli animali che curano la prole... non vedo perché noi uomini (che siamo in primis mammiferi) dovremmo fare eccezione.
Voler imporre nel modo di pensare politically correct la nonviolenza a tutti i costi e con ogni mezzo è violenza tout court!
@ Rosa: il topic è pertinente e non vedo perché cancellarlo!!! :)
Magari proprio perche' siamo uomini dotati di ragione e autoriflessione e non semplicemente animali condizionati molto piu' di noi dagli istinti.
Poi, la "sana sculacciata" spesso e volentieri e' un paravento per coprire metodi "educativi" ben diversi:spesso si traduce nel riempire di botte il bambino.
Quanti tra quei neozelandesi(che non hanno trovato niente di meglio da fare che recarsi apposta ad un seggio per votare un referendum che permette di picchiare i loro figli) sono per il "ceffone terapeutico" e quanti per la violenza(a fin di bene, s'intende,se no vengono su male).
Una volta approvato il principio delle botte lecite, chi stabilisce la misura? Forse il limite invalicabile e' il fracassargli le ossa o ridurlo in coma?
Cio' che scrive Rise' sulla maggior gravita' dell'indifferenza, del rifiuto, della mancanza di affetto rispetto ad un semplice ceffone e' senz'altro vero, ma non vedo perche', per contrastare una violenza psicologica piu' grave, si debba fare l'apologia di una minore.
A questo aggiungi che sia per le violenze psicologiche, sia per quelle fisiche, la minaccia piu' grave ai bambini piccoli viene dalle madri: quando questo diventera' noto(specie per le violenze psicologiche i piu' non sono informati) non mi meraviglierei che buona parte del femminismo "scoprisse" le virtu' terapeutiche della violenza.
ciao
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ma tu rosa sei per le punizioni corporali somministrate solo dei genitori, oppure le estenderesti anche agli insegnanti?
ho qualche dubbio su cosa sia da considerarsi un sano metodo educativo o meno,
ammetto che ci ho l'autorità di un criceto.Magari proprio perche' siamo uomini dotati di ragione e autoriflessione e non semplicemente animali condizionati molto piu' di noi dagli istinti.
Poi, la "sana sculacciata" spesso e volentieri e' un paravento per coprire metodi "educativi" ben diversi:spesso si traduce nel riempire di botte il bambino.
Quanti tra quei neozelandesi(che non hanno trovato niente di meglio da fare che recarsi apposta ad un seggio per votare un referendum che permette di picchiare i loro figli) sono per il "ceffone terapeutico" e quanti per la violenza(a fin di bene, s'intende,se no vengono su male).
Una volta approvato il principio delle botte lecite, chi stabilisce la misura? Forse il limite invalicabile e' il fracassargli le ossa o ridurlo in coma?
Cio' che scrive Rise' sulla maggior gravita' dell'indifferenza, del rifiuto, della mancanza di affetto rispetto ad un semplice ceffone e' senz'altro vero, ma non vedo perche', per contrastare una violenza psicologica piu' grave, si debba fare l'apologia di una minore.
A questo aggiungi che sia per le violenze psicologiche, sia per quelle fisiche, la minaccia piu' grave ai bambini piccoli viene dalle madri: quando questo diventera' noto(specie per le violenze psicologiche i piu' non sono informati) non mi meraviglierei che buona parte del femminismo "scoprisse" le virtu' terapeutiche della violenza.
ciao
straquoto
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No no no Giulia, per come la penso io le punizioni fisiche possono essere solo da parte dei genitori, non da docenti e terzi.
Comunque, amici e amiche del forum, non fraintendetemi, lungi da me voler insegnare qualcosa a qualcuno, figuriamoci, non ho titoli e non sono mamma, sono solo una studentessa in psicologia e al massimo mi permetto di prendere a riferimento la punizione fisica dei miei fratelli da parte di papà e mamma che a volte mi capitava di vedere...... ma non so cosa intenda di preciso la gente con questa definizione e mi pare ci metta dentro un po' di tutto dalla pedata, alle parolacce, agli sganassoni.... comunque per dirla in termini tecnici quella dei miei genitori era grosso modo come quella regolamentata dal testo della legge inglese Children'sAct in vigore dal governo Blair del 2004 e cioè "i genitori possono punire i figli a condizione di non infliggere loro danni fisici o morali: sculacciate con la mano sul sedere a patto che non lascino lividi, ecchimosi, abrasioni, o tagli e non siano una umiliazione o uno shock per il bambino."
In questi termini, a mio personale giudizio (che può benissimo essere opinabile), io non ci vedevo violenza e ai miei fratelli hanno fatto solo bene, nessun danno fisico e traumi psicologici.
Certo riconosco che io sono stata fortunata a nascere con un carattere diligente e non trasgressivo cosicchè mi veniva facile osservare le regole e non occorreva che mi punissero....
Forse capisco dalle tue parole il tuo sentire, Mik, che mi pare sia simile a quello di tanti altri come per esempio Marco che risponde a Claudio Risé: - "Il punto chiave è essere convinti di averle prese perchè s’era fatto qualcosa di veramente sbagliato e che i due che le distribuivano lo facessero effettivamente e in massima parte a fin di bene. Da parte mia, ho l’impressione di averle prese spesso per un nonnulla o a causa di normali inefficienze e bisogni infantili che, evidentemente, davano fastidio. Non ricordo quindi genitori affettuosi, ma intolleranti e pieni di pretese, aggressivi e frustrati, a cui in fondo credo piacesse tenere i più deboli in situazione di sottomissione." - ma non era assolutamente il caso dei miei genitori, tanto che non li ho mai visti dare una sculacciata perdendo la calma.
Comunque non è che volessi per forza parlare dei metodi..... mi interessava più che altro sapere se aveva vinto la morale femminista o quella popolare perchè dopo un anno dal referendum neozelandese non avevo trovato i risultati elettorali...... a proposito ma dove li hai trovati, se posso chiedere? (a volte sono proprio una frana col pc)
Ciao
Rosa
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Sito della BBC news world nella casella di ricerca: nz referendum 2009
ciao
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OT
Metodi educativi in epoche diverse:
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Disciplina scolastica
1969 :
Fai il bullo in classe. Il professore ti molla una sberla. Quando arrivi a casa tuo padre te ne molla un altro paio.
2010 :
Fai il bullo. Il professore ti domanda scusa. Tuo padre ti compra una moto e va a spaccare la faccia al prof!
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Michele vuole andare nel bosco all'uscita da scuola. Mostra il suo coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda.
1969 :
Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l'ha comprato, per andarsene a comprare uno uguale.
2010 :
La scuola chiude, si chiama la polizia, che porta Michele in commissariato.
Il TG1 presenta il caso durante il telegiornale in diretta dalla porta della scuola.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno dopo la scuola.
1969 :
Gli altri seguono lo scontro. Marco vince.
I due si stringono la mano e sono amici per tutta la vita.
2010 :
La scuola chiude.
Il TG1 denuncia la violenza scolastica.
Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere. Suo padre sfila la cintura e gli fa capire come va la vita.
1969 :
Enrico farà più attenzione la prossima volta, diventa grande normalmente, fa degli studi, va all'università e diventa una bravo professionista.
2010 :
La polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si unisce ad una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa mettere in prigione.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Giovanni cade dopo una corsa a piedi. Si ferisce il ginocchio e piange. Il maestro lo raggiunge, lo prende in braccio per confortarlo.
1969 :
In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.
2010 :
Il maestro è accusato di perversione su minori e si ritrova disoccupato, si becca 3 anni di prigione con la condizionale.
Giovanni va in terapia per 5 anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e al maestro per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. Il maestro disoccupato è interdetto e si suicida gettandosi da un palazzo. Più tardi Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.
:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
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Eh eh. Oggi è l'era della paranoia. E via alle più disparate speculazioni giudiziarie e monetarie sulle varie paranoie.
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Ciao a tutti :)
vedo che la discussione verte sulla pedagogia..... bhe poco male, forse non è off topic del tutto, infatti secondo me la pedagogia oggi è molto influenzata dal femminismo.
Con l'occasione vorrei dire che, sul fatto di punizioni fisiche leggere come quelle che davano i miei genitori, penso che talvolta, in via eccezionale, in casi estremi, forse anche un docente potrebbe essere giustificato...... questo l'ho pensato adesso (ma non per smentire quello che ho detto nel messaggio precedente) perchè cercando il sito indicatomi da Mik ho poi trovato una notizia di un paio di anni fa sul forum: http://geniv.forumcommunity.net/?t=18439191
L'articolo linkato pare spostato ma si può trovare l'episodio anche in rete (http://tuttovero.italiansite.net/sculacciata.html)
PADOVA - Maestra denunciata e sospesa. Ha sculacciato un bimbo ai centri estivi. Solo una generazione fa un episodio così non avrebbe meritato spazio nei quotidiani, ma oggi si rischia il licenziamento.
Il fatto è avvenuto in un centro estivo del Comune di Padova, gestito da una cooperativa. Alcuni bambini si barricano nella segreteria della scuola, chiudendosi a chiave. Finalmente, quando la maestra riesce a farsi aprire, acciuffa il più tremendo della banda e gli dà una bella sculacciata, di quelle sane come un tempo.
Quando mamma e nonna vengono a sapere dell'accaduto si presentano dai Carabinieri e sporgono formale denuncia. L'animatrice, una psicologa, d'accordo con la cooperativa, si autosospende.
L'assessore alla scuola del comune di Padova ha cercato di minimizzare l'accaduto: "Queste animatrici vedono nell'arco della stagione estiva quasi 2200 bambini e sono solo in 210". Che alcuni bambini siano più vivaci di altri si sa e lo conferma l'assessore stesso: "Il ragazzino è già vivace di suo, la madre stessa ha mostrato dei lividi che il figlio le ha lasciato nei giorni scorsi". E conclude: "Certo che una volta per una sculacciata non cascava mica il mondo..."
Ecchecavolo...... a parte che cosa gli avrà mai fatto per un po' di sculaccioni (poco più che il solletico probabilmente) e allora aspettiamo che la prossima volta quello si butti dalla finestra no?
Ci tengo a sottolineare che dal mio punto di vista se invece di una maestra lo avesse sculacciato un maestro esprimerei ugualmente il mio stesso parere a favore del maestro.
Ciao
Rosa
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Ciao a tutti :)
vedo che la discussione verte sulla pedagogia..... bhe poco male, forse non è off topic del tutto, infatti secondo me la pedagogia oggi è molto influenzata dal femminismo.
Con l'occasione vorrei dire che, sul fatto di punizioni fisiche leggere come quelle che davano i miei genitori, penso che talvolta, in via eccezionale, in casi estremi, forse anche un docente potrebbe essere giustificato...... questo l'ho pensato adesso (ma non per smentire quello che ho detto nel messaggio precedente) perchè cercando il sito indicatomi da Mik ho poi trovato una notizia di un paio di anni fa sul forum: http://geniv.forumcommunity.net/?t=18439191
L'articolo linkato pare spostato ma si può trovare l'episodio anche in rete (http://tuttovero.italiansite.net/sculacciata.html)
PADOVA - Maestra denunciata e sospesa. Ha sculacciato un bimbo ai centri estivi. Solo una generazione fa un episodio così non avrebbe meritato spazio nei quotidiani, ma oggi si rischia il licenziamento.
Il fatto è avvenuto in un centro estivo del Comune di Padova, gestito da una cooperativa. Alcuni bambini si barricano nella segreteria della scuola, chiudendosi a chiave. Finalmente, quando la maestra riesce a farsi aprire, acciuffa il più tremendo della banda e gli dà una bella sculacciata, di quelle sane come un tempo.
Quando mamma e nonna vengono a sapere dell'accaduto si presentano dai Carabinieri e sporgono formale denuncia. L'animatrice, una psicologa, d'accordo con la cooperativa, si autosospende.
L'assessore alla scuola del comune di Padova ha cercato di minimizzare l'accaduto: "Queste animatrici vedono nell'arco della stagione estiva quasi 2200 bambini e sono solo in 210". Che alcuni bambini siano più vivaci di altri si sa e lo conferma l'assessore stesso: "Il ragazzino è già vivace di suo, la madre stessa ha mostrato dei lividi che il figlio le ha lasciato nei giorni scorsi". E conclude: "Certo che una volta per una sculacciata non cascava mica il mondo..."
Ecchecavolo...... a parte che cosa gli avrà mai fatto per un po' di sculaccioni (poco più che il solletico probabilmente) e allora aspettiamo che la prossima volta quello si butti dalla finestra no?
Ci tengo a sottolineare che dal mio punto di vista se invece di una maestra lo avesse sculacciato un maestro esprimerei ugualmente il mio stesso parere a favore del maestro.
Ciao
Rosa
Beh, di questo passo si puo' arrivare a giustificare anche i metodi "educativi" delle scuole dell''800.
Capisco lo stress dell'animatrice psicologa: ovviamente dovrebbe esserci la quantita' di personale necessaria per svolgere bene il lavoro.
Tuttavia, se non e' in grado di svolgere correttamente quel lavoro, puo' sempre cercare un'altra occupazione in un settore dove non possa scaricare il proprio disagio su un bambino.
In quanto all'assessore, se io fossi il suo sindaco, sarebbe gia' stato "dimissionato":il suo dovere istituzionale e' garantire l'efficienza dei servizi pubblici, non addentrarsi in comprensive analisi del disagio lavorativo delle animatrici:garantisca servizi adeguati(con personale adeguato), anche a costo di qualche misura impopolare(tipo aumento di imposte) e vedra' che il" disagio" si ridurra' di molto.
Se a usare violenza al bambino fosse stato un maestro invece di una maestra, avrei licenziato anche lui.
ciao
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...
..se io fossi il ....
Quando sarai padre oppure educatore vedrai queste vicende da un altro punto di vista e non da "talebano" come ti stai mostrando su questo argomento.
Di maestrine in lacrime (oggi sono in due per classi di 20-23 alunni) che non riescono a contenere una classe di scalmanati ne ho gia' sentito parlare, solo che queste notizie non vanno sui giornali, e ti posso assicurare che una maestra in lacrime non e' un esempio per gli alunni che gia' sono in preda del delirio di onnipotenza, a casa, con i loro genitori.
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Quando sarai padre oppure educatore vedrai queste vicende da un altro punto di vista e non da "talebano" come ti stai mostrando su questo argomento.
Di maestrine in lacrime (oggi sono in due per classi di 20-23 alunni) che non riescono a contenere una classe di scalmanati ne ho gia' sentito parlare, solo che queste notizie non vanno sui giornali, e ti posso assicurare che una maestra in lacrime non e' un esempio per gli alunni che gia' sono in preda del delirio di onnipotenza, a casa, con i loro genitori.
I talebani sono specialisti nell'uso della violenza, contro tutti:non approverebbero mai le mie idee sui metodi educativi.
Io invece ne so qualcosa dall'interno essendo uno dei miei piu' intimi amici un insegnante elementare(uno dei pochi uomini superstiti):insegna gia' da parecchi anni e non ha mai avuto bisogno per mantenere l'ordine di usare metodi forti, ne' e' mai finito in lacrime davanti alla sua classe.
E' anche una persona preparata, che non ritiene suo compito solo distribuire voti agli alunni(i miei insegnanti, non solo alle elementari, erano prevalentemente li' per prendersi lo stipendio senza il minimo impegno per la qualita' del loro lavoro).
L'insegnamento richiede impegno, conoscenza della psicologia(del bambino nel caso della scuola primaria) ed anche quel senso di"vocazione" della quale nessuno piu' parla: l'unica "vocazione" rimasta risiede ormai nella preoccupazione costante per il proprio redditto(parlo di maggioranze, non di tutti, ovviamente).
Bambini gia' in preda al delirio di onnipotenza coi loro genitori? Si', e' sempre piu' evidente col passare degli anni. La causa? Si e' passati da un'educazione autoritaria basata sulla violenza(quella che subirono i nostri nonni) ad una educazione iperpermissiva.
Ci si e' dimenticati(i genitori, i padri in particolare) che tra i doveri del genitore verso il proprio figlio c'e' anche quello fondamentale di essere un modello ed una guida: tale ruolo va espletato anche con fermezza, quando necessario: ma fermezza non significa mai violenza(o schiaffi, se preferisci): significa coerenza nelle parole e nei fatti, significa anche dedicare tempo ai figli(magari sottraendolo alla partita domenicale) e non usare la scorciatoia delle botte perche' in realta' ad essere genitori non si e' realmente interessati.
Essere genitori non e' un obbligo ne' tantomeno un diritto, ma farlo al meglio e' un dovere.
ciao
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Si e' passati da un'educazione autoritaria basata sulla violenza(quella che subirono i nostri nonni) ad una educazione iperpermissiva.
Non era un'educazione basata sulla violenza, ma sull'"autorevolezza", la "violenza" il piu' delle volte era solo paventata, e bastava uno sguardo per farsi capire, senza bisogno di alzare le mani.
(tralasciamo i casi di violenza gratuita di genitori alcolizzati o psicologicamente instabili)
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Non era un'educazione basata sulla violenza, ma sull'"autorevolezza", la "violenza" il piu' delle volte era solo paventata, e bastava uno sguardo per farsi capire, senza bisogno di alzare le mani.
(tralasciamo i casi di violenza gratuita di genitori alcolizzati o psicologicamente instabili)
Bastava uno sguardo per far capire cosa? Che sarebbero potute arrivare le botte?
L'autorevolezza e' un'altra cosa, non si fonda sulla paura.
ciao
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L'autorevolezza e' un'altra cosa, non si fonda sulla paura.
E su cosa si fonda?
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E su cosa si fonda?
Sul rispetto.
Comunque secondo me, restando in tema, una sculacciata quando ci vuole ci vuole. E anche qualche schiaffetto, non forte ma ben calibrato non guasta mai. Ovviamente sempre quando ci vuole, non certo gratuitamente.
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E su cosa si fonda?
Sul riconoscimento del ruolo razionale che svolge per il soggetto, l'autorita' sulla paura della sanzione.
ciao
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Sul rispetto.
L'autorità si fonda sul rispetto? Mmmmmmh, deboluccia...
Sul riconoscimento del ruolo razionale che svolge per il soggetto...
Quindi mi vorresti dire (ad es.) che agli USA viene riconosciuta la sua autorità attraverso il ruolo razionale che svolge per le nazioni alleate e non perchè ha l'esercito più potente sulla faccia della terra?
l'autorita' sulla paura della sanzione.
Ecco qui mi sembra che diciamo la stessa cosa. L'autorità si fonda sulla paura...
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L'autorità si fonda sul rispetto? Mmmmmmh, deboluccia...
Quindi mi vorresti dire (ad es.) che agli USA viene riconosciuta la sua autorità attraverso il ruolo razionale che svolge per le nazioni alleate e non perchè ha l'esercito più potente sulla faccia della terra?
Ecco qui mi sembra che diciamo la stessa cosa. L'autorità si fonda sulla paura...
No, agli U.S.A. viene riconosciuta la sua autorita' per il potere economico e militare che (per ora ) detiene: decaduti questi, non le verra' riconosciuta alcuna autorita' superiore.
Poi, non ritengo che svolgano alcun ruolo razionale rispetto ai loro alleati:guidarli come potenza egemone nel controllo del resto del mondo e' funzionale agli interessi dell'occidente, ma non e' razionale: per autorevolezza(autorita' razionale) intendo quella che ha per scopo lo sviluppo dell'altro secondo le sue inclinazioni e la sua elevazione al mio stesso grado(il maestro rispetto all'allievo) e non il suo sfruttamento per scopi propri di chi detiene l'autorita'(un padre che forza il figlio a primeggiare sempre per compensare cosi' il suo senso di fallimento esistenziale, per esempio).
ciao
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Non confondete l'autorita' con l'autorevolezza.
l'autorita' e' conferita da qualcun'altro, l'autorevolezza si conquista.
La paura per un bambino puo' essere rappresentata da una sculacciata o la perdita del suo giocattolo preferito, per un'adolescente puo essere perdere la paghetta, per una "bambinone" che si debba lavare, stirare e prepararsi da mangiare da solo....
Ci sono tanti modi per punire senza violenza; Mik, sei troppo limitativo quando associ l'autorevolezza alla paura della violenza.
L'autorevolezza e' anche mantenere quello che si promette, nel bene e nel male.
Dire ad un bambino " se prendi brutti voti a scuola niente play station" ed il bambino prende brutti voti ed i genitori non mantengono la promessa, negandogli l'uso della play station, perdono sia di autorevolezza che di autorita' e fanno credere al bambino che lui e' superiore alle eventuali imposizioni dei genitori.
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Non confondete l'autorita' con l'autorevolezza.
l'autorita' e' conferita da qualcun'altro, l'autorevolezza si conquista.
La paura per un bambino puo' essere rappresentata da una sculacciata o la perdita del suo giocattolo preferito, per un'adolescente puo essere perdere la paghetta, per una "bambinone" che si debba lavare, stirare e prepararsi da mangiare da solo....
Ci sono tanti modi per punire senza violenza; Mik, sei troppo limitativo quando associ l'autorevolezza alla paura della violenza.
L'autorevolezza e' anche mantenere quello che si promette, nel bene e nel male.
