Forum sulla Questione Maschile
Presentazioni => Presentazioni => Topic aperto da: Massimo - Gennaio 18, 2011, 19:40:29 pm
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Lo Stato d'Israele (lì il servizio militare è obbligatorio e dura 3 anni) ha escogitato
una pensata assurda per restituire il mordente a delle reclute con gravi problemi
psicologici e con difficoltà di adattamento alla vita di caserma: le ha mandate a
sostenere un corso di addestramento obbligatorio sotto il comando di giovani
donne ufficiali. Lì agli ordini e sotto lo sguardo vigile di ragazze graduate hanno
svolto le normali esercitazioni militari previste e si sono riadattati alla vita militare.
Pare che l'esperimento abbia avuto successo. Ma vi pare possibile? Boh!
(COSMOS, tu che sei medico e psicologo batti un colpo! A me pare assurdo!)
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Lo Stato d'Israele (lì il servizio militare è obbligatorio e dura 3 anni) ha escogitato
una pensata assurda per restituire il mordente a delle reclute con gravi problemi
psicologici e con difficoltà di adattamento alla vita di caserma: le ha mandate a
sostenere un corso di addestramento obbligatorio sotto il comando di giovani
donne ufficiali. Lì agli ordini e sotto lo sguardo vigile di ragazze graduate hanno
svolto le normali esercitazioni militari previste e si sono riadattati alla vita militare.
Pare che l'esperimento abbia avuto successo. Ma vi pare possibile? Boh!
(COSMOS, tu che sei medico e psicologo batti un colpo! A me pare assurdo!)
un link su quanto detto da Massimo:
http://www.israele.net/sezione,,2587.htm
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Ma secondo voi maschi demotivati che vengono mandati a prendere ordini da
giovanni donne ridiventano motivati?
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Queste minchiate mi provocano la diarrea. :mad:
Che tanto, poi, nella brigata Golani a scannarsi con Hamas ci vanno le gentili signore, come no... :disgust:
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anche a me diarrea & flatulenza
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Un avviso al marmocchio e a Fazer: bisogna però riconoscere che l'esercito israeliano è ancora il migliore del mondo. Ci sarà pure un motivo.
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Un avviso al marmocchio e a Fazer: bisogna però riconoscere che l'esercito israeliano è ancora il migliore del mondo. Ci sarà pure un motivo.
Si Massimo, ma ha poco a che vedere con gli ufficiali in gonnella.
1) Israele vive uno stato di guerra perenne, è come se fosse in regime di continuo addestramento.
2) Gli stanziamenti (anche grazie ai generosi contributi USA) raggiungono livelli impensabili in altre nazioni.
3) In un mondo di "guerra tecnologica" contano molto di più i mezzi, ed è sui mezzi che Israele basa la propria superiorità, ma...
La particolare situazione di Israele ha portato le industrie a sviluppare mezzi utilizzabili solamente (o quasi) in determinati contesti.
Penso ai trasporti truppe corazzati derivati da scafi di T-55 (LOL) o addirittura di Merkava, come il Namer, che risulterebbe ingestibile per qualsiasi altro esercito a causa dell'impossibilità di essere trasportato per via aerea.
(http://m1.ikiwq.com/img/xl/sw5m0FiBwBwtrjCpFeg6Ca.jpg)
Penso allo stesso Merkava, iperprotetto (e quindi ottimo contro gli RPG palestinesi) ma poco mobile.
Questo per dire che le forze armate israeliane sono sì tra le migliori, ma...a casa loro.
Ottimizzate per la guerra che si combatte laggiù da una vita, risulterebbero assai scarse in altri contesti.
Ti immagini Tsahal tra le nevi o nella giungla?
Quattro bavaresi ubriachi o quattro Tigri Tamil sballate se lo mangerebbero in un boccone (esagero ovviamente ^_^).
E' ora di sfatare il mito di Tsahal invincibile: è risultato invincibile contro quattro straccioni disperati, combattendo a casa sua.
