Autore Topic: Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate  (Letto 34343 volte)

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Offline bluerosso

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #15 il: Ottobre 03, 2017, 16:00:23 pm »
Aboliti i requisiti fisici per entrare nell'esercito. Chissà chi vogliono fare entrare in massa.... :rolleyes: :doh:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/svolta-dellesercito-addio-ai-requisiti-fisici-poter-fare-1448137.html

La giornalista, da buona femminuccia, parla di preoccupazione per "soldati con la pancetta" non in grado di reggere un ipotetico conflitto, ma si tiene ben lontana dallo scrivere che tutto ciò serve a far accedere le sue consimili femminucce. Loro si che non saranno in grado nè di sparare nè di reggere un reale conflitto.  :sick: Altro che soldati con "qualità intellettive migliori"... :doh: :doh: :sick: :sick: :sick:

https://www.publiccompanypeople.com/it/post/la-penna-della-verita

Alberto…eccola!



I suoi fan la definiscono una guerriera, una roccia. E lei lo è.

Hai capito?...c’ha pure i fans. Voglio conoscerli!


Questo uno dei commenti del suo articolo: un classico..un evergreen
Flex
Lun, 02/10/2017 - 17:55
Può fare più danni un buon cervello di un "fisico atletico" tutto dipende dal loro impiego.



Capito?...dipende dal loro impiego.
Ma quelli che postano certi commenti, hanno un minimo di cognizione di cosa significhi esercito, soldato, combattimento, battaglia, strategia….
O pensano che sia come organizzare la pianta organica dell’assessorato ai servizi sociali?
O formare i responsabili dell’antincendio della filiale Ikea di Carugate?
Perchè devo spendere milioni (miliardi) di euro in attività addestrative per costruirmi un fattore di debolezza che potenzialmente mina il mio standard difensivo...con tutto quello che ne consegue?
Qualcuno "deve" rispondere: perché?

Questi personaggi sanno che la riuscita di un operazione militare si gioca a volte su dettagli? Anche minimi e apparentemente insignificanti?

Sanno che all’occorrenza pure un cuoco deve poter imbracciare un fucile e fare fuoco?
Potersi caricare un commilitone sulla schiena e portarlo fuori da una linea di fuoco.
E se non lo sa fare, non immaginano che in battaglia glielo devo poter insegnare nel giro di 24 ore di addestramento?
E alla pignatta metto un ferito?

In una parola: sanno che la guerra è una cosa seria?

E infine: sanno che i soldati servono per fare la guerra?


Online Frank

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #16 il: Ottobre 03, 2017, 19:26:38 pm »
bluerosso, da questi dementi c'è ben poco da aspettarsi, tantomeno consapevolezza e discorsi sensati.
Detto francamente, a me fanno prudere le mani ogni volta che li sento parlare o leggo le loro scemenze sul web.

Alberto1986

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #17 il: Ottobre 04, 2017, 00:26:44 am »
....

Questi personaggi sanno che la riuscita di un operazione militare si gioca a volte su dettagli? Anche minimi e apparentemente insignificanti?

Sanno che all’occorrenza pure un cuoco deve poter imbracciare un fucile e fare fuoco?
Potersi caricare un commilitone sulla schiena e portarlo fuori da una linea di fuoco.
E se non lo sa fare, non immaginano che in battaglia glielo devo poter insegnare nel giro di 24 ore di addestramento?
E alla pignatta metto un ferito?

In una parola: sanno che la guerra è una cosa seria?

E infine: sanno che i soldati servono per fare la guerra?


Questa gentaglia non sa un cazzo e non è un cazzo. Abbiamo al governo una befana femminista di nome Fedeli che ha falsamente dichiarato di avere la laurea e poi si è scoperto non avere neanche il diploma di maturità e nonostante ciò è ancora lì a mostrare la sua brutta faccia alla telecamere ed a fare la predica. Abbiamo come presidentessa della camera, un fenomeno da baraccone da ricovero coatto di nome Boldrini che in quasi 5 anni di sua vergognosa presenza, ha detto e fatto talmente tante di quelle mega puttanate, che si potrebbero scrivere fiumi di saggi di psichiatria. Abbiamo come ministressa della difesa, un'idiota in gonnella che prima di essere piazzata lì probabilmente passava le giornate a leggere novella2000 e spettegolare con le amiche al bar. Abbiamo da quasi 7 anni gentaglia al governo non eletta da nessuno che è stata capace solo di fare danni e rubare soldi pubblici. Sarebbe illogico pensare che tutto ciò non significherà uno sfascio sempre più totale di questo di questo paese.

