Forum sulla Questione Maschile
Dialoghi => Dialoghi sulla Questione Maschile => Topic aperto da: uomopadre - Novembre 03, 2009, 11:18:36 am
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Buongiorno sono un uomo di 36 anni , ho avuto , anzi ho una compagna di 32 anni in gravidanza 2 mesi , per l'appunto ci eravamo lasciati causa incompatbilità , in realtà l'avevo lasciata io.
Poi la notizia della gravidanza ci ha forzatamente riunito .
Questo perchè abbiamo deciso di tenere il bambino , anzi sono stato io contrario all'aborto.Lei mi diceva che ho stava con me o avrebbe abortito anche se io gli dicevo che comunque mi sarei preso le mie responsabilità come padre, e qui è iniziato il ricatto dove io ci sono cascato in pieno.
Dopo ciò lei è venuta a vivere a casa mia, mi sono detto di provarci almeno , poi ha dichiarato che non può permettersi di pagare ne luce ne acqua nulla insomma fino anche la benzina per la sua macchina .
Sto provando e proverò comunque ad avere una convivenza con lei , ma mi rendo conto che è molto difficile , in casa fa poco o nulla , non ha lavoro se non lavoretti saltuari, ha però molti "progetti" così li chiama lei che la portano a viaggiare per studiare ma che non portano soldi .In pratica lei risulata molto impegnata e sempre indaffarata ma non porta soldi ne in casa aiuta .
Ora io mi sento proprio il pesce che è caduto nella rete , probabilmente questa persona vede in me una sicurezza economica anche se non sono molto benestante , in casa se non faccio le cose io non le fa nessuno e non mi piace vivere in una stalla.
Ora cosa posso fare?
Se la rimando a casa della sua mamma cosa e quanto potrà chiedermi considerando che non siamo sposati?
Può addirittura portarmi via la casa? la casa è di mia proprietà ma con un mutuo, mi conviene intestarla a qualcun altro?
Devo subito andare da un avvocato?
Posso provare a tenerla ancora in casa sperando in un futuro migliore oppure legalmente è meglio se la mando subito via casa?
Da tenere presente che il figlio/a che sarà lo /la voglio ma non voglio lei , non voglio fare da schiavo ad una strega sempre in collera che sa solo pretendere , quindi sono disposto a pagare per il figlio ma non per lei , non voglio assolutamente perdere la casa , ma anzi vorrei se possibile avere l'affidamento del figlio/a .
Vi prego di consigliarmi o anche indicarmi a chi posso rivolgermi.
Grazie anticipatamente per le risposte.
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http://www.papaseparati.it
Sarebbe buona una tua presentazione nell'apposita sezione. Ciao.
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http://www.papaseparati.it
Sarebbe buona una tua presentazione nell'apposita sezione. Ciao.
mi scuso e fatta :)
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Perdona il sarcasmo, non è rivolto a te, ma se le dici di fare qualcosa di più in casa rientri a pieno titolo, coma caso positivo, nelle statistiche sulla violenza domestica. Lo sapevi?
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Perdona il sarcasmo, non è rivolto a te, ma se le dici di fare qualcosa di più in casa rientri a pieno titolo, coma caso positivo, nelle statistiche sulla violenza domestica. Lo sapevi?
spero che scherzi , attualmente io spazzo , do il cencio , apparecchio , sparecchio fo lavastoviglie e lavatrici .
Abitando da solo da diverso tempo sono diciamo abituato a queste cose ,ma sinceramente mi aspettavo avendo una donna in casa almeno una mano .
Ora mi dici che se gli chiedo di fare qualcosa si parla di violenza domestica?
Premetto che spero che le cosa vadano per il meglio , ma allora se la rimando a casa della sua mamma subito è meglio? Posso aspettare per cercare di aggiustare le cose oppure tenendola in casa la porto ad avere qualche diritto in più?
Mi viene in mente un altra cosa ma se gli faccio firmare un foglio dove dichiare di non voler nulla da me ?ne ora ne dopo può servire? sempre che lei lo faccia....
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A certe cose ti può rispondere solo un matrimonialista.
Sicuramente se la cosa non ha futuro è meglio non continuare. Il tempo di convivenza credo sia rilevante per il mantenimento. Non per gli alimenti a tuo figlio ovviamente.
Comunque vai subito a chiedere consigli perché tra casa, disoccupazione di lei, relazione difficoltosa e figlio, hai un problema serio da affrontare senza indugi.
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Una cosa che puoi fare, se ce la fai, è smettere di pulire.
