Autore Topic: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?  (Letto 30020 volte)

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Offline Giulia

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #45 il: Marzo 12, 2010, 18:49:33 pm »
qui di istintivo non vi è nulla icaro, questo discorso sulla violenza nello specifico stupro, è un discorso fatto a sangue freddo, ragionato e premeditato...per cui...
...io credo che l'atto della violenza sia di tipo neutrale e la si può esercitare solo se vi è abbastanza differenza tra vittima e autore dell'atto violento. può essere sul piano fisico uomo donna, ma anche donna bambino e di natura psicologica. quella psicologica l'ho già detta. devi essere almeno sociopatico per non sentire minimamente il male attivo e diretto che fai ad un altro individuo...altrimenti NON LO FAI! punto.

Cara Giulia, la questione è molto semplice: hai ragione.
Hai ragione, perché quando un discorso vale per gli uni e non per gli altri significa che è cominciato dalla parte sbagliata; non è inserito in un contesto più ampio; è frammentario, perciò incoerente; per quadrare il cerchio, infatti, procede per botte (una al cerchio e l'altra alla botte); è originato perlopiù da frustrazioni personali, utili ad auto-assolversi, pur di non vedere oltre il proprio naso e il proprio orticello - come quando a parole si dice di voler comprendere la misoginia, ma nei fatti la si propone come soluzione.
infatti è esattamente così.
grazie milo.
« Ultima modifica: Marzo 12, 2010, 18:52:34 pm da Giulia »

Offline Rita

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #46 il: Marzo 12, 2010, 20:08:52 pm »
Icarus: se vuoi e se ti va, cosa intendi tu per PSF?

Cioè: mi è chiaro che è un acronimo per dire: provocazione sessuale femminile. Ma non puo' essere il semplice smutandarsi. Allora i naturisti che vivono perennemente nudi, sarebbero perennemente provocati sessualmente?
 Allora gli aborigeni o gli abitanti di alcune tribù che si vestono con un gonnellino  sfrangiato e basta ?
Ad esempio, io capisco che una persona che chinandosi mostra 15 cm di taglio di sedere puo' essere considerata una persona che compie un atto contrario alla pubblica decenza. Ma la pubblica decenza è un concetto che cambia in continuazione con le culture e le epoche. Idem per il modo di vestire che sia minigonna o pantaloni a vita bassa.

E' un concetto attinente al comune senso del pudore, ma non ci vedo il nesso colla sessualità.

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #47 il: Marzo 12, 2010, 20:50:24 pm »

Ad esempio, io capisco che una persona che chinandosi mostra 15 cm di taglio di sedere puo' essere considerata una persona che compie un atto contrario alla pubblica decenza. Ma la pubblica decenza è un concetto che cambia in continuazione con le culture e le epoche. Idem per il modo di vestire che sia minigonna o pantaloni a vita bassa.

E' un concetto attinente al comune senso del pudore, ma non ci vedo il nesso colla sessualità.



Se ti entro in ufficio con i pantaloni di lino e in evidente stato di erezione che nesso ci vedi? Solo senso del pudore, o magari c'entra la sessualità?

Qui si sta girando attorno alla frittata; stiamo parlando tra persone razionali e non impulsive e/o "on the border".
Tu Rita puoi entrarmi in ufficio con una bella sesta naturale scoperta a metà da un decolté da urlo ed io non ti salterò assolutamente addosso, idem per gli altri che partecipano alla discussione.
Il "soggetto" che magari ha subito traumi da piccolo, che è, ripeto fino alla noia, un malato, magari quel giorno non ti salta addosso, magari non lo farà mai, ma quella immagine gli si stampa nella testa e, giorno dopo giorno, come un tarlo che fa il suo lavoro quotidiano, contribuisce sicuramente a innescare quel processo perverso che poi lo porterà a commettere un atto inconsulto magari a anni e chilometri di distanza. 

Offline icarus.10

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #48 il: Marzo 12, 2010, 20:55:40 pm »
Icarus: se vuoi e se ti va, cosa intendi tu per PSF?

Cioè: mi è chiaro che è un acronimo per dire: provocazione sessuale femminile. Ma non puo' essere il semplice smutandarsi. Allora i naturisti che vivono perennemente nudi, sarebbero perennemente provocati sessualmente?
 Allora gli aborigeni o gli abitanti di alcune tribù che si vestono con un gonnellino  sfrangiato e basta ?
Ad esempio, io capisco che una persona che chinandosi mostra 15 cm di taglio di sedere puo' essere considerata una persona che compie un atto contrario alla pubblica decenza. Ma la pubblica decenza è un concetto che cambia in continuazione con le culture e le epoche. Idem per il modo di vestire che sia minigonna o pantaloni a vita bassa.

E' un concetto attinente al comune senso del pudore, ma non ci vedo il nesso colla sessualità.



Nessun problema. Finchè si discute in modo pacato, è sempre positivo scambiarsi opinioni e vedute.

