Autore Topic: Se questa è una donna.  (Letto 60020 volte)

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Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #105 il: Marzo 18, 2010, 00:12:32 am »
A mezzanotte spaccato, la razione di Giulia..ops.. di pane quotidiano, è terminata.
Notte.
puoi ignorarmi ciccio...chi ti tiene.
vedi? se ci avevi un po' di pelo sullo stomaco la terminavi TU quando ti eri stufato :lol:
« Ultima modifica: Marzo 18, 2010, 00:18:24 am da Giulia »

Offline wish

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #106 il: Marzo 18, 2010, 00:16:09 am »
e manco si possono "comprovare", sia se ci sono e sia se non ci sono...
notte.

Quanto cappero odio i processi alle intenzioni  :mad:

piccolo sfogo  :dry:
 :lol:
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Offline francy7x

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #107 il: Marzo 18, 2010, 11:25:04 am »
Persone diverse fanno esperienze differenti.

Alcuni hanno la fortuna di incontrare la persona "giusta" al primo colpo (o al decimo...).

Da lì in poi, dichiareranno che l'amore vero ed eterno esiste veramente, basta non perdere la speranza.

Altri invece, dopo diversi tentativi, collezionano delusioni su delusioni.

Da lì in poi, dichiareranno che l'amore vero ed eterno non esiste veramente, perchè così e perchè colà (in base alle loro esperienze).

Fare di tutta un'erba un fascio, cercando di dare un significato definitivo a tutto è uno sbaglio.

Io penso che, in fondo al cuore, anche Giulia o tutti gli altri vorrebbero vivere l'esperienza di un'amore come quello immaginato nei "sogni ad occhi aperti", o descritto nelle tragedie come "Romeo e Giulietta".

Ma le esperienze negative e dolorose generano disilluzione, e portano le persone a innalzare barriere, nel tentativo di proteggersi da questo genere di esperienze e nella speranza di poter evitare ulteriori sofferenze.

Io ho fatto diverse esperienze negative, ma nonostante l'apparente disillusione che cerco di mostrare, in fondo (ma molto in fondo  :P) spero un giorno di riuscire a trovare chi riesca a dare pace al mio cuore.

Offline icarus.10

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #108 il: Marzo 18, 2010, 12:17:33 pm »
Sì, Francy, hai pure ragione.

Ma qui non si tratta di "sognare ad occhi aperti", ma semplicemente si sta auspicando un briciolo di buon senso(è oggettivo, non è " il buon senso secondo Icaro" come mi sfotte Giulia). Non c'è dubbio che in un rapporto possono subentrare problematiche di varia natura che possono portare inevitabilmente ad incrinare ed inficiare il rapporto. Non c'è dubbio. Non si deve commettere l'errore di semplificare le cose. Ok, su questa cosa sono d'accordo. Però, nemmeno si può semplificare al contrario, dal versante opposto.

Chi impegna una persona sentimentalmente per anni e anni, coinvolgendolo nel profondo dell' animo, poi ha il dovere morale che di fronte ad una problematica  non può mollarlo e abbandonarlo a se stesso nel più atroce inferno dello strazio interiore, se non per gravi e comprovati motivi(ma in questo caso il partner lasciato non soffrirebbe chissachè perchè consapevole di averselo meritato). E' un crimine psicologico. Non ho capito, come si può chiamare tutto ciò come "azione onesta" verso il partner lasciato, e come si possa definire "processo alle intenzioni" oppure "concezione infantile dell'amore", affermare come sto facendo io questa così tragica evidenza. Il mondo va alla rovescia, lo so.

Giulia, giustamente dice che il dolore interiore sui sentimenti umani non può essere "comprovato". Ma proprio per questo, la violenza psicologica si rende come la più atroce tra le violenze. Perchè è subdola, non può essere "comprovata" e quindi la vittima non può dimostrare di esserne vittima e conseguenzialemete il carnefice non passa per tale, proprio perchè non vi sono le "prove". Anzi, se vuole, può completamente ribaltare  a proprio uso e consumo la versione dei fatti, passando quindi, agli occhi degli altri, da carnefice quale effettivamente  a "vittima", mentre la vera vittima passa come "canefice". Proprio perchè non vi sono le "prove", perchè non può essere "comprovata" la violenza. Insomma, al danno si aggiunge la beffa.