L'esercito globale, in grado di passare indifferentemente dal deserto alle alpi, dalla controguerriglia alle operazioni su vasta scala, è un'altra cosa.
Bisogna dire anche che questa fama di invincibilità Israele l'ha conquistata grazie alla pochezza di coloro che lo attaccarono (Sei Giorni, Yom Kippur, Cast Lead).
E non c'è dubbio sul fatto che i soldati israeliani siano tra i più motivati, vista la posta in palio.
Ma gli ufficiali in gonnella, che addestrano e non combattono, che insegnano e non rischiano, non hanno meriti in questo.
Infatti, in prima linea non ci sono mai... ^_^
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Un avviso al marmocchio e a Fazer: bisogna però riconoscere che l'esercito israeliano è ancora il migliore del mondo. Ci sarà pure un motivo.
E' per quello che non sono riusciti nemmeno a entrare in Libano nel 2006,è bastato un migliaio di Hezbollah ben motivati a bloccarli.Più comodo bombardare la striscia di Gaza.
P.s. la guerra dei 6 giorni la stavano perdendo,sono riusciti a vincerla,solo grazie al sostegno degli Usa.
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@Salar:
In Libano nel 2006 non ci sono entrati per il semplicissimo motivo che gli Hezbollah
si erano infossati come talpe in bunker sottoterra: qualora fossero andati avanti
se li sarebbero ritrovati alle spalle. E gli israeliani lo sapevano. Per stanarli c'era
bisogno di tempo e Israele non ce l'aveva. La comunità internazionale non glielo
avrebbe mai dato. Quando Israele si muove, il mondo intero si mobilita a fermarlo.
@Fazer
Hai mai sentito parlare dell'operazione di Entebbe? Da manuale!
Domanda: Quale esercito avrebbe saputo programmare in due giorni un'operazione
del genere a 10.000 chilometri lontano da casa? I marines americani? Le SAS
britanniche? Ultimamente stanno combinando solo guai! La divisione Folgore?
Lasciamo perdere! Dai retta a me: gli israeliani si possono non amare, ma non si
può non ammirarli!
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@ Salar:
Volendo, avrebbero raso al suolo l'intero Libano.
I mezzi c'erano, le palle piene pure.
Questioni di opportunità politica (il timore di perdere l'appoggio incondizionato dei soliti "finanziatori") hanno fatto si che ci si fermasse prima.
@ Massimo.
Massimo, il raid di Entebbe (Mivitsa Kadur Ha'ram, Operazione Fulmine, poi ribattezzata Mivitsa Yonatan in onore di Yoni Netanyahu, caduto in azione) è stata un operazione di commandos del reparto antiterrorismo Sayeret Matkal, con l'appoggio di fanti della Sayeret Golani e di parà della Sayeret Tzanhanim, e il fondamentale apporto di agenti infiltrati del Mossad e dell'Aman, quindi non si è trattato di un operazione convenzionale.
Peraltro non sarebbe stata realizzabile senza l'apporto di:
USA: Attraverso il National Reconnaissance Office che, su richiesta dell'allora capo della CIA George W. Bush, posizionò uno dei suoi satelliti spia Big Bird KH-9 su Entebbe, fornendo immagini dettagliatissime dell'aeroporto nel quale erano tenuti prigionieri i passeggeri del volo Air France.
Attraverso gli apparati di ascolto dell'US Navy ad Asmara, che seguirono il volo Air France nel suo spostamento da Bengasi ad Entebbe.
Francia: dopo aver ottenuto la liberazione dei passeggeri di nazionalità francese, Giscard D'Estaing permise che venissero interrogati da agenti Mossad, i quali ottennero cosi delle preziose informazioni sul numero dei terroristi, il loro armamento, e l'entità dell'appoggio fornito dagli ugandesi.
Le stazioni d'ascolto della Marine Nationale a Gibuti seguirono anch'esse il volo da Bengasi ad Entebbe.
