Autore Topic: Mi presento  (Letto 9288 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Re:Mi presento
« Risposta #15 il: Gennaio 09, 2015, 13:07:42 pm »
Citazione
basta usare l'empatia, immedesimarsi nella  situazione di quella donna e chiedersi cosa faresti tu in quella situazione.

Secondo me quest'approccio è sbagliato,e porta a conclusioni sbagliate.
Se io ''mi immedesimo'' nella donna significa che penso a cosa farei IO in quella situazione.
Questa che viene spacciata per empatia è in realtà egocentrismo,ed è una delle ragioni per cui si creano incomprensioni fra i 2 sessi.

Tu non devi ''immedesimarti'',devi semmai osservare e cercare una regola nel comportamento,che ESISTE,perchè non c'è nulla di più falso di sostenere che le donne sono ''complicate'' e sono al di fuori della nostra comprensione.
Tutte le volte che dici che un problema è ''complicato'' è perchè non hai capito le soluzioni,una volta che le hai capite,e sono al massimo 2 o 3,non dirai più che è complicato.
E'un pò tipo le figure d'interferenza in fisica,se tu dovessi ricostruire le fonti luminose in base alle ombre puoi essere confuso e pensare che ci siano milioni di fonti diverse.
Ma in realtà le fonti sono 2 o 3,e l'apparenza di derivare da milioni di angoli diversi,deriva dal fatto che le 2 o 3 fonti luminose interferiscono fra di loro.

Ovviamente è SBAGLIATO pensare che tutte le donne si comportino allo stesso modo,perchè si dividono in base al comportamento in classi di età,e classi sociali,ma alla radice dell'incomprensione c'è la premessa FALSA che io per capire una donna devo ''immedesimarmi'' in lei.
Sbagliato.
La prassi corretta è l'osservazione e NON l'immedesimazione.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Hector Hammond

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Re:Mi presento
« Risposta #16 il: Gennaio 09, 2015, 21:04:40 pm »
basta usare l'empatia, immedesimarsi nella  situazione di quella donna e chiedersi cosa faresti tu in quella situazione.

D'altronde ovviamente tutte le scienze sono inutili davanti alla complessità delle scelte dell'essere umano, uomo e donna che sia. Ed è meglio cosi, se fossimo comprensibili con le leggi matematiche saremo dei robot, non umani.
Nel cassetto degli attrezzi dell'antropologo o simili , l'empatia non deve mancare mai  può dare uno spunto :lol: .
Ma come diceva Salar de Uyuni bisogna osservare e riflettere  :sleep: , e spesso nel caso delle donne si può rimaner sorpresi .


 

Online Marco21

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Re:Mi presento
« Risposta #17 il: Gennaio 11, 2015, 13:14:55 pm »
Che vi piaccia o meno, siamo dei robot eccome. Siamo chimica, dunque elettromagnetismo.La chimica non è nient'altro che la scienza che studia le interazioni degli atomi tramite forze di natura elettrostatica, tra dipoli elettrici (ogni atomo è un dipolo).
Il campo elettrico prodotto da un dipolo elettrico decresce rapidamente con la distanza AL CUBO, a differenza del campo elettrico della singola carica, che decresce più lentamente, e cioè come la distanza al QUADRATO. Per questo le forze dei legami chimici, agiscono solo su distanze nanoscopiche e noi non possiamo rilevarle alle nostre grandezze.
I robot invece non utilizzano campi di dipolo elettrico come noi e il nostro cervello, ma campi di singole cariche.
Questa è la differenza di base tra noi e i robot, anche se nessuno semplifica cosi radicalmente la faccenda. :)

Ovviamente se il silicio fosse più efficiente della chimica del carbonio, noi saremmo fatti di schede elettroniche, poichè la natura avrebbe scelto la strada più efficiente. Quindi noi siamo robot più complessi, ed efficienti.
Nessuno sa se esiste l'anima (qualunque scienziato che neghi categoricamente Dio e l'anima, mente, sapendo di mentire, poichè la scienza è agnostica), e sicuramente non lo sapremo mai. Ma di certo ciò che si può osservare è questo. Siamo robot.
La vera domanda quindi è: abbiamo davvero il libero arbitrio? E in un mondo governato da leggi fisiche fisse, ha senso parlare di libero arbitrio? Boh. La fisica quantistica sarebbe governata dal caos e dalle "probabilità". Ma Einstein non ci credeva "Dio non gioca a dadi".
Sicuramente le leggi quantistiche funzionano, ma è possibile che siano solo una "provvisoria" approssimazione, di leggi fisse terribilmente più complesse, che forse scopriremo tra 1000 anni, o forse mai.