Dire ad un bambino " se prendi brutti voti a scuola niente play station" ed il bambino prende brutti voti ed i genitori non mantengono la promessa, negandogli l'uso della play station, perdono sia di autorevolezza che di autorita' e fanno credere al bambino che lui e' superiore alle eventuali imposizioni dei genitori.
Non ho associato l'autorevolezza alla paura della violenza, ho associato l'autoritarismo(autorita' irrazionale) alla paura della violenza.
L'autorita' razionale (autorevolezza) e' basata su consenso e rispetto reciproci(il bambino per primo necessita di questo tipo di autorita'); l'autoritarismo (autorita' irrazionale) e' basata sul potere e l'imposizione(e spesso la violenza).
L'autorita' razionale e' nell'interesse dello sviluppo del bambino; l'autorita' irrazionale e' principalmente volta a soddisfare necessita' dell'adulto,suoi problemi esistenziali irrisolti e scaricati sul figlio.
Ci sono certo vari tipi di paure, ma l'abuso fisico veicola mancanza di rispetto e di considerazione per la dignita' del bambino; la perdita della "paghetta" e' di altra portata.
Il resto del tuo discorso lo condivido.
ciao
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ciao Mik, bhe su questo passo mi trovi impreparata perchè non so quali fossero i metodi "educativi" delle scuole italiane nell''800 ma posso ipotizzare che fossero piuttosto cruenti e quindi che dio ce ne liberi e scampi....... Comunque parlando di un intervento fisico leggero (chiamalo pure violenza tanto il concetto di violenza è realtivo) come evento che capita solo eccezionalmente e in casi di potenziale pericolo di morte come appunto quello dell'articolo (sì, pericolo di morte perchè è già successo che alunni fuori controllo siano caduti dalla finestra nonostante una quantità adeguata di sorveglianza) credo che non ci sia assolutamente il rischio di un ritorno alla disciplina violenta del passato.
E' ovvio che la maestra ha violato una legge dello stato sculacciando quel bambino (l'avrebbe violata anche se solo lo avesse toccato con un dito senza un giustificato motivo) tuttavia siccome è una psicologa suppongo che ne sappia ben di più di me che sono solo al primo anno in fatto di conoscenza, empatia e psicologia infantile e credo che abbia eseguito correttamente quel che in quella specifica contingenza era necessario fare secondo la personalità del bambino, escludendo che abbia scaricato il proprio disagio su un bambino. Certo resta il fatto che così ha violato la legge italiana....... e che ha procurato del male al bambino (ma a detta dei miei fratelli un po' di sculacciate sui calzoncini fanno solo il solletico e non male) ma almeno ha evitato che quel bambino si facesse male davvero.
Ciao
Rosa
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Quando sarai padre oppure educatore vedrai queste vicende da un altro punto di vista e non da "talebano" come ti stai mostrando su questo argomento.
perché talebano? a me non sembra.
sui metodi educativi ci son sempre state divergenze, perché è vero che non servono, come è vero che non causano danni da doverle proibire per legge.
cmq no agli insegnanti per me. non li possono usare come metodo educativo. hanno un autorità già pesante. possono renderti un anno scolastico d'inferno, riempirti di compiti, buttarti fuori, umiliarti in tanti modi davanti a tutti i compagni, sospenderti, spifferare tutto ai genitori.ne hanno di mezzi per tenerti buono.
senza sottovalutare lo strapotere che hanno nel formare tutta la tua concezione morale.
è molto interessante quello che scrive mik, condivido.
una domanda: c'è chi dice che il figlio deve avere paura della punizione che il genitore applicherà se sgarra...
ma a nessuno di voi è accaduto di aver paura di deludere i genitori? non di loro o quello che ti faranno, ma di deluderli e basta?
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Di maestrine in lacrime (oggi sono in due per classi di 20-23 alunni) che non riescono a contenere una classe di scalmanati ne ho gia' sentito parlare, solo che queste notizie non vanno sui giornali, e ti posso assicurare che una maestra in lacrime non e' un esempio per gli alunni che gia' sono in preda del delirio di onnipotenza, a casa, con i loro genitori.
Ciao Cassiodoro, sono molto d'accordo con la tua osservazione e apro un "piccolo" off topic anche se non c'entra nè con la questione maschile o con il femminismo nè con la pedagogia o con le punizioni:
http://www.metromaschile.it/forum/off-topic/violenza-scilastica/msg18641/#msg18641
Ciao
Rosa
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Mik, si vede che hai studiato, ma non pedagogia.
Il bambino ha bisogno di conoscere quali sono i suoi limiti, che gli devono essere prima spiegati e poi IMPOSTI. Nell'adolescenza cerchera' di spostare questi limiti sempre piu' in avanti, in aperta sfida con i genitori, cercando "conforto" e "confronto" proprio nella forza di contenimento dei genitori.
E quando supera questi limiti sa che andra' incontro alla recriminazione dei genitori che, nei limiti del rispetto per il figlio e per la sua educazione, gli impartiscono la PUNIZIONE ADATTA AL MOMENTO ED ALLA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE, spiegandogli il motivo per cui viene punito.
Solo così il bambino capisce quali sono i paletti che non deve superare e che anche i genitori DEVONO ESSERE RISPETTATI.
Non e' che voglio fare una lezione di pedagogia, anche perche' non ne ho i titoli, ma ti sei spostato troppo sulla violenza gratuita ai bambini, confondendo la sculacciata con le percosse gratuite, o con le sberle ripetitive al minimo sgarro, inserendo l'autoritarismo in questa discussione; autoritarismo che, penso tutti noi, detestiamo e non condividiamo.
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Ragazzi, io non ne so molto di pedagogia (certo studio psicologia e prenderò l'indirizzo pedagogico...... e forse farò l'animatrice in futuro o almeno credo che mi piacerebbe farlo) ma vi assicuro che non si può parlare di autorevolezza separando questa dall'autorità. Cioè per essere autorevoli bisogna necessariamente essere anche autoritari. E' solo un errore concettuale molto di moda quello di dividere le due cose.
Quanto ai provvedimenti educativi di tipo sanzionante come i castighi e il togliere la play station so che oggi non hanno senso perchè non funzionano infatti poi il bambino va giocare dall'amichetto e non puoi certo chiuderlo dentro in casa altrimenti è sequestro e maltrattamento di minore e po anche se lo chiudi in casa è poco ma sicuro che tanto esce lo stesso che ci piaccia o meno....... lo fanno tutti infatti.
ciao
Rosa
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Quanto ai provvedimenti educativi di tipo sanzionante come i castighi e il togliere la play station so che oggi non hanno senso perchè non funzionano infatti poi il bambino va giocare dall'amichetto e non puoi certo chiuderlo dentro in casa altrimenti è sequestro e maltrattamento di minore e po anche se lo chiudi in casa è poco ma sicuro che tanto esce lo stesso che ci piaccia o meno....... lo fanno tutti infatti.
ciao
Rosa
se tenerlo in casa un giorno è già maltrattamento, quindi immagino che anche tu oggi escludi le punizioni corporali?
PS: però ...voglio.... dire un figlio che ti scappa di casa e non se ne accorge nessuno o ha già 18 anni o se è un bambino ,sti genitori son dei disgraziati :unsure:
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Mik, scusami non te la prendere affatto, non ti critico e assolutamente non voglio giudicare nessuno........ sono solo curiosa e giovane....... e mi chiedo se questa tua avversità verso la disciplina non ti derivi da forme di violenza vera e propria subite durante l'infanzia, la fanciullezza e l'adolescenza....... te lo chiedo perchè se c'è una cosa certa è che la visione educativa cosiddetta "milleriana empatica nonviolenta", che pare essere esattamente la tua, è sostenuta in genere da soggetti in qualche modo complessati a causa di un negativo passato disciplinare, e non è una visione corretta ma utopistica che non è sostenibile scientificamente e nei fatti.
Ciao
rosa
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non li possono usare come metodo educativo. hanno un autorità già pesante. possono renderti un anno scolastico d'inferno, riempirti di compiti, buttarti fuori, umiliarti in tanti modi davanti a tutti i compagni, sospenderti, spifferare tutto ai genitori.ne hanno di mezzi per tenerti buono.
senza sottovalutare lo strapotere che hanno nel formare tutta la tua concezione morale.
Infatti avevo scritto piu' su che "Ci sono tanti modi per punire senza violenza."
Riprendo dal 3D di rosa-92
http://www.metromaschile.it/forum/off-topic/violenza-scilastica/msg18641/#msg18641
A chi gli chiede un commento, lui risponde razionalizzando con fare distaccato: «Ciò che sta capitando qua è solo la punta di un iceberg. In realtà è la scuola a essere in crisi: gli istituti sono in balia di ragazzi che, non venendo mai puniti per il loro comportamento, travalicano ogni limite, si sentono invincibili e minacciano tutti, professori compresi».
Fonte: www.lastampa.it - 12/12/2007
non so quali fossero i metodi "educativi" delle scuole italiane nell''800 ma posso ipotizzare che fossero piuttosto cruenti e quindi che dio ce ne liberi e scampi.......
Non mi ricordo che i sistemi di educazione italiani siano mai stati infarciti di "punizioni corporali" di ispirazione inglese.
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Ragazzi, io non ne so molto di pedagogia (certo studio psicologia e prenderò l'indirizzo pedagogico...... e forse farò l'animatrice in futuro o almeno credo che mi piacerebbe farlo) ma vi assicuro che non si può parlare di autorevolezza separando questa dall'autorità. Cioè per essere autorevoli bisogna necessariamente essere anche autoritari. E' solo un errore concettuale molto di moda quello di dividere le due cose.
Quanto ai provvedimenti educativi di tipo sanzionante come i castighi e il togliere la play station so che oggi non hanno senso perchè non funzionano infatti poi il bambino va giocare dall'amichetto e non puoi certo chiuderlo dentro in casa altrimenti è sequestro e maltrattamento di minore e po anche se lo chiudi in casa è poco ma sicuro che tanto esce lo stesso che ci piaccia o meno....... lo fanno tutti infatti.
ciao
Rosa
Scusa, prima scrivi che autorevolezza ed autorita' non si possono separare (puoi essere un'autorita' ma puoi anche essere completamente incompetente tanto da perdere autorevolezza fino a che ti esonerano e perdere anche l'autorita'), e poi ti fai venire la paura con il "sequestro e maltrattamento di minore" perche' i genitori non gli permettono di uscire di casa?
Vedi che sei gia' tu che togli "autorevolezza" ai genitori, nonostante questi hanno "l'autorita'" sui minori.
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se tenerlo in casa un giorno è già maltrattamento, quindi immagino che anche tu oggi escludi le punizioni corporali
Scusa, prima scrivi che autorevolezza ed autorita' non si possono separare (puoi essere un'autorita' ma puoi anche essere completamente incompetente tanto da perdere autorevolezza fino a che ti esonerano e perdere anche l'autorita'), e poi ti fai venire la paura con il "sequestro e maltrattamento di minore" perche' i genitori non gli permettono di uscire di casa?
Vedi che sei gia' tu che togli "autorevolezza" ai genitori, nonostante questi hanno "l'autorita'" sui minori.
Ma guarda........ dal punto di vista teorico qualsiasi costrizione è una violenza....... e poco conta per me che cosa sia.... perchè il concetto di violenza è relativo al destinatario appunto come ho già detto........ comunque il fatto è che la legge italiana non punisce (per ora) il genitore che sculaccia un figlio ma lo punisce se lo sequestra in casa.... e infatti qua la violenza è di due tipi diversi anche se comunque fisici e psicologici. La punizione corporale più crudele infatti è proprio la privazione della libertà di spostamento, quindi appunto il sequestro in casa (o in camera o in ripostiglio).
ciao
rosa
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Mik, si vede che hai studiato, ma non pedagogia.
Il bambino ha bisogno di conoscere quali sono i suoi limiti, che gli devono essere prima spiegati e poi IMPOSTI. Nell'adolescenza cerchera' di spostare questi limiti sempre piu' in avanti, in aperta sfida con i genitori, cercando "conforto" e "confronto" proprio nella forza di contenimento dei genitori.
E quando supera questi limiti sa che andra' incontro alla recriminazione dei genitori che, nei limiti del rispetto per il figlio e per la sua educazione, gli impartiscono la PUNIZIONE ADATTA AL MOMENTO ED ALLA GRAVITA' DELLA SITUAZIONE, spiegandogli il motivo per cui viene punito.
Solo così il bambino capisce quali sono i paletti che non deve superare e che anche i genitori DEVONO ESSERE RISPETTATI.
Non e' che voglio fare una lezione di pedagogia, anche perche' non ne ho i titoli, ma ti sei spostato troppo sulla violenza gratuita ai bambini, confondendo la sculacciata con le percosse gratuite, o con le sberle ripetitive al minimo sgarro, inserendo l'autoritarismo in questa discussione; autoritarismo che, penso tutti noi, detestiamo e non condividiamo.
Infatti non ho studiato pedagogia.
Non credo che la violenza (anche solo la sculacciata) sia cosa di poco conto:ovviamente non penso neanche che sia un tentato omicidio. Il percuotere e' minacciare l'integrita' del corpo:la violenza fisica e' simbolicamente un attacco alla vita: da cio' discende la sua inaccettabilita'.
Non penso che un genitore possa essere sempre autocontrollato, nel senso che puo' capitare che pressato da stress e dal comportamento del bambino, possa avere una reazione violenta tipo uno schiaffo:in questo caso deve scusarsi col bambino e spiegargliene i motivi(nei limiti di comprensione dello stesso,naturalmente).
Il bambino ha bisogno di limiti, non c'e' dubbio: limiti stabiliti nell'interesse dello suo sviluppo e delle sue attitudini, di regole ma non di autoritarismi unilaterali: per es. se e' regola di buona educazione la puntualita', cio' deve valere per tutti in casa, non solo per il figlio.
ciao
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"
Non mi ricordo che i sistemi di educazione italiani siano mai stati infarciti di "punizioni corporali" di ispirazione inglese.
beh non oggi. i nostri padri e nonni credo di si invece...almeno a sentir loro ...
cmq ho riletto con attenzione anche i tuoi post cassiodoro, condivido molto su ciò che hai scritto, soprattutto il mantenere la promessa sia nel bene che nel male.
poi sul discorso botte o non botte...è solo qui che vi sono divergenze.
secondo me un castigo è un ottimo metodo come e forse più delle botte.
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Mik, scusami non te la prendere affatto, non ti critico e assolutamente non voglio giudicare nessuno........ sono solo curiosa e giovane....... e mi chiedo se questa tua avversità verso la disciplina non ti derivi da forme di violenza vera e propria subite durante l'infanzia, la fanciullezza e l'adolescenza....... te lo chiedo perchè se c'è una cosa certa è che la visione educativa cosiddetta "milleriana empatica nonviolenta", che pare essere esattamente la tua, è sostenuta in genere da soggetti in qualche modo complessati a causa di un negativo passato disciplinare, e non è una visione corretta ma utopistica che non è sostenibile scientificamente e nei fatti.
Ciao
rosa
Grazie dell'interessamento, Rosa: ti posso rassicurare che vengo da una famiglia dove non e' mai stata usata la violenza (schiaffi inclusi): entrambi i miei genitori avevano questa idea.
Loro credevano fortemente (e applicavano nella quotidianita') il rispetto per gli altri.
Non so se la posizione che tu definisci "milleriana empatica nonviolenta" (ne deduco che cosi' venga definita nel tuo corso di studi) abbia origine dai maltrattamenti subiti; a me risulta che di solito i maltrattati tendano spesso ad identificarsi con l'aggressore e ad imitarne i comportamenti violenti in eta' adulta (e cio' credo valga anche per molti che subiscono molestie da parte di pedofili nell'infanzia).
ciao
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perché talebano? a me non sembra.
sui metodi educativi ci son sempre state divergenze, perché è vero che non servono, come è vero che non causano danni da doverle proibire per legge.
cmq no agli insegnanti per me. non li possono usare come metodo educativo. hanno un autorità già pesante. possono renderti un anno scolastico d'inferno, riempirti di compiti, buttarti fuori, umiliarti in tanti modi davanti a tutti i compagni, sospenderti, spifferare tutto ai genitori.ne hanno di mezzi per tenerti buono.
senza sottovalutare lo strapotere che hanno nel formare tutta la tua concezione morale.
è molto interessante quello che scrive mik, condivido.
una domanda: c'è chi dice che il figlio deve avere paura della punizione che il genitore applicherà se sgarra...
ma a nessuno di voi è accaduto di aver paura di deludere i genitori? non di loro o quello che ti faranno, ma di deluderli e basta?
Credo che tutti i figli desiderino non deludere i genitori.
Tutti i figli vengono alla luce con un istinto innato di attaccamento e di bisogno dell'accettazione, dell'amore e del rispetto dei genitori.
E tutti onorano i propri genitori.
Questa penso sia la condizione di partenza(con diverse sottolineature date dal temperamento individuale).
Poi interviene la relazione con l'adulto, le idee educative della propria societa'(il padre del giudice Schreber, esempio notevole di pedagogia: 2 suoi figli morti suicidi): da li' molti problemi iniziano.
ciao
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ti posso rassicurare che vengo da una famiglia dove non e' mai stata usata la violenza (schiaffi inclusi): entrambi i miei genitori avevano questa idea.
Loro credevano fortemente (e applicavano nella quotidianita') il rispetto per gli altri.
:) Bhe mi fa piacere. Anch'io non sono mai stata maltrattata e anzi molto rispettata...... però evidentemente questo non incide più di tanto sui concetti che poi ci facciamo da adulti sull'educazione (con o senza studi pedagogici) infatti nonostante tutto io e te non la pensiamo allo stesso modo. Io obiettivamente sulle punizioni fisiche leggere non vedo violenza verso l'integrità del fanciullo nè sulla base delle mie considerazioni soggettive nè stando alle considerazioni obiettive dei miei fratelli.
a me risulta che di solito i maltrattati tendano spesso ad identificarsi con l'aggressore e ad imitarne i comportamenti violenti in eta' adulta (e cio' credo valga anche per molti che subiscono molestie da parte di pedofili nell'infanzia).
No no no, in realtà è assolutamente indifferente. La coazione a ripetere di Alice Miller è più una teoria che una verità. I bambini che subiscono maltrattamenti hanno le stesse probabilità di perpetuarle che hanno quelli che non ne subiscono e viceversa chi non ne subisce ha le stesse probabilità di perpetuarle di chi ne subisce. La stampa riporta che "secondo le ricerche hanno maggiori probabilità di sviluppare comportamenti antisociali" perchè non riporta tutta la ricerca eistente per ovvie ragioni di sistema. Infatti si tende a censurare gli studi che dimostrano che non vi è correlazione rilevante, si ha un silenzio stampa ed è difficile trovarne su Internet a meno che non si abbiano fonti precise all'università riguardo a siti collegati agli istituti americani di psicopedagogia.
Ciao
Rosa
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Mik, scusami non te la prendere affatto, non ti critico e assolutamente non voglio giudicare nessuno........ sono solo curiosa e giovane....... e mi chiedo se questa tua avversità verso la disciplina non ti derivi da forme di violenza vera e propria subite durante l'infanzia, la fanciullezza e l'adolescenza....... te lo chiedo perchè se c'è una cosa certa è che la visione educativa cosiddetta "milleriana empatica nonviolenta", che pare essere esattamente la tua, è sostenuta in genere da soggetti in qualche modo complessati a causa di un negativo passato disciplinare, e non è una visione corretta ma utopistica che non è sostenibile scientificamente e nei fatti.
Ciao
rosa
a me non sembra che mik sia contro la disciplina, anzi.
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:) Bhe mi fa piacere. Anch'io non sono mai stata maltrattata e anzi molto rispettata...... però evidentemente questo non incide più di tanto sui concetti che poi ci facciamo da adulti sull'educazione (con o senza studi pedagogici) infatti nonostante tutto io e te non la pensiamo allo stesso modo. Io obiettivamente sulle punizioni fisiche leggere non vedo violenza verso l'integrità del fanciullo nè sulla base delle mie considerazioni soggettive nè stando alle considerazioni obiettive dei miei fratelli.
No no no, in realtà è assolutamente indifferente. I bambini che subiscono maltrattamenti hanno le stesse probabilità di perpetuarle che hanno quelli che non ne subiscono e viceversa chi non ne subisce ha le stesse probabilità di perpetuarle di chi ne subisce. La stampa riporta che "secondo le ricerche hanno maggiori probabilità di sviluppare comportamenti antisociali" perchè non riporta tutta la ricerca eistente per ovvie ragioni di sistema. Infatti si tende a censurare gli studi che dimostrano che non vi è correlazione rilevante, si ha un silenzio stampa ed è difficile trovarne su Internet a meno che non si abbiano fonti precise all'università riguardo a siti collegati agli istituti americani di psicopedagogia.
Ciao
Rosa
Forse ho capito male, ma mi sembra che prima avessi sostenuto che una posizione ostile ai metodi disciplinari originasse spesso da violenze fisiche subite nell'infanzia: quindi devo dedurre da cio' che ora scrivi che la violenza sui bambini generi solo una visione ostile alla stessa e mai comportamenti tipo introiezione del modello violento adulto con conseguente imitazione successiva?
