Autore Topic: CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX  (Letto 44771 volte)

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Offline Sardus_Pater

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #105 il: Maggio 07, 2017, 09:37:59 am »
Scherzi? Vuoi mettere con la disastrata Italia?
Così scrisse l'esterofilo senza aver connesso il cervello con la tastiera.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online bluerosso

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #106 il: Maggio 07, 2017, 11:40:25 am »
Intervengo per la prima volta in questo topic, essendo anch'io parecchio interessato al raffronto tra il nostro paese e quello che ci circonda.

Da più di dieci anni non frequento le cabine elettorali. Nessuna.
Politiche, regionali, comunali, referendum. Sto a casa.
La politica mi appassiona, ma a votare non vado. Tie'!
Non lo suggerisco come modello per tutti, sia chiaro. E non credo che chi va a votare sia un co****ne.
Ma è un lusso che mi sono preso. Una terapia.
Fuori dall'agone le cose si vedono in maniera diversa e (a mio giudizio) più chiara.
Arrivo al punto.
Da ormai più di vent'anni questo paese è alla ricerca di una sua identità.

Ho potuto notare   ^_^    l'incapacità di inventarsi un modello "italiano" per l'Italia.
Partiti dall'entusiastico abbandono del proporzionale....attraversato il glorioso e salvifico mondo del maggioritario...stiamo mestamente ritornando al "caro e vecchio utile" proporzionale.  :doh:
Mah!

Provoco. E se invece d'inventarsi "l'Italian way for democracy" facessimo come quegli studenti, che conoscendo i propri limiti, molto più modestamente copiano dal vicino di banco e per non farsi sgamare dalla prof. ne adattano il contenuto personalizzandolo?

Mi si dirà: sai che novità!
E da decenni che si parla di cancellierato alla tedesca, premierato inglese, presidenzialismo alla francese.
Pure la Spagna è stata presa come esempio!

Bene. Quindi mi ci metto anch'io.
Ma da sospettoso delle élite...ed essendo un "popolano" di razza (non populista eh...), voglio sottoporre un bouquet (parziale e solo dagli anni ‘80) di temi legislativi sottoposti a referendum a quella stravagante etnia multilingue che è la Svizzera:

asilo politico,    contributi previdenziali,    procreazione assistita,    radiotelevisione,    transito stradale alpino,   accordi Svizzera UE,    accordi Svizzera USA,    acquisto armamenti esercito,     tassa sul pedaggio autostradale,     legge sul lavoro-artigiano-industria,    malattie trasmissibili dell’essere umano,    assicurazione malattie,    convenzione tra la Svizzera-Austria su collaborazione in ambito di fiscalità e di mercati finanziari,    convenzione tra la Svizzera-GB su collaborazione in ambito di fiscalità e di mercati finanziari,    convenzione tra la Svizzera-Germania su collaborazione in ambito di fiscalità e di mercati finanziari,    sul prezzo fisso dei libri,     previdenza professionale per la vecchiaia i superstiti e l’invalidità,     assicurazione malattie,     sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope,     assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza,    sulla cooperazione con gli Stati dell'Europa dell'Est,      sugli assegni familiari, indennità di perdita di guadagno in caso di servizio militare, servizio civile o servizio di protezione civile,     Legge federale sugli stranieri, riserve auree della Banca Centrale,     Legge federale sull'esercito e sull'amministrazione militare,    Legge federale sull’agricoltura,    Codice penale svizzero,    Legge sul mercato dell'energia elettrica……………Ecc.

                                                                                        :(

Cioè temi su cui il Potere Politico costituito ha chiesto il parere (VINCOLANTE) del suo popolo.

Risulta a qualcuno di voi che si tratti di un paese allo sbando governato da umori irrazionali nazional-popolari?

In Svizzera poi, il potere esecutivo (federale) dal 1959, si regge non su una legge, ma su un accordo politico informale chiamato “formula magica” che prevede una sostanziale pax politica e condivisione tra i maggiori partiti della responsabilità di governo.
Ripeto: “R.E.S.P.O.N.S.A.B.I.L.I.T.A.’ di governo”
La conseguenza è che nessuna fazione politica può addossare (ad alternanza) all'avversario di turno responsabilità sulle scelte strategiche della confederazione.

La Svizzera non è l’Italia naturalmente: ma non sta in Asia o in Sudamerica.
Sta in Europa, è un nostro confinante e un pezzetto di loro (tra l’altro la più conservatrice) parla la nostra lingua.

