Autore Topic: Farrell:Il potere femminista nelle Università e la misandria contro gli studenti  (Letto 1383 volte)

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Offline Stendardo

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Fonte : http://it.avoiceformen.com/misandria/femminismo-universita/

Il potere femminista nelle Università e la misandria contro gli studenti – di Warren Farrell
May 4, 2014 By Warren Farrell 0 Comments

Oggi che le donne sono più numerose degli uomini ad ogni livello accademico, si è spenta la rabbia anti-uomo dei primi anni degli studi femministi, ed è stata rimpiazzata per una preoccupazione per i problemi incontrati dai nostri figli?  Ci sono studi maschili che ci aiutano a capire cosa sta rovinando le loro carriere? Gli studi di genere insegnano ad entrambi i sessi la compassione per l’altro?

Risposta: no.

Le buone cause spesso creano burocrazie che diventano un problema.  Quando ero l’unico uomo per tre volte consigliere dell’associazione femminista NOW, negli anni 70, ho visto il mondo cambiare da una minoranza ad una maggioranza (57%) di studentesse. Le università continuano a dare borse per donne come gruppo di minoranza, ed a dipingere gli studenti come “oppressori patriarcali”.   Due foto di epoche diverse ci daranno due punti di riferimento.

1972.

Nella foto, guidavo una protesta per lo “sciopero delle donne per l’eguaglianza”.



2012.
L’Associazione Canadese per l’Eguaglianza (CAFE) mi ha invitato a parlare all’Università di Toronto. CAFE è tra i primi tentativi di trasformare la discussione di genere nelle università da un monologo in un dialogo.  Parlo della crisi dei ragazzi.

Le femministe del Partito Socialista dei Lavoratori (SWP) si associano ad altri gruppi femministi per vandalizzare centinaia di manifesti che annunciavano l’evento.   Il SWP ha etichettato CAFE come un ​​gruppo per i diritti degli uomini, che per loro sono tutti movimenti di odio, creando una scusa per impedire il mio seminario.

Circa 100 manifestanti formano una catena umana per impedire agli studenti di entrare ed ascoltare il mio discorso, sottoponendo ad insulti feroci chi insiste a voler entrare.   Provocano un’ora di ritardo.
Le manifestanti hanno accusato la polizia di violenza.  Per caso, Steve Brule stava girando un documentario. Ha documentato la violenza delle protestanti, che spingono e urlano parolacce contro la polizia (“fottuta spazzatura”).  Il video si è diffuso viralmente: un terzo di milioni di visualizzazioni.  Occorre vederlo per capire il clima nelle nostre università.




L’atmosfera di misandria che i vostri figli devono affrontare.

Quanto successo nei mesi successivi è un vero e proprio documentario sull’atmosfera subita dai nostri figli nelle università Americane e di gran parte dell’Europa.

Nella prima settimana o due, vostro figlio deve subire un programma di sensibilizzazione agli stupri; a novembre incontra un programma sul cancro al seno, ma mai un programma di prevenzione del cancro alla prostata.  I centri che trattano di questioni femminili hanno fondi pubblici e voci pubbliche; quelli che trattano di questioni maschili ne sono privi.

Le ragazze seguono corsi femminili che raccontano loro che il “patriarcato”  ha fatto leggi a beneficio degli uomini a scapito delle donne – ma per lui non ci sono corsi di studi maschili.   Una ragazza può ricevere una borsa per incoraggiare le donne all’ingegneria, alla matematica, alle scienze fisiche.  Sebbene pochi uomini frequentino scienze sociali, non esiste nemmeno una borsa di studio per incoraggiarli.

Vostro figlio incontrerà molte studentesse che lavoreranno sugli interessi particolari delle donne (ad esempio, il suffragio delle donne), ma praticamente nessuno su interessi particolari degli uomini (la crisi dei ragazzi, la paternità, il diritto a non perdere i figli con un separazione).   Se vostro figlio è un bravo ragazzo, si occuperà dei problemi delle donne (ad esempio la violenza sulle donne) ma mai potrà vedere uno studio sui problemi degli uomini (il suicidio, la speranza di vita, l’essere considerato sacrificabile, la violenza domestica contro gli uomini, le false accuse…).

