Cara Rita qua non si sta parlando di singoli casi comuni che formano la maggioranza delle donne..
Si parla del fatto che le donne oggi godono(tanto):
nel mettersi in minigonna inguinale e perizoma,
nel rendersi provocanti e sexy con gli uomini quando gli conviene
nel fare le porche in webcam
nel assecondare giochi erotici spesso anche di estranei,
nel depilarsi dappertutto e curare tanto ogni singolo pelo del proprio corpo,
nel andare in palestra per avere un fisico perfetto tutto curve e sodo
nel fare in generale le mignotte anche senza prendere soldi ma spesso favori e bei cazzi che gli piacciono.
D'accordo nn sara`la totalita`ma tutte anelano a questo ideale di donna moderna spregiudicata che va anche coi neri giusto perche`hanno il cazzone nero.
Allora la frigida o quella isolata sul cucuzzolo di montagna nn fanno testo.
Petche`noi poveri stronzi maschi queste benedette santarelle che tanto tu DECANTI sono fottutamente INTROVABILI.Ci state parlando del niente tu e quell'altra.Dove cazzo stanno queste donne dalla libido zero?porta esempi concreti,siete voi due?non fateci ridere plz.
Mah....direi che e' il caso di scrivere qualcosa in difesa delle gentili dame.
La donna, rispetto al tipo di societa' passata, oggi ha risolto un grande, enorme, gravissimo problema: quello di provvedere
autonomamente a se stessa.
Essa e' cioe' economicamente indipendente, o almeno ne ha la possibilità , ma non solo.
Ha anche risolto brillantemente un grandissimo ostacolo: la gravidanza non sono più nove mesi in cui fisicamente si ritrovano nella condizione di non poter produrre cio' che serve per provvedere a sfamarsi. Ed anche la fase immediatamente successiva gode di un bel "bouquet" di assistenze che fanno superare le difficolta' del caso.
Ovvero, progressivamente sono stati eliminati tutti quei fattori (e tanti altri che e' inutile descrivere) che rendevano VITALE la dipendenza e "protezione" da parte un uomo.
Se tu fossi stato, per esempio, una donna dell'ottecento maritata ad un tizio angherioso, quali sarebbero state le tue alternative?
Lasciarlo? E poi? Come avresti vissuto? Come avresti provveduto a te stessa? Chi cazzo ti avrebbe voluta già sposata e per giunta non vergine AGLI OCCHI DI TUTTI? A quale vita grama saresti andata incontro? In quali bordelli avresti dovuto transitare
per raccattare qualcosa per i tuoi primari bisogni?...E così via...
Non bisogna essere dei geni per comprendere che le donne hanno sempre fatto di necessità una virtu'.
Semplicemente non avevano scelta.
La loro unico possibilità per sopravvivere era l'arte di saper irretire un uomo adatto alla bisogna (piu' o meno).
Un'arte continuamente affinata da una pratica plurimillenaria.
Le armi di questa pratica.....?
Il favorire del formarsi di una letteratura consolidata anche nella consuetudine giornaliera e popolare, che ha saputo sapientemente trasformare la debolezza femminile in loro punto di forza, attraverso uno stratificarsi di privilegi che a questa
debolezza si rifanno come dovere di protezione e sostentamento sino a giungere all'estremo dell'accettabilità della spendibilità maschile a favore di quella femminile, sino all'ottenebramento della mente maschile attraverso una millantata vocazione da "conquistador" che giustifica ogni sacrificio in nome della probabile (improbabile) "ricompensa", che non e' tale essendo la più grande bugia di tutti i tempi, giacchè la donna e' colei che invariabilmente decide e sceglie.
Una letteratura che sempre piu' si e' radicata e cementata nell'incoscio generale attraverso tutte le decantate e glorificate muliebri virtu'.
E per di piu', come se tutto questo gia' non bastasse, la donna e' naturalmente dotata di una invincibile arma di seduzione di massa (che nemmeno l'ONU riesce a bandire) che ella materializza ed che esplica attraverso il proprio corpo. Sapientemente ed istintivamente adoperato ed adoperata.