Per quanto riguarda il nudismo non si può parlare di provocazione sessuale, in quanto tutte le persone presenti in una spiaggia di nudisti, sono consenzienti, cioè hanno pagato, o comunque si sono messi d'accordo per vedersi reciprocamente nudi. La PSF è un altra cosa: cioè, la donna sfrutta il suo Potere Sessuale e l' Asimmetria Sessuale di questa società femminista, per soggiogare e ricattare la libido maschile per puri fini sadici oppure di ricatto sessuale per risalire posti nel mondo della società, del lavoro e della politica.

Per quanto riguarda gli aborigeni(e se non mi sbaglio, pure la questione del collo scoperto come elemento erotico in Cina, che pare che tu mi ponesti come esempio nel vecchio forum), già ti risposi. Ma non ho problemi a risponderti di nuovo. Cioè la linea di demarcazione  tra semplice portamento seduttivo e quello invece provocatorio, varia, ovviamente a seconda delle epoche e dei luoghi. Cioè dei costumi vigenti.Gli aborigeni, hanno vissuto sempre così, cioè quasi nudi, e quindi la nudità non la percepiscono come una provocazione erotica. Avranno, evidentemente, altre pratiche e portamenti come pratiche erotizzanti. Da noi, in occidente, l'erotismo è stato tutto focalizzato e incentrato sulla nudità(ovviamente, secondo modalità, che si sono modificate via via con il passare degli anni,ad esempio negli anni 50, una caviglia un pò scoperta  era percepito come un portamento erotico, oggi non più, credo) .

E' vero che è una questione di pudore(a parte che poi io sono un laico e antimoralista, quindi non è che mi scandalizzo sulla mancanza di pudore), però  anche di stimolazione sessuale, di richiamo sessuale. Con tutto ciò che ne può conseguire.

Per altro, ho già detto cosa intendo per PSF(cioè un insieme vasto di fattori provocatori sessualmente che si manifestano in modo sistematico e duraturo nel tempo, e non certo quindi un singolo episodio di provocazione sessuale). Inoltre, io rifiuto il termine "smutandata", preferisco piuttosto parlare di atteggiamenti provocatori sessualmente.

In questo Thread ho parlato anche di un Ciclo sulla provocazione e sulla eventuale sofferenza associata, tra l'altro ne avevo già parlato anche sul mio blog. Ne ho parlato anche sul sito di Fabrizio Marchi(di cui sono collaboratore), (nello spazio dedicato agli articoli di Paolo Barnard, ), cioè su come la PSF venga percepita come una sofferenza(e con tutto ciò che ne può conseguire) e su cui anche Rino e Marchi hanno convenuto.


http://www.uominibeta.org/2010/01/30/donne-inchiodate-al-muro-della-pavidita/

 
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline francy7x

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #49 il: Marzo 13, 2010, 09:37:31 am »
Odio dover perdere tempo a controbattere su ogni punto, ma visto che è stato distorto il mio parere, mi tocca farlo.

Innanzitutto ci tengo a dire che questo non è il modo giusto di confrontarsi, sono state estrapolate e commentate alcune mie frasi singolarmente, senza tener conto di quanto ho scritto in precedenza (il mio primo intervento).

Io non ho mai detto che bisogna sparare alle persone per un'offesa, a un bambino quando piange, o a un cane quando abbaia, etc.

Non ho neanche detto che bisogna menare la gente o fare loro violenza a sangue freddo, ho solo cercato di spiegare cosa può capitare nella testa di "alcune persone" quando lo stress raggiunge livelli insopportabili.

Se solo ci fossimo degnati di leggere il mio primo post:

A mio parere, uno stupro non può avvenire solo ed esclusivamente per una reazione chimica correlata alla sola esigenza di fare sesso (per quanto belli e sensuali un sedere e due gambe possano apparire), ma anche per ragioni che includono uno stato di stress dell'individuo talmente elevato da provocare una reazione violenta.

Infatti, per quanto mi riguarda, lo stupro è più una manifestazione di violenza che una semplice ricerca di sesso. Se fosse solo per un'esigenza di tipo sessuale, un individuo mentalmente sereno potrebbe pensare di andare a prostitute, prima ancora di pensare a una violenza, perchè anche il più demente degli individui sà per certo che una violenza porterà con sè solo guai (es. il carcere).

Lo stato di stress che provoca una reazione violenta a sua volta è anch'esso uno stato chimico indotto in qualche modo, curabile in molti casi con i farmaci (spesso inibitori della ricaptazione della serotonina).

La frustrazione e lo stato di stress che portano allo stupro possono provenire da più fonti e in modi differenti.

etc.

