Forum sulla Questione Maschile

Dialoghi => Dialoghi sulla Questione Maschile => Topic aperto da: Animus - Febbraio 19, 2013, 12:31:49 pm

Titolo: Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Febbraio 19, 2013, 12:31:49 pm
2° anno (livello intermedio).
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Febbraio 19, 2013, 12:45:37 pm
L'uomo e la sua carenza

"L'uomo è un puro e continuo fare, dover fare, esso è puro movimento, e movimento che dev'essere attratto da una mèta"


L' uomo coraggioso è disposto a dare la propria vita per qualcosa.
Ma, perché qualcosa?
Paradossale natura, la nostra!

L' uomo è disposto a spendere la propria vita precisamente per qualcosa che sia capace di riempirla.
E' questo che chiamiamo l' ideale.
Per vivere con pienezza abbiamo bisogno di qualcosa di incantevole e perfetto che riempia esattamente il  nostro vuoto.

Quando ci pare di averlo trovato, il nostro essere si sente irrimediabilmente attratto, come la pietra dal centro della terra e la freccia dal bersaglio a cui aspira.
Questa similitudine dell' ideale come bersaglio e della nostra esistenza come freccia, non è mio: ha un alto lignaggio classico.

All' inizio della sua Etica, Aristotele scrive: "L' arciere cerca con lo sguardo un bersaglio per la sua freccia, e non lo cercheremo noi per le nostre vite?".

In virtù di questa metafora, l' Etica perde quell' aspetto pedantesco che ha assunto ai nostri giorni e sembra diventare una nobile disciplina sportiva, che può riassumere così i suoi imperativi: Uomini, siate buoni arcieri!

Secolo dopo secolo, l' umanità ha continuato a sperimentare un ideale dopo l' altro; secolo dopo secolo, con la faretra al fianco, ha continuato a proiettarsi verso ideali illusori.

A un certo momento le pareva di trovare una determinata cosa, poi un' altra, la fisionomia dell' ideale, della perfezione e della sufficienza, e appassionata si metteva al suo servizio, combatteva per realizzarlo, e quando era necessario sapeva morire nel tentativo.

La religione e il potere politico, la scienza e la giustizia sociale... quante cose sono state per gli uomini bersaglio dei loro entusiasmi, metafora della loro frenesia!

Ma, dopo il primo momento, l' umanità capiva il proprio errore, notava l' insufficienza dell' ideale proposto e, variando l' infaticabile cammino, faceva vela verso una nuova costa immaginaria.
La storia ci presenta nel suo vastissimo panorama la peregrinazione della nostra specie attraverso il vasto repertorio degli ideali e attesta che furono, allo stesso tempo, affascinanti e insufficienti.


José Ortega y Gasset - La vocazione dell'arciere


(http://us.123rf.com/400wm/400/400/frenta/frenta1003/frenta100300134/6597861-spermatozoo-galleggianti-di-ovulo--3d-rendering.jpg)
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Febbraio 21, 2013, 18:09:25 pm
Sentimentalismi

“Le donne saranno sempre divise le une dalle altre? Non formeranno mai un corpo unico?”
Olimpe de Gouges



Il "ri-sentimento", il sentimento storico di ritorno, non è altro che un pretesto,
la cui funzione è cementare i frammenti rendendoli un unicum compatto e forte,
il cui fine è la sopraffazione dell'altro gruppo,
la cui genesi è l'odio originale dei "di-visi".[1]


Infatti....
Possiamo davvero credere che, a chi risultano indifferenti i vicini, non raramente persino i parenti, abbia poi come movente un bel sentimento filantropico di riscatto che vuole ri-vendicare torti (ma col fine di riscuotere crediti..) in nome di sopprusi subiti da congeneri sconosciuti di cui si ignorano persino i nomi!

Suvvia, non siate ridicoli...

Cmq, certo che non abbiate capito una cippa, mi vedo costretto a dover chiarire quella che ritengo una patetica commedia dell'assurdo, un'ignobile sceneggiata.


Se per un solo momento si riuscisse a liberare dai preconcetti mentali e condizionamenti culturali, e si ipotizzasse che gli invisi si fanno la guerra semplicemente perchè si odiano, e si odiano appunto perchè sono invisi e di-visi (sì, è una tautologia logica), si vedrebbe questa come una tesi meno valida dell'altra?

La storiella che uno contrattacca perchè l'altro attaccò i suoi predecessori, quei pochi noti e soprattutto i moltissimi ignoti, non la si vedrebbe per quella che è, una favoletta per "sollevare" le anime grette...per giustificare delle menti de-menti?

Non si vedrebbe, posto gli invisi, che chi odia trova sempre una "buona ragione" per motivare la sopraffazione dell'altro?
E che questa buona ragione è cristianamente il fatto di aver subito, per cio che riguarda l'extra personale, la sopraffazione di genere, per ciò che riguarda il personale, ogni forma possibile e immaginabile di violenza pubblica e privata.
(per quelle non ancora immaginate, sappiamo che state lavorando per noi)

Chi è davvero riuscito a sgombare i preconcetti avrà capito che "ri-sentimento" è semplicemente un pretesto per non chiamare quel sentimento antico, troppo antico, col suo vero nome: Odio di genere.

