Padova. Scopano. Lei urla. Condannano lui. Questa dovete spiegarmela.

[Stendardo]

allora tanto per cominciare stiamo discutendo di un articolo di giornale,
diveramente prendiamo le sentenza.

poi ti ricordo che secondo il codice italiano il complice prende quanto il reo ( non mi dire che se lei urla durante l'amplesso, lui non è complice.....)

quindi bisogna leggere la sentenza per vedere come il giudice ha valutato il comportamento di lui ed il comportamnto di lei.

se lui/lei conoscendo le proprie attitudini all'amplesso hanno preso le precauzioni necessarie affichè non davano disturbo....... e via discorrendo 


e se ci sono state attenuanti e/o aggravanti  che noi non conosciamo

Il problema è che da una prima disamina dell'articolo , si capisce che il "complice" (ovvero l'uomo che faceva sesso con la propria fidanzata) è stato penalmente sanzionato mentre l'autrice del fatto vietato dalla norma penale , il "reo" (la donna con la quale l'uomo faceva sesso e che si è messa ripetutamente ad urlare) semplicemente NON ESISTE !

E tenuto conto che PRINCIPI CARDINI dell'ordinamento penale italiano sono , oltre alla già citata responsabilità penale PERSONALE , anche la presunzione di innocenza in quanto il processo penale italiano è strutturato secondo  il sistema accusatorio , non inquisitorio , secondo il quale ogni persona è innocente fino a PROVA CONTRARIA  e da ultimo in base al principio dell'"OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO" secondo il quale , sinteticamente , una sentenza di condanna può essere emessa quando la colpevolezza del reo è stata accertata "oltre ogni ragionavole dubbio" , mi sembra che l'avvocato dell'uomo abbia fatto non bene ma benissimo a ricorrere in appello a favore del proprio assistito ! 

Personalmente , se mi trovassi nei panni dell'uomo attenderei fiducioso e con tranquillità l'assoluzione in appello , e poi una volta ottenuta la sentenza di assoluzione , mi recherei in Procura per sporgere formale querela di calunnia a carico dei denuncianti allegando contestualmente alla querela la sentenza di assoluzione .

[Suicide Is Painless]

" quei rapporti "focosi" disturbavano la loro quiete, perché non li lasciavano dormire, oltre a sminuire il decoro del fabbricato"

La parte in grassetto la dice lunga! 
scommetto che se l'uomo della notizia avesse ascoltato musica classica a tutto volume, i vicini sarebbero stati un po' più tolleranti; il fatto è che tanta gente non sopporta la felicità altrui, e quindi sentire una coppia che tromba allegramente, suscita spesso reazioni nevrotiche!

Quoto soprattutto per l'ultima parte. Una sana e rigogliosa vita sessuale può, e inevitabilmente attira, molte invidie e antipatie. Soprattutto se così'" esteriorizzata" ed esibita.

[zagaro]

forse pochi hanno letto l'articolo che parlava di stalking condominiale

http://www.altalex.com/index.php?idnot=64650

[fabriziopiludu]

 SPESSO, dai condominii, escon urla e lamenti maschili che sembrano uscire da UN MATTATOIO!
 Di questo, condomini e Magistrati NON se ne occupano minimamente!
 Non interessandosi agli uomini, non interessa loro l'esistenza di SLAUGHTERHOUSES!


 
 

[Stendardo]

forse pochi hanno letto l'articolo che parlava di stalking condominiale

http://www.altalex.com/index.php?idnot=64650

Appunto zagaro sembra che tu l'articolo di altalex non lo abbia proprio letto .
Qui non si mette in dubbio il reato in se , qui si rileva il fatto come conditio sine qua non , che la presenza di un complice presuppone necessariamente l'esistenza di un reo .

[zagaro]

Appunto zagaro sembra che tu l'articolo di altalex non lo abbia proprio letto .

sembrerebbe che la locuzione significhi atti persecutori ovvero una condotta protratta nel tempo invasiva della sfera altrui tanto da provocare ansia, ovvero non un semplice disturbo delle quiete, ovveroancora l'amplesso 'rumoroso' non è  il reato ma  il mezzo per compierlo.
ma in ogni caso bisognerebbe leggere la sentenza ed in questo caso anche la valutazione delle aggravanti  e/o delle attenuanti, e la valutazione fatta da giudice sulla specifica condotta degli attori coinvolti

[Stendardo]

sembrerebbe che la locuzione significhi atti persecutori ovvero una condotta protratta nel tempo invasiva della sfera altrui tanto da provocare ansia, ovvero non un semplice disturbo delle quiete, ovveroancora l'amplesso 'rumoroso' non è  il reato ma  il mezzo per compierlo.
ma in ogni caso bisognerebbe leggere la sentenza ed in questo caso anche la valutazione delle aggravanti  e/o delle attenuanti

Continui a scrivere cose prive di senso dato che l'articolo parla di urla di piacere protratte nel tempo da parte della ragazza non da parte del suo fidanzato .
In ogni caso il "mezzo" per compiere quelle urla , come lo chiami tu , è la sua fidanzata a meno che essa non sia perseguibile poichè incapace di intendere o di volere .

