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Il neonato gruppo “Yo decido”, composto perlopiù da femministe –o sedicenti tali- ha deciso di intraprendere una forma di protesta ad oltranza contro chi prega per la Vita nascente.
Abbiamo raccolto l’opinione di Giorgio Celsi, Presidente di Ora et Labora – In difesa della Vita.
“Ho visto il video che riprende le così dette “femministe” (il termine è però del tutto improprio in quanto non ci vedo nulla di femminile nel rivendicare il diritto a uccidere il proprio figlio, anzi con l’aborto si oltraggia quanto di più bello venga dato alla donna: la possibilità di portare in grembo una creatura)” afferma Celsi “mentre davanti all’entrata del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, dove si praticano le interruzioni di gravidanza cercano di impedire le preghiere recitate da oltre 15 anni dai fedeli della Comunità Papa Giovanni XXIII ispirati dall’opera di Don Benzi, intonando “Bella ciao”, riuscendo però a quanto pare solo a disturbare gli ammalati dell’Ospedale.”
Oltre all’affronto nei confronti della Vita e di chi lotta per essa, Celsi esprime la propria contrarietà verso queste forme di manifestazione: “battaglie contro i rosari o contro chi come le sentinelle in piedi legge un libro nelle piazze contro la legge sull’omofobia e per difendere la libertà di pensiero, allora queste persone sono solo da compatire.”
Assurdo poi che questi atti di viltà vengano compiuti in nome di un’ideologia di sinistra ormai così vetusta da esser stata superata anche dalla culla in cui ha imperversato per decenni: basti pensare che Putin stesso “ha ormai da tempo introdotto leggi per squalificare e ridurre gli aborti, vieta in modo assoluto i matrimoni gay e ha bloccato le adozioni dei bambini russi verso i paesi aperti a questi tipi di matrimoni.”
“I veri eroi in questo video” procede Celsi “sono solo quelle persone che per contrastare l’ormai imperante cultura della morte, del relativismo e del totalitarismo, continuano a sgranare i rosari, quelle “facce inespressive” (come vengono definiti da chi maggiormente li dovrebbe difendere e invece dà l’impressione di misconoscere il valore soprannaturale della preghiera) nonostante tutto! “
“Io sono con loro e come loro continuerò ad amare e a difendere la vita senza compromessi, sgranando il rosario fuori dagli ospedali dove uccidono i nostri fratellini più piccoli e indifesi con l’aborto, come loro continuerò la “buona battaglia” in quanto come diceva Chesterton: “Non si può amare una cosa senza desiderare di combattere per essa.””
Redazione