Fonte :
http://www.corriere.it/cronache/14_aprile_27/uomo-si-da-fuoco-auto-la-figlia-si-stava-separando-moglie-44233a98-ce30-11e3-b063-6dd286e8e91c.shtmlPESCARA
Uomo si dà fuoco in auto con la figlia
Salva la moglie da cui era separato
Padre e bimba sono morti carbonizzati. Il terribile gesto sarebbe stato compiuto sotto gli occhi della madre della piccola.
di Redazione Online
Polizia e vigili del fuoco intorno all’auto all’interno della quale un uomo e la figlia di pochi anni sono morti carbonizzati a Pescara (Ansa/Schiazza) Polizia e vigili del fuoco intorno all’auto all’interno della quale un uomo e la figlia di pochi anni sono morti carbonizzati a Pescara (Ansa/Schiazza) shadow
Un uomo di 48 anni e la figlia di cinque anni sono morti carbonizzati a Pescara, in via Lago di Chiusi, nel quartiere Rancitelli. Secondo le prime notizie, l’uomo si sarebbe chiuso in auto insieme con la bambina e avrebbe dato fuoco al mezzo. L’uomo ha dato fuoco a sé stesso e alla bimba davanti agli occhi della madre. A dare l’allarme alcuni passanti che hanno visto l’auto andare a fuoco e vicino una donna in lacrime e sotto choc.
La ricostruzione
Questi i fatti, ricostruiti dal questore Paolo Passamonti. Nel pomeriggio i due, ex conviventi ora separati, si sono incontrati in via Lago di Chiusi con la bimba. Lui si è gettato della benzina addosso e ha appiccato il fuoco mentre erano tutti e tre in auto. La donna è riuscita a fuggire dall’abitacolo ma non è riuscita a strappare via la bimba che il papà ha tenuto stretta a sé. Sono morti così, avvolti dalle fiamme. La donna è finita in ospedale, dove la tengono sedata. Ha le mani ustionate. Sul posto sono rimasti i suoi abiti. Tra i due c’erano problemi e lo dimostra la denuncia per maltrattamenti presentata il 13 aprile dalla donna nei confronti del suo ex, descritto come un uomo violento.
La prima denuncia un anno fa
La donna un anno fa aveva denunciato l’ex compagno per maltrattamenti e il 48enne era stato allontanato dalla casa familiare e condannato a ottobre ad un anno di reclusione, poteva vedere la bambina solo una volta alla settimana insieme agli assistenti sociali. Probabilmente oggi, con la forza o con l’inganno, è riuscito a rimanere solo con la bimba e ha compiuto il folle gesto. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la vicenda, in attesa che la mamma sia in grado di raccontare i fatti.
Di seguito riporto anche un commento scritto in relazione a questo ennesimo dramma :
Sono stato denunciato da mia moglie fedifraga (ora ex) per percosse e reiterate violenze, a seguito delle quali se n'è andata di casa sottraendomi le figlie, nella convinzione che l'aver denunciato "il marito violento" l'avrebbe posta in una condizione di vantaggio, posto che le donne hanno automaticamente ragione, in queste vicende. Fortunatamente ho trovato un PM estremamente preparato e scrupoloso che ha compreso l'assoluta infondatezza e strumentalità delle accuse (non ho mai avuto comportamenti nè violenti nè aggressivi e vivo in perenne adorazione delle le mie bimbe, che definisco "la manifestazione del divino nel quotidiano"), nonchè un GIP che di fatto, nell'accoglimento della richiesta di archiviazione, ha scientemente predisposto le basi per una mia controdenuncia per calunnia (che non ho voluto sporgere, per evitare reazioni sconsiderate). Sono stato molto fortunato, sia per la diligenza del PM e del GIP che ho avuto in sorte, sia per la rara cialtroneria degli "alleati" di mia moglie (avvocato e psicologa, entrambe da radiazione, se in italia gli Ordini Professionali fossero una cosa seria) nell'architettare la cosa. Temo che molti altri uomini non siano altrettanto fortunati, e posso comprendere lo stato di prostrazione, rabbia e frustrazione nel quale sono condannati a vivere a seguito dell'ingiustizia subita. Spero che questa tristissima vicenda non abbia queste concause, ma se così fosse, queste concause non possono non portare che a delle correità.