Eggià, avete scoperto di essere dei sentimentali.
Solo ... non come pensavate voi.


Animus


1 - da dvèsti=odiare, come pure dvis=nemico.
Sempre da dvèsti/dvis derivano sia inviso (in odio, in-dvis), sia invidioso (in-vidus).
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Febbraio 22, 2013, 15:18:40 pm
Sentimentalismi - nota


Citazione
La storiella che uno contrattacca perchè l'altro attaccò i suoi predecessori, quei pochi noti e soprattutto i moltissimi ignoti, non la si vedrebbe per quella che è, una favoletta per "sollevare" le anime grette...per giustificare delle menti de-menti?

Una precisazione sul punto fondamentale.

Abbiamo visto, in altri posts come la colpa (e la condanna) possa nascere da una dimenticanza opportunistica.

1a versione
-(ignoto, prestoria)
-Maria tira un calcio a Giuseppe e gli rompe una rotula.
-Giuseppe da un "cartone" a Maria, trauma cranico  e la stende al suolo.
->Si odiano, sono pari.


2a versione
-(omissis)
-Genesi
-Giuseppe da un "cartone" a Maria, trauma cranico  e la stende al suolo.
-> La violenza delgi uomini sulle donne, il patriarcato violento, la colpa dei maschi e bla bla bla.

Mi pare chiaro no?
La colpa è dovuta (anche) ad una mancanza d'informazione.


Se si ammettesse liberamente l'odio originale tra i sessi  non vi potrebbe essere nè colpa, nè risarcimento.

Invece siamo quì a raccontarci la favoletta dell'innocenza originaria di una (grazie ad una storia e interpretazione monca) o dell'altro (non cambia nulla) e la colpa della controparte (sempre grazie alla stessa storia e interpretazione ... monca).

E bla bla bla fratelli...


 
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Febbraio 25, 2013, 16:43:31 pm
Sull'indifferenza al disagio maschile (giovanile)

Qualche mese fa,  Adam Lanza, un ventenne, con un ultimo grido di dolore, ma solo la punta dell'iceberg di una gioventù maschile sempre più fortemente disagiata e malata, si suicida dopo aver ucciso la mater et magistra insieme ai suoi piccoli alunni:"Venti alunni di prima elementare, di cui 12 bambine e otto bambini ... e sei donne, compresa la madre" ricorda puntualmente il Corriere.
Un altro femminicidio, insomma.

Bene, il dibattito su quest'emergenza da parte della società adulta americana, è stato, se proibire la vendita di armi ... o mettere le guardia armate negli asili.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 02, 2013, 13:22:31 pm
Dalla croce non si scende?

Da un punto di vista analitico, la croce è un simbolo nel simbolo.
E' composta da due "assi", uno verticale, il maschile, ed uno orizzontale, il femminile.
Fisso al centro, croci-fisso tra questi due "pilastri", il padre e la madre, c'è il figlio.

Verità presente nel cristianesimo come nel buddhismo [1], il figlio è il primo anello della catena della sofferenza a esperire questa "fortunata con-giuntura".[2]

Infatti, se la vecchiaia è sofferenza, la malattia è sofferenza, la morte è sofferenza, volete anteporle alla condizione maledetta, di chi è un nato di donna , è figlio del Padre, oppure peggio, è nato da una ed è figlio dell'Altro?


Animus

1 - Seppure con i millenni, un concetto che nelle due religioni era originariamente uguale, ha assunto un significato praticamente opposto: La salvezza della sofferenza, nel cristianesimo secolarizzato, la "verità della sofferenza" (la salvezza dalla sofferenza) nel buddhismo: http://www.fiorediloto.org/quattro.htm

2 - Per questo il Buddha include la nascita con le altre tre: morte, malattia e vecchiaia.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Massimo - Marzo 02, 2013, 14:10:01 pm
Dalla croce non si scende?
A leggerti, verrebbe piuttosto naturale dire invece che "dalla croce non si PRE - SCINDE".
Padre - madre; elemento maschile - elemento femminile; fallo - vagina;

Gli egizi lo avevano capito: la loro croce era una rappresentazione di ciò ancora più icastica.
Era la "crux ansata" cioè munita di "ansa": un semicerchio ogivale (anzi "vaginale") sormontante
i bracci laterali e l'asta verticale (rappresentazione del fallo). Simbolo della vita: l'"ankh". Che si
trasmette per via sessuale. Simbolo sessuale. Dalla croce non si PRE - SCINDE.     ANKH!!!  (sigh!)
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 02, 2013, 14:31:46 pm
Sul significato della sofferenza
Nota evidenziata per il post "Dalla croce non si scende?"

Soffrire (sofferire ita. ant.) deriva dal latino sub-ferre, letteralmente "portare sotto", da cui il significato "sopportare" che è dunque la condizione del sofferente.

La parte interessante, che lega il significato moderno con quello antico è proprio quel "portare sotto", sub-ferre.
Ferre, da cui fero (fer lat.), significa portare, ma anche produrre:

frutti-fero (fructi-fer lat): produttore di frutti.
morti-fero (morti-fer): portatore di morte.