Online Frank

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #18 il: Ottobre 04, 2017, 00:50:34 am »
Citazione
«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di
stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel
mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone
circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di
uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi
di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova
di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne
mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche
visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei
canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a
differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”,non hanno tenuto
sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di
loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decina
di candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle
suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili
mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di
partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata. (E’ da considerare che chi
aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della
corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per
l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore
delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei
candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm. Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore,
capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo
tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e
piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono
“tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili
ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo
sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal
sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di
un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per
ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate
nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i
sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio
da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per
superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema
sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne.
(10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).
Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai
primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai
candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi
esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della
vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate
stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del
tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne
chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto
femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più
dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»


Parole scritte poche ore fa dall'agente di polizia autore del sopracitato pezzo, che in passato fece pure parte dei Col Moschin (è anche un esperto di aikido e kung fu).
https://it.wikipedia.org/wiki/9%C2%BA_Reggimento_d%27assalto_paracadutisti_%22Col_Moschin%22

Citazione
Sembra ombra di dubbio per favorire loro. Certamente.
Fa ridere indubbiamente anche il discorso che il ministro della difesa debba essere una donna che del mondo militare non ne sa assolutamente nulla. Sono proprio ridicoli.

Senza considerare che già negli ultimi tempi il livello atletico degli aspiranti soldati era notevolmente calato, anche in ambito delle forze speciali. Figuriamoci ora. Solo una donna potrebbe autorizzate una disposizione così deleteria.

Offline Vicus

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #19 il: Ottobre 04, 2017, 02:24:12 am »
Questi illuminanti interventi si completano con la vicenda di Danilo Pagliaro, scartato dai Carabinieri per "vene varicose" e poi divenuto ufficiale della Legione Straniera:

In queste pagine l’autore trova anche spazio per criticare una società che sta man mano perdendo i propri valori rinunciando alla propria identità, a favore di una mollezza diffusa; una società che si regge sulla corruzione e sulle parole vacue perché «viviamo nell’epoca dell’estrema coglionaggine».
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #20 il: Ottobre 04, 2017, 07:36:16 am »
bluerosso, da questi dementi c'è ben poco da aspettarsi, tantomeno consapevolezza e discorsi sensati.
Detto francamente, a me fanno prudere le mani ogni volta che li sento parlare o leggo le loro scemenze sul web.

la discriminazione antimaschile è ovvia, noi uomini dovremmo protestare.
Invece, si leggono commenti come quello  e molti, pur di apparire " figaioli " ( e poi non ne prendono mai ), scrivono quello che non solo a te fa prudere le mani.
Siamo sempre lì : la q.m. è un problema dei maschi :doh:

Alberto1986

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #21 il: Ottobre 04, 2017, 17:51:37 pm »
Pensare che in passato ci sono stati tanti uomini motivati che non sono riusciti a fare carriere nelle FFAA/FFOO perchè esclusi a causa di un paio di centimetri d'altezza. Io ho uno zio che da ragazzo sognava di fare il poliziotto. Era una vera passione che aveva. Scartato per 2 centimetri d'altezza (e perchè non aveva apposita raccomandazione). Ora che devono far accedere le femminucce, che sono completamente inadatte fisicamente, psichicamente e attitudinalmente a svolgere certi compiti, hanno pensato bene di togliere ogni requisito minimo. Follia pura.  :sick:

Offline Sardus_Pater

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #22 il: Ottobre 04, 2017, 18:51:32 pm »
Spero ci invadano. Non so chi, ma che ci invadano. Qualcuno imparerà qualcosa. Poi vedrete le donne fare bocchini anche solo per diventare segretarie.