Offline Angelo

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Re:Mi presento
« Risposta #18 il: Gennaio 11, 2015, 13:54:30 pm »
Non siamo robot. Anche se alcuni e soprattutto alcune ci vorrebbero come robot.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Lucia

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Re:Mi presento
« Risposta #19 il: Gennaio 11, 2015, 14:13:17 pm »
Secondo me quest'approccio è sbagliato,e porta a conclusioni sbagliate.
Se io ''mi immedesimo'' nella donna significa che penso a cosa farei IO in quella situazione.
Questa che viene spacciata per empatia è in realtà egocentrismo,ed è una delle ragioni per cui si creano incomprensioni fra i 2 sessi.

Non credo, anche perché è un metodo molto usato anche dai sedduttori e sedduttrici. Certo può essere usato anche come un plagio, alla fine lo usano gli attori quando si immedessimano nel personaggio.
Anche perché devi vedere l'altra al di là dei tuoi presupposti, pensieri maschili su di lei. Quindi direi che dipende cosa intendi con il IO.

Citazione
devi semmai osservare e cercare una regola nel comportamento,

da solito le osservazioni empiriche portano alle generalizazioni sbagliate, spesso influenzate dalla soggettività dell'osservatore.
L'altro vicolo cieco dell'osservazione secondo me è arrivare a classificare p.es come giocano le donne inconsciamente con le scarpe sui piedi e pensare che hai capito le donne. Certo è divertente ma....


Citazione
non c'è nulla di più falso di sostenere che le donne sono ''complicate''

assoluttamente d'accordo.  :)
le donne non sono per niente complicate, solo gli uomini le dicono cosi, per prenderle in giro.
Gli uomini sono molto più complicati. Non ho mai capito perché le piace una certa donna e  non altra e perché in un certo momento lasciano una mentre l'altra non la mollano malgrado tutto.

Online Frank

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Re:Mi presento
« Risposta #20 il: Gennaio 11, 2015, 16:28:19 pm »
Che vi piaccia o meno, siamo dei robot eccome. Siamo chimica, dunque elettromagnetismo.La chimica non è nient'altro che la scienza che studia le interazioni degli atomi tramite forze di natura elettrostatica, tra dipoli elettrici (ogni atomo è un dipolo).
Il campo elettrico prodotto da un dipolo elettrico decresce rapidamente con la distanza AL CUBO, a differenza del campo elettrico della singola carica, che decresce più lentamente, e cioè come la distanza al QUADRATO. Per questo le forze dei legami chimici, agiscono solo su distanze nanoscopiche e noi non possiamo rilevarle alle nostre grandezze.
I robot invece non utilizzano campi di dipolo elettrico come noi e il nostro cervello, ma campi di singole cariche.
Questa è la differenza di base tra noi e i robot, anche se nessuno semplifica cosi radicalmente la faccenda. :)

Ovviamente se il silicio fosse più efficiente della chimica del carbonio, noi saremmo fatti di schede elettroniche, poichè la natura avrebbe scelto la strada più efficiente. Quindi noi siamo robot più complessi, ed efficienti.
Nessuno sa se esiste l'anima (qualunque scienziato che neghi categoricamente Dio e l'anima, mente, sapendo di mentire, poichè la scienza è agnostica), e sicuramente non lo sapremo mai. Ma di certo ciò che si può osservare è questo. Siamo robot.
La vera domanda quindi è: abbiamo davvero il libero arbitrio? E in un mondo governato da leggi fisiche fisse, ha senso parlare di libero arbitrio? Boh. La fisica quantistica sarebbe governata dal caos e dalle "probabilità". Ma Einstein non ci credeva "Dio non gioca a dadi".
Sicuramente le leggi quantistiche funzionano, ma è possibile che siano solo una "provvisoria" approssimazione, di leggi fisse terribilmente più complesse, che forse scopriremo tra 1000 anni, o forse mai.

Bel post.

