Autore Topic: Donne senza figli:Il 25% delle donne italiane arriva alla menopausa senza figli.  (Letto 12214 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/donne-senza-figli-il-25-delle-donne-italiane-arriva-alla-menopausa-senza-figli/

Un’interessante analisi, con dati più che allarmanti, sul livello di denatalità raggiunto in Italia.

Il 25% delle nostre connazionali arrivano alla fine del periodo di fertilità senza aver avuto figli, contro il 10% delle francesi. Cristi profonda, nera. Dati che, visti nella loro impietosa realtà statistica, fanno davvero impressione.

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Diversi anni fa, Fiorella Fiori prese sua madre da parte e le dette la notizia: aveva deciso che non avrebbe mai avuto figli. Nonostante le pressioni di parenti e amici, ha difeso la sua posizione anche dopo il matrimonio.

«Semplicemente non volevo bambini», dice. «Per la maggior parte dei miei amici è un’idea sconvolgente. E mia madre continua a ricordarmi che ho 40 anni, e che non potrò rimandare per sempre».

La storia di Fiorella Fiori, che vive in Sardegna, riflette la tendenza a non fare figli che sta diffondendosi in Italia. Da anni il tasso di natalitàitaliano è molto al di sotto del tasso di riproduttività. E ora sempre più coppie con lavori precari e stipendi bassi vanno a convivere tardi, e decidono di non restare in due.

Un quarto delle donne italiane giunge al termine dell’età fertile senza figli, contro il 14% degli USA e il 10% della Francia.

Il protrarsi della crisi economica ha inasprito gli ostacoli che le  italiane devono affrontare da sempre per formare una famiglia: dalla mancanza di asili nido ai compagni non proprio collaborativi.

Secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), in Italia la percentuale di donne senza figli tra quelle nate nel 1965 – che compiranno, cioè, 50 anni il prossimo anno – supera di quasi 10 punti quella delle donne nate nel 1960.

Le difficoltà del mercato del lavoro italiano sono uno dei problemi principali. Con un livello elevato di disoccupazione, molti giovani non riescono ad assicurarsi altro che contratti a termine che durano meno di un anno.

Secondo i dati Istat, circa il 60% di questi lavoratori passa a un altro contratto precario quando il primo finisce, mentre uno su cinque rimane senza lavoro.

Questo modello intacca in profondità il potere di acquisto degli italiani, portando molti giovani a rimanere in casa dei genitori fino all’età adulta.

Circa il 50% degli italiani tra i 24 e i 35 anni vive ancora con i propri genitori, contro il 14% degli statunitensi.

In Italia i giovani «restano figlie e figli per gran parte della loro vita riproduttiva», afferma Filomena Racioppi, demografa dell’Università La Sapienza di Roma.

Questo ha conseguenze anche sull’età media in cui le donne italiane partoriscono il primo bambino, che è salita nel 2012 a 31,4 anni – quasi sei anni in più rispetto alle statunitensi -, mentre nel 1995 non arrivava ai 30.

Un’altra ragione per cui le famiglie si formano tardi è che sono aumentate le donne tra i 20 e i 30 anni che seguono studi universitari. Quando alla fine si laureano e riescono a trovare un lavoro stabile, spesso sono restie a sacrificare le loro conquiste per i figli: un fenomeno che i demografi hanno definito «trappola della sicurezza».

Gabriella Marino, napoletana di 43 anni, non voleva nemmeno pensare ad avere figli finché non avesse trovato un posto fisso, ma anche una volta ottenuto il lavoro, il desiderio di un bambino non si è concretizzato.«Ormai siamo abituati a essere solo una coppia», afferma riferendosi a lei e al marito. «Siamo liberi di fare quello che vogliamo e ora non mi va che questo cambi».

Per le donne italiane spesso è difficile conciliare il lavoro con le aspettative, tradizionalmente esigenti, riposte sul loro ruolo di madre. I sondaggi continuano a mostrare che gli uomini italiani aiutano meno in casa rispetto ai loro omologhi degli altri Paesi, e che le mamme italiane hanno un approccio molto scrupoloso riguardo alla cura dei figli, al punto di lavare a mano e di stirare i vestitini da neonato.

Anche a causa di una divisione dei ruoli che resta tradizionale, secondo l’Ocse, solo la metà delle madri italiane lavora, rispetto al 74% di quelle francesi.

La carenza di asili  fa sì che le madri lavoratrici debbano spesso lasciare i loro figli con i nonni, che si prendono cura di circa il 68% dei bambini sotto i 10 anni. Ma l’età pensionabile continua ad aumentare, minando in modo costante anche questa forma di supporto a basso costo.

