Oggi è opinione comune, a livello scientifico, che le eiaculazioni frequenti abbiano effetto protettivo contro il cancro della prostata .
Ci si aspetterebbe quindi che chi non pratica attività sessuale abbia più facilità a contrarre tale patiologia.
ma le variabili sono tante.
innanzitutto , veramente i religiosi praticano l' astinenza ?
E se si, in quale misura ?
Inoltre, tra i fattori di rischio ci sono anche le infezioni .
Chi ha attività sessuale può essere più esposto alle infezioni sessuali.
Ecco che c'è un maggior rischio accoppiato a un minor rischio.
Insomma, non si possono tenere le persone chiuse per anni in modo da essere sicuri che le condizioni di partenza siano davvero rispettate.
Personalmente, non ritengo l'astinenza una via praticabile su larga scala : si tratta di un istinto primario e sinceramente non vedo perchè doverlo reprimere.
Sulla prostituzione è presto detto :
se l' uomo , che è la domanda, è colpevole, risulta che la donna, che è l'offerta, è innocente.
Allora, il tossico, che è la domanda è colpevole, mentre lo spacciatore, che è l'offerta, è innocente