Forum sulla Questione Maschile
In rilievo => Osservatorio sul Femminismo => Topic aperto da: ilmarmocchio - Giugno 11, 2012, 15:26:01 pm
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http://www.noidonne.org/blog.php?ID=02146
questo è più di un articolo.
è un certificato.
almeno, adesso il gioco è a carte scoperte, altro che imparzialità
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Avete notato il canino della Linda?
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già. una bella ciofeca
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queste cose si perdono però, col tempo e con le altre discussioni
non si possono mettere in evidenza?
Io credo di si, più i dati ufficiali riescono a far conoscere la realtà, più è possibile intervenire per modificarla. Ciò è prezioso per i decisori che possono individuare le politiche adeguate, così come per la società civile e l’associazionismo, che può utilizzare i dati per spingere perché le politiche se ne occupino. Prendiamo ad esempio l’indagine sulla violenza contro le donne, condotta per la prima volta dall’Istat nel 2006: ha prodotto una sorta di shock nel paese. Le donne sanno cosa vuol dire subire violenza e gli “addetti ai lavori”, soprattutto i centri antiviolenza, già dicevano dal canto loro che questa viene esercitata principalmente in famiglia, da parte del partner. I media parlavano invece spesso di stupri, fondamentalmente opera di stranieri sconosciuti per la strada. Aver fatto un’indagine statistica ha permesso di chiarire tramite i dati ufficiali la situazione: il 67% degli stupri è opera dei partner. Lo stesso vale per lo stalking: comprenderne il livello di diffusione ha contribuito a che venissero emanate norme a riguardo. Se non si conosce l’estensione di un fenomeno anche la sensibilizzazione è più difficile.
Linda Sabbadini oggi
Linda Sabbadini ieri, a chi (già ieri 7 anni fa) chiedeva come mai la violenza subita dagli uomini non era stata presa in considerazione
http://d.repubblica.it/dmemory/2005/11/05/attualita/attualita/061don47461.html
L'anno prossimo, l'Istat riuscirà a fare una prima indagine statistica sulle violenze domestiche nei confronti delle donne. "Siamo uno dei primi istituti nazionali al mondo a farla", spiega Linda Laura Sabbadini, direttore centrale Istat, "e certo poter contemplare anche le vittime di sesso maschile sarebbe stato importante, ma purtroppo non ci sono i fondi".
ecco i fondi non sono mai stati trovati perchè premeva di più
L’approccio di genere è fondamentale. Non è sufficiente disaggregare per sesso i dati, bisogna avere la capacità di costruire indicatori che siano sensibili al genere. Prendiamo ad esempio il tasso di occupazione del paese: da sempre il dato viene disaggregato tra uomini e donne ed emergono delle differenze. Ma se ci fermiamo a questo si capisce poco. Quello che invece bisogna trovare è la chiave fondamentale che spiega questa differenza, che nel nostro paese risiede nel ruolo familiare delle donne. I tassi di occupazione femminili delle single sono simili a quelli degli uomini, quelli delle madri sono molto diversi da quelli dei padri, soprattutto al crescere del numero di figli
trovare i fondi per fare la ricerca sul lavoro domestico per esempio
http://www3.istat.it/dati/catalogo/20080904_00/arg_08_33_conciliare_lavoro_e_famiglia.pdf
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queste cose si perdono però, col tempo e con le altre discussioni
non si possono mettere in evidenza?
Linda Sabbadini oggi
Linda Sabbadini ieri, a chi (già ieri 7 anni fa) chiedeva come mai la violenza subita dagli uomini non era stata presa in considerazione
http://d.repubblica.it/dmemory/2005/11/05/attualita/attualita/061don47461.html
ecco i fondi non sono mai stati trovati perchè premeva di più
trovare i fondi per fare la ricerca sul lavoro domestico per esempio
http://www3.istat.it/dati/catalogo/20080904_00/arg_08_33_conciliare_lavoro_e_famiglia.pdf
hai ragione, ed è importante poterle evidenziare in qualche modo.
la mole di notizie è immensa, ma solo alcune sono destinate a durare.
Quest'articolo è una certificazione.
Va tenuto in evidenza.
Dice tutto sulla mancanza di autorevolezza dell'ISTAT sulla q.m. :
il conflitto di interesse è insanabile
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questa femminista vuole licenziare i maschi.
http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20120307_00093.shtml
E se invece si licenziasse lei, che viene pagata 175mila€ lordi annui e, secondo il proprio curriculum, sa parlare l'Inglese ed usare i programmi Office ed ha una laurea di cui non specifica il voto, ma ha inventato le “statistiche di genere”? Wow, che grandi competenze queste donne di potere
http://www.istat.it/it/files/2011/06/SABBADINI-LINDA-LAURA.pdf
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Perchè non limitiamo la presenza maschile anche nei lavori usuranti, pericolosi e dove tutti i
giorni si rischia la pelle e molti ce la lasciano? Ovvio, per la vulgata femminista lì la presenza
maschile va benissimo. Quelle coglione di commentatrici credono davvero che le dirigenze
femminili ci risparmierebbero il crack prossimo venturo?
P.S.: il guaio delle femministe è che non dicono quello che pensano: pensano quello che dicono!