Nel senso antico, contrariamente ad oggi, "portare" e "produrre" erano quasi interscambiabili.
Infatti fertile (fertilem lat.) deriva da fertus (che è il p.p di Ferre), portare ma anche produrre.
Ed anche feto (fetus, prodotto) ha la stessa origine.

Bene, questa necessaria premessa serve per arrivare alla conclusione che "sub-ferre", sofferenza, sigifica si "portare sotto", sopportare, me è anche strettamente connesso, ed anzi, è il suo significato originario, con "produrre sotto".
Ovvero, nasce con riferimento agli organi genitali (ecco perchè è usato come radice di fertile e feto).

Da cui, la "sofferenza", quel "prodotto da sotto" originato dal maschile/femminile, padre/madre.






Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 02, 2013, 14:46:08 pm
A leggerti, verrebbe piuttosto naturale dire invece che "dalla croce non si PRE - SCINDE".
Padre - madre; elemento maschile - elemento femminile; fallo - vagina;

Gli egizi lo avevano capito: la loro croce era una rappresentazione di ciò ancora più icastica.
Era la "crux ansata" cioè munita di "ansa": un semicerchio ogivale (anzi "vaginale") sormontante
i bracci laterali e l'asta verticale (rappresentazione del fallo). Simbolo della vita: l'"ankh". Che si
trasmette per via sessuale. Simbolo sessuale. Dalla croce non si PRE - SCINDE.     ANKH!!!  (sigh!)

Sì, concordo in toto.
Io ho posto l'enfasi su altri aspetti a me più cari, un velato riferimento alla Genesi (peccato originale del frutto dell'albero della conoscenza), la divergenza storica tra senso crisitano e buddhista originariamente comune, e l'ho fatto usando come pretesto la frase di Dziwisz utilizzata per le dimissioni di Ratzinger.

Ma anche la tua "sfumatura" sul tema, con un titolo azzeccatissimo, "dalla croce non si PRE - SCINDE", è assolutamente legittima e corretta.

Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 08, 2013, 13:16:06 pm
Non è politica.E' una visione del mondo

"I propose a basic idea.
It’s not a political plan.
It’s a view of the world.
It’s not substituting one political class with another.
(...)
The goal is to extinguish ourselves "
Beppe Grillo[1]

"Il nostro scopo è estinguerci (come M5S)" non perpetuarci ad aeterum.
Questo fa di Beppe, un eletto che entra a pieno titolo nella casta degli illuminati (dal sorriso di Buddha).

Invece ogni dittatore, piccolo come grande, ogni nato per perpetuare il rosario del dolore, per creare istituizioni che a loro volta mirano alla propria autoconservazione, ha come suo primo e ultimo slogan: "Io non voglio morire!"[2]

Così, chi alla luce del giorno produce farmaci, di notte, il suo opposto deve produrre nuove malattie per poter perpetuare il concept ad aeterum.
Chi alla luce del giorno ha come missione quella di salvare i poveri e i sofferenti, di notte, il suo opposto deve causare povertà e sofferenza per poter perpetuare il concept ad aeterum.

E così, per tutto ciò che esiste:Ogni fine, una volta raggiunto un adeguato potere, si tramuta nello scopo della propria eternità (che usa come mezzo il suo opposto)

Perché, appunto, non si tratta semplicemente di politica.
E' la visione di sè, e del proprio mondo, che è diversa.


Animus


1 - Intervista rilasciata al Time
http://world.time.com/2013/03/07/italys-beppe-grillo-meet-the-rogue-comedian-turned-kingmaker/

2- Chavez.
http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_07/ultime-parole-chavez_f3567dbe-86eb-11e2-82ae-71d5d7252090.shtml
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Massimo - Marzo 08, 2013, 13:28:10 pm
Arriva sempre un momento in cui si preferisce il salto nel buio piuttosto che rimanere in una situazione economica e sociale senza più sbocchi e vie d'uscita. La Germania si trovava in una
situazione del genere negli anni '30 (dopo il crollo della Borsa del 29 e la Grande Disoccupazione).
L'Italia è nella stessa situazione adesso. Grillo un nuovo Hitler in salsa italica? Via, non diciamo
idiozie. Una cosa è certa: peggio dei fallocefali che abbiamo avuto al potere in questi venti anni
sarà difficile che faccia.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 08, 2013, 14:47:27 pm
Arriva sempre un momento in cui si preferisce il salto nel buio piuttosto che rimanere in una situazione economica e sociale senza più sbocchi e vie d'uscita. La Germania si trovava in una
situazione del genere negli anni '30 (dopo il crollo della Borsa del 29 e la Grande Disoccupazione).
L'Italia è nella stessa situazione adesso. Grillo un nuovo Hitler in salsa italica? Via, non diciamo
idiozie. Una cosa è certa: peggio dei fallocefali che abbiamo avuto al potere in questi venti anni
sarà difficile che faccia.