Il referendum non è ne buono ne cattivo.
E’ una metodica politica, che tra l'altro è previsto nel nostro ordinamento.
Ma solo quello abrogativo.
Appunto.


p.s. - naturalmente non mi sfugge che la Svizzera non è parte "integrante" di nessuna sovraorganizzazione politica (il seggio ONU è stato adottato solo nel 2002...e con referendum!)

Offline Vicus

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #107 il: Maggio 07, 2017, 15:42:28 pm »
Da più di dieci anni non frequento le cabine elettorali. Nessuna.
Eppure votare qualsiasi cosa per non far stravincere il femminista piddì gioverebbe alla causa.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #108 il: Maggio 08, 2017, 20:36:42 pm »
http://www.eastjournal.net/archives/83107

Citazione
UCRAINA: Passi indietro nella lotta alla corruzione
Oleksiy Bondarenko 6 giorni fa   

Nonostante gli importanti cambiamenti nella vita politica e nel corso internazionale del paese degli ultimi tre anni, la corruzione rimane ancora il punto focale dei principali problemi in Ucraina. Recentemente, una serie di emendamenti alla ‘legge anti-corruzione’ del 2014 ha provocato preoccupazione a Bruxelles, evidenziando le difficoltà dell’Ucraina nel percorso di riforme promesse.

Una legge pericolosa

A partire dal 2013 alcuni passi significativi sono stati fatti nella costituzione di un nuovo framework legislativo che ha permesso, ad esempio, di condurre un’importante riforma della polizia e aumentare il livello di trasparenza del sistema pubblico, sia tramite la gestione elettronica degli appalti (Pro-Zorro) sia attraverso l’obbligo di rendicontazione (la famosa e-declaration) per tutte le cariche pubbliche.

Ora però, dopo i numerosi scandali che coinvolgono le alte cariche dello stato, gli emendamenti firmati dal Presidente sembrano una vera e propria marcia indietro. In parole povere, la legge che impone ai funzionari statali di pubblicare il proprio patrimonio personale viene allargata, in maniera piuttosto vaga, anche a tutte le figure che collaborano con organizzazioni impegnate nella lotta alla corruzione, anche se non usufruiscono di fondi pubblici. Secondo Transparency International e Human Rights Watch, nel contesto ucraino un tale provvedimento rappresenta un duro colpo per l’indipendenza di numerose organizzazioni, giornalisti e la società civile nel suo insieme. L’equiparazione tra cariche pubbliche e attività in materia di anti-corruzione potrebbe facilmente aumentare il livello di autocensura da parte di giornalisti che rischieranno ora fino a due anni di carcere in caso della mancata presentazione della rendicontazione.

Ad esprimere la loro perplessità sono stati anche i principali partner di Kiev. Commenti negativi sono arrivati da Washington e Bruxelles che hanno espresso tutta la loro preoccupazione per la nuova stretta sulla società civile e il “passo indietro” nell’effettiva lotta alla corruzione.

Il paese più corrotto d’Europa

L’Ucraina rimane il paese più corrotto d’Europa. Secondo il recente indice di percezione della corruzione di Transparency International, il paese occupa la 131° posizione su scala mondiale insieme a Iran, Kazakistan, Nepal e Russia, scossa di recente da un significativo, almeno in termini d’immagine, movimento di protesta anti-corruzione.
Nonostante la retorica del governo, nessun cambiamento significativo è stato percepito rispetto all’anno precedente, mentre rispetto al periodo di Yanukovich la situazione sembra solo leggermente migliorata.

Nonostante i numerosi proclami, l’impegno del governo in materia di corruzione è rimasto limitato. Le istituzioni più problematiche, come la Procura Generale e i Servizi di Sicurezza ucraini, non hanno subito una vera e propria ‘lustracija’ e i tentativi di riforma del sistema giudiziario, fortemente legato a quello politico, hanno subito innumerevoli rallentamenti e rappresentano finora uno dei principali fallimenti del governo post-Maidan. Proprio per questo, la percezione pubblica della corruzione rimane alta e, secondo numerosi sondaggi, la maggior parte dei cittadini appare convinta che non ci siano stati progressi reali nella lotta alla corruzione.

L’esempio del Bureau Nazionale Anti-Corruzione (NABU) è significativo in questo senso. Creato nel 2014 su pressione del FMI e finanziato inizialmente dai partner occidentali, l’organo che dovrebbe rappresentare il baluardo nell’attività in materia di anti-corruzione è stato oggetto di costanti pressioni politiche che ne hanno ridotto l’autonomia, limitato le capacità di coordinamento con le altre istituzioni e il budget a disposizione.

