Fonte :
http://it.avoiceformen.com/propaganda-femminista/oecd-2013-differenza-salariale/OECD 2013 e la differenza salariale tra uomini e donne
July 27, 2014 By albertov 1 Comment
L’ultimo rapporto dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo (OECD), “How’s life 2013”, calcolando la “disparità di paga tra uomini e donne”, mostra come questo mito sia sia fallace:
Afferma infatti:
“La segregazione femminile in occupazioni con bassa paga è uno dei principali contributori del divario di retribuzione di genere (Blau and Kahn, 2000; Flabbi and Tejada, 2012)” [pag. 114]
E spiega al tempo stesso come questa segregazione sia dovuta a scelte di studio diverse:
“Le donne sono spesso sopra – e sotto – rappresentate in alcune professioni, riflettendo in parte la segregazione di genere nei campi di studio descritti in precedenza” [pag. 113]
Inoltre:
“Altri fattori che contribuiscono al divario di retribuzione di genere sono la maggiore probabilità che una donna ritarderà l’avanzamento di carriera a causa della responsabilità d’allevamento dei figli, il minor numero di ore lavorate dalle donne, e la più alta prevalenza femminile in lavori temporanei e part-time” [pag. 114]
In questo senso, per intervenire nell’aiutare le donne a ottenere parità di retribuzione, bisognerebbe fare campagne di sensibilizzazione sulla responsabilità di entrambi i genitori di gestire i bambini, e a non fermarsi ai lavori part-time.
Di certo per questo non servono gli incentivi statali, dato che – per ottenere una “parità” – andrebbero piuttosto aumentate le entrate a quelle professioni poco remunerative a cui le donne – per motivi di stereotipi e condizionamenti ambientali – sono maggiormente attratte.
Ciò ovviamente nel limite che la logica impone, senza andare a equiparare economicamente lavori maggiormente rischiosi o impegnativi con altri che lo siano meno.
Fonte:
[OECD (2013). How's Life? 2013: Measuring Well-being. OECD Publishing -
http://www.keepeek.com/Digital-Asset-Management/oecd/economics/how-s-life-2013_9789264201392-en]