Se si tiene conto del fatto che ogni mia replica aggiuntiva è ovviamente basata su quanto detto in precedenza, è facile comprendere come un intervento di questo tipo sulle mie frasi successive non sia corretto:

sì, ascolta francy il troppo storpierà pure ma c'è un limite pure alle cavolate... se si dovesse fare come si dice qui, e cioè reagire con violenza ad ogni provocazione che è diventata troppa- il cane che abbaia, l'infante che frigna, il vicino che mette lo stereo a palla-ci sarebbe il minimo consentito per sentirsi legittimati a far violenza a qualcuno ed ad essere tutti potenziali vittime di una qualsiasi violenza.

guarda francy il discorso della smutandata è tutto l'inverno che me lo sento ripetere...e non solo questo . questo è anche stato uno tra gli inverni più rigidi...quindi mi sa che ste smutandate che provocano le si vanno a cercare solo in tv o in riviste che trattano l'argomento...ma se danno così fastidio...se addirittura provocano violenza, uno cambia canale o la tiene spenta la tv...

visto che arriva da te questo pensiero...allora fammi vedere come si fa ad ascoltare gli altri, perché è proprio quello che sto dicendo io: non si può trovare ogni scusa o giustificazione per poter fare i cavolacci propri.

ma guarda che tu stai parlando di altro eh...ma quando mai uno stupratore avverte prima alle varie donne o programmi televisivi di smettere di mettere donnine seminude, altrimenti violenterà la prima malcapitata?!

essì buona sera... ma non eri tu che dicevi che gli uomini hanno più razionalità e logica delle donne? ora son scesi ad essere puro istinto come gli animali selvaggi da chiudere in gabbia?!
gli umani aggressivi e violenti li mettiamo così,

che dici?
 non credo affatto che un essere umano, uomo o una donna che sia,  siano da considerarsi come animali selvaggi da tenere chiusi nelle gabbie perché altrimenti - privi di ragione - ti sbranano...scusa eh se ho commesso questo grave errore ...

certo certo, il prossimo che ti spara per un tuo vaffanculo te lo sei cercato quel buco in fronte...come no...ti vorrei vedere...

Personalmente, non trovo in questa replica nessun tentativo di dialogo.

Sembrano più repliche dettate dal "coinvolgimento emotivo" che dal reale tentativo di analizzare e descrivere i fatti per quello che sono o che sembrano.

-cmq per fare violenza - di qualsiasi tipo   ad altri non devi sentire il dolore della vittima, si deve essere indifferenti, quindi anche sani di mente, ma completamente indifferenti alla violenza che si sta creando all'altro ..come minimo devi essere sociopatico...quindi boh...non mi torna...non mi torna perché nel momento in cui sarà una donna a far violenza a qualcuno più debole di lei - e/o non sociopatico come lei ... la storia cambia versione ... e in quel caso non si vorrà capire perché accade...

Queste sono le premesse su cui hai basato ogni tuo intervento successivo, e chiaramente, con queste premesse che vedono qualsiasi violenza come semplice atto di sadismo nei confronti di una vittima... chiudi in anticipo le porte del tuo pensiero a ogni altra opninione diversa dalla tua.

A me questi interventi danno più l'impressione di un bavaglio.

Ne prendo atto, visto che vogliamo giocare a non capirci.

Questa tua frase, Giulia:

essì buona sera... ma non eri tu che dicevi che gli uomini hanno più razionalità e logica delle donne? ora son scesi ad essere puro istinto come gli animali selvaggi da chiudere in gabbia?!

E' la peggiore di tutte, insieme alla foto, perchè ha storpiato completamente il senso di quello che cercavo di dire.

Questo sempre perchè, in preda alla foga di controbattere (e si evince anche dal tono nervoso delle tue repliche), non hai tenuto conto di quanto ho scritto nella mia prima replica.

Ogni mio intervento successivo era implicitamente basato sul mio primo intervento.

Ma a te l'unica cosa che sembra interessare è quella di dire: siete dei mostri.

Banalizzare poi tutto questo discorso tirando in ballo la storia della "razionalità"...

Come se essere razionali volesse dire essere degli DEI, immuni a qualsiasi influenza di tipo chimico/fisico.

L'uomo è fatto di CARNE.

Lo stress mette in moto meccanismi che rilasciano SOSTANZE chimiche nel cervello, che agiscono come DROGHE.

Siamo consapevoli o no del fatto che le DROGHE o le sostanze chimiche sono in grado di MODIFICARE / ALTERARE significativamente il comportamento di una persona facendole perdere il contatto con la realtà?

Siamo consapevoli o no che sotto l'effetto di sostanze chimiche il cervello umano PUO' PERDERE LA SUA RAZIONALITA' e commettere follie?

Tutto il resto sono solo congetture.

Ripeto, i tuoi ragionamenti Giulia sembrano più dettati dal "coinvolgimento emotivo" che dal reale tentativo di analizzare e descrivere i fatti per quello che sono.

In ogni caso non mi sorprende, ripeto, ho una sorella e anche diverse amiche che di fronte a certi argomenti reagiscono esattamente in questo modo, quindi tutto sommato posso dire che sarei rimasto sorpreso da una reazione contraria.

Per finire, io parlo di "alcune persone", non di tutti.