Inghilterra: Uno dei passeggeri, Patricia Heyman, inglese, liberata poichè al sesto mese di gravidanza e in preda ad una crisi, venne interrogata da agenti MI-6 e Mossad, fornendo informazioni sul dirottamento e i terroristi.
Germania: Fornì le fotografie dei due terroristi tedeschi Wilfred Bose e Brigitte Kuhlmann.
Kenya: Permise l'atterraggio e il rifornimento prima del B-707 trasformato in ospedale volante e poi dei C-130 Hercules di ritorno dall'Uganda. Permise inoltre il trasporto dei due ostaggi feriti all'ospedale Jomo Kenyatta di Nairobi.
Mise a disposizione il controllo del traffico aereo di Nairobi per "prendere in carico" l'aereo proveniente da Bengasi.
Come vedi, si trattò di un'operazione "internazionale".
Aggiungo che ebbe successo anche grazie al famoso "stratagemma della Mercedes nera", un inganno mediante il quale si mirava a ritardare la reazione dei soldati ugandesi di guardia all'aeroporto. Niente a che vedere con la guerra "classica", quindi.
Non mischiamo le carte.
Peraltro, SAS, SEAL, Delta, KSK, GOI e compagnia bella sarebbero perfettamente in grado di svolgere un'azione simile.
La Folgore non c'entra nulla.
(http://www.jewishtelegraph.com/images/entebbe/entebbe.jpg)
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Massimo devi citare la fonte altrimenti vale zero. Non è che con la fonte vale necessariamente di più però almeno uno si orienta.
La maggior parte di queste notizie sono distorsioni indotte da chi le riporta, colpito dal virus dell'adulazione donnista.
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Fazer, sei molto informato e complimenti. Devo però puntualizzare che:
- reparti dell'esercito israeliano si sono recati in Svizzera per addestarsi allo sci e
questo per muoversi anche sulle nevi del Monte Hermon, in Alta Galilea (pochi lo
sanno). Forse la notizia ti è sfuggita.
- in Africa (zone con giungla compresa) operano e non da oggi mercenari israeliani
che in caso di necessità verrebbero richiamati subito in patria per addestrare dei
reparti alla guerra nella giungla. I risultati, credimi, sarebbero ottimi!
Nella guerra di indipendenza del 1948 il raffazzonato esercito israeliano tenne ben
testa a quattro eserciti (non straccioni): l'esercito egiziano, l'esercito giordano
che comprendeva la leggendaria Legione Araba di Glubb Pascià, l'esercito libanese
e l'esercito iracheno. Tutti questi eserciti avevano mezzi corazzati.
Nella guerra dei sei giorni l'aviazione israeliana con un audace blitz distrusse quella
egiziana a terra e mezzi corazzati israeliani polverizzarono quelli egiziani arrivando
appunto in sei giorni al Canale di Suez. Contemporaneamente paracadutisti (pensa
un pò, paracadutisti!) israeliani conquistarono la città vecchia di Gerusalemme e
la West Bank. A nord, partendo da posizioni svantaggiate, l'esercito israeliano
sconfisse quello siriano conquistando le alture del Golan. Tutto ciò in soli sei giorni
Nella guerra del Kippur all'inizio l'esercito israeliano venne colto di sorpresa dalla
guerra non dichiarata di Sadat, ma anche grazie ai missili SAM che i sovietici
avevano abbondantemente dato agli egiziani e che facevano strage di aerei e di
carri armati israeliani. E' vero che venne organizzato un ponte aereo americano
che permise a Israele di dotarsi di nuove armi, ma la svolta vera alla guerra la
segnò il generale Sharon che sotto scacco diede scacco atraversando il canale
di Suez con le sue divisioni corazzate quando ancora l'esercito egiziano era nella
penisola di Suez e costrinse Sadat a rinunciare ai suoi sogni di gloria. Se poi non
fosse intervenuto il cessate il fuoco imposto dall'ONU (e dagli Stati Uniti e dall'
URSS) gli israeliani sarebbero potuti tranquillamente arrivare al Cairo. Mentre a
Nord, respinto l'attacco siriano al Golan, gli israeliani erano già alle porte della
capitale Damasco quando arrivò l'armistizio. Anche in questo caso la vittoria fu
israeliana e solo per merito israeliano.