Offline Lucia

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Re:Mi presento
« Risposta #21 il: Gennaio 11, 2015, 16:46:55 pm »
 agli umani vengono le lacrime perché sono tristi, ovvero sono tristi perché gli vengono le lacrime? La biochimica crea il vissuto o piuttosto il vissuto (l'anima) crea la reazione biochimica (il corpo) ?

 il corpo, con le sue reazioni (scientificamente analizzabili, imitabili fino a un certo punto) è lo strumento della manifestazione dello spirito, che però irriducibile alla somma dei suoi elementi



Offline Hector Hammond

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Re:Mi presento
« Risposta #22 il: Gennaio 11, 2015, 19:14:20 pm »

Sicuramente le leggi quantistiche funzionano, ma è possibile che siano solo una "provvisoria" approssimazione, di leggi fisse terribilmente più complesse, che forse scopriremo tra 1000 anni, o forse mai.
Ecco questo mi piace . La teoria della gestalt in psicoterapia finirà che la studieremo in fisica .
Osserva le cose nel complesso , come si deve fare con le donne e capirai molto .Ancor di più se non ti fidi di loro  :lol: .

Online Frank

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Re:Mi presento
« Risposta #23 il: Gennaio 12, 2015, 00:59:50 am »
perchè non c'è nulla di più falso di sostenere che le donne sono ''complicate'' e sono al di fuori della nostra comprensione.

Concordo, infatti anch'io son del parere che le donne non siano affatte "complicate".
Anzi, per certi versi trovo più "complicati" gli uomini.

@@

Salar, mi è stato segnalato questo vecchio post; è tuo, vero ?

Citazione
”E allora come fare a capirle?”

La domanda che in realtà ti stai facendo,non è come fare a capirle,ma come fare a conquistarle,o come fare a tenertele,soprattutto come fare a interessarle,che sono cose profondamente diverse.

Il fatto è questo:a una donna di bellezza media per attrarre un uomo basta schiocare le dita:ergo ne deduce che gli uomini sono ”semplici” e che a loro basta poco.

Questo è dovuto principalmente al fatto che per motivi culturali e naturali sono gli uomini ad andare dalle donne e non viceversa,e quindi loro sono abituate a ottenere un risultato con un minore sforzo.
Se invece un uomo ha esigenze diverse e non ci sta con una donna,viene definito ”pisello che scappa”,o ”pisello complessato” da lei.

Anche gli uomini hanno parte in questo gioco,perchè se uno non ci stesse con una a caso che ci provasse con lui,allora verrebbe definito gay,o rincoglionito.
Alcune donne ci provano una volta,non va,e poi dicono:”noi donne non ci proviamo perchè o ”scappano”,”oppure ci stanno e pensano che sei una puttana”.
Il fatto è che se ci provi per forza di cose un certo numero di volte andrà male,è un pò come cercare la chiave giusta da un mazzo che non conosci,vai per tentativi.
Se una donna non ci sta comunque nessuno dice che ”scappa”,o che è ”lesbica” o ”rincoglionita”.

Quindi l’uomo riceve una certa pressione a a starci,dagli ormoni,in primis,e poi se non dagli ormoni da una certa parte di giudizio sociale.

Per l’uomo medio invece attirare una donna è molto più difficile.
Primo:per motivi naturali e culturali:è lui a doverci provare,e questo implica CHE E’ LUI A DOVER FARE QUALCOSA,E SPESSO LA COSA PIU’ DIFFICILE E’ CAPIRE COSA.
Siccome non sai che cosa fare per attirare l’attenzione ,pensi,”ummh,ma come è complicata”.
In realtà le cose stanno in modo semplice:non le interessi,e se riesci ad attirare la sua attenzione soltanto con trovate funamboliche,non è perchè le piacciono le trovate funamboliche,è perchè non le piaci tu.
Capirla in questo caso è molto semplice:non le piaci.

Secondo:dopo un pò di porte in faccia che ti prendi,abbassi per forza di cose il tuo standard e se una ci sta con te,quasi la ringrazi di averti dato l’obolo di guardarti in faccia.

Mediamente si dice che la donna ha una sessualità più complessa di quella maschile:falso.
Ha meno desiderio.

Spesso si dice che l’uomo ”non può nemmeno immaginare la complessità della sessualità femminile”:falso.
E’ il contrario.

