Autore Topic: Una nuova interlocutrice  (Letto 33547 volte)

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Offline Dolce Alice

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #90 il: Novembre 13, 2014, 11:25:40 am »
Se prendiamo due disoccupati, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due camerieri in pizzeria, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
 
Sono d'accordo. Queste tue considerazioni rientrano in pieno nella nozione di kyriarkia (risposta #71).
Citazione
Se prendiamo due idraulici, un maschio ed una femmina, chi ha più ......aspetta un attimo, non ho mai visto in vita mia, neanche in Russia, una idraulico femmina.... forse tu conosci il motivi...... eppure questo mestiere, secondo te,  darebbe più autorità in famiglia e considerazione sociale di essere una "semplice" casalinga....
 
Immagino che la carenza di donne idraulico dipenda dalla fatica e dai rischi della professione. Peraltro, sarei ben felice di vedere più donne che scelgono di fare l'idraulico. 
Per le casalinghe ho il massimo rispetto. Il punto è che, giudicando in base alla mia (ristretta e discutibilissima) esperienza, la persona più influente in una famiglia è di norma il principale percettore di reddito. 
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Offline Dolce Alice

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #91 il: Novembre 13, 2014, 11:27:51 am »
Senza considerare che il disoccupato, sono capaci a farlo tutti....
Il cameriere... Insomma... con un po' di pazienza... possono imparare a farlo tutti.
L'idraulico, beh...
Serve intelligenza, forza, inventiva, creatività, esperienza... Non sono qualità tanto comuni....
Vanno pagate.

Mi sembra anche giusto.
 
Ti rimando alle due risposte che ho appena inviato a Cassiodoro.
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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #92 il: Novembre 13, 2014, 11:42:51 am »
  Peraltro, sarei ben felice di vedere più donne che scelgono di fare l'idraulico. 
... la persona più influente in una famiglia è di norma il principale percettore di reddito.
Se è indiscutibile che le donne sono intelligenti COME gli uomini (qualcuno dice anche più intelligenti degli uomini) mi spieghi, secondo la tua esperienza, perchè le donne non si buttano a capofitto su occupazioni che le farebbero ritenere "la persona più influente in una famiglia "?
Secondo la tua esperienza tra un idraulico maschio ed uno femmina, (sempre che la trovi) chi chiameresti? E se li chiami alle tre di notte, secondo te, chi tra i due arriverebbe a risolverti il problema?
Secondo la tua esperienza, lasceresti più tranquillamente un bambino piccolo ad un uomo o ad una donna?

Tra un uomo ed una donna chi dovrebbe allattare un bambino? Se a tale domanda io rispondessi "la donna, perchè ha le tette" dovrei essere considerato uno sporco maschilista misogino, oppure un "realista più realista del Re"?
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Offline Eric Lauder

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #93 il: Novembre 13, 2014, 11:46:37 am »
   
Infatti, io sono la prima a preoccuparmi di questo attacco ai diritti di un uomo: sia perché non voglio che gli uomini siano sotto attacco, sia perché un'aggressione simile danneggerebbe inevitabilmente anche le donne. Abbiamo in comune molto di più di quanto suppongano le Terragni, con la loro visione vittoriana di una sfera femminile moralmente superiore. 
La messa al bando dell'antifemminismo sarebbe anche la messa al bando di chiunque si dichiari a favore di un femminismo anti Dworkin-McKinnon. In ogni caso, non sarei così pessimista: vedo una forte resistenza, tra le persone normali, a leggi che vorrebbero normare gli sguardi o "gli ambienti che creano disagio".