E tu mi vieni a dire che l'esercito israeliano è bravo solo con gli straccioni?
Caro Fazer, come ti prima detto, gli israeliani si può non amarli. Ma è inevitabile
stimarli e ammirarli. Onore al merito!
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Fazer, sei molto informato e complimenti. Devo però puntualizzare che:
- reparti dell'esercito israeliano si sono recati in Svizzera per addestarsi allo sci e
questo per muoversi anche sulle nevi del Monte Hermon, in Alta Galilea (pochi lo
sanno). Forse la notizia ti è sfuggita.
Reparti dell'esercito israeliano, dici.
Si, a livello compagnia, suppongo.
Avere sempre a disposizione una divisione modello Gebirgsjager è un'altro paio di maniche.
in Africa (zone con giungla compresa) operano e non da oggi mercenari israeliani
che in caso di necessità verrebbero richiamati subito in patria per addestrare dei
reparti alla guerra nella giungla. I risultati, credimi, sarebbero ottimi!
Stessa cosa.
Agenti dormienti che addestrano in tutta fretta i regolari a fare i Dayaki?
Si, i risultati verrebbero, ma ci vorrebbe del tempo.
Altra cosa è disporre di reparti "fissi".
Nella guerra di indipendenza del 1948 il raffazzonato esercito israeliano tenne ben
testa a quattro eserciti (non straccioni): l'esercito egiziano, l'esercito giordano
che comprendeva la leggendaria Legione Araba di Glubb Pascià, l'esercito libanese
e l'esercito iracheno. Tutti questi eserciti avevano mezzi corazzati.
Ti rispondo nello stesso modo: sono i mezzi che contano.
Vecchi carri con dispositivi di puntamento primordiali (T-34, T-54, addirittura un preistorico Panzer IV), operati da equipaggi male (o per nulla) addestrati, contro Centurion, AMX e Sherman pesantemente modificati? Non c'è storia...
E così è andata, anche successivamente: Mig-17/19/21 Vs F-4 Phantom/IAI Kfir, T-55 Vs Merkava, etc...
A questo aggiungi le tattiche obsolete adottate dagli eserciti attaccanti, e mutuate da quelle usate durante i grandi scontri tra mezzi corazzati della WW2, la mancanza di sistemi di visione (infrarossi) e puntamento, la mancanza di copertura aerea di tipo close air support, la mancanza di FAC (forward air control), la logistica farraginosa, etc...
Diciamo che le forze armate israeliane, oltre a poter contare su equipaggiamenti sempre allo stato dell'arte, hanno anche avuto a che fare con avversari di una pochezza disarmante. Ieri con i Mig-17, oggi con i razzi Qassam.
Questo non significa che non siano tra i migliori al mondo.
Ma contro una "vera" forza armata avrebbero avuto difficoltà ben maggiori.
...anche grazie ai missili SAM che i sovietici
avevano abbondantemente dato agli egiziani e che facevano strage di aerei e di
carri armati israeliani...
I missili SAM (Surface to Air Missile), sono (appunto) missili eclusivamente contraerei.
E, nella fattispecie, talmente stupidi (SA-2 Guideline) che funzionarono solo fino a che non si cominciò, da parte israeliana, ad ingannarne alla grande il sistema di guida tramite semplici artifizi (le prime versioni di Chaff e Flares).
Questo per dirti a che punto erano gli "attaccanti".
Persino la vecchia e mitica 8,8 Cm. Flak 37 tedesca controllata a mezzo radar avrebbe fatto di meglio (chiedere ai piloti di B-24 che cercavano di radere al suolo le raffinerie di Ploiesti).
Insomma, hai ragione, onore al merito per il coraggio di combattere in una situazione come quella, ma la superiorità in termini di mezzi ha aiutato non poco.
