Le lacrime di questo burattino dall'apparente sesso femminile mi risultano false. E' una mia impressione, non credo che tanti italiani abbiano letto questo (purtroppo).
https://aurorasito.wordpress.com/2016/03/18/chi-e-federica-mogherini-la-politica-estera-statunitense-nel-canile-europeo/Sappiamo tutti che questa relativamente giovane sostituta di Catherine Ashton, che vediamo tutti i giorni su tutte le reti televisive della Serbia, nei “colloqui” farsa tra Serbia, “Kosovo” e Unione europea in occasione di certi “capitoli aperti” della presunta adesione di nuovi membri alla mitica Unione europea di Bruxelles. I “negoziati” per l’adesione all’UE attraverso rappresentanti autorizzati, i cosiddetti “Commissari”, che hanno a cuore a che i Paesi candidati rispettino al meglio determinati criteri nel processo di “adesione” all’Unione Europea, la NATO sotto la veste di pecora. In tale farsa disgustosa e ipocrita ‘all’Europa non c’è alternativa’ (questa è una modifica serbo-russa al “comunismo che non ha alternative” di Mordecai-Marx), in uno dei ruoli più importanti, quello di Ministro degli Esteri dell’UE, c’è Mogherini. Naturalmente avete indovinato, i registi di tale tragicommedia (con una quasi certo esito nucleare) non partecipano al gioco. Sono a migliaia di miglia di distanza, a distanza di sicurezza dal paradiso multietnico europeo. Non è un compito facile ricordare ai lettori la vera biografia di Federica Mogherini nella sua natia Italia. E’ nata a Roma il 16/06/1973 sposata e con due bambine, il suo defunto padre, Flavio, era sceneggiatore e costumista di film, che arrivò a dirigere un paio di film poco noti. Di “accattivante” c’è la professione del marito, ex-vice del sindaco di Roma Walter Veltroni, un dirigente comunista dalle vedute liberali, mentre la zia Isa era considerata la migliore amica della madre di Veltroni, Ivanka Kotnik Veltroni, figlia di Ciril Kotnik, ex-diplomatico del Regno dei serbi e croati e volontario nelle guerre balcaniche in Serbia (ricevette la massima decorazione dai Karadjerdjovic). Cetnico furioso, ambasciatore in Vaticano del governo jugoslavo in esilio e amico del leggendario “Cice” Kotnik, scontò a caro prezzo le persecuzioni di Hitler contro gli antinazisti e poi subì crudeli torture di stampo Gestapo, nel 1948, quando i profughi sloveni tornarono nella paternalistica Brozoslavia comunista. Con l’ormai ex-sindaco di Roma, il nipote del temerario cetnico Ciril Kotnik e figlio di Vittorio (giornalista ai tempi di Mussolini), Walter Veltroni, denominato il “bruco” (almeno questo è il modo in cui di solito lo disegnano i più famosi fumettisti italiani), che tipo di cooperazione intima aveva la nostra Federica? Il “Bruco” è il leader indiscusso della cosiddetta fazione gesuitica filo-americana nel governo PD di Matteo Renzi (l’ex-Partito Comunista Italiano, che ha cambiato diversi nomi), la fazione liberale guidata da Enrico Carotenuto che sostiene l’autorevole controverso uomo d’affari dal passaporto svizzero Carlo de Benedetti (detto l'”ingegnere”), uno dei finanzieri più aggressivi con potenti agganci e raccomandazioni (membro del consiglio della Rothschild Bank). Carlo De Benedetti possiede la tessera n° 1 del PD e ha, tra l’altro, l’influente impero mediatico “Espresso-LaRepubblica” (magicamente sulla stessa lunghezza d’onda di Soros e Khodorkovskij). Il dominio Veltroniano di Roma sarà ricordato per gli scandali, il grande flusso di migranti afroislamici nella capitale, così come per avere innalzato un monumento dedicato a Kemal Ataturk, fondatore anticristiano e nazionalista della Turchia! La diaspora armena per un momento protestò, fin quando seppe della statua al centro di Belgrado a Gajdar Aliev…
Con tale potente vento lobbistico a gonfiare le vele, la nostra giovane Federica, appena guadro della gioventù del partito, partecipò volontaria alle campagne contro il razzismo e la xenofobia, preparando la tesi presso la Facoltà di Scienze Politiche di Roma sull'”Islam politico”. Guidata dalla passione per il wahhabismo, Mogherini si recò spesso in Palestina e Libano, incontrando il vecchio amico di Tito, Arafat, così come con altri capi religiosi e politici arabi. Naturalmente, nella gioventù comunista c’imbattiamo in vecchie conoscenze come Massimo D’Alema, famigerato patrono del Kosovo albanese. Molti italiani lo chiamano “Hitler”, dalle caricature umoristiche del leggendario artista italiano Forattini. Da subito Federica Mogherini fece carriera politica e nel 2008 entrava nel parlamento italiano come deputata del PD, essendo già avviata dall’IAI (Istituto Affari Internazionali), che riunisce la creme de la creme gesuitico-massonica della “destra” e della “sinistra” italiane (l’ex presidente Ciampi, Saccomanni, Scognamiglio, Andreatta…)