Problema politico

Il governo di Volodymyr Groysman rimane fragile e instabile. Il percorso delle riforme dipende, ora più che mai, dai gruppi politici affiliati ai principali oligarchi che, in assenza di una chiara maggioranza, usano il loro sostegno come carta per negoziare i propri interessi con il governo.

I recenti scandali, come il presunto coinvolgimento di Poroshenko in complessi schemi corruttivi e i suoi fondi offshore emersi dai Panama Papers rappresentano solo la cima dell’iceberg di un sistema che, rispetto a quello fortemente cleptocratico di Yanukovich, sembra cambiato solo in superficie.

    “Le persone che lottano con la corruzione devono essere cristalline, altrimenti tutto assume la forma di auto-promozione e pubblicità politica. Davanti alla legge devono essere tutti eguali. E nessuno deve avere delle illusioni – se qualcuno grida ‘acchiappa il ladro’, questo non significa che a esso stesso è permesso di rubare.”

Non sono le parole di Poroshenko pronunciate prima di inferire l’ultimo colpo alla società civile, ma di Vladimir Putin che commentava così l’attività di Navalny nel 2013. Forse, almeno in questo, Russia e Ucraina sono più vicine di quello che si possa credere.


Chi è Oleksiy Bondarenko
Nato a Kiev nel 1987. Laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Bologna (sede di Forlì), si interessa di Russia, Asia Centrale e dello spazio post-sovietico. E’ Research Fellow per l’area Russia e Asia Centrale presso OPI - Osservatorio di Politica Internazionale. Per East Journal si occupa di Ucraina.

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #109 il: Maggio 13, 2017, 20:47:01 pm »
http://www.eastjournal.net/archives/83107
Citazione
UCRAINA: Passi indietro nella lotta alla corruzione
Oleksiy Bondarenko 6 giorni fa

Il paese più corrotto d’Europa

L’Ucraina rimane il paese più corrotto d’Europa. Secondo il recente indice di percezione della corruzione di Transparency International, il paese occupa la 131° posizione su scala mondiale insieme a Iran, Kazakistan, Nepal e Russia, scossa di recente da un significativo, almeno in termini d’immagine, movimento di protesta anti-corruzione.

Tipico commento dell'italiano medio, ignorante come una capra, che nei miei 46 anni di vita avrò ascoltato 100mila volte (il primo di questi fu mio padre).
Connazionali talmente ignoranti da non sapere che la gran partte dei paesi del pianeta Terra sono peggio, o molto peggio, della corrotta Italia.
https://groups.google.com/forum/#!topic/it.discussioni.auto/JN1uOe-IksI

Citazione
Jason X    
27/08/12
Nel suo scritto precedente, ceppone ha sostenuto :

> Eh giᅵ. Qui da noi invece chi scioglieva nell' acido i bambini ᅵ a spasso.
> Siamo un faro per le Nazioni della Terra.

No no, lungi da me indicare lo stato italiano come esempio positivo.
Sostengo da sempre che la Repubblica Italiana sia lo stato piᅵ ladro, marcio, inetto e indegno sulla faccia della terra, in tutte le sue componenti, giustizia compresa.


Connazionali che nessuno obbliga a restare in Italia e che potrebbero benissimo fare le valigie e trasferirsi altrove.
Magari in Sud Africa o in Somalia; al limite in Colombia o in Honduras, ovvero paesi notoriamente tranquillissimi, dove regnano la pace, la prosperità e l'amore e non vi è traccia alcuna di violenza e corruzione...
E invece no, seguitano a restare qui e a rompere le palle con i loro discorsi dementi, da bravi italiani esterofili e disfattisti quali sono.

Offline claudio camporesi

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #110 il: Maggio 13, 2017, 22:10:39 pm »
Purtroppo, Frank , hai ragione : uno dei peggiori difetti italici e' la esterofilia acritica.

Io stesso non ne ero indenne , visto il mio remoto innamoramento per gli USA : ma quando mi sono accorto che il sogno americano spesso era un incubo , e, paesaggi a parte ( quelli sì che sono veri) , comunque sempre fasullo.E , come ho già' detto , mi sono sentito tradito.

Ci hanno creato un epopea  , cinematografica , letteraria, artistica .
Un poco come gli antichi Greci avevano fatto con Iliade ed Odissea.

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #111 il: Maggio 14, 2017, 19:15:48 pm »
Citazione da: Frank
E non sto parlando solo dei romeni o degli albanesi odierni; no, mi riferisco anche a quelli di vent'anni fa, ossia un'epoca in cui l'Europa dell'est era nella merda più totale.
Beh, neppure loro usavano i toni sprezzanti tipici dei nostri connazionali, che a me fanno soventemente prudere le mani.