L’alta percentuale di donne senza figli rende ancora più pesante la crisi demografica in Italia. Attualmente gli over 65 sono circa 150 ogni 100 ragazzi sotto i 14 anni, e la generazione più giovane non guadagna abbastanza per coprire le spese dei pensionati in aumento. Secondo l’Istat, entro il 2050 ci saranno 263 anziani ogni 100 ragazzi.

Tutti questi fattori stanno pesano su un Paese, tradizionalmente improntata sui  legami familiari. Nonostante il numero crescente di donne che rifuggono la maternità, resta forte lo stigma sociale per chi è senza figli.

Roberta Federici, che ha una relazione stabile ma non un lavoro sicuro, ha fondato un gruppo di sostegno per altre donne che, come lei, hanno rinunciato a essere madri e si sono sentite criticare per la loro scelta. «Non ho mai desiderato figli», dice Roberta Federici dopo aver scoperto che alcuni dei suoi amici avevano smesso di parlarne «solo perché non riuscivano a capirlo».

In Italia la tendenza a non fare figli ha generato i nonni mancati, genitori di coppie adulte che farebbero di tutto pur di avere dei nipotini. Ida Farina, madre di due trentenni che hanno scelto di restare senza prole, per compensare il vuoto ha concentrato affetto e attenzioni sui figli di una nipote. Anche se non è sufficiente. «Sento che morirò senza aver trasmesso a nessuno le poche cose che ho imparato nella vita», confessa. Ma continuo ad aspettare. Forse qualcosa cambierà».

Traduzione di Sara Bicchierini
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius

Offline Vicus

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Un’altra ragione per cui le famiglie si formano tardi è che sono aumentate le donne tra i 20 e i 30 anni che seguono studi universitari. Quando alla fine si laureano e riescono a trovare un lavoro stabile, spesso sono restie a sacrificare le loro conquiste per i figli: un fenomeno che i demografi hanno definito «trappola della sicurezza».
Eccola la vera ragione, a quanto ho potuto constatare di persona. Il resto (gli uomini dovrebbero fare il lavoro di lorsignore che hanno una carriera di cui occuparsi) sono chiacchiere.
La vera riuscita del femminismo è la mascolinizzazione della donna.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Cavalier Serpente

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Già....e poi ci sono quelli come me, che nemmeno sono sfiorati dall'idea di avere figli per il semplice motivo che NON ne voglio.
Come si può pensare di avere un figlio.....a cui poi dire tua madre è...una "personaccia" (diciamo così...)?
Un figlio deve avere una vera, stabile, armoniosa famiglia, che come condizione ineludibile e di base presuppone
due genitori, un uomo ed una donna, che continuino armoniosamente e lealmente nel tempo la loro unione.
Tutto questo, questa base, stante ciò che sono le donne, è pura utopia tranne sporadici casi.
Non sussiste più la condizione necessaria e sufficente capace di realizzare l'ambito familiare.
Mi chiedete se ho mai pensato al matrimonio? Mai!!
E che so' diventato matto?
E che faccio, mi metto un'estranea* dentro casa? (cit. Alberto Sordi)
*Nota personale: "NEMICA" è più consono ed adatto. "Estranea", per uno degli strani casi del destino potrebbe anche essere una brava persona.

Offline Vicus

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Un figlio deve avere una vera, stabile, armoniosa famiglia, che come condizione ineludibile e di base presuppone
due genitori, un uomo ed una donna, che continuino armoniosamente e lealmente nel tempo la loro unione.
Tutto questo, questa base, stante ciò che sono le donne, è pura utopia tranne sporadici casi.
Non sussiste più la condizione necessaria e sufficente capace di realizzare l'ambito familiare.
Straquoto. I figli richiedono sacrifici, ma oggi danno ben magre soddisfazioni: impossibile trasmettere loro alcunché, appena il padre apre bocca si dileguano.
La ragione è semplice: la moglie non collabora nel far rispettare il ruolo di padre del marito. A lei va un po' meglio, essendo il suo compito educativo limitato a quello di interprete degli input opportunisti e consumisti di scuola e ambiente sociale.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Artemisia Gentileschi

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Eccola la vera ragione, a quanto ho potuto constatare di persona. Il resto (gli uomini dovrebbero fare il lavoro di lorsignore che hanno una carriera di cui occuparsi) sono chiacchiere.
La vera riuscita del femminismo è la mascolinizzazione della donna.

Infatti io che di sicurezza economica non ne ho mai avuta ho tagliato la testa al toro e a 26 anni sono diventata mamma.  :lol: :lol:
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

Offline fabriziopiludu

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 e rifiutano la gravidanza.
 A questo punto...