Quindi frasi del tipo: "eh si, adesso ammaziamoci tutti"... sono solo provocazioni dettate dalla foga e dalla non accettazione del parere altrui.

Questa è l'impressione che ho avuto.
« Ultima modifica: Marzo 13, 2010, 09:43:03 am da francy7x »

Offline Giulia

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #50 il: Marzo 13, 2010, 10:28:13 am »
francy, il fatto è che se si vuole discutere e confrontarsi seriamente, ci vuole anche il sincero desiderio di farlo. ma non è un obbligo.
ora leggi qui cosa hai scritto:

Citazione
Ora, non c'è perggior sordo di chi non vuol sentire, e chi non vuol sentire, prima o poi passa qualche guaio.
Forse è meglio imparare ad ascoltare e a capire le ragioni degli altri, invece di tirar fuori una scusa dietro l'altra per fare ognuno i cavolacci che vuole.
Perchè di questo si tratta, di menefreghismo a tutti i livelli.
L'alternativa è continuare a fare quello che vogliamo (e i risultati li sentiamo tutti i giorni al TG).
Io non capisco che gusto ci sia a provocare una persona quando questa ti ha chiesto di smettere.
Prima li portano all'esasperazione e poi si lamentano se le reazioni sono violente.

qui rispondi al mio post...e ti rivolgi a me come se io avessi chissà quale potere, autorità, o responsabilità della attuale provocazione sessuale femminile o dello smutandamento mediatico e non.
beh, non né ho nessuno. e su ciò che non è in mio controllo o non ne ho diretta responsabilità, non posso discutere e non posso confrontarmi con te o con altri.


il discorso provocazione che porta alla violenza: se si vuol considerare  lo stupro una violenza fatta alla persona come tante altre, la comprensione, l'aiuto e le misure più lievi, anzi no, il non voler punire ma riabilitare chi commette tale violenza, lo si deve fare per ogni tipo di violenza nata da una qualsiasi provocazione o disagio sociale.

il mettere poi gli istinti umani, come giustificazione di un atto violento - qualunque esso sia - deve essere una delle spiegazioni o giustificazioni che muovono tali principi - sempre -

dunque ci si ritrova non solo più provocati, ma anche provocatori...vittime del proprio e altrui istinto violento...
ti sembra onestamente  possibile metterlo in pratica? anche perché la violenza -a parte lo stupro - è principalmente uomo contro uomo, ed è molto più dura, è  violenza per fare danno , o perché ci si sente minacciati o perché ci si sente appunto provocati.
senza trascurare che  chi commette gravi atti di violenza  sono  una minima percentuale di individui...
non credo che la questione maschile sia aiutare i soggetti che commettono atti violenti , visto anche  la scarsa percentuale di individui che davvero sono colpevoli di reati di stupro, ma dare  voce agli uomini  -  innocenti - che non commettono violenza contro nessuno - e sono la maggioranza -

Citazione
Personalmente, non trovo in questa replica nessun tentativo di dialogo.

Sembrano più repliche dettate dal "coinvolgimento emotivo" che dal reale tentativo di analizzare e descrivere i fatti per quello che sono o che sembrano.
invece secondo me si è condizionati dal coinvolgimento emotivo, il paragonare gli esseri umani a delle bestie in gabbia che possono sbranarti. noi non siamo così, il percorso che ci ha portato a fare un patto tra gli individui non è basato al reagire alle alle provocazioni che noi subiamo dagli altri, ma soprattutto da NON essere noi stessi - anche tu - delle potenziali vittime "provocanti"  degli istinti violenti altrui...tu ti poni solo il problema di essere provocato, ma devi considerare che puoi anche provocare violenza tu stesso a chi è più suscettibile di te. la legge degli istinti non permette una vita civile e serena per nessuno.

milo

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #51 il: Marzo 13, 2010, 10:51:12 am »
Vabbè non litigate, basta aspettare: come per gli aborigeni la frenesia ormonale passerà anche a noi, saremo più temprati.

Citazione
Lo stress mette in moto meccanismi che rilasciano SOSTANZE chimiche nel cervello, che agiscono come DROGHE.

Siamo consapevoli o no del fatto che le DROGHE o le sostanze chimiche sono in grado di MODIFICARE / ALTERARE significativamente il comportamento di una persona facendole perdere il contatto con la realtà?

Lo stress è normale, normalmente si sopporta, le droghe no. Tra l'altro io trovo conveniente qualche mese in comunità pur di liberarmi di un mio collega un po' antipatico.

Offline fabriziopiludu

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #52 il: Marzo 13, 2010, 10:58:37 am »


Giuro che in quel momento volevo prendere la rincorsa e darle un bel calcione.
Sul seno?