Speranza vana? Mah!
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Frank

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #23 il: Novembre 05, 2017, 20:50:43 pm »
«Promemoria del concorso 1600 Allievi Agenti 2010/11 della polizia di
stato. Il promemoria riguarda le prove psicoattitudinali svoltesi nel
mese di Luglio 2011. Ogni giornata prevedeva un gruppo di 60 persone
circa, questo resoconto quindi tiene conto dall’esperienza personale di
uno solo di questi gruppi, pur rimanendo identiche le modalità e tempi
di svolgimento.

1. Prove di efficienza fisica differenziate tra uomini e donne: La prova
di corsa è risultata alquanto dubbia, in quanto gran parte delle donne
mostravano una manifesta impreparazione atletica, constatabile anche
visivamente a causa della forma fisica sicuramente non rientrante nei
canoni del peso forma.

Molte di loro, pur dovendo affrontare la prova dei 1000m piani in 4’45” a
differenza dei colleghi uomini che avevano in limite in 4’15”,non hanno tenuto
sicuramente un passo idoneo per il superamento della prova. Nessuna di
loro è risultata non idonea alla prova, considerando che solo una decina
di candidate hanno dimostrato una preparazione idonea. Molte delle
suddette, si sono anche permesse di insultare i candidati maschili
mentre osservavano le prove, in quanto alle donne era stato concesso di
partire per prime, in previsione del fatto che la prova si sarebbe poi
prolungata nelle ore più calde della giornata. (E’ da considerare che chi
aveva già sostenuto la prova poteva osservare le altre batterie della
corsa stando seduto sotto un gazebo all’ombra attrezzato per
l’occasione). Si potrebbe anche ragionare sul fatto che la migliore
delle candidate femminili non sarebbe rientrata nel tempo minimo dei
candidati maschili, in quanto classificatasi prima con 4’18”.
Il salto in alto ha visto scartati 3 uomini e 0 donne. Altezza prevista per le donne 90cm. Altezza prevista per gli uomini 110cm. Per chi è un minimo esperto del settore,
capirà come 20 cm possano fare la differenza in uno sport di questo
tipo.

Per quanto riguarda le prove di forza invece, sollevamento alla sbarra e
piegamenti, risultano un mistero in quanto le prove femminili si sono
“tenute esclusivamente a porte chiuse”, a differenza di quelle maschili
ovviamente di pubblico dominio.

A prescindere dal fatto che ritengo che sostenere una prova sotto lo
sguardo di un pubblico che ti osserva sia completamente diverso dal
sostenerlo in separata sede al riparo da sguardi “indaganti” magari di
un sesso opposto al nostro. Mi sembra obbligatorio riportare per
ammissione di alcune candidate stesse, che le donne sono state agevolate
nell’espletamento delle prove di forza.

1. Gli esaminatori aiutavano le donne sostenendole sui fianchi durante i
sollevamenti alla sbarra, ed era loro concesso lo stacco con slancio
da terra per effettuare la prima trazione. (Donne 2 trazioni per
superamento. Uomini 5 trazioni per superamento)
2. Gli esaminatori contavano con estrema
sufficienza il numero massimo di piegamenti alle donne.
(10 flessioni per le donne. 15 flessioni per gli uomini).
Prove di accertamento fisico:
Anche qui la disparità di trattamento è emersa violentemente fin dai
primi momenti, in quanto alle candidate ci si riferiva con “donne” ai
candidati con l’appellativo di “maschietti”. Le dottoresse che poi
esaminavano gli aspiranti per la valutazione medica generale della
vista, peso altezza, patologie generali, erano definite dalle candidate
stesse “acide”. Si dimostravano infatti scortesi ed arroganti, prive del
tutto di tatto e professionalità. Va considerato inoltre che alle donne
chiaramente è stata concessa una commissione medica del tutto
femminile, mentre agli uomini una commissione mista composta per lo più
dalla commissione femminile con l’aggiunta di un collega maschile.»

Parole dell'uomo che scrisse quanto è riportato sopra e risalenti proprio ad oggi, 5 novembre 2017.

