Certi eccessi fanno il gioco del femminismo. Condanniamo il femminismo e poi ragioniamo come le femministe?
Tanto per cominciare, le donne non sono mai state sottomesse. Semplicemente maschi e femmine sono diversi e complementari, e fino a quando le femministe non esistevano o erano zecche che piangevano in piazza e che non si filava nessuno (almeno fino a metà anni 90, a detta di tutti prima non contavano nulla, poi sono passate dalla piazza al potere...), uomo e donna facevano ciò che ritenevano opportuno seguendo la propria inclinazione. Il resto l'ha fatto il progresso tecnologico. Il 90% dei lavori svolti dalle donne oggi, in passato non esistevano. La tecnologia ha emancipato tutti, ma le femministe ne hanno approfittato. Ancora oggi le differenze di genere, nonostante il femminismo, persistono.
Onestamente a me del ruolo della donna frega zero. Facciano ciò che vogliono, viva la libertà, ma non rompano i coglioni agli uomini. A me secca essere insultato, accusato di ogni male ed essere discriminato solo perché uomo con quelle assurde discriminazioni positive. Io chiedo solo uguaglianza. Pari diritti, pari doveri e rispetto reciproco. Tanto uomo e donna non saranno mai uguali, comunque, ma per principio ci dovrebbe essere pari trattamento. Fine.
Il resto è maschilismo, non antifemminismo. E se andiamo in giro a fare certi discorsi, il femminismo prenderà sempre più forza. Non a caso l'unico modo per denigrarci è farci passare per maschilisti che odiano le donne, così da far passare il femminismo per un movimento di attiviste che lottano contro il fantomatico complotto antifemminile. Lo chiamano feminazi. Il maschilismo è per il femminismo l'equivalente dei protocolli di Sion per i nazisti. Un pretesto per poter sfogare il proprio odio contro la categoria presa di mira. Noi non siamo furbi se ragioniamo così, no?
Ciò che sta facendo cadere in basso il femminismo è la consapevolezza dei più che sia un movimento sessista tale e quale al maschilismo. Non roviniamo tutto.