Ripeto,questo vale tanto per le donne che per gli uomini. Una donna che, non per gravissimi e comprovati motivi, lascia e quindi fa soffrire un uomo con il quale era impegnata da anni di relazione, non può essere considerata vicina alla causa maschile e antifemminista, solo perchè si dichiara contraria alla quote rosa, all'assegno di mantenimento, ecc . Troppo comdo così. L'etichetta non serve a nulla. Contano i fatti, e io preferisco una femminista che però non lascia e  non fa soffrire il suo partner , ad un' "antifemminista" che invece fa il contrario della femminista ipotizzata prima. Conta il cuore, e quest' ultimo non sta nell' etichetta.

La stessa cosa,ovviamente, vale a parti invertite. Un uomo che si comporta così non potrebbe mai essere considerato vicino alla causa femminile.  Comunque, lasciamo stare causa maschile o causa femminile. Una persona, uomo o donna che sia, che fa queste cose è intrisecamente malavagia e sadica.

La violenza psicologica è il più abietto dei crimini. Se è vero come è vero che la violenza fisica è una caratteristica prevalentemente maschile, quella psicologica e morale invece è prevalentemente femminile. La violenza psicologica femminile è devastante. Per di più è avallata dallo Stato e dai media. I risultati sono quelli che vediamo: disagio maschile generalizzato, depressioni maschili alle stelle, suicidi maschile alle stelle, l'intera società occidentale disgregata.Proprio perchè le donne occidentali hanno il vezzo di lasciare, lasciare, lasciare il partner. E lo Stato ci mette tutto il resto: stalking, assegno dimantenimento, bla..bla..

Stalking: Già, sappiamo tutti a cosa serve. Impedire ad una persona di conttatare l'ex. Il fatto che tale legge sia stata invocata con forza dalla lobby femminista, dovrebbe farci riflettere. Significa che anche loro sanno che le donne sono molto più propense a rompere un rapporto, e che gli uomini sonoffrono di più la rottura di un rapporto rispetto alle femmine.

Riflettiamo.

« Ultima modifica: Marzo 18, 2010, 12:21:40 pm da icarus.10 »
"Sono contraria alla pena di morte e all'ergastolo, eccetto che per stupratori, pedofili, e per coloro che maltrattano cani, gatti e...criceti"

Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #109 il: Marzo 18, 2010, 12:18:48 pm »
Persone diverse fanno esperienze differenti.

Alcuni hanno la fortuna di incontrare la persona "giusta" al primo colpo (o al decimo...).

Da lì in poi, dichiareranno che l'amore vero ed eterno esiste veramente, basta non perdere la speranza.

Altri invece, dopo diversi tentativi, collezionano delusioni su delusioni.

Da lì in poi, dichiareranno che l'amore vero ed eterno non esiste veramente, perchè così e perchè colà (in base alle loro esperienze).

Fare di tutta un'erba un fascio, cercando di dare un significato definitivo a tutto è uno sbaglio.
quoto.
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Io penso che, in fondo al cuore, anche Giulia o tutti gli altri vorrebbero vivere l'esperienza di un'amore come quello immaginato nei "sogni ad occhi aperti", o descritto nelle tragedie come "Romeo e Giulietta".
ehm , no non desidero una cosa così francy...a 23 anni credere che la passione di due acerbi adolescenti, emotivamente coinvolti anche dalla situazione "proibitiva" , non possa essere il vero amore maturo, condiviso da due adulti cresciuti.
è molto infantile secondo me...una relazione è fatta anche di molti zone neutre...né positive né negative...o "vuote". ..o privi di ostacoli che non fanno di quel rapporto un rapporto "complicato" o difficile d'amare, e può anche durare ...
non per forza ci deve essere una rottura, o è la rottura la cosa peggiore da considerare come esperienza dolorosa o deludente. ci sono così tante sfumature che renderle chiare, nette comprovabili, o spiegabili come vorrebbe icaro ... non sarebbe nemmeno più un rapporti affettivo o d'amore...ma gli ingredienti per fare una buona torta...