Grillo non riuscirà a fare nulla, ma perchè?
Ma perchè quelli che sono sotto, sono marci come quelli che sono sopra.
Dicono che non li rappresentano, ma è vero, e non è vero.
E' vero perchè "si sentono traditi", quindi quantitativamente, non è vero, perchè qualitativamente, esprimono le stesse logiche di pensiero.

Chi è sopra non vuole mollare la poltrona dorata, chi è sotto ... la sedia o il suo posto in piedi, o anche la sua posizione alla pecora.
Da un certo punto di vista, non cambia nulla ... per chi non vuole cambiare nulla.

Inoltre, quei poteri in alto (che gettano bricciole più o meno grosse a quelli sotto, e dunque si legittimano l'un l'altro), si adopereranno per sabotare in tutti i modi, con ogni mezzo, ogni tentativo di "cambiamento" in una direzione che sia quella ... pre-vista.

Ripeto.
Non è politica.
C'è in gioco una visione del mondo.

Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Massimo - Marzo 08, 2013, 14:58:48 pm
Grillo non riuscirà a fare nulla, ma perchè?
Ma perchè quelli che sono sotto, sono marci come quelli che sono sopra.
Chi è sopra non vuole mollare la poltrona dorata, chi è sotto ... la sedia o il suo posto in piedi, o anche la sua posizione alla pecora.
Da un certo punto di vista, non cambia nulla ... per chi non vuole cambiare nulla.
Non è politica.
C'è in gioco una visione del mondo.
Ed è per questo che lo scontro che si profila sarà durissimo. E altrettanto grave e significativo il
cambiamento: chi è pecora si è accorto che non può continuare a mangiare facendo la pecora.
E allora si trasformerà in un lupo feroce.  Grillo qualcosa sarà capace di fare: distruggere un
sistema oramai marcio e insostenibile. Come picconatore non ne esiste uno più in gamba di lui.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 27, 2013, 10:35:45 am
Dedicato a tutte le donne

Insieme a te non ci sto più, guardo le nuvole lassù
cercavo in te la tenerezza che non ho
la comprensione che non so
trovare in questo mondo stupido.

Quella persona non sei più
quella persona non sei tu,
finisce qua,
chi se ne va che male fa.

Io cerco boschi per me
e vallate col sole più caldo di te.


Franco Battiato
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Cassiodoro - Marzo 29, 2013, 14:59:20 pm
"Che si sia entrati in un'era in cui la parola supera la forza del fare è confermato da due fatti. Il primo è che chi ha il potere, attraverso una «intelligente» comunicazione riesce a trasformare menzogne in verità. La seconda è che il discredito, promulgato anche da persone senza esperienza né talento, semplicemente dicendo, scrivendo, affermando, possono oggi far montare un'onda fatta di convenienze figlie di frustrazioni e disagi, un'onda capace di gettare ombre se non rovinare la carriera ..."  http://www.corriere.it/opinioni/13_marzo_29/mussida-battiato-condanna-pregiudizio_0329e35e-9847-11e2-948e-f420e2a76e37.shtml

Che Franco Mussida (chitarrista della famosa PFM) abbia preso lezioni (sulla QM) da Animus?

Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 31, 2013, 11:58:24 am
Anche quest'anno, è Pasqua

Canone romano

Padre veramente santo ... per mezzo di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore ...  un popolo offre al tuo nome il sacrificio perfetto.
[..]
manda il tuo Spirito (??) a santificare i doni che ti offriamo, perché diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo, tuo Figlio ... che ci ha comandato di celebrare questi misteri[1].
 [...]
egli prese il pane ...  lo diede ai suoi discepoli, e disse: Prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi.

Dopo la cena, allo stesso modo, prese questo glorioso calice lo diede ai suoi discepoli, e disse: Prendete, e bevetene tutti: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me.
[...]
In comunione con tutta la Chiesa, ricordiamo e veneriamo anzitutto la gloriosa sempre vergine Maria, Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo...
[...]
Accetta con benevolenza, o Signore, l'offerta che ti presentiamo noi tuoi ministri...e degnati di accettarla a nostro favore, in sacrificio spirituale e perfetto, perché diventi per noi il corpo e il sangue del tuo amatissimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo.
[...]
Mistero della fede?



1 -Chiaro riferimento alla religione misterica tardo matriarcale eleusina/orfica di polarità femminile/dionisiaca (in contrapposizione a quella "olimpica" di polarità maschile/apollinea) ancora in uso nell'antica grecia, dove veniva sia praticato, sia ritualizzato, il sacrificio del "figlio divino" (lo smembramento di Dioniso, figlio di Zeus).

Un'altra versione della preghiera eucaristica, dove non compare il termine "misteri", il riferimento alle pratiche a al culto della religione misterica viene maggiormente esplicitato:"Riconosci nell'offerta della tua Chiesa, la vittima immolata per la nostra redenzione; e a noi che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio, dona la pienezza dello Spirito Santo perché diventiamo ... un solo corpo."
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 31, 2013, 12:41:53 pm
Nota a posteriori...
Per il solito imbecille (più d'uno in realtà) che penserà:

"Mah, so' fregnacce.
La Chiesa non può realmente comunicare questo messaggio, perchè è contraria alle pratiche del sacrificio del figlio:l'aborto, la carne da cannone, fabbrica di staminali, etc.."

