La guerra convenzionale non è obsoleta, semplicemente è diventata "elettoralmente sconveniente".
L'obbiettivo oggi è la guerra "a zero morti" (nostri), e quindi da una parte si incentiva in ogni modo lo sviluppo di mezzi unmanned, dall'altra si assiste ad un ritorno all'utilizzo di nuclei di forze speciali, che operano in "modalità CIA".
Di fatto, agenti segreti in mimetica, perfetti per eliminare nemici scomodi negando poi ogni responsabilità (specialmente se la missione va a finire male).
L'atomica, poi, è solo un colosso dai piedi d'argilla.
Poco più di uno status symbol.
L'esistenza di moderni intercettori rende l'utilizzo di missili balistici pericoloso più per chi li lancia che per colui che dovrebbe essere il bersaglio.
Senza contare i problemi legati ai lanci "di ritorsione".
Il recente Libro Bianco, partorito da Pinotti & Co., pone l'accento (ancora...) sulla necessità di adeguare le FFAA alla realtà dei conflitti asimmetrici, mandando affanculo di fatto la capacità dei mezzi (e degli uomini) di sostenere un conflitto contro avversari "di serie A".
E così, fregate praticamente disarmate (ad esempio le FREMM, un solo pezzo da 76mm contro i due delle vecchie classe Maestrale, e, nella versione Antisom, niente torre da 127mm), ma dotate (udite udite) di gru per calare rapidamente a mare due gommoni RIBB per contrastare i pirati e raccogliere i "migranti.
Reparti pesanti, basati su carri, sostituiti da raggruppamenti di cavalleria montati su mezzi ruotati, adatti a resistere all'esplosione di IED ma facilmente annientabili dal più vecchio degli RPG. Ma, si sa, l'obbiettivo è quello di non spaventare la popolazione, terrorizzata dalla vista dei cingoli ma (sic) indifferente alla vista di una blindo tipo Centauro (almeno, questo è il ragionamento della Banda Pinotti).
E si potrebbe continuare all'infinito.
A questo punto, meglio la linea Boldrini: tutti al mare a cantare Bella Ciao e fanculo alle FFAA...