Ho votato la prima anche se, secondo me, non è esauriente.
Le leggi sul divorzio e la malagiustizia sono soltanto la conseguenza e non la causa.
Conseguenza dell'ambiente.
Una parità monca (io rinuncio agli onori ma non posso rinunciare agli oneri) ovviamente causa un ritiro del maschile.
Se si assume che la passività sia il principio femminile e l'attività il principio maschile, si deve constatare che il femminismo/le rivoluzioni sessuali/etc. non hanno modificato alla radice il principio femminile passivo. La femminilità ha continuato a restare passiva, la sessualità femminile ricevente ed in attesa, l'iniziativa e il rischio hanno continuato ad essere preponderanza maschile.
Di fronte a questo il principio maschile attivo, non può che ritirarsi. Le proteste (lo vedete da voi) non hanno avuto grande eco o riscontro sociale. L'uomo non può contare sull'aiuto della società, questa società a cui si è sempre rivolta e a cui continua a rivolgersi il femminismo perché gli "risolva i problemi", diminuisca la precarietà alle donne, dia alle donne opportunità e quant'altro (e trovarsele da sole no?) non ascolta gli uomini quando chiedono. Quindi l'unica cosa che possono fare gli uomini è smettere di risolvere i problemi, fregarsene della società e pensare individualmente.
E' un processo automatico e forse in buona parte inconscio.