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“Donne contro il femminismo”: il tracollo ideologico del femminismo
July 26, 2014 By Silvio Altarelli 0 Comments
«Il femminismo promuove l'odio contro gli uomini. Gli uomini non sono nostri nemici, sono nostri amici:) Una anti-femminista»
«Il femminismo promuove l’odio contro gli uomini. Gli uomini non sono nostri nemici, sono nostri amici:) Una anti-femminista»
«Non ho bisogno del femminismo perché non vedo stupratori ed oppressori quando guardo ai miei 3 bambini»
«Non ho bisogno del femminismo perché non vedo stupratori ed oppressori quando guardo ai miei 3 bambini»
«I miei fratelli sono colpevoli di essere nati maschi»
«I miei fratelli sono colpevoli di essere nati maschi»
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«Non ho bisogno del femminismo moderno perché non sono una vittima e non sono misandrica»
I giornali di tutto il mondo stanno parlando di “Donne contro il femmismo”: donne che postano loro foto con cartelli in cui spiegano le loro ragioni. Mogli che vogliono bene ai mariti, mamme preoccupate per i figli maschi, sorelle che pensano ai fratelli. Donne che hanno anteposto la famiglia alla carriera e che sono stufe di giornaliste zitelle che criticano la loro scelta di vita. Donne che credono nella vera eguaglianza.
Donne normali. La loro pagina facebook è nata il 3 gennaio di questo anno ed ha già raccolto 14 mila iscritte.
Quando le donne dicono no, le vetero-femministe non capiscono che no vuol dire no, e le attaccano e le diffamano, le sviliscono accusandole di essere donne giovani che non hanno capito nulla.
D’ora in poi le femministe non potranno più fingere di parlare in nome delle donne.
Da anni le persone che hanno un interesse onesto, non ideologico, non sessista, verso i temi dell’eguaglianza denunciano la falsità del femminismo, secondo cui le donne sarebbero una classe oppressa da un immaginario patriarcato.
Il castello delle menzogne e delle calunnie sta cadendo, ed ormai suscita reazioni negative anche nelle donne.
Il femminismo è un movimento che sfrutta cinicamente il ruolo di genere della donna come vittima e dell’uomo come protettore per ottenere leggi con cui perseguitare gli uomini, per costruire calunnie contro i papà e privare i bambini dei loro papà. Come dice Paul Elam: “il potere femminista non ha niente a che fare con la ricerca dell’eguaglianza, ma è la cieca biologia umana, praticata allo stesso modo che nelle pianure africane un milione di anni fa”.
Le donne giovani che credono nell’eguaglianza e nell’anti-sessismo oggi si tengono alla larga dal femminismo e aderiscono a movimenti come A Voice For Men.
Rimangono nel femminismo solo le madri separate che si oppongono all’affido condiviso arroccate a difesa di mantenimenti e privilegi, le calunniatrici che hanno bisogno di associazioni a supporto, le alienatrici che hanno bisogno di qualcuno che neghi che l’alienazione genitoriale è un abuso sull’infanzia.
Rimane nel femminismo anche qualche rara femminista che credeva onestamente negli ideali che il femminismo finge di professare, che ha capito, ma che non riesce a staccarsi dal mondo della sua gioventù, anche se ormai è la fine di questa ideologia.
“Donne contro il femminismo” è come quando i lavoratori scioperarono contro le dittature comuniste. I comunisti che li schiacciarono con i carri armati e con le armi erano ideologicamente finiti. La caduta delle loro dittature era solo questione di tempo.
Per il momento le femministe rimangono inchiodate ai posti di potere che hanno occupato grazie alle quote rosa e che stanno usando per fare del male a uomini e bambini.
Ma arriverà anche il loro tempo, e allora dovranno rispondere dei crimini del femminismo: aver montato campagne di odio contro gli uomini, aver gestito associazioni dedite alla calunnia di genere, aver privato un bambino su 3 del suo papà può costituire genocidio in base alla definizione adottata dall’ONU: «trasferire forzatamente bambini del gruppo in un altro gruppo».
Fonte delle immagini:
http://womenagainstfeminism.tumblr.com«Non ho bisogno del femminismo perché rispetto gli uomini, essere donna non è uno svantaggio, sono responsabile delle mie scelte, non mi sento vittima, il femminismo è pieno di merda»
«Non ho bisogno del femminismo perché rispetto gli uomini, essere donna non è uno svantaggio, sono responsabile delle mie scelte, non mi sento vittima, il femminismo è pieno di merda»
«Non ho bisogno del femminismo perchè non ho bisogno del bullismo per imporre agli altri le mie opinioni»
«Non ho bisogno del femminismo perchè non ho bisogno del bullismo per imporre agli altri le mie opinioni»
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