[zagaro]

Continui a scrivere cose prive di senso dato che l'articolo parla di urla di piacere protratte nel tempo da parte della ragazza non da parte del suo fidanzato .
In ogni caso il "mezzo" per compiere quelle urla , come lo chiami tu , è la sua fidanzata a meno che essa non sia perseguibile poichè incapace di intendere o di volere .

tralasciando il fatto storico, e soffermandoci sulla SOLA TEORIA.
esiste il concetto di disegno criminoso, ovvero un insieme di fatti che presi singolarmente possono  anche non rilevare situazioni penalmente rilevanti, ma che messi insieme formano un reato.
esempio tipico il palo di un furto: preso singolarmente è una persona che guarda, ma il suo guardare ha uno scopo ben preciso in relazione ad altri eventi che fanno parte dello stesso disegno criminoso

[Stendardo]

tralasciando il fatto storico, e soffermandoci sulla SOLA TEORIA.
esiste il concetto di disegno criminoso, ovvero un insieme di fatti che presi singolarmente possono non rilevare situazioni penalmente rilevanti, ma che messi insieme formano un reato.
esempio tipico il palo di un furto: preso singolarmente è una persona che guarda, ma il suo guardare ha uno scopo ben preciso

Ripeto continui a scrivere cose senza senso .

Il palo nel reato di furto viene penalmente perseguito insieme all'autore del furto .

In questo caso l'autrice della fattispecie illecita non è stata penalmente sanzionata mentre il presunto "complice" si .

Devo farti un disegnino sulla lavagna ?

[zagaro]

mi dichiaro battuto

[Duca]

E' chiaro che è una sentenza di merda, anche se ci sono orari da rispettare per la convivenza condominiale, però è ovvio che il ruolo dell'invidia è fondamentale in queste situazioni, cioè immaginiamo un palazzo con magari un bel po' di zitelle inacidite che sentono sti due trombare come ossessi, la bile cresce a dismisura...
D'altronde certe donne non riescono a controllarsi, sono come gli animali, hai voglia a dire di non far casino, non ce la fanno, è più forte di loro; allora nei casi disperati tocca affidarsi alla buona, vecchia fellatio e passa la paura.

[Lucia]

poi c'è qui chi dice che le donne non hanno l'orgasmo 

[fabriziopiludu]

 Certo! Le Torturatrici del Mossad hanno l'orgasmo mentre lavorano.


 

[mmann]

Ma chi è quel giudice? E sopprattutto chi è quell'avvocato di difesa?!

Il problema è che da una prima disamina dell'articolo , si capisce che il "complice" (ovvero l'uomo che faceva sesso con la propria fidanzata) è stato penalmente sanzionato mentre l'autrice del fatto vietato dalla norma penale , il "reo" (la donna con la quale l'uomo faceva sesso e che si è messa ripetutamente ad urlare) semplicemente NON ESISTE !

E tenuto conto che PRINCIPI CARDINI dell'ordinamento penale italiano sono , oltre alla già citata responsabilità penale PERSONALE , anche la presunzione di innocenza in quanto il processo penale italiano è strutturato secondo  il sistema accusatorio , non inquisitorio , secondo il quale ogni persona è innocente fino a PROVA CONTRARIA  e da ultimo in base al principio dell'"OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO" secondo il quale , sinteticamente , una sentenza di condanna può essere emessa quando la colpevolezza del reo è stata accertata "oltre ogni ragionavole dubbio" , mi sembra che l'avvocato dell'uomo abbia fatto non bene ma benissimo a ricorrere in appello a favore del proprio assistito !

Personalmente , se mi trovassi nei panni dell'uomo attenderei fiducioso e con tranquillità l'assoluzione in appello , e poi una volta ottenuta la sentenza di assoluzione , mi recherei in Procura per sporgere formale querela di calunnia a carico dei denuncianti allegando contestualmente alla querela la sentenza di assoluzione .

Ha perfettamente ragione!
Ed è chiaro che:
- per la questione civile risponde il proprietario
- per la questione penale rispondono entrambi. (a meno che se ne portava così tante che il nome della tipa rimane ignoto ma a quel punto c'è favoreggiamento etc etc)


Se non finisce così bisogna davvero finire fino all'Aja perchè non ha senso.

Perchè si arriva all'assurdo che se un ladro entra in casa e urla alle tre di notte è il proprietario è responsabile...

[kautostar]

Perchè si arriva all'assurdo che se un ladro entra in casa e urla alle tre di notte è il proprietario è responsabile...

Non credo proprio che la fanciulla focosa e urlatrice, abbia sfondato la porta di casa, e costretto il "malcapitato" a scoparla!