Rispetto la tua visione ma non la condivido: le leggi stanno iniziando a differenziarsi spudoratamente, "grazie" alla convenzione di Istanbul: la legge non sarà più uguale per tutti. Quindi un attacco ai diritti degli uomini non sarà automaticamente un attacco ai diritti della donna, perché le nuove leggi restrittive saranno specificamente contro gli uomini (se ti sembra assurdo, ti consiglio di leggerai la convenzione di Istanbul: "le misure atte a contrastare la discriminazione contro le donne non stanno considerate discriminatorie (nei confronti dell'uomo)").
L'intolleranza femminile avrà campo libero, qualsiasi critica al femminismo sarà zittita.
MA - e qui viene il bello - tale discriminazione diverrà finalmente palese, e provocherà reazioni misogine. VERA misoginia: oggi il termine è usato per indicare coloro che criticano il femminismo o difendono i diritti dei padri.
Quella nuova sarà vera, invece. Niente che, in piccolo, non si sia già visto: prendi Paul Elam - nel 1972 marciava peri diritti delle donne - oggi è il leader dell' MRA. Tanti "femministi" di oggi, nel loro piccolo, faranno lo stesso percorso nei prossimi dieci anni.
E visto che citi Dworkin, ti lascio con la mia citazione preferita di Andrea, che ogni tanto scriveva persino cose di buonsenso, alla faccia della Terragni e della Zanardi che il buonsenso non sanno neanche cosa sia - questa è la migliore critica alla convenzione di Istanbul che io conosca:

Recently, more and more feminists have been advocating social, spiritual, and mythological models that are female-supremacist and/or matriarchal. To me, this advocacy signifies a basic conformity to the tenets of biological determinism that underpin the male social system. Pulled toward an ideology based on the moral and social significance of a distinct female biology because of its emotional and philosophical familiarity, drawn to the spiritual dignity inherent in a "female principle" (essentially as defined by men), of course unable to abandon by will or impulse a lifelong and centuries-old commitment to childbearing as the female creative act, women have increasingly tried to transform the very ideology that has enslaved us into a dynamic, religious, psychologically compelling celebration of female biological potential. This attempted transformation may have survival value--that is, the worship of our procreative capacity as power may temporarily stay the male-supremacist hand that cradles the test tube. But the price we pay is that we become carriers of the disease we must cure. It is no accident that in the ancient matriarchies men were castrated, sacrificially slaughtered, and excluded from public forms of power; nor is it an accident that some female supremacists now believe men to be a distinct and inferior species or race. Wherever power is accessible or bodily integrity honored on the basis of biological attribute, systematized cruelty permeates the society and murder and mutilation contaminate it. We will not be different.

It is shamefully easy for us to enjoy our own fantasies of biological omnipotence while despising men for enjoying the reality of theirs. And it is dangerous--because genocide begins, however improbably, in the conviction that classes of biological distinction indisputably sanction social and political discrimination. We, who have been devastated by the concrete consequences of this idea, still want to put our faith in it. Nothing offers more proof--sad, irrefutable proof--that we are more like men than either they or we care to believe.


Andrea Dworkin, "Biological Superiority: The World's Most Dangerous and Deadly Idea" - first published in Heresies No. 6 on Women and Violence, Vol. 2, No. 2, Summer 1978.
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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #94 il: Novembre 13, 2014, 11:50:02 am »
Citazione da: Dolce Alice
 
Peraltro, sarei ben felice di vedere più donne che scelgono di fare l'idraulico. 

.... perchè non lo fai tu? E' una occupazione ben pagata, ti farebbe considerare "la persona più influente in una famiglia"...


Non è che, in fondo, sei come le altre donne, che preferiscono il metodo delle "Quote Rosa" come scorciatoia per l'accesso alle professioni ed agli incarichi di prestigio
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Offline Rita

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #95 il: Novembre 13, 2014, 11:51:21 am »
Se prendiamo due disoccupati, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due camerieri in pizzeria, un maschio ed una femmina, chi ha più autorità in famiglia e più considerazione sociale, tra il maschio e la femmina?
Se prendiamo due idraulici, un maschio ed una femmina, chi ha più ......aspetta un attimo, non ho mai visto in vita mia, neanche in Russia, una idraulico femmina.... forse tu conosci il motivi...... eppure questo mestiere, secondo te,  darebbe più autorità in famiglia e considerazione sociale di essere una "semplice" casalinga....

infatti.