Dopo questi passi importanti Federica viene indirizzata nella struttura più significativa e potente del retroscena italiano, il Consiglio per le Relazioni fra Italia e Stati Uniti (CONSIUSA) fondata nel 1983 da David Rockefeller e Gianni Agnelli, sotto la rigorosa testimonianza dei gesuiti della Loyola University di Chicago. Un tempo il direttore più noto di CONSIUSA fu il banchiere massone italo-statunitense Robert Agostinelli. In tale compagnia, si nuota sempre a valle!Eternamente obbediente ad ogni cenno del capo dei potenti, Mogherini sopravvive con successo ad ogni attrito nel PD e così, il 22 febbraio 2014, diventa la più giovane donna ministro degli Esteri nella storia d’Italia! Come dice Giancarlo Perna, sarà ricordata per sempre l’espressione stupita del Presidente d’Italia, il 90enne Giorgio Napolitano (il “comunista” preferito da Kissinger) nella cerimonia di giuramento a ministra degli Esteri. Causa dello stupore del vecchio non è certamente lo strabismo di Federica, ma il fatto che diveniva ministra degli Esteri passando dalla sinistra radical-chic senza i decenni di esperienza diplomatica. Anche la preferita dal presidente, la vecchia e gravemente malata Emma Bonino, autodidatta e accanita russofoba, era di gran lunga la scelta migliore. Naturalmente, dietro l’ascesa di Mogherini e Renzi vi sono le stesse forze che hanno sempre governato il teatrino politico italiano, “Appaltatori e subappaltatori” della destra repubblicana degli Stati Uniti.
La stessa Mogherini nel dicembre 2013, fu nominata presidente della delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO; Wikileaks e Franco Fracassi ne documentano i contatti con agenti della CIA come Kurt Volker, braccio destro del fanatico russofobo senatore McCain (e migliore amico di John Kerry). Secondo l’ex-senatore italiano Giovanni Pallegrini, l’Italia non è altro che “una sorta di portaerei della NATO nel Mediterraneo“, non un “Paese normale” con una “democrazia normale“. Fortunatamente per il Ministero degli Esteri italiano (dove i diplomatici avrebbero festeggiato fino all’alba!) la scadente ministra degli Esteri del circo statunitense nel canile europeo (serbi ricordatevi il “vostro” Franco Frattini!) si trasferiva a Bruxelles,
dove dal 30 agosto Federica Mogherini era stata “eletta” alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, dove già con forza condannava l'”invasione russa” dell’Ucraina proponendo sanzioni economiche. Quale inizio migliore per lei?Tuttavia, una doccia fredda per Mogherini l’ebbe già all’inizio del febbraio 2015, quando Putin, Hollande e Merkel l’esclusero dai negoziati sulla crisi Ucraina, avendo il presidente russo difficoltà piuttosto serie con due pupazzi, due Matrjoshke, già nel sacco! Paradossalmente, sembra che negli unici negoziati europei riusciti, Federica Mogherini non vi partecipasse. La stampa italiana si scatenava, Gianni Micalessin del “Giornale” sottolineava la “povera donna”, “giovane saltimbanco”, “dalla figura professionale inesistente” che si “fa prendere a pedate”, mentre per l’ex direttore de “L’Avvenire“, Maurizio Biondo, era semplicemente “patetica”. La Lega Nord al Parlamento europeo la schernisce assieme al Primo Ministro Renzi (“schiavo del cartello bancario”), i parlamentari Borghezio e Buonanno la definiscono apertamente “punk” e “meno di zero”, mentre “l’economia europea perde miliardi per le sanzioni alla Russia, giocando alla guerra nucleare con la Russia”… Gli inglesi tradizionalmente gentili e premurosi, ne postano su youtube e tweeter la raccolta delle gaffe diplomatiche ed eurofanatiche, con “perle di saggezza” su Islam, immigrazione, integrazione… ora hanno capito ciò che Churchill profetizzò: “gli antifascisti saranno i peggiori fascisti del futuro“.