Offline Salar de Uyuni

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #53 il: Marzo 13, 2010, 11:55:18 am »
Io ritengo che si rischi di porre la questione in modo sbagliato.
Io non giustifico lo stupro,ma neanche la provocazione sessuale,o meglio semplicemente voglio che li si collochi in una qualche relazione,che neanch'io posso stabilire in modo esatto,ma che innegabilmente esiste.
Ora mi rendo conto che tutto sia relativizzabile,e allora relativizziamolo.
Se facciamo paragoni con la civiltà degli aborigeni australiani che vanno in giro nudi,perchè lì il senso del pudore è meno sentito,poi dobbiamo aggiungere che lì il tasso di violenze sessuali E' ENORMEMENTE PIU' ALTO,diciamo pure che in molti posti del mondo,dove si va in giro ''come natura ci ha fatti'' ci sono tassi di stupro spaventosi.
Lì le cifre dementi delle femministe nostrane(1 donna su 3 è stata stuprata)sono tristemente vere.
Nella nostra società siamo in un fattore di 1 su 300 ad essere larghi,tutto il resto è inibizione,e questo i maschi,lo pagano.
Il fatto è che essendo le femministe tendenzialmente di sinistra non toccheranno mai la questione dello stupro ''made in Africa''(non nell'Africa islamica intendiamoci) perchè ciò lede con il loro multiculturalismo.
In Sudafrica con la fine dell'apartheid le donne bianche sono state stuprate in massa dai neri africani,ma questo è un altro argomento tabù della società occidentale.

Cioè cosa intendo dire:intendo dire che le femmine occidentali si comportano come gli aborigeni australiani,ovvero in un'ottica precivilizzata(non mi si venga a dire che quella aborigena è una civiltà,perchè considero questo modo di ragionare il tramonto della razionalità in occidente)mostrando il loro corpo,i maschi occidentali in sostanza invece sono chiamati ad una inibizione pseudomormonica,perchè se anche semplicemente ''guardano'' una donna sono sanzionabili(il caso del tipo di Lecco).
Va da sè che tutte le persone oneste intellettualmente ammetteranno che ciò non funziona,e non può funzionare,perchè ad essersi liberato delle inibizioni della civiltà è stato soltanto una parte dell'umanità occidentale,e ciò a spese dell'altra.
Parliamo per esempio dell'impotenza maschile,io dico che tutti quegli articoli che sostengono che sta salendo,secondo me non mentono.
Ricordo che persino il responsabile dell'associazione degli andrologi in Italia ha additato il continuo bombardamento di immagini sessuali come responsabili del calo di libido.Per non essere troppo lungo posto l'articolo in un altro post se no nessuno mi legge.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #54 il: Marzo 13, 2010, 11:57:21 am »
Anoressia sessuale
Pubblicato da lasessualita su 31 agosto 2009

Sono ragazzi tra i 25 e i 30 anni, bombardati da incessanti stimolazioni sessuali hanno perso la voglia di giocare sotto le lenzuola. I dettagli di un fenomeno in crescita. Secondo la SIA, la Società Italiana di Andrologia, che per vocazione tiene sotto controllo il fenomeno, in Italia, il 12% dei maschi soffre di impotenza, che in buona percentuale deriva da disturbi sessuali di natura psicologica. Il profilo è quello del trentenne colto e emancipato che non ha interesse per l’attività sessuale.  Secondo l’associazione, è un italiano su tre a vivere complessi disturbi legati alla propria sessualità. Il fenomeno è stato definito anoressia sessuale, si tratta della perdita di stimoli sessuali, del desiderio e dello stimolo che interessa in particolare giovani dai 25 ai 30 anni. Non si tratta di un problema di origine fisica, non è una malattia del corpo e in molti casi non è nemmeno percepita come una malattia della mente.

Piuttosto una risposta agli incessanti stimoli erotico sessuali a cui si è constantemente sottoposti. La risposta in termini di assuefazione al continuo bombardamento di immagini di donne sensuali e richiami sessuali decontestualizzati. Ad accendere i riflettori su questo fenomeno in Italia è stato Vincenzo Gentile, presidente della SIA, occupandosi del problema evidenziando le caratteristiche e le cause che portano a questa asessualità diffusa. Il professore evidenzia che la complessità delle concause non facilita l’individuazione chiara delle cause che danno origine alla perdita di stimoli. In alcuni casi, responsabile del disturbo è proprio la caduta dei tabù: da piccolissimi i bambini si affacciano al sesso senza freni inibitori, ma quando si trovano da adulti a vivere una relazione matura si trovano impreparati di fronte alle responsabilità che vengono richieste dalla relazione. Un’altra causa è individuabile nell’abitudine a frenare gli impulsi sessuali, sempre stimolati da pubblicità e media. Secondo Gentile, proprio in questi contesti si generano neurormoni dell’inibizione in eccesso che sono responsabili del calo della libido.