I romeni di cui parlo conobbero questa realtà.

Citazione
    ROMANIA
    Proibito piangere
    di Rossella Simone

    Grazie a Elena Ceausescu, moglie del conducator Nicolae, in Romania soffia un
    ponentino a favore dell'emancipazione della donna. Donne ai vertici delle industrie,
    capo-fabbrica, docenti all'Università, in carriera politica. In effetti Elena Ceausescu,
    69 anni, laureata in chimica nel 1976, quando era già first lady, si fregia di ben 26
    titoli accademici acquisiti a tempo record.
    Nella vita lavorativa la donna rumena è equiparata in tutto all'uomo. L'orario di lavoro
    è di quarantasei ore e gli operai e operaie sono portate sui posti di lavoro in fabbrica
    o nei campi con un camioncino malandato che li va a riprendere anche dopo quattro o
    cinque giorni.
    I giorni di festa e le domeniche sul calendario non sono segnati in rosso.
    Alla sera, quando è possibile, marito e moglie si ritrovano nella penombra - è consentita
    solo una lampadina da 45 watt per casa - e preparano insieme la cena. Cavoli e pomodori.
    Non c'è gas per bollire un uovo e poi nelle città un uovo non lo si trova nemmeno.
    I termosifoni non raggiungono i dieci gradi e l'energia viene erogata casualmente per poche
    ore al giorno. In una notte di meno dieci gradi nell'inverno del 1985, la professoressa di
    statistica Gabriela Cressi e suo marito Grigore Hagiu, popolare poeta, si sono addormentati
    vicino al fuoco. Durante il sonno il gas è mancato e poi ha ripreso a uscire. Non si sono più
    svegliati. Molti sono i divorzi causati dai disagi del vivere quotidiano e poi non si riesce a
    mettere qualcosa sotto i denti nemmeno con due stipendi. I più fortunati hanno i genitori
    oppure i suoceri che verso le tre di notte, escono di casa con la loro inseparabile bisaccia,
    per trovare qualcosa da mangiare.
    La politica economica di Ceausescu ha infatti ridotto il paese alla fame. Tutta la produzione
    economica della Romania, che è una immensa distesa di campi coltivati e di pascoli, sparisce
    per l'esportazione o per le tavole della nomenklatura - più di centoventi sono i parenti della
    famiglia del conducator nei posti di potere - oppure viene venduta a prezzi esorbitanti
    al mercato nero. Le donne più anziane con  i bambini più piccoli rimangono in coda per ore,
    pazienti, lavorando all'uncinetto. Le più giovani con discrezione si avvicinano ai turisti per
    pagare con i loro leva, la moneta rumena, caffè, scatolette di carne, qualcosa da mangiare
    per i loro figli. In silenzio perché parlare con uno straniero è vietato e la securitate, la
    polizia politica di stato, sorveglia su tutto.
    Ma, Se è proibito piangere, come dice il titolo di un libro della rumena Maria Mailat da due
    anni esule in Francia, le donne non perdono la speranza e la voglia di lottare.
    Molte tentano di scappare verso il campo di Debrecen in Ungheria attraverso interminabili
    paludi, altre verso la Iugoslavia a nuoto sul Danubio.
    Molte ce la fanno, altre come Vasilica Bruta e Emilia Popescu vengono catturate dalle guardie
    di frontiera, picchiate e spedite per almeno un anno e mezzo nella prigione di Oradea.
    Nel campo di Padinska Skela, vicino a Belgrado, è arrivato in agosto un rumeno disperato.
    La moglie era stata uccisa di notte mentre a nuoto cercavano di raggiungere la riva iugoslava
    di Kladovo. La Militia spara a tutto quello che si muove. Molte donne invece combattono
    in patria per i loro diritti ma Ceausescu non ama le critiche. La moglie di Dimitru Mircescu che
    insieme al marito chiedeva il rispetto dei diritti dell'uomo, è morta lanciata da una finestra di
    casa sua dalla polizia, nell'ottobre del 1986. Dimitru è internato da due anni in un ospedale psichiatrico e di lui non si sa più nulla.
    Doina Cornea, insegnante di francese all'Università di Cluj, è diventata nel 1982 la figura
    emblematica dell'opposizione al regime. Nell'agosto 1988 ha indirizzato una lettera aperta,
    firmata da altre 28 persone tra cui nove donne, a Ceausescu, per protestare contro la
    "sistematizzazione territoriale" varata all'inizio dell'anno.
    Tale piano prevede la distruzione di più di metà dei 13mila villaggi rumeni e il trasporto
    forzato dei loro abitanti in 558 "centri agroindustriali", casermoni fatiscenti di cemento,
    addossati alle città, con la cucina in comune e il cesso in cortile.
    Tutto questo sradicamento per recuperare il tre per cento di terreno agricolo, per alzare
    l'indice di urbanizzazione e soprattutto per assimilare le minoranze magiare, tedesche, slave
    e zingare "all'uomo nuovo rumeno con una unica nazionalità".
    Da allora Dorina Cornea ha perso il lavoro, è agli arresti domiciliari, il suo telefono è isolato,
    la corrispondenza intercettata, non può ricevere visite. Sotto la sua casa stazionano agenti
    della securitate. Ma, con ostentato orgoglio la rivista ufficiale Femeia - la donna -
    continua a mostrare donne e bambini che appaudono Ceausescu, "artefice della grandiosa
    epoca in cui viviamo".

