Mi viene da vomitare.Sta succedendo quello che temevo.
http://www.lettera43.it/politica/terremoto-nella-lega-soccorso-rosa-per-rosi_4367547045.htmChi dice donna dice danno. Così suona un vecchio - e politicamente scorretto - adagio popolare, peraltro ormai un po’ desueto. Se lo devono essere ricordate, con dispetto, le parlamentari che in modo trasversale - dal Popolo della libertà (Pdl) al Partito democratico (Pd) fino a Futuro e libertà (Fli) - stanno prendendo le difese di Rosi Mauro, sostenendo che la senatrice leghista sarebbe vittima, in quanto donna, di un atteggiamento discriminatorio e vessatorio da parte dei colleghi maschi.
IN DIFESA DELLA RASPUTIN IN GONNELLA. Insomma, una levata di scudi bipartisan, anzi tripartisan, in difesa della «Rasputin in gonnella» della Lega che, come rappresentante del sesso debole, costituirebbe un più che facile capro espiatorio. Anzi, come ha detto Margherita Boniver, una «capra espiatoria».
È giusto - potremmo chiederci - che l’appartenenza al sesso femminile giustifichi di per sé una difesa d’ufficio? Mi sembrerebbe difficile sostenerlo. Ma, evidentemente, le parlamentari pro-Mauro la pensano diversamente. Secondo Paola Concia del Pd, per esempio, Mauro sarebbe vittima dei «capetti leghisti misogini assetati di sangue».
DA CONCIA A BONIVER, SOLIDARIETÀ DI GENERE. Del resto, sottolinea la parlamentare piddina, non ci si potrebbe aspettare nulla di diverso dagli esponenti del Carroccio che da sempre si qualificano come campioni di inciviltà ed espressione becera di machismo, xenofobia, razzismo e omofobia.
Paola Concia - proprio a voler rimarcare l’etichetta «di genere» della sua solidarietà - ci tiene anche a chiarire che se proprio Rosi Mauro dovesse lasciare la sua carica, dovrebbe farlo solo nel caso in cui fosse provato il suo comportamento illecito, e non certo per la presunta relazione con Pier Mosca (l’Apicella della Padania, come viene ormai soprannominato).
E se sempre Margherita Boniver crede di avvertire, attorno alla vicenda, «accenti maschilisti», Flavia Perina del Fli, anche lei, in qualche modo al centro di una discriminazione che l’ha costretta a lasciare la direzione del Secolo d’Italia, usa addirittura accenti drammatici: «Vogliono bruciarla sul rogo come le fattucchiere di Salem per purificare la comunità leghista».
Nel gineceo garantista, la posizione prudente di Mariastella Gelmini
Mariastella Gelmini.
(© LaPresse) Mariastella Gelmini.
Si sta insomma palesando una specie di «soccorso rosa» per Rosi. Unica voce più prudente, diciamo, in questo piccolo gineceo garantista, è quella dell’ex ministro Mariastella Gelmini che, forse facendo tesoro di qualche uscita un po’ impulsiva del recente passato (vedi neutrini), invita a maggior cautela nei giudizi: «Se le accuse che le sono rivolte», ha sottolineato Gelmini, «sono false e ha gli strumenti per dimostrarlo credo che la sua resistenza (cioè la volontà dichiarata da Mauro di non dimettersi dalla carica, ndr) abbia un senso, diversamente sarebbe un grave errore».
Per ora, altre voci femminili e solidali in favore della «strega», messa sulla graticola dai suoi stessi compagni (e compagne) di partito per le presunte irregolarità nella gestione dei fondi legali del movimento, non si registrano.
Del resto, nella nostra recente storia politica, non è che gli esempi di solidarietà tra rappresentanti dello stesso sesso - nella fattispecie femminile - si sprechino.
UN'ECCEZIONE AL FEMMINILE. In molti ricordano, per esempio, quanto fosse amareggiata Rosy Bindi per non aver ricevuto dalle colleghe della destra alcuna dichiarazione di solidarietà quando venne fatta oggetto di una battuta volgare da parte di Berlusconi («Sei più bella che intelligente»).
In quel caso, anzi, il ministro Meloni, pur condannando blandamente l'uscita, ricordò a propria volta come le donne di sinistra non avessero espresso sdegno per condannare chi aveva etichettato le donne del Pdl come donne orizzontali.
E gli esempi potrebbero continuare. Da questo punto di vista, l’iniziativa di Concia-Boniver-Perina rappresenta, in effetti, un'eccezione. Vedremo se lungimirante o solo umanamente apprezzabile.
Giovedì, 12 Aprile 2012