Mi piacerebbe sapere quali autori sostengano questa ipotesi.
ciao
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a me non sembra che mik sia contro la disciplina, anzi.
Sì ok, sottintendevo alla disciplina fisica dove mi pare il suo pensare è identico a quello milleriano che condanna al 100% anche il più leggero intervento manuale (senza contare che la Miller definisce deleteri anche un bel po' di interventi anche non manuali e per nulla violenti, spesso adducendo prove scientifiche che non solo non sono prove ma addirittura nemmeno ipotesi condivise ma solo sue personali considerazione dettate da un spirito tendenzialmente femminista........ ma qua andrei decisamente fuori tema creando un topic noiosissimo e lunghissimo).
Ciao
rosa
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a me non sembra che mik sia contro la disciplina, anzi.
Esatto, Giulia.
ciao
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Sì ok, sottintendevo alla disciplina fisica dove mi pare il suo pensare è identico a quello milleriano che condanna al 100% anche il più leggero intervento manuale (senza contare che la Miller definisce deleteri anche un bel po' di interventi anche non manuali e per nulla violenti, spesso adducendo prove scientifiche che non solo non sono prove ma addirittura nemmeno ipotesi condivise ma solo sue personali considerazione dettate da un spirito tendenzialmente femminista........ ma qua andrei decisamente fuori tema creando un topic noiosissimo e lunghissimo).
Ciao
rosa
Ma tu cosa intendi per "spirito tendenzialmente femminista" ?
ciao
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Forse ho capito male, ma mi sembra che prima avessi sostenuto che una posizione ostile ai metodi disciplinari originasse spesso da violenze fisiche subite nell'infanzia: quindi devo dedurre da cio' che ora scrivi che la violenza sui bambini generi solo una visione ostile alla stessa e mai comportamenti tipo introiezione del modello violento adulto con conseguente imitazione successiva?
Mi piacerebbe sapere quali autori sostengano questa ipotesi.
ciao
No no no, non ho detto "mai" ho detto solo "indifferentemente" infatti secondo la casistica si ha un 50% e 50%. La coazione a ripetere (concetto fatto anche tuo) è una teoria sostenuta coi denti da Alice Miller, ma ci sono molti psicanalisti che la sconfessano al punto che la Miller (permalosamente) si è ritirata dall'albo degli pscicanalisti bocciando a suo dire tutto il sistema pedagogico perchè secondo lei solo il suo era quello vero e giusto. E infatti i milleriani fanno della sua dottrina un vero e proprio dogma, spesso e volentieri adducendo ideologie fantascientifiche. Diciamo che della Miller obiettivamente è buono solo un 90% di quello che ha scritto.......... e non è amata da tutti (dalle femministe bambiniste invece di sicuro è amata moltissimo).
Ciao
Rosa
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No no no, non ho detto "mai" ho detto solo "indifferentemente" infatti secondo la casistica si ha un 50% e 50%. La coazione a ripetere (concetto fatto anche tuo) è una teoria sostenuta coi denti da Alice Miller, ma ci sono molti psicanalisti che la sconfessano al punto che la Miller (permalosamente) si è ritirata dall'albo degli pscicanalisti bocciando a suo dire tutto il sistema pedagogico perchè secondo lei solo il suo era quello vero e giusto. E infatti i milleriani fanno della sua dottrina un vero e proprio dogma, spesso e volentieri adducendo ideologie fantascientifiche. Diciamo che della Miller obiettivamente è buono solo un 90% di quello che ha scritto.......... e non è amata da tutti (dalle femministe bambiniste invece di sicuro è amata moltissimo).
Ciao
Rosa
Quindi, se ho capito bene ,il 50% dei bambini maltrattati diventano a loro volta abusanti.
E quanti di quelli non abusati diventano violenti in eta' adulta?
ciao
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Ma tu cosa intendi per "spirito tendenzialmente femminista" ?
Nel caso dell'educazione la tendenza a mescolare la pedagogia con le proprie convinzioni femministe. Infatti, per esempio, esprimere un concetto come quello che oltre alla liberazione della donna urge la liberazione del bambino, non mi sembra un pensiero avulso da spirito non femminista..... e lo fanno tutti (quasi tutti, tranne te) i milleriani.
Ciao
Rosa
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Sì ok, sottintendevo alla disciplina fisica dove mi pare il suo pensare è identico a quello milleriano che condanna al 100% anche il più leggero intervento manuale (senza contare che la Miller definisce deleteri anche un bel po' di interventi anche non manuali e per nulla violenti, spesso adducendo prove scientifiche che non solo non sono prove ma addirittura nemmeno ipotesi condivise ma solo sue personali considerazione dettate da un spirito tendenzialmente femminista........ ma qua andrei decisamente fuori tema creando un topic noiosissimo e lunghissimo).
Ciao
rosa
ma secondo me non si tratta di condannare o approvare un metodo. il punto è applicare per primi il metodo educativo che si crede più giusto, senza imporlo a tutti. non credo che la sculacciata o lo schiaffetto siano più efficaci, per tanto non credendoci io per prima non le posso applicare, non sarei coerente e secondo me si percepisce. con tutto il rispetto le varie miller possono limitarsi a dire la loro, anche rafforzando con tutti i dati e i documenti che vogliono a loro favore. chi sarà convinto del contrario, se applicherà il verbo miller non sarà convincente . un genitore deve essere soprattutto il più possibile coerente, non deve insegnare qualcosa in cui non crede né per paura di passare agli occhi altrui o troppo buono o troppo severo.
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E quanti di quelli non abusati diventano violenti in eta' adulta?
Circa il 55%
(e circa il 70 da adolescenti)
Ciao
rosa
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ma secondo me non si tratta di condannare o approvare un metodo. il punto è applicare per primi il metodo educativo che si crede più giusto, senza imporlo a tutti. non credo che la sculacciata o lo schiaffetto siano più efficaci, per tanto non credendoci io per prima non le posso applicare, non sarei coerente e secondo me si percepisce. con tutto il rispetto le varie miller possono limitarsi a dire la loro, anche rafforzando con tutti i dati e i documenti che vogliono a loro favore. chi sarà convinto del contrario, se applicherà il verbo miller non sarà convincente . un genitore deve essere soprattutto il più possibile coerente, non deve insegnare qualcosa in cui non crede né per paura di passare agli occhi altrui o troppo buono o troppo severo.
Se una teoria l'ha appresa solo dai libri ma non la sente sua e la applica magari perche' e' di moda rischia di fare piu danni ancora.
ciao
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ma secondo me non si tratta di condannare o approvare un metodo. il punto è applicare per primi il metodo educativo che si crede più giusto, senza imporlo a tutti. non credo che la sculacciata o lo schiaffetto siano più efficaci, per tanto non credendoci io per prima non le posso applicare, non sarei coerente e secondo me si percepisce. con tutto il rispetto le varie miller possono limitarsi a dire la loro, anche rafforzando con tutti i dati e i documenti che vogliono a loro favore. chi sarà convinto del contrario, se applicherà il verbo miller non sarà convincente . un genitore deve essere soprattutto il più possibile coerente, non deve insegnare qualcosa in cui non crede né per paura di passare agli occhi altrui o troppo buono o troppo severo.
Infatti ti do ragione pienamente. Io posso studiare tutto quello voglio e credere di una cosa alla Miller e di un'altra alla Baumrind (che è non-milleriana) ma alla fine educherò i miei eventuali figli secondo quello che penso anzitutto con il cuore e non troppo con il cervello o gli studi degli studiosi.
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Circa il 55%
(e circa il 70 da adolescenti)
Ciao
rosa
Il 70% di bambini non maltrattati nell'infanzia diventano violenti? Ma il campione su cui hanno fatto lo studio da chi era formato?
Non mi sembra, per fortuna, che i cronicamente violenti nella societa'(anche in quella U.S.A., se gli studi sono americani) raggiungano percentuali cosi' elevate.
ciao
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Il 70% di bambini non maltrattati nell'infanzia diventano violenti? Ma il campione su cui hanno fatto lo studio da chi era formato?
Non mi sembra, per fortuna, che i cronicamente violenti nella societa'(anche in quella U.S.A., se gli studi sono americani) raggiungano percentuali cosi' elevate.
ciao
Cronicamente violenti è un altro discorso. Per violenza standard ci sono svariati studi presentati alla American Psychological Association anche nel sito. Sono cose pallose da leggere. In una scala in cui risulta una parabola della persone violente che va dal bianco al rosso, i più violenti si inseriscono nella zona bianca, cioè quelli che non subivano punizioni fisiche da bambini, e nella parte estrema della zona rossa, cioè quelli subivano violenze molto gravi sia fisiche che psicologiche. Nel mezzo della zona gialla ci sono quelle che subivano la "sculacciatura leggera" ed è la zona dove i violenti sono meno numerosi. Per l'Italia ci sono informazioni su percentuali altissime anche nel sito del SERT (da mettersi le mani sui capelli, solo che i genitori fanno finta di non vedere). Non è un caso nemmeno che il bullismo sia sempre più un fenomeno circoscritto alle classi di "famiglie bene" dove i pargoli non vengono mai toccati ma anzi coccolati ad oltranza e viziati.
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Ci sono svariati studi presentati alla American Psychological Association anche nel sito. Sono cose pallose da leggere. In una scala in cui risulta una parabola della persone violente che va dal bianco al rosso, i più violenti si inseriscono nella zona bianca, cioè quelli che non subivano punizioni fisiche da bambini, e nella parte estrema della zona rossa, cioè quelli subivano violenze molto gravi sia fisiche che psicologiche. Nel mezzo della zona gialla ci sono quelle che subivano la "sculacciatura leggera" ed è la zona dove i violenti sono meno numerosi. Per l'Italia ci sono informazioni su percentuali altissime anche nel sito del SERT (da mettersi le mani sui capelli, solo che i genitori fanno finta di non vedere). Non è un caso nemmeno che il bullismo sia sempre più un fenomeno circoscritto alle classi di "famiglie bene" dove i pargoli non vengono mai toccati ma anzi coccolati ad oltranza e viziati.
Molto interessante, grazie.
ciao
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Ragazzi, io non ne so molto di pedagogia (certo studio psicologia e prenderò l'indirizzo pedagogico...... e forse farò l'animatrice in futuro o almeno credo che mi piacerebbe farlo) ma vi assicuro che non si può parlare di autorevolezza separando questa dall'autorità. Cioè per essere autorevoli bisogna necessariamente essere anche autoritari. E' solo un errore concettuale molto di moda quello di dividere le due cose.
Quanto ai provvedimenti educativi di tipo sanzionante come i castighi e il togliere la play station so che oggi non hanno senso perchè non funzionano infatti poi il bambino va giocare dall'amichetto e non puoi certo chiuderlo dentro in casa altrimenti è sequestro e maltrattamento di minore e po anche se lo chiudi in casa è poco ma sicuro che tanto esce lo stesso che ci piaccia o meno....... lo fanno tutti infatti.
ciao
Rosa
Pensa a Ghandi :massima autorevolezza (su quasi tutto il popolo indiano, e non solo), niente autoritarismo.
ciao
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ma quelli picchiati nonviolenti, non è che ci hanno altri problemi?
tipo che continuano a prenderle anche da grandi?
un ragazzino che conoscevo era così, i genitori erano molto severi.
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Non confondete l'autorita' con l'autorevolezza.
Due facce della stessa medaglia. Scava e scava e alla fine vedi che ti spunta...
;)
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Pensa a Ghandi :massima autorevolezza (su quasi tutto il popolo indiano, e non solo), niente autoritarismo.
ciao
A studiare il Ghandismo (non so come si dice) ci penserò, ma sinceramente dal poco che ho letto temo che chi viva secondo quell'ideologia sarà un adulto ben che complessato.....
Crescendo secondo un'educazione così nonviolenta, si sarà intrisi di altre forme di violenza........ va bhe lasciamo stare non mi ci addentro è troppo complicato :)
grazie della chiacchierata ^_^
ciao
Rosa
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ma quelli picchiati nonviolenti, non è che ci hanno altri problemi?
tipo che continuano a prenderle anche da grandi?
un ragazzino che conoscevo era così, i genitori erano molto severi.
:blink: anche da grande?
Ma uno grandicello non se le fa mica dare.......... può benissimo scappare o rivoltarsi indietro...
Forse ci ha sì altri problemi........ magari, che so, gli piace prenderle..... oppure, che so, gliele danno con una piuma.... insomma il mondo è matto eheheh :rolleyes:
A parte gli scherzi, non so risponderti....
Ciao
Rosa
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Crescendo secondo un'educazione così nonviolenta, si sarà intrisi di altre forme di violenza
tipo?
quindi un fondo di verità c'è supporre che la violenza , anche sottoforma di metodo educativo, sia un mezzo per sfogarsi - perché i figli ti hanno fatto sclerare?
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La coazione a ripetere di Alice Miller è più una teoria che una verità. I bambini che subiscono maltrattamenti hanno le stesse probabilità di perpetuarle che hanno quelli che non ne subiscono e viceversa chi non ne subisce ha le stesse probabilità di perpetuarle di chi ne subisce. La stampa riporta che "secondo le ricerche hanno maggiori probabilità di sviluppare comportamenti antisociali" perchè non riporta tutta la ricerca esitente per ovvie ragioni di sistema. Infatti si tende a censurare gli studi che dimostrano che non vi è correlazione rilevante...
... ma vi assicuro che non si può parlare di autorevolezza separando questa dall'autorità. Cioè per essere autorevoli bisogna necessariamente essere anche autoritari. E' solo un errore concettuale molto di moda quello di dividere le due cose.
Scusa Rosa ma quanti gradi hai per occhio? Per essere una ragazzina di 18 anni hai la vista molto acuta.
Complimenti ma... ci possiamo fidare dell'anagrafe?
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A studiare il Ghandismo (non so come si dice) ci penserò, ma sinceramente dal poco che ho letto temo che chi viva secondo quell'ideologia sarà un adulto ben che complessato... Crescendo secondo un'educazione così nonviolenta, si sarà intrisi di altre forme di violenza...
Idolatria religiosa, tipo...
;)
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:blink: anche da grande?
Ma uno grandicello non se le fa mica dare.......... può benissimo scappare o rivoltarsi indietro...
Forse ci ha sì altri problemi........ magari, che so, gli piace prenderle..... oppure, che so, gliele danno con una piuma.... insomma il mondo è matto eheheh :rolleyes:
A parte gli scherzi, non so risponderti....
Ciao
Rosa
mi sono spiegata male scusa: non dai genitori eh. ma dai compagni di classe.
mi chiedevo dunque se i figli mai toccati rischiano di diventar bulli, quelli regolarmente puniti con le botte, possono diventare indifesi ?
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mi sono spiegata male scusa: non dai genitori eh. ma dai compagni di classe.
mi chiedevo dunque se i figli mai toccati rischiano di diventar bulli, quelli regolarmente puniti con le botte, possono diventare indifesi ?
E bulli indifesi, no?
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E bulli indifesi, no?
in che senso?
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in che senso?
Nel senso che i bulli mi sono sempre apparsi come persone fragili e insicure...
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Mi sto chiedendo se il titolo di questa discussione sia corretto e chiedo a tutti: siamo sicuri che sia una domanda NON in tema????
Dato il tema trattato e visto l'elevato contenuto degli interventi (a proposito, permettetemi di farvi i complimenti per questa bella discussione) mi sto chiedendo se si debba continuare a lasciarla in OFF-TOPIC oppure se spostarla in altra sezione, al fine di darle maggior visibilità.
Per ora l'ho marcata come "importante" (Ethans, se ritieni che non debba essere considerata "importante" rimettila pure tra le discussioni ordinarie...). Fatemi sapere se ritenete più opportuno trasferirla altrove e quale sezione ritenete, eventualmente, più pertinente.
Ottimi, davvero di alta qualità, i contributi di Rosa che per avere solo 18 anni dimostra di avere un'intelligenza e uno spirito di osservazione veramente fuori dal comune. Fa piacere che sia approdata sul nostro forum!!
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L'autorità si fonda sul rispetto? Mmmmmmh, deboluccia...
Come vuoi, ma secondo me c'è una differenza radicale tre l'ascoltare qualcuno perché si ha paura e ascoltarlo perché lo si ritiene all'altezza della situazione e meritevole di essere ascoltato.
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Mi sto chiedendo se il titolo di questa discussione sia corretto e chiedo a tutti: siamo sicuri che sia una domanda NON in tema????
Dato il tema trattato e visto l'elevato contenuto degli interventi (a proposito, permettetemi di farvi i complimenti per questa bella discussione) mi sto chiedendo se si debba continuare a lasciarla in OFF-TOPIC oppure se spostarla in altra sezione, al fine di darle maggior visibilità.
Per ora l'ho marcata come "importante" (Ethans, se ritieni che non debba essere considerata "importante" rimettila pure tra le discussioni ordinarie...). Fatemi sapere se ritenete più opportuno trasferirla altrove e quale sezione ritenete, eventualmente, più pertinente.
Ottimi, davvero di alta qualità, i contributi di Rosa che per avere solo 18 anni dimostra di avere un'intelligenza e uno spirito di osservazione veramente fuori dal comune. Fa piacere che sia approdata sul nostro forum!!
Per me si potrebbe rinominarla e anche spostarla in una sezione diversa. Il punto è che non ho la più pallida idea di come reintitolarla e in quale sezione spostarla.
:P
Va benissimo che sia stata marcata come importante, in effetti c'è molta carne al fuoco.
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Ottimi, davvero di alta qualità, i contributi di Rosa che per avere solo 18 anni dimostra di avere un'intelligenza e uno spirito di osservazione veramente fuori dal comune. Fa piacere che sia approdata sul nostro forum!!
Scusa Rosa ma quanti gradi hai per occhio? Per essere una ragazzina di 18 anni hai la vista molto acuta.
Complimenti ma... ci possiamo fidare dell'anagrafe?
Grazie! ^_^ troppo gentili.......
Non è che ho la vista acutissima, solo leggo molto e mi faccio delle idee su quello che vedo..
non ero nemmeno una secchina e comunque ho ancora tutto da imparare da tutti.......
Sì sì sì fidati dell'anagrafe, 18 anni fatti a febbraio, Aquario, sono assolutamente maggiorenne! :)
Magari non proprio "ragazzina"........ diciamo almeno "ragazza" eheheh (ho anche già fatto sesso)
Ciao
Rosa
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mi sono spiegata male scusa: non dai genitori eh. ma dai compagni di classe.
mi chiedevo dunque se i figli mai toccati rischiano di diventar bulli, quelli regolarmente puniti con le botte, possono diventare indifesi ?
sì e no....... diciamo che non è facile interpretare le statistiche...
dai dati mi pare che un tempo i bulletti provenissero soprattutto da famiglie disagiate e violente, mentre oggi mi pare che provengano soprattutto da "famiglie bene". Pare che nelle famiglie bene non si usino le botte.... ma evidentemente ci sono altre forme di violenza forse più pericolose e subdole di quella fisica come per esempio lasciarli a sè stessi o senza regole.
Ragazzini regolarmente puniti con botte..... mi pare che siano casi rari (la norma in voga pare sia l'opposto cioè che oggi i genitori non li toccano quasi mai e al massimo ogni tanto tirano una sberla quando esagerano oppure quando perdono le staffe) comunque penso anche in questi casi che potrebbe essere un 50 e 50 cioè alcuni possono diventare indifesi e altri invece non subire traumi e quindi sanno difendersi.
ciao
Rosa
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sì e no....... diciamo che non è facile interpretare le statistiche...
dai dati mi pare che un tempo i bulletti provenissero soprattutto da famiglie disagiate e violente, mentre oggi mi pare che provengano soprattutto da "famiglie bene". Pare che nelle famiglie bene non si usino le botte.... ma evidentemente ci sono altre forme di violenza forse più pericolose e subdole di quella fisica come per esempio lasciarli a sè stessi o senza regole.
Ragazzini regolarmente puniti con botte..... mi pare che siano casi rari (la norma in voga pare sia l'opposto cioè che oggi i genitori non li toccano quasi mai e al massimo ogni tanto tirano una sberla quando esagerano oppure quando perdono le staffe) comunque penso anche in questi casi che potrebbe essere un 50 e 50 cioè alcuni possono diventare indifesi e altri invece non subire traumi e quindi sanno difendersi.
ciao
Rosa
ma il punto è che il genitore che da botte regolarmente lo può fare per tanti motivi:
perché vuole l'ordine
perché si incavola
per fare prima
ed fare comunque altri tipi di violenza, tipo l'indifferenza su aspetti che non vanno a toccare la disciplina o le regole da seguire.
per questo trovo abbastanza superficiale semplificare il tutto sulla punizione da dare e basta.
fare i genitori è un lavoro complesso e difficile.uno che non ha sbagliato mai in almeno una cosa non esiste.
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:) Bhe mi fa piacere. Anch'io non sono mai stata maltrattata e anzi molto rispettata...... però evidentemente questo non incide più di tanto sui concetti che poi ci facciamo da adulti sull'educazione (con o senza studi pedagogici) infatti nonostante tutto io e te non la pensiamo allo stesso modo. Io obiettivamente sulle punizioni fisiche leggere non vedo violenza verso l'integrità del fanciullo nè sulla base delle mie considerazioni soggettive nè stando alle considerazioni obiettive dei miei fratelli.