Citazione
Vorrei attirare la vostra attenzione con questa foto, scattata da me qualche giorno fa, ad un paragrafo dell’ultimo bando di concorso per sovrintendenti della polizia di stato. Leggete a riguardo il comma 2 dell’art.5.
Vorrei sapere il perché......”almeno un terzo dei componenti della commissione esaminatrice....è riservata alle donne”....
Non si capisce! Questa clausola secondo me è estremamente sessista. In primo luogo vorrei sapere perché salvo motivate impossibilità devono per forza esserci donne nella commissione, ritengo che sarebbe anche più gratificante per loro essere scelte per merito e non per forza maggiore.

In secondo luogo, in base a questo comma, la commissione potrà essere composta esclusivamente da donne, mentre al contrario, non potrà essere composta esclusivamente da uomini. Se avessero voluto veramente applicare una parità dei sessi, sarebbe stato più indicato il 50 e 50 immagino, anche se è una cosa priva di senso.
Preciso inoltre, che abbiamo discusso di questa questione con un collega mentre prendeva il caffè in un bar, durante il turno 07/13. Erano presenti il titolare e una “barista” al banco. Il titolare ha dato ragione a me, nonostante la suddetta barista fosse la classica “fighetta” che tende ad insuccubire, il collega ovviamente per aggraziarsi i favori (che mai arriveranno) della ragazza, era contrario. La cosa sbalorditiva, ma non avevo dubbi, è che lei non ha proferito parola! Come mai? Non sapeva come argomentare? Le mancavano le parole? Era intimidita? Non sapeva come controbattere?
Mi ricollego quindi alle parole di ******, le suddette, non dovrebbero essere più sveglie, più furbe, più precoci e mature, etc......

@@

ps: questi sono argomenti che tratto spesso in privato con altri uomini - sia di persona che via e-mail -, tra i quali uno che in passato mi fece un po' da "maestro", per così dire.

Offline Vicus

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #24 il: Novembre 05, 2017, 21:55:41 pm »
Già, come si comporta la gente di persona?
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline bluerosso

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #25 il: Novembre 05, 2017, 22:40:44 pm »
Le donne non parlano, perché scaltramente sanno quando è più utile tacere che discutere.
Hanno imparato bene la morale della favola di Esopo.
Quando ormai il formaggio è nella loro bocca non è più utile parlare.
Anzi, c’è il rischio che gli cada.

Ormai son tutte dotate di carniere.
Lo aprono e lasciano che la selvaggina ci finisca dentro.
Facile.

Online Frank

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #26 il: Novembre 06, 2017, 01:23:44 am »
Se in certi ambiti maschi e femmine fossero separati, non potrebbe mai accadere qualcosa del genere.*
Perché volenti o nolenti, le donne son soventemente la dannazione e la rovina degli uomini.

http://infodifesa.it/sergente-bacio-una-soldatessa-il-processo-per-molestie-e-in-corso-da-dieci-anni/
Citazione
Sergente baciò una soldatessa: il processo per molestie è in corso da dieci anni.
5 novembre 2017

Comunque, a prescindere dall'episodio in questione, ormai è diventato realmente pericoloso anche solo provarci con una donna.

@@

* Fermo restando il fatto che l'ambiente militare non è roba da femmine.

Offline bluerosso

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Re:Discriminazione antimaschile nelle Forze Armate
« Risposta #27 il: Novembre 06, 2017, 23:10:38 pm »
Incuriosito dalla fonte dell’articolo postato da Frank faccio una piccola ricerca, ed ecco apparire un fenomenale esempio di manipolazione mediatica.

http://infodifesa.it/soldatessa-dellesercito-cosi-abbiamo/

SOLDATESSA DELL’ESERCITO: «COSÌ ABBIAMO BLOCCATO L’IVORIANO»
Redazione web / 1 settembre 2015

