Autore Topic: La Chiesa è diffamata - I maschi no  (Letto 2157 volte)

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Offline Guit

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La Chiesa è diffamata - I maschi no
« il: Aprile 03, 2010, 11:00:50 am »

http://www.corriere.it/cronache/10_aprile_02/cantalamessa-attacchi-chiesa-pedofilia-come-antisemitismo_0ac98d24-3e79-11df-b5a6-00144f02aabe.shtml


«Attacchi al Papa come l'antisemitismo»

Il predicatore della Casa Pontificia: «I fratelli ebrei sanno cosa significa essere vittime di violenza collettiva»


CITTÀ DEL VATICANO - Padre Raniero Cantalamessa, il predicatore della Casa Pontificia, ha citato durante una cerimonia a San Pietro alla presenza di papa Ratzinger una lettera di un suo amico ebreo che esprime solidarietà al pontefice e afferma che gli attacchi collettivi alla Chiesa per gli scandali di pedofilia gli ricordano «gli aspetti più vergognosi dell'antisemitismo». «Per una rara coincidenza, quest'anno la nostra Pasqua cade nelle stessa settimana della Pasqua ebraica che ne è l'antenata e la matrice dentro cui si è formata», ha ricordato padre Cantalamessa nell'omelia durante il rito della «Passione del Signore». «Questo - ha aggiunto il frate - ci spinge a rivolgere un pensiero ai fratelli ebrei. Essi sanno per esperienza cosa significa essere vittime della violenza collettiva e anche per questo sono pronti a riconoscerne i sintomi ricorrenti».

Papa e antisemitismo, il parallelo Papa e antisemitismo, il parallelo I siti stranieri sulle parole del predicatore

«ATTACCO CONCENTRICO» - «Ho ricevuto in questi giorni - ha proseguito - la lettera di un amico ebreo e, con il suo permesso, ne condivido qui una parte. Dice: "Sto seguendo con disgusto l'attacco violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo intero. L'uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell'antisemitismo. Desidero pertanto esprimere a lei personalmente, al Papa e a tutta la Chiesa la mia solidarietà di ebreo del dialogo e di tutti coloro che nel mondo ebraico (e sono molti) condividono questi sentimenti di fratellanza"».

LE REAZIONI DEI GRUPPI EBRAICI - La citazione, che ha presto fatto il giro del mondo, non è però piaciuta a diversi gruppi ebraici che considerano inaccettabile il paragone con le vittime dell'Olocausto. «E’ ripugnante, osceno e soprattutto offensivo nei confronti di tutte le vittime degli abusi così come nei confronti di tutte le vittime del’olocausto - ha commentato con l'Associated press il segretario generale del consiglio centrale degli ebrei tedeschi, Stephan Kramer -. Sinora non ho visto San Pietro bruciare né ci sono stati scoppi di violenza contro preti cattolici. Sono senza parole. Il Vaticano sta tentando di trasformare i persecutori in vittime». Il rabbino statunitense Gary Greenebaum, responsabile delle relazioni interreligiose per l’American Jewish Committee, hainvece bollato le affermazioni di Cantalamessa come «un uso sfortunato del linguaggio. La violenza collettiva contro gli ebrei - ha detto - ha avuto come effetto la morte di sei milioni di persone, mentre la violenza collettiva di cui si parla qui non ha condotto a uccisioni o distruzioni». Il sermone di Cantalamessa ha conquistato, tra le altre, le home page di Haaretz e del Jerusalem Post in Israele, del sito della BBC e del New York Times. Il rabbino della Comunità di Roma, Riccardo Di Segni, ha sorriso quando gli è stato chiesto un commento sul sermone e ha pregato Dio che «illumini i loro cuori» nel giorno in cui «loro pregano che il Signore illumini i nostri affinchè riconosciamo Gesù», con riferimento alla preghiera per la conversione degli ebrei prevista proprio dal cerimoniale della messa del venerdì santo.