No no no, in realtà è assolutamente indifferente. La coazione a ripetere di Alice Miller è più una teoria che una verità. I bambini che subiscono maltrattamenti hanno le stesse probabilità di perpetuarle che hanno quelli che non ne subiscono e viceversa chi non ne subisce ha le stesse probabilità di perpetuarle di chi ne subisce. La stampa riporta che "secondo le ricerche hanno maggiori probabilità di sviluppare comportamenti antisociali" perchè non riporta tutta la ricerca eistente per ovvie ragioni di sistema. Infatti si tende a censurare gli studi che dimostrano che non vi è correlazione rilevante, si ha un silenzio stampa ed è difficile trovarne su Internet a meno che non si abbiano fonti precise all'università riguardo a siti collegati agli istituti americani di psicopedagogia.
Ciao
Rosa
Ho dato una rapida occhiata al sito che mi hai gentilmente indicato (American Psycological Association, molto ricco di dati e studi, a quanto vedo).
Mi sembra pero' di capire che il ruolo della correzione fisica sui futuri comportamenti sia in realta' molto controverso anche tra gli psicologi americani, con posizioni diametralmente opposte.
Ho trovato uno studio piuttosto ampio di Elizabeth Georshoff (Columbia University) che, pur con tutte le doverose cautele del caso(nulla e' certo in ogni campo del sapere, tanto meno negli studi sulla mente) sembra indicare una serie di precise conseguenze negative del "corporal punishment" (che l'autrice identifica con pratiche come spank e slap, differenziandolo da forme piu' gravi di maltrattamenti-phisical abuse, phisical injury).
l'autrice tratta 11 conseguenze di corporal punishment(spank e slap); di particolare interesse il capitolo "adult abuse of own child or spouse" sulle conseguenze in eta' adulte di tali trattamenti sui bambini: "A tendency toward intergenerational transmission of aggression in close relationships is evident in a strong tendency for parents who were corporally punished to continue the practice with their own children(Fry et all.,'93,Holden et all.,'97 , ecc.).
Similary, experience with both average(e.g., spanking) and extreme (e.g., kicking, biting, burning and beating up) forms of corporal punishment by parents are associated with increases in an individual's likeliwood of acting violently with an adult romantic partner(Ceasar,'88,Swinford et all., 2000, ecc.)".(p.542)
Ho trovato anche interessante una comparazione sulle conseguenze negli 11 settori analizzati tra bambini sottoposti a schiaffi e sculacciate(punizioni date in forma moderata) e un gruppo di controllo che non aveva subito tale trattamento:"Ten of the 11 meta-analyses indicate parental corporal punishment in associated with the following undesiderable behavior and experiences: decrease moral internalization, increased child aggression, increased child delinquent and antisocial behavior, decreased quality of relationships between parent and child, decreased child mental health, increased risk of being a victim of psycal abuse, increased adult aggression, increased adult criminal and antisocial behavior, decreased adult mental health, and INCREASED RISK OF ABUSING OWN CHILD OR SPOUSE".(p.544)
Mi e' parso uno studio molto prudente nel trarre conclusioni, abbastanza ampio(41 pagine) ed attento ad interrogarsi anche su possibili altre cause concomitanti: tuttavia le conclusioni mi paiono chiare.
Naturalmente, per centinaia di studi che suffragano questa posizione, ce ne sono altre centinaia che la contestano. Cosi' e' in ogni campo degli studi sulla mente.
Non pensi, Rosa, che cosi' come nel passato(mi riferisco agli anni '60 e '70) si sia dato estremo rilievo all'influenza dell'ambiente sulla personalita'(talvolta con un'enfasi mossa piu' da motivazioni socio-politiche che scientifiche) dimenticando quasi le innate differenze temperamentali, oggi si tenda a ridurre tutto alla genetica e si voglia negare qualsiasi ruolo all'ambiente?
e cio' ha avuto uno straordinario sviluppo a partire dalla svolta neoliberista di trenta anni fa, con la sua esaltazione acritica di un certo modello di societa'?
Tutto discende da malfunzionamenti individuali a livello genetico o di neurotrasmettitori cerebrali e nulla e' l'influenza dell'ambiente, dell'esperienza su di noi?
mi ha molto colpito la tua affermazione (sempre in questa discussione) che anche psicoanalisti contestino la coazione a ripetere (ne hai parlato a proposito delle dimissioni della Miller dalla Societa' di Psicoanalisi): non ricordo di aver mai letto questa posizione ma naturalmente la psicoanalisi e' molto vasta ed io ho letto ben poco:L'argomento mi incuriosisce molto: sapresti indicarmi quali autori ed in quali testi assumono questa posizione?Mi interesserebbe molto leggere qualcosa al riguardo. Grazie.
ciao
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Ciao Mik, ma studi psicologia anche tu? :)
Magari leggi il libro: "anti libro nero della psicanalisi" che attualmente è il più consultato e vedrai quante teorie e anti-teorie con testimonianze sulla coazione a ripetere. Non so se si riesce ad averne una copia taroccata su emule...... altrimenti prova a vedere se riesci a farti fare le fotocopie da qualche amico all'università.
Malfunzionamenti genetico-cerebrali piuttosto che l'influenza dell'ambiente? Probabilmente sì nel caso di soggetti violenti cronici. Negli altri invece credo che l'ambiente, la cultura, le proprie esperienze determinino le proprie scelte educative.
Dal mio personale punto di vista (ma mi riferisco ovviamente solo alla mia famiglia mentre capisco le osservazioni generalizzate di Giulia) la punizione fisica leggera -ci tolgo lo slap (sberle) e ci lascio solo lo spank (sculacciata)- è comunque la più indolore di tutte le punizioni possibili...... la più semplice e quindi la più utile ed efficace.
Ciao
Rosa
ps. mi stavo rileggendo e veramente mi sa che avete un po' esagerato a farmi i complimenti..... più mi rileggo e più mi sembra di non avere detto niente di eclatante.
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Ciao Mik, ma studi psicologia anche tu? :)
Magari leggi il libro: "anti libro nero della psicanalisi" che attualmente è il più consultato e vedrai quante teorie e anti-teorie con testimonianze sulla coazione a ripetere. Non so se si riesce ad averne una copia taroccata su emule...... altrimenti prova a vedere se riesci a farti fare le fotocopie da qualche amico all'università.
Malfunzionamenti genetico-cerebrali piuttosto che l'influenza dell'ambiente? Probabilmente sì nel caso di soggetti violenti cronici. Negli altri invece credo che l'ambiente, la cultura, le proprie esperienze determinino le proprie scelte educative.
Dal mio personale punto di vista (ma mi riferisco ovviamente solo alla mia famiglia mentre capisco le osservazioni generalizzate di Giulia) la punizione fisica leggera -ci tolgo lo slap (sberle) e ci lascio solo lo spank (sculacciata)- è comunque la più indolore di tutte le punizioni possibili...... la più semplice e quindi la più utile ed efficace.
Ciao
Rosa
ps. mi stavo rileggendo e veramente mi sa che avete un po' esagerato a farmi i complimenti..... più mi rileggo e più mi sembra di non avere detto niente di eclatante.
Non l'ho letto ma mi pare comunque di capire che non e' certo stato scritto da psicoanalisti.
Voci critiche contro la psicoanalisi se ne sono elevate in abbondanza fin dalla sua nascita, alcune fondate, altre meno.
Quello che hai scritto sugli psicoanalisti contrari alla teoria della coazione a ripetere mi sembra molto piu' interessante, trattandosi di un attacco ad uno dei pilastri della stessa proveniente dal suo interno: qualche indicazione sui testi e relativi autori ?
Sarebbero veramente letture molto interessanti.
ciao
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Sì è scritto da studiosi di psicologia a più indirizzi tra cui psicanalisti e tra questi anche la più autorevole psicoanalista ed esperta di storia della psicoanalisi, Elisabeth Roudinesco.
No, non ci sono volumi dedicati proprio a smentire la teoria della coazione a ripetere (questa non è poi un tema meritevole di un intero volume) e gli psicologi che non la sostengono sono nomi comuni, non certo famosi come la Miller e altri guru....... e del resto come mai potrebbero anche solo sperare di contrastare anche solo leggermente lo strapotere pedagogico-bambinista dei milleriani?
Ciao
rosa
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Dal mio canto ho già un caso in famiglia che può smentire la coazione a ripetere: la madre del mio fidanzato. Donna che nasce nel 1960, un'infanzia infelice all'ordine dei maltrattamenti, della fame, una vita di sacrifici e sempre dedita agli altri senza mai perpetrare le violenze subite e senza nemmeno avere avuto il supporto e l'aiuto dei testimoni compassionevoli (e qui smentisco un'altro caposaldo delle teorie milleriani)..... e una morte da cani per cancro (di quelli che ti uccidono con dolori atroci e privandoti della dignità) nel 2009.
Rosa
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Sì è scritto da studiosi di psicologia a più indirizzi tra cui psicanalisti e tra questi anche la più autorevole psicoanalista ed esperta di storia della psicoanalisi, Elisabeth Roudinesco.
No, non ci sono volumi dedicati proprio a smentire la teoria della coazione a ripetere (questa non è poi un tema meritevole di un intero volume) e gli psicologi che non la sostengono sono nomi comuni, non certo famosi come la Miller e altri guru....... e del resto come mai potrebbero anche solo sperare di contrastare anche solo leggermente lo strapotere pedagogico-bambinista dei milleriani?
Ciao
rosa
Giusto, l'avevo confuso col libro nero della psicoanalisi.
Ho gia' controllato e posso procurarmelo senza problemi.
sei stata molto gentile. In effetti sono molto curioso di leggere come gli autori, pur restando nel campo della psicoanalisi, come la Roudinesco, possano avere messo in discussione la teoria della coazione a ripetere: certo, e' improbabile che si realizzi un intero volume solo su questo, ma in realta' l'intero edificio della psicoanalisi crolla se respinge tale teoria:senza coazione a ripetere non c'e' nevrosi, in quanto la sua non presenza indica la risoluzione del conflitto nevrotico, quindi la guarigione.
lo leggero' con grande interesse, grazie.
ciao
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Dal mio canto ho già un caso in famiglia che può smentire la coazione a ripetere: la madre del mio fidanzato. Donna che nasce nel 1960, un'infanzia infelice all'ordine dei maltrattamenti, della fame, una vita di sacrifici e sempre dedita agli altri senza mai perpetrare le violenze subite e senza nemmeno avere avuto il supporto e l'aiuto dei testimoni compassionevoli (e qui smentisco un'altro caposaldo delle teorie milleriani)..... e una morte da cani per cancro (di quelli che ti uccidono con dolori atroci e privandoti della dignità) nel 2009.
Rosa
Beh, pero' il triste caso della madre del tuo fidanzato non la smentisce affatto:la coazione a ripetere e' la tendenza a riprodurre il trauma psichico senza essere capaci di liberarsene.
non necessariamente l'aver subito violenza porta ad agirla nella vita adulta, aumenta solo la probabilita' che cio' avvenga(in confronto a chi tale esperienza non l'ha vissuta).Ma la ferita psichica puo' manifestarsi in vari modi: una di queste potrebbe essere una formazione reattiva di eccessiva bonta'(una vita sempre dedita agli altri) che soffoca l'io(magari per compensare la carenza di autostima derivante dalle violenze subite, oppure per cercare di guadagnare l'amore dei propri genitori adottando la loro morale).Naturalmente parlo in generale, non del caso specifico.
Poi c'e' chi ritiene(Lowen, Reich)che gravi malattie possano essere conseguenza della sofferenza interiore.
ciao
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Figurati, grazie a te anzi! :)
Comunque non aspettarti di vedere smontata la teoria della coazione a ripetere al 100% ma solo in parte. Cioè si dimostra che non è la regola. Non sempre ciò avviene. Quindi non è un dogma.
Non mi ricordo più come siamo arrivati qui........ comunque...
l'art. 1 di Alice Miller è: Picchiare i bambini insegna a questi ultimi a diventare a loro volta persone che picchiano gli altri.
e l'articolo 10 è: Poiché i bambini imparano dai modelli che i genitori rappresentano, le punizioni corporali esprimono il messaggio che picchiare è un modo giusto di esprimere i sentimenti e risolvere i problemi.
e su questi si basano anche le ragioni presentate dalle Organizzazioni per pretendere una legge anti-violenza che proibisca anche il più leggero schiaffetto e perfino la minaccia dello stesso.....
Ma in verità quanti di coloro che da piccoli le prendevano di brutto poi le danno di brutto ai propri figli? Mi pare che una volta moltissimi figli prendevano botte da orbi eppure oggi quei figli non li picchiano affatto o quasi mai i propri......
Ma se anche la coazione a ripetere fosse sempre e comunque vera, allora francamente io penso che dato che una piccola sculacciata è senza dubbio il minore dei mali, allora tanto meglio ripetere questo piccolo male...... dato che ogni altro tentativo educativo-correttivo in sostanza è più violento.
Ciao
Rosa
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Non esistono metodi educativi certi.Ogni uomo è un isola.Io sono contrario a metodi educativi basati su violenza anche leggerissima,perchè perfettamente inutili oltre che amorali.Conoscevo due fratelli uno era un bullo l'altro un remissivo.I genitori all'antica pestavano continuamente il bullo,il quale essendo forte psicologicamente se ne strafregava e rimaneva com'era,il fratello mai pestato rimase remissivo e succube dell'altro fratello.
Viceversa metodi educativi autoritari esercitati su una persona fragile a causa di una mentalità collettivista,possono portare all'annientamento di quest'ultima.
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Figurati, grazie a te anzi! :)
Comunque non aspettarti di vedere smontata la teoria della coazione a ripetere al 100% ma solo in parte. Cioè si dimostra che non è la regola. Non sempre ciò avviene. Quindi non è un dogma.
Non mi ricordo più come siamo arrivati qui........ comunque...
l'art. 1 di Alice Miller è: Picchiare i bambini insegna a questi ultimi a diventare a loro volta persone che picchiano gli altri.
e l'articolo 10 è: Poiché i bambini imparano dai modelli che i genitori rappresentano, le punizioni corporali esprimono il messaggio che picchiare è un modo giusto di esprimere i sentimenti e risolvere i problemi.
e su questi si basano anche le ragioni presentate dalle Organizzazioni per pretendere una legge anti-violenza che proibisca anche il più leggero schiaffetto e perfino la minaccia dello stesso.....
Ma in verità quanti di coloro che da piccoli le prendevano di brutto poi le danno di brutto ai propri figli? Mi pare che una volta moltissimi figli prendevano botte da orbi eppure oggi quei figli non li picchiano affatto o quasi mai i propri......
Ma se anche la coazione a ripetere fosse sempre e comunque vera, allora francamente io penso che dato che una piccola sculacciata è senza dubbio il minore dei mali, allora tanto meglio ripetere questo piccolo male...... dato che ogni altro tentativo educativo-correttivo in sostanza è più violento.
Ciao
Rosa
La violenza(una sculacciata unica nella vita all'interno di un rapporto nel complesso buono coi genitori) non porta nessun danno psichico permanente-e qui siamo rientrati nel tema originario della discussione.
Se il danno psichico si forma(se si costituisce cio' che i cognitivisti chiamano schema disfunzionale di base-Freud lo defini' cliche') la coazione a ripetere e' inevitabile ma, mi pare di capire, che tu intenda con questa espressione un'altra cosa:da un comportamento violento subito nell'infanzia deriverebbe sempre l'identificazione con l'aggressore e quindi una violenza agita sui propri figli: cio' non si da sempre ma solo come maggiore probabilita' rispetto a chi tale tipo di "educazione" non l'ha subita.
Quindi e' vero che genitori autoritari tendono a generare futuri genitori autoritari(cio' ancora di piu' se la cultura accetta ed approva la violenza nell'"educazione") ma non sempre.
La Miller questo intendeva nei suoi libri: il problema del bambino maltratto non si esprimera' solo o necessariamente nella violenza contro gli altri,ma anche (spesso) nel disturbo psichico.
Poi, la violenza piu' grave e' spesso quella psichica(freddezza, rifiuto, ostilita'), il che naturalmente non significa sminuire la gravita' di quella fisica.
Il rifiuto della Miller riguardo la psicoanalisi era una critica alla scarsa considerazione che gran parte di essa ha dato all'origine ambientale della nevrosi e all'eccessivo peso della teoria pulsionale freudiana(teoria che ha raggiunto il culmine con Melanie Klein).
ciao
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Ma quella nel video è una violenza estrema che ha risvolti sia psicologici che fisici e psicosomatici.
E' inutile parlare di violenza leggerissima portando invece esempi di violenza fisica grave..... o parlando di "violenza sbagliata a prescindere" sulla base di principi morali e filosofici.... l'essere umano deve ed è giusto che sia un po' violento. Il parto stesso è violento. La morte è violenta. Ogni nostra azione è intrisa di violenza.
Dipende da cosa si intende con violenza al lato pratico...... perchè ogni ideologismo non è utile nè veritiero.
Capisco le considerazione di Giulia, e come darle torto?
La violenza ha mille facce e quella fisica è la più visibile. Ma di solito chi usa violenza sui figli non è così raffinato e articolato da sculacciarli, li pesta a pugni, calci e sbatocchiandoli di qua e di là, non si prende certo la briga né il tempo per "costruire" una punizione........ né un marito sulla moglie... mai sentito di mariti violenti che sculacciano, menano e basta (come anche le mogli del resto, non è che la violenza fisica sia sempre da parte maschile).
Ma non c'entra mai nulla il discorso "vera violenza" con le sculacciate, se non per ideologie...... ma le ideologie non ci servono se non a lavarci la bocca, secondo me.
Le forme "educative" della "nuova" educazione consistono nella continua frustrazione dei pargoli: ti spiego le cose a oltranza, ti fornisco esempi su esempi, cerco di essere sempre più empatica....... e poi non guardi la tv per una settimana anche se non centra nulla con il guaio che hai combinato, oppure non vedi gli amici, non mangi i dolci, etc.
Conosco diversi bambini che vivono nella reiterazione di questi "castighi" e li vivono come enormemente ingiusti, sono molto frustrati ed aggressivi (specie con i più deboli/piccoli).
Questa a lungo andare li porta ad abituarsi alla frustrazione dei propri desideri/bisogni come quello di socializzare o di riconoscersi parte di un gruppo e crescono come adulti insicuri, pensando che da un momento all'altro ciò che gli piace gli può essere tolto così, senza quasi un motivo... prevaricando il più debole e anche il più forte (il genitore che a quel punto diventa il più debole) insoddisfatti perchè non sanno dare priorità ai propri desideri, quindi sempre in cerca di nuovi stimoli e sensazioni, senza assaporare e digerire.....
Lo sforzo da parte del bambino nel crescere è enorme, come quello del genitore che lo aiuta a crescere. Serve impegno non solo da parte del genitore, ma anche da parte delle istituzioni.
Per non parlare poi di quanto si sia abbassato (e non solo in Italia, cifre da piangere le ultime che ho visto) il livello culturale e l'alfabetizzazione. Già nelle scuole elementari si permette quasi dappertutto di usare il cellulare in classe e giocare con gli sms durante le lezioni, invece di pretendere che seguano le lezioni e imparino qualcosa.
Nell'indulgenza e negli infiniti tentativi empatici vedo molto abbandono.... invece di imporgli le nostre regole ragioniamo e parliamo con lui chiedendogli la sua opinione... e questo implica che il bambino si chiederà presto: "ma chi è l'adulto?". E noi sinceramente cosa dovremmo rispondere? Certo fa comodo chiedere consigli, approvazioni e autorizzazioni al bimbo che guidiamo, così la responsabilità non è mai davvero nostra... e lui si sentirà solo. E perso.
Prima di dire se è giusto o sbagliato è meglio chiedersi cosa farebbe meglio a lui.
Oggi, secondo me, si dimentica un concetto importantissimo da trasmettere: bisogna imparare a meritarsi e a guadagnarsi ciò che si vuole. Specie se la mettiamo sul guadagnarsi il diritto di essere riconosciuto e trattato per chi abbiamo deciso di essere, per il tipo di persona che vogliamo diventare o essere trattati. Ogni bambino cresce con il desiderio di essere trattato dal prossimo con rispetto e stima: deve imparare a guadagnarseli e l'adulto lo aiuti a farlo.... con il buon senso e non con il buonismo.
Ciao a tutti
Rosa
PS. Mik, d'accordissimo con te....... ma io non mi riferivo esclusivamente alla persona di Alice Miller ma ai milleriani che la interpretano come vogliono.
PSS. sono solo miei pensieri personali, non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno.
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Sui "milleriani" non saprei che dire: io conosco solo gli scritti di Alice Miller, non dei suoi seguaci.
Una cosa pero' e' certa: spesso(per non dire sempre) i seguaci di una idea sono quelli che la deformano e banalizzano .
la tua ultima frase vale anche per me(e per tutti quelli dotati di buon senso).
ciao
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la punizione fisica leggera -ci tolgo lo slap (sberle) e ci lascio solo lo spank (sculacciata)- è comunque la più indolore di tutte le punizioni possibili...... la più semplice e quindi la più utile ed efficace.