Il fenomeno è stato registrato per la prima volta negli Stati Uniti, si è poi diffuso in Europa, nei Paesi Bassi e in Francia, dove è stato pubblicato il libro La rivoluzione asessuale. Come vivere una vita «senza» (Castelvecchi, 2007). L’autore Jean-Philippe de Tonnac descrive un fenomeno in crescita, un movimento che si oppone, quindi non subisce passivamente, alle pressioni sociali. Si rifiuta la sessualità come continuazione naturale della pretesa di libertà sessuale dei sessantottini; il movimento degli asessuati, lontano da sette e religioni rivendica il proprio diritto a non volere fare sesso e vivere comunque una vita serena malgrado le continue stimolazioni, quasi obblighi, che vengono dalla società occidentale come la conosciamo oggi.

Laura Di Maria, www.fastweb.it, 25 agosto 2009

Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

milo

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #55 il: Marzo 13, 2010, 12:10:58 pm »
Sì, ma nell'ultimo decennio il femminismo ha infettato l'ONU. Una strategia usata per fare breccia, indebolire e controllare i paesi i via di sviluppo. Il femminismo è funzionale al sistema e perciò viene esportato insieme alla democrazia. Penso così. Comunque è un fenomeno recente.

milo

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #56 il: Marzo 13, 2010, 12:14:05 pm »
Citazione
lì il tasso di violenze sessuali E' ENORMEMENTE PIU' ALTO

Sì.

Offline Salar de Uyuni

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #57 il: Marzo 13, 2010, 12:40:13 pm »
Lo stupro è naturale o innaturale?

Francamente non lo so.
E francamente ritengo che sia un pò una ''questione di lana caprina''.

Provo comunque ad affrontarla.

Mettiamola così.

Chi stupra in occidente?
Eliminiamo gli altri contesti culturali dalla nostra disamina.
Perchè ritengo che la questione sia malposta?
Perchè è stata posta secondo me in un'ottica di sinistra,è perchè si sostiene ''o questo o quello'',ovvero è stata messa in maniera ''referendaria'' e questo dovrebbe farci riflettere su come spesso la democrazia banalizzi le questioni.

Che la minigonna causi lo stupro,non è un mito idiota,è una semplicemente una frase incompleta,la minigonna causa lo stupro ''in alcuni soggetti''.
Chi sono questi soggetti?
Sono stati descritti come soggetti instabili e dalla personalità antisociale.
Questo è anche vero,ma soltanto in parte.
La mia ipotesi è che oggi chi stupra in occidente,stupra perchè questa è una sua tendenza sessuale specifica,ovvero,in occidente,lo stupro è una delle tante declinazioni della sessualità maschile,un pò come il travestitismo o il feticismo.
Come esse può convivere con una sessualità normale,e rimanere come desiderio segreto,inconfessabile.
Chi stupra in sostanza,è principalmente perchè è uno stupratore,questo ovviamente non significa che con una diminuzione degli stimoli sessuali non ci sarebbe una diminuzione degli stupratori,significa dire qualcosa che è ovvio,ma che è rigettato dalla cultura di sinistra.

Sebbene io sia ''talebano'' per quanto riguarda la provocazione sessuale femminile,mi chiamo fuori da interpretazioni esclusivamente sociali del comportamento individuali.

Esemplifico:in unione sovietica c'era molta tolleranza nei confronti del ladro e del criminale comune che infatti ricevevano un trattamento ''quasi di favore'' dalla società sovietica.
Questo perchè secondo la dottrina marxista,il ladro era un ''rivoluzionario proletario mancato''.
Ovvero era un proletario oppresso che violava le leggi borghesi e sfidava la proprietà privata,in modo grezzo,ignorante e non ideologico.

In una tesi di sinistra,chi ruba è ''perchè ha fame'',da ciò deriva il cosiddetto buonismo,che oggi viene applicato nei confronti di tutti,tranne che del maschio bianco occidentale,con il quale la legge abbandona ogni buonismo e diventa draconica.

Ora icarus sta semplicemente estendendo questo ''buonismo'',ad alcune categorie bollate invece dallo stigma sociale.
E non sta facendo  una cosa del tutto sbagliata,perchè uno dei misteri della sinistra è perchè applichi il buonismo nei confronti di qualsiasi categoria sociale tranne che del maschio occidentale,che come si può osservare non versa in uno stato di ''grande benessere''.

Però comunque,io non sposo questa tesi,io non credo alla teoria DELLO SFIGATO,BRUTTONE CHE STUPRA.
Può anche accadere in un limitato numero di casi,ma non è così.

Lo sfigato bruttone entra in tutt'altro circuito,a mio avviso.
Entra in una serie di circuiti CHE SECONDO ME POSSONO ESSERE CLASSIFICATI COME CIRCUITI DI ''REPRESSIONE E INIBIZIONE''(anoressia sessuale,impotenza)E ''DEVIAZIONE''(omosessualità,travestitismo,feticismo),ognuno sempre secondo la sua predisposizione individuale.

Questo è per me il discorso correttamente impostato,la costante provocazione sessuale più che stupri(li produce ma in quantità minore),produce conseguenze devastanti sulla sessualità maschile CHE SI ALLONTANA SEMPRE PIU' DALLA FEMMINA.