LA SMENTITA DELLA SANTA SEDE - «Smentisco nel modo più assoluto che ci sia un paragone di iniziativa vaticana tra l’antisemitismo e la situazione attuale relativa alla pedofilia» ha però detto in serata il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi. «La citazione del predicatore pontificio - ha spiegato Lombardi all'Apcom - voleva anzi essere la testimonianza dell’amicizia con cui un ebreo, ricordando la situazione di sofferenza del suo popolo, intendeva portare un messaggio di solidarietà alla Chiesa». Il Papa, dal canto suo, all’avvicinarsi della Pasqua, non affronta direttamente lo scandalo nel corso delle cerimonie religiose e, a conclusione della Via Crucis al Colosseo, invita a guardare oltre alle difficoltà che sembrano «far crollare tutto».

VIOLENZA SULLE DONNE - Cantalamessa aveva parlato anche di altre forme di violenza, sottolineando che una di quelle particolarmente «odiose», è quella contro le donne, che avviene spesso all'interno della mura domestiche, ed è innescata soprattutto dall«insicurezza» e dalla «vigliaccheria» dei maschi. Il religioso, un frate cappuccino, ha esortato gli uomini a un mea culpa collettivo. Giovanni Paolo II - ha spiegato - ha inaugurato la pratica delle richieste di massa di perdono. «Una di esse, tra le più giuste e necessarie, è il perdono che una metà dell'umanità deve chiedere all'altra metà, gli uomini alle donne». «Essa - ha proseguito il frate - non deve rimanere generica e astratta. Deve portare, specie per chi si professa cristiano, a concreti gesti di conversione, a parole di scusa e di riconciliazione all'interno delle famiglie e della società». «Cari colleghi uomini - ha detto padre Cantalamessa - creandoci maschi, Dio non ha inteso darci il diritto di arrabbiarci e pestare i pugni sul tavolo per ogni minima cosa. La parola rivolta ad Eva dopo la colpa: 'Egli (l'uomo) ti dominerà ', era un'amara previsione, non una autorizzazione».

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« Ultima modifica: Aprile 03, 2010, 11:05:39 am da Guit »
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Offline Guit

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #1 il: Aprile 03, 2010, 11:04:27 am »


Citazione
... Sto seguendo con disgusto l'attacco violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo intero. L'uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell'antisemitismo ...

Citazione
... Cantalamessa aveva parlato anche di altre forme di violenza, sottolineando che una di quelle particolarmente «odiose», è quella contro le donne, che avviene spesso all'interno della mura domestiche, ed è innescata soprattutto dall«insicurezza» e dalla «vigliaccheria» dei maschi. Il religioso, un frate cappuccino, ha esortato gli uomini a un mea culpa collettivo ...


Nemmeno la Chiesa ha capito quanto sta avvenendo.

Non hanno capito che la diffamazione che li colpisce è un'ala della diffamazione che colpisce i maschi.



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Online Jason

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #2 il: Aprile 03, 2010, 11:06:47 am »
Nonostante non sopporti i loro moralismi su preservativi pillole anticoncezionali e altro, ritengo la Chiesa una valida difenditrice della famiglia e dei diritti di uomini e donne.
Sono state dette moltissime cattiverie - e soprattutto bugie - su di essa.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Guit

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #3 il: Aprile 03, 2010, 11:16:08 am »
Nonostante non sopporti i loro moralismi su preservativi pillole anticoncezionali e altro, ritengo la Chiesa una valida difenditrice della famiglia e dei diritti di uomini e donne.
Sono state dette moltissime cattiverie - e soprattutto bugie - su di essa.

Io evidenziavo un altro aspetto del sermone di Cantalamessa.

Non mi aspettavo da un uomo di Chiesa quelle parole, soprattutto in un contesto dove denuncia di essere al centro di una diffamazione collettiva.
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Offline Guit

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #4 il: Aprile 03, 2010, 11:17:18 am »

Ognuno per sé. Tutti contro gli uomini.