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #112 il: Maggio 14, 2017, 19:32:44 pm »
Cos'è successo, è sparito un mio precedente post?  :hmm:
E perché appare "claudio camporesi" anziché "Frank", nel suddetto, precedente post?

Citazione
Quote from: claudio camporesi on Yesterday at 22:10:39

    E non sto parlando solo dei romeni o degli albanesi odierni; no, mi riferisco anche a quelli di vent'anni fa, ossia un'epoca in cui l'Europa dell'est era nella merda più totale.
    Beh, neppure loro usavano i toni sprezzanti tipici dei nostri connazionali, che a me fanno soventemente prudere le mani.

Offline Hector Hammond

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #113 il: Maggio 14, 2017, 20:25:13 pm »
Purtroppo, Frank , hai ragione : uno dei peggiori difetti italici e' la esterofilia acritica.

Io stesso non ne ero indenne , visto il mio remoto innamoramento per gli USA : ma quando mi sono accorto che il sogno americano spesso era un incubo , e, paesaggi a parte ( quelli sì che sono veri) , comunque sempre fasullo.E , come ho già' detto , mi sono sentito tradito.

Ci hanno creato un epopea  , cinematografica , letteraria, artistica .
Un poco come gli antichi Greci avevano fatto con Iliade ed Odissea.
L'america è un paese molto oscuro , anche non ultima causa , è impregnato di massoneria che un'effetto sulle menti c'è l'ha , eccome !!!

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #114 il: Maggio 14, 2017, 20:27:00 pm »
L'america è un paese molto oscuro , anche non ultima causa , è impregnato di massoneria che un'effetto sulle menti c'è l'ha , eccome !!!

Gli USA, nel bene e nel male, sono un paese affascinante.
O meglio, almeno per me, lo erano (affascinanti).

Alberto1986

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #115 il: Maggio 14, 2017, 20:28:36 pm »
Cos'è successo, è sparito un mio precedente post?  :hmm:
E perché appare "claudio camporesi" anziché "Frank", nel suddetto, precedente post?

Non ne ho idea. Dove si trova quel tuo post originale?

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #116 il: Maggio 14, 2017, 20:31:54 pm »
Non ne ho idea. Dove si trova quel tuo post originale?

Boh... l'avevo precedentemente postato qui.
In ogni caso, non c'è problema, lo riscriverò alla prossima occasione.

Alberto1986

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #117 il: Maggio 14, 2017, 20:34:24 pm »
Boh... l'avevo precedentemente postato qui.
In ogni caso, non c'è problema, lo riscriverò alla prossima occasione.

Sul registro moderazione non compare nulla. Comunque ho modificato il quote di quel post. Ora risulta una tua citazione.

Offline Hector Hammond

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #118 il: Maggio 14, 2017, 20:35:51 pm »
Gli USA, nel bene e nel male, sono un paese affascinante.
O meglio, almeno per me, lo erano (affascinanti).
Il fascino nasce spesso da qualcosa di sotterraneo , mi capitò la ventura di conoscere un massone italiano che spesso andava in america e che sentiva quel suo paese come una seconda patria .
C'è un certo parallelismo tra la ricerca di nuove frontiere da superare , tipicissimo americano concetto di vita alla ricerca esoterica che si fa nelle logge . Il fondo di similitudine in comune è quello dell'uomo che cerca di superare i suoi limiti .Che poi questo porti a nulla o ad una società spietata poco gli importa  :hmm: ...

Online Frank

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Re:CORRUPTION PERCEPTIONS INDEX
« Risposta #119 il: Maggio 14, 2017, 20:36:44 pm »
Sul registro moderazione non compare nulla. Comunque ho modificato il quote di quel post. Ora risulta una tua citazione.

Ok, grazie.