Complessivamente, questo crea un clima di pregiudizio nei confronti degli uomini, recentemente noto come misandria. [...]

L’attacco contro i gruppi che si occupano dei problemi degli uomini.

Nel 2013, la Federazione canadese degli studenti (CFS) ha approvato una risoluzione che proibiva discutere di diritti degli uomini.  [...]  Supponete di avere una figlia che desidera avviare un club che sostiene la compassione verso gli uomini. Sarah Santhosh e Anjana Rao hanno applicato per avviare un gruppo in tale senso alla Ryerson University.

Il Consiglio dell’Unione Studenti ha immediatamente convocato e approvato una risoluzione preventiva che vieta ogni gruppo che parli di misandria.

Le voci delle donne devono essere ascoltate, fatta eccezione per le voci di queste donne interessate al sessismo contro gli uomini: le voci di queste donne devono essere messe a tacere.

Questo mi ha fatto riflettere. Nel 1972 manifestavamo nella speranza di una parità di genere a beneficio di entrambi i sessi, quello che ho chiamato un “movimento di transizione di genere” che ci avrebbe liberato da ruoli fissi, permettendo ruoli più flessibili per il nostro futuro.

Dal primo giorno, gli studi femministi hanno abbandonato questo, dandosi al femminismo Marxista con il suo paradigma di donna-oppressa/maschio-oppressore.  [...]

Più di recente, il femminismo radicale è passato dall’essere l’agenda di alcuni professori ad essere l’agenda delle università.  Così una femminista radicale è vice-presidente dell’Università di Ryerson, dove ironicamente si occupa di eguaglianza. Con i soldi di chi paga le tasse.

La risposta dell ‘Università di Toronto

Nella primavera del 2013, CAFE ha invitato una professoressa che si occupa di studi femminili, in un’ottica positiva verso gli uomini.  Gruppi femministi hanno interrotto la sua presentazione con un falso allarme incendio.  Potete sentirlo…




Un gruppo di studenti ha quindi organizzato un “meeting sul sessismo”. Tutto bene?

Non hanno invitato un solo rappresentante dei gruppi che hanno una prospettiva positiva verso gli uomini.  I loro membri presenti sono state attaccate come “infiltrati”.  Quando uno ha provato a parlare, gli hanno risposto che non era un dialogo: scopo della riunione era progettare strategie contro chi si occupa di diritti degli uomini.  Hanno dovuto allontanarsi.

Quale era la strategia?  Una donna ha proposto di “rendere l’“Università inospitale per queste persone”.  Come?  Scoprendo “dove vivono”.

L’amministrazione dell’Università ha provato a disciplinare i protestatari, ad esempio facendo loro pagare i costi di sicurezza causati dalle loro proteste?  Al contrario.  Ha fatto pagare a chi organizza gli incontri sui diritti degli uomini una tassa nell’evenienza che subissero altre manifestazioni.

Qual’è lo stato dell’“eguaglianza di genere” nelle università americane?

Solo i problemi maschili definiti dalle femministe ricevono finanziamenti.  Ad esempio 300mila dollari per aprire il primo Centro di Studi Maschili: sarà diretto da Michael Kimmel, un uomo femminista.  La sua ideologia è indicata dal titolo del suo prossimo libro: “Il Maschio Bianco Arrabbiato”.  Il Comitato che fornisce raccomandazioni a tale centro è quasi al 100% formato da femministe come Gloria Steinem, Jane Fonda e Eve Ensler.  La sua opera “Monologhi della Vagina” simboleggia lo stato attuale del monologo di genere nelle università.