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milo

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #5 il: Aprile 03, 2010, 12:35:08 pm »
Citazione
il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva

Citazione
ha esortato gli uomini a un mea culpa collettivo

Questo fraticello è un immorale.

Citazione
Ognuno per sé. Tutti contro gli uomini.

Quoto.

Citazione
la Chiesa una valida difenditrice della famiglia e dei diritti di uomini e donne

In linea di principio, forse; all'atto pratico la Tradizione è una gran presa per i fondelli che fino a mo' ci ha portato solo guai.



Offline Salar de Uyuni

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #6 il: Aprile 03, 2010, 15:25:16 pm »
Citazione
Il religioso, un frate cappuccino, ha esortato gli uomini a un mea culpa collettivo. Giovanni Paolo II - ha spiegato - ha inaugurato la pratica delle richieste di massa di perdono. «Una di esse, tra le più giuste e necessarie, è il perdono che una metà dell'umanità deve chiedere all'altra metà, gli uomini alle donne». «Essa - ha proseguito il frate - non deve rimanere generica e astratta. Deve portare, specie per chi si professa cristiano, a concreti gesti di conversione, a parole di scusa e di riconciliazione all'interno delle famiglie e della società». «Cari colleghi uomini - ha detto padre Cantalamessa - creandoci maschi, Dio non ha inteso darci il diritto di arrabbiarci e pestare i pugni sul tavolo per ogni minima cosa. La parola rivolta ad Eva dopo la colpa: 'Egli (l'uomo) ti dominerà ', era un'amara previsione, non una autorizzazione».

Redazione online

La chiesa si sta facendo il vuoto attorno,è un' autocondanna.
Io spesso la difendo,perchè parlarne male va di moda,un certo anticlericalismo pret-a-porter,che vede i mali della Chiesa e poi chiude gli occhi dinanzi ai mali di tutto il resto.
Io difendo la Chiesa,perchè chi l'attacca è spesso in malafede,e utilizza un doppiopesismo che non mi piace con altre religioni,ideologie e istituzioni,ma la Chiesa,è triste dirlo,non ci difende.

Il fatto è che la Chiesa è da 50 anni tenta sistematicamente di arruffianarsi tutti quei gruppi che possiamo definire di sinistra che tanto continueranno sempre ad avversarla e a disprezzarla,abbandonando a sè stessi quelli che avrebbero potuto costituire un gruppo di sostegno nella società.

Questa politica,più che un ripercorrere la parabola della pecorella smarrita,è un tentativo di adeguarsi al pensiero del secolo,e quindi un tradimento.
Non voglio discutere del concilio vaticano II,ma di sicuro uno dei primi ad indulgere in questo atteggiamento è stato Giovanni Paolo II,che ha chiesto perdono a tutti,anche a quelli che non doveva.
Ha chiesto perdono,per esempio,per le crociate,abbracciando quella filosofia delle colpe collettive dell'occidente,senza riflettere sul fatto storico che le crociate furono una guerra di difesa e non di aggressione.
Era forse islamica Gerusalemme prima?Come è stata ''convertita'' all'Islam?
Chi è che ha invaso Gerusalemme?Gli islamici o i cristiani?

Sarebbe come se i palestinesi chiedessero perdono agli israeliani...non ha granchè senso,storicamente parlando.
Più che un perdono avrebbe senso una ''riconciliazione'',ovvero un riconoscimento RECIPROCO dei propri errori,e un rinnovato impegno ad andare d'accordo e a mettere da parte le ostilità del passato


Riconosco che questa professione di colpa continua porti i cristiani,frequentemente,a confessare anche colpe inesistenti,o dubbie,talvolta altrui,e a volte persino colpe,in cui chi si professa colpevole è in realtà la vera vittima.