Ciao
Rosa
la piu semplice per chi?
la più indolore rispetto alle sberle sì, ma di tutte le punizioni possibili non sono daccordo, son cmq botte.
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la piu semplice per chi?
la più indolore rispetto alle sberle sì, ma di tutte le punizioni possibili non sono daccordo, son cmq botte.
Bhe è una mia opinione personale, in verità non ho le prove su me stessa per dirlo (e per fortuna aggiungo).
Però io sono convinta che tutte le correzioni psicologiche (sgridate, dialogo insistente...) siano più violente di quelle fisiche.... e che di quelle fisiche la sculacciata sia quella meno violenta.... e sono certa che le correzioni siano necessarie. Tutto qua.
Ovviamente mi riferisco a quelle dei miei 2 fratelli (uno ha 12 anni e l'altro ne ha 10) che prendevano qualche anno fa perchè erano solo sculacciate (questo "solo" è detto più da loro che da me visto che io non le ho mai prese e quindi non so quantificarlo anche se a vista mi sento di poterlo confermare) e non sganassoni o sgridate o altri interventi correttivi anche buonisti che fanno più male che bene.
Ciao
Rosa
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Bhe è una mia opinione personale, in verità non ho le prove su me stessa per dirlo (e per fortuna aggiungo).
Però io sono convinta che tutte le correzioni psicologiche (sgridate, dialogo insistente...) siano più violente di quelle fisiche
Io spingo questa tesi ben piu´in la, al suo limite estremo oserei dire, sostenendo che la stessa cultura, quindi praticamente tutto quello che viene insegnato, altro non e´che un immenso meccanismo di umiliazione (e quindi psicologicamente violento).
Pensa un po' ...
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:hmm: :wacko: ipersensibilità diffusa vedo.. :cry:
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Però io sono convinta che tutte le correzioni psicologiche (sgridate, dialogo insistente...) siano più violente di quelle fisiche.... e che di quelle fisiche la sculacciata sia quella meno violenta.... e sono certa che le correzioni siano necessarie. Tutto qua.
Fondamentale.
Tra i molti vantaggi della sculacciata vi è questo: chi la dà sa di darla e chi la riceve sa di riceverla. I ricatti morali, le minacce di abbandono, i sensi di colpa, il baratto "se fai il buono ti compro la macchinina..." non hanno inizio, non hanno fine. Non si sentono e non si vedono.
Come le radiazioni.
Rino
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Bhe è una mia opinione personale, in verità non ho le prove su me stessa per dirlo (e per fortuna aggiungo).
Però io sono convinta che tutte le correzioni psicologiche (sgridate, dialogo insistente...) siano più violente di quelle fisiche.... e che di quelle fisiche la sculacciata sia quella meno violenta.... e sono certa che le correzioni siano necessarie. Tutto qua.
Rosa
rosa scusa, io non ti capisco tanto.
tu con un bambino ci devi cmq comunicare! se un bambino non segue una regola non è che subito lo prendi a botte, anche il genitore che adotta le botte, prima di arrivarci tenta con il dialogo, con il dialogo insistente poi rimprovera e a limite arrivano le botte.
Ovviamente mi riferisco a quelle dei miei 2 fratelli (uno ha 12 anni e l'altro ne ha 10) che prendevano qualche anno fa perchè erano solo sculacciate (questo "solo" è detto più da loro che da me visto che io non le ho mai prese e quindi non so quantificarlo anche se a vista mi sento di poterlo confermare) e non sganassoni o sgridate o altri interventi correttivi anche buonisti che fanno più male che bene.
Ciao
secondo me non fanno più male che bene-un genitore deve per forza essere comunicativo, insegnare con la voce e le parole ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, no un distributore muto di botte al primo accenno di sgarro.
mia opinione.
ciao.
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e sono certa che le correzioni siano necessarie. Tutto qua.
Ovviamente mi riferisco a quelle dei miei 2 fratelli (uno ha 12 anni e l'altro ne ha 10) che prendevano qualche anno fa perchè erano solo sculacciate (questo "solo" è detto più da loro che da me visto che io non le ho mai prese e quindi non so quantificarlo anche se a vista mi sento di poterlo confermare)
Questo passo mi ricorda un po`quello che ho scritto ieri.
Li`una giornalista, appartenente all`aristocrazia che non ha mai avuto la fortuna di sperimentare la sedia elettrica, ne descrive il funzionamento e la sua necessita´.
Qui, chi non ha mai preso una sculacciata in vita sua, elogia la necessita`di darle...(evidentemente agli altri).
Son quelle piccole cose che ti fanno sentire bene.
Importante.
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Questo passo mi ricorda un po`quello che ho scritto ieri.
Li`una giornalista, appartenente all`aristocrazia che non ha mai avuto la fortuna di sperimentare la sedia elettrica, ne descrive il funzionamento e la sua necessita´.
Qui, chi non ha mai preso una sculacciata in vita sua, elogia la necessita`di darle...(evidentemente agli altri).
Son quelle piccole cose che ti fanno sentire bene.
Importante.
Puro altruismo, e' evidente.
:D :D :D
ciao
-
:) All'inizio della parte pedagogica di questo topic (anche se aperto per altro motivo) non sapevo di trovare interlocutori così preparati in psicologia..... quindi stavo io stessa sul leggero per non risultare pesante. Ma poi improvvisamente mi accorgo che Mik è ben più competente di me.... e Animus con solo 4 righe mi comunica un concetto a me poco noto che credo mi terrà impegnata a lungo negli studi! :)
E' proprio un forum bellissimo questo ^_^
dove mi farà senz'altro molto bene leggere più cose possibile..... e complimenti a tutti veramente!
Per quanto riguarda la coazione a ripetere, Mik, ho capito solo dopo che sei molto informato, quindi prima tendevo a semplificare, a essere semplice e pratica. Cioè volevo riferirmi soltanto al modo con cui questa viene interpretata e utilizzata nel lato pratico, quindi a considerarla buona solo come pretesa per promuovere leggi bambiniste (di matrice femminista ovviamente) contro l'azione fisica sanzionante di qualsiasi tipo in base a quelli che io qui ho chiamato articoli 1 e 10 della Miller. Non intendevo certo discutere veramente di psicanalisi.
Ricominciamo.....
Problema: in nome della nonviolenza si vuole eliminare ogni violenza dall'educazione dei figli.....
proposta: fare una legge che proibisca tutte le punizioni fisiche..... ben si intende anche e soprattutto la sculacciata.
motivazione: viene data priorità assoluta al concetto milleriano della coazione a ripetere limitatamente alla disciplina fisica (vedi la Convenzione dell'ONU per la tutela dei diritti dei bambini).
Mie deduzioni personali...... ma che senso ha partire proprio dalla violenza fisica leggera???
Credo che sarebbe molto più logico partire dalle violenze psicologiche e da quelle fisiche gravi.... e invece? No. Proprio da quelle fisiche leggere, specificando bene sempre e ovunque "comprese le sculacciate anche le più leggere"..... E va bhe allora personalmente, dal basso dei miei 18 anni, mi viene solo da pensare: ma cari politici e promotori vari, andate a cag***!
Ciao
Rosa
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Io personalmente credo che sia abbastanza semplice valutare l'utilità, gli effetti negativi e positivi, di una sculacciata in base alle osservazioni in famiglia..... così come invece credo sia molto difficile sostenere l'utilità della sedia elettrica. cioè dal lato pratico non me la sento proprio di mettere sullo stesso piano una sculacciata e la pena di morte nemmeno come paragone scherzoso.
Poi capisco perfettamente che chi, essendo di principio (cioè idealmente) contraria alla punizione fisica, tenda a interpretare come "botte" e cioè azioni, violente, pesanti, repentine, immotivate se non dalla perdita di pazienza, qualsiasi termine io adoperi nonostante mi riferisca solo alla sculacciata..... e quindi si fatichi a capire che non sto certo facendo una lode o una propaganda pro-violenza.... e quindi si tenda a interpretare ciò che dico come se di bambini io non ne capisca niente.
Giulia, io sono la seconda mamma dei miei fratelli...... li accudisco e li educo da quando avevo 10 anni...... e non li ho mai puniti nè con i castighi nè con le sculacciate. Insomma, non credo di essere poi così tanto una ragazza snaturata :) Mi sento molto baby sitter, mi piacciono i bambini, studio psicologia e farò pedagogia perchè la mia idea è quella di fare in futuro l'animatrice.....
Ciao
Rosa
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Io ritengo che il metodo migliore per educarli sia sempre quello più efficace a seconda del momento e in lungimiranza e il meno dannoso per loro. Da scegliere cioè in quello, che si tratti di sculacciarli o di parlargli, non ha importanza, in quel momento sta al genitore scegliere e decidere purchè abbia efficacia veramente nel loro interesse.
Comunque ognuno è libero di credere che la violenza psicologica (tra cui non va scordato il dialogo reiterato) sia meno dannosa di una semplice sculacciatina e che il genitore che ogni tanto al bisogno vi ricorre sia un distributore di botte.....
Potranno fare tutte le leggi che vogliono, ma non riuscirann mai a cambiare un fatto, una realtà: il cucciolo ha bisogno di educazione, di formazione e di disciplina per apprenderla. In ogni specie di mammifero, indi compresa la nostra a maggior ragione proprio perchè disponiamo di intelletto.
Il buonismo, le fobie sulla fragilità del bambino, sono le proiezioni delle paure degli adulti che non sono maturati abbastanza per educare, e creano confusioni e disagi irreparabili.
Buon senso, responsabilità, maturità, fermezza, severità quando serve senza sensi di colpa, e grandissimo amore, affetto e comprensione sono tutte caratteristiche necessarie per educare un cucciolo a maturare e divenire adulto. capisco bene che oggi ogni scusa è buona per non farlo maturare e crescere.........
Quindi, per me, al diavolo cosa impongono politici ed esperti vari. L'educazione nella famiglia non può essere fatta senza strumenti. Lo Stato non può intromettersi nella famiglia fino a questo punto e portarci la distruzione del concetto stesso di famiglia che è la base di ogni società civile...... quanti sanno davvero che dove questo è avvenuto (in Svezia) si è avuto solo un peggioramento generale della violenza giovanile? Pochi o nessuno perchè la stampa è femminista e quindi non solo lo nega ma addirittura pubblica il contrario. Per fortuna non tutti però sono scemi e magari l'inglese lo sanno leggere e grazie a Internet si trovano anche i dati veri.
Il punto è che se ci tolgono gli strumenti allora i figli se li faccia lo Stato e se li tiri su da solo. Come si vede, i genitori continuano con sempre più fatica e ostacoli nel loro compito.
Secondo me questa è la vera tutela del cucciolo: lasciargli dei veri e propri Adulti che si occupino di formarlo per portarlo a vivere in modo più sereno la vita adulta. Perciò io dico tuteliamoli davvero e non sulle sciocchezze non gravi. Un'ulcera a 8 anni per incapacità di gestione della propria emotività fa più danni di una sculacciata che passa subito e ha insegnato davvero.
Forse focalizzare i problemi più semplici e lasciare stare tante fisime per tutelarli davvero è veramente un po' troppo difficile.
Comunque, personalmente, a parte tutte queste parole che ho scritto, in linea generale la penso semplicemente come Rino.
ciao
Rosa
PS scusatemi se magari ogni tanto non metto i verbi di opinione, ma resta inteso che tutto quello che scrivo sono solo le mie opinioni personali e che non ho l'intenzione di insegnare niente a nessuno altrimenti sarei solo una presuntuosa.
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La discussione è interessante. La domanda su cui mi concentro è: se e quanto sono utili le sculacciate per la corretta crescita di un bambino?
Comunque....
Proposte di leggi simili mi fanno paura. Ma che cavolo... entro certi limiti di decenza, posso decidere io come educare mio figlio?
Riempire ogni aspetto della vita, e soprattutto i rapporti interpersonali, di leggi assurde come questa, è una violenza contro la libertà personale ben più grande che qualche sculacciata!
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Io ritengo che il metodo migliore per educarli sia sempre quello più efficace a seconda del momento e in lungimiranza e il meno dannoso per loro. Da scegliere cioè in quello, che si tratti di sculacciarli o di parlargli, non ha importanza, in quel momento sta al genitore scegliere e decidere purchè abbia efficacia veramente nel loro interesse.
Comunque ognuno è libero di credere che la violenza psicologica (tra cui non va scordato il dialogo reiterato) sia meno dannosa di una semplice sculacciatina e che il genitore che ogni tanto al bisogno vi ricorre sia un distributore di botte.....
Potranno fare tutte le leggi che vogliono, ma non riuscirann mai a cambiare un fatto, una realtà: il cucciolo ha bisogno di educazione, di formazione e di disciplina per apprenderla. In ogni specie di mammifero, indi compresa la nostra a maggior ragione proprio perchè disponiamo di intelletto.
Il buonismo, le fobie sulla fragilità del bambino, sono le proiezioni delle paure degli adulti che non sono maturati abbastanza per educare, e creano confusioni e disagi irreparabili.
Buon senso, responsabilità, maturità, fermezza, severità quando serve senza sensi di colpa, e grandissimo amore, affetto e comprensione sono tutte caratteristiche necessarie per educare un cucciolo a maturare e divenire adulto. capisco bene che oggi ogni scusa è buona per non farlo maturare e crescere.........
Quindi, per me, al diavolo cosa impongono politici ed esperti vari. L'educazione nella famiglia non può essere fatta senza strumenti. Lo Stato non può intromettersi nella famiglia fino a questo punto e portarci la distruzione del concetto stesso di famiglia che è la base di ogni società civile...... quanti sanno davvero che dove questo è avvenuto (in Svezia) si è avuto solo un peggioramento generale della violenza giovanile? Pochi o nessuno perchè la stampa è femminista e quindi non solo lo nega ma addirittura pubblica il contrario. Per fortuna non tutti però sono scemi e magari l'inglese lo sanno leggere e grazie a Internet si trovano anche i dati veri.
Il punto è che se ci tolgono gli strumenti allora i figli se li faccia lo Stato e se li tiri su da solo. Come si vede, i genitori continuano con sempre più fatica e ostacoli nel loro compito.
Secondo me questa è la vera tutela del cucciolo: lasciargli dei veri e propri Adulti che si occupino di formarlo per portarlo a vivere in modo più sereno la vita adulta. Perciò io dico tuteliamoli davvero e non sulle sciocchezze non gravi. Un'ulcera a 8 anni per incapacità di gestione della propria emotività fa più danni di una sculacciata che passa subito e ha insegnato davvero.
Forse focalizzare i problemi più semplici e lasciare stare tante fisime per tutelarli davvero è veramente un po' troppo difficile.
Comunque, personalmente, a parte tutte queste parole che ho scritto, in linea generale la penso semplicemente come Rino.
ciao
Rosa
PS scusatemi se magari ogni tanto non metto i verbi di opinione, ma resta inteso che tutto quello che scrivo sono solo le mie opinioni personali e che non ho l'intenzione di insegnare niente a nessuno altrimenti sarei solo una presuntuosa.
Concordo in pieno, lo stato non deve intromettersi così prepotentemente nel sistema famigliare. Il figlio non è dello stato, l'ho creato io, lo nutro io, lo cresco io e devo avere il diritto E il dovere a educarlo nel modo che ritengo più opportuno anche se questo non sembra corretto agli ALTRI.
In particolare mi è piaciuta questa parte:
Il buonismo, le fobie sulla fragilità del bambino, sono le proiezioni delle paure degli adulti che non sono maturati abbastanza per educare, e creano confusioni e disagi irreparabili.
Buon senso, responsabilità, maturità, fermezza, severità quando serve senza sensi di colpa, e grandissimo amore, affetto e comprensione sono tutte caratteristiche necessarie per educare un cucciolo a maturare e divenire adulto. capisco bene che oggi ogni scusa è buona per non farlo maturare e crescere.........
Il padre un tempo, molto più che la madre, aveva un ruolo educativo autoritario e severo.
Ma guarda caso, padri autoritari con responsabilità e poteri decisionali sull'educazione del bambino oramai sono introvabili... e le conseguenze sono queste.
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Infatti Zoltan, in un tempo non molto lontano, per esempio all'epoca dei miei genitori, negli anni 70, (lo so perchè per fortuna i miei genitori sono rimasti immuni dal femminismo) ai genitori insegnavano: .....e se dopo che ogni altro tentativo il bambino è recidivo, sculacciatelo, con calma e autorevolezza.
Questo è il principio che applicavano i miei. Solo che oggi la gente sembra trasalire: "ma come è possibile anche solo pensare di dare una sculacciata con calma e autorevolezza???"
A me invece viene da chiedermi: ma come fanno a non capire e invece a trasalire?
La risposta è: colpa del bambinismo. E che cosa è il bambinismo? è un diretto prodotto del femminismo, oltre che oggi suo cavallo di battaglia.
Ma è logico che nessuno mi capisce...... è già un miracolo se ho trovato questo forum.
Oggi le organizzazioni, dalle più potenti alle più piccole e insignificanti, muovono mari e monti per una legge anti-sculacciata in nome della nonviolenza sostenendo che il messaggio debba partire dall'alto, cioè dallo Stato, sostenendo che si tratta di una questione sociale e non di un fatto famigliare.......... eh già.... infatti si tratta di una questione femminista.
Ciao
Rosa
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Poi capisco perfettamente che chi, essendo di principio (cioè idealmente) contraria alla punizione fisica, tenda a interpretare come "botte" e cioè azioni, violente, pesanti, repentine, immotivate se non dalla perdita di pazienza, qualsiasi termine io adoperi nonostante mi riferisca solo alla sculacciata..... e quindi si fatichi a capire che non sto certo facendo una lode o una propaganda pro-violenza.... e quindi si tenda a interpretare ciò che dico come se di bambini io non ne capisca niente.
accipicchia, tu riesci ad essere molto quadrata e sicura su ciò che pensi. limite mio scusa, il dubbio è la mia unica certezza.
-cmq botte non significano assolutamente azioni, violente, pesanti, repentine, è un sinonimo di sculacciate più vicino al mio modo comune di parlare.oltretutto non sono contraria in assoluto, ma non sono convinta come te che sia il mezzo migliore) né penso che siano solo una forma di educazione motivate solo dalla perdita di pazienza, ma anche, il che è diverso.
le leggi chiedono molto per ottenere poco, perché spesso a chiedere poco si ottiene niente. "legalizzare" le punizioni corporali sui minori anche solo di forma leggera, non esclude tutte le altre forme, e si dovrà essere sicuri che si rimanga tutti sul leggero e che nessuno mai perda la pazienza...il che è difficile da controllare.
Giulia, io sono la seconda mamma dei miei fratelli...... li accudisco e li educo da quando avevo 10 anni...... e non li ho mai puniti nè con i castighi nè con le sculacciate. Insomma, non credo di essere poi così tanto una ragazza snaturata :) Mi sento molto baby sitter, mi piacciono i bambini, studio psicologia e farò pedagogia perchè la mia idea è quella di fare in futuro l'animatrice.....
ma infatti, mica dico che sei snaturata, dico che non ti capisco molto, perché credi in una teoria e nei fatti non hai esperienze dirette.
Comunque ognuno è libero di credere che la violenza psicologica (tra cui non va scordato il dialogo reiterato) sia meno dannosa di una semplice sculacciatina e che il genitore che ogni tanto al bisogno vi ricorre sia un distributore di botte.....
ma non è che tu fin dall'inizio ti riferivi solo ai genitori sordomuti?!
perché non capisco come mai ti ostini a pensare che un genitore che sculaccia i figli non possa fare anche violenza psicologica di varie forme, come ricatto, minaccia, offesa, urlare eccetera eccetera.
Un'ulcera a 8 anni per incapacità di gestione della propria emotività fa più danni di una sculacciata che passa subito e ha insegnato davvero. [/quote]
e te che ne sai? :P
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accipicchia, tu riesci ad essere molto quadrata e sicura su ciò che pensi. limite mio scusa, il dubbio è la mia unica certezza.
ma no..... perdonami tu :) ero quasi sicura che le mie parole ti avrebbero fatta sentire chiamata in causa all'istante.... tra donne ci si capisce al volo certe volte ;)
Io quadrata e sicura? :blink: eheheh forse solo all'apparenza e solo su un forum.... però no no no ti assicuro che anche per me il dubbio è la mia unica certezza :rolleyes:
Comunque tutto quello che scrivo sono solo miei pensieri..... opinabilissimi.... che espongo proprio per avere un dialogo, per mettermi in discussione..... per imparare cose nuove.... del resto sono ancora piccola e ne ho tanto da apprendere da chi è più vissuto e più istruito di me.