Resterebbe anche una cosa che ho notato. Forse non ha "valore sociale" forse è vero che l'entrata in ambienti maschili delle donne in qualche caso è stata accolta con diffidenza (e per certi versi è anche umano- anche in ambito femminile si nota in molti casi una resistenza a "fidarsi" degli uomini coi bambini) però nella mia esperienza è stato molto più comune vedere donne che prendevano in giro o comunque criticavano gli uomini per "come" espletavano le mansioni casalinghe che non il contrario.
Per dire, ancora oggi sento donne affermare cose come "mai far pulire il bagno ad un uomo perché te lo lascia sporco o non sa cosa vuol dire l'igiene, o non è capace a stirare, etc" mentre mia madre che, spesso e volentieri, ha espletato anche mansioni tipicamente maschili si è sempre vista complimentare dagli uomini per questo e per la sua capacità di maneggiare falci, dare il bianco o fare lavoretti elettrici et similia
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Offline Dolce Alice

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #96 il: Novembre 13, 2014, 12:04:41 pm »
.... perchè non lo fai tu? E' una occupazione ben pagata, ti farebbe considerare "la persona più influente in una famiglia"...
 
Se non fossi felice della mia attuale occupazione, potrei prendere in considerazione questa possibilità.

Citazione
Non è che, in fondo, sei come le altre donne, che preferiscono il metodo delle "Quote Rosa" come scorciatoia per l'accesso alle professioni ed agli incarichi di prestigio
 
Risposta #40 di questo topic: 
Citazione

3) Quote rosa: senz'altro contraria. Sono una discriminazione nei riguardi degli uomini e uno sminuimento delle capacità delle donne.
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Offline ilmarmocchio

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #97 il: Novembre 13, 2014, 12:12:17 pm »
 
Se dai un'occhiata ai blog delle attiviste e sex-worker, nonché a quelli dei loro alleati, noterai come qualsiasi provvedimento contro i clienti comporti inevitabilmente intrusioni poliziesche ed abusi di ogni sorta nella vita delle professioniste. 
Il che non mi stupisce per niente: non si possono schiacciare le libere scelte autodirettive degli uomini senza che anche le donne ne soffrano. I diritti ci sono per tutti, oppure non ci sono per nessuno.

le donne ne soffrono ben poco perchè le multe i sequestri auto li fanno ai clienti, non alle prostitute

Online Cassiodoro

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #98 il: Novembre 13, 2014, 12:12:48 pm »
 
Risposta #40 di questo topic:

Scusa, ma non ho letto tutti i topic, ma solo l'ultima pagina...

 
Se non fossi felice della mia attuale occupazione, potrei prendere in considerazione questa possibilità.
E quale sarebbe la tua occupazione che ti rende felice, ma non "la persona più influente in una famiglia", o forse non hai famiglia, o forse, in ogni caso, ti sei SCELTA un compagno che guadagna più di te in modo che NON POTRAI MAI ESSERE, secondo la tua teoria, "la persona più influente in una famiglia"....
E come fa, tale occupazione, a renderti felice quando sei consapevole che NON sei "la persona più influente in una famiglia"?
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Offline Eric Lauder

