a dir la verità è da almeno un anno che assistiamo alla riscoperta dei valori tradizionali da parte di emerite zucche vuote
il crocifisso nelle aule e nei tribunali
il presepio
le canzoni di natale
la parità uomo-donna (ma che c'azzecca?)
Tutto procede come da copione: assistiamo ovunque al ritorno di tradizioni semicancellate da una modernità in declino.
La tecnologia telematica, che abolisce le distanze in un tutto simultaneo, produce decentramento sul piano sociale, e favorisce il sorgere di comunità radicate in tradizioni ancestrali su base etnica e linguistica.
In tale contesto la violenza è il sintomo di una ricerca di identità, che si potrebbe evitare o mitigare se si considerassero opzioni diverse da quella del pensiero unico livellatore.
Queste collettività diversificate non rimarranno però campi armati ostili o rivali ma alla fine scopriranno che i loro vincoli tribali trascendono le loro differenze e perciò da questo momento in poi vivranno in armonia, godendo di una fecondazione reciproca.
La nuova società sta crescendo così velocemente dalle ceneri della vecchia che potrebbe essere possibile evitare nel momento di transizione l'anarchia che molti predicono. L'automazione e la cibernetica potrebbero giocare un ruolo essenziale nel rendere più fluido il passaggio verso la nuova società.