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Ti risulta che nella guerra di indipendenza del 1948 (non 1956 o 1967) gli
israeliani avessero gli Sherman o i Centurion? A me NON risulta. A me invece
risulta che di fronte ai mezzi corazzati (anche se guidati male e utilizzati peggio)
egiziani, giordani e iracheni, gli straccioni erano proprio gli israeliani. Come mai
potevano avere mezzi corazzati se fino all'ultimo giorno del mandato britannico
in Palestina gli inglesi non facevano passare nessun arma destinata all'Irgun o
all'Haganah? Risolvimi questo quesito amletico!
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Ti risulta che nella guerra di indipendenza del 1948 (non 1956 o 1967) gli
israeliani avessero gli Sherman o i Centurion?
Chiaramente, le IDF ebbero in dotazione mezzi corazzati non durante la G.d.I. (a parte due Cromwell).
Allora, a inchiodare i corazzati nemici fu l'aviazione, e qualche azione disperata di fanti male in arnese.
A conferma del fatto che, se mandi avanti dei carri senza copertura aerea, fai il gioco degli avversari. Così fu.
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Mi dispiace ancora una volta smentirti, ma nel 1948 l'aviazione israeliana, a parte
qualche aereo da ricognizione (non da combattimento) era inesistente. A fermare
gli eserciti arabi furono appunto SOLO i fanti male in arnese ma motivatissimi del
nuovo esercito israeliano nato dalla fusione tra l'Haganah, l'Irgun e il gruppo Stern
Poi, l'inettitudine degli arabi, come hai sottolineati tu, ha fatto il resto. Ma senza
il coraggio degli israeliani e la loro ferrea volontà di vittoria tale incapacità non
sarebbe stata sufficiente a far nascere lo Stato ebraico. Tutto questo per dirti
che gli israeliani non vincono solo perchè ben armati. Come qualche scimunito
continua imperterrito ancora a pensare.
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Un avviso al marmocchio e a Fazer: bisogna però riconoscere che l'esercito israeliano è ancora il migliore del mondo. Ci sarà pure un motivo.
era. Ultimamente non ha impressionato, e queste novità femministoidi, se applicate veramente, ne diminuiranno drasticamente l'efficenza
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No, caro marmocchio, E'. Se ultimamente non ha impressionato è solo perchè non
appena Israele si muove, il mondo intero lo ferma e gli nega spazi di manovra.
Come OGNI esercito, quello israeliano ha bisogno di tempo per realizzare i suoi obiettivi. E la comunità internazionale NON glielo offre più, ultimamente.
Comeunque tranquilli, le israeliane in battaglia non ce le mandano: E non perchè
non siano coraggiose, ma perchè se cadessero prigioniere (degli arabi) sarebbe
una catastrofe psicologica per l'opinione pubblica: ve l'immaginate le conseguenze
politiche e psicologiche derivanti dal sapere che soldatesse israeliane sono cadute
prigioniere? Per di più di avversari che non apprezzano le donne, figuriamoci se le
avessero tra le mani, donne nemiche e pure in divisa militare.
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No, caro marmocchio, E'. Se ultimamente non ha impressionato è solo perchè non
appena Israele si muove, il mondo intero lo ferma e gli nega spazi di manovra.
Come OGNI esercito, quello israeliano ha bisogno di tempo per realizzare i suoi obiettivi. E la comunità internazionale NON glielo offre più, ultimamente.
Comeunque tranquilli, le israeliane in battaglia non ce le mandano: E non perchè
non siano coraggiose, ma perchè se cadessero prigioniere (degli arabi) sarebbe
una catastrofe psicologica per l'opinione pubblica: ve l'immaginate le conseguenze
politiche e psicologiche derivanti dal sapere che soldatesse israeliane sono cadute
prigioniere? Per di più di avversari che non apprezzano le donne, figuriamoci se le
avessero tra le mani, donne nemiche e pure in divisa militare.
per fortuna che non ce le mandano: te le immagini a tirare una bomba a mano ? a tenere una mitragliatrice ?
