Autore Topic: Altre femministe... "Pasionaria"  (Letto 1542 volte)

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Offline Angelo

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Altre femministe... "Pasionaria"
« il: Luglio 20, 2015, 12:57:25 pm »
Il web è pieno di lamenti femministi. Ogni tanto qualche femminista "ci mette pure la faccia" mentre dice vagonate di vaginate misandriche e femministe.
Qui c'è "Pasionaria". Prendo qualche articolo e vi mostro qualche "bella" faccia femminista. Fanno pure delle brevi descrizioni che renderebbe tale pezzo da inserire nella sezione umoristica del forum. I volti di queste femministe servono ai lettori in modo che se qualcuna di queste avesse desiderio di fare sesso con voi o, peggio ancora avesse "intenzioni serie" , VOI SAPETE CHE STANNO BENE DA SOLE. Poi, se tra i lettori ci sono i maschipentiti femministi mi ringrazieranno due volte. Troveranno le femministe adatte a soddisfare il loro desiderio di fare i femminucci da calpestio.
Ecco il sito delle femministe "pasionarie"...


http://pasionaria.it/

Questo è il profilo facebook ---> https://www.facebook.com/pasionaria.it

Passiamo alla fondatrice di questo sito femminista, tale Benedetta Pintus.

Lei stessa nella sua descrizione scrive  che :" BENEDETTA PINTUS

Sarda, giornalista, fondatrice e amministratrice di Pasionaria.it. Femminista da quando, a sette anni, il parroco le disse che le bambine non potevano fare il chierichetto."   ---> http://pasionaria.it/author/benedetta/

Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Angelo

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Re:Altre femministe... "Pasionaria"
« Risposta #1 il: Luglio 20, 2015, 13:07:24 pm »
Passiamo a qualche articolo di queste femministe da tastiera... La foto in basso è dell'intervistata, un soggetto femministoide che "incute timori". Maschi da cortile che leggete, vi ho trovato una donna idonea alla vostra zerbineria. Contattatela, vi tratterà da VERI ZERBINI", come piace a voi maschiettini femminucci e femministi.



http://pasionaria.it/angelica-la-t-shirt-bianca-e-i-muscoli/

Angelica ha quarant’anni e tanta forza, sia fisica che spirituale.

La sua voglia di cambiamento e di rafforzare la fiducia in se stessa le hanno fatto incontrare un grande amore: il crossfit.

La t-shirt bianca, uno dei suoi capi preferiti, è di sicuro simbolica. Semplice, basica ma raffinata ci racconta che lei è coraggiosa verso il futuro e che la sua storia è ancora tutta da scrivere.

Il tuo look mette in evidenza la tua bella muscolatura, come ti senti a riguardo?

Io mi sento molto bene così, i miei muscoli non mi fanno sentire meno donna anche se talvolta qualcuno è intimorito e mi dice “adesso basta con l’allenamento” oppure “sembri lesbica”, come se fosse un insulto! Io non sono lesbica ma lo dico sempre: che nessuno si stupisca se mi fidanzo con una donna, gli uomini mi hanno portato troppi guai ed è anche per questo che ho deciso di dedicarmi al mio benessere grazie allo sport. Avevo bisogno di qualcosa che mi risvegliasse e ora è diventata una vera e propria passione, mi metto in discussione e cresco di giorno in giorno.

Il crossfit ha influenzato il tuo stile nel vestire?

Direi di sì perché mi ha rivestito di una forma nuova, anche esteticamente. In più mi rende felice, è goliardico ed è una disciplina corale, mi dà molta soddisfazione. Mi ha aiutato a stare meglio e a dire agli altri che sto meglio, ha fatto emergere la parte migliore di me.

Il tuo stile è però un mix di tendenze.

E’ vero, il mio corpo si è trasformato ma non ho mai rinunciato al mio look raffinato. Unisco i vestiti in modo originale e mi diverto. Adoro il vintage, soprattutto nelle borse, i pellicciotti e le scelte non casuali. Mi sento a mio agio con la t-shirt bianca perché rivela quello che sono, essenziale e decisa. A me piace ciò che è classico ma che rivela tanta verve.”

Situazioni pertinenti:

Ovunque, se sei tatuata e muscolosa è ancora meglio!

Situazioni impertinenti:

Nessuna perché non me ne frega niente… delle situazioni impertinenti.


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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Altre femministe... "Pasionaria"
« Risposta #2 il: Luglio 20, 2015, 13:20:41 pm »
Passiamo ad un'altra "cima incompresa" , una tale Chiara... Eccovi la descrizione:

CHIARA

Ventiduenne, artista. Ama il decadente, i film western e scrivere, sopratutto di donne che hanno fatto la differenza. Odia la galanteria e la peggior frase è: "Tu sei una ragazza, per te è diverso!".