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Ma le esperienze negative e dolorose generano disilluzione, e portano le persone a innalzare barriere, nel tentativo di proteggersi da questo genere di esperienze e nella speranza di poter evitare ulteriori sofferenze.
non le ho mai messe barriere di nessun tipo...mi sono sempre fatta travolgere con il carrarmato...anzi mi rompe proprio dover dire di essere forte, sicura di me, di avere pure le palle... di avere consapevolezza di questo e quello...in verità sono una frana... e casomai il dolore ha forse distrutto le zone sensibili dell'anima...ed è semplicemente il risultato di un danno troppo grave che non deve più mettere in allarme tramite il dolore ...è per questo forse che ora ne sento meno..ma so che non è colpa degli altri...sono io che ho sempre sentito più dolore del normale...

Citazione
Io ho fatto diverse esperienze negative, ma nonostante l'apparente disillusione che cerco di mostrare, in fondo (ma molto in fondo  :P) spero un giorno di riuscire a trovare chi riesca a dare pace al mio cuore.
secondo me si trova. :)

icaro:
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Giulia, giustamente dice che il dolore interiore sui sentimenti umani non può essere "comprovato". Ma proprio per questo, la violenza psicologica si rende come la più atroce tra le violenze. Perchè è subdola, non può essere "comprovata" e quindi la vittima non può dimostrare di esserne vittima e conseguenzialemete il carnefice non passa per tale, proprio perchè non vi sono le "prove". Anzi, se vuole, può completamente ribaltare  a proprio uso e consumo la versione dei fatti, passando quindi, agli occhi degli altri, da carnefice quale effettivamente  a "vittima", mentre la vera vittima passa come "canefice". Proprio perchè non vi sono le "prove", perchè non può essere "comprovata" la violenza. Insomma, al danno si aggiunge la beffa.
se questo diventasse un reato o un crimine, io per prima dovrei fare diverse denuncie...però il diritto di essere amati, e di essere amati in un preciso modo - è un qualcosa che ritengo davvero irrealizzabile, nonostante posso comprenderne le motivazioni emotive.
Citazione
(è oggettivo, non è " il buon senso secondo Icaro" come mi sfotte Giulia).
hai ragione, scusa.
« Ultima modifica: Marzo 18, 2010, 12:27:24 pm da Giulia »

Offline Tullio

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #110 il: Marzo 18, 2010, 12:27:57 pm »
c'e' anche un diritto alla soddisfazione sessuale.

Questo viene colpevolizzato, ma e' il segreto della vera felicita'.

Forse la felicita' degli altri, fa paura.

omissis

Offline francy7x

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #111 il: Marzo 18, 2010, 12:34:02 pm »
OT: Giulia e Icarus, quanti anni avete? Giusto per sapere...  :)

(Io l'ho già detto, 36)


Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #112 il: Marzo 18, 2010, 12:37:06 pm »
Citazione
Ripeto,questo vale tanto per le donne che per gli uomini. Una donna che, non per gravissimi e comprovati motivi, lascia e quindi fa soffrire un uomo con il quale era impegnata da anni di relazione, non può essere considerata vicina alla causa maschile e antifemminista, solo perchè si dichiara contraria alla quote rosa, all'assegno di mantenimento, ecc . Troppo comdo così. L'etichetta non serve a nulla. Contano i fatti, e io preferisco una femminista che però non lascia e  non fa soffrire il suo partner , ad un' "antifemminista" che invece fa il contrario della femminista ipotizzata prima. Conta il cuore, e quest' ultimo non sta nell' etichetta.
vabbé
.il fatto è che non lo vuoi capire che io sto difendendo i tuoi criminali, i tuoi assassini dei sentimenti altrui.
che nel mio caso sono uomini- non donne- visto che sono etero...che lasciano senza giusta causa dopo anni e anni di relazione...io ti dico che prima o poi perdoni...tu dici che tu perdoni uno stupratore ma non una donna che lascia, una donna simile ad un uomo ...che tradisce, che ti lascia che ti prende per il culo, che si approfitta di tutte le tue debolezze, che ti fa arrivare le multe prese con la tua auto mentre si trombava l'amante... arrivi a perdonare e a fartene una ragione.
tu vuoi invece che paghino per ciò che hanno fatto?
io invece ti dico con il senno del poi (e diverse sbronze tristi), che è stato meglio perderli che rimanerci...e la rottura - con il senno del poi - è stata la parte migliore di tutto il dolore...ma non ne faccio una questione di genere né di crimine.
« Ultima modifica: Marzo 18, 2010, 12:46:11 pm da Giulia »

Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #113 il: Marzo 18, 2010, 12:39:06 pm »
OT: Giulia e Icarus, quanti anni avete? Giusto per sapere...  :)

(Io l'ho già detto, 36)


l'ho già detto...13 meno di te

Offline icarus.10

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #114 il: Marzo 18, 2010, 12:47:23 pm »


icaro:se questo diventasse un reato o un crimine, io per prima dovrei fare diverse denuncie...però il diritto di essere amati, e di essere amati in un preciso modo - è un qualcosa che ritengo davvero irrealizzabile, nonostante posso comprenderne le motivazioni emotive.hai ragione, scusa.

Ma infatti concordo. Per "crimine" non intendevo dire reato da inserire nel codice penale, ma un' azione cattiva. Punto

Non è vero che io perdono uno stupratore. Pietà,invece, sì. Perchè ciò che ha fatto(e non ha ucciso nessuno, ricordiamo) è stato frutto della sua malattia mentale, del suo dolore esistenziale, del suo disagio sessuale in una società Tette e Culi. Non certo per il puro gusto di voler far soffrire la vittima.

La persona, donna o uomo, invece, che abbandona a se stesso il partner dopo anni e anni lascianodolo nel più atroce strazio interiore, invece è una persona lucidissima, sorda alle sofferenze e allo strazio atroce del partner lasciato. Ciò, però non significa che io auspico il male di queste persone. Tutt'altro. Io riconosco il loro diritto alla vita, a non essere picchiate o uccise dall' ex. Se esiste una Giustizia Divina, ci penserà essa.
Altrimenti, mettiamoci l'animo in pace.

@Tullio: tu colpisci sempre nel segno. Bravo.

@Francy: io ho 30 anni e mezzo.
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Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #115 il: Marzo 18, 2010, 12:54:12 pm »

La persona, donna o uomo, invece, che abbandona a se stesso il partner dopo anni e anni lascianodolo nel più atroce strazio interiore, invece è una persona lucidissima, sorda alle sofferenze e allo strazio atroce del partner lasciato. Ciò, però non significa che io auspico il male di queste persone. Tutt'altro. Io riconosco il loro diritto alla vita, a non essere picchiate o uccise dall' ex. Se esiste una Giustizia Divina, ci penserà essa.
Altrimenti, mettiamoci l'animo in pace.
oh...


sarò santa ...ho perdonato pure questi :lol:
tanto l'odio e il rancore son zavorre  nel cuore che ti schiaccia il petto... e fa venire pure le rughe
« Ultima modifica: Marzo 18, 2010, 13:01:22 pm da Giulia »

Offline francy7x

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #116 il: Marzo 18, 2010, 13:01:17 pm »
x Giulia: non avevo capito se i 23 anni era riferito a Icarus o te, ho chiesto per evitare confusione...

Ma qui non si tratta di "sognare ad occhi aperti", ma semplicemente si sta auspicando un briciolo di buon senso(è oggettivo, non è " il buon senso secondo Icaro" come mi sfotte Giulia).

Su questo punto io la vedo in modo differente, per me è una questione di sensibilità, il buonsenso non basta... e la sensibilità, o ce l'hai o non ce l'hai.

Non sono sicuro che si possa "imparare" a essere sensibili.

ehm , no non desidero una cosa così francy...a 23 anni credere che la passione di due acerbi adolescenti, emotivamente coinvolti anche dalla situazione "proibitiva" , non possa essere il vero amore maturo, condiviso da due adulti cresciuti.

Non volevo descrivere l'amore in questo modo :)

Ho portato l'esempio di Romeo e Giulietta per dare l'idea di qualcosa che inizia in modo travolgente, ma ovviamente quello è uno "stato" che non dura in perpetuo, può essere un bellissimo inizio...

Quando due persone sono innamorate, non sentono il bisogno di vivere solo situazioni proibitive, ma si cercano spesso nello scambio quotidiano, nel condividere passioni e tanto altro ancora.

Amore è anche condivisione, se hai poco da condividere con il tuo partner oltre al sesso... è un bel problema.

L'errore che secondo me fanno molte persone, quando si mettono con un partner, è quello di pensare che "prima o poi" qualcosa da condividere insieme spunterà fuori, come un fiore dalla terra.

Poi, la forza dell'abitudine ti porta a prolungare i tempi di attesa, fino a quando la situazione non raggiunge un punto critico.

In ogni caso esistono una miriade di situazioni, tutte diverse tra loro... non esiste una ricetta che può andare bene per tutti.

Magari si potrebbe attenuare il verificarsi di casi limite attraverso una sensibilizzazione di tipo culturale (di approcio alla scelta del partner).

Ma anche in questo caso poi, l'istinto umano la fa da padrone.

Insomma è un mondo difficile, ma la speranza è l'ultima a morire.

;)

Offline Giulia

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #117 il: Marzo 18, 2010, 13:03:12 pm »
sono daccordo su tutto francy.

Offline icarus.10

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #118 il: Marzo 18, 2010, 13:13:53 pm »


Su questo punto io la vedo in modo differente, per me è una questione di sensibilità, il buonsenso non basta... e la sensibilità, o ce l'hai o non ce l'hai.

Non sono sicuro che si possa "imparare" a essere sensibili.

 

Già. Hai detto tutto.

Non si può pretendere che una persona insensibile diventi sensibile. QMista o non QMista. Comunista o fascista, femminista o non femminista. L'ho detto anche prima. E' il cuore ciò che conta, non l'etichetta. Solo una persona insensibile può abbandonare il partner dopo anni di rapporto e quiondi rimanere sorda al suo strazio. Si auto-definisca come vuole: femninista o antifemminista.

L'etichetta da QM, così come di ogni altra cosa, non conta nulla.
Ci si deve comportare da tale.

Passo e chiudo

p.S: ben contento di sottrarmi dagli sfottò di chi anzichè usare argomentazioni, usa lo sberleffo, e le frecciatine..
 
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Offline Warlordmaniac

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Re: Se questa è una donna.
« Risposta #119 il: Marzo 18, 2010, 13:18:32 pm »
In passato, quando la donna si occupava esclusamente di curare la casa, c'era più tolleranza fra i coniugi perchè l'uno dipendeva strettamente dall'altro, nella fattispecie:

- la donna senza l'uomo non mangiava perchè lui portava a casa il grano.
- l'uomo senza la donna non mangiava, non si vestiva, non puliva, etc.

Quindi, volente o nolente, il coniuge "te lo facevi" andare bene.

Ora le regole del gioco sono cambiate, da una parte le leggi e dall'altra la donna che è diventata sempre più indipendente.

Il risultato: basta una fesseria per mandare in fumo un matrimonio.



Sinceramente è meglio oggi. Però serve un altro step: non sposarsi per tradizione e non fuggire dalla solitudine.