Per cui adesso la donna, il genere femminile sta tentando il Grande Slam!
Esercitare il privilegio della propria assoluta indipendeza senza perdere nessuno dei consolidati privilegi della "supposta" dipendenza.
Possiamo quindi dar loro torto per essere realiste, pratiche ed al passo con i tempi?
Possiamo dar loro torto se rivendicano il diritto a poter mostrare finalmente il loro vero volto?
No.
Soltanto gli stupidi ed ipocriti possono farlo. Giacche' chiunque reclama il proprio diritto a lottare per avere per se il meglio.
E' l'atavica lotta per la sopravvivenza.
Se oggi una donna puo' finalmente essere trasparente, essere se stessa per come meglio crede, chi siamo noi per sindacare
questa sorta di autodeterminazione di genere?
Personalmente se qualcuno-a venisse da me a dirmi cosa è giusto che debba piacermi o non piacermi, lo considererei un attacco personale dei più violenti e la mia reazione sarebbe violentemente sproporzionata....
Un uomo e' capace di comprendere il sottile fremito di piacere che attraversa, prima ancora che il corpo, la mente di una donna
mentre si sta truccando? Un uomo è capace di comprendereche per molte e' non un semplice atto giornaliero ma un ripetersi ed un consolidarsi che nella sua ripetizione assurge a ritualità che celebra se stessa?
Un uomo è capace di comprendere che per una donna la capacità di seduzione e' spesso una libido che gode di una propria autonoma sodisfazione a circolo chiuso e che non prevede l'inclusione di nient'altro?
Un uomo è capace di comprendere quanto una donna trovi una transitoria appagante sodisfazione della propria libido soltanto al semplice (ma soltanto agli occhi maschili) immergersi nella propria scintillante ed impeccabile divisa da donna?
No, molto spesso no. L'uomo continua a sottovalutare la donna. L'uomo è completamente cieco e crede che la donna sia cambiata e vorrebbe (..ridicolo...) far qualcosa affinchè non cambi.....hahahha...da morire dalle risate.
La donna ha recuperato se stessa e puo' mostrarsi per cio' che e' sempre stata, non c'è alcun cambiamento.
E' all'uomo che tocca "cambiare" e far cio' che sta facendo la donna, cioe' recuperare se stesso.
E non stare a strapparsi le vesti come lamentose stupide femminucce.
Cosa significa per l'uomo recuperare se stesso?
Qui ci sarebbe da fare un lunghissimo discorso infarcito di citazioni filosofiche, religiose, etc etc., ma di una noia tale che accopperebbe anche il piu' tenace dei lettori.
Per cui non me ne vogliate se sintetizzero' il tutto in poche parole di cui mi godro' tutta la maschile brutalita'.
Eh si, brutalita', proprio cosi'.
Perchè come le donne godono del sottile inderogabile piacere della seduttività attraverso l'esporsi con sapienza, e con pieno diritto in quanto espressione di pura femminilità ,
io MASCHIO reclamo il mio diritto e PIACERE ad essere tale attraverso una brutalità esercitata attraverso il mio piacimento, in nome della mia forza, e della mia capacità , quasi sconosciuta a qualsiasi donna, di separare nettamente cio' che e' sesso dalle intime emotività , e per questo ritenere la donna nient'altro che la mia serva naturale, prona alla mie necessita' in quanto maschio che la possiede, senza che ella non abbia diritto alcuno che non sia quello che la mia volontà disponga occasionalmente.
Perchè l'uomo e la donna adesso sono pari, sono competitor alla pari e non possono concedersi ne vantaggi e ne privilegi.
L'uomo deve assolutamente escludere dai propri progetti di vita qualsiasi rulo della donna, se non includervela come strumento di piacere...sin quando sia sodisfacente e senza diritto di esclusiva.
Vi sembro brutale? Allora continuate a farvi fottere dalle donne.
A proposito, non me ne sbatte nulla dell'opinione dei benpensanti e delle femministe, che a meno che non siano lesbiche sempre sotto il mio cazzo o quello altrui sono destinate a finire.