Autore Topic: In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?  (Letto 2532 volte)

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Offline Suicide Is Painless

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In un mondo simile, vale la pena combattere per il nostro genere biologico d'appartenenza?Il 90% dei presenti ed intervistati anche al TGR, erano giovani maschi.

http://www.firenzepost.it/2015/09/26/firenze-di-notte-in-coda-davanti-al-nuovo-apple-store-ce-chi-e-in-fila-da-tre-giorni/

Si inaugura oggi 26 settembre alle 10
"Firenze, di notte in coda davanti al nuovo Apple Store. C’è chi è in fila da tre giorni"

di Sandro Addario - sabato, 26 settembre 2015 01:15 - Cronaca, Economia


 
Gruppi di giovani in attesa durante la notte davanti al nuovo Apple Store di Firenze

Gruppi di giovani in attesa durante la notte davanti al nuovo Apple Store di Firenze

FIRENZE – È arrivato in piazza della Repubblica a Firenze con più di tre giorni di anticipo rispetto all’inaugurazione del nuovo Apple Store. Anche questa volta vuole essere il primo a varcare la soglia del negozio che apre alle 10 di oggi sabato 26 settembre. Arriva da Venezia il «campione italiano» della corsa (meglio dire della coda) notturna davanti al nuovo punto vendita. Tutto – dice lui – per entrare, prendere la maglietta offerta da Apple ai primi 100 clienti e salire sul primo treno per tornare a casa.

Si chiama Alessandro Citton, 22 anni, professione (non c’era da dubitarlo) tecnico informatico, una stanza della sua casa trasformata in «museo» storico dei prodotti Apple. «Sono stato presente a 15 aperture su 16 Apple Store in tutta Italia. In otto casi sono entrato per primo, ma posso migliorare». Se non è cosa da Guinness dei primati, poco ci manca.

Ma Alessandro non è solo nell’«ultima notte» in piazza della Repubblica, guardata a vista dalla Sicurezza della Apple. Nel pomeriggio lo hanno già raggiunto in diversi. Alcuni sono volti noti, già conosciuti in occasioni analoghe, altri invece si aggiungono per la prima volta al gruppo spontaneo, che facilmente familiarizza. Un po’ più distaccato un distinto giovanotto cinese di 20 anni, arrivato dalla Cina via Bruxelles. Credeva di essere il primo ed è rimasto deluso quando gli è stato detto: «Niente da fare, sei il quinto». Passerà la notte seduto su una comoda poltrona di tela da campeggio. Difficile farsi dare il nome, ancora peggio fotografarlo. Dice solo di aver presenziato, anche lui, a numerose aperture di Apple Store nel mondo: dalla Cina all’Europa. Ti ridà educatamente la mano ma si rimette velocemente a sedere e a leggere.

C’è anche una coppia di fidanzatini, che passeranno la notte «sotto le stelle» di piazza della Repubblica, illuminati dalla «mela» del gigante di Cupertino. Sono Andrea, 21 anni di Padova, con Sara, 20 anni di Figline Valdarno. Lui è già stato all’apertura dell’Apple Store di Rimini, per lei invece è la prima volta. L’amore, specie a quell’età, vuol dire anche questo. Uno scambio di battute con i nuovi amici, due chiacchere e poi a sedere in terra sul sacco a pelo a leggere «Il dominatore delle tenebre» di H.P. Lovecraft. Un vero libro di carta, non su tablet.

Vicino a loro altri primatisti della «prima fila». Come Sandro, 27 anni studente in Giurisprudenza agli ultimi esami, che arriva da Gorizia: «Un po’ per vedere Firenze, un po’ per l’Apple Store». C’è anche Marco, 22 anni, studente da Brescia. Poi Luigi, 29 anni di Bari, elettrotecnico.

Tra gli ultimi arrivati anche Mattia, 24 anni di Figline Valdarno, assistente idraulico. «Ero a Firenze e sono passato da qui quasi per caso. Ho visto il nuovo negozio che si stava preparando all’inaugurazione e ho deciso di mettermi anch’io in fila. È un’occasione anche per conoscere nuove persone e parlare direttamente con loro faccia a faccia». Può sembrare davvero strano, ma a pochi metri da una delle principali sedi del mondo telematico, la gente si parla guardandosi negli occhi, scambiandosi opinioni e pareri. Per una notte le chat sono messe da parte e la parola d’ordine è «off line». Si torna al contatto umano. Almeno fino all’alba.

