Nel testo mi ha colpito questa frase: "Essi inventano, costruiscono e creano perché il loro disvalore ve li costringe."
E' per questo motivo che l'uomo nell'occidenta cristiano ha creato tanto, almeno rispetto alle altre parti del mondo, alle altre culture intendo, perchè lui soffre e sente più profondamente questo disvalore da cui cerca di riscattarsi.
Con tutto il rispetto per Rino,questo è vero però,solo parzialmente...
Cioè,è vero che la donna ti giudica per quello che fai,però è un giudizio sociale,non un giudizio OGGETTIVO...
Ovvero non è che la donna giudica la tua attività del fare di per se stessa,ma in ragione degli effetti che produce nella società...
Cioè è vero che l'uomo è in un certo senso ''costretto'' alla carriera,perchè la donna lo valuta in quel senso...
però non è che la storia delle invenzioni maschili è nata per bullarsi di qualcosa presso una donna...
Per esempio l'abate Mendel ha studiato e codificato le leggi della genetica nel suo chiostro,senza aver alcun tipo di relazione con una donna...
Allo stesso modo esistono lavori ad alto livello creativo,ma a basso prestigio sociale,tipo che ne so,il mastro vetraio,tipo quelli di Murano,che implicano grandi capacità di creare e grande perizia,ma che non conferiscono alcun prestigio sociale e dunque sono ignorati dalle donne,e anche dalla società che per un equivocato concetto di arte,conferisce tale titolo a gente come pietro manzoni,e non ai grandi artigiani,perchè nella nostra società si è perso il concetto che l'arte è il livello superiore dell'artigianato,e l'artista non può non essere un artigiano...
Tutto questo per dire cosa?
Che la donna è attenta alla dimensione del fare,ma solo a quella riconosciuta socialmente,e il progresso della scienza e della tecnica per la sua natura ha avuto necessità di geni votati all'oblio sociale per amore della scienza(per esempio Galileo il quale dal suo amore della scienza ha solo ricevuto stigma sociale),e questo non è spiegabile con la teoria di Rino.
Cioè la tesi di Rino è utile a spiegare la minore presenza femminile nei lavori di alto prestigio,ma non spiega la maggiore propensione maschile all'invenzione e alla scoperta scientifica.
Diciamo che da questo punto di vista è stato più preciso Schopenauer
''Esseri senza interessi
Le donne non sono capaci di un interesse puramente oggettivo per checchessia, e
la causa è, a mio parere, il fatto seguente: l’uomo cerca di ottenere in ogni caso un
dominio diretto sulle cose, sia mediante la comprensione, sia mediante la costrizione.
La donna, invece, è dovunque e sempre costretta a contentarsi di un dominio
indiretto, cioè mediante l’uomo, l’unico che può dominare direttamente. Perciò è
nella natura delle donne considerare tutto solamente come mezzo per conquistare il
maschio, e il loro interesse per qualcos’altro è sempre e soltanto un interesse
simulato, un mero stratagemma, vale a dire esso si riduce a civetteria e
scimmiottatura ...''