ONESTAMENTE, quale soggetto non azzerbinato farebbe una galanteria ad un soggetto simile? Tralasciando il discorso estetico, ma quale uomo che voglia definirsi tale (i maschipentiti l'ameranno subito, soddisfa subito quel desiderio malcelato di castrazione dell'ammenicolo morto che hanno tra le cosce) potrebbe essere galante con una 22 enne che esalta quella lurida criminale femminista di Germaine Greer?
La Greer FESTEGGIO' per la morte del suo connazionale australiano, IO NON LO DIMENTICO. La Greer esaltò la pedofilia nel libro "L'Eunuco femmina".

Comunque, per la gioia degli zerbini pallemosce (scusate, voi non le avete mosce, voi non le avete mai avute) che leggono, ecco l'articolo.

http://pasionaria.it/germaine-greer-e-le-donne-castrate/

Chi è: Germaine Greer è una scrittrice, giornalista e accademica australiana nata a Melbourne il 29 gennaio 1939.

Cosa ha fatto: è docente di letteratura inglese all’Università di Warwick in Inghilterra. Ha scritto molti libri sulla condizione femminile trattando temi tabù come la fertilità e la menopausa. Il più famoso, “L’eunuco femmina”, ha suscitato scalpore in tutto il mondo. Un altro suo libro è “The Beautiful Boy” per cui è stata accusata, tra le altre cose, di pedofilia, per la presenza di foto di giovani ragazzi semi-nudi.

Perché è “pasionaria”: il suo libro “L’eunuco femmina” ha questo nome perchè secondo l’autrice le donne sono state “castrate” da sempre come individui, quindi è necessaria ora la liberazione sessuale e individuale. La Greer vuole precisare che è importante “la liberazione” delle donne e non “l’uguaglianza” con gli uomini: le donne in questo processo devono “abbracciare” le differenze di genere, perchè volendo solo l’uguaglianza si finirebbe con l’adeguarsi e assimilarsi all’uomo e quindi vivere come “uomini non liberi”. Inoltre l’autrice sottolinea, non solo nella sua opera, l’importanza della riappropriazione del corpo femminile dalle donne: schiave di una società in cui siamo “imprigionate” nel nostro corpo e giudicate con un occhio e una voce che fino ad ora sono state solo maschili. La schiavitù della donna inoltre costringe anche l’uomo in un ruolo opprimente di machismo.
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Gilbert Keith Chesterton

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Re:Altre femministe... "Pasionaria"
« Risposta #3 il: Luglio 20, 2015, 13:26:44 pm »
Passiamo ad un'altra cima, tale Laura... Non ridete perchè tale soggetto su twitter apprezza gente di merda come la lurida Ulrike Lunacek , quella grandissima t**** femminista che voleva imporre porcate nelle scuole e non solo.

http://pasionaria.it/author/laura/

LAURA

Laura, romana, alla ricerca di un paese da chiamare casa. Da Londra si occupa di comunicazione e politiche di genere. Combatte gli stereotipi da quando la maestra le disse che le “brave bambine” non giocano a pallone.

http://pasionaria.it/staff/ (qui viene indicata come la "guerriera"... :lol: :lol: :lol: )



http://pasionaria.it/uguaglianza-di-genere-ancora-solo-un-ideale/

La strada da percorre per raggiungere l’uguaglianza tra donne e uomini nell’Unione Europea è ancora molto lunga: è quanto emerge dal nuovo studio “Dalle parole alle azioni” dell’European Women’s Lobby (EWL), il network europeo che raccoglie associazioni per le donne. Il report presenta un quadro molto funesto della situazione dei paesi dell’ UE riguardo all’implementazione della piattaforma di Pechino del 1995, usando dati raccolti da più di 2000 organizzazioni membri del network.

Questo rapporto vuole anche sfatare il mito sempre più diffuso che in Europa la uguaglianza di genere sia già stata raggiunta. Dallo studio emerge, infatti, che i diritti delle donne sono ancora calpestati in quasi tutti i paesi dell’unione. Nonostante siano trascorsi quasi vent’anni dall’approvazione della Piattaforma di Pechino, numerose donne si confrontano ancora con diseguaglianze, discriminazioni e violenza.

La Piattaforma di Pechino, adottata due anni dopo la conferenza mondiale sui diritti umani di Vienna, mirava ad evidenziare le inuguaglianze strutturali e le violazioni dei diritti umani subite dalle donne in tutto il mondo, e preparare il terreno per azioni concrete per raggiungere l’uguaglianza tra le donne e gli uomini sia nelle leggi che nella realtà.

L’uguaglianza è ancora un traguardo lontano, anche se donne e ragazze in Europa sono presenti in quasi tutte le sfere della società, dall’educazione al lavoro, e sempre di più riescono a far sentire la loro voce nei dibattiti politici. Una nuova generazione di femministe si sta mobilitando in tutta Europa, grazie anche alle nuove tecnologie. Nonostante questi segnali positivi i diritti delle donne stanno subendo un attacco durissimo.