 
Si familiarizza davanti all'Apple Store senza bisogno di chat

Si familiarizza davanti all’Apple Store senza bisogno di chat
Ore 7.45 La coda è in aumento. Mancano ancora almeno 2 ore all'apertura

Ore 7.45 La coda è in aumento. Mancano ancora almeno 2 ore all’apertura
Neil McCauley/Robert DE Niro [ultime parole]:- "Visto che non ci torno in prigione?"
Vincent Hanna/Al Pacino :-"Già."
Noodles:"I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi.Chi avrebbe puntato su di me?"
Fat Moe:"Io avrei puntato tutto su di te."
Noodles:E avresti perso.

Offline Vicus

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #1 il: Settembre 28, 2015, 23:03:59 pm »
Oggi l'unica cosa che ci unisce (il calcio come sappiamo non lo fa), l'unico linguaggio comune che abbiamo è quello della pubblicità o dei videogiochi.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Salar de Uyuni

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #2 il: Settembre 29, 2015, 05:18:47 am »
Citazione
In un mondo simile, vale la pena combattere per il nostro genere biologico d'appartenenza?Il 90% dei presenti ed intervistati anche al TGR, erano giovani maschi.

Ti sei risposto da solo
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Alberto1986

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #3 il: Settembre 29, 2015, 16:25:29 pm »
Dipende da come si vede la cosa. Anche a me vedere orde di figli di papà fare la fila per ore per comprare un cellulare da 800 euro fa venire il ribrezzo. Ma non imputerei la colpa ai maschi in quanto rei di essere viziati ed appassionati di tecnologia. Imputerei le colpe al consumismo, all'educazione che questa società impartisce ai bambini futuri adulti nonchè a tutti quei genitori incapaci di adempiere un tale ruolo. D'altronde sono i maschi quelli per antonomasia affascinati da tecnologia ed elettronica. In un negozio che vende trucchi, scarpe, vestiti, ecc. troverete orde di femminucce in fila pronte a spendere centinaia di euro per puttanate modaiole.
« Ultima modifica: Settembre 29, 2015, 16:38:19 pm da -Alberto86- »

Offline TheDarkSider

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #4 il: Settembre 29, 2015, 17:28:18 pm »
Meglio, molto meglio appassionarsi di tecnologia e spendere anche 1.000 euro per uno smartphone (che non e' solo un telefono ma un avanzatissimo computer in miniatura che include una altrettanto avanzata macchina fotografica e videocamera digitale) piuttosto che spendere 1.000 per un paio di scarpe o una borsa, che e' del tutto uguale ad altre paia di scarpe o borse con prezzo umano, con l'unica differenza del marchio.

Di fatto, anche questo dimostra la futilita' delle passioni femminili e la maggiore sensatezza delle passioni maschili. Un iPhone a 800€ non e' PER NULLA un acquisto privo di senso: intanto perche' un iPhone mantiene il valore nel tempo, per cui dopo due anni magari lo vendo ancora a 400€, e poi perche' l' "ecosistema" Apple, cioe' l'insieme di software e servizi che girano su quella piattaforma, e' completo e di ottima qualita'.
Se poi consideriamo che, di fatto, gli smartphone hanno sostituito i PC per tutti gli usi piu' comuni, tale spesa appera ancora meno eccentrica. Spendo di piu' per lo smartphone ma molto meno per il computer.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline TheDarkSider

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #5 il: Settembre 29, 2015, 17:29:17 pm »
D'altronde sono i maschi quelli per antonomasia affascinati da tecnologia ed elettronica. In un negozio che vende trucchi, scarpe, vestiti, ecc. troverete orde di femminucce in fila pronte a spendere centinaia di euro per puttanate modaiole.
Appunto: meglio, MOLTO meglio le passioni maschili di quelle femminili.
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Vicus

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #6 il: Settembre 29, 2015, 17:31:55 pm »
Meglio, molto meglio appassionarsi di tecnologia e spendere anche 1.000 euro per uno smartphone (che non e' solo un telefono ma un avanzatissimo computer in miniatura) piuttosto che spendere 1.000 per un paio di scarpe o una borsa, che e' del tutto uguale ad altre paia di scarpe o borse con prezzo umano, con l'unica differenza del marchio.