   

Offline TheDarkSider

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L'Italia è diventato il paese dove le donne hanno il record negativo di natalità, questo da un lato impatta sulla struttura demografica e dall'altro, a mio parere, segnala un profondo malessere e squilibrio della psiche femminile italiota.

Non è normale che così tante donne abdichino alla loro funzione naturale, c'è qualcosa che non va in tutto questo.
E' sostanzialmente un comportamento contro natura.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline controcorrente

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L'Italia è diventato il paese dove le donne hanno il record negativo di natalità, questo da un lato impatta sulla struttura demografica e dall'altro, a mio parere, segnala un profondo malessere e squilibrio della psiche femminile italiota.

Non è normale che così tante donne abdichino alla loro funzione naturale, c'è qualcosa che non va in tutto questo.
E' sostanzialmente un comportamento contro natura.

Ma il bello è che le donne avrebbero un "meraviglioso" quanto FANTOMATICO "istinto materno".... :lol:
Forse lo avevano le donne di un tempo, quelle sopra i 70 anni di età verso i figli, di sicuro non lo hanno verso gli estranei come il femminismo vorrebbe far credere.
Al giorno d'oggi possiamo notare che i figli "servono" per un unico scopo: spolpare il marito in sede di divorzio, NIENTE ALTRO.
Con buona pace degli sciocchi che ancora credono a babbo natale, ovvero all'inesistente "istinto materno".  :doh:

Offline Vicus

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Infatti io che di sicurezza economica non ne ho mai avuta ho tagliato la testa al toro e a 26 anni sono diventata mamma.
Sarebbe interessante sapere come hai fatto a uscire indenne dall'indottrinamento mediatico, a parte dover lavorare a 18 anni. :D
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L'Italia è diventato il paese dove le donne hanno il record negativo di natalità, questo da un lato impatta sulla struttura demografica e dall'altro, a mio parere, segnala un profondo malessere e squilibrio della psiche femminile italiota.
Non è normale che così tante donne abdichino alla loro funzione naturale, c'è qualcosa che non va in tutto questo.
E' sostanzialmente un comportamento contro natura.
Ne ho conosciuta una che ha mollato il fidanzato dopo anni (con gran contentezza della madre) per seguire la "carriera", anche se il suo datore di lavoro non le paga sempre lo stipendio, ed è ancora semimantenuta dalla famiglia. Quando si dice: fessi e contenti.
Tutto origina dallo stigma sociale posto sul ruolo di moglie e madre, oltre all'idea hollywoodiana, infantile ed irreale, che viene inculcata riguardo agli uomini e la famiglia. Le donne si sentono sminuite, di fronte alle amiche in primis che non sono che un'estensione del loro ego, a sposare un brav'uomo e occuparsi della casa.
Le fantasie della donna media, anche se laureata, sono del tenore di Pretty Woman, ben al disotto di quelle della proverbiale fantesca di un tempo.
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Ma il bello è che le donne avrebbero un "meraviglioso" quanto FANTOMATICO "istinto materno".... :lol:
L'istinto materno sussiste nella forma deviata di cura degli animali o anche dei figli, considerati però come peluche o bambolotti da vestire e pettinare. Come ho potuto constatare con un'altra conoscente, che ha mollato il marito letteralmente senza ragione e sta rovinando la figlia.
« Ultima modifica: Aprile 29, 2014, 01:24:09 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Volpe argentata

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In Italia tutto e' possibile, io ho sentito con le mie orecchie donne che non volevano figli criticare uomini che non volevano figli... :lol:

Offline TheDarkSider

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Sarebbe interessante sapere come hai fatto a uscire indenne dall'indottrinamento mediatico, a parte dover lavorare a 18 anni. :DNe ho conosciuta una che ha mollato il fidanzato dopo anni (con gran contentezza della madre) per seguire la "carriera", anche se il suo datore di lavoro non le paga sempre lo stipendio, ed è ancora semimantenuta dalla famiglia. Quando si dice: fessi e contenti.
Tutto origina dallo stigma sociale posto sul ruolo di moglie e madre, oltre all'idea hollywoodiana, infantile ed irreale, che viene inculcata riguardo agli uomini e la famiglia. Le donne si sentono sminuite, di fronte alle amiche in primis che non sono che un'estensione del loro ego, a sposare un brav'uomo e occuparsi della casa.
Le fantasie della donna media, anche se laureata, sono del tenore di Pretty Woman, ben al disotto di quelle della proverbiale fantesca di un tempo.L'istinto materno sussiste nella forma deviata di cura degli animali o anche dei figli, considerati però come peluche o bambolotti da vestire e pettinare. Come ho potuto constatare con un'altra conoscente, che ha mollato il marito letteralmente senza ragione e sta rovinando la figlia.
Tutto vero quello che dici.