Come differiscono le questioni maschili definite dalle femministe da quelle definite dagli uomini?  Le questioni maschili definite dalle femministe richiedono di ammettere l’esistenza del “patriarcato”, incoraggiano gli uomini a perdere il loro potere. La violenza domestica è vista come espressione del potere maschile [...]   Attraverso questo prisma femminista, vengono espanse le definizioni di stupro e stupro eterosessuale ma ignorati gli uomini stuprati in carcere; vengono sottolineati i maggiori contributi delle donne al lavoro domestico ed alla cura dei figli, ma il maggior contributo degli uomini al reddito familiare viene considerato come un privilegio.

A mia conoscenza, nessuna persona che ha assunto una posizione non-femminista su questi temi ha ricevuto fondi significativi o raggiunto il livello di Professore Distinto, in nessun dipartimento negli USA e nel mondo.  Nessuna delle persone che ho contattato ha saputo indicarmi un solo programma o corso che non fosse sotto controllo femminista.

Ci sono sette riviste scientifiche nel campo degli studi femministi sugli uomini e solo uno, fondato di recente, libero dal controllo femminista.  Si chiama New Male Studies, edito da Miles Groth.

Come arrivare ad una transizione da “uomini-il-problema” a “problemi degli uomini”?

Ci sono due potenziali percorsi: uno finanziario, uno legale.

L’approccio finanziario consiste nel parlare non direttamente dei problemi degli uomini, ma dei problemi dei veterani (puntando sul patriottismo), sui problemi dei papà separati (in maniera che ne beneficino i bambini). [...]  Questo approccio sta lentamente mettendosi in moto.

Il percorso legale.   Mentre giocavo a tennis con l’allora presidente della Northwestern University, ha espresso interesse per la terra sconosciuta delle questioni maschili. Il nostro successivo dialogo andò così:

Warren: Potreste rendere Northwestern la prima università al mondo a sperimentare una programma che studia i problemi degli uomini.

Presidente: Ha. Sarei annientato dalle femministe.

Warren: C’è un modo di creare un programma del genere senza essere annientato?

Presidente: (Pausa) Hmmm , beh, in realtà sì. Se l’università fosse denunciata per violazione dell’eguaglianza di genere, per via della disparità fra studi femminili e studi maschili,  allora sarei in grado di fare qualcosa in nome del risparmio dell’università. Sarei più un eroe che un cattivo.

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L’empowerment delle donne, sia nel mondo del lavoro, dello sport, o al proprio interno, è una virtù. Ma demonizzare gli uomini e sottovalutare la famiglia mina quella virtù.  I rapporti uomo-donna non devono essere di oppressori e oppressi. Uomini e donne hanno navigato assieme nella barca della famiglia.   Quando uno dei due vince unilateralmente, entrambi perdono. La barca della famiglia affonda.

Non abbiamo bisogno di un movimento femminista che demonizza gli uomini, né di un movimento di uomini che demonizzi le donne. Abbiamo bisogno di un movimento di transizione di genere per la transizione dai ruoli rigidi del passato a ruoli più flessibili per il nostro futuro.

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Warren_Headshot_warmIl dott. Warren Farrell è apparso in più di 1.000 programmi televisivi e radiofonici ed è stato scelto dal Financial Times come uno dei 100 leader del pensiero nel mondo.   I suoi libri sono pubblicati in oltre 50 paesi e in 17 lingue. Essi comprendono “Riunione fra Padre e Figlio”, “Perché gli uomini sono come sono”, e “Il mito del potere maschile”.   Il dottor Farrell ha due figlie, vive con la moglie a Mill Valley, in California, e virtualmente su www.warrenfarrell.com .

Titolo originale: “Equity without Equity: Universities’ Love-Hate Relationship with Men”.

Testo completo: http://www.avoiceformen.com/education/equity-without-equity-universities-love-hate-relationship-with-men/
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti (Winston Churchill) https://storieriflessioni.blogspot.it/ il blog di Jan Quarius