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Se la situazione e' quella da te descritta e sei sicuro di non voler avere a che fare con la madre in futuro, oltre a rivolgerti DIRETTAMENTE ad una associazione di Padri separati della tua zona ti consiglio di allontanare da casa tua la tua compagna PRIMA che nasca il bambino.
Se dopo la nascita risiederete nella tua casa diventera' la casa "famigliare" e potra' essere assegnata alla madre del bambino e tu dovrai andartene.
Se quando nascera' il bambino tu lo riconoscerai, avrai il dovere di contribuire al sua mantenimento, ma anche tutti i diritti di un padre, e, in ogni caso, dovrai rivolgerti al tribunale dei minori per omologare gli accordi che prenderete con la madre oppure sara' il tribunale a regolamentare i periodi di convivenza del bambino con la madre ed il padre e come contribuire al suo mantenimento.
Ho capito che non sei sposato.......
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Se la situazione e' quella da te descritta e sei sicuro di non voler avere a che fare con la madre in futuro, oltre a rivolgerti DIRETTAMENTE ad una associazione di Padri separati della tua zona ti consiglio di allontanare da casa tua la tua compagna PRIMA che nasca il bambino.
Se dopo la nascita risiederete nella tua casa diventera' la casa "famigliare" e potra' essere assegnata alla madre del bambino e tu dovrai andartene.
Se quando nascera' il bambino tu lo riconoscerai, avrai il dovere di contribuire al sua mantenimento, ma anche tutti i diritti di un padre, e, in ogni caso, dovrai rivolgerti al tribunale dei minori per omologare gli accordi che prenderete con la madre oppure sara' il tribunale a regolamentare i periodi di convivenza del bambino con la madre ed il padre e come contribuire al suo mantenimento.
Ho capito che non sei sposato.......
Quindi non essere sposati non conta nulla , per il risiedere vuol dire avere la residenza oppure basta che lei dorma da me?.
Sinceramente vorrei fare una famiglia ma ho sempre più dubbi e conferme che probabilmente non sarà così.
Anche fargli firmare un foglio dove dichiara che non vorrà mai nulla da me non serve a nulla?
P.S. intanto cercherò un matrimonialista nella mia zona
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mettiti in contatto con Vincenzo Spavone, è di Roma e tosto...
poi subito da un avvocato o finisci tu sotto i ponti e lei nella tua casa...
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da Spavone, subito.
I suoi riferimenti li trovi su www.gesef.org
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Può addirittura portarmi via la casa? la casa è di mia proprietà ma con un mutuo, mi conviene intestarla a qualcun altro?
Devo subito andare da un avvocato?
Posso provare a tenerla ancora in casa sperando in un futuro migliore oppure legalmente è meglio se la mando subito via casa?
Da tenere presente che il figlio/a che sarà lo /la voglio ma non voglio lei , non voglio fare da schiavo ad una strega sempre in collera che sa solo pretendere , quindi sono disposto a pagare per il figlio ma non per lei , non voglio assolutamente perdere la casa , ma anzi vorrei se possibile avere l'affidamento del figlio/a .
Vi prego di consigliarmi o anche indicarmi a chi posso rivolgermi.
Grazie anticipatamente per le risposte.
Sì, ti conviene non dormire, segui il consiglio di Cosmos, il tempo è denaro e ti puo' costare caro, molto caro.
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Quindi non essere sposati non conta nulla , per il risiedere vuol dire avere la residenza oppure basta che lei dorma da me?.
Sinceramente vorrei fare una famiglia ma ho sempre più dubbi e conferme che probabilmente non sarà così.
Anche fargli firmare un foglio dove dichiara che non vorrà mai nulla da me non serve a nulla?
P.S. intanto cercherò un matrimonialista nella mia zona
Il mio invito a rivolgerti direttamente ad un'associazione di padri separati, se sei di Roma la GESEF va benissimo, e' perche' vedo, da quel poco che scrivi, che sei troppo coinvolto emotivamente e non sai a cosa vai incontro a portarti un figlio e la madre (non voluta) in casa tua.
Nelle associazioni prestano la prorpia opera anche avvocati che hanno a cuore il destino dei padri.
Conta la casa dovre vivra' il bambino, se sara' casa tua, e li vivrete insieme alla madre, la casa sara' assegnabile (alla madre) se vi separerete.
Nessun accordo, se non e' omologato da un tribunale, ha validita', tantomeno la madre puo' decidere sui diritti del bambino che non e' ancora nato, e neanche quando sara' nato.