Per consolazione, Federica viaggia (almeno così dice su twitter) volando come diplomatica in tutti i continenti (con spese inevitabilmente a carico dei contribuenti), cosa che non la promuove presso la stampa tedesca e inglese, tradizionalmente sensibili a queste cose. Anche il vecchio comunista Napolitano
(quand’era eurodeputato) faceva la “cresta” comprando voli “low cost” e facendoseli pagare 800 euro ciascuno, e più volte al mese, come la stampa tedesca rivelò pubblicamente! Ah, che paese dei balochhi era la buona vecchia UE! Infine, il 17 febbraio 2015, Jean-Claude Juncker privava la commissaria italiana della parte del mandato relativa alla difesa, subito affidata a un esperto politico francese, Michel Barnier. E nel giugno 2015, la stampa italiana e inglese condannavano Mogherini per le eccessive spese di bilancio per pranzi e tovaglie quali esigenze del suo ministero, spedendovi almeno 3 milioni! Nonostante l’evidente inadeguatezza e incompetenza, Federica Mogherini resta in sella come commissaria europea per la politica estera,
soprattutto per la sua manifesta russofobia, come la maggior parte dei colleghi polacco-baltici nella Commissione europea. In Italia, la maggioranza dei cittadini la disprezza per mancanza di obiettività e retorica guerrafondaia contro Iran e Russia. E’ famosa per il suo errore leggendario (uno dei tanti) quando minacciò il Ministro degli Esteri iraniano nei negoziati sul programma nucleare iraniano, ricevendo la risposta di Zarif: “Nessuno osi minacciare gli iraniani“, subito seguito dal sempre moderato ed elegante Lavrov: “neanche i Russi!“.
Mogherini assomiglia ad Angela Merkel e Hillary Clinton, guerrafondaie e sostenitrici dell’immigrazione selvaggia, che nessuno vuole in Europa. E naturalmente Federica Mogherini è tra le più odiate soprattutto per le opinioni provocatorie sull’Islam radicale quale “forza politica legittima in Europa” e l’Islam quale prima “vittima” del terrorismo, così come “il presente islamico è il futuro dell’Europa”. A questo punto, tali dichiarazioni sono un dito nell’occhio a tutte le persone normali in Europa. Ma non se ne preoccupa, perché nell’odierna Unione tecnocratico-cancaria “populismo” e “demagogia” sono considerati le peggiori eresie. Il noto blogger Riccardo Gambi osserva appieno che Mogherini è la “tirapiedi anglo-statunitense che non rappresenta nessuno tranne se stessa ed istituzioni corrotte”.
Sperando che il Presidente Putin comprenda tale situazione deplorevole e sappia risolvere la crisi incombente, si ricordino le parole pronunciate pochi giorni prima. “Spero che l’uso delle armi nucleari non sia necessario”. E cosa chiedono i serbi alla nostra Madre Russia, in occasione di tale follia per scopi politici? Personalmente, vorrei che nel nuovo anno ortodosso Putin e Rogozin inventino e perfezionino una nuova rivoluzionaria e sicura arma che non uccida le persone, ferendone anime e corpi, ma rimuova definitivamente stupidità e male dalle loro teste. Anche suggerendo che tali missili siano chiamati “Danilevskij”, “Khomjakov” o “Iljin”. Una su Bruxelles e una su Belgrado, per favore!