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #99 il: Novembre 13, 2014, 12:32:55 pm »
Mia esperienza: non ho MAI visto in coppie dove entrambi lavorano una parte avere più influenza dell'altra a causa del maggiore reddito. E' un mito, non una realtà, e chiunque ha vissuto in coppia dovrebbe saperlo.
Poteva essere vero - ed in molti casi lo era, in passato - che se una donna faceva la casalinga e quindi dipendeva totalmente dal marito, poteva avere una sudditanza psicologica ed in più, non frequentando ambienti di lavoro, poteva essere un po' "tagliata fuori da mondo": oggi non sarebbe più un discorso valido, perché una donna a casa avrebbe assai più opportunità di arricchimento culturale rispetto al marito: lui passa 9-10 ore a lavorare (cioè a fare i cavoli dell'azienda) lei ha un impegno massimo di 5 ore a giorno (non pigliamoci in giro, vivo da solo ora, e sono stato sin troppo largo....in effetti tre ore sono spesso sufficienti) ed ha 4-5 ore al giorno per crescere intellettualmente, mentre lui resta imbalsamato nel suo lavoro.
Quanto al discorso: "lei guadagna 1200 € al mese, lui 2000 € - quindi lui ha più influenza sulla famiglia" è completamente avulso dalla realtà - nel momento in cui entrambi hanno un reddito sono altri fattori a giocare, la personalità, lo spessore culturale, la capacità di essere concreti. E' per questo che a volte l'uomo tende ad essere più forte, soprattutto nei confronti di partner che hanno subito l'influenza femminista: il femminismo riduce la donna ad una specie di bambina capricciosa e prepotente, che non ammette critiche (men che mai da un uomo, reo di avere il privilegio patriarcale) - come si può davvero parlare di egemonia di personalità e culturale, di concretezza, in un simile caso? Io sono separato, mia moglie non sa neanche cosa sia il femminismo o il privilegio patriarcale. Ma i danni fatti su di lei dal femminismo si vedono, eccome: è una persona inaffidabile, che non accetta critiche, capricciosa - è anche prontissima a NON rivendicare MAI i suoi diritti in ambito lavorativo: "forte" col marito, debole (stavolta senza virgolette) col datore di lavoro. Shopping compulsivo come empowerment femminile.
Se del femminismo avesse anche l'idea del privilegio patriarcale ed una bella eterosessuofobia* galoppante, sarebbe la femminista perfetta, e più una caricatura che un persona. Tante donne, purtroppo, sono davvero così, grazie LL femminismo.

*= eterosessuofobia è il fenomeno tipico del femminismo attuale, che vede il rapporto sessuale uomo-donna come SEMPRE sospetto e foriero di prevaricazione, mentre nel contempo accoglie senza riserve qualsiasi altro tipo di sessualità (gay, transessuali e, ovviamente, la sessualità preferita dalle femministe, in quanto simbolo - nella loro mente malata - di indipendenza dall'uomo: il lesbismo).
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Offline Animus

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #100 il: Novembre 13, 2014, 12:53:02 pm »
.... perchè non lo fai tu?

 :D

Già...sempre tutti froci....ma col culo degli altri!

Lo farei io "se potessi",ma "putacaso"....non posso.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline ilmarmocchio

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #101 il: Novembre 13, 2014, 16:02:44 pm »
:D

Già...sempre tutti froci....ma col culo degli altri!

Lo farei io "se potessi",ma "putacaso"....non posso.

 :D :D :D

Offline Warlordmaniac

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #102 il: Novembre 13, 2014, 16:08:16 pm »
 
Se dai un'occhiata ai blog delle attiviste e sex-worker, nonché a quelli dei loro alleati, noterai come qualsiasi provvedimento contro i clienti comporti inevitabilmente intrusioni poliziesche ed abusi di ogni sorta nella vita delle professioniste. 
Il che non mi stupisce per niente: non si possono schiacciare le libere scelte autodirettive degli uomini senza che anche le donne ne soffrano. I diritti ci sono per tutti, oppure non ci sono per nessuno.

Ah non lo metto in dubbio. Capisco che un certo femminismo sia di ostacolo alla prostituzione per danaro liquido, però se ci fai caso, è come se il consumatore di droga venisse più perseguito rispetto allo spacciatore.
La prostituzione a pagamento liquido diretto è percepita come una svendita, dove il maschio beta può usufruire e liberarsi dal ricatto femminile. La donna ha per istinto lo sfruttamento del maschio con scarso valore riproduttivo, ovviamente in modalità diverse da cui sfrutta il maschio da accoppiamento o con forte valore riproduttivo. La prostituzione propriamente detta è un ammortizzatore: è come un reddito minimo garantito che il lavoratore potrebbe ricevere in caso si dimettesse dal lavoro, e quindi il padrone sfruttatore vede di cattivo occhio perché non più pretendere gli stessi favori e straordinari che chiedeva prima.

