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Io attorno a 21 anni ho scoperto che: i molestatori se la prendono con te perché ti considerano un essere diverso da loro, dea o bestia tanto è la stessa cosa. Quindi la cosa migliore da fare è deluderli in questa loro alluzinazione- Per esempio soffiandoti con forza il naso in un fazzoletto se uno o un gruppo ti guarda Cosi.
Ma non si può fare sempre solo se vedi la persona, se ti si avvicina da dietro non puoi più fare niente. Però il fazzoletto era la mia arma antimolestie.
Superare o reagire non si può tanto anche se gli dai uno schiaffo la gente ride di te che ti hanno toccata e ridicolizzata in pubblico. Eventualmente abituarsi che il tuo culo la può toccare chiunque.
non lo so dalle tue parti. Qui a dire il vero non mi sembra, per le mie esperienze, che succeda così di frequente, tanto da dover ipotizzare di chiudersi in casa. Voglio dire.. sicuramente scandagliando bene nelle memorie, ogni donna ha nei propri ricordi due o tre aneddoti riconducibili a molestie, il punto è che se lo raccontano e si raccontano. E si definisce la molestia nei modi più vari, toccare, parlare, etc.
Cos’è che molesta un uomo? Considerando anche la maggior passività femminile e tutto il carico di onere sull’iniziativa sessuale che spetta generalmente all’uomo com’è indicato nell’articolo?
Questo è il punto.
Non sono poi assolutamente d’accordo sul fatto che la molestata venga ridicolizzata. Non qui, non per le donne. Anzi, di solito le soluzioni plateali (tipo attirare l’attenzione sul molestatore con sdegno anche tirandogli un ceffone) suscitano comprensione se non addirittura intervento per stigmatizzare il molestatore.
Se poi invece non si è in pubblico ma con nessuno che guarda, non vedo chi e come le possa ridicolizzare. In genere anche quando succedono fra due persone si raccontano con orgoglio della serie “ma io l’ho rimesso al suo posto”.