Per questo ti rinnovo l'invito di rivolgerti DIRETTAMENTE ad una Associazione di Padri Separati in modo da "prevenire" danni peggiori se sarai da solo a gestire una situazione che e' gia' tutta a tuo svantaggio.
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Ora cosa posso fare?
Se la rimando a casa della sua mamma cosa e quanto potrà chiedermi considerando che non siamo sposati?
Può addirittura portarmi via la casa? la casa è di mia proprietà ma con un mutuo, mi conviene intestarla a qualcun altro?
Devo subito andare da un avvocato?
Posso provare a tenerla ancora in casa sperando in un futuro migliore oppure legalmente è meglio se la mando subito via casa?
Da tenere presente che il figlio/a che sarà lo /la voglio ma non voglio lei , non voglio fare da schiavo ad una strega sempre in collera che sa solo pretendere , quindi sono disposto a pagare per il figlio ma non per lei , non voglio assolutamente perdere la casa , ma anzi vorrei se possibile avere l'affidamento del figlio/a .
Vi prego di consigliarmi o anche indicarmi a chi posso rivolgermi.
Grazie anticipatamente per le risposte.
A parte il tuo primo errore che è stato quello di metterla incinta, ne hai fatto uno ancora più grave:
PRENDERTELA IN CASA ANCHE SE LA DISPREZZI.
A questo punto però, finche il bambino non è nato e tu non lo hai risconosciuto
per la legge è ancora un'estraea che ospiti in casa tua, e ci sono ancora buoni margini di manovra per pararti le chiappe.
Ora la domanda è semplice:
Che intendi fare?
Vuoi che lasci la tua casa?
Se vuoi che se ne vada, devi provvedere con un'avvocato prima di riconoscere il bambino, visto che dopo averlo riconosciuto
la legge tutela solo il figlio e lei.
Una volta nato e da te riconosciuto, tu non conti più un çazz0 sposato o meno.
Ovviamente se la fai uscire di casa, lei una volta nato il bambino potrebbe (dopo un lungo iter giudiziario ) importi il mantenimento e il riconoscimento coatto, tramite dichiarazione giudiziale di paternità e test del D.N.A. ma almeno non ti prendi anche una pedata nel culo tu, dovendotene andare da casa tua ed essendo anche costretto a pagarti l'affitto di un'altra casa..... Oltre a dover mantenere il figlio e lei, finchè la "tenera mammina" a suo insidacabile giudizio non decida di trovarsi un lavoro...
Inoltre il test del D.N.A ultimamente sta diventando un'arma a doppio taglio anche per le donne stesse vista la facilità con quale la danno via di quà e di là...
Molte non lo chiedono perchè non sono certe loro per prime di chi sia stato ad ingravidarle, e di fronte al responso del test ogni pretesa da parte loro crolla per sempre.....Per questo molte donne minacciano di chiedere il test e poi non lo chiedono.
Per farla breve:
Hai fatto la scopata più costosa della tua intera esistenza, condoglianze.
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E poi medici dicono che il sesso fa bene. Che mondo...
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Hai fatto la scopata più costosa della tua intera esistenza, condoglianze.
intanto grazie per le risposte , per lo meno questo commento mi ha strappato una bella risata :)
cercherò di diminuire al massimo i danni
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Se la situazione e' quella da te descritta e sei sicuro di non voler avere a che fare con la madre in futuro, oltre a rivolgerti DIRETTAMENTE ad una associazione di Padri separati della tua zona ti consiglio di allontanare da casa tua la tua compagna PRIMA che nasca il bambino.
Se dopo la nascita risiederete nella tua casa diventera' la casa "famigliare" e potra' essere assegnata alla madre del bambino e tu dovrai andartene.
questo è un rischio reale
i giudici tendono ancora ad affidare i figli (specialmente piccoli) alla sola madre oppure con la madre genitore prevalente e "quindi" usufruttuaria della casa anche fino al 30° anno di età del figlio, la separazione dei beni, la proprietà antecedente alla convivneza o anche l'intestazione ad altre presone ecc, non serve a niente
come hanno fatto altri ti conviene sentire "più" di un avvocato (magari consigliato da una associazione sul territorio) e poi scegliere il migliore, cioè di "fede paterna" e "ben informato" sulle nuove normative (non è scontata nessuna delle due cose)
oltre a papàseparati (ottimo consiglio) trovi referenti associativi anche qui:
http://crescere-insieme.org/index.php?option=com_content&view=category&id=39&Itemid=77
buona fortuna
fabio
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www.paternita.info
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