Ciao
Rosa
PS alle tue domande, per sovrapposizione dei tempi d'invio, ho risposto commentando a Zoltan.... http://www.metromaschile.it/forum/off-topic/una-domanda-non-in-tema/msg18799/#msg18799
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ma no..... perdonami tu :) ero quasi sicura che le mie parole ti avrebbero fatta sentire chiamata in causa all'istante.... tra donne ci si capisce al volo certe volte ;)
e pensa ioinvece non ci sto a capire nulla . mi sono sentita chiamata, perché mi hai "chiamata" tu: hai riportato termini scritti da me come distributore di botte, ma hai frainteso il senso. chi applica le punizioni corporali, non è un distributore di botte, ma se tu ripeti all'infinito: meglio una sculacciata che un qualsiasi altro mezzo, mi vien da pensare: il figlio prende una nota--->silenzio e sculaccioni. gli cade la tazza di cereali sul pavimento---> silenzio e sculaccioni, mangia con le mani sporche--->silenzio e sculaccioni. se non è così, e lo so che non è così, allora un genitore parlerà, darà fiato ai denti qualche volta, per cui succederà che possa sbagliare e "violentare" solo con le parole che fanno più danni, anche se fa parte del vecchio stampo...o no? quindi perché rafforzi il concetto una sculacciata è meglio di tante altri metodi educativi nonviolenti, sapendo che la premessa è sostanzialmente falsa? Comunque tutto quello che scrivo sono solo miei pensieri..... opinabilissimi.... che espongo proprio per avere un dialogo, per mettermi in discussione..... per imparare cose nuove.... del resto sono ancora piccola e ne ho tanto da apprendere da chi è più vissuto e più istruito di me.
PS: a 18 anni mi sentivo già con un piede nella fossa io :D
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sì è vero Giulia, non sono stata molto chiara lo ammetto..... :(
ma io leggendoti capisco solo: "e invece ti dico che la violenza psicologica è meno violenta delle sculacciate anche leggere perchè sono cmq botte"... :cool:
(Ma quanto siamo empatiche io e te! :D )
Comunque fammi capire meglio una cosa:
Un'ulcera a 8 anni per incapacità di gestione della propria emotività fa più danni di una sculacciata che passa subito e ha insegnato davvero.
e te che ne sai? :P
:rolleyes: :hmm:
Ti rigiro la domanda, così tanto, per sapere......
io sono estremamente ignorante su questo perchè non ho mai ricevuto una sculacciata e non ho mai avuto un'ulcera....
però in compenso posso fare delle ipotesi e trarre delle conclusioni secondo quello che testimonia chi magari è stato sculacciato da piccolo e magari ha avuto un'ulcera per qualsiasi motivo (ingoiato un oggetto tagliente, un liquido corrosivo, oppure come malattia batterica....) e tutti concordano che l'ulcera, ma anche solo la gastrite oppure l'esofagite, è molto e molto peggio di un posteriore rosso.....
Comunque ti rigiro la domanda....
- tu Giulia hai avuto un'ulcera?
- da piccola tuo papà (e/o tua mamma) ti ha mai messo prona sulle sue ginocchia e fatto bua sul posteriore, senza con ciò ucciderti, provocarti traumi psicologici, urlando e/o insultandoti come una belva feroce?
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sì è vero Giulia, non sono stata molto chiara lo ammetto..... :(
Comunque fammi capire una cosa:
e te che ne sai? :P
:rolleyes: :hmm:
Ti rigiro la domanda, così tanto, per sapere......
io sono estremamente ignorante su questo perchè non ho mai ricevuto una sculacciata e non ho mai avuto un'ulcera....
quindi lo sai che è un altro percorso logico sbagliato?
- non ti verrà un ulcera perché i tuoi non te le hanno date da piccola-
però in compenso posso fare delle ipotesi e trarre delle conclusioni secondo quello che testimonia chi magari è stato sculacciato da piccolo e magari ha avuto un'ulcera per qualsiasi motivo (ingoiato un oggetto tagliente, un liquido corrosivo, oppure come malattia batterica....) e tutti concordano che l'ulcera, ma anche solo la gastrite oppure l'esofagite, è molto e molto peggio di un posteriore rosso.....
anche gli effetti collaterali dell'antibiotico di solito son meglio dell'infezione che devi curare, ma almeno c'è un nesso logico..
Comunque ti rigiro la domanda....
- tu Giulia hai avuto un'ulcera?
- da piccola tuo papà (e/o tua mamma) ti ha mai messo prona sulle sue ginocchia e fatto bua sul posteriore, senza con ciò ucciderti, provocarti traumi psicologici, urlando e/o insultandoti come una belva feroce?
ah...andiamo sul personale? e perché, mica siamo sui forum femminili ? :D
scherzo.
cmq no alla prima domanda e no alla seconda.
però non vi sono motivi validi per credere che chi picchia i figli, in forma leggera
automaticamente debba avere una deficienza mentale che non gli consente di insultare, dire parolacce, bestemmiare, fumare o bere.
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Ehm...... Giulia un'ultima domanda (da forumetto femminile sì ma abbi pazienza, in cambio se vuoi fammi pure 2 domande personali) cioè sei o non sei tu questa Giulia qui: http://claudiorise.blogsome.com/2009/08/03/tornano-gli-schiaffi-ai-figli/#comment-1851
Ciao vado a dormire che c'ho due occhi.....
Buona giornata a tutti :)
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Ehm...... Giulia un'ultima domanda (da forumetto femminile sì ma abbi pazienza, in cambio se vuoi fammi pure 2 domande personali) cioè sei o non sei tu questa Giulia qui: http://claudiorise.blogsome.com/2009/08/03/tornano-gli-schiaffi-ai-figli)
non sono io. non no né figli né marito.
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Ciao Mik, nella premura non avevo fatto caso a questo:
ti posso rassicurare che vengo da una famiglia dove non e' mai stata usata la violenza (schiaffi inclusi): entrambi i miei genitori avevano questa idea.
Loro credevano fortemente (e applicavano nella quotidianita') il rispetto per gli altri.
Non so se la posizione che tu definisci "milleriana empatica nonviolenta" (ne deduco che cosi' venga definita nel tuo corso di studi) abbia origine dai maltrattamenti subiti
No no no, non è che venga definita così nel nostro corso di studi..... è solo un'espressione che io e il mio ragazzo usiamo quando ci riferiamo ad alcuni/e colleghi/e del mio corso che sostengono questa posizione. Loro in effetti provengono da un'infanzia intrisa di pedagogia nera..... e vedono nella linea "milleriana empatica nonviolenta" la soluzione di tutti i problemi, quindi cercano di convincere tutti, e con ogni mezzo, che si tratta dell'educazione perfetta. Ma io, e non solo io certamente, vedo in loro un quantità enorme di turbe mentali....... a cominciare dal fatto che si sono iscritti a psicologia senza un obbiettivo se non quello di cercare di capire sè stessi (cosa che però non riescono a fare). Per esempio io invece ho scelto questa strada perchè in futuro desidero avere una qualifica di un certo conto per fare l'animatrice, mentre loro hanno le idee molto confuse (qualcuno di questi pensa addirittura di fare lo psicanalista..... bhe che ridere dato che è già più malato lui del paziente!) Per queste persone, pro-empatia & anti-violenza totale, tutto quello che non è pedagogia bianca è pedagogia nera, quindi violenza. Arrivano all'assurdità di sostenere che perfino dare regole ai figli significa mettere in atto una sopraffazione e quindi non si deve..... perchè solo i genitori devono avere regole.... mentre il genitore che ne dà lo fa solo perchè è un immaturo che sente il bisogno una sicurezza che non ha dentro di sè.... perciò le regole non dovrebbero nemmeno esistere ma bisognerebbe essere forti del solo "principio interiorizzato" altrimenti si sbaglia in partenza perchè si considererebbe il figlio, il bambino, come un essere umano inferiore.
Ovviamente sono anche loro super-a-favore delle leggi femministe-bambiniste-buoniste... etc.
E va bhe..... per me questi soggetti hanno bisogno, ben più che della psicologia, di andare a lavorare..... ma lavorare sul serio. :rolleyes:
Che ne pensi tu?
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Anzi, chiedo scusa...... che ne pensate voi?
Non era una domanda rivolta solo a Mik.
Poi comunque mi metto buona un po' e smetto di scrivere così tanto..... sennò si potrebbe anche pensare che parlo troppo e che voglio solo mettermi al centro dell'attenzione (come mi hanno detto su alfemminile prima di esortarmi a cambiare aria) il che non è assolutamente vero e anzi mi dà fastidio che mi si dicano certe cose proprio perchè a me non è mai interessato nè mi interessa farmi vedere..... anzi sono la prima a dire e riconoscere che sono ancora immatura e ho molto da imparare da tutti :)
Ciao
Rosa
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Anzi, chiedo scusa...... che ne pensate voi?
Non era una domanda rivolta solo a Mik.
credo che ogni pensiero estremista di qualsiasi tipo sia sbagliato.
Poi comunque mi metto buona un po' e smetto di scrivere così tanto..... sennò si potrebbe anche pensare che parlo troppo e che voglio solo mettermi al centro dell'attenzione (come mi hanno detto su alfemminile prima di esortarmi a cambiare aria) il che non è assolutamente vero e anzi mi dà fastidio che mi si dicano certe cose proprio perchè a me non è mai interessato nè mi interessa farmi vedere..... anzi sono la prima a dire e riconoscere che sono ancora immatura e ho molto da imparare da tutti :)
a proposito, qualcuno ti ha mai fatto notare di psicanalizzare un po' troppo gli altri? mi riferisco ai tuoi colleghi.
sarà deformazione professionale? :P
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Giulia, scusami per l'ingenuità. Mi manderesti un mp? Ti chiedo solo di insegnarmi in poche righe una cosa: come devo fare per restare su un forum? cioè... non dico qua... ma mi è già successo su altri due forum... se parlo di me mi accusano di essere una con le manie di protagonismo. Se invece non parlo di me ma di idee, di psicologia, mi accusano di tentativi di psicanalizzare gli altri... io?? :unsure:
Non so relazionarmi su Internet... e come se non bastasse a volte non ci capisco niente del funzionamento tecnico dei forum... infatti per esempio qua non riesco a inviare mp
Mi sento un'asinella con le orecchie tristi...
:cry:
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Ti chiedo solo di insegnarmi in poche righe una cosa: come devo fare per restare su un forum? cioè...
Basta seguire il regolamento:
http://www.metromaschile.it/forum/regolamento-e-avvisi/regolamento/ (http://www.metromaschile.it/forum/regolamento-e-avvisi/regolamento/)
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Giulia, scusami per l'ingenuità. Mi manderesti un mp? Ti chiedo solo di insegnarmi in poche righe una cosa: come devo fare per restare su un forum? cioè... non dico qua... ma mi è già successo su altri due forum... se parlo di me mi accusano di essere una con le manie di protagonismo. Se invece non parlo di me ma di idee, di psicologia, mi accusano di tentativi di psicanalizzare gli altri... io?? :unsure:
Non so relazionarmi su Internet... e come se non bastasse a volte non ci capisco niente del funzionamento tecnico dei forum... infatti per esempio qua non riesco a inviare mp
Mi sento un'asinella con le orecchie tristi...
:cry:
scusa non volevo offendere nessuno.
si è ciò che si è nel bene e nel male, non vedo come questo possa impedirti di stare in un forum.
è normale rosa che ti venga spontaneo psicanalizzare gli altri, capita spesso di estendere il proprio lavoro o studio anche nella vita privata. non muore nessuno.
cmq mi riferivo a quando parli degli altri, non delle idee.
per le cose tecniche non ci capisco un h.
ma a parte l'educazione dei figli, cosa ti interessa della QM?
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il modo + semplice per mandare un mp all'autore di un post, è quello di cliccare alla terza iconcina da destra sotto il suo avatar, quell'immagine a destra del post sotto il nome dell'utente, come io ho appena fatto con te ;)
se invece vuoi mandare una mail, clicca sulla seconda iconcina
x non essere cacciati dal nostro forum, basta non spararle troppo grosso, in genere noi siamo molto tolleranti
bye
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Se magari può interessare, cito un paio di fonti:
Per la legge proibitiva, per esempio questo video:
Fonte: TG3 - oppure digitare "save the children sculacciate" su google.
E alcuni studi che dimostrano il contrario: http://ches.okstate.edu/facultystaff/Larzelere
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Grazie Cosmos, anche delle prove pvt.
Ma come si fa a editare i propri messaggi sul forum? cioè se mi accordo che ho fatto errori di ortografia o che ho scritto ripetendo parole, come faccio a correggere? non vedo un pulsante "modifica"... cioè lo vedo solo per un po' e poi sparisce.
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Cara Giulia, io credo che la QM sia sostenibile solo con la negazione del femminismo.
E al giorno d'oggi, non so quanti se ne rendano conto, il potere più forte del femminismo è nel bambinismo. Il bambinismo è talmente devastante per la QM che nemmeno chi la sostiene in genere riesce ad accorgersene e di conseguenza fa proprio il gioco del femminismo.
Quante delle persone che sostengono la QM cerca di sensibilizzare i bambini?
E di questi quanti cercano di sensibilizzarli attraverso un'educazione a loro adatta e che nel contempo sia strategica in un'ottica sia maschile che paritaria?
E, guarda caso dove vengo a fare una sottolineatura, quanti includono in tale strategia educativa anche la funzione della disciplina? Ma di una disciplina diversa e lontana da quella che oggigiorno è data come scontata unica vera buona e giusta fondata sull'ideologia educativa della cosiddetta "nonviolenza"?
Se vogliamo sostenere la Qm, oggi, è imperativo liberarci del femminismo...... il programma però non avrà risultati immediati bensì a lungo termine perchè è necessario e urgente cominciare dalla famiglia e famiglia significa soprattutto BAMBINI E FUTURO.
Sempre secondo me.
Ciao
Rosa
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C'è una montagna di siti, forum e blog come questo: http://genitoricrescono.com/disciplina-sculacciate/comment-page-1/#comment-6149
(non capisco come si oscura il link, se puoi farlo tu Cosmos ti ringrazio molto)
e tutti insieme hanno la stessa potenza di stampa e televisione.......
e non so se ci rendiamo conto del macello che provocano anche proprio a danno della QM......
L'ultimo intervento del succitato blog è mio (tanto per togliermi dai piedi mandandoli a farsi benedire seppure in maniera cortese e diplomatica).
Ciao
Rosa
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Cara Giulia, io credo che la QM sia sostenibile solo con la negazione del femminismo.
E al giorno d'oggi, non so quanti se ne rendano conto, il potere più forte del femminismo è nel bambinismo. Il bambinismo è talmente devastante per la QM che nemmeno chi la sostiene in genere riesce ad accorgersene e di conseguenza fa proprio il gioco del femminismo.
secondo me non ci accorgiamo del bambinismo perché sostanzialmente non esiste. il femminismo ha dato potere assoluto alla procreazione solo al genere femminile, e spesso va contro l'esistenza stessa del potenziale bambino. credo sia solo una strategia nascondersi dietro ai bambini.parlare di bambini e della loro salvezza, innesca una reazione istintiva di protezione o almeno di attenzione. ma di fatto non esiste nessun bambinismo, benché il femminismo o una parte di esso dice di occuparsene.
Quante delle persone che sostengono la QM cerca di sensibilizzare i bambini?
chi li ha lo farà nel modo che crede migliore.
E di questi quanti cercano di sensibilizzarli attraverso un'educazione a loro adatta e che nel contempo sia strategica in un'ottica sia maschile che paritaria?
come sopra.
E, guarda caso dove vengo a fare una sottolineatura, quanti includono in tale strategia educativa anche la funzione della disciplina? Ma di una disciplina diversa e lontana da quella che oggigiorno è data come scontata unica vera buona e giusta fondata sull'ideologia educativa della cosiddetta "nonviolenza"?
rosa, non è affatto vero che ogni genitore adotti solo quella cosiddetta nonviolenta. la maggior parte dei genitori non sa nemmeno dei vari "dogmi" femministi e sull'educazione del fanciullo.
poi non vi è solo un ideologia femminista ma diverse scuole di pensiero che mai si incontrano l'una con l'altra.
stando ai dati non è tanto il tipo di disciplina a rendere i figli bulli, ma i genitori separati, e troppo presi ad essere una contro l'altro.
vedi rosa: se i genitori sono i primi ad essere in crisi, conta poco il metodo educativo violento o nonviolento, oramai hanno perso ogni credibilità .
Se vogliamo sostenere la Qm, oggi, è imperativo liberarci del femminismo...... il programma però non avrà risultati immediati bensì a lungo termine perchè è necessario e urgente cominciare dalla famiglia e famiglia significa soprattutto BAMBINI E FUTURO.
Sempre secondo me.
io penserei al presente . è inutile che flotte di single stiano a pensare all'educazione teorica di eventuali figli - che non hanno- .
le posizioni politiche estreme e false, sono tantissime, il femminismo è una delle tante.
tutto ciò che è ismo è come il cancro. ma secondo me è imperativo non confondere la malattia con il malato. è impossibile liberarci delle ideologie finché ci son persone che lo sostengono ...amenoché non si voglia eliminare le persone.
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Visto che qui si parla di bambini e soprattutto della loro educazione, introduco un argomento un pò scottante. Come vi ponete di fronte alla questione della genitorialità omosessuale?
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anche se i limiti sono posti solo dalla natura, e non da noi etero, non mi trovo daccordo ethans, nel dover fornire supporto con altri mezzi, per colmare la sterilità delle coppie omosessuali.
non sono daccordo nemmeno alle famiglia monogenitoriale come nuova forma(a parte casi particolari, come vedovi o fratelli maggiori orfani)
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Giulia, forse non te ne sei accorta, ma praticamente mi hai detto di non essere d'accordo con me confermando però il mio pensiero con il tuo. Abbi pazienza, non è che ti voglio psicanalizzare, interpreto solo quello che leggo.
Cioè anch'io non concordo affatto con la politica per i diritti alla genitorialità delle coppie omosessuali (nè gay nè lesbiche) e nemmeno con la famiglia monogenitoriale.
Ma......... questo andazzo è in funzione del femminismo in un'ottica di consumismo che è in funzione del bambinismo. I genitori NON DEVONO sapere educare i propri figli. QUINDI è fondamentale fare in modo che le mamme siano TRAVIATE. E ciò per un motivo molto semplice: bambini e ragazzi colti e bene educati sarebbero dei pessimi consumatori. Il sistema non sa che farsene di giovani colti e bene educati: li vuole superficiali, ignoranti, deboli, influenzabili e quindi sottratti alla potestà educativa dei genitori.
Esempio: un giorno vedo un ragazzino giocare a pallone in strada che con una cannotata per poco spacca la testa a sua mamma. Suo papà gli dice candidamente: "ma sei scemo?" col tono come se dicesse "ti amo". E la mamma: "Ma stai attento un po'" sempre col tono gentile come se pensasse: "colpa mia che non sono stata attenta, se lo sgrido sono una madre violenta". E il figlio: "ma cooosa voooelteeeee, merda!!".
Ecco, i genitori hanno il cervello intriso di nonviolenza... grazie all'azione politica femminista su cui si fonda la pedagogia moderna. E così intanto si vendono i palloni e le scarpe firmate.
E' solo un esempio piccolo piccolo piccolo.....
Comunque se io avessi risposto a mio papà così, come minimo mi faceva il didietro viola. Giustamente.
Ciao
Rosa
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Bho..... sto cercando le info sulle adozioni delle coppie omosex e le relative ricerche scientifiche... ma non sono brava col Web. Domani mi informo all'università.
Comunque non è tanto una questione morale o di diritti civili, ma di politica liberale e di sinistra e guarda caso anche moooooolto femminista perchè indubbiamente ne gioveranno molto di più le lesbiche dei gay.... (poveri uomini, ci rimettono sempre a prescindere dal fatto di essere eteo o gay) :(
Ma tanto per dirla tutta..... è sempre e comunque una questione che dipende dal bambinismo dato il volume di affari in vista con i prodotti di consumo e il mercato che gira su psicologi infantili, avvocati infantili e famigliari che ci mangeranno sopra anche su sta cosa.
Ciao
Rosa
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Giulia, forse non te ne sei accorta, ma praticamente mi hai detto di non essere d'accordo con me confermando però il mio pensiero con il tuo.
eh? :wacko:
Abbi pazienza, non è che ti voglio psicanalizzare, interpreto solo quello che leggo.
Cioè anch'io non concordo affatto con la politica per i diritti alla genitorialità delle coppie omosessuali (nè gay nè lesbiche) e nemmeno con la famiglia monogenitoriale.
sai le cose complicate vanno semplificate il più possibile...non il contrario ...
Ma......... questo andazzo è in funzione del femminismo in un'ottica di consumismo che è in funzione del bambinismo
.
eh?
I genitori NON DEVONO sapere educare i propri figli. QUINDI è fondamentale fare in modo che le mamme siano TRAVIATE. E ciò per un motivo molto semplice: bambini e ragazzi colti e bene educati sarebbero dei pessimi consumatori. Il sistema non sa che farsene di giovani colti e bene educati: li vuole superficiali, ignoranti, deboli, influenzabili e quindi sottratti alla potestà educativa dei genitori.
ti blocco subito qui:personalmente non condivido assolutamente sta cavolata .il consumismo attuale non c'entra un cavolo con l'essere viziati, diseducati o non-picchiati da mammà e papà. esiste perché è possibile. oggi si acquista di più perché molte cose di valore e di lusso non sono più né di valore né di lusso. la visione puramente morale del "quanto siamo consumatori e viziati" PER ME è una buffonata ipocrita. per carità ripetila anche tu che avrai molti fans, sono quei dogmi che si formano in ogni pensiero e nessuno li stronca più.