Da una parte vediamo gruppi ultra conservatori e religiosi che attaccano sistematicamente i diritti sessuali e riproduttivi delle donne, l’educazione sessuale, e l’accesso delle donne al lavoro e alla sfera politica. Dall’altro lato i tagli dettati dalle misure di austerità stanno colpendo maggiormente le donne. L’Unione Europea ‘sulla carta’ considera il gender mainstreaming, come un processo fondamentale per tutte le politiche, in realtà, come questo studio evidenzia, è spesso una procedura trascurata e messa in secondo piano. Gli stereotipi di genere persistono in tutte le aree della vita sociale ed è necessario un intervento comune che cominci nelle scuole.

Secondo il rapporto lo strumento più efficace per contrastare questo passo indietro verso il pieno rispetto dei diritti delle donne è l’adozione di un piano d’azione Europeo che poi venga approvato in “National action plan” (NAP) in ciascun paese dell’Unione. Un insieme di leggi, misure e iniziative che identificano le principali situazioni di rischio e i reati, mettendo in campo un sistema di monitoraggio, prevedendo controlli e un intervento tempestivo nelle situazioni critiche. E’ da considerare che ad oggi ancora non esiste una chiara e univoca definizione nell’Unione Europea di cosa costituisca “violenza nei confronti delle donne”.

L’Unione Europea si trova davanti ad un momento cruciale, e deve scegliere se comportarsi da baluardo per i diritti delle donne nella comunità internazionale o rimanere nelle retrovie. Possiamo leggere come favorevole la scelta della nuova Commissione Europea di Junker di affidare per la prima volta esplicitamente il focus sull’uguaglianza di genere alla commissaria Vera Jurova con incarico alla Giustizia, i Consumatori e l’uguaglianza di genere. Ancora però non sappiamo se finalmente sarà approvato un piano di azione comune e se la nuova Commissaria prederà una posizione dura per promuovere azioni comuni per raggiungere l’uguaglianza di genere o se sarà debole e disinteressata come la predecessora Viviane Reding.

La celebrazione dei 20 anni della Piattaforma di Pechino nel 2015 arriva in un momento strategico per le politiche dell’Unione Europea riguardo l’uguaglianza di genere, perché il prossimo anno l’Unione dovrà approvare la nuova strategia per l’uguaglianza tra uomini e donne per i successivi 5 anni. A livello internazionale il 2015 marca anche l’anno in cui saranno approvati i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS, in inglese SDGs Sustainable Development Goals) che includono l’uguaglianza come un pilastro a se stante, e sostituiscono gli obiettivi di sviluppo del millennio (MDGs).

E come ha detto la presidente del EWL Viviane Teitelbaum, abbiamo bisgono di azioni immediate e le donne non possono aspettare altri 20 anni per godere a pieno dei loro diritti umani.
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Re:Altre femministe... "Pasionaria"
« Risposta #4 il: Luglio 20, 2015, 13:31:22 pm »
Qui un'altra femminista, tale PHI, definita "la scienziata" illumina l'umanità con articoli "pregni" di considerazioni "sconvolgenti".



http://pasionaria.it/bambine-libere-di-essere-se-stesse-ecco-perche-brad-e-angelina-sono-dei-bravi-genitori/

Shiloh, figlia di Angelina Jolie e Brad Pitt, cattura da tempo l’attenzione dei media e ha fatto di nuovo scalpore alla prima del film Unbroken. La bambina di otto anni si è presentata insieme al papà con i capelli corti e abiti “maschili”. I genitori hanno raccontato che la piccola si sente un maschio ed è molto decisa nel voler essere chiamata “John”.

Vedere una bambina libera di esplorare la propria identità di genere è d’ispirazione, soprattutto quando si tratta di una famiglia così famosa: Jolie e Pitt rispettano le scelte della figlia, la chiamano col nome che ha scelto e non sono turbati dalla sua individualità. Molto spesso i genitori sono spaventati dalle “stranezze” dei figli, e in casi come questo hanno paura che se li lasciano liberi di vestire in modo diverso dalla “norma” o di usare giocattoli “tipici” del genere opposto si corre il rischio che crescendo diventino omosessuali.

Si tratta ovviamente di un’idea distorta della realtà: nonostante gli stereotipi, il contatto con oggetti rosa non fa diventare i maschi gay e le cravatte non fanno diventare le femmine lesbiche. In ogni caso, avere figli omosessuali o transgender non è da considerare un disonore per la famiglia, né tantomeno una dimostrazione della propria inettitudine come genitori.

Perché umiliare e punire dei bambini per essere usciti da canoni di genere che non conoscono e che per loro non hanno importanza?

Se crescendo scopriranno di essere realmente transgender e/o non eterosessuali sarà difficile per loro far parte di una minoranza, anche senza la sofferenza aggiuntiva di non essere accettati dai propri familiari (come purtroppo succede ancora spesso).

Auguriamo quindi buona fortuna a John Jolie-Pitt nella sua scoperta di se stessa e ringraziamo i suoi genitori per la loro scelta di supportarla durante questo percorso, sperando che possano essere un esempio per tante famiglie.

 

Fonte immagine: New Celebrity
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