Però c'è un dato su cui vorrei concentrare l'attenzione: le donne italiane sono le PEGGIO MESSE di tutti i paesi a pari livello di sviluppo.
I dati li trovi nell'art. del New York Times cui fanno riferimento gli articoli comparsi nella stampa italiana:
http://graphics.wsj.com/italys-women-shun-childbearing/

Clicca sul 1965 e ti renderai conto che le donne italiane nate in quell'anno hanno il RECORD negativo di natalità.

Allora HO SEMPRE AVUTO RAGIONE IO a dire che nelle donne italiane c'è una problematicità irriducibile, c'è un guasto profondo nella loro personalità.

E che sono da evitare.

A me non piacciono neanche le altre donne occidentali, dato che aborro le donne femministe. Ma almeno loro, non hanno completamente abdicato alla loro funzione riproduttiva.

Le nostre donne hanno il ventre secco. Sono rami secchi dall'albero evolutivo. Aberrazioni dell'albero genealogico.

Forse ce lo meritiamo davvero, che l'Italia sprofondi nel declino economico e morale.
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Offline Artemisia Gentileschi

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Sarebbe interessante sapere come hai fatto a uscire indenne dall'indottrinamento mediatico, a parte dover lavorare a 18 anni. :D

Non avevamo la tv  ^_^ A parte gli scherzi..
Seguendo l'istinto. Vai a vivere da solo, poi incontri una persona che ti piace, la frequenti e ci vai a convivere, ti sposi e fai dei bambini. Non so, a me sembra la cosa più normale del mondo.
Che mi importa di stare in riunione fino alle sette di sera? Posto che comunque anche io lavoro, ma lo faccio attribuendogli l'importanza che ha: più sicurezza economica per tutti a condizioni umane e oneste. L'università mi ha permesso di avere un minimo di scelta ma ci sono stati anni in cui andavo a fare la cameriera di sala la sera, perché non avevo nessuno che stesse con la bambina al giorno.
Sinceramente vivevo bene esattamente come oggi e non avrei nessun problema a rifarlo oggi.

Secondo me tante donne sono troppo viziate, anche dai genitori stessi che non le responsabilizzano e di conseguenza pensano poi di incontrare colui che le aiuterà sempre e comunque in casa, supportandole anche nel lavoro.
Capisci che per i bambini posto non ce n'è proprio.
 
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Offline ilmarmocchio

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Infatti io che di sicurezza economica non ne ho mai avuta ho tagliato la testa al toro e a 26 anni sono diventata mamma.  :lol: :lol:

giusto e questo post spazza via tutte le scemenze pseudosociologiche sulla scarsa prolificità delle donne italiane e occidentali

Offline ilmarmocchio

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Tutto vero quello che dici.

Però c'è un dato su cui vorrei concentrare l'attenzione: le donne italiane sono le PEGGIO MESSE di tutti i paesi a pari livello di sviluppo.
I dati li trovi nell'art. del New York Times cui fanno riferimento gli articoli comparsi nella stampa italiana:
http://graphics.wsj.com/italys-women-shun-childbearing/

Clicca sul 1965 e ti renderai conto che le donne italiane nate in quell'anno hanno il RECORD negativo di natalità.

Allora HO SEMPRE AVUTO RAGIONE IO a dire che nelle donne italiane c'è una problematicità irriducibile, c'è un guasto profondo nella loro personalità.

E che sono da evitare.

A me non piacciono neanche le altre donne occidentali, dato che aborro le donne femministe. Ma almeno loro, non hanno completamente abdicato alla loro funzione riproduttiva.

Le nostre donne hanno il ventre secco. Sono rami secchi dall'albero evolutivo. Aberrazioni dell'albero genealogico.

Forse ce lo meritiamo davvero, che l'Italia sprofondi nel declino economico e morale.

quoto al 100% . alla malattia occidentale del femminismo, noi aggiungiamo guasti specifici della nostra cultura , alla quale, noi uomini, non siamo estranei.
Con nostro mammmismo e zerbinismo, meritiamo ciò che abbiamo

Offline TheDarkSider

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quoto al 100% . alla malattia occidentale del femminismo, noi aggiungiamo guasti specifici della nostra cultura , alla quale, noi uomini, non siamo estranei.
Con nostro mammmismo e zerbinismo, meritiamo ciò che abbiamo
Certamente marmocchio, le donne non vivono in un vacuum ma interagiscono con l'ambiente, per cui se sono così è anche perché gli uomini italiani le spingono in quella direzione o quanto meno le permettono di essere così.

Analisi perfetta come al solito, la tua ;)


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