E' un atteggiamento sbagliato.
Prendiamo la tratta degli schiavi,il grosso degli schiavi che arrivavano dall'Africa interna sulle coste venivano deportati dai sultanati musulmani,o da regni africani interni e venduti agli europei.
Circa la metà degli schiavi prendevano le strade del'oriente e non venivano venduti agli europei,ma ai turchi...
E' PROPRIO CON LA COLONIZZAZIONE EUROPEA DELL'AFRICA,CHE LA TRATTA CESSA,E VIENE VIETATA:http://vulgo.org/index.php?option=com_content&view=article&id=998:le-tratte-dei-negri&catid=81:recensione
 

perchè dobbiamo sentirci in colpa,allora?

Durante la seconda guerra mondiale decine di migliaia di donne italiane furono stuprate dai marrocchini,i famosi goumiers,senza che nessuna ''giornata della memoria'' ricordi il crimine poco  politically correct http://www.instoria.it/home/marocchinate.htm
Gli stupratori,si sa,infatti stanno in famiglia,motivo per cui la famiglia va distrutta.

E' una visione manichea della storia la nostra.
E' la visione della ''grande colpa'' per cui chi è maschio bianco occidentale deve subire per espiare colpe inesistenti o dubbie.

Noi europei saremmo in colpa per la grande fame dell'Africa,peccato che è un fatto storico che la fame africana inizi dopo gli anni60 ovvero dalla fine del colonialismo.
Lo zimbabwe fino a che è stato coltivato dai farmers bianchi è stato il granaio dell'Africa,quando i farmers bianchi sono stati cacciati da mugabe è stato ridotto alla fame.
Chi opera come missionario in Africa,sa quanto preziosa sia l'opera dei farmers bianchi,a tal punto che questi vengono contesi da molti stati africani(per chi non ci crede): http://blog.panorama.it/mondo/2008/08/16/africa-caccia-ai-farmers-bianchi-espulsi-da-mugabe/

Gli europei,i maschi,non hanno nessuna colpa da espiare.

Immagino che Giovanni Paolo abbia chiesto anche colpa per la caccia alle streghe,altro fantoccio dei sensi di colpa.
Però la stragrande maggioranza delle streghe sono state bruciate in paesi protestanti dell'Europa del nord,ed una cospicua percentuale dei roghi,circa un terzo era di uomini accusati di stregoneria.
Laddove vigilava l'autorità dell'inquisizione i roghi furono molto pochi,tanto che è storicamente corretto parlare di un'azione di contenimento da parte dell'inquisizione del triste fenomeno.

Ha chiesto perdono agli ebrei,dimenticando,in primis,errore che tradisce la fede,che a volere Cristo sulla croce,non fu di certo Pilato(dunque i romani),ma i giudei stessi.
Pasque di sangue di Ariel Toaff,dove si raccontano storie di infanticidi rituali da parte di ebrei sui cristiani,è stato ritirato e messo all'indice.

Tutto ciò che mette in discussione la ''grande colpa'' viene sistematicamente censurato.
E hanno pure il coraggio di chiamare gli spiriti liberi che non accettano ciò,''revisionisti'',quando revisionista semmai è la grande narrazione della colpa che si è venuta a creare.

La chiesa,se ha sbagliato,ha sbagliato a chiedere perdono,e a correre dietro a certe frange di sinistra(peraltro già isolate),perdendo il grosso delle persone di buon senso.

La chiesa oramai si sta riducendo ad una ong come le altre,impregnata di ideologia colpevolista,multiculturalista,femminista,mondialista.

Male,male,male,per lei e per noi.
Così si suicida insieme allo stupido occidente.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #7 il: Aprile 03, 2010, 15:37:07 pm »
Poi è anche ora,di mettere da parte,questa menata delle colpe collettive.

Aldilà delle discussioni storiche,io direi che ognuno,se deve sentirsi in colpa,deve sentirsi in colpa per ciò che ha fatto lui,non per ciò che ha fatto suo cugino,o suo nonno,nè tantomeno,un suo antenato di 500 anni fa.
Se io abito a Forlì,e uno di Forlì commette uno stupro io devo sentirmi in colpa,e chiedere scusa a nome suo?
Che modo di ragionare è mai questo?


Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline nonmorto

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #8 il: Aprile 04, 2010, 13:12:25 pm »
Poi è anche ora,di mettere da parte,questa menata delle colpe collettive.

Aldilà delle discussioni storiche,io direi che ognuno,se deve sentirsi in colpa,deve sentirsi in colpa per ciò che ha fatto lui,non per ciò che ha fatto suo cugino,o suo nonno,nè tantomeno,un suo antenato di 500 anni fa.
Se io abito a Forlì,e uno di Forlì commette uno stupro io devo sentirmi in colpa,e chiedere scusa a nome suo?
Che modo di ragionare è mai questo?

Purtroppo non è così semplice, visto che in genere le persone vengono divise in gruppi e vivono in comunità con delle regole, con dei modi di pensare comuni, con i mass media e sotto varie forme di autorità. Viviamo in una "ecologia" e non siamo isole, ognuno di noi influenza tutti gli altri. Prendiamo l'olocausto, chi si deve sentire in colpa? Le singole persone ognuno ingranaggio di un complesso meccanismo messo su proprio per annullare le colpe? La colpa è di chi fa la propaganda o anche di chi la subisce? Sono convinto che ogni singola persona coinvolta nell'olocausto può dire che lui non centra nulla.

O la fame nel terzo mondo? 50,000 morti al giorno, senza un colpevole, le colpe son nascoste nella difficoltà di capire come funziona davvero il nostro sistema economico, ognuno è convinto di non averle uccise lui quelle persone.

O la questione maschile stessa, chi sono i colpevoli? Siamo davvero condannati a non avere colpevoli? Nessuno ci dovrà mai chiedere scusa?

O un condannato a morte, il colpevole della sua morte chi è? I plotoni di esecuzione fanno questo, ognuno spara e non si sa chi l'ha ucciso, la colpa viene distribuita tra tutti così che non l'ha ucciso nessuno di loro. Inoltre i plotoni seguono ordini, ma anche chi da loro ordini segue altri ordini. Se non si seguono gli ordini si viene puniti.

O in una democrazia, tipo gli stati uniti, un condannato alla sedia elettrica, chi è il colpevole? Tutti gli americani sono colpevoli visto che hanno votato pro pena di morte? Solo chi ha votato a favore? E chi ha votato un candidato che era a favore ma l'ha votato perché aveva una buona politica energetica? Il giudice che l'ha condannato è colpevole o applicava solo la legge? E chi ha fatto la legge è colpevole? Sono colpevoli i mass media che cercano sempre capri espiatori e istillano nella gente l'idea che la pena di morte sia una cosa buona?

Mentre per ogni violenza sulle donne c'è sempre un maschio colpevole o un gruppo di maschi colpevoli e ben individuabili, pure dove non ci sono colpe, soffitto di cristallo o altre stupidaggini simili, ci sono tantissime vittime al mondo che non hanno mai avuto nessuno con cui prendersela.

Per le donne c'è proprio un meccanismo ideologico/psicologico per cui se una donna soffre bisogna punire qualche uomo. Inoltre la sofferenza delle donne, nel modo di pensare comune, deriva da una qualche volontà maschile di fare del male, da voglia di sopraffazione.

I maschi si suicidano di più? Sono stupidi? Sono naturalmente più portati al suicidio? Hanno meno relazioni sociali e così si chiudono in se stessi? Vengono derisi se si mostrano deboli? Chi li deride è colpevole dei loro suicidi? Una donna che guarda una gag comica dove un maschio prende un calcio negli zebedei e ride, magari davanti ai figli piccoli maschi, è parzialmente colpevole dei suicidi maschili? È colpevole chi l'ha rappresentato come comico? È colpevole del suo suicidio solo il tizio che si suicida?

Ogni nostra azione, da quando facciamo benzina, quando facciamo la spesa, quando ci occupiamo di QM ha delle conseguenze che difficilmente prevediamo, oppure facilmente prevedibili ma con meccanismi di diffusione di colpa, del tipo se faccio il pieno so esattamente quanta anidride carbonica immetto nell'aria, ma non sono io il colpevole del riscaldamento globale? O lo sono?