Ciò è giusto?E' sbagliato?
Tutto va relativizzato,per l'appunto.

Se la femmina ha modificato il suo comportamento in senso ''smutandato e provocatorio'' deve accettare il maschio in tutta la sua ''problematicità'' di individuo sessualmente inibito,o deviato(vedasi il caso Marrazzo).
Ma ciò non avviene,la femmina lo rifiuta e lo ridicolizza,e desidera un altro tipo di maschio,che ricerca altrove,in altri contesti.

Nulla è giusto o sbagliato,di per sè stesso,ma AD UN COMPORTAMENTO DI UNA PARTE,DEVE CORRISPONDERNE UN ALTRO NELLA CONTROPARTE,AD UNO SFORZO DI UNA PARTE DEVE CORRISPONDERNE UN ALTRO NELLA CONTROPARTE.
Che però non c'è.

E perchè non c'è?Perchè gli unici ad essersi modificati sono i maschi.

E allora come si fa?

Si va a puttane in Brasile?Si cerca un fidanzato musulmano?

O si tenta di ridefinire insieme,quella cosa chiamata ''comune senso del pudore''(che appunto deve essere comune),e si mettono in discussione le proprie scelte di ''emancipazione''?
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Rita

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #58 il: Marzo 13, 2010, 12:43:46 pm »
Io ritengo che si rischi di porre la questione in modo sbagliato.
Io non giustifico lo stupro,ma neanche la provocazione sessuale,o meglio semplicemente voglio che li si collochi in una qualche relazione,che neanch'io posso stabilire in modo esatto,ma che innegabilmente esiste.
Ora mi rendo conto che tutto sia relativizzabile,e allora relativizziamolo.
Se facciamo paragoni con la civiltà degli aborigeni australiani che vanno in giro nudi,perchè lì il senso del pudore è meno sentito,poi dobbiamo aggiungere che lì il tasso di violenze sessuali E' ENORMEMENTE PIU' ALTO,diciamo pure che in molti posti del mondo,dove si va in giro ''come natura ci ha fatti'' ci sono tassi di stupro spaventosi.
Lì le cifre dementi delle femministe nostrane(1 donna su 3 è stata stuprata)sono tristemente vere.
Nella nostra società siamo in un fattore di 1 su 300 ad essere larghi,tutto il resto è inibizione,e questo i maschi,lo pagano.
Il fatto è che essendo le femministe tendenzialmente di sinistra non toccheranno mai la questione dello stupro ''made in Africa''(non nell'Africa islamica intendiamoci) perchè ciò lede con il loro multiculturalismo.
In Sudafrica con la fine dell'apartheid le donne bianche sono state stuprate in massa dai neri africani,ma questo è un altro argomento tabù della società occidentale.

Cioè cosa intendo dire:intendo dire che le femmine occidentali si comportano come gli aborigeni australiani,ovvero in un'ottica precivilizzata(non mi si venga a dire che quella aborigena è una civiltà,perchè considero questo modo di ragionare il tramonto della razionalità in occidente)mostrando il loro corpo,i maschi occidentali in sostanza invece sono chiamati ad una inibizione pseudomormonica,perchè se anche semplicemente ''guardano'' una donna sono sanzionabili(il caso del tipo di Lecco).
Va da sè che tutte le persone oneste intellettualmente ammetteranno che ciò non funziona,e non può funzionare,perchè ad essersi liberato delle inibizioni della civiltà è stato soltanto una parte dell'umanità occidentale,e ciò a spese dell'altra.
Parliamo per esempio dell'impotenza maschile,io dico che tutti quegli articoli che sostengono che sta salendo,secondo me non mentono.
Ricordo che persino il responsabile dell'associazione degli andrologi in Italia ha additato il continuo bombardamento di immagini sessuali come responsabili del calo di libido.Per non essere troppo lungo posto l'articolo in un altro post se no nessuno mi legge.

sì, ma in sostanza, a me pare che il problema, più che di mettere in relazione lo stupro con la mancanza di decenza, sia di stabilire regole (che variano da società a società), non soltanto pe quello che viene definita "molestia sessuale" ( che a me pare più corretto, visto che mi pare tutti  concordino sul fatto che per commettere uno stupro bisoanga comunque essere soggetti border-line  o con seri problemi) ma anche per il rispetto del comune senso del pudore.

In sostanza, se io (non) mi vesto o (non) mi copro parti che la società in quel periodo o in quella cultura ritiene essere offensive del comune senso del pudore dovrei essere "denunciabile" nè più nè meno della persona che sta con lo stereo a palla e disturba la quiete pubblica. Ma non perchè così limito lo stupro. Per tutta una serie di motivi che, a mio avviso, c'entrano poco con lo stupro o col fatto che s'induca alla molestia sessuale.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re: Minigonna e stupro : una realtà o un mito idiota ?
« Risposta #59 il: Marzo 13, 2010, 12:46:35 pm »
Lo stupro è naturale o innaturale?

