Autore Topic: consumismo e femmininismo  (Letto 847 volte)

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Offline ilmarmocchio

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consumismo e femmininismo
« il: Marzo 17, 2015, 20:58:22 pm »
http://www.newspedia.it/giornata-internazionale-della-donna-la-truffa-del-capitalismo-e-del-femminismo/


Giornata internazionale della donna: la truffa del capitalismo e del femminismo
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8 marzo 2015: Festa delle donne, oggi più pomposamente nota come Giornata internazionale della donna. Momento ideale e sopraffino per una riflessione su come il capitalismo e il femminismo hanno gabbato le donne, rendendole persino più schiave degli uomini.

Partiamo da un presupposto: la truffa del capitalismo e del femminismo consiste nell’aver illuso le donne che per essere felici avessero la necessità di scimmiottare schemi comportamentali maschili. Senza successo lavorativo, non si può essere soddisfatte.

Essere madri e mogli non basta. La vera gioia sta nella competizione professionale, nel guadagnare denaro e consumarlo in auto, sigarette e oggettistica assortita.

giornata internazionale della donna
Giornata internazionale della donna, il femminismo (paradossalmente) come forma di maschilismo

Questo quadro è sufficiente a intuire che, paradossalmente, il femminismo è una forma estrema di maschilismo: la donna deve vivere come un uomo, deve dimostrare di essere alla sua altezza, è tormentata dall’idea di non essere performante quanto un uomo. Un anelito tanto disperato pare nascere da un latente senso di inferiorità che va a tutti i costi sconfitto.

Ma per quale motivo produrre e consumare (perché il lavoro in un sistema capitalistico questo è, altro che soddisfazioni personali) dovrebbe essere necessariamente meglio del fare la madre e la moglie? Anche quest’ottica (imposta da capitalismo e femminismo) è spietatamente maschilista: si sta affermando che le donne da sempre hanno svolto funzioni meno importanti rispetto a quelle dell’uomo cacciatore, raccoglitore, agricoltore, pastore e operaio.
Giornata internazionale della donna, una società non è solo produzione e consumo, ma soprattutto riproduzione e cultura

Questo non è affatto vero: anzi, riproduzione ed educazione dei figli sono funzioni di inestimabile valore per una società. Tanto è vero che proprio su questi due punti l’Islam sta avanzando rispetto alla civiltà Occidentale: gli islamici ci battono nella demografia e nella trasmissione di cultura, religione e valori alle generazioni successive. E’ vero, noi abbiamo la tecnologia, la finanza, la grande produzione industriale: ma non facciamo più figli e quando li facciamo non gli insegniamo più nulla, visto che la mancanza di ruoli ben distinti fra madre e padre lascia alla prole soltanto dei ritagli di tempo, mentre il grosso dell’educazione è delegato a baby sitter, tv, Internet, smartphone, apps e affini.
Giornata internazionale della donna, il capitalismo ringrazia: con il femminismo ha fatto affari d’oro

Una civiltà che fallisce proprio nelle due funzioni fondamentali di rigenerarsi biologicamente e culturalmente non ha futuro. Il capitalismo si è giovato non poco del femminismo, di fatto raddoppiando la sua forza di lavoro e di consumo, nonché dimezzando (o quasi) gli stipendi (anche chi non è un economista sa bene che una volta bastava il solo salario del padre per mantenere una famiglia, oggi si stenta anche se entrano due stipendi).

Ma al prezzo di aver condannato gli uomini, e soprattutto le donne, a una infelicità invincibile: da esseri umani con caratteristiche analogiche ben descritte, a enti analogici ridotti e definiti dai numeri della produzione e del consumo.