Di fatto, anche questo dimostra la futilita' delle passioni femminili e la maggiore sensatezza delle passioni maschili. Un iPhone a 800€ non e' PER NULLA un acquisto privo di senso: intanto perche' un iPhone mantiene il valore nel tempo, per cui dopo due anni magari lo vendo ancora a 400€, e poi perche' l' "ecosistema" Apple, cioe' l'insieme di software e servizi che girano su quella piattaforma, e' completo e di ottima qualita'.
Se poi consideriamo che, di fatto, gli smartphone hanno sostituito i PC per tutti gli usi piu' comuni, tale spesa appera ancora meno eccentrica. Spendo di piu' per lo smartphone ma molto meno per il computer.
Già, ma gli smartphone sono per molti uno status symbol, usato solo per giocare e ascoltare musica - sarebbe meglio se gli smartphone sapessimo anche costruirli, oltre che comprarli dai coreani.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #7 il: Settembre 29, 2015, 19:45:53 pm »
Meglio, molto meglio appassionarsi di tecnologia e spendere anche 1.000 euro per uno smartphone ...... piuttosto che spendere 1.000 per un paio di scarpe o una borsa.....

Di fatto, anche questo dimostra la futilita' delle passioni femminili e la maggiore sensatezza delle passioni maschili. .........

Su questo siamo assolutamente d'accordo. E ti parlo da grande appassionato di computer, tecnologia ed elettronica sin da quando ero bambino. Venendo, però, al nocciolo della questione, non sono per nulla d'accordo sullo spendere fiumi di soldi per uno smartphone ultimo modello, perchè qui il discorso non si rifà più alla propria passione per la tecnologia e/o al reale bisogno di sostituire qualcosa di effettivamente obsoleto, ma ad un modo di fare consumistico che porta a comprare qualcosa all'ultimo grido solo per sfoggiarlo e seguire il marketing. Io ultimamente ne ho comprato uno perchè il mio cell era vecchio (avevo nokia c2) ed ho speso meno di 100 euro. Praticamente ha le stesse funzionalità (alcune anche migliori) di un iphone (comparato con quello di conoscenti), una risoluzione ottima ed una fotocamera invidiabile. Ora non dico di fare proprio come ho fatto io, ma almeno di comprare con coscienza senza seguire mode e marche.

Offline Duca

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #8 il: Settembre 29, 2015, 20:54:02 pm »
Di fatto, anche questo dimostra la futilita' delle passioni femminili e la maggiore sensatezza delle passioni maschili. Un iPhone a 800€ non e' PER NULLA un acquisto privo di senso
Rispetto ad altri smartphone ci sarebbe da discutere, ma rispetto alle strunzate tipicamente femminili senz'altro; d'altronde le donne sono imbranate riguardo ogni cosa che sia un minimo complessa, figurarsi un computer... e guarda caso l'ecosistema della mela ha un grande successo presso l'universo femminile non solo per l'estetica, ma anche perché più semplice per l'utilizzatore medio (non è Linux per capirci, potente, versatile e gratuito ma più ostico).
Per esempio io 800 pippi per l'aifon non li spenderei mai e poi mai perché col note 3 che costa la metà faccio di tutto e di più, però se penso che certe cesse decrepite ne spendono 300 per l'intimo...  :sick:

Alberto1986

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #9 il: Settembre 30, 2015, 07:14:38 am »
... e guarda caso l'ecosistema della mela ha un grande successo presso l'universo femminile non solo per l'estetica, ma anche perché più semplice per l'utilizzatore medio...

Concordo. Mia sorella ha fatto fuori tre computer con sistemi operativi Windows installati. Solo ora che ha speso un botto per comprare un notebook Apple pare che si trovi bene  :doh: (non oso comunque immaginare in che condizioni sia quel Mac).

Offline Duca

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Re:In un mondo simile, vale la pena battersi per il nostro genere d'appartenenza?
« Risposta #10 il: Ottobre 01, 2015, 17:39:24 pm »
Mia sorella ha fatto fuori tre computer
Se rompe il quarto fai fuori lei :D