L'imbelle, ignora che, come qualcuno disse, alla Chiesa non importa realmente che si faccia quello "predica in chiaro".
Questa è l'interpretazione dei minus habens, appunto, cioè ... della maggior parte di voi.
(dico "maggior parte", così ognuno dei lettori avrà la possibilità di tirarsi fuori )

Alla Chiesa importa soltanto che ci si senta in colpa, perchè questa è la sua linfa vitale.

E all'uopo, visto che fondamentalmente vive di questo, propina due messaggi, uno subliminale (quello simbolico per l'inconscio, la narrazione, il mito, che dice con forza: sacrificate il figlio per la salvezza!), l'altro razionale, per la parte cosciente, che dice, "è peccato sacrificare il figlio in tutte le forme!"
Notare come anche qui, maschile/femminile, apollineo/dionisiaco, Luce/Ombra...

E' il noto meccanismo psicologico del Double Bind[1], che gli psicologi della Chiesa (i più grandi al mondo), ne hanno fatto un'arte divina...



1 -
"Il doppio legame indica una situazione in cui, tra due individui ... la comunicazione dell'uno verso l'altro presenta una incongruenza tra il livello del discorso esplicito ... e un ulteriore livello metacomunicativo (simbolico n.d.r), e la situazione sia tale per cui il ricevente del messaggio non sia in grado di notare, a livello esplicito, l'incongruenza (i minus habens citati prima n.d.r).

Come esempio Bateson riporta l'episodio di una madre che, dopo un lungo periodo, rivede il figlio.
Il figlio, in un gesto d'affetto, tenta di abbracciare la madre, la quale si irrigidisce; il figlio a questo punto si ritrae, al che la madre gli dice: "Non devi aver paura ad esprimere i tuoi sentimenti".

Nonostante a livello di comunicazione implicita (il gesto di irrigidimento) la madre esprima rifiuto per il gesto d'affetto del figlio, a livello di comunicazione esplicita (la frase detta in seguito), la madre nega di essere la responsabile dell'allontanamento, alludendo al fatto che il figlio si sia ritratto non perché intimorito dall'irrigidimento della madre, ma dai suoi stessi sentimenti; il figlio, colpevolizzato, si trova impossibilitato a rispondere."
http://it.wikipedia.org/wiki/Doppio_legame_(psicologia) (http://it.wikipedia.org/wiki/Doppio_legame_(psicologia))




 



 
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Massimo - Marzo 31, 2013, 12:59:22 pm
In realtà il sacrificio di Cristo DOVREBBE liberare dai sensi di colpa: Cristo è venuto per distruggere
la legge mosaica che creava nell'uomo sensi di colpa e di inadeguatezza per l'incapacità di poterla
osservare perfettamente. Magistrale è stata la descrizione di Friederich Nietzsche sulla conversione
di Paolo di Tarso: " .........per quanto Saulo si sforzasse,  la Torah lo inchiodava nella condizione di
peccatore e lui non poteva modificare questa condizione. Quanto la odiava! Quanto forte era il suo
odio per essa. Ma ecco!.......Grandiosa....Meravigliosa....l'intuizione: fino a quel momento la morte di
Cristo (vergognosa per la Legge) sul palo di tortura era stata la critica principale mossa ai cristiani.
Ma se QUESTA morte potesse essere utilizzata per DISTRUGGERE la TORAH? Questa la prospettiva
fantastica che gli si apriva davanti agli occhi: tutta la storia dell'umanità poteva essere modificata
da questo momento in poi grazie a questa intuizione. E prendere tutto un altro corso". Niente
sensi di colpa grazie al sacrificio di Cristo che libera l'umanità con la sua morte e vince la morte
stessa con la risurrezione. "Il giusto vivrà per fede". Scriverà Saulo di Tarso. E non per le opere.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: ilmarmocchio - Marzo 31, 2013, 13:30:48 pm
faccio un breve OT, proprio perchè oggi è  Pasqua.
Ho notato che la il Natale è molto più sentito della Pasqua.
Eppure è la pasqua ( resurrezione ) che è peculiare del cristianesimo.
Pensandoci, il Natale è una nascita ( da madre terrena ), mentre la Pasqua è la Resurrezione, evento UNICO E SENZA ALCUN MEDIATOTE TERRENO )
tantomeno di una madre.
nella resurrezione NON c'è madre
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Massimo - Marzo 31, 2013, 15:04:53 pm
faccio un breve OT, proprio perchè oggi è  Pasqua.
Ho notato che la il Natale è molto più sentito della Pasqua.
Eppure è la pasqua ( resurrezione ) che è peculiare del cristianesimo.
Pensandoci, il Natale è una nascita ( da madre terrena ), mentre la Pasqua è la Resurrezione, evento UNICO E SENZA ALCUN MEDIATOTE TERRENO )
tantomeno di una madre.
nella resurrezione NON c'è madre