«Aveva quel borsone e l’abbiamo fermato. Saranno state le 7 di mattina. Abbiamo quindi chiamato la polizia che ha aperto la sacca: dentro c’erano telefonini, un pc portatile una telecamera. Tutto è cominciato così».
Il caporale Moena Mazzara, 27 anni, di Napoli, è uno dei due militari dell’Esercito che per primi hanno bloccato l’ivoriano di 18 anni Mamadou Kamara, accusato dell’omicidio dei coniugi Vittorio Solano e Mercedes Ibaniz durante una rapina nella loro villa di Palagonia.
«Ero all’inizio del mio turno –racconta la soldatessa – insieme al capo del servizio», il caporal maggiore capo scelto Pietro Mazzotta, 40 anni, della provincia di Siracusa. «Insieme alla polizia – spiega – vigiliamo all’ingresso del Centro e, in genere, fermiamo e controlliamo tutti quelli che entrano con dei borsoni. Abbiamo così fermato l’ivoriano e chiamato un ispettore di polizia che ha aperto la sacca: all’interno c’erano telefonini, un computer e altro materiale sospetto. Da lì sono partite le indagini» che si sono concluse con il fermo dell’extracomunitario.
Nel borsone, infatti, sono stati trovati anche pantaloni sporchi di sangue, mentre il telefonino è risultato essere del proprietario della villa. Una pattuglia di carabinieri si è recata sul posto pensando di dover raccogliere una denuncia per furto, invece ha scoperto i due cadaveri.
Mamadou Kamara è uno dei circa 3.000 ospiti del Cara di Mineo. Gli stranieri sono di norma liberi di entrare ed uscire dal centro, che è però sottoposto a vigilanza continua da parte dei militari dell’operazione “Strade sicure” e delle forze di polizia. «Nostro compito – spiega il capitano Filippo Rancatore, del 62/o reggimento fanteria di stanza a Catania, comandante del dispositivo di controllo – è quello di vigilare all’esterno del Cara, con delle pattuglie lungo la recinzione, e ai due varchi di ingresso.
Qui, in collaborazione con la Polizia, sottoponiamo a controlli gli ospiti che entrano ed escono.
Proprio come è successo ieri».



Provo a sintetizzare: in pratica, siccome le soldatesse nell’esercito sono utili come una bicicletta ad un pesce, non appena è possibile bisogna fare in modo che appaiano, mediaticamente, di una qualche utilità.

Nell’arresto d’un malvivente, da parte di una pattuglia di due militari, di cui la soldatessa è di grado inferiore (caporale lei, caporale scelto lui) e di minore età (27 anni lei, 40 anni lui) nel titolo dell’articolo deve necessariamente comparire lei.
E fin qui…: la cavalleria è ancora d’uso.
Ma chissà: magari non è cavalleria.
Magari avrà avuto un qualche ruolo preminente nella vicenda.
Magari lo avrà bloccato con una fenomenale e fulminea azione d’immobilizzazione a terra!
Lo avrà atterrato con una repentina mossa di Krav Maga…
No:…Abbiamo così fermato l’ivoriano e chiamato un ispettore di polizia che ha aperto la sacca”
Caspita! Inteso?
L’eroica azione è quindi stata la semplice richiesta d’aprire un borsone pieno di cellulari e panni sporchi.
Avrà però avuto il merito, la caporala d’aver intuito per prima e con un sesto senso tutto femminile…che si trattava di un omicida?
Nemmeno…” in genere, fermiamo e controlliamo tutti quelli che entrano con dei borsoni”
Quindi…?
E’ chiaro: si costruisce un articolo insignificante e pretestuoso a dimostrare che anche le donne combinano qualcosa durante un pattugliamento.
Ora mi sento molto più sicuro.

Sarebbe interessante sapere chi finanzia siti come questo  :hmm:

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« Risposta #28 il: Novembre 06, 2017, 23:20:13 pm »
Alè!...sempre più eroica!


http://lasottilelinearossa.over-blog.it/2015/08/catania-e-stata-una-soldatessa-a-bloccare-l-ivoriano-omicida.html


Catania: è stata una soldatessa a bloccare l'ivoriano omicida

Come tanti altri militari, era anche lei in servizio assieme anche alle forze di polizia impegnati nella vigilanza del centro di accoglienza di Cara di Mineo. Moena Mazzara 27 anni, di Napoli,caporale dell'Esercito, impegnata nell'"Operazione Strade Sicure" ha controllato  il borsone di uno dei tanti profughi del centro di accoglienza. All'interno del borsone sono stati ritrovati anche dei pantaloni insanguinati e un telefonino di uno dei due coniugi assassinati nella loro villa a Pelagonia, in provincia di Catania. Era il borsone dell'assassino.

(ma non era stato chiamato un ispettore di polizia!?)