Oggi uno è stato arrestato perchè fotteva le foto delle lapidi di ragazze morte.
Il cosiddetto maniaco.Ok.Una cosa brutta per carità.
Fottere le foto sulle lapidi non è bello,però ai fini del nostro discorso,volevo chiedere:avete mai visto donne fare cose simili?
Mi si dirà,no, le donne(che non sono mai maniache,che brave),da brave bambine lo prendono in tre orifizi diversi e in ciò finisce la loro variabilità e complessità della loro sessualità.

Prendiamo le chatline…sono destinate quasi esclusivamente ad un pubblico maschile,quindi gli uomini riescono ad eccitarsi soltanto con una VOCE?
Bene vogliamo dire che l’eros maschile ha più sfumature?

Ed è per questo che dico,che una donna,non può neanche immaginare la sessualità di un uomo,cosa ci trovava quel tipo di eccitante nella morte?
Può una donna capire questo desiderio,seppure deprecabile?
La mente di un uomo,per una donna è un mistero,nel bene e nel male,è un abisso.

Una volta una ragazza mi ha detto che il computer non ha nulla di interessante perchè dopotutto ”è solo una scatola”.
Le ho risposto che è l’unica scatola che può contenere il mondo intero,nonostante sia solo una scatola.

Una mi ha detto che la meditazione buddhista è una cazzata,perchè fai una cosa da vegetali.
Perchè un uomo come Siddharta Gautama,pieno di ricchezze e di agi,si è ritirato dal palazzo ed è andato a vivere ‘come un vegetale” isolato da tutto e da tutti?
Che cos’era che gli mancava?aveva tutto…
le femministe dicono che gli uomini fanno così perchè sono delle donne ”incomplete”,mentre se fossero delle donne sarebbero a posto e non si inventerebbero cose strane.

No,non potrò credere che le donne sono più complicate di noi,fino a che non lo vedrò con i miei occhi.

Morale della favola,se a essere complicato sei tu:è perchè sei sbagliato,se a essere complicate sono loro,sei tu che non ci arrivi.
In ogni caso le cose vengono lette in una ceta luce,se a essere complicato è un uomo,allora la complicazione è una cosa negativa e lui è semplicemente complessato,se è complicata una donna,bhe allora si dia inizio alle danze,fatevi un giro su internet:

”il caleidoscopico mondo femminile…ecc…l’inafferrabile principio femmineo”ecc…e chi più ne ha più ne metta…

No,i responsabili di tutta questa disparità di giudizi,siamo anche noi.

Condannare e capire sono 2 cose opposte,e anche per questo che dai tempi della grande condanna femminista,le donne HANNO SMESSO(tranne alcune lodevoli eccezioni)DI TENTARE DI CAPIRE L’UOMO.

NOI TENTIAMO DI CAPIRLE,LORO NO,PERCHE’ DOVREBBERO CAPIRCI SE POSSONO LIMITARSI A CONDANNARCI?

Offline Vicus

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Re:Mi presento
« Risposta #24 il: Gennaio 12, 2015, 01:32:15 am »
Che vi piaccia o meno, siamo dei robot eccome. Siamo chimica, dunque elettromagnetismo.La chimica non è nient'altro che la scienza che studia le interazioni degli atomi tramite forze di natura elettrostatica, tra dipoli elettrici (ogni atomo è un dipolo).
Il campo elettrico prodotto da un dipolo elettrico decresce rapidamente con la distanza AL CUBO, a differenza del campo elettrico della singola carica, che decresce più lentamente, e cioè come la distanza al QUADRATO. Per questo le forze dei legami chimici, agiscono solo su distanze nanoscopiche e noi non possiamo rilevarle alle nostre grandezze.
I robot invece non utilizzano campi di dipolo elettrico come noi e il nostro cervello, ma campi di singole cariche.
Questa è la differenza di base tra noi e i robot, anche se nessuno semplifica cosi radicalmente la faccenda. :)