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In Libano nel 2006 non ci sono entrati per il semplicissimo motivo che gli Hezbollah
si erano infossati come talpe in bunker sottoterra: qualora fossero andati avanti
se li sarebbero ritrovati alle spalle. E gli israeliani lo sapevano. Per stanarli c'era
bisogno di tempo e Israele non ce l'aveva. La comunità internazionale non glielo
avrebbe mai dato. Quando Israele si muove, il mondo intero si mobilita a fermarlo.
Non sono d'accordo.
Quando Israele si muove ''il mondo'' si mobilita,è vero,però Israele se ne fotte altamente,si pensi alla nave di turchi che cercavano di sbarcare nella striscia di Gaza per portare alimenti e medicine,li hanno saccagnati di botte,e c'era pure il video:questo ha rotto una relazione diplomatica importantissima nel medioriente per Israele,quella con la Turchia...
Non glien'è fregato nulla.
Israele viola le direttive dell'onu quando e come vuole,ERGO SE HANNO PERSO CONTRO QUALCHE MIGLIAIO DI HEZBOLLAH E' PERCHE' NON SONO L'ESERCITO PIU' FORTE DEL MONDO.
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Io penso che in generale comunque,parlare di ''esercito più forte del mondo'',sia del tutto fuorviante.
Io penso che bisogni dividere i vari reparti,l'esercito israeliano per me ricalca quello americano:
-Aviazione imbattibile,utilissima nelle ''blitzkrieg'' che durano qualche giorno o settimana(tipo quella dei 6 giorni,o la prima guerra del golfo),inutile o addirittura nociva nelle guerre lunghe di posizione
-Fanteria e esercito di terra:decisamente scarso,inadatto alle guerre lunghe di posizione,incapace ad avanzare ''metro per metro'' e a mantenere le posizioni,un pò come l'esercito Usa,arriva a Bghdad in un mese,lasciando sul terreno neanche una decina di morti,poi però nei 5 successivi ne perde 5000,e rischia di perdere tutto,poi se la cava,facendo fare alle milizie sciite il lavoro sporco di andare casa per casa a prendere gli insorti.
Quando Israele si è reso conto che quella era una guerra ''di trincea'',hanno lasciato perdere,E NON CREDO PER RAGIONI UMANITARIE,DAL MOMENTO CHE HANNO UTILIZZATO IL FOSFORO BIANCO.
Dipende sempre che tipo di guerra combatti,non esiste ''l'esercito più forte del mondo'',in senso assoluto.
Secondo me,questo vuol dire,che loro sono forti perchè hanno un certo tipo di equipaggiamento tecnologico,non perchè siano dei bravi soldati,nè perchè sono addestrati bene.
Per essere addestrati bene,bisognerebbe avere una certa ''tradizione militare'',che loro non possono avere perchè de facto lo stato di Israele esiste solo da 60 anni(idem per gli Usa),E QUESTO SPIEGA ANCHE IL PERCHE' DI CERTE STRONZATE,TIPO AFFIDARE L'ADDESTRAMENTO DELLE TRUPPE AGLI ''UFFICIALI FEMMINE''.
Un esercito che voglia davvero vincere una guerra
,non deve proprio avere al proprio interno femmine,COME DICEVA ORWELL,FINCHE' NON SI TRATTA DI GUERRA VALE LA PROPAGANDA OVVERO 2+2 FA 5(le femmine sono migliori,più adatte a collaborare),QUANDO SI TRATTA DI GUERRA TUTTI SONO COSTRETTI A RICONSIDERARE SILENZIOSAMENTE CHE 2+2 FA 4,PURTROPPO NEMMENO ORWELL IMMAGINAVA CHE LO STATO SI SAREBBE BEVUTO LA SUA STESSA PROPAGANDA.
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Comunque in guerra si tende di più a pensare che 2+2 faccia 4,se no si rischia di perdere,non è un caso se certe critiche le facciano solo professori di storia militare:
Martin van Creveld
GERUSALEMME - Un insolito miscuglio di attestati militari e libri sulle donne distingue il piccolo studio quadrato di Martin van Creveld, 56 anni, olandese di nascita ed israeliano per scelta da oltre trent'anni. Docente di Storia militare all'Università di Gerusalemme ed esperto di strategia di fama internazionale, van Creveld dalla sua casa di Mevasseret Zion, guida una solitaria battaglia contro il suo nemico giurato: le donne. E´uno dei pochi temi che in queste settimane riesce a distogliere Israele assediata dal terrorismo dei kamikaze palestinesi. Con alle spalle i diplomi ricevuti a Quantico, in Virginia, dalla Scuola del Corpo dei Marines e sulla scrivania una bandiera del Sol Levante dipinta a mano, van Creveld svela i motivi della sua crociata contro le donne, illustrando il contenuto del prossimo libro (uscirà in francese) dal titolo chiaro e provocatorio: Il Sesso Privilegiato.
Professore come si sente ad essere definito il nemico pubblico del sesso femminile?
«Sono il più grande maschilista di Israele. Le mie tesi danno fastidio, perché sfidano tabù radicati in tutto l'Occidente. Hanno provato ad accusarmi di molestie sessuali, a spiarmi con microfoni durante le mie lezioni. Ma non hanno trovato niente, solo le mie idee».
Perché un esperto di strategia militare come lei ha dichiarato guerra alle donne?
«Sono uno studioso di Storia militare dall'inizio degli anni Settanta. E´una materia che ha poco a che fare con le donne: Clausewitz nelle 863 pagine della sua "bibbia" non le menziona mai. Dieci anni fa iniziai a interrogarmi su questo. Mi chiesi come era possibile discutere della guerra senza tener presente metà dell´umanità».
Che rapporto c'è fra le donne e la guerra?
«Le donne non hanno mai avuto un ruolo nelle guerre: dopo secoli di assenza dagli eserciti, negli ultimi decenni le italiane o le americane hanno cominciato ad arruolarsi. Solo quando si passa dalla guerra convenzionale alla guerriglia, sia nel caso della Seconda Guerra Mondiale che delle kamikaze palestinesi, il loro numero cresce sensibilmente. Per la guerra le donne non esistono. Nessuno nella tradizione militare si è mai posto tali domande, io l'ho fatto. Ho iniziato a studiare, fare ricerche, ho scritto Uomini e Donne in Guerra. La risposta all'assenza delle donne dalla guerra mi è venuta dallo studio del rapporto fra sessi, di cui parlerà il mio libro, "Il sesso privilegiato"».
Perché considera le donne il sesso privilegiato?
«Le donne sono più deboli nel fisico e nella capacità di competere e, al contrario di quanto afferma la propaganda femminista, l'intero meccanismo della nostra società è un tentativo di compensarle per la loro debolezza: se dovessero cimentarsi con gli uomini infatti soccomberebbero e l'umanità avrebbe fine». ….
Teoria a parte, può fare degli esempi concreti di privilegi femminili nella società?
«Gli esempi sono infiniti. Tanto per cominciare, dalle donne si esige meno che dagli uomini. Lo stesso comportamento che porta alla punizione per un bimbo diventa abbraccio di consolazione per una bambina. Il matrimonio è una forma di protezione per le donne, perché geneticamente una lei può avere solo un numero limitato di figli, mentre lui può avere molti figli da più donne. Sul lavoro la musica non cambia: dall'inizio della Storia, l'uomo ha lavorato più duramente e intensamente delle donne, per il motivo che se si richiedono ad una donna i ritmi di un uomo, va incontro ad un collasso. Poiché le donne non lavorano quanto gli uomini, l'intera società può essere letta come un sistema di trasferimento di risorse dagli uomini alle donne. Il novanta per cento di quanto accumulato dagli uomini viene speso dalle donne, basta guardarsi in casa per averne la prova. Altro esempio, la beneficenza: se guardiamo la Storia di Paesi come l'Italia e la Francia, ci accorgiamo che è sempre stato più facile per le donne anziché per gli uomini ricevere della beneficenza. Specialmente se chiedono le elemosina con i figli. Lo stesso è vero per lo Stato Sociale dei nostri tempi: gli uomini pagano le tasse, le donne ricevono i benefici. Per natura le donne sono il sesso debole, dunque l'intera storia dell'umanità è un tentativo di compensarle. Le donne hanno sempre ricevuto più aiuti economici degli uomini, perché altrimenti sarebbero morte di fame e l'umanità sarebbe scomparsa. Le donne sono trattate con favore anche dalla giustizia: per un reato simile, l'uomo riceve una pena maggiore della donna; ad ogni stadio del processo giudiziario, gli uomini sono penalizzati. Il numero delle donne in prigione è inferiore a quello degli uomini, non perché commettono meno reati, ma perché ricevono pene più lievi».
Torniamo al rapporto con la guerra. Perché Clausewitz ignorò le donne?
«Clausewitz riteneva la guerra un'arte razionale e dunque non c'è spazio per le donne, che sono emotive ed intuitive».
Ma madri, figlie e mogli pagano comunque un prezzo alto quando si entra in guerra...
«Una singola donna che aspetta a casa il marito, o che bada ai suoi figli è più importante in guerra di mille segretarie in uniforme. Le donne sono molto importanti nelle guerre, ma non combatteranno mai come gli uomini».
Se fosse una donna non si sentirebbe umiliato dalle sue teorie?
«Sì, ma non sono una donna, dunque la questione non mi tocca. In guerra gli uomini muoiono per far vivere le donne. A volte mi piacerebbe avvenisse il contrario. Se fossero andate in Afganistan, sarebbero morte tutte. L'unico Paese nella Storia che ha imposto la coscrizione per le donne è Israele, ma neanche qui combattono, creano solo grane».
A questo punto non resta che chiederle perché le donne vivono più a lungo...
«I medici dicono che è a causa degli estrogeni, ma fino a due secoli fa gli uomini vivevano di più. Non sono gli estrogeni, ma la civilizzazione ad aver modificato l'equilibrio. Il cambiamento è iniziato con la rivoluzione industriale, quando gli uomini hanno cominciato a fare i lavori pesanti all'aperto. E´stato un fenomeno progressivo. In Europa, l'ultimo Paese dove la vita delle donne ha superato quella degli uomini è stato l'Irlanda, nel 1850. In Paesi come India ed Egitto, il sorpasso è avvenuto negli ultimi 50 anni. Oggi restano dieci Paesi dove gli uomini vivono ancora di più e si tratta di posti molto poveri, come il Bangladesh».
Il fatto che le donne siano il sesso privilegiato è una cosa buona?
«Sono un uomo, dunque credo sia una cosa buona, se fosse al contrario mi sentirei colpevole, mi vergognerei davvero molto».
L'intervista è finita, il professore più maschilista d'Israele non fa a tempo ad alzarsi, che arriva la sua seconda moglie a dargli manforte: ha una rivista della mutua in mano: «Vedete, mettono in copertina la salute della donna, non certo i problemi della prostata...».
da "La Stampa" del 20/3/2002 Sezione Cultura Pag. 27: "ISRAELIANO, INSEGNA STORIA MILITARE, È IL PIÙ GRANDE MISOGINO DEL MONDO: LE SUE TESI PROVOCATORIE SFIDANO «I TABÙ DELL´OCCIDENTE»" di Maurizio Molinari
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Ma secondo voi maschi demotivati che vengono mandati a prendere ordini da
giovanni donne ridiventano motivati?
Assolutamente no! Solo cazzate propagandistiche femministe.
Penso al contrario che uomini di quella estrazione culturale sopportino ancora peggio ordini impartiti dalle gonnelle.
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Appunto! Quello che volevo dire io l'ha detto uomoinnocente. Bravo, siamo sulla
stessa lunghezza d'onda.