In un'intervista a Roberto Frulli del "Secolo d'Italia"la soldatessa, ha raccontato quanto accaduto:"Ero all'inizio del mio turno insieme al capo del servizio, insieme alla polizia vigiliamo all'ingresso del centro e in genere fermiamo e controlliamo tutti quelli che entrano con dei borsoni. Abbiamo così fermato l'ivoriano e chiamato un ispettore di polizia che ha aperto la sacca (ah...ecco...mi pareva fosse andata così!   :doh:  ) All'interno c'erano dei telefonini, un computer, e altro materiale sospetto, da lì sono partite le indagini concluse con l'arresto dell'ivoriano". E' stato Mamadou Kamae, 18 anni, uno dei 3.000 profughi del centro di accoglienza di Cara di Mineo, ad uccidere i due coniugi. Intanto divampano le polemiche sull'accoglienza ai migranti che ogni giorno a ondate a migliaia, continuano ad approdare sulle nostre coste. Molti vengono ospitati nei centri di accoglienza dopo essere stati identifìcati, altri invece sfuggono ai controlli. Non si può aiutarli tutti, sono troppi. Se nessuno interviene a bloccare questa immigrazione continua verso l'Italia la situazione relativa alla sicurezza dei cittadini, nonostante l'intervento forze dell'ordine e dell'Esercito potrebbe sfuggire di mano. Ma siamo in Italia, dove a differenza di altri paesi, il fenomeno dei profughi e dell'immigrazione alimenta un business:quello degli appalti per i centri di accoglienza ad esempio. E nessuno sembra davvero intenzionato a stroncarlo questo giro di soldi.

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« Risposta #29 il: Novembre 07, 2017, 00:32:41 am »
Ancora più eroica!


E questo sarebbe il giornale della destra (militarista) italiana... :ohmy:

http://www.secoloditalia.it/2015/08/il-racconto-della-soldatessa-cosi-ho-preso-lassassino-ivoriano-dei-coniugi/

Il racconto della soldatessa: così ho preso l’assassino ivoriano dei coniugi

di ROBERTO FRULLI lunedì 31 agosto 2015 - 18:05


«Aveva quel borsone e l’abbiamo fermato. Saranno state le 7 di mattina. Abbiamo quindi chiamato la polizia che ha aperto la sacca: dentro c’erano telefonini, un pc portatile una telecamera. Tutto è cominciato così». Il caporale Moena Mazzara, 27 anni, di Napoli, è uno dei due militari dell’Esercito che per primi hanno bloccato l’ivoriano di 18 anni Mamadou Kamara, accusato dell’omicidio dei coniugi Vittorio Solano e Mercedes Ibaniz durante una rapina nella loro villa di Palagonia.
«Ero all’inizio del mio turno – racconta la soldatessa – insieme al capo del servizio», il caporal maggiore capo scelto Pietro Mazzotta, 40 anni, della provincia di Siracusa.
«Insieme alla polizia – spiega – vigiliamo all’ingresso del Centro e, in genere, fermiamo e controlliamo tutti quelli che entrano con dei borsoni. Abbiamo così fermato l’ivoriano e chiamato un ispettore di polizia che ha aperto la sacca: all’interno c’erano telefonini, un computer e altro materiale sospetto. Da lì sono partite le indagini» che si sono concluse con il fermo dell’extracomunitario.
Nel borsone, infatti, sono stati trovati anche pantaloni sporchi di sangue, mentre il telefonino è risultato essere del proprietario della villa.
Una pattuglia di carabinieri si è recata sul posto pensando di dover raccogliere una denuncia per furto, invece ha scoperto i due cadaveri. Mamadou Kamara è uno dei circa 3.000 ospiti del Cara di Mineo. Gli stranieri sono di norma liberi di entrare ed uscire dal centro, che è però sottoposto a vigilanza continua da parte dei militari dell’Operazione “Strade sicure” e delle forze di polizia.
«Il nostro compito – spiega il capitano Filippo Rancatore, del 62mo reggimento fanteria di stanza a Catania, comandante del dispositivo di controllo – è quello di vigilare all’esterno del Cara, con delle pattuglie lungo la recinzione, e ai due varchi di ingresso.
Qui, in collaborazione con la Polizia, sottoponiamo a controlli gli ospiti che entrano ed escono. Proprio come è successo ieri».