Francamente non lo so.
E francamente ritengo che sia un pò una ''questione di lana caprina''.

Provo comunque ad affrontarla.

Mettiamola così.

Chi stupra in occidente?
Eliminiamo gli altri contesti culturali dalla nostra disamina.
Perchè ritengo che la questione sia malposta?
Perchè è stata posta secondo me in un'ottica di sinistra,è perchè si sostiene ''o questo o quello'',ovvero è stata messa in maniera ''referendaria'' e questo dovrebbe farci riflettere su come spesso la democrazia banalizzi le questioni.

Che la minigonna causi lo stupro,non è un mito idiota,è una semplicemente una frase incompleta,la minigonna causa lo stupro ''in alcuni soggetti''.
Chi sono questi soggetti?
Sono stati descritti come soggetti instabili e dalla personalità antisociale.
Questo è anche vero,ma soltanto in parte.
La mia ipotesi è che oggi chi stupra in occidente,stupra perchè questa è una sua tendenza sessuale specifica,ovvero,in occidente,lo stupro è una delle tante declinazioni della sessualità maschile,un pò come il travestitismo o il feticismo.
Come esse può convivere con una sessualità normale,e rimanere come desiderio segreto,inconfessabile.
Chi stupra in sostanza,è principalmente perchè è uno stupratore,questo ovviamente non significa che con una diminuzione degli stimoli sessuali non ci sarebbe una diminuzione degli stupratori,significa dire qualcosa che è ovvio,ma che è rigettato dalla cultura di sinistra.

Sebbene io sia ''talebano'' per quanto riguarda la provocazione sessuale femminile,mi chiamo fuori da interpretazioni esclusivamente sociali del comportamento individuali.

Esemplifico:in unione sovietica c'era molta tolleranza nei confronti del ladro e del criminale comune che infatti ricevevano un trattamento ''quasi di favore'' dalla società sovietica.
Questo perchè secondo la dottrina marxista,il ladro era un ''rivoluzionario proletario mancato''.
Ovvero era un proletario oppresso che violava le leggi borghesi e sfidava la proprietà privata,in modo grezzo,ignorante e non ideologico.

In una tesi di sinistra,chi ruba è ''perchè ha fame'',da ciò deriva il cosiddetto buonismo,che oggi viene applicato nei confronti di tutti,tranne che del maschio bianco occidentale,con il quale la legge abbandona ogni buonismo e diventa draconica.

Ora icarus sta semplicemente estendendo questo ''buonismo'',ad alcune categorie bollate invece dallo stigma sociale.
E non sta facendo  una cosa del tutto sbagliata,perchè uno dei misteri della sinistra è perchè applichi il buonismo nei confronti di qualsiasi categoria sociale tranne che del maschio occidentale,che come si può osservare non versa in uno stato di ''grande benessere''.

Però comunque,io non sposo questa tesi,io non credo alla teoria DELLO SFIGATO,BRUTTONE CHE STUPRA.
Può anche accadere in un limitato numero di casi,ma non è così.

Lo sfigato bruttone entra in tutt'altro circuito,a mio avviso.
Entra in una serie di circuiti CHE SECONDO ME POSSONO ESSERE CLASSIFICATI COME CIRCUITI DI ''REPRESSIONE E INIBIZIONE''(anoressia sessuale,impotenza)E ''DEVIAZIONE''(omosessualità,travestitismo,feticismo),ognuno sempre secondo la sua predisposizione individuale.

Questo è per me il discorso correttamente impostato,la costante provocazione sessuale più che stupri(li produce ma in quantità minore),produce conseguenze devastanti sulla sessualità maschile CHE SI ALLONTANA SEMPRE PIU' DALLA FEMMINA.

Ciò è giusto?E' sbagliato?
Tutto va relativizzato,per l'appunto.

Se la femmina ha modificato il suo comportamento in senso ''smutandato e provocatorio'' deve accettare il maschio in tutta la sua ''problematicità'' di individuo sessualmente inibito,o deviato(vedasi il caso Marrazzo).
Ma ciò non avviene,la femmina lo rifiuta e lo ridicolizza,e desidera un altro tipo di maschio,che ricerca altrove,in altri contesti.

Nulla è giusto o sbagliato,di per sè stesso,ma AD UN COMPORTAMENTO DI UNA PARTE,DEVE CORRISPONDERNE UN ALTRO NELLA CONTROPARTE,AD UNO SFORZO DI UNA PARTE DEVE CORRISPONDERNE UN ALTRO NELLA CONTROPARTE.
Che però non c'è.

E perchè non c'è?Perchè gli unici ad essersi modificati sono i maschi.

E allora come si fa?

Si va a puttane in Brasile?Si cerca un fidanzato musulmano?

O si tenta di ridefinire insieme,quella cosa chiamata ''comune senso del pudore''(che appunto deve essere comune),e si mettono in discussione le proprie scelte di ''emancipazione''?

quoto
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