Ovviamente se il silicio fosse più efficiente della chimica del carbonio, noi saremmo fatti di schede elettroniche, poichè la natura avrebbe scelto la strada più efficiente. Quindi noi siamo robot più complessi, ed efficienti.
Nessuno sa se esiste l'anima (qualunque scienziato che neghi categoricamente Dio e l'anima, mente, sapendo di mentire, poichè la scienza è agnostica), e sicuramente non lo sapremo mai. Ma di certo ciò che si può osservare è questo. Siamo robot.
La vera domanda quindi è: abbiamo davvero il libero arbitrio? E in un mondo governato da leggi fisiche fisse, ha senso parlare di libero arbitrio? Boh. La fisica quantistica sarebbe governata dal caos e dalle "probabilità". Ma Einstein non ci credeva "Dio non gioca a dadi".
Sicuramente le leggi quantistiche funzionano, ma è possibile che siano solo una "provvisoria" approssimazione, di leggi fisse terribilmente più complesse, che forse scopriremo tra 1000 anni, o forse mai.
E' un mito pseudoscientifico che risale (almeno) a "L'uomo-macchina" di Lamettrie. Nel Settecento, ipnotizzati dalla fisica newtoniana e dalla meccanica, gli illuministi credevano che l'uomo fosse un robot, e amavano creare automi estremamente complessi.
A parte il discorso sull'anima, ci sono di sicuro aspetti dell'essere umano non riconducibili alla materia. Lo si è visto con la convinzione, che si è rivelata un vicolo cieco, che il DNA fosse alla base della formazione dell'essere umano, mentre l'aggregazione delle cellule è dovuta molto probabilmente a fattori non materiali (i cd. campi morfici).

A quanto pare, dai robot ci divide un dipolo elettrico. E dalle bestie? Lo scimpanzé e l'orango, ci dicono, sono geneticamente simili a noi al 99 per cento. Ma allora perché non scendono dagli alberi? Perché non sopportano altro clima di quello dell'Indonesia o del Congo?
« Ultima modifica: Gennaio 12, 2015, 03:43:42 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Mi presento
« Risposta #25 il: Gennaio 12, 2015, 12:04:55 pm »
Citazione
Salar, mi è stato segnalato questo vecchio post; è tuo, vero ?

Sì.
Per curiosità,chi è che segnala i miei vecchi post?
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re:Mi presento
« Risposta #26 il: Gennaio 12, 2015, 12:21:17 pm »


Citazione
La vera domanda quindi è: abbiamo davvero il libero arbitrio? E in un mondo governato da leggi fisiche fisse, ha senso parlare di libero arbitrio? Boh. La fisica quantistica sarebbe governata dal caos e dalle "probabilità". Ma Einstein non ci credeva "Dio non gioca a dadi".

Io non sono razionale e ho l'impressione che tutta questa ''indeterminazione'' sia voluta,non necessariamente da Dio così com'è concepito dai vari monoteismi (ma può darsi anche),ma da una serie di entità,che sotto l'apparenza di un mondo imperturbabilmente regolato da leggi ultraprecise,esse fanno il brutto e il cattivo tempo.

L'avevano intuito i cinesi,quando hanno inventato l'I Ching,nel momento in cui lanci la moneta,esci dal mondo delle certezze,ed entri nel mondo delle probabilità,l'idea di base,nell'I Ching,è che le stesse  forze che stanno condizionando te,sono le stesse che stanno condizionando la moneta.

Lancio una domanda,secondo voi si può fare il test di Turing,all'I Ching?

A volte ho l'impressione che l'intelligenza,discenda proprio da una certa flessibilità stocastica a uno stesso impulso.
La ragione per cui noi siamo ''intelligenti'',e il robot,no,sta nel fatto che il mio cervello risponde in modo costantemente DIVERSO,a uno stesso stimolo,un computer NO.

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Offline Salar de Uyuni

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Re:Mi presento
« Risposta #27 il: Gennaio 12, 2015, 12:45:28 pm »
Faccio un esempio,si dice che alcune forme di vita assolutamente elementari,si comportino in modo inttelligente,per esempio il virus dell'HIV.
Perchè il sistema immunitario non riesce ad avere ragione del virus dell'Hiv,perchè questo muta in continuazione impedendo all'organismo di formare anticorpi efficaci.
C'è poi da dire di quei batteri che trattati con antibiotici,sviluppano,in modo impressionantemente efficace,enzimi dal nulla in grado di degradare quell'antibiotico,questo,solo con il meccanismo delle mutazioni casuali del DNA.
E io penso che l'intelligenza umana funzioni allo stesso modo,le possibilità di risoluzione di un problema,matematico, geometrico,o della vita di tutti i giorni,dipendono dalla tua capacità di ''cambiare approccio'',e più il tuo cervello muta velocemente,più sei intelligente.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Lucia

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Re:Mi presento
« Risposta #28 il: Gennaio 12, 2015, 14:24:24 pm »
algoritmi rigidi, mancanza di flessibilità, paura delle situazioni nuove sono tipici per una intelligenza bassa.