Non a caso Gesù COMANDO' di celebrare il giorno in cui morì (fate questo in MEMORIA di me) e
non il giorno in cui NACQUE (da una donna). Il sacrificio di sè per una causa è un fenomeno
tipicamente MASCHILE mentre il parto (e la nascita) è un fenomeno FEMMINILE. E non è un
caso che Gesù ordinò di ricordare e celebrare il primo mentre ignorò e nulla disse del secondo.
E non è un caso neppure che si ignora tuttora il giorno in cui nacque Gesù (anche il Papa ha
detto che non nacque certo il 25 Dicembre, festa peraltro già precedentemente pagana).
Fino al quarto secolo i cristiani infatti non osservarono il Natale (proibito anche nella puritana
Inghilterra di Cromwell). Sappiamo invece per certo che Gesù morì il 1° aprile del 33.
E' pertanto esatto dire che il giorno della morte (sacrificio per la redenzione dell'umanità,
gesto TIPICAMENTE MASCHILE) è ben più importante del giorno della nascita (ove invece si
esalta, con il parto, l'elemento femminile). E, sarebbe anche da aggiungere, persino del giorno
della resurrezione.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Lucia - Marzo 31, 2013, 16:55:59 pm
Non a caso Gesù COMANDO' di celebrare il giorno in cui morì (fate questo in MEMORIA di me)

confondi l'eucarestia con la crocifissione.
Poi secondo me non doveva neanche morire, ma l'avevo già detto. Non bisognava crocifiggere Gesù. Abbiamo solo perso cosi la salvezza promessa.

Il Natale sarebbe femminile e la Pasqua maschile?  :unsure:
Sarebbe troppo banale se fosse cosi.
Il Natale è la festa della famiglia, e il personaggio più importante, la promessa della salveza è il bambino, Lui è il centro di Natale e non la donna che partorisce. Si rifa come festa al solstizio d'inverno, la luce comminicia piano ritornare
La Pasqua è la festa della fertilità, nascita e rinascità per eccellenza. Vi avevo detto che in un paese dove il cattolicesimo non ha cancellato tutte le feste pagane probabilmente, a Pasquetta le ragaze aspettano i ragazzi che vengono a anaffiarle con acqua, chiaro simbolo sessuale. Uova e coniglio tutto significa la stessa cosa come la risurezione.
Non manca né l'elemento femminile né quello maschile in nessuna delle due feste.
Poi se queste feste non avrebbero avuto l'arcaicità nei ritmi della natura secondo me non esistessero nemmeno.




Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Marzo 31, 2013, 21:35:14 pm
La Pasqua è la festa della fertilità, nascita e rinascità per eccellenza.
Vi avevo detto che in un paese dove il cattolicesimo non ha cancellato tutte le feste pagane probabilmente, a Pasquetta le ragaze aspettano i ragazzi che vengono a anaffiarle con acqua, chiaro simbolo sessuale

Certo (mi ricollego anche a quanto detto da marmocchio e massimo), il periodo pasquale non coincide solo con la morte di Cristo, ma con la "fecondazione" di Maria, da parte di Dio, attraverso lo spirito santo: "L'annunciazione", il 25 Marzo.

Eh, una religione al maschile, gli darebbe sicuramente importanza, forse più che al natale.
Invece non è nemmeno festeggiata...
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Aprile 16, 2013, 14:33:05 pm
L'eterno conflitto è la legge dell'universo

"C’è una quinta dimensione oltre a quelle che l’uomo già conosce, è senza limiti come l’infinito e senza tempo come l’eternità.
E’ la regione intermedia tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l’oscuro baratro dell’ignoto e le vette luminose del sapere.
E’ la regione dell’immaginazione, una regione che si trova … ai confini della realtà."


Qui, gli uomini di un piccolo mondo, chiamato Terra, nel tentativo di diminuire il conflitto causato dalla competizione sessuale, hanno stipulato un accordo inter eos, che prevede l’equivalenza uno- a-uno: ad ogni uomo,  una donna.
Lo chiamano, matrimonio monogamico.

Pensate voi che questo (grottesco) tentativo di riduzione della conflittualità maschile, questo accordo tra “fratelli”,  venga sentito in maniera positiva … dalle donne?

Credete voi, che questo accordo, non abbia l’effetto collaterale di fare sentire le donne come “un oggetto in vendita”, come “una merce che passa da un uomo ad un altro, da padre ad un marito”?

Appena placato un confitto, intergenere, se ne crea subito un altro..tra generi: Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma

Questa è la sola legge che vale in ogni dimensione, sia essa solamente materiale, sia essa … puramente psichica.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Aprile 17, 2013, 17:53:41 pm
Pluralitas non est ponenda sine necessitate[1]

(http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/ce/JohnDunsScotus_-_full.jpg/225px-JohnDunsScotus_-_full.jpg)

Tutte le creazioni dell'occidente moderno, sono figlie della teologia cristiana medievale.
Se n'era accorto "persino" ... Einstein.

La scienza, contrariamente ad un'opinione diffusa, non elimina Dio.
La fisica deve addirittura perseguire finalità teologiche ...