Esempio: un giorno vedo un ragazzino giocare a pallone in strada che con una cannotata per poco spacca la testa a sua mamma. Suo papà gli dice candidamente: "ma sei scemo?" col tono come se dicesse "ti amo". E la mamma: "Ma stai attento un po'" sempre col tono gentile come se pensasse: "colpa mia che non sono stata attenta, se lo sgrido sono una madre violenta". E il figlio: "ma cooosa voooelteeeee, merda!!"
Ecco, i genitori hanno il cervello intriso di nonviolenza... e così intanto si vendono i palloni e le scarpe firmate.
E' solo un esempio piccolo piccolo piccolo.....
ci sono anche i palloni firmati? :blink:
hai visto due genitori, che hanno un approccio diverso dal tuo teorico e concludi con "i genitori hanno il cervello intriso di questo o quello"?
Comunque se io avessi risposto a mio papà così, come minimo mi faceva il didietro viola. Giustamente.
o meglio: tuo padre non gli sarà mai uscita l'espressione o merda davanti a te....
i figli copiano i genitori nel bene e nel male. sculacciarli quando li imitano nel male - è già troppo tardi.
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secondo me non è una buffonata.... e non la ripeto per avere dei fans.
Lo dico solo perchè i dati sono chiari: abbiamo 8.000.000 di operai che prendono 800 €/mese pari a 6 € lordi/ora.
cionostante nemmeno queste famiglie non esitano a non educare i figli al rispetto e anzi li viziano comprando loro la citycar a 14 anni la moto 125 a 16 e l'auto a 18 anni facendo un sacco di debiti. Come faccio a sapere se è vero? semplice: basta parlare con un amico che lavora in banca o in posta o in un'agenzia di credito ed emerge una montagna di clienti che hanno uno stipiedio bassissimo e fanno debiti incredibili.
Non ho visto solo DUE genitori.. ma una marea.................... ho portato a scuola i miei fratellini per tutte e 5 le elementari andando anche a prenderli ^_^ e se ne vedono delle belle!
Non è la parola "merda", ma il modo. L'imitazione dei comportamenti non è sempre una scusante se non nell'ottica buonista...... è un tantino troppo comodo sostenere che i figli copiano... come se non avessero il cervello... o come scimmie. Comodissimo obbligare il genitore a dare sempre il buon esempio... anche se il fanciullo tanto non lo segue, no?
Debolissimi concetti milleriani. Fumo negli occhi. Irrazionalità totale.
Comunque se tutti continuano a ritenere giusta questa pazzesca educazione nonviolenza.... ebbene meritano totalmente quello che si vede a scuola, cioè bambini delle elementari che tirano ceffoni in faccia alla mamma per dei capricci (termine aborrito dai nonviolenti... si dice "esigenze") la quale invece di fare i conti a casa sorride dicendo agli spettatori dello spettacolino: "eh anche oggi ha voglia di rompere".
e sai... quasi quasi godo... perchè così i maschietti di 6 anni imparano subito che le mamme sono delle sottomesse e quindi persone inferiori in quanto donne! :)
e allora a questo punto rallegriamoci: grazie al bambinismo si sta per aprire un'epoca di maschilismo e di misoginia senza precedenti nella storia dell'umanità :D
e tiè femministe/i ! :w00t:
ciao
Rosa
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secondo me non è una buffonata.... e non la ripeto per avere dei fans.
Lo dico solo perchè i dati sono chiari: abbiamo 8.000.000 di operai che prendono 800 €/mese pari a 6 € lordi/ora.
cionostante nemmeno queste famiglie non esitano a non educare i figli al rispetto e anzi li viziano comprando loro la citycar a 14 anni la moto 125 a 16 e l'auto a 18 anni facendo un sacco di debiti. Come faccio a sapere se è vero? semplice: basta parlare con un amico che lavora in banca o in posta o in un'agenzia di credito ed emerge una montagna di clienti che hanno uno stipiedio bassissimo e fanno debiti incredibili.
non è che non creda al tuo amico. ma non può fornire dati completi.
non può tener conto dei lavori in nero.
non può tenere i conti di tutta la montagna di operai con presunti debiti incredibili sui vari acquisti fatti o da fare, a distanza di 11-16 o 18 anni per ogni figlio viziato - poi sapere che è viziato...o che non gli si insegni il rispetto - (verso cosa poi...mah)
Non ho visto solo DUE genitori.. ma una marea.................... ho portato a scuola i miei fratellini per tutte e 5 le elementari andando anche a prenderli ^_^ e se ne vedono delle belle!
L'imitazione dei comportamenti non è sempre una scusante se non nell'ottica buonista...... è tantino troppo comodo sostenere che i figli copiano...
comodo per chi? i genitori fumatori hanno una maggiore probabilità di avere figli fumatori. i genitori obesi o in sovrappeso e pigri hanno una maggiore probabilità di avere figli in sovrappeso, obesi e pigri.
queste sono cose ovvie, note a tutti.
che c'è di buonista criticare le cattive abitudini degli adulti e l'incoerenza e la poca credibilità che hanno poi con i figli?
potevi anche evitare di scrivere doveri e fermarti solo ai diritti dei genitori, rimpiazzando il problema buonista bambinista con quello del buonista genitorista.
come se non avessero il cervello... o come scimmie. Comodissimo obbligare il genitore a dare sempre il buon esempio... anche se il fanciullo tanto non lo segue, no?
Debolissimi concetti milleriani. Fumo negli occhi. Irrazionalità totale.
se il fanciullo non segue l'esempio corretto del genitore , non vedo come può seguirlo quando il genitore stesso non segue ciò che va cianciando al figlio. proprio perché ha cervello percepisce l'incoerenza...non colgo sinceramente dove ci sia razionalità in questa tua logica.
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Non gli insegni certo il rispetto per l'autorità genitoriale nè viziandolo, nè lasciando correre il fatto che ti tiri un ceffone alle elementari, nè il rispetto per il senso di sacrifico comprandogli tutto quello che vuole. C'è eccome razionalità in questa logica che non è certo solo la mia...
ed è comodo, ripetere come pappagalli i concetti educativi del figlio che impara soprattutto dall'esempio che riceve, per i sostenitori dell'educazione indulgente. Questi sono moltissimi e sono educatori e genitori che traviano arbitrariamente le terorie di Alice Miller, cioè sono i milleriani... e se analizzi le statistiche (reperibili facilmente su moltissimi siti web) ti renderai conto che milleriani sono ben il 4-5% del totale. Mentre solo l'88% sono per un educazione "violenta" (uff.. che brutti termini).
E comunque... facciamo finta che i miei fratelli siano soggetti alla mia autorità come se fossero miei figli e che io non sia una donna con una permissività esagerata (perchè sono una sorella che li ama davvero all'inverosimile come e più di una madre) e che a un certo punto mi sentissi spinta a intervenire in maniera razionale con una sberla (cioè solo una e non forte e su una guancia... non parlo neanche di sculacciate dato che sono grandicelli)....... bhe se una persona milleriana viene a dirmi che ho sbagliato e sono piena di pedagogia nera e che loro ora copieranno il mio gesto violento e che la violenza genera solo altra violenza bhe le ficco una palla da tennis in bocca!! e così almeno non parla più e avrà visto che io che non ho subito violenza sono capace di essere violenta come chiunque. Perchè loro 2 ce l'hanno il cervello e sanno distinguere perfettamente una "violenza" educativa, praticata come forma di correzione e in modo autorevole, da una competizione tra amici o tra bulletti che è tutta un'altra storia.
Straconfermo il pensiero di Rino e Claudio.
Ciao
Rosa
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Senza dilungarmi troppo...
Io penso che il buonismo nell'educazione dei figli sia una pratica che danneggia non solo il futuro adulto (debole, confuso, non disciplinato) ma danneggia anche tutta la comunità.
Guardate in giro i giovani d'oggi cresciuti in famiglie spesso separate, senza figura autoritaria (padre...) e senza alcuna disciplina.
Sono deboli, viziati, indisciplinati, irrispettosi e confusi.
Crescere un figlio senza un po' di sana autorità disciplinata è il peggior danno che gli si possa arrecare. Un danno di cui -forse- si potrà rendere conto troppo tardi.
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Non gli insegni certo il rispetto per l'autorità genitoriale nè viziandolo, nè lasciando correre il fatto che ti tiri un ceffone alle elementari, nè il rispetto per il senso di sacrifico comprandogli tutto quello che vuole. C'è eccome razionalità in questa logica che non è certo solo la mia...
tu stessa hai fornito dati vaghi sulla tua teoria. ma non è questo che discuto. finché si scambiano opinioni non vi è verità assoluta ma solo posizioni personali. è come trai le conclusioni per affermare la tua tesi come unica e vera che è un bel po' forzata.
più che razionalità mi sembrano i soliti discorsi moralisti triti e ritriti.
ed è comodo, ripetere come pappagalli i concetti educativi del figlio che impara soprattutto dall'esempio che riceve, per i sostenitori dell'educazione indulgente.
eh...tu ne hai di materiale da ripetere. nonostante siano concetti partoriti da altri, li studi, li apprendi e li ripeti, ora non so se lo fai come un pappagallo...ma sinceramente prima non ci vedevo nulla di male, ora mi hai messo il dubbio...
un genitore che da il buon esempio per primo, non è comodo per nulla e non esclude che possa anche punire i figli con punizioni corporali...è semplice coerenza e senso di responsabilità - essere ciò che si vuole insegnare al figlio-
Questi sono moltissimi e sono educatori e genitori che traviano arbitrariamente le terorie di Alice Miller, cioè sono i milleriani... e se analizzi le statistiche (reperibili facilmente su moltissimi siti web) ti renderai conto che milleriani sono ben il 4-5% del totale. Mentre solo l'88% sono per un educazione "violenta" (uff.. che brutti termini).
ecco appunto.
quindi di che ti preoccupi?
E comunque... facciamo finta che i miei fratelli siano soggetti alla mia autorità come se fossero miei figli e che io non sia una donna con una permissività esagerata (perchè sono una sorella che li ama davvero all'inverosimile come e più di una madre) e che a un certo punto mi sentissi spinta a intervenire in maniera razionale con una sberla (cioè solo una e non forte e su una guancia... non parlo neanche di sculacciate dato che sono grandicelli)....... bhe se una persona milleriana viene a dirmi che ho sbagliato e sono piena di pedagogia nera e che loro ora copieranno il mio gesto violento e che la violenza genera solo altra violenza bhe le ficco una palla da tennis in bocca!! e così almeno non parla più e avrà visto che io che non ho subito violenza sono capace di essere violenta come chiunque. Perchè loro 2 ce l'hanno il cervello e sanno distinguere perfettamente una "violenza" educativa, praticata come forma di correzione e in modo autorevole, da una competizione tra amici o tra bulletti che è tutta un'altra storia.
Ciao
in verità il cervello di un bambino è diverso da quello di un adulto . ha sviluppata la parte istintiva. non può afferrare il concetto di violenza buona e violenza cattiva. altrimenti sarebbero nani.
e non staremmo qui a chiacchierare di metodi educativi da seguire se non fosse così.
per quanto riguarda la milleriana che ti viene a dire qualcosa, non è diverso da ciò che hai fatto tu ogni volta che hai criticato l'atteggiamento dei i genitori con approcci diversi dai tuoi.
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Grazie Cosmos, anche delle prove pvt.
Ma come si fa a editare i propri messaggi sul forum? cioè se mi accordo che ho fatto errori di ortografia o che ho scritto ripetendo parole, come faccio a correggere? non vedo un pulsante "modifica"... cioè lo vedo solo per un po' e poi sparisce.
i messaggi possono essere editati entro 10' dall'invio
poi stop
abbiamo preso questa misura perchè avevamo a che fare spesso con utenti balzani i quali a distanza di settimane o mesi cancellavano tutti i loro messaggi togliendo leggibilità al forum
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è come trai le conclusioni per affermare la tua tesi come unica e vera che è un bel po' forzata.
più che razionalità mi sembrano i soliti discorsi moralisti triti e ritriti.eh...tu ne hai di materiale da ripetere. nonostante siano concetti partoriti da altri, li studi, li apprendi e li ripeti, ora non so se lo fai come un pappagallo...ma sinceramente prima non ci vedevo nulla di male, ora mi hai messo il dubbio...
Chi io ho detto che la mia tesi è unica e vera? Mi sa che hai capito male... oppure come conviene dire in certi casi: mi sarò spiegata male io. Ho solo detto che non è unica e vera quella dei milleriani.
in verità il cervello di un bambino è diverso da quello di un adulto . ha sviluppata la parte istintiva. non può afferrare il concetto di violenza buona e violenza cattiva. altrimenti sarebbero nani.
e non staremmo qui a chiacchierare di metodi educativi da seguire se non fosse così.
Appunto! e non quello che dico anch'io? e allora perchè mi e *ti* smentisci?
E' innegabile che un bambino distingue perfettamente un'azione fisica di tipo correttivo da una di combattimento che sia giocoso o meno... a meno che tu non mi parli di under-3 visto che sotto i 3 anni non ha il concetto di autorità e di gerarchia, ma non mi pare che stiamo parlando di bambini così piccoli perchè sotto i 3 anni non ha nemmeno senso parlare di punizioni nè fisiche nè men che meno psicologiche. Parliamo di grandicelli, con cervello che ragiona, bambini alle elementari. Del resto i miei hanno quasi 10 e 12 anni e la mia ipotesi era riferita a loro, non a dei poppanti.
per quanto riguarda la milleriana che ti viene a dire qualcosa, non è diverso da ciò che hai fatto tu ogni volta che hai criticato l'atteggiamento dei i genitori con approcci diversi dai tuoi.
Evidente sarà perchè dal mio personale punto di vista non è proprio il massimo dell'educazione che un bambino dica merda ai genitori e tiri ceffoni alla mamma. Ma dato che oggi è la normalità, sarò io che sono antiquata. Però intendo rimanere antiquata e mantenere un approccio disciplinare che non perdoni a gratis certe mancanze.
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Senza dilungarmi troppo...
Io penso che il buonismo nell'educazione dei figli sia una pratica che danneggia non solo il futuro adulto (debole, confuso, non disciplinato) ma danneggia anche tutta la comunità.
Guardate in giro i giovani d'oggi cresciuti in famiglie spesso separate, senza figura autoritaria (padre...) e senza alcuna disciplina.
Sono deboli, viziati, indisciplinati, irrispettosi e confusi.
Crescere un figlio senza un po' di sana autorità disciplinata è il peggior danno che gli si possa arrecare. Un danno di cui -forse- si potrà rendere conto troppo tardi.
Quotone :)
Oggi ho notato che cominciano ad andare di moda perfino siti di solo uomini e padri... tutti fondamentalmente impostati sulla pedagogia dell'indulgenza milleriana... ne ho trovati ben 7 :(
Non credo sia bello che io li linka... comunque sono di basso livello rispetto a metromaschile. Questo forum secondo me è senza ombra di dubbio il migliore che esista nel suo genere.
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Circa un'oretta fa ho scaricato la ricerca dell'organizzazione "save the children" presentata a Roma per sostenere la legge anti-sculacciate.
Mentre la sto leggendo, vi incollo una perla che potete trovare a pag. 136.....
I COMMENTI DEGLI ESPERTI
...
è opinione condivisa che le punizioni corporali non possano costituire un metodo correttivo accettabile in quanto propongono un modello di aggressività e prevaricazione che tende ad essere emulato: tu mostri all'altro un modo che poi userà: se picchia lui, perché non posso picchiare io? Questo è l'esempio che noi genitori diamo: il figlio prima le becca, e poi applica, facendo altrettanto magari con la ragazza: ricordiamoci che siamo in un Paese in cui le donne sono picchiate spesso: sembra che ci sia uno ius corrigendi anche nei confronti della consorte.
...
ovvero, come volevasi dimostrare.... l'Organizzazione è bambinista perchè è femminista.
E, obiettivamente, competenze pedagogiche e valore pedagogico di simili concetti tendenti allo zero se non anche alla stupidità. Insomma, che ipocriti tutti questi "educatori" della nonviolenza!!
Ciao
Rosa
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Appunto! e non quello che dico anch'io? e allora perchè mi e *ti* smentisci?
tu hai detto il contrario qui :Perchè loro 2 ce l'hanno il cervello e sanno distinguere perfettamente una "violenza" educativa, praticata come forma di correzione e in modo autorevole, da una competizione tra amici o tra bulletti che è tutta un'altra storia.
E' innegabile che un bambino distingue perfettamente un'azione fisica di tipo correttivo da una di combattimento che sia giocoso o meno... a meno che tu non mi parli di under-3 visto che sotto i 3 anni non ha il concetto di autorità e di gerarchia, ma non mi pare che stiamo parlando di bambini così piccoli perchè sotto i 3 anni non ha nemmeno senso parlare di punizioni nè fisiche nè men che meno psicologiche. Parliamo di grandicelli, con cervello che ragiona, bambini alle elementari. Del resto i miei hanno quasi 10 e 12 anni e la mia ipotesi era riferita a loro, non a dei poppanti.
per il cervello che "ragiona" devi aspettare i 18 anni.
Evidente sarà perchè dal mio personale punto di vista non è proprio il massimo dell'educazione che un bambino dica merda ai genitori e tiri ceffoni alla mamma. Ma dato che oggi è la normalità, sarò io che sono antiquata. Però intendo rimanere antiquata e mantenere un approccio disciplinare che non perdoni a gratis certe mancanze.
e ho capito che non è il massimo!! ma che bisogno c'è di esagerare ogni volta citando esempi estremi
o tirando fuori sti milleriani ( ma chi caxxo li conosce?!).
che bisogno c'è?
oltre a questo esempio:Non gli insegni certo il rispetto per l'autorità genitoriale nè viziandolo, nè lasciando correre il fatto che ti tiri un ceffone alle elementari, nè il rispetto per il senso di sacrifico comprandogli tutto quello che vuole
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ci sarà una via di mezzo no? ci sarà un modo per essere severi, autoritari, insegnare il rispetto e le buone maniere senza sculacciare i figli? o vedi tutto bianco e nero?!
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Mi sa che non riusciamo mica a capirci io e te, abbiamo dei problemi... (mi pare che gli uomini tra di loro si capiscano meglio vedo qua, il che è segno evidente che noi donne abbiamo il cervello inferiore) :P
Ricominciamo tutto daccapo (che tanto abbiamo parlato poco fino a oggi ;) )
tu hai detto il contrario qui :
...
Allora.. non ho detto il contrario affatto. Ho detto che un bambino già alle elementari è perfettamente in grado di capire che una sculacciata è un intervento educativo-correttivo che nulla ha che vedere con ciò che egli pratica durante una violenza di tipo combattivo con i suoi compagni di ventura o di sventura. E' illogico sostenere che se sculacci un bambino gli insegni la violenza. Per questo gli educatori fissati con la nonviolenza sono sostanzialmente degli ipocriti. Egli non copia la violenza educativa. Egli impara la violenza da sè a prescindere dalle punizioni, perchè la sua è una violenza di matrice competitiva, non un'azione educativa. Il concetto violenza genera solo violenza è un concetto relativo e non assoluto come invece vogliono farci credere save the children, le femministe, i liberali, gli svedesi e tanti altri pagliacci come loro.
e ho capito che non è il massimo!! ma che bisogno c'è di esagerare ogni volta citando esempi estremi
o tirando fuori sti milleriani ( ma chi caxxo li conosce?!).
che bisogno c'è?
oltre a questo esempio:
è strapieno di milleriani all'uni, e tutti gli esperti e i politici che vogliono le leggi antisculacciata sono di pensiero milleriano. E anche se sono una esigua minoranza rispetto al popolo, poi finisce che le leggi si fanno... è la storia a dirlo, mica io. Vedi Svezia 1979 e resto d'Europa fino ai giorni nostri.
.
ci sarà una via di mezzo no? ci sarà un modo per essere severi, autoritari, insegnare il rispetto e le buone maniere senza sculacciare i figli? o vedi tutto bianco e nero?!
Chi io?? Io sono proprio per le vie di mezzo!
Se non lo fossi, o condannerei le sculacciate sostenendo la nonviolenza, oppure condannerei la nonviolenza giustificando maltrattamenti e abusi vari.
Io sono contraria anche alle sgridate proprio come lo sono all'indulgenza.
Più sulle vie di mezzo di così!