Però nel discorso chi è più intelligente nel reame non inquieta se l'altro è più intelligente,
 ma il fatto che uno pensa che l'intelligenza superiore da diritto di abusare di chi ha intelligenza inferiore.
Secondo me è proprio l'opposto, chi è più intelligente ha la responsabilità  per chi non lo è.

L'intelligenza non è l'unico valore umano.

Online Marco21

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Re:Mi presento
« Risposta #29 il: Gennaio 15, 2015, 11:42:45 am »
Non è che solo perchè gli algoritmi non li capisci, allora sono rigidi. L'universo intero è un algoritmo. C'è uno studio su quest'aspetto, in cui si è provato a simulare una parte di universo al computer, e si sono ottenuti risultati ottimi, con un errore piccolissimo (c'era da prevedere l'evoluzione di un sistema..un po come le previsioni meteo). Solo che per simulare ciò che avviene in uno spazio microscopico, si è dovuta utilizzare tantissima potenza di calcolo.
Sicuramente l'universo è complicatissimo. E il cervello umano, e la vita stessa, sono solo la conseguenza di questa complessità.
Purtroppo però chi non è abituato al pensiero scientifico (specie le donne) fa l'errore di trovare una soluzione immediata e semplice ai problemi troppo complessi, per il gusto di aver trovato una soluzione, seppur sbagliata. Affermando cose del tipo "l'uomo non si può comprendere solo scientificamente..ecc ecc".
Se uno vuole può usare tutti gli approcci che gli pare per studiare il cervello umano. Ma fin'ora, l'unica fonte di verità certa ed attendibile, è sempre stata quella scientifica. E' grazie alla scienza che le condizioni di vita sono migliorate cosi tanto.

Per robot non si intende solo i robot attuali. E' chiaro che siamo molto più complessi di quei pezzi di silicio miniaturizzati. Ma si intende il concetto generico di "macchina". Una macchina non ha limiti di complessità. Solo che vederci come una macchina, ci fa paura, un po come la morte. Ed allora non vogliamo pensarci. Eppure nulla ci differenzia dalle macchine che conosciamo, se non appunto la complessità.

Il segreto del libero arbitrio (che è la base della nostra preoccupazione) potrebbe essere legato al fatto che i robot, per quanto possano essere composti da CPU miniaturizzate, hanno componenti troppo grandi (centinaia o migliaia di atomi) e rispondono alle leggi della fisica classica, cioè di una realtà deterministica, cioè calcolabile e prevedibile precisamente.
Il cervello umano invece, e la vita stessa, hanno alla base componenti dalle dimensioni molecolari che seguono le leggi della fisica quantistica, che si basa non sulla determinazione, ma sulle probabilità.
Forse quindi il DNA si ricombina casualmente e tutti gli organismi viventi hanno il libero arbitrio, perchè sfuggono al determinismo della realtà macroscopica, e seguono invece il probabilismo della realtà quantistica e subatomica.
Questo è il dilemma dal punto di vista scientifico. Non si sa se alla base della fisica quantistica ci possano essere altre leggi più precise di quelle attuali, e più simili alla fisica della realtà macroscopica a cui siamo abituati, nella quale tutto si può prevedere (come il meteo).

In definitiva, la domanda da 100 miliardi di dollari, è: il caso esiste o no?
Se rispondiamo di si, allora non siamo robot. Altrimenti lo siamo e il libero arbitrio non esiste, poichè tutte le cose possono succedersi in una sola direzione, che è quella dettata dalle ferree leggi della fisica.

Per chiarire: quando lanciate un dado, il numero che esce di certo non è casuale, ma è funzione della forza di lancio, posizione iniziale, orientazione nello spazio ecc. Invece pare che la fisica dell'infinitamente piccolo, non risponda a queste leggi classiche.