A. Einstein



1 - Duns Scoto, alias Dottor "sottile".
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Aprile 29, 2013, 14:07:24 pm
Sul riduzionismo occientale

Dal momento che vero è solo l'intero, una "mezza verità" ... ... ... è sempre una menzogna.

Nel caso dei sessi, è falso dunque il maschio
E' falsa quindi la femmina.

Logicamente, ne consegue che la verità è la somma di due singole "falsità"[1], o meglio, laddove si scomponga la verità, la si "analizzi"[2], si entra nel dominio del Falso.

Come si coniuga la "stravagante" conclusione, 1=0+0 (che è diverso da 0+0=1 ! ,  F+F=V in termini logici), con tutto ciò che ci hanno insegnato in 2.500 anni?

Si coniuga col fatto, che questa "concezione",  davvero non appartiene al ns pensiero.[3]



Animus


1- Un principio che sembra violare la logica (?? ma solo quella ufficiale) e che è invece perfettamente coerente e noto come olismo, dove la somma delle parti, e il tutto, non coincidono, non sono uguali: http://it.wikipedia.org/wiki/Olismo

2  Paradossalmente per il pensiero occidentale, l'analisi, che significa "scomporre l'intero in parti più piccole" è il criterio cardine per scoprire "la verità".

3 - Per quanto l'olismo nasca in Occidente soltanto nel XVII secolo con il panteismo di Spinoza, esso fonda le filosofie orientali sin dal XIII secolo a.C. Le filosofie-teologie indiane sono infatti tutte olistiche, e l'olismo è uno degli elementi di base di tutta la speculazione orientale, quale si ritrova anche in Cina nel Taoismo, che si origina nel VI secolo a.C. circa. Quindi, la sua identificazione e definizione ha luogo in Occidente con grande ritardo, solamente dal XX secolo
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Massimo - Aprile 29, 2013, 16:42:10 pm
Non c'è nulla al mondo che se Dio avesse voluto non avrebbe potuto essere diversa da quello che è.

Guglielmo da Occam
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Maggio 01, 2013, 15:14:00 pm
Non c'è nulla al mondo che se Dio avesse voluto non avrebbe potuto essere diversa da quello che è.

Guglielmo da Occam

E' la versione teologica della massima filosofica: "Se qualcosa è, invece che non è, deve esserci una ragione".[1]
I teologi chiamano questa ragione ... Dio.
Oppure, i filosofi, chiamano dio ... Ragione.


1 - Io preferisco anteporgli questa condizione:

Qualunque cosa, potrebbe o avrebbe potuto essere diversa da come è:
Se è, invece che non è, deve esserci una ragione.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Lucia - Maggio 01, 2013, 16:26:38 pm
E' la versione teologica della massima filosofica: "Se qualcosa è, invece che non è, deve esserci una ragione".[1]
I teologi chiamano questa ragione ... Dio.
Oppure, i filosofi, chiamano dio ... Ragione.


1 - Io preferisco anteporgli questa condizione:

Qualunque cosa, potrebbe o avrebbe potuto essere diversa da come è:
Se è, invece che non è, deve esserci una ragione.

piu Senso e Volontà
anche se mi rendo conto che gli errori umani sono peggiori di quelli di Dio e dovrebbe esserci una raggione anche per questo.
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Animus - Maggio 05, 2013, 12:49:14 pm
Pro-Life per la pena di morte vs abortisti pacifisti: Le due etiche (tra il serio e il faceto)

Coloro che sono contro la pena di morte sono a favore dell'aborto.
Mentre i "Pro-life" sono, generalmente, a favore della pena di morte e dei guerrafondai.
Non è questo un controsenso??


No, non lo è.


Il Serio

E' vero.
Se presa cum grano salis, (perché ci sono intersezioni tra i vari orientamenti, ibridazioni tra i diversi gruppi sociali e le forze che esprimono queste posizioni, inoltre la sovrapposizione tra le due opzioni non è perfetta, etc etc).
Questo è un fatto tanto vero quanto sconcertante.
E non accade solo qui da noi, ma anche altrove.
Negli Usa per esempio.
E, di fatto, in tutto l'Occidente.
Al punto che diventa ragionevole sospettare che i due orientamenti abbiano un qualche legame, pur essendo tra loro (almeno in apparenza) confliggenti.

Di più. Se volessimo estendere le considerazioni al tema della guerra, diventerebbero sensate (multo cum grano salis!) le seguenti equazioni, entrambe sorprendenti (sempre solo in apparenza):

A- anti pena di morte<=>abortista<=>pacifista
B- pro pena di morte<=>antiabortista<=>antipacifista

La contraddizione sorprende.
Sembra impossibile che possa reggere, nondimeno regge.

Quella degli anti-mortisti & (al tempo stesso) abortisti è la contraddizione il cui denudamento/svelamento sta alla base., ad es., della proposta di Giuliano Ferrara.

Quanto invece agli antiabortisti & (al tempo stesso) antipacifisti ricordo che - forse 2 anni fa - quella deputata Usa che nello stesso intervento si dichiarava assolutamente contraria all'aborto e, passando ad altro tema, suggeriva di attaccare con le atomiche la Corea del Nord ("Per dare una lezione ai coreani").
"...affermazioni stridenti".