Mi viene anche da pensare al film "ritorno al futuro", dove si ripete per tutto il film, che la stragrande maggioranza delle persone sono inutili e non cambiano la storia, quindi si può andare avanti ed indietro nel tempo e non cambiare nulla, a meno che non si interferisca con un evento importante. È un concetto che ci fa sentire inutili e che ci deresponsabilizza. È una cavolata, la teoria del caos ci dice che ogni volta che faccio un piccolo movimento cambio tutto il tempo meteorologico e magari da qui ad un anno perché oggi ho respirato in America pioverà, tizio non conoscerà tizia, caio non tromberà con caia, sempronio non nascerà ma pinco pallino, visto che oggi è rimasto a casa perché pioveva, leggerà mein kampf e ne rimarrà affascinato e diventerà il nuovo Hitler. Per questo è impossibile fare previsioni a lungo termine in determinati ambiti.


Purtroppo il femminismo ha monopolizzato tutta la morale e non si può parlare di morale, colpe e conseguenze se non nel modo imposto da questa ideologia o si viene violentemente attaccati. Per esempio la chiesa. Cosa si può dire dei preti pedofili che non si può dire per esempio degli insegnanti? La percentuale di preti pedofili è più alta che negli insegnanti o nelle altre categorie a contatto con bambini? Leggo sulla wikipedia, che cita 3 ricerche, nella pagina http://en.wikipedia.org/wiki/Child_sexual_abuse che diciamo il 10% dei bambini è stato abusato sessualmente, uno su dieci, diciamo 300,000 al giorno nel mondo (considerando vita media di 60 anni)  e 220 in Italia al giorno. Un po' di più dei casi che riporta il tg per "dimostrare" che i preti son pedofili.  I vescovi coprono più dei presidi nelle scuole? Se si, in che percentuali? La chiesa ha provato a dirlo ma subito si diventa come lo stupratore dei film al processo, che ride e nega tutto con la sua tipica voce da cattivo da film mentre la donna piange. Nessuno l'ha buttata in termini numerici, tutti hanno fatto la stessa cosa, hanno riportato in po' di casi singoli selezionati contro una categoria e dai casi singoli ripetuti ogni giorno hanno dedotto che i preti son pedofili. Ed è così nato lo "scandalo della pedofilia nella chiesa", come se davvero fosse una notizia o uno scandalo.
« Ultima modifica: Aprile 04, 2010, 13:17:09 pm da nonmorto »

milo

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Re: La Chiesa è diffamata - I maschi no
« Risposta #9 il: Aprile 06, 2010, 21:55:08 pm »
Preti femministi e in malafede
4.4.2010

Quando una persona, un gruppo di persone, o anche solo delle idee sono sotto attacco, si ha tutta una serie di modalità di risposta che possono costituire la possibile difesa. Una di queste, probabilmente la più onesta, è di rispondere direttamente agli attacchi, dimostrando la loro infondantezza, esagerazione o tendenziosità.

Un'altra è quella di sviare, tirando in ballo altri "soggetti" che nella questione non c'entrano niente per sfangarsela alla bell'e meglio. Questa modalità di difesa, oltre ad essere viscida e meschina, spesso si traduce anche in autentiche figure di merda, da peracottari goffi e imbarazzanti.

Negli ultimi giorni è esploso sui giornali il solito scandalo pedofilia che coinvolge la Chiesa, con accuse e controaccuse e l'usuale teatrino fra accusatori scandalizzati e accusati mestamente silenziosi. Cosa poteva fare la Chiesa, oltre a dire che i preti sono "esseri umani", e tra di loro ci saranno pure i pedofili, come nel resto della società ? Poteva non aggiungere altro, proprio per evitare di fare figure da peracottari, e vigilare affinchè certi suoi rappresentanti non sconfinassero nell'imbarazzante, come poi puntualmente è avvenuto.

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