Autore Topic: sposatevi  (Letto 1051 volte)

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Offline Duca

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Re:sposatevi
« Risposta #1 il: Aprile 01, 2014, 20:01:28 pm »
Sposatevi? Il 1 aprile?
 :lol: :lol: :lol:

Offline controcorrente

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Re:sposatevi
« Risposta #2 il: Aprile 01, 2014, 20:54:36 pm »
Si sono d'accordo: senza'altro è un pesce d'aprile!  ;)

Ma a parte gli scherzi, se fosse vero io con queste notizie divento una iena!  :disgust:
Siccome lorsignore hanno capito che il femminismo è una trappola, ora fanno marcia indietro?
Eh no care le mie sciacquette, avete voluto la bicicletta adesso pedalate E NOI UOMINI VI PRENDIAMO A PEDATE!
Per il solito opportunismo ora rivogliono il matrimonio tradizionale? NO NO NO NO..... il danno lo avete fatto e ora sono cazzi vostri!

Lesbicate pure fra voi e buon ditalino a tutte! non dimenticate gli impacchi a base di camomilla!  :P

Offline COSMOS1

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Re:sposatevi
« Risposta #3 il: Aprile 02, 2014, 08:24:28 am »
a dir la verità le ricerche sociali negli USA sono abbastanza concordi su questo: le classi abbienti sono di larghe vedute su molti temi sensibili (omosessualità, matrimoni gay, aborto, divorzio, etc) per gli altri. Cioè un laureato o un giornalista di grido o un manager non si sognerebbero mai di mettere paletti su uno qualsiasi di questi argomenti, ma per quel che riguarda loro stessi, le classi abbienti hanno bassissimi tassi di divorzio, di figli illegittimi, di aborti, sono tutti etero, etc.
Il problema potrebbe essere che costoro sono in grado di capire la differenza tra "libertà da" e "libertà di", ma hanno ogni interesse che le classi subalterne non lo capiscano: i divorzi, i figli fuori dal matrimonio, gli aborti, l'omosessualità, sono tutti fattori che tolgono competitività, e fanno perdere punti nella competizione sociale. Pare perciò strano che i ricchi intraprendano una campagna per spiegare questo ai poveri ...  :hmm:
Dio cè
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Offline ilmarmocchio

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Re:sposatevi
« Risposta #4 il: Aprile 02, 2014, 09:05:20 am »
a dir la verità le ricerche sociali negli USA sono abbastanza concordi su questo: le classi abbienti sono di larghe vedute su molti temi sensibili (omosessualità, matrimoni gay, aborto, divorzio, etc) per gli altri. Cioè un laureato o un giornalista di grido o un manager non si sognerebbero mai di mettere paletti su uno qualsiasi di questi argomenti, ma per quel che riguarda loro stessi, le classi abbienti hanno bassissimi tassi di divorzio, di figli illegittimi, di aborti, sono tutti etero, etc.
Il problema potrebbe essere che costoro sono in grado di capire la differenza tra "libertà da" e "libertà di", ma hanno ogni interesse che le classi subalterne non lo capiscano: i divorzi, i figli fuori dal matrimonio, gli aborti, l'omosessualità, sono tutti fattori che tolgono competitività, e fanno perdere punti nella competizione sociale. Pare perciò strano che i ricchi intraprendano una campagna per spiegare questo ai poveri ...  :hmm:

Finalmente !  le classi dominati ( di S, di Ds, di terra, di cielo e di mare ) da sempre usano la doppia morale.
Scuole LGTB per i  coglioni del popolaccio, ma per loro scuole serie dove si imparano le cose serie.
E via discorrendo.
cuore a sinistras e portafoglio a destra

Offline Duca

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Re:sposatevi
« Risposta #5 il: Aprile 02, 2014, 16:25:54 pm »
Chiaro, è una strategia per metterlo nel culo al popolo, come sempre; col cavolo che le mogli dei ricchi vanno a lavorare, e non solo perché possono permetterselo, attenzione! Ma perché sanno che è una stronzata, che la donna deve stare a casa ad accudire la prole, mica rovinarsi la vita a lavorare sotto padrone come in genere tocca gli uomini.

Offline Vicus

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Re:sposatevi
« Risposta #6 il: Aprile 04, 2014, 01:21:11 am »
Quando si tratta di difendere la famiglia non è il caso di sottilizzare troppo, tuttavia qui qualcosa non torna:  essa viene considerata non una risorsa socio-economica, ma un mero strumento di marketing elettorale.
L'istituzione familiare viene tollerata per puntellare ideologie pericolanti e di dubbia reputazione associandole, con un'operazione di ingegneria sociale accorta quanto arbitraria, al collaudato trinomio Dio (ma quale?)-patria (fin troppa)-famiglia.
Del focolare come luogo di libertà del pensiero, dell'educazione e degli affetti la società moderna non sa che farsene. La famiglia sembra poter sopravvivere soltanto in forma degradata, all'interno di gabbie comunitarie riservate a gente col paraocchi e felice di averlo, dopo un'opportuna messa a punto del loro intelletto.
La Nuova Famiglia 2.0: da cellula essenziale della società e dei valori civili, a tecnostruttura per l'allevamento di consumatori politicamente corretti.
Questo la dice lunga su molte cose, anche in Italia. Il matrimonio, tanto difeso a parole, diviene un fatto di elite o meglio di minoranza, riservato a quelli che hanno "il posto", le conoscenze ed anche le idee "giuste". E che, immancabilmente, associano questo loro status a rare virtù, mentre chi si trova al di fuori di questa tribù, chissà perché, lo attribuisce a comunissima corruzione morale e intellettuale.
Agli altri, giudicati non adatti o allergici a certe gabbie, sono riservate le tenebre esteriori: povertà, aborto, figli illegittimi e divorzio -il nuovo dovere coniugale della donna che si ritrovi il marito disoccupato.
In Demolition Man, film distopico di qualche anno fa ambientato in un prossimo futuro, potevano mettere su famiglia soltanto le persone "autorizzate". Ennesima conferma che la natura imita l'arte.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.