Abbiamo di fronte a noi due posizioni etiche che includono elementi contraddittori.
Almeno in apparenza e sul piano logico.
Nel profondo invece devono trovare un centro che li tiene insieme senza contraddizioni.
Deve esserci una condizione psicologica latente che non solo le tollera, ma anzi le genera e per la quale
quelle non sono contraddizioni ma espressioni di una stessa posizione psicoemotiva, di uno stesso sentimento del mondo (come si diceva una volta) alla luce del quale esse sono espressioni coerenti e cooperanti
di una volontà orientata verso un determinato fine.

Poiché sono due e diverse, si tratterà di fini diversi.
Forse opposti.

Individuare quali siano questi fini derivanti da diversi (opposti) "sentimenti del mondo" è cosa quanto mai intrigante....

Rino



Il Faceto


E della MORTALITA INFANTILE altissima nelle società dove non si prattica l'aborto non dite nulla?
Abraxas



Cara Abraxas, mo' te dico io.

A noi PRO LIFE ci interessa della vita, dal coito alla nascita, ovvero fin quando il nostro sperma è sotto la "giurisdizione" materna, che deve fare la brava incubatrice e non deve ròmpe li cojoni, poi, na volta fori, quando l'ha partorito lei ( :sick:), pure se glie tocca rubà, ammazzà, more de fame, glie danno l'ergastolo, la pena de morte, 'nce fotte 'na pippa.
Fanno bbene, ha voluto nasce?
E allora se l'è meritato, così 'mpara n'atra vota..

Ma perchè, tu non lo sai che noi prolife semo tutti favorevoli alla pena de morte?
Semo guerrafondai...a noi ce piace d'ammazzà..
Semo pro-life, ma semo pure pro-death..
 
Ripeto, a noi della vita c'emporta solo quando è la dona che c'ha il diritto de vita e de morte..

Te ricordi quela barzelletta del bambino che piange sul fiume perchè la mamma gli ha annegato i gattini, e quando un adulto cerca di consolarlo, gli risponde che non piange perchè i gattini sono anneggati, ma piange perche la mamma non glieli ha fatti annegare a lui?

E mica è una barzelletta, è così che stanno veramente le cose, "noi altri", noi uomini, semo fatti così....solo che non lo sappiamo.
Semo omini, ma semo pure bambini.

Sta di fatto, che dobbiamo farlo noi, ce tocca a noi, e mo se ce togliete pure 'sto lavoro, poi ce tocca 'nvertarce 'na cosa nova, so tremil ani che andiamo avanti co 'sta storia, provace te a pensarce 'na cosa nuova, mica ce se riesce.... :hmm:

Pure quei du fiji de na mignotta, (e lo so, so' fiji miei, ma pure fiji de mi mojie), con 'sta plaistescion, tutto il giorno a spararsi uno con l'altro...
Un giorno gli ho detto: "A ragà, ma perchè invece di spararvi non fate i bravi fratelli e giocate a piantare i fiori e a costruire qualcosa insieme?"
Oh, m'hanno guardato come ad un marziano, avranno pensato: ma che ti sei...rimbambito!

Io c'ho pensato, e alla fine c'hanno raggione loro, l'ha detto pure quel giudice americano ultra reazionario, come si chiama,  Antonin Scalia[1], 77enne figlio di immigrati siciliani, una vera garanzia - un antifrocio[2], antifemminista, anti-abortista - che se iniziamo a vietà a 'sti ragazzi li giochi dove s'ammazzano l'uno con l'atri ... famo solo el male loro!
E' una una cosa totalmente anti-educativa...

Poi è capace che gliè vengono idee strane ....
Se mettono a coltivà l'orto, famo la pace non famo la guera, famo 'na comune...

No,no, è così che devono annà le cose.
Semo pro-Life, ma un bel "pistolotto" carico in mano al figlioccio de cinque ani (prima che me diventa frocio insomma) è 'na mano Santa![3].

E altrimenti che li abbiamo fatti nascere a fa...
Semo o non semo ... anti-abortisti?


Animus


1 - Nella sentenza prevale l’opinione del giudice Scalia, conservatore e tradizionalista, alla quale si sono uniti altri sei giudici: http://brunosaetta.it/attualita/videogiochi-ed-altri-media-si-degli-usa-per-i-giochi-violenti-ai-minori.html

2 - Antonin Scalia, nel corso del tempo, ha più volte espresso tutto il suo disgusto per i diritti gay. Ha votato perché la sodomia restasse fuori legge in Texas, e l’ha equiparata alla “animalità”. Sull’omosessualità, ha detto: “Se non possiamo avere un sentimento di riprovazione morale contro l’omosessualità, possiamo averlo contro l’omicidio?”

3 - http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/2013-05-02/anni-uccide-sorella-arma-085026.php
Titolo: Re:Aphorismen 2
Inserito da: Stealth - Maggio 05, 2013, 15:07:15 pm
Come se fosse logico e normale mettere sullo stesso piano la vita di un innocente e quella di un assassino...