Ciao
rosa
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Mi sa che non riusciamo mica a capirci io e te, abbiamo dei problemi... (mi pare che gli uomini tra di loro si capiscano meglio vedo qua, il che è segno evidente che noi donne abbiamo il cervello inferiore) :P
io ti capisco benissimo rosa. ;)
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io ti capisco benissimo rosa. ;)
Lo so ;)
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e come ennesima conferma......... qua http://genitoricrescono.com/disciplina-sculacciate/comment-page-1/#comment-6149 la blogger che è un'educatrice assolutamente "milleriana empatica nonviolenta" (cioè la figura pedagogica più inconsistente che esista) sostiene di non essere complessata (del resto lo dice il 99,999% di questi ideologisti dell'educazione nonviolenta) : "Non credo di essere complessata o di basarmi su saggi infondati e tendeziosi."
e poi la troviamo su un forum (grazie a un'articolata ricerca in Internet) qua
http://www.cercounbimbo.net/forum/index.php?showtopic=74389&st=80&p=1503287&#entry1503287 dove dice testualmente: "L'argomento per cui esistono le botte "buone" quando sono meritate è stato usato per secoli, e tuttora è moltissimo in voga, per motivare le violenze domestiche dei mariti verso le mogli. Non molte settimane fa ho visto un programma alla tv in cui alcune donne musulmane spiegavano alla giornalista che sì, ogni tanto i mariti qualche schiaffone lo ammollano, ma per carità, SOLO quando la moglie se lo merita e solo quando ha fatto qualcosa di davvero deprecabile, mica sono mariti violenti! Insomma il classico argomento del quando ce vo' ce vo', che anche molte di voi adottano nei confronti dei bambini. Ora mi domando e vi domando: vi sembra davvero un buon argomento? E se non lo è nei rapporti tra adulti (e voglio sperare che nessuna di voi pensi che lo sia e che si farebbe prendere a schiaffi dal marito sia pure in casi estremi) perché dovrebbero esserlo nei rapporti con i bambini, che per giunta sono piccoli e indifesi?"
eheheheh e meno male che anche lei non sarebbe complessata! :w00t:
praticamente non si rende neanche conto che il suo complesso, la sua turba mentale, è il femminismo ahahahahah!! :lol:
Insomma le femministe sono una continua conferma..... ovvero si conferma così, ancora una volta, che sono esseri col cervello intriso di turbe mentali. Tanto più se sono anche bambiniste (e idem i femministi e i bambinisti, lapalissianamente).
Rosa
:D
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Nonostante sia pubblicato su Anadiatum, noto sito di associazioni per la tutela dei minori, si tratta di un articolo pro-sculacciate.
Per come la penso non posso che fare i miei complimenti all'autore! :)
Trovo interessante anche il piglio antifemminista in una delle due risposte :rolleyes:
Fonte: http://www.adiantum.it/public/538-una-sculacciata,-solo-quando-serve,-ha-sempre-dato-ottimi-risultati.asp
15/05/2010 - Di Giancarlo Belli.
Uno dei diritti fondamentali dei bambini è quello di essere educato, cioè formato a quelle particolari regole di comportamento che sono condivise nel gruppo familiare e nel più ampio contesto sociale in cui è inserito. Educare comporta adottare provvedimenti volti a punire comportamenti sbagliati. Tali provvedimenti punitivi, cioè le sanzioni, possono essere di varia natura ma sono comunque imprescindibili per ottenere la correzione di un comportamento sbagliato.
Sottolineo questo punto perché ultimamente mi pare che, sempre più spesso, si affermi l'idea che si può educare senza ricorrere alle sanzioni e facendo ricorso unicamente all’amore.
Naturalmente, con la parola amore, si intende un sentimento che escluda in ogni caso la punizione e, soprattutto, l’uso della violenza e che comprenda sempre e soltanto sentimenti di accoglienza, comprensione, perdono, tolleranza, fiducia, premio e così via. Può, la sanzione, essere violenta? La violenza è l’uso della forza, fisica o psicologica, utilizzata al fine di ottenere un certo comportamento da parte di un soggetto terzo. Tale uso, da parte dell’autorità legittima, è sempre lecito: questo concetto deve essere chiaro fin da subito, non è possibile escludere l’uso della violenza da parte dell’autorità legittima. In questo senso qualunque punizione è violenta in quanto comunque comprime la volontà del soggetto punito. Può, la sanzione, essere corporale? Personalmente ritengo che la punizione corporale, in generale, sia da evitare perché colpisce la persona nella sua totalità. Infatti il corpo non esplica soltanto funzioni corporali (mangiare, bere, dormire, etc.) ma esplica anche le funzioni spirituali tipiche dell'essere umano (ricerca del senso, ricerca del bene, ricerca della relazione, etc.).
Può essere utilizzata, la sanzione corporale, sui bambini? Educare è un compito particolarmente difficile. Accettato il fatto che le sanzioni sono inevitabili ed inevitabilmente violente, in quanto comprimono la volontà del bambino, concentriamo adesso la nostra attenzione su un particolare tipo di sanzioni: quelle corporali. Perché dovrebbero essere abolite? Lo stesso discorso che ho fatto per gli adulti, entro certi limiti, vale anche per i bambini. Tuttavia, per i bambini, occorrono ulteriori considerazioni. Il bambino è una persona che sta crescendo; ciò significa che non è possibile trattare con un bambino allo stesso modo con cui si tratta un adulto. Certe sanzioni adatte agli adulti sono del tutto inadatte ai bambini. È impensabile punire con la reclusione un bambino, così come è impensabile punire con una sculacciata un adulto.
Facciamo un esempio: se sorprendo mio figlio a giocare con una bomboletta di alcool a cui dà fuoco, lo rimprovero energicamente e tento di fargli capire che il suo comportamento è estremamente pericoloso per lui stesso e per gli altri. Se, dopo qualche tempo, sorprendo di nuovo mio figlio a fare lo stesso pericolosissimo gioco non esito, questa volta, a suonargliele. In conclusione, mi sembra che oggi, sempre più, prevalga la mentalità del "volemose bbene" la quale, lungi dall'affrontare e risolvere i problemi, copre tutto con uno spesso strato di sentimentalismo a buon mercato.
Una sculacciata, quando ci vuole, ha sempre dato ottimi risultati. Io non le ho mai risparmiate ai miei figli e i risultati sono eccellenti. Amare non vuol dire seppellire di sentimento ma instaurare una relazione dinamica capace di promuovere lo sviluppo della persona.
Buona educazione a tutti.
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Quando ce vò... ce vò, insomma...
:P
Esattamente
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Ultimamente soffro di amnesia...... sono troppo impegnata tra università e fare la baby sitter ai miei fratelli e ai loro amichetti, senza contare la lettura dei forum in Internet compreso questo........
non mi ricordo se Mik voleva sapere il perchè della definizione "milleriana empatica nonviolenta" dell'educazione.... comunque Alice Miller scrive:
"Picchiare degli adulti, è tortura, picchiare dei bambini, è educazione. Forse che questo non basta a mettere chiaramente e nettamente in evidenza un'anomalia che perturba il cervello della maggior parte delle persone, una lesione, un buco enorme al posto di dove si dovrebbe trovare l’empatia, in particolare verso i bambini?"
Come ben sai anche tu, Mik, la saggista ex-psicoterapista e pedagogista Alice Miller "insegnava" che anche il più leggero intervento punitivo di tipi fisico (compreso anche soltanto uno sculaccione) sui bambini è foriero di danni psicologici incalcolabili, è deleterio dal punto di vista educativo (bhe lo diceva anche quel giurassico di Rosseau che peraltro era un manico turbo-complessato, se lo hai studiato bene).
Purtroppo, attualmente, la psicopedagogia moderna, in seguito al fenomeno del femminismo che ha prodotto il bambinismo attraverso l'instaurazione di un'educazione gestita quasi esclusivamente da parte femminile (femminilizzazione del corpo docenti, distruzione del ruolo di capofamiglia del marito, assistenti sociali e psicologi infantili prevalentemente donne) è assolutamente improntata sulla linea milleriana e di conseguenza anche la politica europea in merito.
Ci sono anche esperti che sul succitato punto, ritengono che il buco nel cervello in questo caso lo abbia avuto la Miller (e bello grosso aggiungo io) e lo abbia chi lo sostiene. Questi però non hanno voce in capitolo soprattutto perchè non sono femministi.
Poi se non ricordo male, Giulia dicevi qualcosa del genere "ma che genitori sono quelli che riescono a farsi scappare fuori di casa i fili puniti con la reclusione?" ........bhe la domanda è strana dal momento che oggi tutti i bambini riescono a eludere il controllo dei genitori, non hanno la benchè minima intenzione di accettare un castigo e sanno bene che possono permettersi di snobbare le correzioni "nonviolente"....... e infatti perchè mai non dovrebbero? è oltremodo evidente agli occhi dei bambini che i genitori di oggi sono degli ameba di cui prendersi gioco abilmente. Mah..... non so davvero a che modelli di bambino tu ti riferisca..... a me sembra che tu non viva molto a stretto contatto con quelli oggi.
Rosa
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non so davvero a che modelli di bambino tu ti riferisca..... a me sembra che tu non viva molto a stretto contatto con quelli oggi.
ho tre nipoti.
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Rosa!!!!
Per le donne femministe Tedesche del Baltico - nate a Tallinn, per esempio - era PIU' CHE GIUSTO spaccare a colpi di mazza la testa ai BAMBINI Ebrei!!!! Colpi di mazza così forti che schizzavano pezzi di cervello dapperttutto!!!!!
Erano donne femministe del Baltico!!!!!
"Le ragazze dell'Est", si, bello schifo!!!! IO le ho viste fare la fila davanti agli Uffici Reclutamento delle SS!!!!
E realizzare sugli Ebrei inermi le proprie perverse fantasie!!!
Le donne hanno tante macchie da sembrare leopardi! Bleah! :sick:
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(http://antifeminist.altervista.org/immagini/stats_c2003.jpg)
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da dove hai preso questa tabella?
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Scusa ... mi sono dimenticato la fonte ...
L'originale è questa:
http://www.acf.hhs.gov/programs/cb/pubs/cm03/figure3_6.htm
Però l'ho presa da qui:
http://antifeminist.altervista.org/immagini/stats_c2003.jpg
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non voglio giustificare la tabella, ne conoscevo anche io i contenuti (anche
se non il link), ma solo fare due considerazioni.
1) violenza chiama violenza, anche se non e` giustificata. Ossia una donna
maltrattata dal marito (o padre da bimba) e` possibile che si "sfoghi" sui figli.
2) Le donne in genere passano piu` tempo con i figli...
e` piu` semplice quindi che siano aggressori per una questione statistica.
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La tabella serve solo per dimmostrare che non solo gli uomini sono agressori, ma anche le donne.
Un'altro mito femminista sta per essere distrutto... :)
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1) violenza chiama violenza, anche se non e` giustificata. Ossia una donna
maltrattata dal marito (o padre da bimba) e` possibile che si "sfoghi" sui figli.
Sono contrario a questa lettura. Normalmente conoscere la violenza porta al suo ripudio, secondo me molto più spesso di quanto avvenga con la vendetta.
I più restii a utilizzare un'arma da fuoco sono coloro che ne hanno conosciuto, in guerra o fortuitamente, i drammatici effetti.
2) Le donne in genere passano piu` tempo con i figli...
e` piu` semplice quindi che siano aggressori per una questione statistica.
Io credo che non siano le ore di frequentazione a fare di un soggetto un soggetto abusante.
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Sono contrario a questa lettura. Normalmente conoscere la violenza porta al suo ripudio, secondo me molto più spesso di quanto avvenga con la vendetta.
I più restii a utilizzare un'arma da fuoco sono coloro che ne hanno conosciuto, in guerra o fortuitamente, i drammatici effetti.
Io credo che non siano le ore di frequentazione a fare di un soggetto un soggetto abusante.
Ognuno di noi ha un modo di reagire ad un'infanzia traumatica. Alcuni come dici
tu sviluppano un rifiuto totale, come nei soldati affetti da stress post traumatico.
Altri pero` diventano a loro volta abusanti.
Non voglio farne un dogma... semplicemente dire che e` giusta sia la tua versione
violenza chiama rifiuto
sia la mia
violenza chiama violenza
Dipende. Tieni conto che per me "violenza" non significa semplicemente lo
scappellotto dato al bimbo che fa la marachella. Ma tutto il resto, ossia
soprattutto la deprivazione emotiva, i danni relativi alla sfera dell'attaccamento.
E, guarda caso, di solito sono le bambine a subire di piu` questa deprivazione,
almeno tempo addietro, quando una bambina gia` di 6-7 anni veniva considerata
una piccola adulta e magari gia` con responsabilita` verso fratelli e sorelle minori.
Per quanto riguarda le "ore"... be'... e` solo una questione statistica.
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E, guarda caso, di solito sono le bambine a subire di piu` questa deprivazione,
almeno tempo addietro, quando una bambina gia` di 6-7 anni veniva considerata
una piccola adulta e magari gia` con responsabilita` verso fratelli e sorelle minori.
ma guarda che queste bambine considerate piccole adulte all'età di 6/7 anni non ci sono più da tempo. Credo che le ultime rimaste stiano negli ospizi. Che poi boh.. in campagna la deprivazione emotiva e i danni relativi alla sfera dell'attaccamento probabilmente l'ha subito di più mio nonno che all'età di 6/7 anni era mandato al pascolo da solo con gli animali che non mia nonna che si occupava della casa e dei fratellini (.. :unsure: vabbè sua sorella, visto che nello specifico, la più piccola era lei).
Cioè .. è davvero sconcertante come si tenda a considerare ancora oggetto di oppressione soltanto e soprattutto le bambine, come se i bambini di un tempo non avessero avuto vita difficile.
Ma guarda che nelle famiglie borghesi erano coccolati i piccoli e le piccole, nelle famiglie povere erano responsabilizzati entrambi in maniera diversa. Mi chiedo se la tendenza delle donne a "parlare" non abbia giocato un ruolo importante in questa visione distorta del trattamento. Racconto, dunque ho sofferto. Non racconto, non ho sofferto.
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...
E, guarda caso, di solito sono le bambine a subire di piu` questa deprivazione,
almeno tempo addietro, quando una bambina gia` di 6-7 anni veniva considerata
una piccola adulta e magari gia` con responsabilita` verso fratelli e sorelle minori.
Anch'io non condivido questa idea, anzi, oggi con l'uccisione della figura paterna subiscono più problemi i bambini e i ragazzi. Vedi suicidio, abbandono e rendimento scolastico, colpevolizzazione sessista.
Per quanto riguarda le "ore"... be'... e` solo una questione statistica.
La statistica è estremamente utile ma non sufficiente. Un'indole abusante non si crea con le ore di frequentazione, al massimo si esprime più facilmente, e in questo sicuramente c'è un bias, nella tabella, che andrebbe corretta ma non credo che giungerebbe a parità se il tempo trascorso coi figli si equivalesse.
Io credo che ci sia una psicodinamica profonda che collega la guerra al maschio inculcata nella mente delle donne, il senso di impunità e superiorità morale, e la violenza perpetrata verso i bambini (deboli). Del resto la loro strumentalizzazione nelle separazioni è anch'essa una forma di violenza.
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E, guarda caso, di solito sono le bambine a subire di piu` questa deprivazione,
almeno tempo addietro, quando una bambina gia` di 6-7 anni veniva considerata
una piccola adulta e magari gia` con responsabilita` verso fratelli e sorelle minori.
anche questo credo sia un mito da sfatare. mio padre aiutava mio nonno ed era trattato da uomo già da 5 anni, lo aiutava nell'orto e tutto ciò che riguarda il giardinaggio, grazie a questo può sfamare una famiglia con un pezzetto di terreno, sa fare innesti, curare piante malate etc, ma non credo che abbia mai avuto la possibilità di fare il bambino...e credo anche che abbia conosciuto la "violenza" o cmq la durezza, ma questo non lo . ha assolutamente trasformato in un violento.
per quanto riguarda il senso di responsabilità e di protezione, mio fratello nonostante sia più piccolo di me e mia sorella ed è di un altra generazione, lo ha sempre sentito anche se nessuno gli ha mai fatto pressioni su questo, solo perché sapeva che eravamo più vulnerabili di lui...
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ma guarda che queste bambine considerate piccole adulte all'età di 6/7 anni non ci sono più da tempo. Credo che le ultime rimaste stiano negli ospizi. Che poi boh.. in campagna la deprivazione emotiva e i danni relativi alla sfera dell'attaccamento probabilmente l'ha subito di più mio nonno che all'età di 6/7 anni era mandato al pascolo da solo con gli animali che non mia nonna che si occupava della casa e dei fratellini (.. :unsure: vabbè sua sorella, visto che nello specifico, la più piccola era lei).
Cioè .. è davvero sconcertante come si tenda a considerare ancora oggetto di oppressione soltanto e soprattutto le bambine, come se i bambini di un tempo non avessero avuto vita difficile.
sì, infatti. io penso che le generazioni precedenti abbiano vissuto una vita molto più dura e difficile, ma cmq lo facevano tutti, i ragazzi e le ragazze, non veniva considerato un abuso o un maltrattamento dunque.
Ma guarda che nelle famiglie borghesi erano coccolati i piccoli e le piccole, nelle famiglie povere erano responsabilizzati entrambi in maniera diversa. Mi chiedo se la tendenza delle donne a "parlare" non abbia giocato un ruolo importante in questa visione distorta del trattamento. Racconto, dunque ho sofferto. Non racconto, non ho sofferto.
può essere pure che le donne avendo la tendenza a parlarne abbiano giocato un ruolo importante, ma francamente non c'è una zia o una nonna, che non ne parlasse con orgoglio di tutte le cose che faceva in casa e sapeva fare già da bambina, il punto è anche che cerchiamo di ricostruire qualcosa che non ci appartiene e lo si descrive sempre in modo assolutamente negativo...ma bisogna capire che se non ci hai la tv, la xbox, internet, sky, la bicicletta etc, capare fagiolini o pelare le patate, può essere almeno una cacchio di cosa da fare...noi oggi ci abbiamo troppe celte divertenti e stirare o levare via una macchia è solo una palla che ti toglie tempo a a tante altre cose.
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sì, infatti. io penso che le generazioni precedenti abbiano vissuto una vita molto più dura e difficile, ma cmq lo facevano tutti, i ragazzi e le ragazze, non veniva considerato un abuso o un maltrattamento dunque. può essere pure che le donne avendo la tendenza a parlarne abbiano giocato un ruolo importante, ma francamente non c'è una zia o una nonna, che non ne parlasse con orgoglio di tutte le cose che faceva in casa e sapeva fare già da bambina, il punto è anche che cerchiamo di ricostruire qualcosa che non ci appartiene e lo si descrive sempre in modo assolutamente negativo...ma bisogna capire che se non ci hai la tv, la xbox, internet, sky, la bicicletta etc, capare fagiolini o pelare le patate, può essere almeno una cacchio di cosa da fare...noi oggi ci abbiamo troppe celte divertenti e stirare o levare via una macchia è solo una palla che ti toglie tempo a a tante altre cose.
sì è vero anche questo, anche se si parla con orgoglio pure del modo con cui abbiamo superato una malattia o un'operazione molte volte, com'è che si dice ... ciò che non uccide fortifica.
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sì è vero anche questo, anche se si parla con orgoglio pure del modo con cui abbiamo superato una malattia o un'operazione molte volte, com'è che si dice ... ciò che non uccide fortifica.
credo che per le malattie sia solo gioia di averla scampata. a me capita di essere felicissima appena mi passa l'influenza perché riacquisto quella forza e quel benessere che do per scontato finché non mi ammalo. però ti giuro mia zia mi avrà raccontato mille volte di come a otto anni pur di lavare i piatti si metteva sopra ad uno sgabello per arrivare al lavandino...
e come le piace cucinare, pulire, rammendare...perché non ha mai giocato a fable:P
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anche questo credo sia un mito da sfatare. mio padre aiutava mio nonno ed era trattato da uomo già da 5 anni, lo aiutava nell'orto e tutto ciò che riguarda il giardinaggio, grazie a questo può sfamare una famiglia con un pezzetto di terreno, sa fare innesti, curare piante malate etc, ma non credo che abbia mai avuto la possibilità di fare il bambino...e credo anche che abbia conosciuto la "violenza" o cmq la durezza, ma questo non lo . ha assolutamente trasformato in un violento.
Ci sei!!!!! :D :D :D
Inès de Suàrez era già violenta da sola, non per colpa di qualche uomo!!!!!!!!
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Ci sei!!!!! :D :D :D
chi non muore ...
Inès de Suàrez era già violenta da sola, non per colpa di qualche uomo!!!!!!!!
beh ...tutte le donne hanno cmq il 50% di patrimonio genetico ereditato dal padre e dalla madre.
ma perché siete tutti fissati con sta colpa?!
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chi non muore ...beh ...tutte le donne hanno cmq il 50% di patrimonio genetico ereditato dal padre e dalla madre.
ma perché siete tutti fissati con sta colpa?!
Beh, non proprio così ... la genetica dice tutt'altro. Ed il patrimonio genetico non c'entra.
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Beh, non proprio così ... la genetica dice tutt'altro. Ed il patrimonio genetico non c'entra.
io so diversamente.
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io so diversamente.
L'ho detto perchè ci sono casi rarissimi nei quali il bambino prende il 50% delle caratteristiche della madre e 50% del padre. Di solito le caratteristiche del bambino dipendono dai geni dominanti o della madre o del padre. Il 50 e 50 è rarissimo.
Jan
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Visto!?
Animus diceva fosse un MIO incubo!
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....proprio domanda non in tema...ahahah
ma cotingente al Forum:
Dove diavolo avete messo il topic per l'iscrizione a Comacchio?
P.S.La snobbate ma attenzione....
ALe