Alberto1986

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #103 il: Novembre 13, 2014, 16:29:21 pm »
 
Quindi, sai meglio di me che sono per lo più maschili. 
   
Mio post, 22.06.11: "Riconosco che gli uomini svolgono le occupazioni più impegnative, in tutti i significati del termine(cioè: sia quelle più prestigiose, ma comunque faticose, sia quelle nelle quali la fatica prevale sul prestigio, N.d.a): però, ne godono anche i frutti". Implicitamente, riferendomi al "maggior potere economico e sociale"(a tutti i livelli: un meccanico guadagna di più ed è più stimato di una domestica, N.d.a.)
Nel tuo post delle 00.55.31, tu mi chiedi: "Quali sarebbero i frutti di cui godono gli uomini rispetto alle donne?" 
Mia risposta, ore 01.32.28: "Mi pare di essere stata chiara su questo punto: se mi rileggi, te ne renderai conto. Riconosco senza riserve che gli uomini svolgono spesso i lavori più faticosi e pericolosi: che, normalmente, sono anche i più remunerati (sottointendendo: tra quelli alla portata dei più, N.d.a)
Tua replica, ore 01.32.45: "Ti ho chiesto inoltre quali sarebbero questi presunti frutti di cui godono gli uomini e che sono proibiti alle donne." 
 
Non ho parlato da nessuna parte di proibizioni. 
Ho inoltre risposto per due volte alla tua domanda (ore 00.55.31): indirettamente (e prima che me la ponessi), alle ore 22.06.11; direttamente, alle ore 01.32.28.   
 
La tua domanda si risponde da sé: "gossip ed idiozie varie". E' quello il terreno della misandria: non l'unico, ma sicuramente quello privilegiato.
 
Non sono né tonta né finta. E ti prego di essere più chiaro.


Bhè dai non esageriamo a definire questi personaggi come appartenenti al sesso maschile. Se non te ne fossi accorta, su di loro c'è la nostra apposita discarica sezione sui femministi.  :cool:
Comunque, indipendentemente a chi appartiene la proprietà di questi giornali spazzatura, io parlavo nello specifico dei blog gestiti da femministe, tipo la 27°ora.
Rimane il fatto che questo presunto potere maschile incontrastato su giornali e tv te lo sei immaginato, dato che gli uomini non solo non hanno minima voce in capitolo da nessuna parte ma sono continuamente demonizzati, calunniati, diffamati e ridicolizzati su qualsiasi piattaforma per la lobotomizzazione di massa. Per non parlare del fatto che la tv ed i giornali (mediaset e rai in primis) sono ormai targettizzati solo per il pubblico femminile.

Sul discorso dei mestieri e del presunto potere sociale maschile, mi cadono veramente le braccia. Io mi chiedo: invece di stare sempre lì a lamentarvi ed a piagnucolare, perchè voi donne non iniziate a chiedere quote rosa obbligatorie nei cantieri e/o colmare direttamente il gap che esiste nei mestieri pericolosi e faticosi maschili, tipo muratore, carpentiere, idraulico, minatore, falegname, spurgatore di fogne, asfaltatore/manutentore di strade, ecc. ecc. ecc.?
Molto meglio chiedere pari stipendi svolgendo però mansioni totalmente diverse e chiedere quote rosa solo nei posti privilegiati e di potere, giusto?  :rolleyes:


« Ultima modifica: Novembre 13, 2014, 22:16:00 pm da -Alberto86- »

Offline Lucia

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Re:Una nuova interlocutrice
« Risposta #104 il: Novembre 13, 2014, 16:56:39 pm »
Mia esperienza: non ho MAI visto in coppie dove entrambi lavorano una parte avere più influenza dell'altra a causa del maggiore reddito. E' un mito, non una realtà, e chiunque ha vissuto in coppia dovrebbe saperlo.

neanch'io,
ma neanhce dove non lavorano entrambi.
Nella mia casa poi la persona più influente è mio figlio (e non va bene cosi) Non parla neanhce bene ma tutti ubbidiamo a lui. :ohmy: